Archeomatica_1_2023
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AGORÀ<br />
Archeologia 3D: un drone permetterà<br />
di rilevare strutture<br />
sepolte non ancora indagate e<br />
di riprodurle digitalmente – Si<br />
è concluso il progetto UAVIMALS,<br />
una ricerca interdisciplinare tra<br />
archeologia e biorobotica, condotta<br />
dalla Sapienza Università<br />
di Roma e dalla Scuola Superiore<br />
Sant’Anna e tesa alla realizzazione<br />
di un prototipo aereo laser<br />
scanner, di piccole dimensioni,<br />
utile per le indagini di archeologia<br />
leggera. Il progetto è stato<br />
sostenuto da un finanziamento<br />
della National Geographic Society<br />
ottenuto nel settembre<br />
del 2018, con un Early Carrer<br />
Grants (EC-50761T-18) da Federica<br />
Vacatello (project leader e<br />
PhD in Archeologia – curriculum<br />
di Archeologia ed Antichità post<br />
classiche - presso il Dipartimento<br />
di Scienze dell’antichità della<br />
Sapienza Università di Roma),<br />
che ha coadiuvato un gruppo<br />
di ricerca composto da archeologi,<br />
ingegneri e tecnici di biorobotica.<br />
All’ingegnerizzazione<br />
del prototipo hanno preso parte<br />
Stefano Roccella (Istituto di<br />
BioRobotica della Scuola Superiore<br />
Sant’Anna di Pisa), Andrea<br />
Vannini (Istituto di BioRobotica<br />
della Scuola Superiore Sant’Anna<br />
di Pisa) e Sirena Cascarano (Istituto<br />
di BioRobotica della Scuola<br />
Superiore Sant’Anna di Pisa) con<br />
la collaborazione di Marcello Calisti<br />
del Dipartimento di Agri-Robotica<br />
dell’Università di Lincoln,<br />
mentre l’aspetto archeologico è<br />
stato curato anche da Francesca<br />
Romana Stasolla e da Giorgia<br />
Maria Annoscia del<br />
Dipartimento di Scienze<br />
dell’antichità della Sapienza<br />
Università di Roma,<br />
e infine da Carlo Citter del<br />
Dipartimento di Scienze<br />
Storiche dei Beni Culturali<br />
dell’Università di Siena.<br />
Lo strumento realizzato<br />
consiste in un drone a<br />
basso costo, che integra, nella<br />
sua stessa centralina, un sensore<br />
LIDAR a stato solido (cioè un<br />
sensore laser senza parti in movimento)<br />
che durante la scansione<br />
dell'area di interesse è in<br />
grado di misurare la distanza da<br />
un punto del terreno sorvolato,<br />
mentre un computer di bordo<br />
salva i valori acquisiti e li sincronizza<br />
con i relativi dati provenienti<br />
dai sensori di volo, ovvero<br />
angoli, posizione e altitudine<br />
dello strumento. I record ottenuti<br />
vengono caricati su un laptop<br />
e sono gli input per un'app<br />
personalizzata che calcola in pochi<br />
secondi le coordinate 3D di<br />
una nuvola di punti. La nuvola è<br />
poi processata off-line mediante<br />
l’uso di un software open source<br />
al fine di ottenere la rappresentazione<br />
3D dell'ambiente scansionato.<br />
Il prototipo realizzato si<br />
è dimostrato funzionale per l’esame<br />
di piccole e medie porzioni<br />
territoriali non solo in campo archeologico<br />
ma anche in ambito<br />
ingegneristico, architettonico e<br />
ambientale. La capacità di registrare<br />
in maniera estremamente<br />
precisa l’altimetria del terreno,<br />
infatti, lo rende particolarmente<br />
adatto per l’identificazione di<br />
anomalie di quota che, in contesti<br />
archeologici, possono segnalare<br />
la presenza di strutture<br />
sepolte non ancora indagate.<br />
L’innovatività di UAVIMALS risiede<br />
principalmente nel tipo di<br />
tecnologia LIDAR impiegata che<br />
permette di ottenere prestazioni<br />
simili a quelle di strumenti<br />
già abbondantemente impiegati<br />
nell’ambito del rilievo indiretto,<br />
ma ad un costo economico notevolmente<br />
inferiore e con un dispendio<br />
di energie sensibilmente<br />
ridotto dalle dimensioni dello<br />
strumento che lo rendono maneggevole<br />
e facilmente trasportabile<br />
anche in luoghi di difficile<br />
accesso.<br />
UAVIMALS, in seguito ad una<br />
prima fase di sperimentazione<br />
laboratoriale, è stato testato<br />
sull’area della città medievale<br />
di Cencelle, scavo archeologico<br />
che rientra nel programma<br />
“Grandi Scavi” Sapienza sotto la<br />
direzione scientifica di Francesca<br />
Romana Stasolla. All’interno<br />
di questo contesto, lo strumento<br />
ha scansionato aree interne ai<br />
saggi di scavo ma non ancora indagate,<br />
che presentavano dei livelli<br />
d’interro minimi, rivelando<br />
delle anomalie nelle quote della<br />
superficie del terreno, che si<br />
sono dimostrate coincidenti con<br />
due edifici di grandi dimensioni<br />
non ancora individuati dalle indagini<br />
archeologiche, ma che saranno<br />
oggetto di ricerca durante<br />
le future campagne di scavo.<br />
Il principale risultato del progetto<br />
UAVIMALS è stata la nascita di<br />
una collaborazione tra il Dipartimento<br />
di Scienze dell’antichità<br />
e l’Istituto di BioRobotica della<br />
Scuola Superiore Sant’Anna di<br />
Pisa, finalizzata allo sviluppo di<br />
strumenti di volo ottimizzati per<br />
l’applicazione nelle indagini territoriali,<br />
al fine di migliorare la<br />
ricerca archeologica anche mediante<br />
l’uso di strumenti sempre<br />
più performanti.<br />
Fonte: Comunicato Stampa integro<br />
Scuola Universitaria Superiore<br />
di PISA<br />
44 ArcheomaticA N°1 <strong>2023</strong>