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sara-al-tramonto

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aggrappa per non affondare, fissando gli occhi su qualcosa di vicino

per non dover guardare lontano, dove risiede solo l’abisso.

La testa, che la stanchezza aveva disancorato dalla logica, andò

alla ragazza sconosciuta, Dalinda Molfino, una figlia piccola, le mani

macchiate dal sangue del padre che presto sarebbe morto

comunque. Droga e rabbia, certo. Ma anche l’ossessione per una

bambina accudita da altri, forse più affidabili, e comunque strappata

dalle sue braccia.

Per qualche paradossale motivo la situazione della donna era

speculare e opposta alla sua quando aveva lasciato Giorgio e il

marito per seguire l’amore. Dalinda voleva stare con Bea, provare a

proteggerla pur essendo inadeguata. Chissà da chi, chissà perché.

Gli occhi le si chiudevano, nonostante la strenua resistenza che si

sforzava di opporre. Indugiò su quello che la ragione confinava

lontano, sulle rarissime circostanze in cui Massimiliano le aveva

parlato di suo figlio.

Amore, devo confessarti un segreto. Non guardarmi mentre te ne

parlo, forse non riuscirei ad arrivare alla fine del discorso: e invece

stavolta voglio rivelarti tutto. È necessario. Te lo devo.

Sara aveva cercato di cambiare argomento con una futilità. Era

stata lei che aveva deciso, lui non c’entrava. Non voleva che si

sentisse responsabile più di quanto lo fosse già, senza averlo scelto.

Ma lui le aveva stretto la mano, tenendo gli occhi fissi sul mare

d’inverno della Costiera, dove andavano a trascorrere qualche ora

per separarsi dal resto del mondo.

Io l’ho seguito, tuo figlio. L’ho seguito per tutti questi anni, e lo

seguo ancora. A modo mio, a modo nostro, restando a distanza e

intervenendo con piccoli colpi di sterzo quando è necessario

correggere un po’ la direzione. Capisco che non vorresti, che non mi

chiedi nulla e che la tua scelta è chiara. Ma lo so che ci pensi. Che

non c’è battito del tuo cuore in cui non risuoni l’eco dell’essere

madre. Anche se nessuno sulla faccia della Terra ti crederebbe, forte

di giudizi che è così facile esprimere.

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