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INCANTAMENTA E
MALEFICIA
Magie ed incanti
delle Streghe
LE ERBE
Le Streghe nella
festa del Solstizio
d'estate
ALBERI
GENEALOGICI
Lasciare un'eredità
apiediscalzipermondo.wixsite.com
RICOSTRUZIONISMO
Possiamo affidarci alle
fonti che abbiamo?
Incantamenta
e Maleficia
Quando appare alla mente
l’immagine sfocata di una
donna dal cappello a punta,
si visualizza sempre lei
immersa in una danza
ondulata mentre mescola un
calderone strapieno che
ribolle sopra un fuoco rosso
e scoppiettante.
La rappresentazione di una
donna che crea le sue
pozioni circondata da erbe
appese a seccare, mortai
appena usati e boccettine in
attesa di essere riempite.
Fondamentalmente le nostre antenate
streghe erano proprio così. Esperte nelle
proprietà delle erbe, erano i primi medici della
storia. Nelle donne era custodito il segreto
delle piante e non solo. Fra i segreti,
tramandati oralmente di generazione in
generazione, sappiamo che c’erano anche
quelli occulti, quelli più dediti alla magia e alla
superstizione, che all’originale potere curativo
di erbe ed altre sostanze. La magia di per sé,
ha da sempre destato curiosità e devozione.
L’uomo, ha probabilmente sempre coltivato
una consapevolezza nei suoi confronti,
sapendo che infondo infondo si aveva e si ha a
che fare con energia in movimento, e su
questo i nostri antenati erano molto esperti.
Ricostruzionismo
Possiamo fidarci delle fonti che abbiamo a disposizione?
Inoltrarsi negli oscuri meandri della stregoneria,
molto spesso può causare confusione. La colpa non
è nostra, possiamo essere giustificati dal fatto che
nell’arco di decenni miti, storie, rituali si
abbracciano e si mescolano in un unico grande
calderone che è la nostra cultura. Una cultura fatta
di numerose sfaccettature, ognuna però
intersecata ad un’altra. La religione ha intessuto la
sua trama sulle credenze popolari, e le epoche si
sono succedute con i loro avvenimenti più o meno
conosciuti, che hanno contribuito a costruire
l’intricato labirinto di strade e viottoli che portano
alle più svariate forme di stregoneria e magia. Ma
per partire col piede giusto, cerchiamo di iniziare
proprio specificando da dove nasce il termine
Stregheria. Voglio iniziare da questo punto, proprio
perché di termini ce ne sono tanti, ma questo è uno
di quelli di cui conosciamo poco e niente la storia.
Alberi Genealogici
Quando la
famiglia è un bene
prezioso, da
conservare nel
profondo del nostro
cuore, ricostruire i
pezzi di ciò che è
stata, crea una
continuità che si
avvicina molto al
tramandare antiche
memorie e formule
nascoste.
Il calderone che ribolliva costantemente su un
focolare di cenere e carboni ardenti, e la voce di
una vecchina che raccontava ai più piccoli le
storie del paese, il perché di quelle erbe appese al
soffitto, della scopa di saggina lasciata davanti
alla porta, di quelle notti fredde e nevose dove si
potevano sentire gli ululati dei lupi dalle
montagne. Non c’era la luce elettrica, ma solo
tantissime candele. E la casa profumava di cucina
e di erbe aromatiche, e l’aria era coronata dalle
canzoni contadine che si intonavano in coro. Cosa
possiamo immaginare e visualizzare quando
ripensiamo ai nostri avi, bisnonni, bis-bisnonni.
Coloro che compongono come piccoli tasselli il
nostro albero genealogico, coloro che ci hanno
lasciato, consapevolmente e non, le tradizioni di
famiglia, i geni, le abitudini.
RICORDI D'IRPINIA
E DELLE SUE
JANARE
La casa dei miei nonni è piccola.
Eppure durante le feste eravamo
minimo in venti ad andare su e giù per
quel corridoio stretto; chi cucinava, chi
giocava a carte, chi fumava. Ho
trascorso le mie feste ad ascoltare i
racconti di nonna che mi parlava della
sua Irpinia. E con i miei cugini e cugine,
ascoltavamo con quel brivido che ti
corre lungo la schiena, ma la voglia di
sentire quelle storie antiche. Oggi
ricordiamo ancora le storie del paese,
ed ogni parola ormai è appoggiata alla
memoria, come un abito che scende a
pennello e avvolge il seno, la vita, i
fianchi. Quell’abito setoso, che indossa
la mia anima, riecheggia delle parole di
mia nonna, che con la calma, che solo
una donna saggia può avere, ci
abbracciava intorno alla stufa, per
tenerci nelle sue calde braccia e farci
viaggiare attraverso i suoi meravigliosi
racconti. Mentre il profumo di buccia
d’arancia e lo scricchiolare delle
castagne sul fuoco la faceva da
sottofondo, in quella piccola casa piena
di gente indaffarata, a volte il tempo si
fermava, e nel silenzio ascoltavamo
storie di lupenari, janare, fantasmi.
L’Irpinia è la terra verde che ha cullato
la mia infanzia. Ogni cosa l’ho lasciata
lì, ogni ricordo bello, ogni natale pieno
di quelle luci colorate anni 80, la
pasqua col rumore della carta delle
uova, il profumo delle pizzette che
nonna faceva per colazione, i fuochi
d’artificio a capodanno.
M A T T E U C C I A
INTERVISTA ALLA STREGA
“Intervista alla Strega”, mette in scena
un’immaginaria intervista con una strega realmente
vissuta nel periodo buio dell’inquisizione. In questo
caso la “I” sta per intervistatrice e la “M” per
Matteuccia, la nostra strega intervistata, accusata di
stregoneria e condannata a morte sul rogo il 20
marzo 1428.
I: Ciao Matteuccia; raccontati!
M: Sono Matteuccia da Todi. In realtà mi conoscete
tutti come la strega di Ripabianca, nome del villaggio
in cui sono vissuta. Non mi pento di nulla nella mia
vita; l’ho vissuta come volevo, libera ed indipendente.
Ho costruito il mio destino da sola, e ne vado fiera.
I: Hai avuto un nemico inarrestabile giusto?
M: Ma non lo chiamerei nemico…lui pensava di stare
nel giusto, ed era talmente convinto di ciò che faceva
che riusciva ad ammaliare le masse. Non a caso fu il
predicatore che viaggiò per l’Europa, affinché i dogmi
della chiesa avessero la meglio su tutto. Un nemico,
forse, ma che ha reso il mio nome eterno.
I: BERNARDINO DA SIENA; IL FAMOSO E
CONTROVERSO PREDICATORE, UNO DEI
PRINCIPALI PROTAGONISTI
DELL’INQUISIZIONE. DI COSA TI ACCUSAVA?
M: (Sorride)… di cosa mi accusava…io devo dire la
verità, inizialmente ero divertita da tutto questo.
Prima delle atroci torture, non credevo che facesse
sul serio. Infanticidio. Io. Ci vuole una gran fantasia
accusare una persona che si è costruita una vita con
le proprie mani, di questi crimini, ma a quanto pare
alle folle importava solo avere le prove, vere o false
che siano.
Lunario
DEI GIORNI DI FESTA
Il sole si ferma
Il solstizio d’estate ci avvolge con la sua magia luminosa. Una magia che brilla, come mille
candele che si lasciano trascinare su un piatto di acqua limpida. Un’energia che ci arriva
da tutte le parti, laddove un tappeto verde si srotola nel bosco di fronte a noi, ci accarezza
un manto di cielo stellato, ed i profumi che ci abbracciano pervadono il nostro animo fino
ad infonderlo di incanto. Le erbe aromatiche ed i fiori adornano ogni spiraglio di vento, ed
ogni respiro è una meditazione che contempla il momento presente, quello che è la realtà
che ci circonda, quello che siamo noi, qui ed ora.
"Ardono i sementi, scricchiola il grano, insetti azzurri cercano ombra, toccano il fresco. E a
sera salgono mille stelle fresche verso il cielo cupo. Son lucciole vagabonde. Crepita senza
bruciare la notte d'estate". (P.Neruda)
Il Solstizio è la massima apoteosi della Luce sulla terra di mezzo, è una notte carica di
energie che provengono da secoli di tradizione e deriva dal latino solstat,
"il sole si ferma".
Momento perfetto per la divinazione, i solstizi sono delle porte (come venivano chiamati
dai greci) che delimitano la linea sottile fra gli uomini e gli Dei, il visibile e l’invisibile. Il Dio
Giano bifronte, che oggi possiamo identificare nella festività dei due San Giovanni Janus-
Joannes, era il custode delle porte solstiziali, nella tradizione romana, ed era rappresentato
proprio con due volti uno più anziano e l’altro giovanile con lineamenti femminili.
Giano rappresenta l'iniziatore, colui che ruotando sulla sua terza faccia invisibile, cioè
l'asse del mondo, conduce alle due porte solstiziali, quindi suo è il compito di
accompagnare il passaggio dallo stato profano a quello iniziatico.
Gli antichi romani, nella notte del solstizio, trasformavano l’entrata delle loro case in “
Janua Foris” un passaggio dove una statua di Giano controllava l’ingresso e sorvegliava la
porta di casa.
Antico grimorio
TREGENDA MAGAZINE - NUMERO 2 - GIUGNO 2023
DIREZIONE E CAPOREDATTORE:
CARDONE VALENTINA
BIBLIOGRAFIA: LA STREGA, LA
LUNA, IL SOLSTIZIO - IL SABBA
ITALIANO - ALMANACCO DELLE
TRADIZIONI POPOLARI - NELLA
TERRA DELLE JANARE -
CALENDARIO DI CATTABIANI
FOTOGRAFIA: UNSPLASH
(IMMAGINI DI PUBBLICO
DOMINIO)
RIFERIMENTI SITO E SOCIAL:
A PIEDI SCALZI PER IL MONDO
TREGENDA
Witchcraft Magazine
è un'idea di
CARDONE VALENTINA
a piedi scalzi per il mondo
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