Allure Magazine (2-2023)
Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto. Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.
016 INTERVISTA 67% è composto da donne e parliamo 18 lingue. La competenza in ambito beauty è il primo criterio nella scelta. Quali sono i partner che collaborano con voi in questo progetto? Abbiamo creato relazioni solide con realtà italiane molto specializzate, un processo che ha richiesto una grande ricerca. La partnership più significativa è quella con Intercos, un’eccellenza italiana nel mondo della produzione cosmetica, di cui dal 2021 deteniamo il 2% del capitale. La collaborazione si estende alla sua controllata Cosmint, produttrice di fragranze. Un altro partner è ICR, azienda italiana altamente qualificata nella creazione e produzione di profumi e cosmetici. Brand prestigioso e made in Italy sono valori indiscutibili che vi appartengono, ma quali sono le strategie distintive con cui approcciate il mercato del beauty a livello worldwide? Il nostro approccio si basa su due pilastri: italianità e artigianalità. L’obiettivo è quello di costruire una vera filiera made in Italy del beauty: ingredienti, formulazioni, packaging, tutto è realizzato nel nostro Paese. Puntiamo a raccontare il saper fare nazionale in tutte le sue declinazioni - dalla moda all’interior design, dai gioielli agli orologi, fino al beauty -, sempre sotto il coordinamento creativo dei signori stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Oltre allo sviluppo di nuove creazioni olfattive, che rappresentano il nostro core business, il lancio del nuovo make-up sarà un momento fondamentale per l’esercizio del brand building in atto. Questo marchio, dall’enorme potenziale inesplorato, deve mettere il “colore” al centro del nuovo progetto, al fine di strutturarsi definitivamente a due assi nella categoria beauty. Quali sono i Paesi dove il marchio ha maggior appeal e perché? Il brand - che per il beauty fattura solo il 6% in Italia e il resto all’estero - ha un appeal fortissimo in Usa, America Latina e Medio Oriente, ma l’Europa è il primo mercato per le fragranze. A breve, ci sarà un focus significativo sull’Asia, in particolare Corea e Cina. Abbiamo una grande opportunità di crescita in K&Q una coppia reale tutti questi Paesi. Quello che ci viene riconosciuto è un’identità distintiva, basata su valori riconoscibili e coerenti, profondamente legati alla cultura italiana. Il mercato della bellezza è fortemente legato all’emotività e la profumeria italiana, da sempre, si differenzia dagli altri Paesi. Quale sarà, quindi, il vero driver che guiderà il consumatore italiano all’acquisto dei prodotti Dolce&Gabbana Beauty? L’universo beauty, per il consumatore, rappresenta un’esperienza a tutto tondo, non limitata al prodotto, ma in grado di creare una forte identificazione con l’universo valoriale del brand. Noi crediamo nella valorizzazione delle realtà artigianali del nostro Paese e nel legame profondo con il territorio, da sempre uno dei capisaldi della filosofia Dolce&Gabbana. A fare la differenza, però, è sempre la qualità: siamo convinti che i consumatori cerchino prodotti d’eccellenza, sempre più orientati alla sostenibilità. Il beauty diventerà sempre di più la categoria di accesso al marchio, nel rispetto del suo posizionamento. Sono previsti lanci imminenti di fragranze, ma che destino avranno quelle già in gamma? Stiamo lavorando su un restyling di quasi l’80% del catalogo fragranze esistente, in un’ottica di innovazione e attenzione alle esigenze del consumatore. Alcuni prodotti saranno rilavorati e rinnovati, altri eliminati dal catalogo per dar spazio alle importanti novità che ci attendono. Già alla fine del 2022 l’azienda ha creato il proprio account Instagram, con una nuova campagna dedicata, lavorando al lancio dell’e-commerce in Europa e Usa
Come hanno reagito i profumieri italiani alla presentazione di questo progetto? L’accoglienza è stata molto positiva nel settore sia a livello italiano che internazionale, c’era attesa sul progetto e i numeri già ricompensano le nostre scelte. È stato premiato anche il coraggio imprenditoriale di un’azienda, che vanterà per sempre di essere il primo marchio italiano fashion ad aver internalizzato il beauty. Con la trasformazione digitale in atto quali saranno le vostre leve fondamentali per preservare l’autorevolezza di questo brand anche nel beauty? La nostra autorevolezza deriva dall’esperienza, dalla professionalità e dalla credibilità di un brand come Dolce&Gabbana. È un progetto che ci vede seriamente impegnati con risorse finanziarie e umane notevoli. L’evoluzione del digitale rappresenta un’imperdibile opportunità, soprattutto nel beauty, che rappresenta il primo accesso del consumatore al brand e si rivolge a un target sempre più ampio e diversificato. Già alla fine del 2022 abbiamo lanciato il nostro account Instagram, con una nuova campagna dedicata e stiamo lavorando al lancio dell’e-commerce in Europa e negli Stati Uniti. Anche per questi canali on-line sono stati sviluppati contenuti innovativi e di grande qualità. Quali sono le previsioni di crescita per i prossimi due anni? L’obiettivo entro fine 2023 è crescere in modo significativo nel fatturato, ma soprattutto elevare la categoria beauty per Dolce&Gabbana in quanto a qualità di prodotto e posizionamento. Progetti futuri? Lanceremo molti nuovi prodotti nei prossimi mesi: a settembre arriverà una fragranza femminile con una testimonial di spicco e ci sarà un’anticipazione della nuova linea make-up, rilanciata completamente nel 2024. L’anno successivo arriverà lo skincare. Prevediamo inoltre l’apertura di numerose boutique monomarca beauty in tutto il mondo. Il nostro obiettivo è essere tra i primi cinque brand moda nel beauty nei mercati principali e tra i primi dieci in tutti i Paesi. Nei prossimi cinque anni puntiamo a triplicare le vendite, raggiungendo un volume d’affari di 3 miliardi di euro. La nuova fragranza Dolce Violet by Dolce&Gabbana e a lato Deva Cassel protagonista della campagna. Le fragranze K e Q by Dolce&Gabbana, rispettivamente per Lui e per Lei con i testimonial. Q è la prima fragranza della maison prodotta in-house.
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67% è composto da donne e parliamo 18 lingue. La<br />
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Abbiamo creato relazioni solide con realtà italiane<br />
molto specializzate, un processo che ha richiesto una<br />
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produzione cosmetica, di cui dal 2021 deteniamo il<br />
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controllata Cosmint, produttrice di fragranze. Un altro<br />
partner è ICR, azienda italiana altamente qualificata<br />
nella creazione e produzione di profumi e cosmetici.<br />
Brand prestigioso e made in Italy sono valori indiscutibili<br />
che vi appartengono, ma quali sono<br />
le strategie distintive con cui approcciate il<br />
mercato del beauty a livello worldwide?<br />
Il nostro approccio si basa su due<br />
pilastri: italianità e artigianalità. L’obiettivo<br />
è quello di costruire una<br />
vera filiera made in Italy del beauty:<br />
ingredienti, formulazioni, packaging,<br />
tutto è realizzato nel nostro<br />
Paese. Puntiamo a raccontare il saper<br />
fare nazionale in tutte le sue declinazioni<br />
- dalla moda all’interior design, dai gioielli agli<br />
orologi, fino al beauty -, sempre sotto il coordinamento<br />
creativo dei signori stilisti Domenico Dolce e<br />
Stefano Gabbana. Oltre allo sviluppo di nuove creazioni<br />
olfattive, che rappresentano il nostro core business,<br />
il lancio del nuovo make-up sarà un momento<br />
fondamentale per l’esercizio del brand building in<br />
atto. Questo marchio, dall’enorme potenziale inesplorato,<br />
deve mettere il “colore” al centro del nuovo<br />
progetto, al fine di strutturarsi definitivamente a due<br />
assi nella categoria beauty.<br />
Quali sono i Paesi dove il marchio ha maggior appeal e<br />
perché?<br />
Il brand - che per il beauty fattura solo il 6% in Italia<br />
e il resto all’estero - ha un appeal fortissimo in Usa,<br />
America Latina e Medio Oriente, ma l’Europa è il<br />
primo mercato per le fragranze. A breve, ci sarà un<br />
focus significativo sull’Asia, in particolare Corea e<br />
Cina. Abbiamo una grande opportunità di crescita in<br />
K&Q<br />
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tutti questi Paesi. Quello che ci viene riconosciuto<br />
è un’identità distintiva, basata su valori riconoscibili<br />
e coerenti, profondamente legati alla cultura italiana.<br />
Il mercato della bellezza è fortemente legato all’emotività<br />
e la profumeria italiana, da sempre, si differenzia dagli altri<br />
Paesi. Quale sarà, quindi, il vero driver che guiderà il consumatore<br />
italiano all’acquisto dei prodotti Dolce&Gabbana<br />
Beauty?<br />
L’universo beauty, per il consumatore, rappresenta<br />
un’esperienza a tutto tondo, non limitata al prodotto,<br />
ma in grado di creare una forte identificazione<br />
con l’universo valoriale del brand. Noi crediamo<br />
nella valorizzazione delle realtà artigianali del<br />
nostro Paese e nel legame profondo con il territorio,<br />
da sempre uno dei capisaldi della filosofia<br />
Dolce&Gabbana. A fare la differenza,<br />
però, è sempre la qualità: siamo convinti<br />
che i consumatori cerchino<br />
prodotti d’eccellenza, sempre più<br />
orientati alla sostenibilità. Il beauty<br />
diventerà sempre di più la categoria<br />
di accesso al marchio, nel<br />
rispetto del suo posizionamento.<br />
Sono previsti lanci imminenti di fragranze,<br />
ma che destino avranno quelle già in<br />
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Stiamo lavorando su un restyling di quasi<br />
l’80% del catalogo fragranze esistente, in<br />
un’ottica di innovazione e attenzione alle esigenze<br />
del consumatore. Alcuni prodotti saranno rilavorati<br />
e rinnovati, altri eliminati dal catalogo per dar spazio<br />
alle importanti novità che ci attendono.<br />
Già alla fine del 2022<br />
l’azienda ha creato il<br />
proprio account<br />
Instagram, con una<br />
nuova campagna dedicata,<br />
lavorando al lancio<br />
dell’e-commerce<br />
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