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Tregenda Magazine - N.2 Giugno

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INCANTAMENTA E

MALEFICIA

Magie ed incanti

delle Streghe

LE ERBE

Le Streghe nella

festa del Solstizio

d'estate

ALBERI

GENEALOGICI

Lasciare un'eredità

apiediscalzipermondo.wixsite.com

RICOSTRUZIONISMO

Possiamo affidarci alle

fonti che abbiamo?


Incantamenta

e Maleficia

Quando appare alla mente

l’immagine sfocata di una

donna dal cappello a punta,

si visualizza sempre lei

immersa in una danza

ondulata mentre mescola un

calderone strapieno che

ribolle sopra un fuoco rosso

e scoppiettante.

La rappresentazione di una

donna che crea le sue

pozioni circondata da erbe

appese a seccare, mortai

appena usati e boccettine in

attesa di essere riempite.

Fondamentalmente le nostre antenate

streghe erano proprio così. Esperte nelle

proprietà delle erbe, erano i primi medici della

storia. Nelle donne era custodito il segreto

delle piante e non solo. Fra i segreti,

tramandati oralmente di generazione in

generazione, sappiamo che c’erano anche

quelli occulti, quelli più dediti alla magia e alla

superstizione, che all’originale potere curativo

di erbe ed altre sostanze. La magia di per sé,

ha da sempre destato curiosità e devozione.

L’uomo, ha probabilmente sempre coltivato

una consapevolezza nei suoi confronti,

sapendo che infondo infondo si aveva e si ha a

che fare con energia in movimento, e su

questo i nostri antenati erano molto esperti.


Ricostruzionismo

Possiamo fidarci delle fonti che abbiamo a disposizione?

Inoltrarsi negli oscuri meandri della stregoneria,

molto spesso può causare confusione. La colpa non

è nostra, possiamo essere giustificati dal fatto che

nell’arco di decenni miti, storie, rituali si

abbracciano e si mescolano in un unico grande

calderone che è la nostra cultura. Una cultura fatta

di numerose sfaccettature, ognuna però

intersecata ad un’altra. La religione ha intessuto la

sua trama sulle credenze popolari, e le epoche si

sono succedute con i loro avvenimenti più o meno

conosciuti, che hanno contribuito a costruire

l’intricato labirinto di strade e viottoli che portano

alle più svariate forme di stregoneria e magia. Ma

per partire col piede giusto, cerchiamo di iniziare

proprio specificando da dove nasce il termine

Stregheria. Voglio iniziare da questo punto, proprio

perché di termini ce ne sono tanti, ma questo è uno

di quelli di cui conosciamo poco e niente la storia.


Alberi Genealogici

Quando la

famiglia è un bene

prezioso, da

conservare nel

profondo del nostro

cuore, ricostruire i

pezzi di ciò che è

stata, crea una

continuità che si

avvicina molto al

tramandare antiche

memorie e formule

nascoste.

Il calderone che ribolliva costantemente su un

focolare di cenere e carboni ardenti, e la voce di

una vecchina che raccontava ai più piccoli le

storie del paese, il perché di quelle erbe appese al

soffitto, della scopa di saggina lasciata davanti

alla porta, di quelle notti fredde e nevose dove si

potevano sentire gli ululati dei lupi dalle

montagne. Non c’era la luce elettrica, ma solo

tantissime candele. E la casa profumava di cucina

e di erbe aromatiche, e l’aria era coronata dalle

canzoni contadine che si intonavano in coro. Cosa

possiamo immaginare e visualizzare quando

ripensiamo ai nostri avi, bisnonni, bis-bisnonni.

Coloro che compongono come piccoli tasselli il

nostro albero genealogico, coloro che ci hanno

lasciato, consapevolmente e non, le tradizioni di

famiglia, i geni, le abitudini.


RICORDI D'IRPINIA

E DELLE SUE

JANARE

La casa dei miei nonni è piccola.

Eppure durante le feste eravamo

minimo in venti ad andare su e giù per

quel corridoio stretto; chi cucinava, chi

giocava a carte, chi fumava. Ho

trascorso le mie feste ad ascoltare i

racconti di nonna che mi parlava della

sua Irpinia. E con i miei cugini e cugine,

ascoltavamo con quel brivido che ti

corre lungo la schiena, ma la voglia di

sentire quelle storie antiche. Oggi

ricordiamo ancora le storie del paese,

ed ogni parola ormai è appoggiata alla

memoria, come un abito che scende a

pennello e avvolge il seno, la vita, i

fianchi. Quell’abito setoso, che indossa

la mia anima, riecheggia delle parole di

mia nonna, che con la calma, che solo

una donna saggia può avere, ci

abbracciava intorno alla stufa, per

tenerci nelle sue calde braccia e farci

viaggiare attraverso i suoi meravigliosi

racconti. Mentre il profumo di buccia

d’arancia e lo scricchiolare delle

castagne sul fuoco la faceva da

sottofondo, in quella piccola casa piena

di gente indaffarata, a volte il tempo si

fermava, e nel silenzio ascoltavamo

storie di lupenari, janare, fantasmi.

L’Irpinia è la terra verde che ha cullato

la mia infanzia. Ogni cosa l’ho lasciata

lì, ogni ricordo bello, ogni natale pieno

di quelle luci colorate anni 80, la

pasqua col rumore della carta delle

uova, il profumo delle pizzette che

nonna faceva per colazione, i fuochi

d’artificio a capodanno.


M A T T E U C C I A

INTERVISTA ALLA STREGA

“Intervista alla Strega”, mette in scena

un’immaginaria intervista con una strega realmente

vissuta nel periodo buio dell’inquisizione. In questo

caso la “I” sta per intervistatrice e la “M” per

Matteuccia, la nostra strega intervistata, accusata di

stregoneria e condannata a morte sul rogo il 20

marzo 1428.

I: Ciao Matteuccia; raccontati!

M: Sono Matteuccia da Todi. In realtà mi conoscete

tutti come la strega di Ripabianca, nome del villaggio

in cui sono vissuta. Non mi pento di nulla nella mia

vita; l’ho vissuta come volevo, libera ed indipendente.

Ho costruito il mio destino da sola, e ne vado fiera.

I: Hai avuto un nemico inarrestabile giusto?

M: Ma non lo chiamerei nemico…lui pensava di stare

nel giusto, ed era talmente convinto di ciò che faceva

che riusciva ad ammaliare le masse. Non a caso fu il

predicatore che viaggiò per l’Europa, affinché i dogmi

della chiesa avessero la meglio su tutto. Un nemico,

forse, ma che ha reso il mio nome eterno.

I: BERNARDINO DA SIENA; IL FAMOSO E

CONTROVERSO PREDICATORE, UNO DEI

PRINCIPALI PROTAGONISTI

DELL’INQUISIZIONE. DI COSA TI ACCUSAVA?

M: (Sorride)… di cosa mi accusava…io devo dire la

verità, inizialmente ero divertita da tutto questo.

Prima delle atroci torture, non credevo che facesse

sul serio. Infanticidio. Io. Ci vuole una gran fantasia

accusare una persona che si è costruita una vita con

le proprie mani, di questi crimini, ma a quanto pare

alle folle importava solo avere le prove, vere o false

che siano.


Lunario

DEI GIORNI DI FESTA


Il sole si ferma

Il solstizio d’estate ci avvolge con la sua magia luminosa. Una magia che brilla, come mille

candele che si lasciano trascinare su un piatto di acqua limpida. Un’energia che ci arriva

da tutte le parti, laddove un tappeto verde si srotola nel bosco di fronte a noi, ci accarezza

un manto di cielo stellato, ed i profumi che ci abbracciano pervadono il nostro animo fino

ad infonderlo di incanto. Le erbe aromatiche ed i fiori adornano ogni spiraglio di vento, ed

ogni respiro è una meditazione che contempla il momento presente, quello che è la realtà

che ci circonda, quello che siamo noi, qui ed ora.

"Ardono i sementi, scricchiola il grano, insetti azzurri cercano ombra, toccano il fresco. E a

sera salgono mille stelle fresche verso il cielo cupo. Son lucciole vagabonde. Crepita senza

bruciare la notte d'estate". (P.Neruda)

Il Solstizio è la massima apoteosi della Luce sulla terra di mezzo, è una notte carica di

energie che provengono da secoli di tradizione e deriva dal latino solstat,

"il sole si ferma".

Momento perfetto per la divinazione, i solstizi sono delle porte (come venivano chiamati

dai greci) che delimitano la linea sottile fra gli uomini e gli Dei, il visibile e l’invisibile. Il Dio

Giano bifronte, che oggi possiamo identificare nella festività dei due San Giovanni Janus-

Joannes, era il custode delle porte solstiziali, nella tradizione romana, ed era rappresentato

proprio con due volti uno più anziano e l’altro giovanile con lineamenti femminili.

Giano rappresenta l'iniziatore, colui che ruotando sulla sua terza faccia invisibile, cioè

l'asse del mondo, conduce alle due porte solstiziali, quindi suo è il compito di

accompagnare il passaggio dallo stato profano a quello iniziatico.

Gli antichi romani, nella notte del solstizio, trasformavano l’entrata delle loro case in “

Janua Foris” un passaggio dove una statua di Giano controllava l’ingresso e sorvegliava la

porta di casa.


Antico grimorio


TREGENDA MAGAZINE - NUMERO 2 - GIUGNO 2023

DIREZIONE E CAPOREDATTORE:

CARDONE VALENTINA

BIBLIOGRAFIA: LA STREGA, LA

LUNA, IL SOLSTIZIO - IL SABBA

ITALIANO - ALMANACCO DELLE

TRADIZIONI POPOLARI - NELLA

TERRA DELLE JANARE -

CALENDARIO DI CATTABIANI

FOTOGRAFIA: UNSPLASH

(IMMAGINI DI PUBBLICO

DOMINIO)

RIFERIMENTI SITO E SOCIAL:

A PIEDI SCALZI PER IL MONDO

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è un'idea di

CARDONE VALENTINA

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