sara-al-tramonto

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Sara si alzò con un sorriso soave sulle labbra. «No, ispettorecaro. Lei ci sta dentro, eccome. Se non altro in qualità di testimone.Perciò si tenga pronto e a disposizione, perché se ci lavoro io, suquesto caso, ci lavora anche lei. Avrà presto nostre notizie. Buonagiornata.»
XIVLa potente automobile scura imboccò il viale rombando. La bellabionda alla guida ridacchiò e senza preavviso allungò la manosull’inguine del ragazzo atletico seduto al posto del passeggero.Teresa adorava quei gesti improvvisi. Si godeva lo stupore e lareazione involontaria del partner occasionale, proprio nel mezzo diuna normale conversazione sugli argomenti più disparati. Pescava leproprie prede tra i novellini delle scorte, gli stagisti ammessi inspecifiche sezioni dell’unità ma che ne ignoravano il funzionamentocomplessivo o, come quella sera, catturando in un locale lo sguardofamelico del cliente più carino. Al gusto della conquista aggiungeva ilpiacere che le procurava l’orgoglio ferito della giovane con cui ilfuturo amante si accompagnava prima che lei decidesse diportarselo via.Era un groviglio di emozioni a ispirarle simili performance.C’entrava il sentirsi ancora attraente e desiderabile, insieme allavendetta contro un ex marito al quale piacevano le ventenni, comequella appena mollata dalla sua nuova fiamma; c’entrava anche ilsesso in sé, l’attività più divertente e gratificante che riusciva apermettersi.E poi c’era il potere, ovviamente. La voglia di far capire a tutti cheil maschio alfa in giro era lei: Pandolfi Teresa, la prima donna adassumere la direzione di uno dei più segreti e strategici apparati chesi potessero ricondurre, in senso molto lato, alla difesa dell’ordinepubblico.Assaporò la reazione del ragazzo sotto la sua sapiente mano,mentre accostava a un centinaio di metri da un elegante portone.Avvertì la sorpresa mista a un lieve timore. Poi l’interesse crescenteper quella femmina così raffinata, della stessa età della madre, che
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Il libroS. I ’ ,talento di rubare
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Maurizio de GiovanniSARA AL TRAMONT
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ILa donna invisibile sedeva sulla p
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insieme.La rossa era la mamma della
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Neanche la ragazza si voltò, accen
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ufficialmente almeno. Secondo: non
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se n’era accorta.» Si girò vers
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essere solo una questione di tecnic
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Sara trasse un profondo sospiro, e
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«Oh, io non ti consento certo di
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Le parole di Franco Peluso le risuo
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La morte aveva danzato dentro di le
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Era Viola il motivo per il quale no
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Il ragazzo indossava un maglioncino
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«All’inizio era così, ispetto
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XXXQuando si ritrovarono in auto, S
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La situazione la rende triste, le m
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«Ah, certo. Quindi adesso finalmen
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XXXI«Mente, vero? È certo che men
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Pardo, ancora irritato per il rifiu
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Doriana si guardò attorno con nonc
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«Bea è felice di stare con me, co
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XXXIIViola riponeva con cura gli ob
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Eppure non era quello l’atteggiam
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le scarpe sformate. Non mi sorprend
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XXXIIIGianpiero Molfino fece il suo
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Gianpiero, basito dal discorso dell
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XXXIVUsciti dal cancello, Davide re
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«In che senso ti è sembrato incoe
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Sara indicò un punto dove accostar
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Più scavava, meno trovava, meno tr
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difesa. Parlò del padre di lei, mo
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«Che bello vedere le persone in ar
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Pardo non sembrava propenso a venir
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Fece una risatina cercando la compl
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Pardo reagì subito:«Tre mesi? Lei
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XXXVIIViola era uscita presto, cerc
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Scese dall’autobus e si infilò n
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La giovane sorrise e mormorò al pa
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che la sua guancia non conoscesse p
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entusiasmo infantile. «Ciao» li s
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ma sono certa che avesse l’autori
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Le due donne si fissarono con un’
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«A quel punto io e la Rimotti siam
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abbandonarti questa notte, la linea
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Bene, pensò. Benissimo.L’uomo si
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stanotte? Paura, dolore, rimorsi? F
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«Solo qualche minuto, se ti dimost
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Sara lasciò cadere l’ironia:«È
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XLIIDavide sedeva in soggiorno e fi
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E lui, invece? Be’, lui era ostag
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XLIIISara aspettava davanti al carc
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Il gelo scese di colpo. La guardia
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«E non ha aggiunto altro? Per esem
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necessario, quando devo andare in u
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Viola replicò con freddezza:«Una
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«Se glielo chiediamo con cortesia,
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da sola. Siamo intesi?». Quindi si
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Il dottore conosceva Sara da trent
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XLVICamminarono in silenzio per un
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diventato debole». Tirò il fiato.
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«Il mal di schiena?».«Sì, è st
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fosse un testamento. Ne sono certa
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XLVIIStesa sul divano, Viola percep
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del funerale del finanziere, con la
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Se avessi i superpoteri, scoprirei
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continuare a lungo. No, qui non si
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XLIXMai come quella sera la tentazi
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scooter parcheggiati o cassette del
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pensare.Peraltro non le dispiaceva
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Obbedendo all’impulso, Viola pres
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nessuno se ne accorga. Mi godo lo s
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Passò del tempo, forse un minuto,
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LIL’ispettore Pardo Davide della
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«Sì, è così. Sono arrivata allo
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Rimotti probabilmente è un assassi
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Dall’appartamento sopra di loro a
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immotivata. Sarà di nuovo libero,
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che ha costruito, di cui voi vedete
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suo sangue. La piccola era il motiv
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“Le carte”, capite? Il vecchio
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LIVViola non trovava una melodia da
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«Non so come ringraziarla, signora
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La giovane sospirò:«Sì, è così
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Questo ebook contiene materiale pro
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