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Allure Magazine (2-2023)

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.

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Digitalizzazione e blockchain<br />

per tracciare i cosmetici<br />

e proteggere il mercato<br />

L’identificazione certa dei prodotti e delle loro caratteristiche in ogni fase della catena<br />

produttiva e distributiva rappresenta una garanzia fondamentale per l’industria<br />

e il consumatore. Un obiettivo reso possibile dal supporto di tecnologie all’avanguardia,<br />

alla base anche del Blockathon, competizione voluta dall’EUIPO (Ufficio dei<br />

Marchi dell’Unione Europea) per creare una realtà anticontraffazione. di Giovanna Mudulu<br />

Una premessa è d’obbligo: i cosmetici contraffatti<br />

non solo violano i diritti di proprietà intellettuale<br />

(marchi, design, brevetti) di terzi, danneggiando il<br />

sistema economico, ma sono altresì fabbricati senza<br />

rispettare gli standard di sicurezza e di qualità stabiliti<br />

dalla legge. Ciò inciderà sull’efficacia dei prodotti<br />

stessi, che non saranno in grado di sortire gli effetti<br />

desiderati o potrebbero risultare dannosi alla salute<br />

dei consumatori. Vi è dunque un’esigenza di trasparenza<br />

legata alla necessità di tracciare i cosmetici,<br />

monitorando le fasi di vita di ciascun prodotto e<br />

dando all’utente la possibilità di verificarne caratteristiche<br />

e originalità. Ma come raggiungere questo<br />

obiettivo? Garantire l’integrità e la limpidezza in<br />

ogni passaggio della catena produttiva e distributiva<br />

è oggi possibile grazie all’analisi dei dati. Questo<br />

avrà risvolti positivi in termini di tutela dei marchi,<br />

dell’ambiente e del consumatore. <strong>Allure</strong> ne parla con<br />

Miriam Mangieri, Counsel di Jacobacci & Partners.<br />

Sì ai dati immutabili<br />

Per risolvere molte problematiche che le aziende<br />

affrontano nel processo di implementazione della<br />

tracciabilità dei loro prodotti, viene in soccorso la<br />

tecnologia blockchain, in grado di registrare scambi<br />

e informazioni in modo sicuro e permanente. I dati<br />

sono resi immutabili grazie all’utilizzo di procedure<br />

crittografiche. In tal modo l’articolo sarà sempre<br />

“unico” e rintracciabile. La blockchain permette<br />

quindi alle aziende di creare un canale di comunicazione<br />

con i potenziali acquirenti, attraverso il quale<br />

condividere informazioni sul proprio assortimento<br />

in modo trasparente. Tutti gli eventi e le fasi di una<br />

determinata filiera possono dunque essere tracciati<br />

in modo sicuro, valorizzando l’unicità e la storia dei<br />

prodotti e proteggendo i marchi dalla contraffazione.<br />

Questa tecnologia fornisce, inoltre, rassicurazioni<br />

al consumatore finale riguardo la sostenibilità del<br />

prodotto, consentendo all’azienda di evidenziare

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