Allure Magazine (2-2023)
Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto. Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.
028 LEGGI facilmente accessibili alle autorità competenti - dovrebbero includere gli elementi relativi a identità e qualità per la salute umana ed effetti attribuiti al cosmetico, oltre a una relazione sulla sua sicurezza. Inoltre, per ogni prodotto immesso sul mercato la legge prevede l’identificazione di un responsabile, garante degli obblighi disciplinati dal regolamento CE n.1223/2009. Si citano al riguardo gli articoli 4 e 5, riportati di seguito, relativi rispettivamente alla persona responsabile e ai suoi obblighi: • “Sono immessi sul mercato soltanto i prodotti cosmetici per i quali una persona fisica o giuridica è stata designata come ‘persona responsabile’ all’interno della Comunità. Per ogni prodotto cosmetico immesso sul mercato, la persona responsabile ne garantisce il rispetto degli obblighi pertinenti stabiliti dal presente regolamento” (…). • “Le persone responsabili (…) che ritengono o hanno motivo di credere che un prodotto cosmetico, che esse hanno immesso sul mercato, non sia conforme al presente regolamento adottano immediatamente le misure correttive necessarie per rendere conforme tale prodotto, ritirarlo o richiamarlo, se del caso. Inoltre, qualora il prodotto cosmetico presenti un rischio per la salute umana, le persone responsabili ne informano immediatamente le competenti autorità nazionali degli Stati membri in cui hanno reso disponibile il prodotto e dello Stato membro nel quale la documentazione informativa è immediatamente disponibile, indicando in particolare i dettagli relativi alla mancata conformità e le misure correttive adottate. Le persone responsabili cooperano con tali autorità, su richiesta di queste ultime, per qualsiasi azione intesa a evitare i rischi presentati dai prodotti cosmetici che esse hanno reso disponibili sul mercato. In particolare, le persone responsabili, a seguito di una richiesta motivata di un’autorità nazionale competente, forniscono a quest’ultima tutte le informazioni e la documentazione”. Compito del soggetto responsabile è redigere un dossier che comprenda le informazioni sul prodotto e ne attesti la sicurezza. Si tratta del PIF (Product vincono le info trasparenti Information File), una relazione volta a comprovare qualità e conformità del cosmetico. Senza dimenticare l’obbligo di disporre, in linea con le prescrizioni del regolamento, di un sistema di cosmeto-vigilanza al fine di gestire correttamente le segnalazioni in caso di effetti indesiderati dovuti all’applicazione del prodotto e per poter intervenire con tempestività, segnalando alle autorità competenti eventuali problematiche riscontrate. Nella tracciabilità è possibile quindi scorgere un’opportunità di miglioramento per le aziende. Infatti, rilevare eventuali inefficienze e problematiche permette di intervenire tempestivamente migliorando la competitività dell’azienda nel settore. L’efficacia di un’azione corale A dimostrare una particolare attenzione al tema della blockchain e al ruolo che essa svolge nella lotta alla contraffazione dei marchi, in quanto mezzo per garantire l’autenticità dei prodotti, cosmetici inclusi, è stata l’EUIPO (Ufficio dei Marchi dell’- Unione Europea). Ha infatti organizzato una competizione collaborativa, detta Blockathon, incentrata sulla blockchain e sulla creazione di un’infrastruttura da utilizzare per la tracciabilità dei prodotti. A seguito dell’evento, l’EUIPO ha formato il Forum Anti-Counterfeiting Blockathon allo scopo di riunire le parti interessate, pubbliche e private, in una coalizione per sostenere l’esito di Blockathon, compresa la prototipazione della soluzione vincente. Il Blockathon Forum è dunque un network di persone e organizzazioni, che lavorano insieme per realizzare una futura realtà anticontraffazione, che collegherà organizzazioni, autorità di contrasto e cittadini per dimostrare l’autenticità e la provenienza dei prodotti. Obiettivo: promuovere una maggior sincronizzazione, cooperazione e decentralizzazione per collegare tutti gli attori
interessati e sensibilizzare le aziende, spingendole a impegnarsi nel garantire l’originalità del prodotto. Il forum è aperto a tutti e chiunque abbia idee o contributi da condividere sul tema blockchain potrà accedervi. Tra le soluzioni oggetto di studio anche quelle destinate ai cosmetici, per i quali il tasso di contraffazione risulta piuttosto elevato. In tale contesto, la blockchain può fornire un archivio sicuro degli step produttivi, permettendo così a ogni player di comunicare con gli altri soggetti coinvolti e rendere disponibile un’analisi accurata e completa. Carta d’identità per i prodotti I consumatori stanno riservando un crescente interesse verso gli ingredienti e i processi produttivi dei cosmetici che acquistano, prediligendo formulazioni naturali, sostenibili sia per la salute che per l’ambiente. Ciò li porta a prediligere marchi che adottino politiche di trasparenza e permettano l’accesso al mondo celato dietro la creazione del prodotto e precedente la sua commercializzazione. Le aziende, dunque, per essere competitive e attrarre i consumatori, puntano su sistemi in grado di tracciare e identificare ogni cosmetico, creandone una sorta di “carta d’identità”. La creazione di questo documento di riconoscimento può avvenire grazie alla tecnologia blockchain. Dal punto di vista pratico la tracciabilità avviene generalmente mediante un QR code che consente, tramite lo smartphone, di accedere a tutte le informazioni disponili su un articolo. Ma non sempre la presenza di un QR code associato a un cosmetico è sufficiente a garantirne l’autenticità. Vi sono infatti dei QR code statici, che rimandano esclusivamente alla pagina web della società produttrice e che, per questo motivo, possono essere duplicati con facilità. Differenti i QR dinamici, che identificano un prodotto e forniscono informazioni sulla sua origine, la data di produzione, gli ingredienti, aggiornabili dalle aziende con cadenza periodica. Questi ultimi, a differenza dei precedenti, dispongono di un sistema di tracciamento del codice: preferirli offrirà dunque una tutela in più ai consumatori e la possibilità di combattere in maniera più efficace i tentativi di contraffazione. La tracciabilità è dunque un importante strumento per il consumatore che, con il suo smartphone, potrà velocemente accedere al mondo del cosmetico e compiere scelte consapevoli. Riducendo così il rischio di imbattersi in prodotti contraffatti e dannosi, con tutela anche delle aziende e dei loro investimenti in tema di proprietà intellettuale. Solo i QR dinamici identificano un prodotto e forniscono informazioni sulla sua origine, la data di produzione e gli ingredienti
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facilmente accessibili alle autorità competenti -<br />
dovrebbero includere gli elementi relativi a identità<br />
e qualità per la salute umana ed effetti attribuiti al<br />
cosmetico, oltre a una relazione sulla sua sicurezza.<br />
Inoltre, per ogni prodotto immesso sul mercato la<br />
legge prevede l’identificazione di un responsabile,<br />
garante degli obblighi disciplinati dal regolamento<br />
CE n.1223/2009. Si citano al riguardo gli articoli 4<br />
e 5, riportati di seguito, relativi rispettivamente alla<br />
persona responsabile e ai suoi obblighi:<br />
• “Sono immessi sul mercato soltanto i prodotti<br />
cosmetici per i quali una persona fisica o giuridica è<br />
stata designata come ‘persona responsabile’ all’interno<br />
della Comunità. Per ogni prodotto cosmetico<br />
immesso sul mercato, la persona responsabile<br />
ne garantisce il rispetto degli obblighi<br />
pertinenti stabiliti dal presente<br />
regolamento” (…).<br />
• “Le persone responsabili (…) che<br />
ritengono o hanno motivo di credere<br />
che un prodotto cosmetico, che<br />
esse hanno immesso sul mercato,<br />
non sia conforme al presente regolamento<br />
adottano immediatamente le<br />
misure correttive necessarie per rendere<br />
conforme tale prodotto, ritirarlo o richiamarlo,<br />
se del caso. Inoltre, qualora il prodotto<br />
cosmetico presenti un rischio per la salute umana, le<br />
persone responsabili ne informano immediatamente<br />
le competenti autorità nazionali degli Stati membri in<br />
cui hanno reso disponibile il prodotto e dello Stato<br />
membro nel quale la documentazione informativa è<br />
immediatamente disponibile, indicando in particolare<br />
i dettagli relativi alla mancata conformità e le misure<br />
correttive adottate. Le persone responsabili cooperano<br />
con tali autorità, su richiesta di queste ultime, per<br />
qualsiasi azione intesa a evitare i rischi presentati dai<br />
prodotti cosmetici che esse hanno reso disponibili sul<br />
mercato. In particolare, le persone responsabili, a<br />
seguito di una richiesta motivata di un’autorità nazionale<br />
competente, forniscono a quest’ultima tutte le<br />
informazioni e la documentazione”.<br />
Compito del soggetto responsabile è redigere un<br />
dossier che comprenda le informazioni sul prodotto<br />
e ne attesti la sicurezza. Si tratta del PIF (Product<br />
vincono<br />
le info<br />
trasparenti<br />
Information File), una relazione volta a comprovare<br />
qualità e conformità del cosmetico. Senza dimenticare<br />
l’obbligo di disporre, in linea con le prescrizioni<br />
del regolamento, di un sistema di cosmeto-vigilanza<br />
al fine di gestire correttamente le segnalazioni in caso<br />
di effetti indesiderati dovuti all’applicazione del prodotto<br />
e per poter intervenire con tempestività, segnalando<br />
alle autorità competenti eventuali problematiche<br />
riscontrate. Nella tracciabilità è possibile quindi<br />
scorgere un’opportunità di miglioramento per le<br />
aziende. Infatti, rilevare eventuali inefficienze e problematiche<br />
permette di intervenire tempestivamente<br />
migliorando la competitività dell’azienda nel settore.<br />
L’efficacia di un’azione corale<br />
A dimostrare una particolare attenzione<br />
al tema della blockchain e al ruolo che<br />
essa svolge nella lotta alla contraffazione<br />
dei marchi, in quanto mezzo<br />
per garantire l’autenticità dei prodotti,<br />
cosmetici inclusi, è stata<br />
l’EUIPO (Ufficio dei Marchi dell’-<br />
Unione Europea). Ha infatti organizzato<br />
una competizione collaborativa,<br />
detta Blockathon, incentrata sulla<br />
blockchain e sulla creazione di un’infrastruttura<br />
da utilizzare per la tracciabilità dei prodotti.<br />
A seguito dell’evento, l’EUIPO ha formato il<br />
Forum Anti-Counterfeiting Blockathon allo scopo di<br />
riunire le parti interessate, pubbliche e private, in una<br />
coalizione per sostenere l’esito di Blockathon, compresa<br />
la prototipazione della soluzione vincente. Il<br />
Blockathon Forum è dunque un network di persone e<br />
organizzazioni, che lavorano insieme per realizzare<br />
una futura realtà anticontraffazione, che collegherà<br />
organizzazioni, autorità di contrasto e cittadini per<br />
dimostrare l’autenticità e la provenienza dei prodotti.<br />
Obiettivo: promuovere una maggior sincronizzazione,<br />
cooperazione e<br />
decentralizzazione per<br />
collegare tutti gli attori