Costruzioni n. 771 giugno 2023
60 MMT E 7 IMPRESE AL LAVORO SUL FONDO DEL LAGO DI RESIA PER UN’OPERA IDROGEOLOGICA WALKAROUND TAKEUCHI TB350R Il nuovo TB350R si distingue per la struttura robusta, le prestazioni e la stabilità. Disponibile con "pollice" VETRORESINA PER IL PONTE DI GONNESA Dalla ricerca di Manini Prefabbricati e Sireg Geotech, nasce la prima armatura in vetroresina per infrastrutture
60 MMT E 7 IMPRESE AL LAVORO SUL FONDO DEL LAGO DI RESIA PER UN’OPERA IDROGEOLOGICA
WALKAROUND TAKEUCHI TB350R
Il nuovo TB350R si distingue per la struttura robusta, le prestazioni e la stabilità. Disponibile con "pollice"
VETRORESINA PER IL PONTE DI GONNESA
Dalla ricerca di Manini Prefabbricati e Sireg Geotech, nasce la prima armatura in vetroresina per infrastrutture
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ostruzioni<br />
Casa editrice la fiaccola srl Giugno <strong>2023</strong><br />
dal 1952 in cantiere<br />
60 MMT E 7 IMPRESE AL LAVORO<br />
SUL FONDO DEL LAGO DI RESIA<br />
PER UN’OPERA IDROGEOLOGICA<br />
WALKAROUND<br />
TAKEUCHI TB350R<br />
Il nuovo TB350R si distingue<br />
per la struttura robusta,<br />
le prestazioni e la stabilità.<br />
Disponibile con "pollice"<br />
VETRORESINA PER<br />
IL PONTE DI GONNESA<br />
Dalla ricerca di Manini<br />
Prefabbricati e Sireg Geotech,<br />
nasce la prima armatura<br />
in vetroresina per infrastrutture<br />
WALKAROUND LA NUOVA PALA VOLVO L25 ELECTRIC<br />
9<br />
ISSN 0010-9665<br />
770010 966504<br />
0 0 7 7 1 >
Costruito per<br />
i perfezionisti<br />
Dolce controllo. Massima precisione.<br />
I nuovi miniescavatori Kobelco combinano il miglior design<br />
giapponese per offrirvi il meglio del meglio. La naturale e fluida<br />
manovrabilita’ unite alla potente forza di scavo, vi permetteranno<br />
di affrontare con sicurezza anche i lavori più difficili. E con una<br />
cabina spaziosa e completa di ogni accessorio e comfort, avrete<br />
la sensazione di una grande macchina. È ora di iniziare a trarre il<br />
massimo dalla vostra giornata!<br />
SK34SR-7<br />
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KOBELCO CONSTRUCTION MACHINERY EUROPE B.V.<br />
www.kobelco-europe.com
ISSN: 0010 - 9665<br />
costruzioni<br />
rivistacostruzioni<br />
ATTUALITÀ&PRODOTTI<br />
6 Il ritorno di Verona<br />
5 giornate e 40mila visitatori<br />
7 Revisionare le autogrù<br />
Apparecchi di sollevamento mobili<br />
8 Fare la Differenza<br />
Nuovo lancio sul mercato per Epiroc<br />
9 Finanziamenti flessibili<br />
Partnership tra Hitachi e BNP Paribas<br />
10 La terza vita<br />
Ricostruito Marangoni e la classe A<br />
12 Una bella tripletta<br />
Haulotte Italia e ISO per 3<br />
13 Più precise, più prestanti<br />
Topcon, posizionamento di alto grado<br />
14 Dedicato alle elettriche<br />
Nuovo gestore termico di Liqui Moly<br />
16 Calcare giurassico<br />
Ribaltabili Meiller a Norimberga<br />
17 Resistenza in vetrina<br />
Gamma in evoluzione per BKT<br />
18 Adesso anche “live”<br />
Geofluid accende i motori<br />
19 Vademecun essenziale<br />
Nuova guida per l’argilla espansa<br />
WALKAROUND<br />
46<br />
Volvo L25 Electric<br />
è un modello<br />
apripista nel<br />
movimento terra,<br />
che si esprime<br />
al meglio con<br />
un fast charger<br />
[2] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
28<br />
Takeuchi TB350R,<br />
con torretta a sbalzo<br />
ridotto, da 5,57 t, si<br />
affaccia in un<br />
segmento affollato<br />
ma dice la sua<br />
20 Sul fondo del lago<br />
10 dumper Liebherr TA 230 Litronic<br />
per la grande opera di ingegneria<br />
idrogeologica<br />
MACCHINE&COMPONENTI<br />
64 Punta al cuore dell’Europa<br />
Hyundai diventa “HD” e amplia<br />
la gamma di escavatori gommati fino<br />
a 8 modelli<br />
70 Poco show molta sostanza<br />
Al CASE Road show tenuto<br />
alla cava Vitali di Medolago, tante<br />
le novità presentate<br />
DECOSTRUZIONI&RICICLAGGIO<br />
76 Non più monouso<br />
Il progetto tutto italiano per il riciclo<br />
dei DPI nella preparazione degli asfalti<br />
rinforzati<br />
20<br />
79 Materie prime critiche<br />
L’Europa punta sul riciclo per essere<br />
indipendente dalla Cina<br />
CAVE&CALCESTRUZZO<br />
82 95 anni di innovazione<br />
L’elettrica CIFA Energya MK28E<br />
84 Il ponte ibrido da primato<br />
Armature in vetroresina dalla ricerca di<br />
Manini Prefabbricati e Sireg Geotech.<br />
per infrastrutture più durevoli<br />
90 Ad agosto, a Steinexpo<br />
Torna l’aggiornamento tedesco<br />
dedicato al mondo delle macchine<br />
da cava e da miniera<br />
ostruzioni<br />
Fondato nel 1952<br />
da Giuseppe Saronni<br />
<strong>771</strong> 6 GIUGNO <strong>2023</strong><br />
Stampato su carta FSC<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Lucia Edvige Saronni<br />
lsaronni@fiaccola.it<br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Matthieu Colombo<br />
mcolombo@fiaccola.it<br />
COORDINAMENTO EDITORIALE<br />
Federica Lugaresi<br />
flugaresi@fiaccola.it<br />
COLLABORATORI<br />
Paolo Cosseddu, Gianpaolo Delbosco,<br />
Antonio Fargas, Fabrizio Parati,<br />
Eliana Puccio, Isabella Visentin<br />
SEGRETERIA<br />
Jole Campolucci<br />
jcampolucci@fiaccola.it<br />
segreteria@fiaccola.it<br />
IMPAGINAZIONE<br />
Studio Grafico Page<br />
AMMINISTRAZIONE<br />
Francesca Lotti flotti@fiaccola.it<br />
Margherita Russo<br />
amministrazione@fiaccola.it<br />
ABBONAMENTI<br />
Mariana Serci<br />
abbonamenti@fiaccola.it<br />
TRAFFICO E PUBBLICITÀ<br />
Giovanna Thorausch<br />
gthorausch@fiaccola.it<br />
92 Fare cultura a porte aperte<br />
Federbeton e il progetto<br />
di condivisione alla cementeria<br />
Holcim di Tradate<br />
96 Aeternumcal IL calcestruzzo<br />
Una rete esclusiva di qualità<br />
per il seminario di tekna Chem<br />
101 Zavorre marine<br />
Soluzioni bilanciate per l’ ambiente<br />
SOLLEVAMENTO&NOLEGGIO<br />
102 Vince sui terreni inclinati<br />
Tadano GCT-2000 lavora in cantiere<br />
con ottima velocità e sicurezza<br />
104 Nuovo sistema telematico<br />
Ultima versione della soluzione JLG<br />
105 Topless serie heritage<br />
D’Agostino <strong>Costruzioni</strong> sceglie<br />
4 gru Raimondi<br />
84<br />
AGENTI<br />
Giorgio Casotto<br />
T 0425 34045 - cell. 348 5121572 -<br />
info@ottoadv.it<br />
per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto<br />
Adige, Veneto, Emilia Romagna<br />
(escluse Parma e Piacenza)<br />
Mensile<br />
LO-NO/00516/02.2021CONV<br />
Reg. Trib. Milano N. 2562 del<br />
22/1/1952<br />
STAMPA<br />
INGRAPH Srl - Via Bologna, 106 -<br />
20831 Seregno (MB)<br />
ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE<br />
STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio<br />
313 21/11/1985 Roc 32150<br />
PREZZI DI VENDITA<br />
abb. annuo Italia Euro 100,00<br />
abb. annuo Estero Euro 200,00<br />
una copia Euro 10,00<br />
una copia Estero Euro 20,00<br />
102<br />
TRUCK&ALLESTIMENTI<br />
106 Gli specialisti<br />
Debuttano XFC e XDC, i nuovi truck<br />
da cava di DAF. E con loro anche quelli<br />
per l’approvvigionamento del cantiere<br />
111 SPMT a zero emissioni<br />
Mammoet converte i propri<br />
trasportatori da diesel a elettrici<br />
106<br />
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione<br />
totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed<br />
immagini pubblicate su questa<br />
rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici,<br />
digitali, ecc.<br />
La responsabilità di quanto espresso negli articoli<br />
firmati rimane esclusivamente agli Autori.<br />
Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list<br />
esclusivamente per l'invio delle nostre comunicazioni<br />
e non sarà ceduto ad altri, in virtù del nuovo regolamento<br />
UE sulla Privacy N.2016/679. Qualora non desideri ricevere<br />
in futuro altre informazioni, può far richiesta alla<br />
Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />
Organo di informazione e documentazione<br />
Unione Costruttori Italiani<br />
di Macchine per Cantieri Edili,<br />
Stradali, Minerari e Affini<br />
Questo periodico è<br />
associato all’Unione<br />
Stampa Periodica Italiana:<br />
numero di iscrizione 14440<br />
Casa Editrice<br />
la fiaccola srl<br />
REDAZIONE<br />
Mauro Armelloni, Edvige Fornara,<br />
Emilia Longoni<br />
MARKETING E PUBBLICITÀ<br />
20123 Milano<br />
costruzioni@fiaccola.it<br />
Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO<br />
Via Conca del Naviglio, 37<br />
slevada@fiaccola.it<br />
Tel. +39 02 89421350<br />
COSTRUZIONIWEB.COM<br />
Fax +39 02 89421484<br />
casaeditricelafiaccola@legalmail.it
9<br />
ISSN 0010-9665<br />
770010 966504<br />
0 0 7 7 1 ><br />
Partner<br />
CGT SpA . . . . . . . . . . . . . . . . . .11<br />
cgt.it<br />
DOOSAN – BOBCAT . . . . . . . .63<br />
bobcat.com<br />
ECO CERTIFICAZIONI SpA . . .27<br />
eco-cert.it<br />
ECOMONDO <strong>2023</strong> . . . . . . . . . .83<br />
ecomondo.com<br />
GEOFLUID <strong>2023</strong> . . . . . . . . . . . .75<br />
geofluid.it<br />
GIS <strong>2023</strong> . . . . . . . . . . . . . . . . . .95<br />
gisexpo.it<br />
INDECO SpA . . . . . . . . . . . . . . . .1<br />
indeco.it<br />
IN COPERTINA<br />
ostruzioni<br />
Casa editrice la fiaccola srl Giugno <strong>2023</strong><br />
60 MMT E 7 IMPRESE AL LAVORO<br />
SUL FONDO DEL LAGO DI RESIA<br />
PER UN’OPERA IDROGEOLOGICA<br />
WALKAROUND<br />
TAKEUCHI TB350R<br />
Il nuovo TB350R si distingue<br />
per la struttura robusta,<br />
le prestazioni e la stabilità.<br />
Disponibile con "pollice"<br />
dal 1952 in cantiere<br />
WALKAROUND LA NUOVA PALA VOLVO L25 ELECTRIC<br />
VETRORESINA PER<br />
IL PONTE DI GONNESA<br />
Dalla ricerca di Manini<br />
Prefabbricati e Sireg Geotech,<br />
nasce la prima armatura<br />
in vetroresina per infrastrutture<br />
n Siamo stati a Curon Venosta (BZ)<br />
per visitare il maxi cantiere per l’adeguamento<br />
e messa in sicurezza della<br />
SS40 sul perimetro Est del lago di<br />
Reisa. Si tratta di un’opera di ingegneria<br />
idrogeologica, perfezionata<br />
per rendere possibile il riposizionamento<br />
di 1,5 km della sede stradale<br />
attualmente protetta da gallerie.<br />
Per eseguire un terrapieno da 2,5 m 3<br />
riportando il miglior materiale alluvionale<br />
dall’alveo del lago.<br />
Le imprese unite in cooperativa<br />
sono Bietergemeinschaft/RTI, Mair<br />
Josef & Co KG, Marx GmbH, Brun -<br />
ner & Leiter GmbH, Erdbau GmbH,<br />
Hofer Tiefbau GmbH e la Karl<br />
Wieser OHG.<br />
COSTRUZIONI è andata a vedere<br />
in azione dieci nuovi dumper articolati<br />
Liebherr TA 230 Li tronic.<br />
L’articolo inizia a pagina 20.<br />
innovazione<br />
in movimento<br />
ovunque<br />
tu sia!<br />
KOBELCO CONSTRUCTION<br />
MACHINERY . . . . . . . . . . .III Cop<br />
kobelco-europe.com<br />
KUBOTA EUROPE Sas . . . . . . .15<br />
kubota-eu.com<br />
METAGALANTE SpA –<br />
CARMIX . . . . . . . . . . . . . . .IV Cop<br />
carmix.com<br />
MIDI EQUIPMENT SpA –<br />
TAKEUCHI . . . . . . . . . . . . . . . . . .5<br />
takeuchi-italia.it<br />
OLEOMARKET Srl – OLMARK . .9<br />
olmark.com<br />
SCAI SpA . . . . . . . . . . . . . .II Cop<br />
scaispa.com<br />
SOVATEC INDUSTRIALE Srl . . .17<br />
sovatec.it<br />
STEINEXPO <strong>2023</strong> . . . . . . . . . . .69<br />
steinexpo.eu<br />
TECNO CRANE Srl . . . . . . . . . .13<br />
tecnocrane.it<br />
VIA MOBILIS . . . . . . . . . . . . . .45<br />
europa-movimento-terr.it<br />
Aziende citate<br />
BKT . . . . . . . . . . . . . .17<br />
Case CE . . . . . . . . . .70<br />
Cifa . . . . . . . . . . . . . .82<br />
DAF . . . . . . . . . . . . .106<br />
Epiroc . . . . . . . . . . . . .8<br />
Haulotte . . . . . . . . . .12<br />
Hitachi . . . . . . . . . . . .9<br />
Holcim . . . . . . . . . . .92<br />
Hyunday . . . . . . . . . .64<br />
JLG . . . . . . . . . . . . .104<br />
Leca . . . . . . . . . . . . .19<br />
Liebherr . . . . . . . . . . .20<br />
Liqui Moly . . . . . . . .14<br />
Mammoet . . . . . . . .111<br />
Manini<br />
Prefabbricati . . . . . . .85<br />
Marangoni . . . . . . . .10<br />
Meiller . . . . . . . . . . .16<br />
Raimondi . . . . . . . .105<br />
Siregh Geotech . . . .85<br />
Tadano . . . . . . . . . .102<br />
Takeuchi . . . . . . . . .28<br />
Tekna Kem . . . .96<br />
Volvo CE . . . . . . . . . .46<br />
Trova la lista completa<br />
della nostra rete vendita qui:<br />
www.takeuchi-italia.it<br />
[4] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong>
L’esperto risponde<br />
Samoter <strong>2023</strong><br />
Business,<br />
innovazione,<br />
sinergia e<br />
formazione. Quattro<br />
parole per descrivere il<br />
rendiconto di questo<br />
Samoter che ha riunito, in<br />
fiera a Verona, 536<br />
aziende espositrici di cui<br />
115 arrivate dall’estero, da<br />
23 paesi, con il ritorno<br />
anche di grandi player del<br />
comparto come CGT<br />
Caterpillar e Hitachi. La<br />
31esima edizione si è<br />
svolta con un significativo<br />
focus sull’adozione delle<br />
nuove tecnologie nel<br />
mondo construction, per<br />
renderlo sempre più<br />
Il ritorno di Verona<br />
Il salone di Veronafiere dedicato a macchine<br />
a attrezzature da cantiere ha registrato<br />
in cinque giornate di manifestazione oltre<br />
40mila visitatori, provenienti da 91 nazioni<br />
competitivo e sostenibile.<br />
I visitatori hanno visto<br />
all’opera le macchine del<br />
futuro nella nuova area<br />
espositiva dinamica al<br />
debutto quest’anno: il<br />
Cantiere digitale, parte del<br />
progetto del Samoter LAB.<br />
“Per una manifestazione<br />
triennale, ritornare in pista<br />
con successo dopo 6 anni<br />
di assenza a causa della<br />
pandemia non era così<br />
scontato - ha<br />
commentato Federico<br />
Bricolo, presidente di<br />
Veronafiere - e invece<br />
Samoter <strong>2023</strong> ha centrato<br />
l’obiettivo, con una<br />
edizione che è riuscita a<br />
rappresentare per le<br />
imprese e i tanti operatori<br />
arrivati dall’estero un reale<br />
strumento per aprirsi a<br />
nuovi mercati e conoscere<br />
le ultime novità”.<br />
Samoter si è confermata<br />
una fiera di contenuti, con<br />
più di 80 iniziative<br />
formative e attività<br />
educational realizzate con<br />
partner tecnico-scientifici.<br />
La prossima edizione di<br />
Samoter è in programma<br />
dal 6 al 9 maggio 2026.<br />
www.samoter.it<br />
Revisionare le autogrù<br />
Le autogrù sono apparecchi di sollevamento<br />
di tipo mobile che movimentano carichi sospesi<br />
mediante gancio o altri organi di presa senza<br />
vie di corsa o binari<br />
A cura di Carlo Farina - Presidente Fincasale<br />
Le autogrù possono<br />
funzionare su<br />
pneumatici, cingoli o<br />
mezzi mobili. In posizioni<br />
fisse possono essere<br />
sostenute da stabilizzatori<br />
o altri accessori che ne<br />
aumentano la stabilità. La<br />
sovrastruttura delle<br />
autogrù può essere di tipo<br />
girevole a 360 °,<br />
limitatamente girevole, o<br />
non girevole. Essa è<br />
solitamente dotata di uno<br />
o più paranchi e/o cilindri<br />
idraulici per il<br />
sollevamento e<br />
l’abbassamento del<br />
braccio e del carico. Le<br />
autogrù possono essere<br />
equipaggiate con bracci<br />
telescopici, con bracci<br />
articolati, con bracci a<br />
traliccio, o con una loro<br />
combinazione, progettati<br />
in modo da poter essere<br />
rapidamente abbassati. I<br />
carichi possono essere<br />
movimentati mediante<br />
assieme di bozzelli per<br />
ganci o altri accessori di<br />
sollevamento del carico<br />
per servizi speciali. La<br />
norma di tipo C specifica<br />
per questa tipologia di<br />
macchine è la EN 13000<br />
“Cranes – Mobil Cranes”. Il<br />
d.m. 11/04/2011 prevede<br />
che il datore di lavoro<br />
possessore di un<br />
apparecchio di<br />
sollevamento di tipo<br />
mobile, non azionato a<br />
mano e con portata<br />
superiore a 200 kg<br />
provveda a darne<br />
comunicazione di messa<br />
in servizio all’INAIL tramite<br />
portale CIVA e richiederne<br />
la prima delle verifiche<br />
periodiche sempre<br />
attraverso lo stesso<br />
portale. Il datore di lavoro,<br />
in fase di richiesta di<br />
prima verifica periodica,<br />
dovrà obbligatoriamente<br />
indicare il nominativo del<br />
soggetto privato abilitato<br />
da lui scelto dall’elenco<br />
pubblicato con Decreto<br />
Dirigenziale del Ministero<br />
del Lavoro e delle Politiche<br />
Sociali. L’Inail potrà<br />
incaricare il soggetto<br />
abilitato selezionato dal<br />
datore di lavoro, che dovrà<br />
effettuare la prima delle<br />
verifiche periodiche entro<br />
45 giorni dalla richiesta.<br />
L’allegato VII al D.lgs.<br />
81/08 definisce le<br />
periodicità secondo cui le<br />
verifiche sui suddetti<br />
apparecchi devono essere<br />
eseguite e variano a<br />
seconda della loro vetustà<br />
e del settore di utilizzo. La<br />
frequenza di verifica,<br />
infatti, aumenta da<br />
biennale ad annuale<br />
quando l’apparecchio<br />
raggiunge o supera i 10<br />
anni di vita e quando viene<br />
impiegato in particolari<br />
settori quali costruzioni,<br />
siderurgico, portuale ed<br />
estrattivo. La prima<br />
verifica periodica ai sensi<br />
dell’art.71 è finalizzata ad<br />
accertare la conformità<br />
alle modalità di<br />
installazione previste dal<br />
fabbricante nelle istruzioni,<br />
lo stato di manutenzione e<br />
conservazione, il<br />
mantenimento delle<br />
condizioni di sicurezza<br />
previste in origine dal<br />
fabbricante e specifiche<br />
dell’attrezzatura di lavoro,<br />
nonché l’efficienza dei<br />
dispositivi di sicurezza e di<br />
controllo. Al termine<br />
dell’ispezione, il<br />
verificatore rilascerà una<br />
scheda tecnica, che<br />
accompagnerà<br />
l’attrezzatura per tutte le<br />
verifiche periodiche<br />
I proprietari di autogrù sono tenuti a<br />
- Denunciare la messa in servizio dell’attrezzatura all’INAIL sul portale CIVA.<br />
- Richiedere la prima verifica periodica sul portale CIVA entro la periodicità stabilita<br />
dall’All.VII (1-2 anni) indicando il soggetto privato scelto dall’elenco di quelli<br />
abilitati nella regione di competenza della verifica.<br />
- Eseguire periodicamente (ogni 1-2 anni) le verifiche periodiche facendo richiesta<br />
direttamente al soggetto privato abilitato di propria fiducia.<br />
- Richiedere indagine supplementare al compimento dei 20 anni della gru rivolgendosi<br />
ad un tecnico esperto.<br />
-Il datore di lavoro è responsabile della corretta e costante manutenzione della<br />
gru, da eseguirsi secondo le indicazioni del costruttore riportate nel manuale<br />
d’uso e manutenzione.<br />
Ing. Carlo Farina<br />
Presidente<br />
Gruppo Fincasale<br />
successive. Il d.m. 11<br />
aprile dispone inoltre, per<br />
le gru mobili messe in<br />
esercizio da oltre 20 anni,<br />
l’effettuazione di<br />
un’indagine<br />
supplementare: si tratta di<br />
un’attività finalizzata ad<br />
individuare eventuali vizi,<br />
difetti o anomalie<br />
prodottisi nell’utilizzo<br />
dell’attrezzatura, nonché a<br />
stabilire la vita residua in<br />
cui la macchina potrà<br />
ancora operare in<br />
condizioni di sicurezza<br />
con le eventuali relative<br />
nuove portate nominali<br />
(allegato II, art. 3.2.3).<br />
[6] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [7]
Attualità&Prodotti<br />
Carri di perforazione<br />
Fare la Differenza<br />
Lo SmartROC T25 R è una macchina versatile<br />
e con un sistema di controllo intelligente<br />
dell’impianto di perforazione.<br />
Contiene i consumi e riduce le emissioni<br />
Partnership<br />
Finanziamenti flessibili<br />
n Hitachi Construction Machinery (Europe)<br />
NV (HCME) ha annunciato una partnership<br />
strategica con BNP Paribas Leasing Solutions<br />
per la fornitura di soluzioni di finanziamento<br />
dei concessionari per le sue macchine edili.<br />
L'accordo sostiene BNP Paribas Leasing<br />
Solutions in qualità di fornitore preferito di<br />
soluzioni finanziarie per la rete di rivenditori di<br />
HCME in diversi paesi europei.<br />
I concessionari HCME potranno offrire ai<br />
clienti l'accesso a una gamma di opzioni di<br />
finanziamento flessibili con il marchio Zaxis<br />
Finance, aprendo la strada a un'esperienza di<br />
acquisto fluida e senza problemi.<br />
Saranno disponibili finanziamenti per<br />
l'acquisizione di tutti gli escavatori e pale<br />
gommate nuovi e usati. "L'accesso ai<br />
finanziamenti per le attrezzature è<br />
fondamentale per supportare la continua<br />
evoluzione del settore edile europeo", afferma il<br />
presidente di HCME Takaharu Ikeda.<br />
www.hitachicm.eu<br />
Epiroc lancia sul<br />
mercato il nuovo<br />
carro di perforazione<br />
SmartROC T25 R.<br />
Sviluppato su una<br />
piattaforma<br />
completamente nuova,<br />
il nuovo carro offre una<br />
serie di caratteristiche<br />
quali una buona<br />
adattabilità al terreno, la<br />
massima versatilità per<br />
adattarsi alle differenti<br />
applicazioni ed un<br />
sistema intelligente di<br />
controllo dell'impianto di<br />
perforazione (RCS), che<br />
contribuisce a ridurre<br />
[8] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
l'impatto ambientale della<br />
macchina grazie al<br />
risparmio di carburante.<br />
Si tratta del primo Epiroc<br />
ad enrare in questo<br />
segmento .<br />
"Siamo davvero entusiasti<br />
di presentare al mercato<br />
questo carro di<br />
perforazione da cantiere,<br />
costruito su una<br />
piattaforma<br />
completamente nuova.<br />
Lo SmartROC T25 R è in<br />
grado di aprire la strada<br />
nel suo segmento, grazie<br />
alla sua area di copertura<br />
ottimizzata, all'eccellente<br />
adattabilità al terreno, alla<br />
versatilità di applicazione e<br />
al sistema di controllo RCS<br />
intelligente. Questo<br />
impianto può fare la<br />
differenza per la<br />
produttività dei nostri<br />
clienti", ha dichiarato<br />
Marcus Leü, Global<br />
Product Manager di<br />
Epiroc. Per garantire che<br />
l'impatto ambientale sia il<br />
più basso possibile, la<br />
piattaforma utilizza una<br />
quantità molto ridotta di<br />
olio idraulico. Inoltre, il<br />
consumo di carburante è<br />
ottimizzato grazie al<br />
sistema di controllo<br />
intelligente RCS.<br />
“Questo carro di<br />
perforazione è stato<br />
progettato per essere la<br />
scelta più appropriata per<br />
gli operatori di questo<br />
segmento, un carro che<br />
renderà la loro giornata<br />
lavorativa molto più<br />
semplice. Lo SmartROC<br />
T25 R offre un design di<br />
facile manutenzione ed un<br />
facile accesso ai<br />
componenti più<br />
importanti.", conclude<br />
Marcus Leü.<br />
www.epiroc.com<br />
DELIVERY<br />
È di OLEOMARKET l'esclusivo packaging ThecaBOX © sviluppato al servizio<br />
della linea di montaggio. La più funzionale soluzione di gestione kit di tubazioni<br />
MARKHIP e raccorderia OLMARK idonea per alimentare direttamente<br />
lo stock di produzione in conformità al progetto LEAN PRODUCTION.<br />
OLEOMARKET, azienda specializzata in connessioni ad alta pressione,<br />
da sempre avanguardia della massima qualità ed effi cienza prestazionale.<br />
OLMARK .<br />
COM<br />
VICTORY is in your hands<br />
natdesign.eu
Pneumatici<br />
Da anni Marangoni<br />
dà una seconda, e<br />
se vogliamo anche<br />
terza, vita alle carcasse<br />
degli pneumatici usurati.<br />
Oggi offre uno<br />
pneumatico ricostruito “ad<br />
anello” che ha fatto<br />
registrare un livello di<br />
risparmio energetico di<br />
classe “A” nello stesso test<br />
utilizzato per gli<br />
pneumatici nuovi (ECE.R<br />
117). Questo risultato è<br />
stato ottenuto applicando<br />
un anello battistrada<br />
Blackline caratterizzato da<br />
un design ottimizzato per<br />
una bassa resistenza al<br />
rotolamento, su di una<br />
carcassa di qualità<br />
elevata, che nella sua<br />
prima vita aveva già la<br />
La terza vita<br />
Il ricostruitto Marangoni merita la classe A<br />
in termini di risparmio energetico,<br />
esattamente come uno pneumatico nuovo<br />
migliore classe di<br />
resistenza al rotolamento.<br />
La ricostruzione è stata<br />
svolta presso lo<br />
stabilimento Marangoni di<br />
Rovereto. L’anello<br />
utilizzato per questo test è<br />
stato fabbricato<br />
dall'azienda stessa<br />
utilizzando una mescola<br />
speciale creata ad hoc per<br />
l’occasione. Questo<br />
elemento fondamentale,<br />
combinato con le<br />
caratteristiche<br />
prestazionali specifiche<br />
del disegno battistrada<br />
Blackline RTL FE<br />
(utilizzato nella produzione<br />
del pneumatico ricostruito<br />
Marix PT Energeco 3) e<br />
con le peculiarità offerte<br />
dal sistema Ringtread (in<br />
primis l’assenza di giunte<br />
nonché l’assenza di<br />
deformazione strutturale),<br />
ha consentito di realizzare<br />
uno pneumatico<br />
ricostruito in grado di<br />
ottenere una resistenza al<br />
rotolamento di classe “A”<br />
secondo gli stessi<br />
standard utilizzati per gli<br />
pneumatici nuovi.Vittorio<br />
Marangoni, Presidente del<br />
Gruppo Marangoni, ha<br />
commentato: “Questo<br />
importante risultato<br />
dimostra il nostro<br />
impegno costante nel<br />
fornire soluzioni innovative<br />
che riducano l’impatto<br />
ambientale, anche nella<br />
fase di utilizzo, senza<br />
compromettere le<br />
prestazioni. Inoltre è<br />
un’ulteriore dimostrazione<br />
del fatto che,<br />
implementando elevati<br />
standard qualitativi, lo<br />
pneumatico ricostruito<br />
può performare ai livelli dei<br />
migliori pneumatici nuovi.<br />
Continueremo a investire<br />
nella ricerca e nello<br />
sviluppo di tecnologie<br />
avanzate nel settore della<br />
ricostruzione degli<br />
pneumatici. Vogliamo<br />
offrire agli utenti finali<br />
prodotti che combinino<br />
prestazioni elevate con<br />
un’impronta ambientale<br />
sempre più ridotta.<br />
www.marangoni.com<br />
[10] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Attualità&Prodotti<br />
Certificazioni<br />
Acquisizioni<br />
Più precise più prestanti<br />
Una bella Tripletta<br />
n Topcon Positioning<br />
Systems ha annunciato il suo<br />
investimento in DDK<br />
Positioning Ltd, azienda di<br />
Aberdeen specializzata in<br />
ricevitori GNSS e servizi di<br />
correzione PPP.<br />
DDK Positioning offre servizi<br />
esclusivamente attraverso la<br />
rete Iridium® per fornire<br />
servizi di posizionamento di<br />
precisione a livello globale<br />
che ampliano le costellazioni<br />
GNSS .<br />
“La collaborazione ci<br />
permetterà di ottenere<br />
un'integrazione ottimale per<br />
raggiungere il massimo grado<br />
possibile di precisione e di<br />
prestazioni nelle applicazioni<br />
più impegnative", ha<br />
dichiarato Ian Stilgoe, VP of<br />
Emerging Business di<br />
Topcon.<br />
www.topconpositioning.com<br />
Haulotte Italia è la prima azienda<br />
del settore delle piattaforme aeree in Italia<br />
a ottenere la tripla certificazione ISO<br />
La filiale italiana di<br />
Hulotte ha ottenuto<br />
una tripla<br />
certificazione per la<br />
qualità dei sistemi di<br />
gestione aziendale ISO: la<br />
9001 per le procedure<br />
aziendali, la 14001 per<br />
l’attenzione alla<br />
sostenibilità ambientale e<br />
la 45001 salute e<br />
sicurezza sul lavoro.<br />
È il traguardo di un<br />
percorso iniziato nel 2022<br />
che ha comportato<br />
un’analisi approfondita<br />
delle procedure e delle<br />
attività aziendali per<br />
migliorare processi e<br />
operatività. Il processo di<br />
certificazione è stato<br />
completato in pochi mesi,<br />
con miglioramenti<br />
[12] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
soprattutto nel sistema di<br />
gestione della qualità (ISO<br />
9001), nella tutela<br />
ambientale (ISO 14001) e<br />
nella salute e sicurezza<br />
sul lavoro (ISO 45001).<br />
Le nuove certificazioni<br />
rappresentano una<br />
garanzia in più per i clienti<br />
di Haulotte Italia che<br />
mette sul piatto d'argento<br />
tutto il suo impegno e<br />
determinazione nel creare<br />
al suo interno una cultura<br />
del lavoro improntata alla<br />
sostenibilità, al rispetto<br />
dell’ambiente e delle<br />
norme di sicurezza e<br />
salute sul lavoro.<br />
“Abbiamo deciso di<br />
investire in queste<br />
certificazioni, convinti<br />
dell'importanza di gestire<br />
la nostra attività secondo<br />
le migliori pratiche<br />
internazionali. - ha<br />
dichiarato Nicola Violini<br />
General Manager<br />
Haulotte Italia -<br />
L'ottenimento di queste<br />
certificazioni, in linea con<br />
le politiche di Haulotte<br />
Group, porta ancora più<br />
valore aggiunto alla nostra<br />
azienda e al nostro modo<br />
di lavorare”.<br />
Ottenendo la<br />
Certificazione ISO 14001<br />
l’azienda, inoltre, dimostra<br />
inoltre il proprio impegno<br />
sul tema della<br />
sostenibilità e alla<br />
diminuzione del suo<br />
impatto aziendale.<br />
www.haulotte.it<br />
Tecno Crane s.r.l.<br />
Via Antoniana, 242-244<br />
35011 Campodarsego (PD)<br />
Tel. 049 8803197 | info@tecnocrane.it<br />
w w w . t e c n o c r a n e . i t<br />
@assistenzagru @tecnocrane @tecno-crane
Liquidi per batterie<br />
Dedicato alle elettriche<br />
Un gestore termico (thermo manager)<br />
liquido per le batterie delle auto elettriche<br />
sviluppato dall’azienda tedesca<br />
Liqui Moly ha<br />
sviluppato un<br />
gestore termico<br />
(thermo manager) liquido<br />
per le batterie delle auto<br />
elettriche. L'azienda ha<br />
ampliato la sua gamma<br />
di prodotti con prodotti<br />
per veicoli<br />
esclusivamente elettrici.<br />
Un nuovo sviluppo in<br />
funzioni in modo ottimale<br />
solo in determinati<br />
intervalli di temperatura.<br />
Per le batterie agli ioni di<br />
litio l'intervallo ideale è<br />
compreso tra 15°C e<br />
40°C. "La gestione<br />
termica è molto<br />
importante, perché<br />
influisce<br />
sviluppano molto più<br />
calore. Per garantire il<br />
raffreddamento indiretto<br />
del segmento di batteria,<br />
come quello presente ad<br />
esempio nei modelli<br />
Hyundai e Kia, è<br />
necessario un liquido<br />
speciale, come quello<br />
offerto da Liqui Moly.<br />
Garantisce che in estate<br />
la batteria non si riscaldi<br />
mai oltre i 60°C e che<br />
anche in inverno la<br />
David Kaiser, direttore R&S<br />
e tecnologia applicativa<br />
presso Liqui Moly.<br />
questa serie è il liquido di<br />
raffreddamento per<br />
batterie EV 200,<br />
introdotto sul mercato<br />
dallo specialista tedesco<br />
di chimica<br />
automobilistica.<br />
È nota in primo luogo per<br />
i suoi oli motore e<br />
additivi. Questi<br />
forniscono un importante<br />
contributo alla sicurezza<br />
di funzionamento dei<br />
veicoli. Ed è proprio<br />
questo il compito<br />
principale dei prodotti per<br />
le varianti a trazione<br />
elettrica. Il nuovo liquido<br />
di raffreddamento per<br />
batterie EV 200 (Electric<br />
Vehicle), svolge un ruolo<br />
importante: funge da<br />
gestore termico. Questo è<br />
necessario perché la<br />
tecnologia dei veicoli<br />
elettrici puri e ibridi<br />
sull'autonomia", afferma<br />
David Kaiser, direttore del<br />
settore Ricerca e<br />
Sviluppo di Liqui Moloy.<br />
L'autonomia del veicolo<br />
dipende dal<br />
consumo di energia.<br />
La temperatura influisce<br />
sulla durata della batteria<br />
e del motore.<br />
La temperatura della<br />
batteria deve quindi<br />
essere costante: a<br />
seconda del clima<br />
esterno, questa viene<br />
raffreddata o riscaldata.<br />
Nel sistema di gestione<br />
termica si distingue tra<br />
raffreddamento diretto e<br />
indiretto della batteria.<br />
Questo sistema indiretto<br />
è più complesso, ma<br />
necessario, poiché le<br />
batterie del veicolo<br />
diventano sempre più<br />
potenti e quindi<br />
temperatura resti<br />
costantemente<br />
nell'intervallo ideale tra<br />
15°C e 40°C.<br />
Per Liqui Moly il nuovo<br />
prodotto è un'ulteriore<br />
dimostrazione della<br />
propria competenza<br />
innovativa nel settore<br />
elettrico. "Il tempo<br />
investito per sviluppare<br />
questo prodotto è valso la<br />
pena", afferma David<br />
Kaiser.<br />
Questo è stato possibile<br />
grazie alla bassa<br />
conducibilità per tutta la<br />
durata di esercizio del<br />
liquido, alla stabilità a<br />
lungo termine e<br />
all'eccellente protezione<br />
dalla corrosione.<br />
"L'additivo ibrido è stato<br />
da anni il nostro primo<br />
prodotto in direzione<br />
dell'elettromobilità. Da<br />
sempre la nostra gamma<br />
accompagna i<br />
cambiamenti tecnologici.<br />
Il nostro slogan 'tutto ciò<br />
che si muove, si muove<br />
meglio con Liqui Moloy<br />
comprende anche i veicoli<br />
elettrici". Con circa 4000<br />
articoli, l'azienda propone<br />
una gamma vastissima di<br />
prodotti chimici<br />
automotive unica al<br />
mondo. Nata nel<br />
1957,sviluppa e produce i<br />
propri oli motore e additivi<br />
esclusivamente in<br />
Germania. Nel suo paese<br />
d'origine viene<br />
regolarmente eletta la<br />
migliore marca d'olio.<br />
L'azienda commercializza i<br />
propri prodotti in 150<br />
Paesi e ha realizzato nel<br />
2022 un fatturato di 800<br />
milioni di euro.<br />
www.liqui-moly.com<br />
I tre moschettieri Kubota da 5 Ton<br />
U50-5 U56-5 KX060-5<br />
[14] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
www.kubota-eu.com<br />
Kubota Europe sas - Filiale Italiana SP Nuova Rivoltana 2/a 20054 Segrate - MI Tel. 02 51650377
Attualità&Prodotti<br />
Semiriorchi ribaltabili<br />
Waste Expo <strong>2023</strong><br />
Resistenza<br />
in vetrina<br />
n BKT ha partecipato al<br />
Waste Expo <strong>2023</strong> lo scorso<br />
maggio, presentando la sua<br />
linea di pneumatici Earthmax:<br />
cinque pattern in esposizione<br />
allo stand 447 (Hall E).<br />
Una gamma di pneumatici<br />
radiali in continua evoluzione<br />
composta da numerosi<br />
modelli e dimensioni<br />
progettati per diverse<br />
condizioni operative.<br />
I pneumatici Earthmax sono<br />
ideali per essere montati su<br />
diversi macchinari utilizzati<br />
nelle industrie più difficili del<br />
pianeta, in particolare<br />
movimento terra e miniere.<br />
Grazie alla sua struttura<br />
interamente in acciaio che<br />
fornisce una straordinaria<br />
resistenza all'usura e ai danni,<br />
questi pneumatici assicurano<br />
stabilità, comfort e durata<br />
eccezionali, peculiarità molto<br />
importanti per operare in<br />
ambienti difficili.<br />
Earthmax SR 41 è uno<br />
pneumatico particolarmente<br />
resistente che offre un'ottima<br />
trazione. L’SR 41 si distingue<br />
per il livello di comfort, anche<br />
dopo migliaia di ore all’attivo,<br />
e per la resistenza a forature:<br />
un grande vantaggio per<br />
dumper articolati e pale<br />
gommate. In esposizione<br />
anche altri due pneumatici<br />
BKT, ovvero Earthmax SR 53<br />
e Earthmax SR 55.<br />
www.bkt-tires.com<br />
Calcare giurassico<br />
I semirimorchi ribaltabili Meiller conquistano<br />
Bärnreuther&Deuerlein Schotterwerke, due<br />
aziende attive sul territorio di Norimberga<br />
Bärnreuther &<br />
Deuerlein<br />
Schotterwerke, due<br />
aziende familiari che si<br />
sono fuse alcuni anni fa e<br />
sono gestite dalla quarta<br />
generazione,<br />
movimentano fino a due<br />
milioni di tonnellate di<br />
inerti sfusi all’anno in tutte<br />
le granulometrie e in sette<br />
diverse sedi. Con la<br />
propria flotta di 90<br />
autocarri riforniscono la<br />
costruzione di strade,<br />
l’edilizia, l’ingegneria civile<br />
e gli impianti di<br />
miscelazione di asfalto e<br />
calcestruzzo. Tutto questo<br />
era sotto il Mar Giurassico<br />
milioni di anni fa, ma ciò<br />
che è rimasto è il calcare<br />
giurassico, il prodotto<br />
principale dell'azienda.<br />
Il pietrisco di tutte le<br />
granulometrie, dalla<br />
protezione antigelo<br />
grossolana alla grana<br />
estremamente fine, viene<br />
prodotto nelle cave di<br />
roccia calcarea e<br />
dolomitica.<br />
La produzione è<br />
principalmente just-intime,<br />
con la consegna del<br />
prodotto direttamente al<br />
cliente tramite trasporti<br />
navetta, compresi i<br />
trasporti notturni o nei fine<br />
settimana se le strade<br />
principali sono in<br />
riparazione. L'efficienza è,<br />
di conseguenza, una<br />
questione importante se<br />
è necessario trasportare<br />
volumi maggiori.<br />
"Il carico utile Meiller è un<br />
grande vantaggio,<br />
soprattutto quando si<br />
trasportano materiali sfusi<br />
agli impianti di<br />
miscelazione di<br />
calcestruzzo e asfalto",<br />
sottolinea Anna<br />
Bärnreuther. I nostri mezzi<br />
sono in condizioni sempre<br />
perfette, nonostante le<br />
dure sollecitazioni, la<br />
polvere e il pietrisco a cui<br />
sono esposti. “Se i nostri<br />
clienti devono essere<br />
riforniti in modo affidabile,<br />
è importante che i veicoli<br />
continuino a funzionare e<br />
che le riparazioni siano il<br />
meno frequenti possibile.<br />
È per questo motivo che<br />
siamo soddisfatti della<br />
qualità dei ribaltabili<br />
Meiller, della robustezza e<br />
della lunga durata”.<br />
In foto, Anna Bärnreuther,<br />
CEO e responsabile<br />
della flotta Bärnreuther<br />
Transport GmbH.<br />
La flotta aziendale gestita<br />
da Anna Bärnreuther è<br />
all'avanguardia. è<br />
composta da 90 camion.<br />
40 di questi hanno un<br />
semirimorchio ribaltabile<br />
Meiller o una<br />
sovrastruttura Meiller.<br />
www.meiller.com<br />
[16] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Attualità&Prodotti<br />
Geofluid <strong>2023</strong><br />
Adesso anche ”live”<br />
Appuntamento<br />
a Piacenza per<br />
un’esperienza<br />
fieristica completa<br />
di diverse animazioni<br />
e mostre collaterali<br />
per il “dopo Fiera”<br />
Con un aumento<br />
della superficie<br />
espositiva del 20<br />
per cento rispetto<br />
all’ultima edizione,<br />
Geofluid si prepara ad<br />
aprire i battenti il<br />
prossimo settembre, dal<br />
13 al 16 presso la fiera<br />
di Piacenza. Tra le novità<br />
che saranno sicuramente<br />
apprezzate dai visitatori<br />
c'è sicuramente la nuova<br />
area demo. Un vero e<br />
proprio cantiere a fianco<br />
del quartiere fieristico che<br />
ospiterà le innovazioni e i<br />
protocolli operativi grazie<br />
anche alla supervisione<br />
dell’Ordine dei Geologi<br />
dell’Emilia-Romagna.<br />
Le prove in campo unite ai<br />
seminari tecnici<br />
completeranno l’offerta di<br />
aggiornamento<br />
professionale per aziende<br />
e professionisti.<br />
Numerosi anche i<br />
convegni in programma:<br />
risorse del sottosuolo,<br />
geotermia, perforazioni e<br />
analisi delle rocce,<br />
progetti europei sulla<br />
ricarica delle falde,<br />
sismica e fondazioni<br />
speciali sono solo alcuni<br />
degli argomenti trattati<br />
dalle associazioni che<br />
collaborano con Piacenza<br />
Expo. I nuovi mezzi<br />
d’opera, le attrezzature e<br />
le tecnologie già<br />
disponibili per la<br />
cantieristica<br />
costituiranno, per<br />
il periodo propizio agli<br />
investimenti aziendali, il<br />
valore aggiunto della<br />
manifestazione che si<br />
fregia della qualifica<br />
certificata di “mostra<br />
internazionale”.<br />
L’edizione 2021 ha<br />
registrato un successo di<br />
pubblico specializzato<br />
proveniente da oltre 50<br />
Paesi stranieri.<br />
Il sondaggio condotto da<br />
Piacenza Expo su 1000<br />
visitatori professionali ha<br />
evidenziato come il 96,5%<br />
ha trovato Geofluid<br />
appagante e utile per la<br />
professione. L’elevato<br />
tasso di attualità e di<br />
vicinanza al mercato è<br />
stato confermato dal 30%<br />
di nuovi visitatori.<br />
www.geofluid.it<br />
Guide tecniche<br />
Vademecum essenziale<br />
La nuova guida<br />
tecnica dedicata<br />
alla realizzazione<br />
di opere geotecniche<br />
e infrastrutturali.<br />
Protagonista l’argilla<br />
espansa, una<br />
soluzione semplice<br />
Laterlite espande la<br />
propria collana di<br />
guide tecniche con<br />
una nuova pubblicazione<br />
dedicata all’utilizzo<br />
dell’argilla espansa Leca<br />
nella realizzazione di<br />
opere geotecniche e<br />
infrastrutturali.<br />
All’interno della<br />
monografia sono riportate<br />
le caratteristiche fisiche e<br />
meccaniche dell’argilla<br />
espansa, i principali campi<br />
d’impiego nel settore della<br />
geotecnica e delle<br />
infrastrutture, le<br />
raccomandazioni per la<br />
posa in opera e le<br />
modalità per il controllo<br />
della qualità in sito.<br />
L’argilla espansa è un<br />
materiale da costruzione<br />
molto impiegato nel<br />
settore dell’ingegneria<br />
civile che da diversi<br />
decenni ha una<br />
importante diffusione per<br />
applicazioni di isolamento<br />
termico e per il<br />
confezionamento di<br />
calcestruzzi alleggeriti.<br />
Possiede infatti proprietà<br />
che si rivelano spesso una<br />
soluzione semplice per<br />
complessi problemi<br />
dell’ingegneria civile:<br />
grazie al peso contenuto,<br />
all'elevata resistenza<br />
meccanica e alle ottime<br />
capacità drenanti i<br />
riempimenti in argilla<br />
espansa consentono di<br />
limitare i carichi e le<br />
sollecitazioni<br />
imposte al terreno o<br />
alle strutture<br />
interagenti,<br />
riducono<br />
sensibilmente il<br />
rischio di instabilità,<br />
favoriscono il<br />
drenaggio<br />
dell’acqua<br />
sotterranea.<br />
La nuova Guida<br />
inoltre illustra<br />
ulteriori possibilità<br />
applicative fra cui il<br />
riempimento di strutture<br />
di contenimento e opere<br />
di sostegno, il<br />
riempimento di cavità<br />
sotterranee, l’allettamento<br />
di tubazioni e<br />
l’interramento di serbatoi,<br />
la realizzazione di trincee<br />
drenanti e sistemi di<br />
protezione passiva e vie di<br />
fuga, tutte illustrate nel<br />
La guida al consolidamento<br />
statico e antisismico dei solai,<br />
si integra e rinnova con una<br />
nuova veste grafica.<br />
dettagliatamente e<br />
completate da chiare<br />
indicazioni circa modalità<br />
costruttive e riferimenti<br />
normativi.<br />
www.leca.it<br />
[18] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [19]
Attualità&Prodotti<br />
Sul fondo<br />
DEL LAGO<br />
A Curon Venosta oltre 60 mmt e 7 imprese lavorano<br />
per realizzare un terrapieno da 2,5 milioni di m 3 .<br />
Tra le macchine in azione per l’opera di ingegneria<br />
idrogeologica, 10 dumper Liebherr TA 230 Litronic<br />
testi e foto di Matthieu Colombo<br />
[20] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [21]
Attualità&Prodotti<br />
Dumper articolati<br />
Il dumper<br />
articolato<br />
TA230 Litronic<br />
a destra<br />
è noleggiato<br />
dall’impresa<br />
Karl Wieser<br />
OHG di Molini<br />
di Tures (BZ),<br />
che possiede<br />
anche<br />
un esemplare<br />
di proprietà.<br />
I dumper Liebherr TA230 Litronic<br />
in azione al lago di Resia sono per<br />
la maggior parte forniti a noleggio<br />
dalla Liebherr Mietpartner, la società<br />
di noleggio della Casa costruttrice.<br />
Quello del lago artificiale di Resia non è un racconto<br />
tutto rose e fiori, ma la storia della comunità montana<br />
di Curon (BZ), a cui negli anni Cinquanta è stato<br />
imposto di lasciare case e terreni agricoli per dare spazio<br />
a un progetto strategico per garantire l’energia elettrica<br />
agli abitanti della Val Venosta e di Bolzano. Dopo aver realizzato<br />
la diga di Curon Venosta, che ha permesso di crea-<br />
re il lago artificiale di Resia (altitudine 1.480 slm, capacità<br />
iniziale 120 milioni di m 3 ), oggi il più grande lago della<br />
Provincia di Bolzano, il vecchio paese di Curon fu raso al<br />
suolo ad eccezione dell’ormai celebre campanile immerso<br />
nel lago. E poi ricostruito, poco distante, ai margini del<br />
nuovo specchio d’acqua. In compenso, dal 1950 il lago alimenta<br />
ancora oggi le due turbine Pelton della centrale idroe-<br />
lettrica di Glorenza, che attualmente arriva a produrre fino<br />
a 250 milioni di kWh all'anno (250 GWh).<br />
Manutenzione straordinaria<br />
Poco tempo fa, a oltre 70 anni dalla realizzazione del lago<br />
e dopo miliardi di kWh prodotti, la Provincia di Bolzano si è<br />
trovata costretta a considerare il rifacimento delle galle-<br />
rie che proteggono da smottamenti la sede stradale della<br />
SS40 sul perimetro Est del lago. A conti fatti, la messa in<br />
sicurezza di una tratta lunga circa 1,5 km sarebbe costata<br />
circa 60 milioni di euro. L’alternativa scelta, che costerà<br />
meno di un terzo rispetto al maxi importo, è un’opera di ingegneria<br />
idrogeologica, perfezionata per rendere possibile<br />
il riposizionamento di quello specifico tratto della sede<br />
[22] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [23]
Attualità&Prodotti<br />
Dumper articolati<br />
Armin<br />
Tempele<br />
capo cantiere<br />
cooperativa -<br />
impresa<br />
Brunner & Leiter<br />
Roberto<br />
Simoni<br />
responsabile<br />
Filiale di Bolzano<br />
di Liebherr-EMtec<br />
Italia<br />
Dover coordinare 60 macchine movimento terra sullo stesso<br />
cantiere non è cosa da tutti i giorni. Per farlo abbiamo identificato<br />
differenti zone di scavo nella parte più centrale del lago e<br />
delle zone di scarico in prossimità dell’argine dove daremo forma<br />
al terrapieno. Tra queste due aree, abbiamo identificato una<br />
pista per far viaggiare i dumper in modo coerente per mantenere<br />
alta la produttività grazie a velocità medie elevate. Per mantenere<br />
standard di sicurezza elevati, ogni macchina operatrice<br />
è identificata con un numero ben visibile ed è dotata di ricetrasmittente<br />
connessa ad un’unica frequenza. In questo contesto<br />
gli operatori al lavoro con i dumper TA 230 apprezzano prima di<br />
tutto il grande comfort del Liebherr, l’efficacia del climatizzatore<br />
e della cabina pressurizzata e la stabilità operativa anche nei<br />
cambi di direzione più repentini. Avendo così tante macchine in<br />
azione, il fermo macchina è all’ordine del giorno. Per ora i Liebherr<br />
stanno dimostrando grande affidabilità e in area manutenzione<br />
abbiamo una serie di ruote complete per eventuali pit stop.<br />
Siamo orgogliosi di essere riusciti a fornire a noleggio<br />
i nuovi dumper per essere al fianco di imprese<br />
locali impegnate in un’opera importante<br />
per l’intera Provincia di Bolzano. Questo cantiere<br />
è la testimonianza di un vero e proprio lavoro<br />
di squadra in cui ogni attore sta dando il meglio.<br />
Per riuscire a soddisfare le esigenze della<br />
cooperativa in termini di dumper articolati necessari,<br />
la Filiale di Bolzano di Liebherr-EMtec<br />
Italia ha coinvolto la Liebherr Mietpartner, la società<br />
di noleggio della Casa costruttrice, che ha<br />
fatto un lavoro eccezionale per raggruppare ben<br />
nove esemplari di TA 230 Litronic a noleggio tra<br />
i differenti mercati d’Europa.<br />
Il terrapieno su cui per 1,5 km<br />
correrà la nuova sede stradale della<br />
SS40 sarà realizzato movimentando<br />
2,5 milioni di metri cubi di materiale<br />
alluvionale dall’alveo del lago.<br />
stradale dove fino a ieri si poteva navigare. Sì perché lo<br />
scorso aprile sono iniziati i lavori per realizzare un terrapieno<br />
da 2,5 milioni di metri cubi riportando il miglior materiale<br />
alluvionale dall’alveo del lago, prediligendo quello<br />
portato dagli affluenti Rio Carlino, Adige e il Rojenbach.<br />
Tre anni e due lotti<br />
Per realizzare il terrapieno in condizioni meteo favorevoli e<br />
senza lasciare al buio nessun abitante a valle, si è scelto di<br />
realizzare i lavori ad aprile e maggio di due anni solari consecutivi<br />
(primo Lotto dell’opera) e di realizzare l’opera stradale<br />
e quella di una nuova pista ciclabile il terzo anno (secondo<br />
Lotto lavori, ancora da assegnare). I lavori sono partiti<br />
ad aprile <strong>2023</strong> e sono stati assegnati alle più importanti<br />
imprese attive del Trentino Alto Adige che hanno coralmente<br />
deciso di unirsi in cooperativa per lavorare in concerto<br />
e riuscire a mettere in campo le risorse umane necessarie<br />
e le numerose macchine operatrici. Sì perché<br />
quando <strong>Costruzioni</strong> è arrivata in cantiere non poteva credere<br />
ai propri occhi: 60 macchine movimento terra al lavoro<br />
in contemporanea per movimentare circa 30 mila metri<br />
cubi ogni giorno. Possiamo garantirvi che è uno dei<br />
cantieri a cielo aperto più imponenti che abbiamo mai visto<br />
in prima persona, nel mondo intero, negli ultimi vent’anni<br />
anni. Le imprese che si sono unite in forma di cooperativa<br />
sono: Bietergemeinschaft/RTI, Mair Josef & Co<br />
KG, Marx GmbH, Brunner & Leiter GmbH, Erdbau GmbH,<br />
Hofer Tiefbau GmbH e la Karl Wieser OHG, l’unica impresa<br />
ad avere un TA230 di proprietà.<br />
Le macchine movimento terra in azione a Curon Venosta<br />
sono per metà dumper articolati che viaggiano a velocità<br />
media molto elevata, a cui numericamente seguono gli<br />
escavatori di cui diversi esemplari con sistemi di monitoraggio<br />
dello scavo 3D, apripista dozer per la maggioranza<br />
dotati di tecnologia laser 3D sulla lama, qualche pala<br />
cingolata e un rullo monotamburo.<br />
Il nuovo dumper Liebherr TA230<br />
Tra le macchine protagoniste in cantiere, come vedete dalle<br />
foto, c’era anche il nuovissimo dumper articolato tedesco<br />
“made in Kirchdorf” che è stato soggetto del nostro<br />
WalkAround pubblicato nel numero di settembre 2021. Nel<br />
momento in cui abbiamo visitato il cantiere al lago di Resia,<br />
i TA230 in azione erano ben 10! Per rendere possibile questa<br />
congiunzione quasi astrale, la Filiale di Bolzano di<br />
Liebherr Emtech Italia ha interpellato direttamente i colleghi<br />
tedeschi della flotta di macchine a noleggio Liebherr<br />
Mietpartner che hanno risposto in modo tempestivo.<br />
[24] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [25]
Dumper articolati<br />
A destra le gallerie che<br />
verranno dismesse.<br />
Davanti ad esse<br />
si realizza<br />
il terrapeino.<br />
Il suono delle campane<br />
La parte superiore del vecchio campanile di Curon<br />
è l'unica parte rimasta ed ancora visibile della primitiva<br />
struttura romanica risalente al 1357 che comprendeva<br />
la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria e<br />
la sua torre campanaria. La chiesa originale fu oggetto<br />
di una ricostruzione tra il 1832 e il 1938, mentre<br />
il campanile, che in tale occasione non venne coinvolto,<br />
è stato restaurato nel 2009. Una leggenda<br />
racconta che in alcune giornate d'inverno si sentirebbero<br />
ancora suonare le campane, rimosse invece<br />
dal campanile il 18 luglio 1950, prima della formazione<br />
del lago. Durante la stagione fredda, quando<br />
il lago gela, il campanile è raggiungibile a piedi.<br />
Per saperne di più sul<br />
Liebherr TA 230 Litronic<br />
scarica gratis il pdf<br />
del nostro WalkAround!<br />
[26] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong>
ostruzioni<br />
Peso operativo<br />
Potenza motore<br />
Forza di strappo<br />
5.565 kg<br />
32,4 kW<br />
3.730 daN<br />
WALKAROUND<br />
Testi e foto di Matthieu Colombo<br />
<br />
TB350R<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [29]
ostruzioni<br />
Takeuchi TB350R<br />
Con un peso operativo<br />
di 5,6 t e uno sbalzo<br />
posteriore ultra compatto,<br />
il Takeuchi TB350R dice<br />
la sua in un segmento<br />
affollato. Qualità costruttiva,<br />
struttura HD, prestazioni,<br />
comfort e silenziosità sono<br />
le frecce al suo arco<br />
3<br />
Idraulica con distributore a centro<br />
aperto, doppia pompa a portata<br />
variabile e due linee idrauliche aux<br />
di serie, entrambe proporzionali.<br />
Singolo/doppio effetto da monitor<br />
6<br />
Monitor touch screen da 7” tra<br />
i migliori della categoria. Permette<br />
di regolare la portata delle linee aux,<br />
il climatizzatore, la radio DAB<br />
e il sistema bluetooth-vivavoce<br />
1<br />
Il TB350R è un Round (girosagoma)<br />
di terza generazione che domina<br />
il segmento delle 5/6 t. Il TB350R<br />
si distingue per la struttura robusta,<br />
le prestazioni e la stabilità<br />
4<br />
Funzione sollevamento di serie<br />
con valvole di sicurezza su braccio<br />
e avambraccio, anello sulla piastra<br />
di richiamo benna e segnale<br />
del limite di carico a monitor<br />
7<br />
Robusto sottocarro largo 2 m con<br />
rulli a tripla flangia, buona luce<br />
a terra e ottima lama HD flottante,<br />
scatolata e rinforzata. È la sua<br />
ricetta per garantire la stabilità<br />
9<br />
Le chiavi d’avvio sono codificate<br />
e la macchina ha l’immobilizer<br />
per scongiurare furti. È di serie<br />
il sistema TFM di localizzazione<br />
Gps e trasmissione dati 4G<br />
2<br />
Cabina spaziosa con finiture curate<br />
e ogni comfort: silenzio da record.<br />
Climatizzatore automatico di serie.<br />
A richiesta anche due griglie OPG<br />
Level II dedicate<br />
5<br />
Motore aspirato Stage V con<br />
elevata coppia, iniezione<br />
common rail, gestione elettronica<br />
e post trattamento collaudato.<br />
Arresto automatico e auto idle<br />
8<br />
Ha una struttura molto robusta<br />
e curata nei dettagli, direttamente<br />
da Takeuchi, componenti<br />
solo made in Japan e qualità<br />
d’assemblaggio evidente<br />
10<br />
La visibilità assicurata all’operatore<br />
è molto buona. Il TB350R<br />
ha di serie due specchietti convessi<br />
con struttura in metallo,<br />
un retrovisore interno e 5 fari a led<br />
[30] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [31]
Takeuchi TB350R<br />
LE PRESTAZIONI DEL TB350R<br />
• Forza di penetrazione (1.650 mm)<br />
•Forza di strappo<br />
• Capacità sollevamento, laterale (90°),<br />
a terra, sbraccio 3m, lama su<br />
•Capacità sollevamento, frontale,<br />
a terra, sbraccio 3m, lama giu<br />
3.730 daN<br />
2.240 daN<br />
1.058 Kg<br />
2.483* Kg<br />
WALKAROUND<br />
Compatto e versatile<br />
Continua a crescere l’offerta di Takeuchi “R” con torretta a sbalzo ridotto.<br />
Il nuovo TB350R da 5,57 t si affaccia in un segmento affollato. E dice la sua<br />
SPAZIO AL COMFORT Il TB350R da 5,57t<br />
di peso operativo non è il più<br />
compatto della categoria,<br />
ma si presenta come un midi di peso,<br />
estremamente compatto, come<br />
si nota dalle immagini, che mette in<br />
primo piano il comfort dell’operatore<br />
con l’obiettivo di elevare la qualità<br />
di vita a bordo, quindi la produttività.<br />
Nel realizzare gli scavi filomuro<br />
è perfetto e lo sbalzo oltre cingolo<br />
sembra inferiore ai 75 mm dichiarati.<br />
L’avambraccio lungo da 1.650 mm<br />
è standard per l’Italia.<br />
IL TB350R RUOTA A 360° IN APPENA 3.140 MM<br />
STABILITÀ<br />
ELEVATA<br />
Già a prima vista<br />
il TB350R<br />
si distingue<br />
perché si direbbe<br />
incollato a terra.<br />
La fattura<br />
di sottocarro<br />
e lama, il motore<br />
posteriore<br />
montato il più<br />
basso possibile<br />
e la zavorra che<br />
non si sviluppa<br />
in altezza portano<br />
stabilità.<br />
ORA ANCHE CON IL “POLLICE” A dispetto del<br />
nome che richiama alla mente un peso<br />
operativo di 5 t, il nuovo TB350R “italiano“<br />
rasenta le 6 t in ragione del suo<br />
allestimento full opzionale. Tra le novità<br />
proposte da Takeuchi, l’avambraccio<br />
da 1.650 mm predisposto da stabilimento<br />
Valvole anticaduta di serie<br />
per montare il cilindro idraulico per azionare<br />
il pollice che permette di pinzare legname,<br />
piante e quant’altro. I modelli dotati di serie<br />
della predisposizione saranno: TB216,<br />
TB217R, TB225, TB230, TB235-2, TB335R,<br />
TB240, TB250-2, TB350R. TB257FR, TB260,<br />
TB370 e TB290-2. Un bel valore aggiunto!<br />
Attacco pollice da fabbrica<br />
Solo 75 mm oltre<br />
il bordo cingolo<br />
ORA HA UNA MARCIA IN PIÙ<br />
Oltre alle valvole anticaduta di sicurezza<br />
su cilindro di sollevamento e avambraccio<br />
ed anello integrato nella biella di richiamo<br />
benna di serie, il TB350R è importato<br />
con avambraccio predisposto dalla<br />
fabbrica giapponese per montare<br />
il pollice per pinzare oggetti. Se si sceglie<br />
l’opzione pollice, il kit Takeuchi Italia<br />
prevede l’allestimento completo di attacco<br />
rapido meccanico Klac system.
Takeuchi TB350R<br />
Di costituzione molto robusta<br />
Il TB350R ha un design classico, lineare<br />
che non “urla” come altri concorrenti.<br />
Si distingue per la struttura e in particolare<br />
per l’accoppiata sottocarro/lama.<br />
Tutte le cofanature sono in metallo<br />
Profilo ricurvo per trattenere più materiale<br />
LAMA FLOTTANTE<br />
Il costruttore definisce<br />
la lama del TB350R<br />
heavy duty e noi<br />
vi confermiamo che<br />
è un bel pezzo<br />
di carpenteria.<br />
Fornita di serie con<br />
valvola di sicurezza<br />
per sollevare<br />
in sicurezza<br />
a lama abbassata,<br />
è anche flottante.<br />
Questo, visto il peso<br />
della lama stessa,<br />
permette di tirare<br />
piani perfetti.<br />
COSTRUITO PER DURARE NEL TEMPO<br />
Il TB350R non ama le parti plastiche<br />
o in materiale composito. Tutto è fatto per<br />
durare e la disposizione interna dei<br />
componenti, lineare quanto l’estetica<br />
di questo midi, è pensata per facilitare<br />
la manutenzione negli anni. Non solo,<br />
la produzione delle parti strutturali avviene<br />
in stabilimenti Takeuchi, con sede<br />
in Giappone, per garantire un processo<br />
di controllo della qualità esemplare.<br />
BRACCIO CURATO<br />
IN OGNI DETTAGLIO<br />
I mini e midi Takeuchi<br />
sono un riferimento<br />
in termini<br />
di robustezza<br />
strutturale.<br />
La cinematica del<br />
braccio e i relativi<br />
accorgimenti<br />
costruttivi si replicano<br />
a misura di ogni<br />
nuovo modello.<br />
Il TB350R non fa<br />
eccezione.<br />
Perfetto il blocco<br />
di brandeggio in<br />
fusione che lascia<br />
passare i tubi idraulici<br />
ad “S”, cosi come<br />
le bielle con<br />
ingrassatori molto<br />
ben protetti.<br />
La testa del braccio,<br />
dell’avambraccio<br />
e relativa punta<br />
sono rinforzati<br />
con orecchie<br />
di lamiera saldate con<br />
processo robotizzato<br />
per dissipare in modo<br />
uniforme sforzi<br />
e torsioni.<br />
Il sottocarro di un grande<br />
BARICENTRO BASSO Avere una struttura<br />
del sottocarro “muscolosa”, una forza<br />
di trazione superiore alla media<br />
e una lama dozer hevy duty per peso<br />
e concezione, significa avere le carte<br />
in regola per salire sul podio della<br />
stabilità dell’intera caregoria. Soprattutto<br />
se la carreggiata è la più larga rispetto<br />
ai concorrenti diretti (1.600 mm) e i 5 rulli<br />
d’appoggio sono dei tripla flangia<br />
in fusione. I motori di traslazione sono<br />
Nabtesco made in Japan e assicurano<br />
una forza di trazione di 5.480 Nm.<br />
Traversa cilindrica - ripartizione forze<br />
NON AFFONDA La luce a terra è di ben 335 mm.<br />
Per ottenerla, Takeuchi ha realizzato una struttura<br />
ad X con lamierati importanti un disegno studiato<br />
per distribuire i carichi a terra in modo equilibrato.<br />
Tubazioni con giunto esterno<br />
UN GRAN BEL PEZZO La lama del TB350R<br />
ci ha conquistati sia per la sua efficienza, sia per<br />
la grande attenzione con cui è realizzata fin nei minimi<br />
particolari. Nelle immagini potete vedere tutti<br />
gli accorgimenti per distribuire la spinta dei longheroni<br />
in modo uniforme e simmetrico, ma anche piastre<br />
di rinforzo per prevenire usure da attrito con materiale.<br />
MAI VISTA UNA LAMA DOZER COSÌ CURATA SU UN MIDI...<br />
5 rulli a tripla flangia Struttura autopulente come sui maxi Luce a terra di 335 mm
ostruzioni<br />
Takeuchi TB350R<br />
SOLO<br />
69 dB(A)<br />
IN CABINA<br />
Parte inferiore parabrezza<br />
stivabile in cabina<br />
Profilo parapioggia<br />
Leve di traslazione soft<br />
touch<br />
Tettuccio in policarbonato e tendina di serie<br />
Specchietti convessi di serie<br />
Due specchi retrovisori convessi<br />
Specchio interno<br />
Qualità e sicurezza<br />
LAVORARE È UN PIACERE La cabina del TB350R<br />
conferma l’attenzione che Takeuchi dedica anche<br />
al comfort dell’operatore. Ogni modello nuovo che<br />
abbiamo preso in esame negli ultimi anni<br />
ci ha sorpreso sia per l’ergonomia, sia per la scelta<br />
di materiali di qualità percepita sempre migliore.<br />
In questo caso l’ambiente cabina è dotato di serie<br />
di un vero climatizzatore automatico (bocchette 360°)<br />
che si controlla tramite il touch screen lcd<br />
e il comando rotativo di tipo automotive.<br />
Valida anche la parte multimedia (radio DAB)<br />
con gestione delle chiamate in viva voce.<br />
Manca il sedile pneumatico, ma la silenziosità<br />
è da escavatore da 20 t! La migliore del segmento.<br />
5 fari led<br />
Filtro abitacolo e ricircolo<br />
REGOLABILI VELOCEMENTE<br />
I poggia braccia del TB350R, montati<br />
su tubolare telescopico, si regolano<br />
in altezza e inclinazione.<br />
Molti porta oggetti - presa 12V<br />
Accesso alla cabina sicuro<br />
GRIGLIE OPG LEVEL II DISPONIBILI<br />
La cabina è certificata ROPS/TOPS/OPG<br />
Level I. Tra le opzioni Takeuchi è anche<br />
disponibile la coppia di griglie (frontale<br />
e superiore) per ottenere l’OPG Level II.<br />
Realizzate su misura, permettono<br />
di aprire il parabrezza.<br />
540 mm e pedali ripiegabili<br />
Usb 5V<br />
per<br />
ricarica<br />
e vano<br />
Silenziosità al top<br />
A bordo del nuovo TB350R si ha l’impressione di essere<br />
su una macchina di categoria ben superiore.<br />
La cabina, spaziosa, è ben rifinita e climatizzata<br />
DETTAGLI<br />
IMPORTANTI<br />
La vasca lavavetri<br />
è esterna alla cabina.<br />
D’estate l’operatore<br />
non rischia<br />
di respirare<br />
esalazioni.<br />
[36] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [37]
Takeuchi TB350R<br />
Cosa volere di più?<br />
7 POLLICI E TOUCH SCREEN Il display a colori<br />
del TB350R è ai vertici della categoria.<br />
Da una parte dà accesso a tutti i “parametri<br />
vitali” della macchina e permette di regolare<br />
la portata delle tre linee idrauliche aux<br />
e dall’altra integra il pannello di controllo della<br />
climatizzazione automatica, la radio DAB<br />
e la connessione bluetooth per vivavoce<br />
e contenuti audio. Il passaggio da singolo<br />
a doppio effetto si gestisce da monitor!<br />
WALKAROUND<br />
HOME PAGE Sopra<br />
la schermata principale,<br />
che riassume le info<br />
principali. Quando si<br />
seleziona una funzione<br />
compare l’icona popup.<br />
DOPPIO EFFETTO<br />
In questa schermata<br />
è impostata una<br />
attrezzatura a due vie<br />
impostata a 48 e 30 l/min.<br />
SCHERMATA INFO<br />
Il sistema permette<br />
di visualizzare i dati rilevati<br />
dalla sensoristica di bordo<br />
in tempo reale.<br />
Utile e interessante.<br />
ICONE PREIMPOSTATE<br />
Si possono memorizzare<br />
le impostazioni per ogni<br />
tipologia di attrezzatura,<br />
riconoscibile per icona.<br />
DUE AUX REGOLABILI<br />
Le linee Aux proporzionali<br />
sono due. La Aux 2 può<br />
essere utilizzata per funzioni<br />
idrauliche Aux 4 per gestire<br />
attacchi rapidi o rotazioni.<br />
RADIO DAB E AUX<br />
Oltre alla radio integrata,<br />
si può connette la libreria<br />
di uno smartphone via cavo<br />
o bluetooth.<br />
SINGOLO EFFETTO<br />
Sopra, l’esempio<br />
d’impostazione per una<br />
attrezzatura a singolo<br />
effetto con portata<br />
massima a 64 l/min.<br />
VIVA VOCE Le chiamate<br />
in entrata e uscita<br />
si visualizzano a monitor<br />
e si risponde senza lasciare<br />
i comandi.<br />
Sempre connesso<br />
Chiave master rossa<br />
per programmare le altre<br />
ANTIFURTO<br />
Il TB350R<br />
si difende dai<br />
furti grazie<br />
all’immobilizer<br />
(ricodificabile)<br />
integrato<br />
nella chiave<br />
d’avviamento.<br />
TAKEUCHI FLEET MANAGEMENT<br />
Il nuovo midi di terza generazione<br />
TB350R è equipaggiato di serie<br />
con il sistema di trasmissione dati<br />
Gps/Gprs sviluppato dal<br />
costruttore stesso per elevare<br />
l’affidabilità delle macchine (dati<br />
statistici), perseguendo una logica<br />
di manutenzione predittiva,<br />
ma anche per supportare i clienti<br />
nella gestione e manutenzione<br />
specifica dei singoli modelli.<br />
Tramite il portale Takeuchi<br />
è possibile, ad esempio,<br />
localizzare la macchina in tempo<br />
reale, delimitare un’area di lavoro<br />
da cui non deve uscire<br />
(Geofencing con alert<br />
programmabile), rilevare i consumi<br />
di carburante o segnalare<br />
anomalie. Tutto è monitorato.<br />
Quadro fusibili<br />
con legenda<br />
DIVERSI PROFILI<br />
Il sistema<br />
permette<br />
di memorizzare<br />
dei profili<br />
operatori<br />
richiamabili<br />
tramite password<br />
in modo che ogni<br />
utilizzatore<br />
ritrovi le sue<br />
impostazioni<br />
idrauliche.<br />
RIFINITO CON CURA<br />
AVVOLGITUBO E ATTREZZI<br />
Sotto il cofano destro,<br />
sorprendono il sistema<br />
di rifornimento con tubazione<br />
da 3 metri autoavvolgente<br />
e arresto automatico e un vano<br />
dedicato alla borsa porta<br />
attrezzi, parte dell’allestimento<br />
di serie per il mercato Italia.<br />
[38] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [39]
WALKAROUND<br />
Takeuchi TB350R<br />
STAGE V CON DOC+DPF<br />
Il sistema di controllo<br />
delle emissioni Kubota<br />
è collaudato da anni d’applicazioni<br />
su macchine movimento terra.<br />
In questo caso abbiamo un catalizzatore<br />
ossidante e un filtro antiparticolato<br />
che si rigenera automaticamente durante<br />
il normale utilizzo della macchina.<br />
Se si spegne la macchina durante<br />
la rigenerazione o si rinvia la stessa,<br />
il sistema la ripropone. La manutenzione<br />
del Dpf è prevista a ben 6.000 ore.<br />
Potenza rotonda<br />
Egr a controllo elettronico<br />
Recupero vapori olio motore<br />
CONTROLLO ELETTRONICO<br />
La centralina ECU è ben<br />
distaccata dal monoblocco,<br />
nella parte alta del vano<br />
motore. Permette, tra l’altro,<br />
il ritorno al minimo,<br />
lo spegnimento automatico<br />
e la modalità Eco.<br />
Filtro olio accessibile<br />
con vasca salva goccia<br />
1<br />
2<br />
3<br />
Questa unità senza turbo punta tutto<br />
su affidabilità, emissioni sonore e allo<br />
scarico contenute ed efficienza carburante.<br />
La manutenzione è poca e semplice<br />
TANTA COPPIA IN BASSO Il 4 cilindri Kubota<br />
aspirato da 2,6 litri è tarato a “soli” 32,4 kW<br />
netti a 2.000 giri/min, ma eroga una coppia<br />
massima di 180,1 Nm a soli 1.500 giri/min.<br />
GESTIONE ELETTRONICA L’adozione<br />
dell’iniezione common rail proietta questo<br />
motore nel mondo della gestione elettronica<br />
che integra anche l’Egr. In questo modo<br />
viene ottimizzata l’efficienza a ogni regime.<br />
L’auto idle, disattivabile, è di serie.<br />
MANUTENZIONE SEMPLICE Il motore<br />
V2607CRE5 è definito da Kubota One-Side<br />
Maintenance perché tutta la manutenzione<br />
si esegue da un solo lato del monoblocco:<br />
filtro gasolio, filtro e il livello dell’olio<br />
motore, motorino d’avviamento, supporto<br />
alternatore con regolatore di tensione della<br />
cinghia. L’olio motore si cambia a 500 ore.<br />
SCARICO ECOLOGICO<br />
Lo scarico dell’olio<br />
motore avviene<br />
collegando a vite una<br />
tubazione di scarico.<br />
Non si versa<br />
a terra<br />
nemmeno<br />
una goccia.<br />
GESTIONE<br />
ELETTRONICA<br />
Il collaudato<br />
4 cilindri Kubota<br />
adotta l’iniezione<br />
common rail<br />
e la gestione<br />
elettronica,<br />
ma non si monta<br />
la testa.<br />
La taratura a 32,4<br />
kW di potenza<br />
non rispecchia<br />
il potenziale<br />
di questa unità<br />
che si allinea agli<br />
standard Stage V<br />
assicurando<br />
tanta coppia<br />
e affidabilità.<br />
SENSORE<br />
INTASAMENTO<br />
Il filtro dell’aria<br />
a doppio<br />
elemento<br />
è dotato<br />
di sensore<br />
d’intasamento.<br />
Ventola aspirante<br />
GRANDE SUPERFICIE RADIANTE Lo scambiatore<br />
di refrigerante e olio idraulico sono tra loro solidali,<br />
saldati, e fissati al telaio tramite supporti elastici<br />
(in foto, nel tondo). Davanti agli scambiatori<br />
principali, in serie, è montato il condensatore del<br />
climatizzatore su un telaio dedicato, apribile<br />
a libro, per agevolare la pulizia del vano<br />
aspirazione. Davanti al condensatore c’è anche il<br />
cooler dal gasolio per ottimizzare l’efficienza della<br />
combustione. Il cofano laterale e il profilo inferiore<br />
della torretta hanno i punti d’aspirazione con micro<br />
griglie integrate per trattenere impurità.<br />
Serbatoio<br />
plastico<br />
estraibile<br />
POMPA DI RIFORNIMENTO GASOLIO AD ARRESTO AUTOMATICO DI SERIE<br />
55,3 LITRI Il serbatoio del gasolio<br />
ha il bocchettone con microfiltro<br />
estraibile, vaschetta perimetrale<br />
di recupero ed è in vano chiuso<br />
a chiave. Di serie i due filtri gasolio<br />
di cui uno con separatore e anche<br />
la pompa di rifornimento, con<br />
tubazione autoavvolgente da 3 m, che<br />
si arresta per troppo pieno. Sul fianco<br />
del serbatoio, è comunque presente<br />
un indicatore di livello ottico.<br />
PREVIENE<br />
LE CALDANE<br />
La vasca di<br />
compensazione<br />
del refrigerante<br />
motore<br />
è in posizione<br />
alta, superiore<br />
al livello della<br />
testata motore<br />
e coincidente<br />
all’apice del<br />
rispettivo<br />
radiatore.<br />
Perfetto per<br />
anticipare<br />
picchi<br />
di temperatura<br />
alla testata<br />
motore.<br />
Pompa dell’italiana Piusi
Takeuchi TB350R<br />
P4<br />
Pilotaggi<br />
P3<br />
Pompa<br />
a ingranaggi<br />
P2<br />
P1<br />
Idraulica tradizionale<br />
Doppia pompa<br />
a portata variabile<br />
SOLLEVA<br />
A NORMA L’allestimento<br />
Italia del TB350R prevede<br />
di serie sia le valvole<br />
anticaduta di sicurezza<br />
sui cilindri dei bracci<br />
e dell’avambraccio<br />
(foto in alto), sia la biella<br />
di richiamo con anello<br />
per il sollevamento<br />
integrato da stabilimento,<br />
presente anche<br />
sull’opzionale Klac system.<br />
2 LINEE<br />
PROPORZIONALI<br />
Il TB350R<br />
è allestito<br />
da stabilimento con<br />
due linee idrauliche<br />
ausiliarie, la prima<br />
da 93,2 litri<br />
al minuto, mentre<br />
la seconda<br />
è da 40,6 litri<br />
al minuto. Sotto,<br />
nel tondo, il dettaglio<br />
dei rubinetti salva<br />
goccia delle linee<br />
ausiliarie. Nella foto<br />
la Aux 2 è connessa<br />
al cilindro del pollice.<br />
Il TB350R fa della semplicità e dell’affidabilità la sua dote.<br />
L’attento dimensionamento dei componenti porta<br />
ad un’efficienza che non necessita di controlli elettronici.<br />
L’Eco mode non influenza l’idraulica, ma solo il regime motore<br />
ANTISTALLO L’unico controllo<br />
elettronico collegato<br />
all’idraulica è l’antistallo<br />
motore che adegua il regime<br />
quando il carico richiesto<br />
è superiore a quello erogabile.<br />
Fianco del distributore accessibile dall’anteriore<br />
Parte superiore del distributore a 13 spol e<br />
Regolazione<br />
linea<br />
Aux 1<br />
Esempi<br />
di portata<br />
100%=93,2 L/min<br />
75%=69,9 L/min<br />
50%=46,6 L/min<br />
Flusso<br />
regolabile<br />
da minimo 10%<br />
fino<br />
a massimo 100%<br />
Filtro pilotaggi<br />
SOLLEVA E CAMBIA ATTREZZATURE COME UN MAXI Il TB350R<br />
è allestito da fabbrica con valvole di sicurezza e funzione<br />
sollevamento selezionabile dalla cabina. Da cruscotto<br />
si visualizza l’avvicinarsi del limite di carico tramite una<br />
barra verde e se ci si avvicina al limite idraulico<br />
la macchina emette un segnale acustico di allerta.<br />
A 3 metri di raggio, frontale con lama alzata, solleva da terra<br />
1.256 kg e in laterale con lama alzata, gestisce 1.058 kg che<br />
diventano 484 kg al massimo sbraccio. Il TB350R è anche<br />
il Takeuchi più piccolo a poter selezionare da monitor<br />
se lavorare con attrezzature a singolo o doppio effetto.<br />
IMPIANTO TRADIZIONALE L’impianto idraulico del<br />
nuovo midi Takeuchi è caratterizzato<br />
da un distributore (13 spole), ben accessibile<br />
sotto al piano cabina. A monte lavora una<br />
doppia pompa a portata variabile<br />
(P1, P2 da 24 MPa) capace di una portata<br />
di due volte 52,6 litri al minuto. In serie lavora<br />
una pompa a ingranaggi P3 da 40,6 l/min che<br />
va in soppatoria per assicurare 93,2 litri/min<br />
di portata alla linea ausiliaria Aux 1<br />
(20,6 MPa di pressione massima) e una P4<br />
dedicata ai pilotaggi. All’impianto non manca<br />
l’accumulatore di pressione metallico che<br />
assicura lunga vita all’impianto assorbendo<br />
le sovra pressioni della linea servocomandi.<br />
ACCESSO FACILE Per accedere al vano distributore<br />
posto sotto ai piedi dell’operatore vanno rimossi<br />
il robusto tappeto in gomma e due lamierati tenuti<br />
in posizione da guide (senza rimuovere bulloni).<br />
Bypass singolo/doppio effetto elettroattuato<br />
Motore di rotazione<br />
[42] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
Serbatoio metallico e filtri olio a immersione<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [43]
Europa-Movimento-Terra.it<br />
Annunci al 100% Movimento Terra I Costruzione<br />
Takeuchi TB350R<br />
Comprate e vendete facilmente<br />
i vostri veicoli pesanti usati!<br />
Il Takeuchi TB350R in numeri<br />
Peso operativo (mono)<br />
Potenza<br />
Motore Kubota<br />
Cilindrata<br />
Cilindri<br />
Alesaggio x corsa<br />
Regime di taratura<br />
Velocità del pistone<br />
Valvole per cilindro<br />
Distribuzione<br />
Iniezione<br />
Fasi d'iniezione<br />
Egr<br />
Trattamento gas di scarico<br />
Alimentazione aria<br />
Pompe<br />
Portata (aux)<br />
Regolazione pompa<br />
Distributore a cassetti<br />
Pressione massima<br />
Prof. di scavo<br />
Profondità plinto<br />
Dist. scavo a terra<br />
Altezza di carico<br />
Forza strappo<br />
Forza penetrazione mono<br />
Velocità traslazione<br />
Velocità rotazione torretta<br />
Passo/lunghezza carro<br />
Rulli d’appoggio<br />
Larghezza sottocarro<br />
Larghezza dei cingoli<br />
Sbalzo posteriore<br />
Scavo disassato (sx-dx)<br />
Lungh. trasporto<br />
Altezza trasporto<br />
Lama (W-H)<br />
Sollevamento-abb. lama<br />
Sbalzo lama<br />
Batteria<br />
Alternatore<br />
Serbatoio gasolio<br />
Sistema/serbatoio idraulico<br />
5.565<br />
32,4<br />
V2607-E4B<br />
2,61<br />
4<br />
87 x 110<br />
2.000<br />
5,98<br />
4<br />
convenzionale<br />
common rail<br />
multi<br />
si<br />
Doc + Dpf<br />
aspirato<br />
1 var doppia + 1 fix<br />
2 x 56,6 + 40,6<br />
convenzionale<br />
Centro aperto<br />
24<br />
3.575<br />
2.925<br />
5.925<br />
3.945<br />
3.730<br />
2.240<br />
2,8 - 5<br />
8,9<br />
1.975/2.500<br />
5 - a tripla flangia<br />
2.000<br />
400<br />
1.075<br />
n.d.<br />
5.900<br />
2.540<br />
2.000 x 430<br />
435 - 355<br />
1.720<br />
90<br />
84<br />
55,3<br />
85/40,8<br />
kg<br />
kW<br />
Stage V<br />
l<br />
mm<br />
giri/min<br />
m/s<br />
l/min<br />
MPa<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
daN<br />
daN<br />
km/h<br />
giri/min<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
Ah<br />
kW<br />
l<br />
l<br />
www.takeuchi-italia.it<br />
Meno manutenzione<br />
CONTRATTI DI GARANZIA E MANUTENZIONE<br />
Il TB350R richiede manutenzione regolare,<br />
a intervalli in linea con la media di categoria.<br />
L’olio motore si cambia a 500 ore, mentre<br />
quello idraulico long life arriva fino<br />
a ben 4.000 ore. La garanzia standard del<br />
costruttore è di 12 mesi o 2.000 ore,<br />
ma Takeuchi Italia offre estensioni<br />
di garanzia ufficiali nelle seguenti formule:<br />
da 36 mesi o 3.000 ore, 48 mesi o 4.000 ore<br />
e 60 mesi o 5.000 ore.<br />
NON CI VUOLE<br />
LA LENTE<br />
La versione<br />
italiana del<br />
manuale<br />
operatore<br />
è curata<br />
direttamente dal<br />
Giappone.<br />
Il formato<br />
è grande,<br />
leggibile da tutti.<br />
In cabina ci sono<br />
due vani dove<br />
riporlo molto<br />
agevolmente<br />
in posizione<br />
protetta.<br />
INTERVALLI DI MANUTENZIONE<br />
• OLIO MOTORE 500 ore<br />
• FILTRO OLIO MOTORE 500 ore*<br />
• FILTRO GASOLIO 500 ore<br />
• FILTRO ARIA 1.000 ore<br />
• OLIO IDRAULICO 4.000 ore<br />
• FILTRI OLIO IDRAULICO 1.000 ore<br />
• LIQUIDO REFRIGERANTE 1.000 ore<br />
*Nota: da sostituire dopo le prime 50 ore della macchina<br />
Si ringrazia per la collaborazione<br />
il distributore esclusivo dei prodotti<br />
Takeuchi per l’Italia<br />
MIDI EQUIPMENT SpA di Cerea (VR).<br />
CONTATTATECI!<br />
Gruppo<br />
+ 4 000<br />
clienti professionisti<br />
+3,2 M<br />
visite<br />
mensili<br />
In Italia<br />
e in oltre 40 paesi<br />
TRA I LEADER<br />
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ostruzioni<br />
WALKAROUND<br />
Testi di Matthieu Colombo<br />
VOLVO L25 Electric<br />
Capacità benna 0,9 m 3<br />
Carico rib. max art 3.350 kg<br />
Potenza di picco 36 kW<br />
Autonomia 5/6h
Volvo L25 Electric<br />
1<br />
2<br />
È la pala gommata articolata<br />
compatta elettrica con<br />
le maggiori prestazioni oggi<br />
disponibile sui mercati EMEA.<br />
Benna da 0,9 a 1,2 m 3<br />
Macchina estremamente<br />
silenziosa, anche per essere<br />
elettrica. Si lavora in ambienti<br />
chiusi, urbani, notturni<br />
o industriali senza problemi.<br />
3<br />
4<br />
Macchina tecnologicamente<br />
avanzata e realizzata con<br />
componenti made in Europe.<br />
Si ricarica anche in sole 2 ore per<br />
un’autonomia di 5/6 ore di lavoro<br />
La L25 Electric è basata sul<br />
precedente modello diesel di cui<br />
mantiene al 100% le prestazioni.<br />
Si ottimizza l’autonomia residua<br />
scegliendo tra tre modalità di lavoro<br />
5<br />
WALKAROUND<br />
Sistema di trasmissione nato<br />
per applicazioni elettriche,<br />
che integra motore asincrono,<br />
dropbox e gestione elettronica.<br />
Si regola la coppia alle ruote<br />
6<br />
Macchina a basso voltaggio (48V)<br />
con batterie agli ioni di litio<br />
installate con schema in serie.<br />
Il BMS può escludere un modulo<br />
senza causare fermo macchina<br />
7<br />
Batterie efficienti per 2.500 cicli<br />
di carica (10 anni di lavoro).<br />
In seguito possono essere<br />
utilizzate in applicazioni statiche<br />
(domestiche) per lungo tempo<br />
8<br />
Interfaccia operatore lcd che<br />
permette di gestire la L25 Electric<br />
a qualsiasi operatore, anche nelle<br />
fasi di ricarica. Caratteristiche<br />
ideale per il mondo del noleggio<br />
ostruzioni<br />
Volvo CE è il costruttore che più investe sulla transizione<br />
energetica della sua gamma di macchine movimento terra.<br />
La L25 Electric è un modello apripista che ha già dimostrato le sue<br />
qualità sul campo. Dà il massimo di sè con un fast charger<br />
9<br />
10<br />
Oltre che con il versatile braccio<br />
a cinematica Z, la L25 Electric<br />
è disponibile in versione parallela<br />
sviluppata per la movimentazione<br />
di materiali su forche<br />
Il costo d’acquisto iniziale<br />
è in parte compensato da spese<br />
di manutenzione ridotte all’osso.<br />
Formula di estensione garanzia<br />
e manutenzione fino a 5 anni<br />
[48] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [49]
Volvo L25 Electric<br />
Tra le 5 e le 6 ore<br />
di autonomia<br />
La L25 Electric sostituisce quella diesel<br />
e assieme alla L20 Electric è oggi il modello<br />
d’accesso alla gamma di pale gommate<br />
VOLVO CE INVESTE SULL’ELETTRICO Il mondo<br />
construction e delle macchine operatrici<br />
conoscono l’alimentazione elettrica da anni,<br />
soprattutto sfruttata per applicazioni<br />
stazionarie. La tecnologia permette oggi<br />
di sviluppare mmt 100% elettriche che<br />
lavorano senza essere attaccate alla spina,<br />
ma ricaricando le batterie come se si facesse<br />
il pieno di diesel. Le sfide sono tre: autonomia<br />
di lavoro, tempi di ricarica e costo finale della<br />
macchina più elevato, anche se a fronte di un<br />
TCO decisamente inferiore. In questo contesto<br />
Volvo CE è il costruttore che sta facendo i<br />
maggiori investimenti per sviluppare l’elettrico.<br />
La L25 Electric assicura autonomia per una<br />
intera giornata di lavoro.<br />
• Zero costi per monitorare<br />
emissioni e studiare l’impatto<br />
ambientale del cantiere<br />
• Emissioni zero a tutela<br />
per un contesto di lavoro salubre<br />
• Pieno rispetto delle norme<br />
• Basse emissioni acustiche per<br />
autorizzazioni a lavori in notturna<br />
• Possibilità di lavorare in aree<br />
vietate a motori termici<br />
• Lavoro vicino a persone<br />
e operatori a terra<br />
La L25 Electric in pillole<br />
DOVE L’ELETTRICO PERMETTE DI LAVORARE<br />
• 6 batterie - ioni di litio laminate al manganese<br />
• Impianto a 48V - bassa tensione<br />
• Capacità batterie 40 kWh - 900Ah<br />
• Potenza motori 22+14 kW<br />
• Cavo per ricarica a bordo<br />
• Modulo esterno fast charging opzionale<br />
• Macchina con presa fast charge di serie<br />
• Garanzia batterie fino a 5 anni<br />
TEMPI DI RICARICA DA 0 A 100%<br />
• 7,3 ore con rete da 230 V (13A)<br />
• 1,5 ore con modulo esterno per ricarica rapida<br />
alimentato con rete trifase 400 VAC, 32A<br />
CONDIZIONI DI UTILIZZO E RICARICA<br />
• Funzionamento ottimale da - 10ºC a + 46ºC<br />
• Temperatura per ricarica da - 10ºC a + 40ºC<br />
INTERNO STRUTTURE ZONE A DIVIETO EMISSIONI AREE SCARSA AERAZIONE<br />
• Nessun costo per estrazione<br />
fumi in tunnel o sotterraneo<br />
• Alta produttività anche<br />
in ambienti chiusi e interni<br />
• In ambienti attigui a strutture<br />
ospedaliere e sanitarie<br />
Sopra il fast charger da muro<br />
(nel tondo, per uso interno IP21),<br />
mentre a sinistra quello da cantiere<br />
con armadio protettivo a norma IP54<br />
che ha un peso complessivo di 130 Kg.<br />
L’alimentazione fa la differenza<br />
DA 2 A 29 ORE DI RICARICA Caricando la macchina da rete a<br />
230V le batterie assorbono massimo 3kWh e il tempo di<br />
carica (da 0 a 100%) varia da un minimo di 7 ore e 30 minuti<br />
con intensità di corrente di 16A a un massimo di 17 ore e 30<br />
minuti con intensità 6A. Con intensità 13A contate 7 ore e 30<br />
minuti. La ricarica a 400 V è una ricarica fast charger che<br />
dura intorno a 3 ore e permette di caricare la macchina fino a<br />
80%.nAvere un caricatore esterno fast charger cambia tutto.<br />
Volvo offre soluzioni fast charger DC sia da parete in<br />
ambiente chiuso, sia da esterno. In entrambi i casi, il<br />
voltaggio trasmesso alla macchina è di 400V e scegliendo la<br />
versione da 32A di<br />
intensità si arrivano a<br />
trasmettere alla<br />
macchina 17,3 kWh: la<br />
carica da 0 a 80% avviene<br />
così in 1 ora e mezza.<br />
Con la versione da 16A<br />
sono necessarie 3 ore.<br />
Nel tondo il sensore di verifica<br />
chiusura sportello che dà<br />
il consenso alla<br />
ricarica e il pulsante<br />
verde di avvio<br />
ricarica.<br />
CAVO E CONNESSIONI AL TOP<br />
La L25 Electric è fornita con cavo<br />
di ricarica da 5 metri di lunghezza che<br />
da un lato ha il connettore alla<br />
macchina Type 2 a sette poli<br />
e dell’altro due tipi di prese industriali<br />
16/32A o la domestica Schuko: tre<br />
adattatori in tutto per potersi<br />
connetere in ogni dove.<br />
Il cavo da 5 metri integra un modulo<br />
intelligente (foto sotto) che analizza<br />
in automatico l'ingresso da rete per<br />
determinare il tempo necessario alla<br />
ricarica e dall’altra funziona come<br />
interruttore salva vita per anomalie.<br />
Semplice, intuitivo, sicuro.<br />
VANO CHIUSO<br />
E VENTILATO<br />
A destra,<br />
lo scomparto con<br />
la presa Type 2<br />
e quella per<br />
connettersi al fast<br />
charger.<br />
La ricarica inizia<br />
solo se si chiude<br />
a chiave<br />
lo sportello per<br />
ragioni<br />
di sicurezza.<br />
[50] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [51]
Motore di lavoro da 14 Kw<br />
Volvo L25 Electric<br />
Electric drive control unit<br />
Freno idraulico<br />
di servizio e parcheggio<br />
6 MODULI PER 40 kWH DI CAPACITÀ<br />
Le batterie riempiono l’ex vano motore<br />
e lo schema elettrico è in parallelo.<br />
Se una batteria registra anomalie<br />
il BMS la può escludere in modo<br />
da poter continuare a lavorare,<br />
ovviamente con meno autonomia.<br />
ZF eTRAC eCD20 Il sistema integra<br />
il motore elettrico asincono 48V a induzione, che genera<br />
energia in rilascio, ad una dropbox meccanica in linea<br />
a due velocità che trasmette la coppia direttamente all’assale<br />
posteriore e all’assale anteriore con interposto un gruppo<br />
frenante di servizio e parcheggio (automatico) a dischi<br />
in bagno d’olio: Il sistema è sovradimensionato visto che<br />
ZF lo ha concepito per macchine fini a 8 t di peso operativo.<br />
Tradotto in termini pratici: molta coppia e affidabilità.<br />
Freno di servizio e parcheggio (automatico)<br />
Convertitori da AC a DC 48V<br />
La L25 Electric<br />
LA SVEDESE DI MADRELINGUA TEDESCA La L25 Electric è costruita<br />
nello stabilimento Volvo di Konz, Germania, così come le batterie<br />
della Akasol e la driveline elettrica che integra il motore elettrico<br />
asincrono da 22 kW, gli assali e la dropbox firmate ZF. Il cuore<br />
della macchina è il battery management system che bilancia<br />
e ottimizza la carica e la scarica delle sei batterie. Un secondo<br />
motore elettrico sincrono, a magneti permanenti, da 14 kW aziona<br />
la pompa a ingranaggi che aziona cilindri idraulici e linee Aux.<br />
nel dettaglio<br />
DUE VELOCITÀ<br />
A destra, la parte<br />
frontale dell’eTRAC ZF<br />
che in prima porta la<br />
L25 Electric a 8 km/h<br />
e in seconda a 20<br />
km/h. L’omologazione<br />
stradale è possibile<br />
ma non coerente con<br />
l’utilizzo della<br />
macchina.<br />
10 anni di vita e più<br />
BMS<br />
Radiatore idraulica/motore<br />
1 2 3 4 5 6<br />
Sei batterie per complessivi 40 kW/h/900 Ah<br />
Volvo CE stima una durata di vita di circa 10 anni<br />
del battery pack formato dalle 6 unità agli ioni di litio<br />
laminate al manganese. Lo fa stimando in 2.500<br />
il numero di cicli di ricarica che le unità arrivano a<br />
gestire senza cali di prestazioni. Le batterie sono<br />
esenti da manutenzione, ma non apprezzano i lunghi<br />
tempi d’inattività. Quando il livello di carica scende<br />
sotto al 10% (valore sotto il quale è bene non andare),<br />
la L25 Electric entra in modalità derete<br />
limitando l’erogazione del motore elettrico. La macchina<br />
è garantita 2 anni come le batterie , con la possibilità<br />
di estendere la copertura a 5 anni sottoscrivendo<br />
un contratto di manutenzione. Dopo i 2.500<br />
cicli di ricarica, le batterie sono ideali da sfruttare<br />
per applicazioni statiche come l’accumulo di energia<br />
(ad esempio solare) in ambito domestico.<br />
Elettroventola termosensibile<br />
Doppio scambiatore in alluminio<br />
Assali ZF MT-L 3020 II<br />
Impianto idraulico da 40,5 litri<br />
Ottimo serbatoio olio in metallo<br />
Il sistema<br />
di raffreddamento<br />
ha un modulo<br />
dedicato all’olio<br />
idraulico ed uno<br />
dedicato al sistema<br />
di trasmissione<br />
eTRAC. L’olio<br />
idraulico bio<br />
è disponibile<br />
da stabilimento<br />
e (previa analisi<br />
periodiche<br />
by rete Volvo CE)<br />
garantito a vita.<br />
[52] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [53]
Volvo L25 Electric<br />
SOLO<br />
59,6 dB(A)<br />
A BORDO<br />
Ventilazione cabina a 4 velocità<br />
VISIBILITÀ<br />
ASSICURATA<br />
Anche in caso<br />
di pioggia, la L25<br />
Electric<br />
si dimostra<br />
all’altezza con<br />
un tergiscristallo<br />
anteriore<br />
a pantografo<br />
ed un classico<br />
tergi posteriore<br />
con lavavetro.<br />
Protetti nel silenzio<br />
La L25 Electric è disponibile solo in versione cabina, senza clima,<br />
ma con modulo di riscaldamento. Le ampie porte (apribili) garantiscono<br />
un’ottima visibilità. Le emissioni acustiche sono bassissime, da record<br />
SPAZIO ALLA SICUREZZA<br />
La cabina è la stessa della<br />
precedente L25 con motore<br />
termico. Il sedile è un<br />
Grammer con sospensione<br />
meccanica regolabile<br />
ed è disponibile quello<br />
a sospensione pneumatica.<br />
Unita al telaio con supporti<br />
elastici, offre un’abitabilità<br />
eccellente quanto<br />
la visibilità garantita.<br />
Le porte laterali apribili<br />
a compasso o totalmente<br />
apribili, compensano<br />
l’assenza del climatizzatore,<br />
anche grazie alla copertura<br />
plastica del tetto che<br />
coibenta (e drena l’acqua<br />
piovana). Il sistema<br />
di riscaldamento<br />
è fornito di serie.<br />
UNIFICATE<br />
Tutte le serrature<br />
della L25 Electric<br />
si aprono<br />
con la chiave<br />
d’avviamento.<br />
Sembra banale,<br />
ma ancora oggi<br />
non è così<br />
scontato.<br />
COLONNA STERZO SNODATA<br />
MAXI VANO PORTA VIVANDE E RADIO DAB BLUETOOTH<br />
Lunotto convesso - ottima visibilità posteriore<br />
al TOP della categoria<br />
Si dà delle arie<br />
per risparmiare<br />
COMFORT ALL’ALTEZZA La pala articolata<br />
compatta Volvo L25 Electric si pone<br />
ai vertici dei modelli elettrici oggi in vendita,<br />
sia in termini di prestazioni, sia in termini<br />
di comfort. Sicuramente l’assenza<br />
di climatizzatore è motivo d’attenzione per<br />
noi italiani, ma nessuna macchina elettrica<br />
compatta è oggi dotata di questo comfort<br />
in quanto l’assorbimento energetico<br />
richiesto è ad oggi troppo elevato. Volvo<br />
compensa bene l’assenza del clima con una<br />
coibentazione curata dell’abitacolo, vetri<br />
azzurrati, portiera e maxi vetro laterale<br />
destro apribili al 100%. Si risparmia energia<br />
e guadagna autonomia.<br />
Le finiture della cabina sono curate, le plastiche del cluster<br />
elevano la qualità percepita, ogni parte interna all’abitacolo<br />
è rivestita e la plafoniera è di qualità. Non manca l’ormai<br />
classica cintura di sicurezza arancione, autoavvolgente.<br />
SET DI FARI LED COMPLETO<br />
L’allestimento standard include 4 fari<br />
di lavoro led (2 frontali, 2 al<br />
posteriore) e fari stradali led con<br />
indicatori di direzione. I fari posteriori<br />
sono molto ben integrati nella zavorra<br />
e non si rischia di rovinarli.<br />
4 supporti cabina bidirezionali<br />
ACCESSO MOLTO SICURO La porta d’accesso enorme<br />
e il gradino ben angolato rendono l’accesso al posto di<br />
lavoro esemplare. La porta e il vetro destro ad apertura<br />
integrale si sbloccano facilmente stando in cabina.<br />
Gli specchietti, convessi, sono in posizione perfetta.<br />
Visibilità 3/4 posteriore<br />
La cabina<br />
è appoggiata al<br />
telaio posteriore<br />
tramite 4 supporti<br />
elastici.<br />
L’assenza<br />
del motore<br />
termico è evidente<br />
in termini<br />
di vibrazioni.<br />
QUALITÀ<br />
NEL TEMPO<br />
Piastre<br />
di supporto porta<br />
regolabili<br />
e cerniere con<br />
ingrazzatore<br />
denotano<br />
la qualità<br />
costruttiva<br />
che Volvo dedica<br />
alle sue pale<br />
gommate, anche<br />
nel caso<br />
di macchine<br />
compatte.<br />
[54] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [55]
WALKAROUND<br />
Volvo L25 Electric<br />
Guida smart<br />
QUADRO<br />
ACCESO...<br />
...uguale<br />
macchina accesa.<br />
L’assenza<br />
della voce del<br />
motore termico<br />
può ingannare<br />
l’operatore non<br />
abituato.<br />
Il display lcd da 5 pollici rende la L25 Electric<br />
ready to use, anche per chi non ha mai<br />
utilizzato una macchina elettrica.<br />
In particolare, aiuta una guida che spiega<br />
passo passo come si ricarica la macchina.<br />
Si naviga i menu con controller rotativo<br />
REGOLAZIONE ASIMMETRICA<br />
Il flusso idraulico della linea X3<br />
dedicata agli accessori è regolabile<br />
su 10 differenti livelli di portata.<br />
BENNA O FORCHE? Il sistema<br />
memorizza due differenti impostazioni:<br />
per il lavoro con benna e per quello con<br />
forche. Se si alternano è più semplice...<br />
RISCALDAMENTO<br />
PROGRAMMABILE<br />
Il riscaldamento della cabina,<br />
elettrico, si può pianificare<br />
a orari differenti ogni giorno<br />
della settimana. In alcune<br />
regioni trovare la cabina calda<br />
e il parabrezza sbrinato può<br />
fare la differenza.<br />
CODICE DA AVVIAMENTO<br />
La macchina esce da stabilimento con<br />
un codice standard per inibire l’avvio.<br />
Il codice si può personalizzare.<br />
HOME PAGE Da questa schermata<br />
base si ha sempre un quadro<br />
complessivo di stato e impostazioni<br />
della macchina.<br />
MENU PRINCIPALE Sopra,<br />
le principali voci selezionabili.<br />
La macchina è connessa e gli alert<br />
sono condivisi con la rete Volvo.<br />
CONFIGURABILE Oltre a scegliere<br />
le modalità operative l’operatore può<br />
regolare anche la reattività dei<br />
comandi per non sprecare energia.<br />
MANUTENZIONE MINIMA<br />
Rispetto ai modelli diesel il menu<br />
manutenzione sembra povero<br />
di informazioni. Poca manutenzione.<br />
SOTTO CONTROLLO È possibile<br />
visualizzare la temperatura del<br />
sistema di trasmissione eTRAC<br />
e il regime del motore asincrono.<br />
A TUTTO LED L’accensione dei fari<br />
di lavoro è a pulsante, ma da monitor<br />
è possibile scegliere quali attivare.<br />
I posteriori possono accendersi in retro.<br />
TRE MODALITÀ Si può lavorare in Eco,<br />
Normal e Boost. La scelta influisce<br />
sull’autonomia. C’è il cruise control.<br />
È disponibile il triangolo posteriore SMV.<br />
BENNA, FORCHE, TRASLAZIONE<br />
Le condizioni operative si impostano<br />
da monitor in pochi secondi.<br />
La L25 tiene in memoria i parametri.<br />
ANCHE AUSILIARIA Per avviare<br />
la macchina c’è una classica batteria<br />
AGM a 12V alimentata dal sistema<br />
48V tramite inverter dedicato.<br />
MONITORAGGIO DELLA CARICA<br />
A monitor è possibile monitorare<br />
lo stato d’avanzamento della carica<br />
in tempo reale e il tempo utile residuo.<br />
COME CARICARE Come anticipato,<br />
a monitor sono indicate le operazioni<br />
necessarie per avviare correttamente<br />
la procedura di ricarica standard.<br />
MENU FUNZIONALITÀ In base<br />
al tipo di applicazione e accessorio,<br />
l’operatore regola trasmissione,<br />
portata idraulica e tipo di accessorio.<br />
COLONNA SINISTRA Mentre<br />
si navigano i menu, sulla sinistra del<br />
monitor si visualizzano percentuale<br />
di carica, velocità e marcia inserita.<br />
TRACTION CONTROL La coppia<br />
garantita dalla driveline elettrica<br />
è alta e immediata. L’operatore la può<br />
regolare su 7 differenti livelli.<br />
STESSE INDICAZIONI Per la ricarica<br />
con fast charger le indicazioni sono<br />
le stesse della standard. Cambia<br />
giusto la presa nel vano ricarica.<br />
PROCEDURA DI SICUREZZA<br />
Ad apertura dello sportello del vano<br />
ricarica, la stessa si interrompe.<br />
Un pulsante arresta la procedura.<br />
READY TO WORK A ricarica<br />
completata e disconnessa dalla rete,<br />
la L25 presenta questa schermata.<br />
Da 20 a 80% la ricarica è più veloce.<br />
[56] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [57]
WALKAROUND di<br />
ostruzioni<br />
Volvo L25 Electric<br />
FORCHE PARALLELE AL TERRENO<br />
La cinematica P è disegnata per<br />
lavorare in ambienti come i magazzini<br />
edili e in generale applicazioni in cui la<br />
movimentazione di materiali su pallet<br />
è dominante rispetto ad altre<br />
applicazioni. A braccio abbassato,<br />
i perni benna sono più vicini all’assale<br />
anteriore rispetto allo Z, mentre<br />
l’altezza al perno benna è di 2.905 mm<br />
per la P e 2.880 mm per la Z.<br />
Lo sbraccio massimo<br />
è di 1.640 mm per la P<br />
e di 1.540 mm per la Z.<br />
Cinematica Z o parallel<br />
La L25 Electric ha come standard il braccio con il versatile<br />
cinematismo Z, ma si può avere anche con il braccio<br />
parallel che alla forza predilige il sollevamento sulle forche<br />
e il parallelismo perfetto. La L20 esiste solo parallel<br />
LA VERSATILITÀ E LA FORZA DELLO Z BAR Sollevare un pallet<br />
con le forche montate su un braccio Z non è un problema<br />
per un operatore esperto. Per contro, imbennare<br />
materiale sfuso con un cinematimo parallel non<br />
è il massimo. Con il braccio Z, standard per<br />
la L25 Electric, la forza di strappo dichiarata<br />
è di 5.400 daN, a fronte<br />
dei 3.700 daN della<br />
versione parallel.<br />
La differenza<br />
è importante.<br />
Filtro sul ritorno della 3°Aux<br />
By pass da 3° a 4°Aux opzionale<br />
HA LA MEGLIO NEL SOLLEVAMENTO Braccio<br />
dal profilo basso, geometrie più raccolte<br />
e cinematismo in punta, fanno<br />
si che la L25 Electric con braccio parallel<br />
dia del filo da torcere alla versone standard<br />
nel sollevamento con forche.<br />
In queste condizioni, la capacità massima<br />
di sollevamento dichiarata alla massima<br />
articolazione è di 2.650 kg, contro<br />
i 2.500 kg della Z. Il carico di ribaltamento,<br />
sempre alla massima articolazione<br />
è rispettivamente di 3.450 kg e 3.350 kg.<br />
Tutto questo nonostante la parallel sia<br />
ben 350 kg più leggera della versione<br />
standard. È ideale per movimentare pallet.<br />
TELAIO<br />
OSCILLANTE<br />
DI +/- 10°<br />
L’articolazione<br />
non è oscillante<br />
e nemmeno<br />
l’assale<br />
posteriore.<br />
Volvo propone<br />
due telai tra loro<br />
solidali<br />
ma in modo<br />
elastico<br />
e oscillante per<br />
un’escursione<br />
alla ruota che<br />
arriva a 240 mm.<br />
Lo sterzo<br />
è azionato<br />
da un cilindro<br />
idraulico.<br />
[58] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [59]
WALKAROUND di<br />
ostruzioni<br />
Volvo L25 Electric<br />
Sembrano uguali<br />
ma sono diverse<br />
La L25 Electric e la sorella minore L20 Electric<br />
condividono molte componenti, ma hanno prestazioni<br />
molto differenti. Differiscono negli assali, nel passo, nella<br />
carreggiata e nel peso operativo. Quindi nelle prestazioni<br />
PER LE ELETTRICHE SI CHIAMA EMMA<br />
Il sistema di localizzazione gps e trasmissione dati gprs<br />
Caretrack di Volvo, sulle elettriche diventa consultabile<br />
anche dall’App Electric Machine Management Application:<br />
EMMA. La nuova interfaccia è stata sviluppata<br />
per dare modo agli operatori di ricevere<br />
sui dispositivi mobili degli alert<br />
che suggeriscono come gestire<br />
al meglio la ricarica della L25 Electric durante la giornata.<br />
La centralina del sistema EMMA è protetta nella parte<br />
anteriore destra dell’ambiente cabina (accessibile<br />
dall’esterno), accanto alla presa diagnostica della<br />
macchina. Il sistema permette di monitorare da remoto<br />
le ore effettive della macchina, l’autonomia<br />
residua, i termini delle manutenzioni<br />
da fare ed eventuali anomalie.<br />
È disponibile anche la funzione geofencing.<br />
VOLVO L25 ELECTRIC Z (P) VS VOLVO L20 ELECTRIC P<br />
5.270 (4.900) KG PESO OPERATIVO (P) 4.550 KG<br />
22 (14) KW POTENZA MOTORE TRASLAZIONE (LAVORO) 22 (14) KW<br />
3.350 (3.450) kg CARICO RIBALTAMENTO MAX ARTICOLAZIONE (P) 3.050 kg<br />
5.450 (3.700) daN FORZA DI STRAPPO (P) 3.500 daN<br />
2.500 (2.625) kg MAX CAPACITÀ SOLLEVAMENTO FORCHE MAX ART. (P) 2.250 kg<br />
2.125/1.410 MM (0,9 M 3 ) PASSO/CARREGGIATA (BENNA STD) 2.050/1.300 MM (0,8 M 3 )<br />
OMOLOGAZIONE STRADALE POSSIBILE SU ENTRAMBI I MODELLI<br />
Supporto girofaro alimentato<br />
ALLESTIMENTO<br />
FULL LED<br />
Se i fari a led<br />
si stanno<br />
diffondendo<br />
sempre più sulle<br />
macchine<br />
operatrici,<br />
su quelle elettriche<br />
sono lo standard<br />
perché assorbono molta<br />
meno energia a fronte<br />
di prestazioni migliori<br />
e longevità superiore.<br />
La L25 Electric ha 4 fari<br />
di lavoro (2 fronte e 2 retro<br />
cabina) più le luci stradali.<br />
NON BADATE ALLE APPARENZE Le parti comuni ai due modelli<br />
d’accesso alla gamma di pale gommate Volvo sono davvero<br />
molti, a partire dal sistema che integra motore elettrico<br />
e dropbox della trasmissione, dal motore elettrico di lavoro,<br />
per arrivare alle componenti idrauliche, alla cabina o al battery<br />
management system. Anche le batterie sono le stesse, ma la L20<br />
ne monta una in meno (5 moduli) e solo su richiesta si può avere con<br />
la stessa capacità della L25. La grande differenza in termini di prestazioni<br />
è data da telai specifici alla L20 per montare assali più piccoli (guardate<br />
i mozzi ruota) e da braccio P (unico per la L20) con cinematiche differenti.<br />
A pari allestimento la L20 pesa 500 kg meno della L25.<br />
SULLA L20<br />
LA SESTA<br />
È OPTIONAL<br />
A sinistra<br />
il comparto con<br />
6 batterie della<br />
L25, a destra<br />
quello con<br />
5 batterie della<br />
L20 che ha una<br />
capacità di<br />
33 kWh/750 Ah.<br />
Aggiungendo<br />
la sesta batteria<br />
si passa<br />
a 40 kWh/900 Ah.<br />
[60] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Volvo L25 Electric<br />
La Volvo L25 Electric Z in numeri<br />
Capacità benna<br />
Carico ribaltamento max art.<br />
Peso operativo<br />
Motore trasmissione<br />
Potenza trasmisisone<br />
Motore di lavoro<br />
Potenza motore lavoro<br />
Modalità operative<br />
Capacità batterie (numero)<br />
Tipo batterie (voltaggio)<br />
Autonomia di lavoro<br />
Ricarica on board 0-100%<br />
Ricarica fast charger 0-80%<br />
Idraulica di lavoro<br />
Pompa<br />
Portata massima<br />
Pressione massima<br />
Distributore idraulico (spole)<br />
Trasmissione<br />
Tipo<br />
Marce<br />
Velocità traslazione<br />
Assali/differenziali<br />
Freni<br />
Pneumatici<br />
Passo<br />
Carreggiata<br />
Articolazione<br />
Raggio di sterzo alla benna<br />
Cinematismo benna<br />
Massima alt al perno benna<br />
Forza strappo<br />
Larghezza benna<br />
Lunghezza massima<br />
Altezza trasporto<br />
Batteria di servizio AGM 12V<br />
www.volvoce.it<br />
0,9<br />
3.350<br />
5.270<br />
ZF asincrono<br />
22<br />
sincrono mag. perm.<br />
14<br />
Eco, Std, Boost<br />
40/900<br />
ioni litio manganese<br />
da 5 a 6 ore*<br />
da 7,5 a 17,5 ore<br />
da 1,5 a 3 ore<br />
ingranaggi<br />
55<br />
19<br />
centro aperto (3)<br />
ZF eTRAC dropbox<br />
2<br />
8-20<br />
ZF MT-L 3020II aperti<br />
su assale anteriore<br />
335/80R18<br />
2.125<br />
1.410<br />
38°<br />
8.875<br />
Z<br />
3.170<br />
5.450<br />
1.800<br />
5.445<br />
2.480<br />
50<br />
m 3<br />
Kg<br />
Kg<br />
kW<br />
kW<br />
kWh/Ah<br />
(48)<br />
l/min<br />
MPa<br />
km/h<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
daN<br />
mm<br />
mm<br />
mm<br />
Ah<br />
* Nota: Per maggiori informazioni circa l'autonomia reale della macchina è<br />
consigliabile contattare il concessario e valutare applicazione e utilizzo della pala.<br />
Sceglietela estesa<br />
LA GARANZIA ALL INCLUSIVE CONVIENE<br />
La L25 Electric ha una garanzia completa<br />
di 2 anni che include 2 anni di assistenza<br />
gratuita (1.000 ore/1° anno e 2.000<br />
ore/2°anno) esclusi i soli costi di trasferta<br />
del tecnico. Al termine dei 2 anni<br />
è possibile estendere la garanzia<br />
gratuitamente contro i difetti per altri<br />
3 anni e, per godere della copertura<br />
aggiuntiva di 3 anni su batterie<br />
e componenti elettronici, bisogna<br />
sottoscrivere un contratto di manutenzione<br />
con il concessionario Volvo CE.<br />
INTERVALLI DI MANUTENZIONE<br />
• OLIO IDRAULICO (ULTRA) 1.500 (3.000) ore<br />
• FILTRO OLIO IDRAULICO 1.500 ore/ogni anno<br />
• CAMBIO OLIO ASSALI 1.500 ore<br />
• REFRIGERANTE 6.000 ore*/ogni 4 anni<br />
* Nota: verifica della miscela refrigerante ogni 2.000 ore.<br />
Si ringrazia per la collaborazione Volvo CE Italia.<br />
Sei di un’altra<br />
categoria<br />
È impagabile guardare un artista al lavoro: grazie ad anni di dedizione, i tuoi<br />
strumenti sono diventati un’estensione delle tue mani. Con una visione audace<br />
e la giusta attrezzatura, riesci a trasformare qualsiasi lavoro in un’opera d’arte.<br />
AVVISO: SEGUIRE SEMPRE LE AVVERTENZE E LE ISTRUZIONI FORNITE DAL PRODUTTORE.
Macchine&Componenti<br />
Escavatori gommati<br />
Hyundai diventa “HD”<br />
e amplia la gamma<br />
di escavatori gommati<br />
fino a 8 modelli<br />
introducendo<br />
l’HW150A CR<br />
e i nuovissimi compatti<br />
HW100A e HW65A<br />
testi e foto<br />
di Matthieu Colombo<br />
Punta al cuore<br />
DELL’ EUROPA<br />
Peter<br />
Sebold<br />
Product Manager<br />
HD Hyundai CEE<br />
HD Hyundai Construction Equipment<br />
Europe, questo il nuovo brand della<br />
Casa, ora anticipato dall’acronimo HD<br />
a indicare “human dreams” e “human dynamics”<br />
ha presentato alla stampa il nuovo<br />
escavatore gommato HX150A CR in azione<br />
e tre novità assolute: gli escavatori gommati<br />
HW100A e HW65A, più la versione cingolata<br />
di quest’ultimo battezzata HX65A, un<br />
midiescavatore tradizionale.<br />
Il nuovo HX150A CR, visto per la prima volta<br />
allo scorso Bauma, è un modello particolarmente<br />
interessante perché unisce prestazioni importanti<br />
a un raggio di rotazione posteriore della torretta<br />
Hyundai non ha mai avuto una gamma di gommati<br />
così completa. Ci aspettiamo grandi risultati<br />
di vendita dal modello HX150A CR perché<br />
offre prestazioni e allestimento al top in<br />
dimensioni adatte alla manutenzione urbana<br />
e stradale. Immagino che sarà molto apprezzato<br />
anche il nuovo modello HW100A da 10<br />
t che va a inserirsi in un segmento in crescita.<br />
È la macchina ideale per clienti esigenti che cercano di<br />
un modello versatile, ad alte prestazioni e in grado di assicurare<br />
il massimo della manovrabilità. Questo modello<br />
va a completare perfettamente la nostra già ampia<br />
gamma di escavatori gommati nel segmento 6 - 21 ton.<br />
[64] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [65]
Escavatori gommati<br />
SICUREZZA L’HW100A<br />
ha la valvola anticaduta<br />
anche sul cilindro<br />
benna in modo da gestire<br />
attrezzature in tutta<br />
sicurezza.<br />
IN SAGOMA<br />
Gli stabilizzatori<br />
si aprono senza<br />
eccedere<br />
la larghezza<br />
del corpo<br />
macchina per<br />
privilegiare<br />
la compattezza<br />
operativa.<br />
GIÀ VISTO...<br />
Entrando in cabina<br />
si riconosce<br />
l’impostazione<br />
Develon. Non<br />
manca il sistema<br />
di telecamere<br />
a 360° che eleva<br />
la sicurezza.<br />
ANCHE ENGCON<br />
Per l’HW100A,<br />
la predisposizione<br />
Engcon<br />
è disponibile<br />
da stabilimento.<br />
Perfetto per<br />
il Nord Europa.<br />
compatto. L'HW150A CR affianca in gamma un altro modello<br />
a raggio compatto, ovvero il più pesante HW170A CR.<br />
Durante lo sviluppo degli escavatori gommati Serie A,<br />
Hyundai aveva infatti evidenziato una crescente domanda<br />
in Europa di macchine gommate versatili e facili da manovrare<br />
nel segmento 15-17 ton. Nati dallo stesso progetto,<br />
i due modelli condividono lo stesso motore Stage V<br />
Cummins B4.5 turbo da 4,5 litri di cilindrata e 129 kW di potenza<br />
massima e parte delle componenti idrauliche load<br />
ACCESSIBILITÀ<br />
La zavorra si sviluppa<br />
a tutta altezza<br />
ed è disegnata<br />
per assicurare<br />
la massima accessibilità<br />
alla meccanica.<br />
Punti di manutenzione<br />
ben accessibili.<br />
[66] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [67]
Escavatori gommati<br />
Special<br />
sensing firmate Bosch Rexoth sia per la gestione del gruppo<br />
di lavoro, sia per la traslazione. Rispetto al 170, il nuovo<br />
HW150A CR ha uno sbraccio posteriore simile (+30 mm)<br />
e un gruppo di lavoro dedicato con cilindri di sollevamento<br />
specifici. Rispetto al modello tradizionale HX160A, invece,<br />
lo sbalzo posteriore torretta in rotazione è più contenuto<br />
di 365 mm. Scavando ruotati lateralmente di 90°,<br />
ad esempio, la zavorra posteriore supera il profilo pneumatici<br />
di 535 mm, un valore trascurabile se si lavora a stabilizzatori<br />
abbassati. Al riguardo ogni configurazione di<br />
lama e stabilizzatori è possibile (anche 4 stabilizzatori), è<br />
disponibile il braccio triplice e in termini di sicurezza non<br />
manca l’opzione del raffinato sistema di videocontrollo perimetrale<br />
a 360° AAVM.<br />
Arriva un nuovo 100<br />
Durante la presentazione, la nostra attenzione si è subito<br />
concentrata sul midiescavatore (braccio con brandeggio)<br />
gommato da 10t, con sbalzo torretta contenuto a 1.600<br />
mm, che va a inserirsi in un segmento di mercato in crescita<br />
per il rapporto tra prestazioni, compattezza e polivalenza.<br />
Senza avere una scheda tecnica in mano, pos-<br />
[68]<br />
NON MALE PER UN 6T<br />
A sinistra il cruscotto<br />
degli HX65A<br />
e HW65A con<br />
monitor touchscreen<br />
da 7" che permette<br />
anche di regolare<br />
la portata delle<br />
linee aux.<br />
siamo dirvi che il nuovo 10 t è motorizzato da un 4 cilindri<br />
turbo da 3,4 litri Stage V Hyundai (Develon) che assicura<br />
una potenza di 75 kW (DPF/SCR, ma senza EGR) e una<br />
coppia massima di 460 Nm a 1.400 giri al minuto, che la<br />
cabina è ampia e dotata di un monitor a colori da 8”, che la<br />
velocità massima è di 40 km/h (blocco dell’assale anteriore),<br />
che le tre modalità di sterzata sono di serie ed è disponibile<br />
con lama parallel anteriore e stabilizzatori al posteriore<br />
o con solo lama o con 4 stabilizzatori.<br />
Ovviamente disponibile il kit sollevamento con valvole anticaduta<br />
sui cilindri di sollevamento e avambraccio, ma anche<br />
– unico nella categoria – sul cilindro benna in modo<br />
da elevare la sicurezza al massimo visto che con l’HW100A<br />
si possono utilizzare forche e movimentare pesanti attrezzature.<br />
Gli escavatori gommati compatti sono i principali<br />
attori in mercati come Francia, Germania e Svizzera,<br />
ma secondo Hyundai anche nel resto d’Europa c’è un crescente<br />
interesse per il segmento delle 10 t di peso operativo.<br />
Grazie allo sbalzo posteriore contenuto e al braccio<br />
triplice con brandeggio alla base, il nuovo midiescavatore<br />
gommato Hyundai HW100A (derivato dallo speculare modello<br />
Develon) è in grado di operare facilmente in un’unica<br />
carreggiata stradale.<br />
I nuovi midi da oltre 6 t di peso operativo<br />
Hyundai ha aggiornato anche i suoi midiescavatori compatti<br />
da oltre 6 t di peso operativo introducendo il cingolato<br />
HX65A e il gommato HW65A. I due nuovi modelli, che<br />
vanno rispettivamente a sostituire gli R55-9A e R55W-9A,<br />
hanno sotto al cofano motore un motore Hyundai (origine<br />
Develon) Stage V da 2,4 litri tarato a 48,5 kW di potenza e<br />
con una curva di coppia che tocca i 248 Nm. Il nuovo 4<br />
cilindri dotato di Dpf aziona un impianto idraulico con pompe<br />
Bosch-Rexroth, distributore a centro aperto Parker e<br />
motore di rotazione Eaton. A nostro parere, il modello cingolato<br />
HX65A sarà più venduto sul nostro mercato rispetto<br />
al corrispettivo gommato. E secondo voi?<br />
Fon + 49 7229 606-29 | info@geoplangmbh.de<br />
www.steinexpo.eu<br />
23/8 to 26/8<br />
Homberg/Nieder-Ofleiden, Germany
Macchine&Componenti<br />
Eventi<br />
POCO SHOW<br />
molta sostanza<br />
testi e foto di Matthieu Colombo<br />
CX15EV<br />
Al mini CASE<br />
100% elettrico<br />
da 1,5 t, qui<br />
a destra in foto,<br />
si affiancherà<br />
entro l’anno<br />
un secondo<br />
modello da 2,5 t<br />
di peso<br />
operativo.<br />
836C CON COMANDI<br />
JOYSTICK Ora i grader Serie<br />
C sono disponibili con<br />
joystick elettroproporzionali<br />
che semplificano molto<br />
l’utilizzo da parte di operatori<br />
non “maestri di grader”.<br />
Ospite della nuova cava<br />
Vitali di Medolago (BG),<br />
la tappa italiana<br />
del CASE Road Show<br />
ha fatto da vetrina<br />
a diverse novità<br />
Tra maggio e settembre il CASE Road Show <strong>2023</strong> porta<br />
le ultime novità del costruttore a contatto con i potenziali<br />
clienti di Germania, Italia, Francia e UK. Noi<br />
di COSTRUZIONI siamo stati alla tappa italiana lo scorso<br />
maggio, presso la nuova cava Vitali a Medolago (BG), per<br />
scoprire in azione nuovi modelli e prototipi visti lo scorso<br />
marzo alla ConExpo di Las Vegas.<br />
In queste pagine vi presentiamo una selezione delle novità<br />
mostrate tra cui i nuovi grader con comandi joystick elettroproporzionali,<br />
i nuovi escavatori gommati Serie E, il miniescavatore<br />
elettrico da 2,5 t, il midi girosagoma CX75E<br />
con braccio triplice, il prototipo di pala gommata articolata<br />
elettrica 12EV made in Lecce e quello dello skid ultracompatto<br />
TL100 made in San Piero in Bagno (FC).<br />
Nuovi automatismi per i grader<br />
Tra le novità presentate in cava c’era il grader Stage V 836C,<br />
con motore 6 cilindri FPT da 6.7 litri e 115 Cv, ora disponibile,<br />
oltre che con le classiche leve di comando e in versione<br />
sia 4 sia 6 ruote motrici, anche nella versione con comandi<br />
joystick elettroidraulici. Il joystick sinistro gestisce<br />
lo sterzo della macchina che comprende la direzionalità<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [71]
Macchine&Componenti<br />
Eventi<br />
CX75E Il nuovo midiescavatore CASE<br />
è curato nei minimi dettagli. In cabina<br />
spicca il monitor a colori da cui si può<br />
regolare la portata delle linee Aux<br />
e gestire il cambio singolo/doppio effetto.<br />
CX25EV Pronto al lancio, questo mini 100% elettrico ha<br />
un motore elettrico da 25 kW e batteria agli ioni di litio<br />
da 32,3 kWh per una giornata lavorativa d’autonomia.<br />
WX140E<br />
Questo modello<br />
sarà il primo<br />
escvatore<br />
gommato CASE<br />
Serie E con<br />
omologazione<br />
stradale.<br />
La gamma<br />
di gommati<br />
CASE<br />
è motorizzata<br />
con il nuovo<br />
Cummins B6.7<br />
Stage V<br />
senza egr.<br />
delle ruote, la loro inclinazione, l’angolazione del<br />
telaio e, con un solo tasto, è ora possibile riallineare<br />
automaticamente la macchina con una<br />
precisione e una velocità sconosciute agli operatori<br />
più esperti. Altre funzionalità delle versioni<br />
con comandi elettroidraulici sono la funzionalità<br />
Creep che permette di regolare finemente<br />
una velocità molto bassa e costante utile per eseguire finiture<br />
e lo sterzo Comfort che invece permette di invertire<br />
la marcia con meno giri del volante. Il joystick destro<br />
aziona i cilindri idraulici che controllano il versoio e, anche<br />
in questo caso, l’elettroidraulica permette di abbassare<br />
o alzare i due cilindri idraulici in simultanea. Da stabilimento<br />
è poi possibile avere la predisposizione per montare<br />
facilmente sistemi di assistenza 2D e 3D delle marche<br />
Leica, Topcon o Trimble.<br />
Il ritorno dei gommati<br />
Per la prima volta in Italia i quattro nuovi escavatori gommati<br />
CASE Serie E con braccio triplice, costruiti in accordo<br />
OEM da Hyundai CE. Se al ConExpo di Las Vegas abbiamo<br />
visto esposto il nuovo WX175E SR, in cava lo abbiamo<br />
visto in azione, affiancato dal modello d’attacco WX140E<br />
qui allestito con lama frontale e stabilizzatori posteriore.<br />
Quest’ultimo è di fatto il primo modello ad ottenere l’omologazione<br />
per la circolazione stradale in Italia, mentre per<br />
gli altri tre modelli WX160E, WX155E SR e WX175E SR<br />
l’omologazione sarà disponibile a breve, così come il sistema<br />
di trasmissione dati e monitoraggio CASE SiteWatch.<br />
In una seconda fase sarà poi lanciato anche il modello<br />
da oltre 20 t di peso operativo WX210E. Come sulle versioni<br />
“gialle”, sui nuovi CASE sono disponibili gli avanzati<br />
sistemi di videocontrollo perimetrale a 360° con sistema<br />
di rilevamento persone e oggetti in movimento.<br />
Il mini 2,5 t elettrico entro il <strong>2023</strong><br />
Dopo la sua presentazione ufficiale a marzo <strong>2023</strong> negli<br />
Stati Uniti, in cava abbiamo visto per la prima volta al lavoro<br />
il nuovo CX25EV made in Italy, che dovrebbe essere<br />
commercializzato entro l’anno.<br />
Il nuovo miniescavatore a zero emissioni ha un motore<br />
elettrico da 25 kW con batteria agli ioni di litio da 32,3 kWh<br />
che fornisce un’autonomia completa di una giornata lavorativa<br />
in condizioni di lavoro standard per un mini di queste<br />
dimensioni. In quanto ai tempi di ricarica si varia dalle<br />
9 ore per una ricarica da 0 a 100% con presa “domestica“,<br />
fino a meno di 2 ore con un caricatore rapido esterno.<br />
Midi in anteprima assoluta<br />
A Medolago abbiamo visto anche il primo midi Serie E,<br />
un CX75E da 7,5 tonnellate con braccio triplice che sarà in<br />
vendita entro il <strong>2023</strong>. Dietro al suo design riuscito, il nuovo<br />
CASE nasconde soluzioni tecniche esclusive, degne dell’ingegno<br />
100% italiano, studiate per ottenere un modello<br />
girosagoma con prestazioni importanti e caratterizzato dal<br />
braccio triplice. A ruota arriveranno anche modelli per completare<br />
il range fino alle 10 t.<br />
Le pale compatte Serie F Evolution<br />
La pala gommata compatta 221F si aggiorna in versione<br />
Serie F Evolution, assieme ai modelli 21F, 121F, 221F e 321F.<br />
La grande novità è nell’allestimento della cabina in cui ora<br />
appare un display ispirato alla grandi pale gommate CASE<br />
e navigabile con classico selettore rotativo. Oltre a permettere<br />
di visualizzare molte informazioni, la nuova inter-<br />
[72] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [73]
Eventi<br />
TL100, LO SKID<br />
COMPATTO<br />
Mezzo ideale<br />
per lavori<br />
residenziali<br />
o paesaggistica,<br />
il prototipo<br />
TL100 è figlio<br />
di Sampierana.<br />
Per ora si tratta<br />
di un prototipo<br />
e sarà<br />
disponibile largo<br />
1.209 mm<br />
(cingoli larghi<br />
e zavorre<br />
supplementari),<br />
oppure solo<br />
890 mm.<br />
12EV Prima assoluta in Italia anche la pala gommata<br />
12EV con benna da 0,5 m 3 realizzata<br />
nello stabilimento di Lecce. Sotto, a destra, il modulo<br />
batteria agli ioni di litio ultracollaudato della<br />
Jungheinrich e relativo sistema di raffreddamento.<br />
faccia permette di introdurre una serie di caratteristiche<br />
elettroidrauliche aggiornate. A richiesta, la 221F e 321F<br />
sono ora disponibili anche in versione ad alta velocità: si<br />
passa dallo standard di 20 km/h ai 40 km/h.<br />
La pala gommata 12EV 100% elettrica<br />
A chiudere, una ciliegina sulla torta. Il prototipo di una nuova<br />
pala gommata compatta da 3,6 t di peso operativo e<br />
benna da mezzo metro cubo. Vista a ConExpo in versione<br />
cabina e sotto il nome di 36EV, la 12EV canopy presente in<br />
cava è animata da un motore elettrico da 22 kW di potenza<br />
che alimenta l’idraulica e da un motore elettrico da 17<br />
kW che alimenta la trasmissione. La batteria agli ioni di litio<br />
da 23 kWh di capacità si ricarica fino all’80% in 6 ore utilizzando<br />
una presa “domestica”, o in un’ora con un caricabatterie<br />
rapido esterno opzionale. L’autonomia varia da 3<br />
a 6 ore a seconda dell’applicazione.<br />
[74] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong>
De<br />
&Riciclaggio<br />
Riciclo DPI<br />
Nuova vita ai dispositivi<br />
di protezione individuale<br />
che arrivano a fine<br />
carriera. Possono servire<br />
alla preparazione<br />
di asfalti rinforzati.<br />
Il progetto è di un team<br />
di ricerca tutto italiano<br />
testi di Isabella Visentin<br />
Non più<br />
MONOUSO<br />
Sperimentare un nuovo scenario di economia circolare<br />
è l’obiettivo del progetto SUPRA. Una ricerca condotta<br />
da Marco Marconi ricercatore di disegno e metodi<br />
per l’ingegneria industriale alll’Università degli Studi<br />
della Tuscia e Edoardo Bocci, professore associato di<br />
Strade, Ferrovie e Aeroporti alla Facoltà di Ingegneria<br />
dell’Università eCampus con la collaborazione di Daniele<br />
Landi, ricercatore di disegno e metodi per l’ingegneria industriale<br />
all’Università degli Studi di Bergamo che abbiamo<br />
incontrato in occasione del Waste Mana gement Europe<br />
Conference.<br />
La domanda globale di dispositivi di protezione individuale<br />
(mascherine, camici realizzati in tessuto-non-tessuto) è<br />
aumentata del 300-400% tra il 2019 e il 2021, trainata dall'aumento<br />
dei consumi da parte del pubblico in generale<br />
ed in contesti di lavoro non sanitari. Inevitabile, l'incremento<br />
di rifiuti derivanti da questa tipologia di prodotti che per loro<br />
natura sono monouso.<br />
Il Progetto SUPRA<br />
Il progetto Single Use PPE Reinforced Asphalts (SUPRA)<br />
ha come obiettivo la ricerca e validazione di un prodotto<br />
innovativo basato sul riutilizzo del materiale plastico di scarto<br />
derivante dal processo di smaltimento dei DPI (che<br />
attualmente vengono smaltiti in discarica o inceneritore).<br />
In sintesi, ha mirato a validare la fattibilità<br />
tecnica, economica ed ambientale del<br />
riuso del materiale polimerico derivante dai<br />
DPI a fine vita, all’interno di conglomerati<br />
bituminosi per pavimentazioni stradali.<br />
Scenari applicativi<br />
Attraverso metodi e strumenti, da tempo<br />
utilizzati e sviluppati dall’università<br />
di Bergamo, si è analizzato il<br />
mercato globale per individuare<br />
possibili applicazioni di fibre corte<br />
plastiche e gommose da utilizzare<br />
nei diversi settori industriali.<br />
Approcci e strumenti, basati<br />
su text mining e intelligenza artificiale,<br />
che hanno consentito al<br />
Scarti di dispositivi di protezione<br />
individuale: mascherine (a sinistra)<br />
e mascherine più guanti (a destra).<br />
[76] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [77]
De<br />
&Riciclaggio<br />
Riciclo DPI<br />
Il materiali introdotto<br />
nell’impastatrice sono nell’ordine:<br />
aggregati vergini, fresato, DPI<br />
di scarto, bitume e filler.<br />
Terre rare e magneti<br />
Materie prime<br />
CRITICHE<br />
testi di Edoardo Righetti<br />
CEPS research assistant<br />
La richiesta di magneti cresce a causa di veicoli<br />
elettrici e dispositivi elettronici. L’Europa punta<br />
sul riciclo per essere più indipendente dalla Cina<br />
Negli ultimi anni, le crisi causate dalla pandemia prima<br />
e dalla guerra in Ucraina poi hanno portato al centro<br />
del dibattito politico dell’UE il concetto di ‘autonomia<br />
strategica’. In breve, questo riflette l’intenzione di<br />
diminuire – per quanto possibile – la dipendenza da paesi<br />
extra-Ue in alcuni settori politici, appunto, strategici. Uno fra<br />
questi è quello dell’approvvigionamento delle ‘materie prime<br />
critiche’ (dall’inglese Critical Raw Materials, o CRMs), ossia<br />
materie prime caratterizzate da una grande importanza<br />
economica ed un elevato rischio di fornitura. Stilata ed aggiornata<br />
periodicamente dalla Commissione Europea, la lista<br />
dei CRMs vede tra i materiali più ‘critici’ le terre rare, 17<br />
Sopra, conglomerato bituminoso<br />
HMA-Mascherine più Guanti.<br />
team di ricerca di individuare diverse soluzioni e, nel caso<br />
specifico, di approfondirne l’utilizzo nei conglomerati bituminosi<br />
a caldo. Importanti le fasi di “scomposizione” di<br />
un prodotto complesso: nel caso specifico non sarà la mascherina<br />
o il guanto l’informazione di input, ma la fibra corta<br />
di PET ad essere considerata, e la ricerca di possibili applicazioni<br />
che estendano e valorizzino materiale ad oggi<br />
arrivato a fine vita. L’obiettivo è stato quello di valutare la<br />
possibilità di smaltire i DPI di scarto nei conglomerati bituminosi<br />
a caldo senza penalizzare (o eventualmente migliorando)<br />
le prestazioni meccaniche della miscela. Nella<br />
presente fase sperimentale sono state prese in esame differenti<br />
tipologie di riutilizzo dei DPI di scarto, confrontando<br />
le varie soluzioni in termini di compattabilità delle miscele<br />
e caratteristiche di resistenza. Il conglomerato<br />
bituminoso di riferimento è una miscela per strato di binder<br />
ed è stata confezionata impiegando: aggregati calcarei<br />
di varia pezzatura, 20% di conglomerato bituminoso di<br />
recupero (fresato), bitume 70/100 (bitume totale nella miscela<br />
pari al 4.8% in peso), additivo rigenerante (3% sul peso<br />
del bitume nel fresato).<br />
Nella fase di preparazione dei conglomerati bituminosi in<br />
laboratorio, gli aggregati vergini ed il bitume sono stati riscaldati<br />
rispettivamente a 180 °C (145° per la miscela<br />
WMA-Mascherine) e 150 °C (120 °C per WMA-Mascherine),<br />
mentre il fresato essiccato è stato aggiunto a temperatura<br />
ambiente (25-30 °C circa). Nell’impastatrice sono stati<br />
introdotti, nell’ordine: aggregati vergini, fresato, DPI di scarto<br />
(se presenti), bitume e filler. Dopo ogni aggiunta è stata<br />
eseguita una miscelazione di circa 60 s.<br />
Risultati del report<br />
La sperimentazione di laboratorio ha confermato la fattibilità<br />
tecnica - su scala di laboratorio - del riciclo di DPI di scarto<br />
nei conglomerati bituminosi a caldo, senza ridurre la lavorabilità<br />
e le prestazioni meccaniche della miscela. In<br />
particolare possono essere impiegati anche DPI “generici”,<br />
comprensivi di mascherine e di guanti di diversa natura (che<br />
non richiedono quindi una specifica differenziazione in fase<br />
di raccolta e gestione), fino ad una percentuale dello 0.5%<br />
sul peso della miscela di conglomerato bituminoso. La valutazione<br />
ambientale è stata svolta utilizzando la metodologia<br />
standardizzata e riconosciuta dalla comunità scientifica<br />
internazionale Life Cycle Assessment (LCA) con l’obiettivo<br />
di sperimentare un nuovo scenario di economia circolare<br />
basato sul riuso di rifiuti plastici derivanti da DPI a fine vita.<br />
[78] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [79]
De<br />
&Riciclaggio<br />
Terre rare e magneti<br />
Concentrazione geografica della filiera dei magneti in terre rare<br />
Mining Separation RE metals RE magnets<br />
of RE of RE oxides refining production<br />
concentrates<br />
Il report del<br />
Centre for<br />
European Policy<br />
Studiesstima<br />
che un’efficace<br />
catena di riciclo<br />
dei magneti<br />
in terre rare<br />
potrebbe<br />
arrivare<br />
a coprire tra<br />
il 10% e il 20%<br />
della domanda<br />
di magneti<br />
dell’UE entro<br />
il 2030, e tra<br />
il 25% ed il 50%<br />
entro il 2050.<br />
RE permanent magnets value chain<br />
elementi della tavola periodica con caratteristiche fisiche e<br />
chimiche affini il cui principale utilizzo è quello della produzione<br />
di magneti. A loro volta, questi vengono prevalentemente<br />
impiegati nei motori di elettrodomestici e veicoli elettrici,<br />
nei generatori delle turbine eoliche e in dispositivi<br />
elettronici come smartphones e computers. Ad oggi, l’UE<br />
dipende quasi interamente dalla Cina per rifornirsi di magneti<br />
in terre rare, essendo il Paese a capo del 94% della capacità<br />
produttiva mondiale (nonché della maggior parte dell’intera<br />
filiera ‘a monte’ – si veda il grafico Concentrazione<br />
geografica della filiera dei magneti in terre rare).<br />
Una crescita inarrestabile<br />
Trainato dalla transizione energetica, il consumo terre rare<br />
viene previsto in rapido aumento nei prossimi anni. Il Joint<br />
Research Centre – organo di ricerca a supporto della<br />
Commissione Europea – stima che la domanda europea<br />
di terre rare quadruplicherà’ entro il 2030, in larga misura a<br />
EVs<br />
production<br />
Wind<br />
turbines<br />
production<br />
Final applications (examples)<br />
Il grafico<br />
a sinistra<br />
evidenzia come<br />
ad oggi, l’UE<br />
dipenda quasi<br />
interamente<br />
dalla Cina<br />
per rifornirsi<br />
di magneti<br />
in terre rare,<br />
essendo<br />
il Paese a capo<br />
del 94% della<br />
capacità<br />
produttiva<br />
mondiale.<br />
Proiezioni domanda e offerta da riciclo di magneti in terre rare nell’UE<br />
causa dell’espansione dei settori dell’auto elettrica e delle<br />
turbine eoliche. A fronte di una crescente domanda interna<br />
e della forte dipendenza da paesi terzi, l’UE è dunque<br />
chiamata a ridurre i rischi rafforzare la propria autonomia<br />
strategica in questo settore. Quale ruolo potrebbe avere il<br />
riciclo in questo contesto?<br />
Le tecnologie per il riciclo di magneti in terre rare in UE sono<br />
ancora prevalentemente a livello di progetti di ricerca, ma<br />
dimostrano buone prospettive di crescita e commercializzazione.<br />
Uno fra questi progetti è INSPIRES (acronimo<br />
di INtelligent and Sustainable Processing of Innovative<br />
Rare-Earth magnetS), iniziativa finanziata da EIT Raw<br />
Materials, ramo specializzato in materie prime dell’Istituto<br />
Europeo di Innovazione e Tecnologia, che mira ad innovare,<br />
testare ed implementare un innovativo processo di<br />
riciclo a cosiddetto ‘ciclo breve’ (i.e., da magneti esausti a<br />
magneti riciclati, senza passare a livello di materia prima)<br />
basata sull’utilizzo dell’idrogeno.<br />
Non pochi gli ostacoli<br />
Ma se le tecnologie di riciclo appaiono promettenti,<br />
la loro diffusione è ancora rallentata<br />
da fattori di diversa natura. In particolare,<br />
sulla base dei risultati preliminari<br />
del progetto INSPIRES e una serie di interviste<br />
con esperti del settore, un recente<br />
report del Centre for European Policy<br />
Studies identifica quattro categorie di barriere<br />
che ad oggi prevengono lo sviluppo<br />
di un una catena del riciclo dei magneti<br />
in terre rare in Europa: economiche, normative,<br />
lungo la supply chain e tecniche.<br />
Più nel dettaglio, ostacoli economici includono<br />
i costi elevati per estrarre i magneti<br />
dai prodotti a fine vita, la competizione<br />
con magneti già esistenti sul<br />
mercato o le dinamiche dei prezzi delle terre<br />
rare, spesso troppo bassi e/o volatili per<br />
garantire opportunità’ commerciali redditizie<br />
attorno al riciclo. In ambito normativo,<br />
l’assenza di informazioni che indichino presenza, posizione,<br />
tipo e composizione dei magneti nei prodotti e<br />
la mancanza di quote minimi di riciclo imposti per legge<br />
sono tra principali problemi indicati dagli esperti. La scarsa<br />
presenza in UE di alcuni segmenti della filiera dei magneti<br />
e la mancanza di trasparenza e collaborazione tra<br />
questi sono invece tra i maggiori problemi attinenti alla<br />
supply chain. Infine, da un punto di vista tecnico l’accesso<br />
ai magneti nei dispositivi a fine vita è spesso molto complesso,<br />
in larga misura a causa di design di prodotto non<br />
favorevoli al riciclo.<br />
Per un’autonomia strategica<br />
Alla luce di questi ostacoli, il report propone quattro misure<br />
che potrebbero essere prese dai decisori politici per<br />
sostenere lo sviluppo del riciclo dei magneti in Europa, ovvero:<br />
1) introdurre requisiti minimi di etichettatura, al fine<br />
di trasmettere informazioni rilevanti lungo la catena di riciclo;<br />
2) adottare quote minime di materiale riciclato nei<br />
nuovi magneti, e/o obiettivi minimi di recupero per quelli a<br />
fine vita; 3) sostenere finanziariamente le attività di riciclo<br />
dei magneti, specialmente nelle fasi iniziali; dell’attività; 4)<br />
stabilire requisiti minimi di eco-design, per favorire lo smontaggio<br />
dei prodotti a fine vita e l’estrazione dei magneti.<br />
Qualora i problemi evidenziati fossero in qualche misura<br />
risolti, il report stima che un’efficace catena di riciclo dei<br />
magneti in terre rare potrebbe arrivare a coprire tra il 10%<br />
e il 20% della domanda di magneti dell’UE entro il 2030, e<br />
tra il 25% ed il 50% entro il 2050 (si veda il secondo grafico<br />
che evidenzia l’andamento di domanda e offerta da riciclo<br />
di magneti in terre rare nell’UE).<br />
Questi numeri dimostrano che il contributo teorico del riciclo<br />
può essere, di fatto, significativo. Per questo motivo,<br />
se in una prospettiva di autonomia strategica l’UE sarà inevitabilmente<br />
costretta di valutare un’ampia gamma di opzioni<br />
– tra cui quella di aumentare la capacità produttiva<br />
di magneti ‘vergini’– il riciclo dovrebbe essere riconosciuto<br />
come alternativa prioritaria, e l’attività legislativa<br />
dell’Unione dovrebbe muoversi di conseguenza.<br />
A sinistra, una sezione di un blocco batterie agli ioni<br />
di litio di ultima generazione. Il recupero delle materie<br />
prime sarà senza dubbio un lavoro minuzioso.<br />
[80] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [81]
Pompe autocarrate<br />
95 anni di innovazioni<br />
La storica azienda<br />
italiana nel cuore, ha<br />
presentato<br />
l’autobetonpompa ad<br />
alimentazione elettrica del<br />
marchio Energya e uno<br />
dei suoi must, ovvero la<br />
pompa autocarrata K47H<br />
della serie Carbotech,<br />
caratterizzata dall’utilizzo<br />
di fibra di carbonio per<br />
alcune parti del braccio.<br />
Carbotech K47H con<br />
gestione elettronica<br />
avanzata Smartronic è un<br />
modello particolarmente<br />
apprezzato in Italia per il<br />
rapporto tra le prestazioni<br />
di braccio e gruppo<br />
pompante, a fronte di un<br />
allestimento su 4 assi<br />
8X4 con 32 tonnellate di<br />
betoniera, lo spritz beton<br />
e la nuova pompa K42E<br />
forma la prima e unica<br />
gamma elettrica nel<br />
settore delle macchine<br />
MK28E è l’evoluzione<br />
green della classica<br />
betonpompa CIFA nata<br />
nel 1974. Anche per la<br />
MK28E, CIFA ha deciso di<br />
In CIFA permane<br />
il dna italiano<br />
e l’evoluzione<br />
tecnologica non<br />
si ferma. Come<br />
dimostra la nuova<br />
CIFA Energya<br />
MK28E elettrica<br />
Non solo<br />
elettrica,<br />
ma anche<br />
Carbotech.<br />
È la nuova<br />
autobetonpompa<br />
CIFA Energya<br />
MK28E<br />
presentata allo<br />
scorso Samoter.<br />
ptt. Tra le caratteristiche<br />
più apprezzate in cantiere,<br />
il facile piazzamento<br />
grazie ai ridotti ingombri<br />
di stabilizzazione e i 47<br />
metri del braccio in<br />
cinque sezioni, di cui due<br />
in fibra di carbonio per<br />
ridurre il peso a sbalzo nei<br />
getti più impegnativi. La<br />
star dello stand Samoter<br />
era però la betonpompa<br />
del brand elettrico<br />
Energya, che con la<br />
per calcestruzzo. La sua<br />
tecnologia innovativa<br />
permette di ruotare il<br />
tamburo, manovrare il<br />
braccio, impostare gli<br />
stabilizzatori e mantenere<br />
attiva l'unità di<br />
pompaggio a motore<br />
diesel spento, azzerando<br />
così le emissioni di gas di<br />
scarico e con una<br />
rumorosità molto ridotta<br />
durante le fasi di carico e<br />
scarico in cantiere. La<br />
utilizzare elementi in fibra<br />
di carbonio per il braccio.<br />
Il sistema compatibile è<br />
sia con prese a 220 V che<br />
380 V. I tempi di ricarica<br />
variano dalle 8 ore con<br />
sistema standard e si<br />
riducono fino ad un'ora<br />
nel caso si utilizzi la<br />
colonnina fast-charge<br />
progettata da CIFA. Nel<br />
caso di colonnine di<br />
ricarica pubblica, il tempo<br />
varia in base alla potenza<br />
disponibile. Infine una<br />
“novità” annunciata dal<br />
CEO Davide Cipolla: Il<br />
significato del marchio<br />
CIFA evolve da<br />
Compagnia Italiana<br />
Forme Acciaio a di<br />
Curiosità, Ingegno,<br />
Flessibilità, Attenzione.<br />
Questo per identificare<br />
l’inizio di un percorso<br />
verso soluzioni sempre<br />
più sostenibili.<br />
cifa.com<br />
[82] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Cave&Calcestruzzo<br />
Nuove opere<br />
Il ponte ibrido<br />
DA PRIMATO<br />
testi di Fabrizio Parati<br />
Dalla ricerca di Manini<br />
Prefabbricati e Sireg<br />
Geotech, nasce la prima<br />
applicazione in Europa<br />
di armature in vetroresina<br />
studiate per infrastrutture<br />
viarie più durevoli<br />
Siamo stati nella sede di Manini Prefabbricati, ad<br />
Assisi, e poi nello stabilimento produttivo di Manini<br />
Prefabbricati, a Bastia Umbra, per poter apprezzare,<br />
oltre a una pienezza d’ingegno e di lavoro, condizioni<br />
davvero rare nella nostra epoca di specializzazioni faticosamente<br />
comunicanti e di sparute collaborazioni: la capacità<br />
di coesione tra pubblico e privato e quella tra privato<br />
e privato.<br />
Abbiamo assistito alla presentazione del progetto del primo<br />
ponte in Europa con travi precompresse e armatura in<br />
fibra di vetro (GFRP Glass Fiber Reinforced Polymer), che<br />
è stato realizzato da Manini Prefabbricati insieme a Sireg<br />
Geotech e all’Università di Cagliari, e per avere esperienza<br />
diretta delle prove di collaudo su questo tipo di travi.<br />
Come da obbligo di capitolato le travi non sono sette (le<br />
sette di cui è composto il nuovo ponte), ma otto. In so-<br />
Ponte di Gonnesa<br />
la carta d’identità<br />
Impresa esecutrice Manini Prefabbricati<br />
Armature strutturali in vetroresina Sireg Geotech<br />
Progettazione e Direzione Lavori Secured Solutions<br />
Supporto tecnico scientifico Università degli Studi<br />
di Cagliari, University of Miami: Antonio Nanni, ASDEA<br />
Committente: Regione Autonoma della Sardegna,<br />
Comune di Gonnesa (SU)<br />
[84] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [85]
Cave&Calcestruzzo<br />
Nuove opere<br />
stanza, si è inserito nel capitolato anche la sperimentazione.<br />
E le prove di carico, sia a flessione sia a taglio, su una<br />
trave principale, condotti nello stabilimento di Bastia Umbra,<br />
hanno dato risultati più che soddisfacenti.<br />
Il nuovo ponte sorge a pochi metri dal mare, e, quindi, in un<br />
ambiente altamente aggressivo. Più precisamente: si trova<br />
vicino alla spiagga di Fontanamare, nel comune di<br />
Gonnesa, nella provincia del Sud Sardegna. Un luogo che<br />
è stato teatro di una nota storia mineraria (nel 1940, tra l’altro,<br />
il comune di Gonnesa fu accorpato a Carbonia e, nel<br />
1945, riacquisì la propria autonomia), che vanta un mare<br />
bellissimo e la vista sullo scoglio Pan di Zucchero.<br />
I lavori di costruzione del nuovo ponte sono iniziati nel gennaio<br />
del 2022 e la sua inaugurazione è prevista nel mese<br />
di <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong>.<br />
Ogni soggetto coinvolto nel progetto del ponte di<br />
Fontanamare ha potuto davvero dare prova della propria<br />
alta dottrina. Un’opera collegiale condotta da protagonisti<br />
(Istituzioni, professionisti, imprese) di assoluto livello,<br />
come dicevamo in apertura di articolo. Ma vediamo<br />
i nomi degli artefici di questa novità di portata europea,<br />
se non mondiale: Manini Prefabbricati (impresa esecutrice);<br />
Sireg Geotech (armature strutturali in vetroresina);<br />
Secured Solutions (progettazione e direzione lavori);<br />
Università degli Studi di Cagliari; University of Miami<br />
(Antonio Nanni, supporto tecnico scientifico); ASDEA;<br />
Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Gonnesa<br />
(committenti).<br />
Le nuove armature Glasspree<br />
La nuova opera nasce da una pagina non tragica (solo danni<br />
e nessuna vittima, fortunatamente), ma di certo dolente,<br />
per Gonnesa: il collasso strutturale di un ponte (di sei<br />
metri di altezza). Era l’aprile del 2020, e il “vecchio” ponte<br />
sulla spiaggia di Fontanamare, anche grazie all’inclemenza<br />
dell’aerosol marino, ha ceduto. Si è spezzato in due, senza<br />
dare preavvisi di criticità, mentre sopra di esso transitava<br />
un compattatore di rifiuti. Da questa criticità è nata<br />
l’occasione di una reale innovazione. Vediamo di cosa si<br />
tratta, partendo dal determinante apporto dato da Sireg.<br />
È Sireg, infatti, ad aver progettato e prodotto le armature<br />
Glasspree® per gli elementi prefabbricati Manini impiegati<br />
per la costruzione del nuovo ponte di Gonnesa. Le armature<br />
Glasspree® sono le uniche in materiale composto<br />
GFRP con certificazione europea ETA (European Technical<br />
Assessment) ad oggi disponibili sul mercato (ne abbiamo<br />
diffusamente parlato sul numero di marzo <strong>2023</strong> di leStrade<br />
nell’articolo “L’ETA per Sireg”).<br />
La soluzione trovata per il nuovo ponte è compiuta espressione<br />
dell’arte del saper fare, di un’abilità magistrale di sperimentare<br />
(«nell’assenza di normative di riferimento, se non<br />
le norme CNR», come ha ricordato il progettista: il Prof. Ing.<br />
Fausto Mistretta, di Secured Solution), ma è anche segno<br />
di un’intuizione profonda dettata dal fatto che le<br />
Amministrazioni, soprattutto le piccole, non hanno le risorse<br />
per capire quale sia lo stato di degrado di decine di<br />
opere d’arte. La soluzione, pertanto, è allungare la vita uti-<br />
Primo piano delle innovative armature in fibra di vetro<br />
(GFRP Glass Fiber Reinforced Polymer) che trovano<br />
la loro prima applicazione per il nuovo ponte di Gonnesa.<br />
le o, possibilmente, fare in modo che non ci sia più bisogno<br />
della manutenzione (soprattutto, sulle opere d’arti minori:<br />
difficili da controllare).<br />
Dall’insieme di queste attitudini e necessità nasce il nuovo<br />
ponte di Gonnesa: seppure ha da essere ulteriormente<br />
approfondito lo studio per il suo impiego in zone sismiche,<br />
il nuovo materiale messo a punto da Manini e Sireg è in<br />
grado di assicurare una durata di vita di 100 anni, vale a<br />
dire doppia rispetto a quella dell’acciaio, ma ha anche la<br />
capacità di assicurare molti altri vantaggi (sempre in rapporto<br />
all’acciaio): peso inferiore; maggiore resistenza alla<br />
corrosione in ambiente salmastro (il GFRP non è soggetto<br />
ad alterazioni ed ossidazioni, non viene corroso da umidità<br />
e salsedine, e, inoltre, può essere utilizzato persino in<br />
abbinamento a calcestruzzi realizzati utilizzando acqua<br />
salmastra marina); minore Life-cycle costing e impatto<br />
ambientale. Tutto ciò si traduce in una reale sostenibilità<br />
dell’opera, perché la durabilità dell’infrastruttura concorre<br />
davvero a una rivoluzione green. Servendosi del “metodo”<br />
Manini-Sireg si potranno realizzare calcestruzzi con<br />
minor impiego di additivi chimici e – come detto – si avrà<br />
una sostenuta riduzione dei costi di manutenzione (sia ordinaria<br />
sia straordinaria).<br />
Il nuovo ponte di Gonnesa è composto da sette travi prefabbricate<br />
con trefoli in acciaio armonico pretesi e da armatura<br />
lenta a flessione e a taglio completamente realizzata<br />
in vetroresina. La lunghezza dell’impalcato è di 23,30<br />
[86] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [87]
Cave&Calcestruzzo<br />
Nuove opere<br />
metri. La larghezza è di 9,10 metri: rispetto al precedente,<br />
il nuovo ponte di Fontanamare è stato allargato con l’aggiunta<br />
di una corsia pedonale.<br />
Innovazione certificata<br />
«Il ponte ibrido di Gonnesa ricostruito da Manini con le<br />
armature in vetroresina certificata da Sireg – ha dichiarato<br />
Sonja Blanc, CEO di Sireg Geotech – rappresenta<br />
un primato di cui siamo molto fieri, dopo anni di ricerca<br />
mirata in collaborazione con l’Istituto per le Tecnologie<br />
delle <strong>Costruzioni</strong> ITC-CNR, il Politecnico di Milano e<br />
l’Università di Miami, per arrivare alla certificazione europea<br />
ETA delle nostre barre in vetroresina Glasspree®.<br />
Il ponte è la prima applicazione assoluta in Europa per<br />
questo prodotto composito in ambito civile che potrà<br />
avere un forte impatto strategico nel settore dell’edilizia,<br />
in un paese dove le infrastrutture sono figlie di una progettazione<br />
e realizzazione che risale al primo dopoguerra.<br />
Nel ringraziare tutti i partner che hanno reso possibile<br />
questo progetto, ci auguriamo che questo ponte diventi<br />
presto un modello per il rinforzo delle infrastrutture e<br />
dei manufatti in cemento armato esposti ad ambienti<br />
particolarmente aggressivi o soggetti a costante degrado».<br />
Eccellenza italiana a Miami<br />
Il partner scientifico americano del ponte di Gonnesa è<br />
il professor Antonio Nanni, che è a capo del Departement<br />
of Civil, Architectural & Environmental Engineering dell’Uni -<br />
versità di Miami e, da quest’anno, presidente ACI, il più<br />
RESISTENZA MECCANICA Allo stabilimento Manini<br />
di Bastia Umbra abbiamo assistito a prove di carico,<br />
taglio e flessione, su una trave strutturale.<br />
L’incontro nella sede aziendale di Manini Prefabbricati<br />
per la presentazione del ponte di Gonnesa: Manini<br />
Prefabbricati, insieme a Sireg Geotech e l’Università<br />
di Cagliari, ha realizzato, infatti, il primo ponte in Europa<br />
con travi precompresse e armatura in fibra di vetro (GFRP).<br />
importante Ente americano in tema costruzioni e norme<br />
edilize. Le sue considerazioni: «L’eccellenza italiana non<br />
è solo nella moda o nel food, ma anche in mondi meno<br />
accattivanti come le costruzioni: il ponte in Sardegna rappresenta<br />
una struttura iconica in Europa e nel mondo<br />
perché testimonia lo sforzo di fare una struttura ibrida<br />
che ha un impatto positivo sia economicamente sia nella<br />
durabilità e nella sostenibilità della struttura stessa».<br />
Le barre di lungo corso<br />
Sireg vanta un’esperienza più che trentennale nella fabbricazione<br />
di barre in vetroresina ed è stata la prima so-<br />
cietà produttrice di materiali compositi a evidenziare l’esigenza<br />
di una certificazione europea per questo tipo di<br />
prodotti, classificati come non tradizionali e dunque non<br />
coperti da norme armonizzate, allo scopo di incentivarne<br />
l’applicazione anche in ambito strutturale nelle opere<br />
di costruzione. Per tali opere, infatti, le NTC 2018 (Norme<br />
Tecniche per le <strong>Costruzioni</strong>) prevedono appunto l’obbligo<br />
di certificazione e Sireg ha dunque agito da apripista<br />
per una più sicura e vantaggiosa applicazione di questo<br />
materiale innovativo.<br />
Nel 2019, l’azienda di Arcore ha pertanto avviato con<br />
l’ITC-CNR, ovvero il TAB (Organismo di Valutazione<br />
Tecnica) italiano, la richiesta volontaria per la stesura del<br />
Documento di Valutazione Europea (EAD), necessario<br />
alla successiva marcatura CE. Ha così redatto i protocolli<br />
di certificazione europea, dove sono definite le caratteristiche<br />
essenziali da testare e i metodi di prova da<br />
utilizzare per la valutazione del prodotto. Sulla base di<br />
questi protocolli ha svolto oltre 350 test di laboratorio<br />
per garantire le prestazioni meccaniche e di durabilità<br />
delle barre Sireg Glasspree®. E finalmente, in chiusura<br />
del 2022, l’iter è avanzato fino all’ottenimento dell’ETA<br />
per questa famiglia di prodotti.<br />
Caratteristiche e vantaggi<br />
Le barre in fibra di vetro Glasspree® di Sireg certificate ETA,<br />
realizzabili in vari diametri, sono fabbricate secondo il processo<br />
chiamato pultrusione che permette di realizzare prodotti<br />
dalle elevate caratteristiche meccaniche e di durabilità.<br />
Il vetro, in particolare, svolge un ruolo dominante in<br />
termini di vantaggi grazie a una serie di caratteristiche chimico-meccaniche<br />
che, in relazione ai costi, lo rendono oggi<br />
la migliore soluzione per applicazioni in ambienti particolarmente<br />
aggressivi per le comuni armature in acciaio,<br />
come gli ambienti salini, o in presenza di campi elettromagnetici<br />
o utilizzo di cloruri antigelo, ecc.<br />
I vantaggi che derivano dall’utilizzo di materiali per uso<br />
strutturale in possesso di ETA sono numerosi e fondamentali<br />
ai fini della corretta esecuzione di un’opera:<br />
Alcune barre Glasspree®<br />
di Sireg certificate ETA.<br />
- grazie alla loro intrinseca resistenza alla corrosione, le<br />
barre per armature in vetroresina all’interno del calcestruzzo<br />
trovano ideale applicazione nella costruzione di<br />
ponti, opere sul mare e in genere opere da realizzare in<br />
ambienti particolarmente aggressivi:<br />
- sono molto vantaggiose in termini di sostenibilità e durata<br />
delle infrastrutture, doppia rispetto all’acciaio, con<br />
una vita utile prevista di 100 anni e un minor bisogno di<br />
interventi di manutenzione;<br />
- pesano un quarto dell’acciaio e quindi permettono una<br />
riduzione dei costi di trasporto e di posa;<br />
- richiedono un minor copriferro e possono essere utilizzate<br />
senza aggiunta di additivi nel calcestruzzo o con<br />
i nuovi calcestruzzi green;<br />
- facilitano l’attività di controllo e verifica dei Direttori dei<br />
Lavori. Uno spettro di vantaggi che offre il massimo anche<br />
sul fronte della sostenibilità.<br />
Da ultimo, ma non meno importante, si aggiunga il basso<br />
impatto ambientale della struttura in cemento armata<br />
con i nuovi materiali compositi.<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [89]
Cave&Calcestruzzo<br />
Eventi<br />
Ad agosto, tappa a...<br />
STEINEXPO<br />
testi di Matthieu Colombo<br />
Da 23 al 26 agosto, torna a Homberg (Germania) una<br />
delle manifestazioni migliori in cui vedere in azione<br />
le ultime novità in termini di macchine da cava e da<br />
miniera. Un vero parco giochi per addetti ai lavori, la triennale<br />
SteinExpo conta circa 270 espositori per un totale<br />
di quasi 400 marchi rappresentati. Sono numeri in linea<br />
con l’ultima edizione pre pandemia, quella record 2017.<br />
L’aumento significativo della percentuale di partecipanti<br />
di livello internazionale, testimonia quanto la formula tedesca<br />
delle maxi demo sia sempre più apprezzata in<br />
Europa e oltre. Quando l’undicesima edizione della manifestazione<br />
aprirà i battenti il 23 agosto <strong>2023</strong>, i visitatori<br />
scopriranno nuove formule ed esperienze per incrementare<br />
il loro coinvolgimento. Nell’arena della cava di basalto<br />
di Homberg ci sarà l’area dimostrativa A dove lavoreranno<br />
fianco a fianco le novità più grandi in termini di<br />
dimensioni e tecnologie. Nella più grande cava di basalto<br />
d'Europa, quest'anno lo spazio demo sarà ancora maggiore<br />
e ospiterà una pista per dare respiro ai dumper. L'area<br />
demo per le attrezzature si chiamerà sempre demo B, ma<br />
rispetto al 2017 sarà leggermente più ristretta. Anche lo<br />
spazio verso la parte posteriore dell'area dimostrativa superiore<br />
C è leggermente più stretto questa volta. Più azione<br />
e meno stand insomma! In generale, SteinExpo <strong>2023</strong><br />
Nel cuore della Germania<br />
torna l’appuntamento<br />
dedicato al mondo delle<br />
macchine da cava e miniera<br />
Nell’arena della<br />
cava di basalto<br />
più grande<br />
d’Europa,<br />
le macchine<br />
concorrenti<br />
danno<br />
spettacolo<br />
lavorando<br />
fianco a fianco.<br />
cercherà anche modi per presentare espositori più piccoli<br />
che attirino il pubblico, anche sullo sfondo di grandi dimensioni.<br />
Anche l'area dedicata agli espositori indoor avrà<br />
un duplice focus. A tal fine, il precedente large sarà diviso<br />
in due sezioni: un padiglione espositivo incentrato su un<br />
tema specifico sarà aperto ai visitatori in ciascuna delle<br />
due sedi su due livelli. Tra le novità, anche la nuova App<br />
SteinExpo, che fornisce tutte le informazioni aggiornate<br />
sul calendario dell’evento demo, sugli espositori presenti<br />
e in generale sulle info di carattere pratico e logistico: planimetrie,<br />
informazioni sugli espositori, prodotti esposti e<br />
molto altro. La nuova App sarà disponibile a inizio estate.<br />
www.steinexpo.de<br />
[90] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [91]
Eventi<br />
FARE CULTURA<br />
a porte aperte<br />
abituati a vedere il risultato del nostro lavoro, ma non conoscono<br />
i nostri processi” ha sottolineato Alberto Truzzi,<br />
Presidente di Assobeton, l’Associazione che raggruppa i<br />
produttori di manufatti cementizi, associata a Federbeton.<br />
testi di Antonio Fargas<br />
La cementeria Holcim<br />
Italia di Ternate (VA) tra<br />
le tappe del progetto Porte<br />
Aperte di Federbeton.<br />
L’obiettivo è condividere<br />
con le comunità locali<br />
Anche quest’anno Federbeton ha pianificato in tarda<br />
primavera il progetto Porte Aperte con l’obiettivo di<br />
trasmettere i valori e la cultura della filiera del cemento<br />
e del calcestruzzo alle comunità locali. Diciassette<br />
le tappe programmate lungo tutto lo Stivale, più una in<br />
Sardegna, tra cementerie, impianti di calcestruzzo e gli<br />
stabilimenti di prefabbricazione.<br />
Federbeton ha voluto ripetere questo progetto di condivisione,<br />
perché si tratta di un’occasione importante che permette<br />
di far scoprire il settore del cemento e del calcestruzzo<br />
alle comunità e di trasmettere loro i valori dei<br />
materiali made in Italy per le costruzioni. “I cittadini sono<br />
Appuntamento a Tradate<br />
Lungo questo percorso, lo scorso 27 maggio, la cementeria<br />
Holcim di Tradate ha accolto cittadini , studenti e addetti<br />
ai lavori conducendoli alla visita del sito operativo e<br />
degli impianti.<br />
“Per noi, è sempre un piacere mostrare il processo produttivo<br />
e spiegare quello che facciamo, far conoscere la<br />
nostra realtà e toccare da vicino la passione e la qualità del<br />
nostro lavoro” – ha commentato l’AD di Holcim Italia Lucio<br />
Greco. “Eventi come questi, sono per Holcim un’opportunità<br />
per rafforzare il dialogo con le comunità che vivono nel<br />
territorio vicino allo stabilimento e ai siti estrattivi. E’ inoltre<br />
un’occasione di mostrare il nostro lavoro di squadra, la volontà<br />
e la passione delle nostre persone di contribuire attivamente<br />
alla costruzione del progresso attraverso l’innovazione<br />
e la sostenibilità”.<br />
Da parte di Riccardo Bianchi, Plant manager di Holcim Italia:<br />
“il Porte Aperte è davvero un momento costruttivo, un’occasione<br />
di immergersi in un mondo ricco di sfaccettature:<br />
dall’ambiente di cava in cui è possibile comprendere come<br />
il processo di escavazione venga costantemente accompagnato<br />
dal recupero ambientale che si concretizza in piani<br />
ed azioni concrete per il potenziamento e la salvaguardia<br />
della biodiversità ai sistemi di controllo delle emissioni<br />
A sinistra,<br />
Lucio Greco,<br />
amministratore<br />
delegato<br />
di Holcim Italia,<br />
in occasione del<br />
il Porte Aperte<br />
di Ternate (VA).<br />
Nelle immagini,<br />
alcuni momenti<br />
del Porte<br />
Aperte presso<br />
la cementeria<br />
di Ternate (VA)<br />
tenutosi<br />
lo scorso 27<br />
maggio.<br />
[92] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [93]
®<br />
FEDERATA<br />
FEDERATA<br />
SOLUTIONS ON THE MOVE<br />
CMYK<br />
100,68,0,12 0,100,99,4<br />
Part of TEUFELBERGER Group<br />
ASSOCIAZIONE ITALIANA PRESSURE EQUIPMENT<br />
FOUNDED 2014<br />
Scala colori<br />
C- 0<br />
M- 95<br />
G - 95<br />
N - 20<br />
Scala colori<br />
C- 0<br />
M- 0<br />
G - 0<br />
N - 100<br />
<br />
<br />
<br />
Associazione Porti Italiani (ASSOPORTI) · Via dell’Arco De’ Ginnasi, 6 · 00186 Roma<br />
C.F. 80213650585 · phone +39 06 6876193 · fax +39 06 6876550 · www.assoporti.it · info@assoporti.it<br />
M O V I N G S O L U T I O N S S P E C I A L I S T S<br />
ASSOCIAZIONE ITALIANA SISTEMI DI SOLLEVAMENTO,<br />
ELEVAZIONE E MOVIMENTAZIONE<br />
ASSOCIAZIONE ITALIANA SISTEMI DI SOLLEVAMENTO,<br />
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FEDERATA<br />
THE BIGGEST EUROPEAN EVENT ONLY DEDICATED TO THE LIFTING<br />
INDUSTRIAL & PORT HANDLING EQUIPMENT AND HEAVY TRANSPORT VEHICLES<br />
Fiera certificata<br />
An exhibition audited by<br />
Eventi<br />
106/2021<br />
GISX21RS1<br />
R<br />
RR<br />
quali ad esempio il nuovo filtro a maniche su cui abbiamo<br />
investito per migliorare ulteriormente le performance ambientali<br />
del nostro stabilimento.”<br />
Post pandemia, il tornare ad attività come i porte aperte<br />
o le visite organizzate per gli studenti degli Istituti di formazione,<br />
è considerato da Holcim un’occasione molto importante<br />
per comunicare l’impegno dell’azienda in termini<br />
ambientali sia alle comunità che vivono il territorio vicino<br />
a stabilimenti e siti estrattivi, sia ai più giovani che di fatto<br />
attueranno il cambiamento per il nostro pianeta.<br />
Sostenibilità e decarbonizzazione<br />
In tema di performance ambientali, ricordiamo che Holcim<br />
ha sviluppato una nuova visual identity che esprime in maniera<br />
ancora più evidente la sua strategia di decarbonizzazione<br />
in sinergia con le le società consociate come<br />
Geocycle Italia e la suddetta Nicem, di recente acquisizione,<br />
che permettono l’utilizzo di combustibili alternativi e<br />
materiali alternativi che impattando sulle percentuali di<br />
clinker aiutano ad ottenere una importante riduzione delle<br />
emissioni di CO 2<br />
. Uno di questi ingredienti, che permettono<br />
di perfezionare la ricetta di un calcestruzzo più sostenibile,<br />
è senza dubbio ill carbonato di calcio che consente<br />
di ottimizzare il contenuto di cemento nel calcestruzzo.<br />
L’acquisizione di Nicem è solo una delle tappe della<br />
"Strategia 2025 - Accelerating Green Growth" di Holcim,<br />
che prevede di evolvere ulteriormente attraverso acquisizioni<br />
mirate nel settore degli aggregati e del calcestruzzo.<br />
AMONG THE CONFIRMED EXHIBITORS AT GIS <strong>2023</strong><br />
BLUEYES<br />
®<br />
B A T T E R I E S<br />
<br />
TAYDER<br />
ANNA<br />
Associazione Nazionale<br />
Noleggi Autogru, P.L.E.<br />
e Trasporti Eccezionali<br />
Gru idrauliche a montaggio rapido<br />
Self-erecting tower cranes<br />
Robik<br />
Alla Design week<br />
Lo scorso aprile, durante il corso della settimana del<br />
Salone del Mobile, abbiamo “abitato” il mondo Holcim<br />
dedicato ad innovazione e sostenibilità presso lo spazio<br />
25 di Superstudio Più, in via Tortona a Milano.<br />
Durante la preview, l’azienda ha presentato la sua strategia<br />
e la sua vision mostrando concretamente le<br />
tappe del percorso verso la decarbonizzazione e la<br />
costruzione di città più sostenibili.<br />
I concetti di economia circolare, innovazione e sostenibilità<br />
hanno preso forma, all’interno dello spazio<br />
espositivo, attraverso elementi visivi che hanno<br />
permesso di immergersi nei nuovi colori dell’azienda;<br />
il blu e il verde. Colori che, a loro volta, richiamano<br />
gli oceani e la terra. Holcim ha colto l’occasione<br />
della Design week anche per presentare una società<br />
acquisita di recente dal Gruppo, la Nicem, leader<br />
nella produzione del carbonato di calcio nel Nord<br />
Italia. L’acquisizione permetterà di servire nuovi settori<br />
di mercato e di essere più sostenibili, grazie all’utilizzo<br />
del carbonato di calcio che consente di ottimizzare<br />
il contenuto di cemento nel calcestruzzo e,<br />
quindi, di ridurre emissioni di CO2. Infine, collegandosi<br />
ai tre valori ispiratori dell’edizione di quest’anno<br />
del Superdesign Show, Innovazione, Ispirazione e<br />
Immaginazione, è stato possibile ammirare un modo<br />
nuovo di utilizzare il calcestruzzo: il prodotto Holcim<br />
è diventato protagonista di opere di design quali le<br />
lampade di 9010 Belfiore, realizzate in Betaly ® formulato<br />
con il Ductal ® .<br />
Anche gli oggetti di design della linea Cala di Draga<br />
& Aurel, in resina e calcestruzzo, perfettamente in sintonia<br />
con le linee e i colori della nuova visual identity,<br />
rivelano il legame con la natura, facendo ulteriormente<br />
emergere la capacità di adattamento dei<br />
prodotti Holcim ad una molteplicità di applicazioni;<br />
quali la realizzazione di bellissimi oggetti di design.<br />
ANNA<br />
Associazione Nazionale<br />
Noleggi Autogru, P.L.E.<br />
e Trasporti Eccezionali<br />
ASSOCIAZIONE OPERATORI NEL TRASPORTO FERROVIARIO MERCI<br />
CONFINDUSTRIA<br />
PIACENZA<br />
Institutional<br />
Patronage<br />
ASSOCIAZIONE ITALIANA SISTEMI DI SOLLEVAMENTO,<br />
ELEVAZIONE E MOVIMENTAZIONE<br />
ASSOCIAZIONE ITALIANA SISTEMI DI SOLLEVAMENTO,<br />
CMYK<br />
ELEVAZIONE E MOVIMENTAZIONE<br />
CMYK<br />
100 30 0 10<br />
0 0 0100 70 30 0 10112 113 0 120 115185<br />
100 72 0 00 01870<br />
ALTEK<br />
100 72 0 18<br />
RGB<br />
RGB<br />
0 120 185<br />
0 68 112 137113 115280 CV 424 C<br />
0 68 137<br />
PANTONE<br />
300 U<br />
PANTONE<br />
424 C300 U<br />
280 CV<br />
Supporting Associations<br />
For info and stand bookings<br />
www.gisexpo.it - ph. +39 010 5704948 - info@gisexpo.it<br />
B/N<br />
B/N<br />
nero 100%<br />
bianco nero 100% 100%<br />
bianco 100%<br />
MULETTI<br />
®<br />
DAPPERTUTTO<br />
CMYK<br />
CMYK<br />
100 30 0 10<br />
0 0 0100 70 30 0 10112 113 0 120 115185<br />
100 72 0 00 01870<br />
100 72 0 18<br />
RGB<br />
RGB<br />
0 120 185<br />
0 68 112 137113 115280 CV 424 C<br />
0 68 137<br />
PANTONE<br />
300 U<br />
Comune<br />
di Piacenza<br />
PANTONE<br />
424 C300 U<br />
280 CV<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Organized by<br />
B/N<br />
B/N<br />
nero 100%<br />
bianco nero 100% 100%<br />
bianco 100%<br />
[94] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong>
Cave&Calcestruzzo<br />
Durabilità delle opere<br />
Siamo stati al seminario<br />
“AeternumCal -<br />
Il Calcestruzzo” presso<br />
la sede di Renate (MB)<br />
di Tekna Chem. All’evento<br />
hanno partecipato diverse<br />
realtà della filiera,<br />
protagoniste del buon<br />
costruire, come le centrali<br />
di betonaggio della rete<br />
AeternumCal<br />
in collaborazione con<br />
Una rete esclusiva pro qualità. Il seminario<br />
“AeternumCal - Il Calce -<br />
struzzo” è una tappa del percorso<br />
di Tekna Chem, teso totalmente alla creazione<br />
di una rete di produttori di Aeter -<br />
numCal sull’intero territorio nazionale, produttori<br />
in esclusiva per la loro zona di<br />
pertinenza territoriale.<br />
Il sistema AeternumCal permette di offrire<br />
al mercato un calcestruzzo ad altissime<br />
performance, un calcestruzzo a permeabilità<br />
ZERO, resistente ai cicli di gelo e disgelo, a ritiro compensato,<br />
raddoppio delle resistenze meccaniche a parità<br />
di dosaggio di cemento, carbonatazione ZERO. In pratica,<br />
si tratta di un sistema per ottenere un calcestruzzo<br />
ad altissima durabilità ed è l’unico modo per rispettare realmente<br />
l’ambiente attraverso “la durabilità delle opere”.<br />
Porre attenzione all’ambiente significa, infatti, farlo sul ciclo<br />
di vita delle opere, sul loro smaltimento, su una progettazione<br />
lungimirante.<br />
Quali sono i vantaggi del sistema<br />
Il Gemetra Silvio Cocco, ideatore di AeternumCal e fon-<br />
AETERNUMCAL<br />
IL calcestruzzo<br />
datore di Tekna Chem Group, ha condiviso con i partecipanti<br />
all’evento i vantaggi del sistema e i valori che ha messo<br />
in campo per alzare l’asticella della qualità nel mercato<br />
delle costruzioni. Durante lo svolgersi della mattinata,<br />
l’attenzione si è indirizzata su un aspetto fondamentale: la<br />
qualità del calcestruzzo e l’apporto del compound Aeternum<br />
sul risultato finale dell’opera.<br />
«Qualsiasi porcheria con l’aggiunta di Aeternum diventa<br />
un calcestruzzo favoloso», dicono...«Nulla di più falso, assicura<br />
il Geometra Cocco. Questa affermazione, purtroppo,<br />
mi è stata attribuita ormai da più parti e penso diventi<br />
mio obbligo smentirla categoricamente». Del resto, il mercato<br />
pullula di fake news in generale e, ultimamente, anche<br />
quello del calcestruzzo non se le fa mancare.<br />
Come in tutti i calcestruzzi - gli addetti ai lavori dovrebbero<br />
saperlo - la qualità delle materie prime è fondamentale.<br />
Non esistono additivi che possano cambiare la qualità di<br />
un calcestruzzo che sia composto con materie prime non<br />
adatte. È compito di ogni buon tecnologo creare un mix<br />
design con quanto di meglio abbia a disposizione e, dopodiché,<br />
si può pensar di migliorarne la qualità in rapporto<br />
alle esigenze della destinazione. Pensare che con un additivo,<br />
seppur performante, si possa trasformare la pessima<br />
qualità di un calcestruzzo è pura utopia.<br />
«E allora l’Aeternum?»<br />
La domanda «E allora l’Aeternum?» che qualcuno tra i partecipanti<br />
al convegno ha rivolto al Geometra Cocco ha trovato<br />
una risposta immediata e ricca di dettagli: «L’Aeternum<br />
– ha precisato Cocco - non lo consideriamo un additivo<br />
ma un gruppo di additivi messi sapientemente insieme al<br />
fine di sfruttare ogni singola sinergia di ciascuno di essi,<br />
e questo lo dimostra il dosaggio contenuto pur avendo al<br />
suo interno un iperfluidificante, ben due compensatori di<br />
[96] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [97]
Cave&Calcestruzzo<br />
Durabilità delle opere<br />
La partnership con il Gruppo Generali<br />
Un altro aspetto importante che consegue dal progetto<br />
AeternumCal è quello legato alla garanzia che Tekna<br />
Chem propone alla propria rete di produttori di calcestruzzo<br />
di qualità.<br />
Un progetto così importante non può prescindere da partners<br />
all’altezza degli obiettivi che Il Geometra Cocco si è<br />
prefissato di raggiungere. In questa logica si è mossa la<br />
ricerca di una partnership con chi, in ambito assicurativo,<br />
si pone come leader, vale a dire il Gruppo Generali. Per<br />
Generali, è intervenuto il Dott. Andrea Mastrovito, (responsabile<br />
linea azienda agenzia di Monza l. go XXV aprile).<br />
Abbiamo raccolto alcune sue considerazioni.<br />
Sopra, il Geometra Silvio Cocco, ideatore di AeternumCal<br />
e fondatore di Tekna Chem Group. Più a destra,<br />
la Dottoressa Valeria Campioni, vicepresidente<br />
dell’Istituto Italiano per il Calcestruzzo e responsabile<br />
chimico di Tekna Chem. Qui a destra, il Dott. Andrea<br />
Mastrovito, Responsabile linea azienda dell’agenzia<br />
di Monza del Gruppo Generali.<br />
ritiro, un incrementatore di resistenze iniziali e finali, un impermeabilizzante,<br />
oltre alle nano silici reattive. Non sto parlando<br />
della tecnologia dei ‘cristalli’, ma di una cosa molto<br />
diversa: tecnologicamente un’altra cosa! L’Aeternum lo<br />
impieghiamo regolarmente nei nostri cantieri, ma anche<br />
in quelli dei nostri clienti: e in tutti i cantieri in cui l’Aeternum,<br />
da diciotto anni a questa parte, sia stato impiegato non<br />
conoscono invecchiamento, a tal punto che sembrano<br />
fatti ieri. Il calcestruzzo additivato con l’Aeternum non ha<br />
età. L’AeternumCal non mostra i segni del tempo, dell’aggressione<br />
ambientale, del gelo e dei sali disgelanti. Queste<br />
affermazioni non sono favole, bensì pura realtà visibile e<br />
tangibile con mano. Oggi stanno finalmente nascendo impianti<br />
di produzione di calcestruzzo su tutto il territorio nazionale<br />
abilitati e formati per produrre ed offrire al mercato<br />
AeternumCal. Si tratta di impianti di betonaggio che<br />
hanno sposato il nostro progetto puntando sulla convinzione<br />
che nel Paese del ‘quanto costa esiste anche chi<br />
vuol sapere cosa compra’. È proprio puntando su questa<br />
convinzione, rivolgendosi a chi ama costruire bene ed in<br />
serenità che AeternumCal sta riscontrando un vero successo.<br />
Non è stato difficile trasferire la tecnologia di<br />
Aeternum alle nostre malte da restauro, malte dalle caratteristiche<br />
uniche in fatto di prestazioni e che consentono<br />
una facilità di posa senza confronto».<br />
Qualcuno tra i partecipanti ha chiesto anche: «Ed economicamente?»<br />
La risposta, anche qui puntuale, del<br />
Geometra Cocco: «Pienamente in linea con quanto presente<br />
sul mercato ed è questo il segreto del loro successo.<br />
Ora abbiamo aggiunto un nuovo fiore al nostro giardino,<br />
il nostro orgoglio più grande: l’Aeternum HTE. Un microcalcestruzzo<br />
preconfezionato dalle prestazioni ineguagliabili,<br />
specifico per gli interventi antisismici, certificato<br />
dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in classe<br />
14 D INCRUDENTE, ovvero adatto per impieghi anche<br />
senza ferri di armatura tradizionali. Con esso abbiamo<br />
commissionato un software di dimensionamento per i<br />
differenti interventi, oggi in distribuzione per tutti gli ingegneri<br />
strutturisti gratuitamente».<br />
Il Geometra Cocco, prima di cedere la parola alla<br />
Dottoressa Valeria Campioni, vicepresidente dell’Istituto<br />
Italiano per il Calcestruzzo e responsabile chimico di<br />
Tekna Chem, ci ha tenuto a soffermare l’attenzione sull’impegno<br />
nella formazione con l’Accademia, sull’assistenza<br />
alla clientela, prestata con i laboratori mobili nell’intero<br />
territorio italiano, e, soprattutto, sulla ricerca, per<br />
la messa a punto dei sogni oggi diventati realtà.<br />
L’importanza dell’Istituto<br />
La Dottoressa Campioni, durante il proprio intervento, ha<br />
coinvolto i partecipanti dell’evento AeternumCal illustrando<br />
tutte le applicazioni del sistema, le caratteristiche<br />
tecniche del Compound Aeternum ed il servizio<br />
dell’Istituto Italiano per Il Calcestruzzo (IIC), che è di importanza<br />
fondamentale per il buon esito dei risultati qualitativi<br />
dell’impianto di betonaggio, attraverso l’offerta dei<br />
propri servizi: dalla fase di start up fino, quando il cliente<br />
lo richieda, all’esecuzione cantieristica.<br />
L’attenzione si è soffermata sull’importanza che riveste<br />
il servizio di IIC sul sistema AeternumCal e sul buon costruire,<br />
affrontando ogni peculiarità che determina l’eccellenza<br />
dei risultati del prodotto finale.<br />
Dott. Mastrovito, quali sono i punti saldi del sodalizio<br />
tra Generali e Tekna Chem?<br />
Credo fortemente che il punto di incontro sia la visione che<br />
hanno le due aziende. Tekna Chem è definibile come<br />
un’azienda guidata da un luminare e fatta di persone capaci<br />
e riconosciute nel settore di riferimento. Con tutta la<br />
modestia, anche il gruppo Generali, da sempre leader del<br />
settore assicurativo in Italia, in Europa e nel mondo può essere<br />
definito tale; quindi, abbiamo questo punto saldo in<br />
comune, questo sodalizio io lo vedo sotto questo aspetto.<br />
Con Tekna Chem, Generali si pone come partner assicurativo<br />
per il sistema AeternumCal, quali sono le caratteristiche<br />
che regolano la garanzia di Generali sul<br />
progetto?<br />
Per valutare questa importante avventura abbiamo fatto<br />
ore di studi nel merito di questo tipo di prodotto/sistema.<br />
Noi come Generali assicuriamo alla Tekna Chem una copertura<br />
totale sul prodotto che si esercita o che si vende<br />
ai propri partner; quindi, qualsiasi cosa di difetto che<br />
causa un danno a terzo dall’AeternumCal, Generali lo copre<br />
con un risarcimento. È assolutamente una copertura<br />
fondamentale studiata ad hoc per questo progetto, una<br />
garanzia taylor made.<br />
Quali sono gli aspetti che Lei ritiene vincenti per il proseguo<br />
della sinergia tra Tekna Chem e Generali?<br />
Gli aspetti che ritengo vincenti per il proseguo sono sicuramente<br />
una stretta collaborazione fatta di scambi culturali<br />
e no, scambi fra eventi, dove noi spesso ne organizziamo<br />
e Tekna Chem pure.<br />
Invitare la Tekna Chem sempre a far parte del circuito delle<br />
aziende in partnership perché nonostante facciamo<br />
delle attività totalmente differenti, Generali ha come principio<br />
base essere partner di vita dei propri clienti e quindi<br />
vuol dire che Generali ci deve essere sempre dove c’è<br />
Tekna Chem e viceversa.<br />
Eccellenze che parlano la stessa lingua, aderiscono alla<br />
medesima mission di qualità ed hanno una visione condivisa<br />
su cosa sia importante mettere in atto nel mercato<br />
per far crescere il livello qualitativo. Tekna Chem group<br />
ed il Gruppo Generali annunciano il loro progetto al mercato,<br />
ne definiscono i parametri e ne divulgano gli aspetti<br />
che li legano ai clienti ed ai loro stessi obiettivi.<br />
[98] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [99]
Cave&Calcestruzzo<br />
Durabilità delle opere<br />
Sopra, Gianluigi Pesenti delle Imprese Pesenti di Covo<br />
(BG), durante il suo intervento. L’imprenditore<br />
bergamasco è stato tra i primi a intuire l’importanza del<br />
progetto proposto da Tekna Chem. A destra, il Dott.<br />
Francesco Mora, direttore commerciale di Tekna Chem.<br />
Imprese Pesenti di Covo (BG)<br />
All’evento AeternumCal Il Calcestruzzo ha partecipato anche<br />
Gianluigi Pesenti, Imprenditore bergamasco che per<br />
primo ha intuito l’importanza del progetto proposto da<br />
Tekna Chem e che, per primo, ha cambiato il paradigma<br />
del suo calcestruzzo di qualità aderendo al contratto<br />
AeternumCal. Anche a Gianluigi Pesenti delle Imprese<br />
Pesenti di Covo (BG) abbiamo rivolto una breve intervista<br />
sull’argomento:<br />
Casseforme<br />
Zavorre marine<br />
La spagnola<br />
Moldtech ha fornito<br />
nel nord della<br />
penisola Iberica 6<br />
cassaforme sviluppate<br />
appositamente per<br />
realizzare delle zavorre<br />
marine in calcestruzzo<br />
funzionali alla posa sul<br />
fondo marino di una linea<br />
di tubazioni marine in<br />
polietilene. I 6 stampi per<br />
zavorra forniti da<br />
Moldtech soddisfa la richiesta di un cliente<br />
spagnolo e realizza zavorre per immergere<br />
in mare una tubazione in polietilene<br />
impegno per l'ambiente<br />
sviluppando progetti volti<br />
a favorire l'integrazione di<br />
questo tipo di<br />
infrastruttura<br />
nell'ambiente circostante<br />
e il suo impatto positivo<br />
sull'ambiente. Moldtech<br />
e dimostra che è<br />
possibile ottenere<br />
progressi senza<br />
compromettere le nostre<br />
preziose risorse naturali.<br />
Inoltre, il getto realizzato<br />
in condizioni controllate<br />
consente un maggiore<br />
Signor Pesenti, quali sono gli aspetti che l’hanno convinta<br />
ad aderire al contratto AeternumCal?<br />
Imprese Pesenti è composta da un team di persone curiose,<br />
sempre pronte a nuove sfide e che abbracciano con il<br />
giusto peso l’innovazione, vedendo l’andamento del mercato.<br />
In particolare, le richieste sempre più esigenti e specifiche<br />
per la realizzazione di strutture ecosostenibili e durevoli<br />
nel tempo mi hanno convito che la scelta del sistema<br />
AeternumCal oggi e per il prossimo futuro sia e sarà la strada<br />
giusta da perseguire.<br />
Il protagonista del sistema AeternumCal è certamente il<br />
compound Aeternum, quali sono i vantaggi che ha toccato<br />
con mano con l’utilizzo di questo prodotto nella sua<br />
esperienza?<br />
I vantaggi sono molteplici: dalla totale impermeabilizzazione,<br />
carbonatazione zero, l’aumento delle resistenze e molto<br />
altro ancora, ma soprattutto il poter inserire un prodotto innovativo<br />
che spero nei prossimi anni vada a sostituire il” grigio”<br />
come io chiamo i calcestruzzi standard che vengono<br />
da noi prodotti e commercializzati, nonostante abbiano performance<br />
già elevate rispetto al mercato.<br />
Noi guardiamo sempre avanti, l’utilizzo di AeternumCal è un<br />
punto di partenza e non di arrivo, puntiamo sul fatto che questo<br />
prodotto, come l’Aeternum HTE (microcalcestruzzo fibrorinforzato),<br />
possa cambiare in modo evolutivo la visione<br />
dell’utilizzo, specialmente della progettazione delle strutture.<br />
Qual è l’aspetto chiave che regola il contratto AeternumCal?<br />
L’aspetto chiave è che non stiamo parlando della fornitura<br />
di un prodotto, ma di un sistema che parte dall’idoneità degli<br />
impianti di produzione, il controllo qualità, la verifica e<br />
progettazione delle miscele, l’assistenza nella produzione,<br />
nella posa in cantiere, la verifica del prodotto fresco e indurito,<br />
fino alla certificazione della messa in opera. A garanzia<br />
della qualità del servizio, ma soprattutto del prodotto<br />
Aeter numCal, la Tekna Chem ha inserito una zona limite<br />
entro la quale è possibile trasportare il prodotto.<br />
Signor Pesenti, perché un produttore di calcestruzzi dovrebbe<br />
aderire ad AeternumCal?<br />
Aderire al sistema AeternumCal oggi come oggi significa<br />
fare la differenza sul mercato, in un mondo dove le<br />
multinazionali, perseguono la visione in cui i grandi volumi<br />
e il prezzo basso sono l’unica politica conosciuta.<br />
Noi puntiamo nella diversificazione e innovazione della nostra<br />
gamma di prodotti, perché innovarsi e saper valorizzare<br />
ciò che si produce e commercializza è una crescita aziendale<br />
che solo chi ama il proprio lavoro, la propria azienda e<br />
valorizza i propri collaboratori può capire e far crescere.<br />
Caratteristiche contrattuali<br />
Infine, anche il Dott. Francesco Mora, direttore commerciale<br />
di Tekna Chem ha preso parola per spiegare le caratteristiche<br />
contrattuali di AeternumCal e per descrivere<br />
le attività promozionali e di divulgazione scientifica<br />
messe in atto per coadiuvare al meglio il progetto. Al termine<br />
dell’evento, dopo il pranzo offerto presso Tekna Cafè,<br />
La Stazione del Gusto, i partecipanti all’evento hanno potuto<br />
confrontarsi singolarmente con Tekna Chem. Tekna<br />
Chem ha in previsione un calendario fitto di “Aeter numCal<br />
Il Calcestruzzo” per far conoscere il progetto in tutte le<br />
zone d’Italia. Su www.teknachemgroup.com verranno<br />
pubblicate a breve le prossime date e i luoghi dei prossimi<br />
eventi.<br />
Moldtech sono composti<br />
da tre lati amovibili e un<br />
fondo fisso che,<br />
assemblati tra loro,<br />
danno forma all'elemento<br />
da realizzare. Il<br />
costruttore dimostra<br />
ancora una volta il suo<br />
Sopra,<br />
le sei<br />
casseforme<br />
create<br />
su misura<br />
da Moldtech<br />
per realizzare<br />
zavorre.<br />
continua infatti a fornire<br />
soluzioni sostenibili che<br />
bilanciano le esigenze<br />
umane con la protezione<br />
dell'ambiente. Il suo<br />
impegno per la<br />
sostenibilità costituisce<br />
un esempio per il settore<br />
controllo di qualità e una<br />
costruzione più efficiente<br />
rispetto ai tradizionali<br />
metodi in loco. Gli<br />
elementi prefabbricati in<br />
calcestruzzo per<br />
applicazioni in ambiente<br />
marino sono fabbricati in<br />
strutture specializzate nel<br />
Nord della Spagna con<br />
oltre 70 anni di<br />
esperienza e sono<br />
realizzate con serietà,<br />
qualità, esperienza ed<br />
efficienza. Un particolare<br />
mix design, perfezionato<br />
per resistere al meglio<br />
assorbendo le forze<br />
In alto, due immagini delle<br />
zavorre disegnate per<br />
mantenere delle tubazioni<br />
di polietilene sul fondo<br />
marino. L’esperienza<br />
del cliente arriva fino<br />
alla realizzazione<br />
di un mix design resistente<br />
alla corrosione dell’acqua<br />
marina.<br />
meccaniche del moto<br />
ondoso e corrosive<br />
dell'acqua salata, ha<br />
permesso di essere<br />
all’avanguardia anche in<br />
termini di sostenibilità e<br />
nella tutela dell'ambiente.<br />
Queste zavorre sono<br />
composte da due pezzi di<br />
cemento armato di<br />
diverse dimensioni e<br />
forme geometriche, che<br />
vengono fissati al tubo<br />
tramite agganci<br />
meccanici e nella loro<br />
parte interna hanno due<br />
gomme tipo EPDM per<br />
evitare il<br />
danneggiamento delle<br />
tubazioni.<br />
moldtechsl.es<br />
[100] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [101]
Sollevamento&Noleggio<br />
Gru cingolate<br />
Franz Bracht ha scelto la nuova<br />
Tadano GTC-2000 per la velocità<br />
e la sicurezza con cui lavora<br />
in cantiere, anche fino a 4 gradi<br />
d’inclinazione del carro<br />
testi di Matthieu Colombo<br />
Vince sui terreni<br />
INCLINATI<br />
La società tedesca di noleggio di autogru a caldo Franz<br />
Bracht ha scelto di arrichire la sua flotta con una nuova<br />
gru cingolata a braccio telescopico, la nuova Tadano<br />
GTC-2000. Si tratta di un modello di nicchia che ben completa<br />
la flotta Bracht che conta circa 240 gru mobili con<br />
capacità comprese tra le 7 e le 1.600 tonnellate.<br />
In questa flotta, la GTC-2000 da 200 t di capacità si inserisce<br />
perfettamente tra modelli concettualmente simili da 130<br />
e 220 tonnellate. Uno dei criteri di Bracht che ha portato alla<br />
decisione di acquistare la Tadano GTC-2000 è stata l'enorme<br />
capacità di sollevamento su terreni inclinati visto che<br />
può sollevare ben 34 tonnellate a 30 m, con un'inclinazione<br />
del carro di 4 gradi. Questa caratteristica rende la GTC-<br />
2000 perfetta per il sollevamento di pesanti elementi prefabbricati<br />
in calcestruzzo e incrementa la produttività dei<br />
cantieri che non sono più chiamati a livellare perfettamente<br />
l’area in cui la gru cingolata andrà a lavorare. Lo sa bene<br />
Bracht, che tra le cingolate in flotta ha sei CC 3800, tre TC<br />
2800 e una CC 2800. Bracht ha portato al debutto la GTC-<br />
2000 in un cantiere a Mülheim an der Ruhr, dove la macchina<br />
lavorerà per tre mesi, forte del suo braccio a quattro<br />
sfili da 41,1 m di lunghezza e con una zavorra da 60 t. La sua<br />
prima missione (in foto) è movimentare prefabbricati in calcestruzzo<br />
da 15 t di peso ciascuno, venti volte al giorno.<br />
[102] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [103]
Sollevamento&Noleggio<br />
Piattaforme aeree<br />
Sistema telematico<br />
di ultima generazione<br />
JLG presenta ad APEX<br />
Clearsky Smart Fleet<br />
la nuova soluzione<br />
di trasmissione dati<br />
e monitoraggio da remoto<br />
delle piattaforme arancioni<br />
Gru a torre<br />
Topless serie<br />
heritage<br />
D'Agostino <strong>Costruzioni</strong> sceglie quattro gru<br />
a torre topless Raimondi per costruire<br />
un nuovo Ospedale vicino a Sibari, Calabria<br />
JLG Industries è<br />
stata tra le<br />
protagoniste<br />
dell'Apex a Maastricht, la<br />
manifestazione belga che<br />
storicamente riunisce la<br />
filiera di noleggiatori e<br />
costruttori di piattaforme<br />
aeree, ma anche fornitori<br />
di servizi e soluzioni.<br />
Per quanto riguarda JLG,<br />
si tratta della prima<br />
manifestazione in cui ha<br />
unito le forze con<br />
Hinowa,<br />
recentemente<br />
acquisita, che ha<br />
esposto la futura<br />
evoluzione dei<br />
bracci elettrici<br />
EC450 ed EC520,<br />
Pecolift e il<br />
sollevatore a colonna<br />
elettrico Nano 35.<br />
“In qualità di opinion<br />
leader nel nostro settore,<br />
JLG ha stabilito per molti<br />
anni il benchmark a<br />
livello globale.<br />
L'identificazione di<br />
opportunità per creare<br />
valore rimane<br />
fondamentale per il<br />
nostro obiettivo di<br />
sviluppo del prodotto” ha<br />
affermato il Product<br />
Management Manager<br />
per JLG EMEAI Mirco<br />
Negri. Ad Apex JLG ha<br />
presentato la nuova<br />
soluzione telematica<br />
Clearsky Smart Fleet e<br />
invita i clienti a reimmaginare<br />
il potenziale<br />
che può avere un sistema<br />
telematico avanzato, di<br />
ultima generazione.<br />
La piattaforma IoT di<br />
nuova generazione offre<br />
una vera e propria<br />
gestione bidirezionale<br />
della flotta e l'interattività<br />
delle macchine, con<br />
nuove funzionalità,<br />
approfondimenti e<br />
modalità di gestione<br />
economica. Il lancio è<br />
previsto per l'inizio del<br />
2024 e sarà di serie sulle<br />
nuove macchine.<br />
Commentando il nuovo<br />
Clearsky Smart Fleet, il<br />
direttore della divisione<br />
ingegneria di JLG, Barrie<br />
Lindsay ha dichiarato:<br />
“Dimostreremo come<br />
stiamo elevando<br />
l'accesso, grazie al<br />
supporto che possiamo<br />
offrire alle società di<br />
noleggio e agli<br />
appaltatori nella<br />
transizione verso le<br />
emissioni zero e il<br />
miglioramento della<br />
sicurezza, delle<br />
prestazioni e<br />
dell'efficienza”.<br />
jlg.com<br />
Tre gru a torre<br />
topless MRT234 e<br />
una Raimondi<br />
MRT48 sono impiegate in<br />
Calabria per la<br />
costruzione dell'Ospedale<br />
della Sibaritide. Erette su<br />
elementi di fondazione, le<br />
MRT234 sono<br />
attualmente al lavoro con<br />
un raggio di braccio<br />
massimo di 70m e<br />
altezze comprese tra 26,5<br />
m e 44,25 m, mentre<br />
l'MRT48 presenta<br />
un'altezza sotto gancio<br />
(HUH) di 20,6m e una<br />
lunghezza del braccio di<br />
36m. “Siamo orgogliosi di<br />
sostenere l'appaltatore del<br />
progetto, D'Agostino<br />
<strong>Costruzioni</strong>, vendendo<br />
queste quattro gru<br />
Raimondi. Il fatto che le<br />
nostre macchine abbiano<br />
un ruolo chiave nei<br />
principali cantieri del<br />
Paese - spiega Cristian<br />
Badin, Direttore<br />
Commerciale di Raimondi<br />
Cranes - significa molto<br />
per noi. Cerchiamo<br />
sempre di partecipare a<br />
progetti di valorizzazione<br />
della comunità locale”.<br />
Il progetto dell'Ospedale<br />
della Sibaritide è<br />
destinato a migliorare il<br />
tessuto sanitario della<br />
regione Calabria offrendo<br />
un’assitenza opedaliera di<br />
qualità, con l’obbiettivo di<br />
colmare una carenza<br />
infrastrutturale esistente.<br />
Attualmente è stato<br />
costruito il 91% dello<br />
scheletro strutturale.<br />
Il nuovo polo sanitario<br />
ospiterà 376 posti letto e<br />
reparti dedicati, tutti dotati<br />
delle tecnologie più<br />
avvanzate.<br />
Il nostro team tecnico ha<br />
optato per due modelli<br />
della nostra serie<br />
"heritage", poiché l'ampio<br />
carico di punta delle<br />
macchine - 2,25<br />
tonnellate per le MRT234<br />
e 1,70 tonnellate per le<br />
MRT48 - è un valore<br />
aggiunto per progetti di<br />
questa natura.<br />
Con i serrati tempi di<br />
completamento, avere<br />
macchine con queste<br />
caratteristiche aumenta la<br />
produttività e il ritorno<br />
d’investimento in tempi<br />
più brevi", ha spiegato<br />
Badin. Il direttore<br />
commerciale di Raimondi<br />
Cranes sottolinea inoltre<br />
che un punto di forza<br />
dell'MRT234 è la<br />
versatilità della<br />
configurazione del<br />
braccio e della torre,<br />
considerata ideale per<br />
progetti su scala mediogrande.<br />
Dotate di argano<br />
da 55kW e di un tamburo<br />
da 700m, l'MRT234-12<br />
può sollevare a una<br />
velocità massima di 120<br />
metri al minuto (m/min),<br />
mentre l'MRT48-4,<br />
installata con argano da<br />
11 kW e un tamburo da<br />
140 m, solleva a una<br />
velocità massima di 30<br />
m/min. Le quattro flat-top<br />
rimarranno in loco fino al<br />
fine lavori, previsto per il<br />
primo trimestre del 2024.<br />
raimondi.co<br />
[104] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [105]
Truck&Allestimenti<br />
Anteprima DAF<br />
Gli specialisti<br />
Debuttano XFC e XDC, i nuovi truck da cava<br />
della Casa di Eindhoven. E con loro anche quelli<br />
per l’approvvigionamento del cantiere<br />
in collaborazione con<br />
Arriva il completamento del rinnovo di gamma per<br />
DAF, con l’aggiunta dei truck ‘vocational’, come li<br />
definiscono negli Stati Uniti, quelli cioè destinati a<br />
usi specifici e non ai trasporti generici.<br />
Tra essi ci sono i nuovi cava-cantiere, battezzati aggiungendo<br />
una ‘C’ dopo il modello della cabina, nel caso la<br />
piccola XD da distribuzione e la più grossa XF destinata<br />
al lungo raggio. Sviluppata per quelle applicazioni che richiedono<br />
un uso regolare fuoristrada e una trazione aggiuntiva<br />
in condizioni difficili, i nuovi construction hanno<br />
una maggiore distanza da terra che - a seconda dell’assale<br />
e dei relativi pneumatici - può toccare anche i 400<br />
Nella foto grande,due mezzi d’opera:<br />
da sinistra un 8 per 4 della famiglia<br />
XFC (nel riquadro sopra<br />
ripreso sul lato guida)<br />
e un 6 per 4 XDC.<br />
Sopra, il tandem posteriore e la pulsantiera per inserire<br />
la modalità off-road e bloccare i differenziali. Nelle tre immagini<br />
in basso, da sinistra, gli interni della cabina XFC cava-cantiere.<br />
A sinistra,<br />
il noto 6 cilindri<br />
da 12,9 litri che<br />
DAF impiegherà<br />
solo sotto<br />
le cabine XFC.<br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [107]
Truck&Allestimenti<br />
Anteprima DAF<br />
Insieme ai veicoli cava-cantiere arriva anche<br />
un ampliamento di gamma, con l’ingresso a listino dei<br />
carri 8X4 per impieghi stradali (tipo FAD, FAW col tandem<br />
centrale a doppia riduzione più ultimo asse trainato,<br />
e FTM), come nel caso del Fad carro soccorso (a sinistra)<br />
dotato di primi due assi sterzanti. Sotto, il motore MX-11,<br />
scelta obbligata per gli XDC e opzionale per gli XFC.<br />
In basso, a sinistra, gli interni degli XDC, che restano<br />
fondamentalmente identici a quelli delle versioni stradali,<br />
anche a livello dei sistemi d’infotainment.<br />
mm di luce al suolo e un angolo d’attacco fino a un massimo<br />
di 25 gradi.<br />
Una faccia più cattiva<br />
Fuori, i nuovi ‘C’ sono riconoscibili subito dalla vistosa calandra<br />
nera e dal robusto paraurti d’acciaio (in tinta grigio<br />
lava di serie e nello stesso colore della carrozzeria pagando<br />
un extra), realizzato in tre parti separate per ridurre<br />
al minimo i costi di riparazione e sostituzione. Una massiccia<br />
piastra di protezione del radiatore in acciaio e due<br />
fendinebbia con tecnologia led completamente incassati<br />
nel paraurti per la massima protezione completano<br />
l’aspetto caratteristico dei nuovi cava-cantiere, volendo<br />
equipaggiabili anche con un pratico predellino pieghevole<br />
sotto il primo gradino d’accesso alla cabina. I nuovi C<br />
sono disponibili nelle configurazioni 8X4, 6X4 e per la pri-<br />
ma volta anche 4X2.<br />
Sui primi e i secondi rigidi,<br />
nonché sui trattori<br />
6X4, DAF offre una scelta<br />
di tandem a doppia trazione e<br />
bassa manutenzione.<br />
La gamma parte dal tandem leggero SR1132T da 19 tonnellate<br />
con riduzione singola, dotato di sospensioni a balestra<br />
e freni a disco o a tamburo, ideale per quelle applicazioni<br />
in cui la tara è una discriminante. Per le<br />
applicazioni più pesanti sono invece disponibili versioni<br />
da 21 e 26 tonnellate dell’SR1360T a riduzione singola<br />
con freni a disco e sospensioni pneumatiche.<br />
Sul nostro mercato e destinato ad applicazioni off-highway,<br />
è disponibile anche il tandem HR1670T da 26 tonnellate<br />
con riduzione ai mozzi, sospensioni a balestra più<br />
freni a tamburo. Ampia la gamma di rapporti al ponte,<br />
che vanno da 3,46 fino a 5,41, consentendo ai rapporti<br />
di trasmissione più veloci di spuntare regimi del moto-<br />
Inediti pure gli XF e XD ‘Extra robust’, veicoli per<br />
l’approvvigionamento del cantiere, dove un off-highway<br />
puro sarebbe troppo e uno stradale - con cui condivide<br />
l’altezza da terra - poco. Sopra, dall’alto, un XD<br />
e il suo paraurti anteriore specifico, meno corazzato<br />
rispetto a quello dei construction. Ci sono con cabina<br />
‘day’, ‘sleeper’ e ‘sleeper high’.<br />
re ancora più bassi e quindi consumi contenuti. Per ridurre<br />
i costi di esercizio, l'intervallo tra i cambi dell'olio<br />
per tutti i ponti, tandem compresi, sale a tre anni o<br />
450mila chilometri.<br />
Con la nuova serie, la gamma dei cava-cantiere olandesi<br />
viene inoltre ampliata verso il basso, con versioni cabinato<br />
e trattore 4X2 offerti con asse anteriore da 8 o 9<br />
tonnellate e ponte da 13 equipaggiato con sospensioni<br />
pneumatiche e freni a disco. Altre caratteristiche includono<br />
due ponti con riduzione singola, l’SR1344 e l’SR1347<br />
con riduzioni che vanno da 2,38 a 4,10, più l’HR1356 con<br />
riduzione ai mozzi e rapporti al ponte da 3,46 a 4,56.<br />
Questi tandem sono ora disponibili anche sui 6 per 4 e 8<br />
per 4 stradali che richiedono una trazione eccellente e<br />
carichi utili elevati.<br />
I rigidi 6X4 e 8X4 (Fat e Fad) sono perciò offerti come XD<br />
e XF con cabina ‘day, ‘sleeper’ e ‘sleeper high’, mentre il<br />
trattore 6X4 (Ftt) c’è anche con cabina XG o XG+ e lo stesso<br />
vale per i carri 8X4 Faw con assale trainato sterzan-<br />
[108] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [109]
Truck&Allestimenti<br />
Anteprima DAF<br />
Nelle foto sotto, dall’angolo superiore<br />
sinistro, in senso orario, un trattore XFC<br />
530 PXP con ‘sleeper cab’ che abbiamo<br />
guidato agganciato ad un trailer vasca<br />
in una cava del Limburgo (Olanda).<br />
Segue il sistema idraulico, con cui<br />
attivare la trazione sulle due ruote<br />
anteriori, realizzato sfruttando<br />
componenti della francese Poclain.<br />
A sistema inserito, il tasto ‘PXP’ in plancia<br />
è retroilluminato di verde.<br />
In primo piano, una delle ruote motrici<br />
anteriori riconoscibile dal mozzo<br />
differente. Nell’ovale centrale, il badge sul<br />
fianco cabina, con la firma dello<br />
specialista tedesco Paul.<br />
te. Sul fronte degli eccezionali fino a 120<br />
tonnellate di peso totale a terra della combinazione<br />
(addirittura 150 con speciali autorizzazioni),<br />
arriva il trattore 8 per 4 FTM<br />
con assale folle sterzante, ordinabile con<br />
cabina XF, XG e XG+. A questo s’aggiunge una serie completa<br />
di varianti stradali quadriasse con trazione singola<br />
che includono versioni con assale folle sterzante e/o assali<br />
trainati sterzanti e non.<br />
Extra robust per l’approvvigionamento<br />
Altra interessante novità sono gli XD e XF Extra robust,<br />
con cabine basate su quelle dei nuovi construction e<br />
telai derivati invece dagli stradali: un buon compromesso<br />
per l’approvvigionamento dei cantieri, dove un cava<br />
puro sarebbe sprecato. Ottimi anche per i servizi municipali,<br />
che non necessitano di capacità fuoristrada, come<br />
un'elevata distanza da terra e un ampio angolo di attacco,<br />
ma apprezzano i vantaggi di una cabina construction<br />
che garantisce una vulnerabilità ridotta, grazie al paraurti<br />
tripartito in acciaio con fendinebbia integrati, alla piastra<br />
di protezione del radiatore e alla barra paraincastro anteriore<br />
in acciaio.<br />
Quanto alle cinematiche, la scelta è tra gli MX-11 offerti in<br />
cinque tarature (299, 341, 367, 408 e 449 cavalli) sotto le<br />
cabine XD e le tre più potenti sotto le Xf, dove c’è posto anche<br />
per gli MX-13 da 428, 483 e 530 cavalli. Unico il cambio,<br />
il robotizzato TraXon di ZF, che sui C s’arricchisce d’uno<br />
speciale software off-road opzionale inseribile che permette<br />
cambi marcia molto rapidi e a regimi elevati per<br />
mantenere lo slancio sui terreni pesanti o sui pendii.<br />
Tra le funzionalità quella che esclude l’Asr e la ‘Rock free’,<br />
rispettivamente per facilitare la partenza su superfici scivolose<br />
e per trarsi d’impaccio in condizioni difficili.<br />
Ampia la scelta di prese di forza, a partire da quella sul<br />
motore a ore 13, disponibile con montaggio diretto della<br />
pompa o con trasmissione a flangia, per coppie d’uscita<br />
fino a 1.000 Newtonmetro.<br />
Ci pensa lo specialista Paul<br />
Tutto già visto, vero. Perché a offrire un tale sistema,<br />
identico anche nella marca, sono pure da molti anni<br />
i cava-cantiere di Mercedes-Benz e della connazionale<br />
Man. Solo che qui, per l’intera realizzazione ma<br />
soprattutto per il software di gestione, ci si affida<br />
completamente allo specialista tedesco Paul, che<br />
sfrutta la solita componentistica della francese<br />
Poclain per questo sistema di trazione idraulica sull’asse<br />
anteriore da utilizzare quando si marcia a bassa<br />
velocità (fino a 20 chilometri orari) su terreni molto<br />
sdrucciolevoli.<br />
Disponibile sulle versioni 4X2 sia degli XDC/XFC sia<br />
degli stradali XD e XF, questo sistema PXP (così è<br />
stato battezzato), robusto e di facile manutenzione,<br />
può essere attivato tramite un interruttore sul<br />
cruscotto ed è disponibile nelle prime quattro marce<br />
avanti e nella prima e seconda retromarcia. Se<br />
viene rilevato uno slittamento delle ruote motrici e<br />
il tasto PXP in plancia è stato premuto (una retroilluminazione<br />
verde nesegnala l’innesto), la trazione<br />
anteriore viene attivata automaticamente.<br />
La trazione fornita dalle ruote anteriori è proporzionale<br />
al grado di slittamento posteriore rilevato e<br />
si disattiva automaticamente allorché si viaggi oltre<br />
i 20 chilometri orari, per rendersi di nuovo disponibile<br />
qualora si ritorni sotto questa soglia. Il sistema<br />
influisce minimamente sulla tara del veicolo<br />
e non ha parti in movimento che potrebbero costituire<br />
una debolezza: bastano i motori idraulici calettati<br />
nelle ruote davanti.<br />
Trasporti eccezionali<br />
SPMT in azione a zero emissioni<br />
Mammoet converte i propri trasportatori<br />
SMPT da diesel a elettrici. L’operazione,<br />
che riduce le emissioni medie della flotta,<br />
è una soluzione cofinanziata dal programma<br />
DKTI del governo Olandese<br />
Apartire da oggi,<br />
Mammoet offre<br />
un'opzione a<br />
emissioni zero per il<br />
trasporto SPMT,<br />
compatibile con qualsiasi<br />
rimorchio della sua flotta.<br />
Questa soluzione è<br />
possibile grazie ad un<br />
processo di conversione<br />
delle unità di<br />
alimentazione SPMT da<br />
propulsione diesel ad<br />
elettrica. A conversione<br />
effettuata, ogni<br />
combinazione di<br />
rimorchio assicura una<br />
potenza paragonabile alle<br />
unità standard presenti<br />
sul mercato. Il power<br />
pack unit elettrico riduce<br />
notevolmente la<br />
rumorosità in cantiere,<br />
elevando la sicurezza, la<br />
salubrità dell’ambiente di<br />
lavoro, ma soprattutto<br />
permettendo finestre<br />
operative più lunghe nel<br />
caso si lavori in luoghi in<br />
cui vigono restrizioni<br />
sonore. Il sistema<br />
rappresenta un altro<br />
passo verso zero<br />
emissioni in loco,<br />
eliminando<br />
completamente le<br />
emissioni del trasporto<br />
SPMT. Ciò consente ai<br />
clienti di soddisfare più<br />
facilmente normative<br />
ambientali sempre più<br />
severe, riducendo<br />
l'impatto delle fasi di<br />
trasporto sulle comunità e<br />
sulle infrastrutture<br />
circostanti. Aver lavorato<br />
per rendere possibile<br />
questo tipo di<br />
conversione, dimostra tra<br />
l’altro il forte impegno che<br />
Mammoet sta mettendo<br />
per accelerare la<br />
transizione energetica e<br />
per la propria<br />
sostenibilità. A tal<br />
proposito va sottolineato<br />
come l'adeguamento<br />
delle flotte SPMT esistenti<br />
riduce sia gli sprechi che<br />
la fabbricazione<br />
aggiuntiva, rispetto<br />
all'approvvigionamento di<br />
nuove apparecchiature a<br />
emissioni zero.<br />
mammoet.com<br />
[110] <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> <strong>Costruzioni</strong><br />
<strong>Costruzioni</strong> <strong>giugno</strong> <strong>2023</strong> [111]
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