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sara-al-tramonto

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Viola si dispose all’attesa, andando in cucina e preparandosi un

panino senza accendere la luce. Era certa che se lo avesse fatto, la

madre avrebbe bussato alla porta nel giro di poco: il tempo di infilare

un improbabile tailleur nell’eventualità di incontrare qualcuno tra un

piano e l’altro. Si andava anche abituando all’oscurità, con il chiarore

dei lampioni e dei fari delle auto che proveniva dall’esterno e con lo

schermo del computer che trasmetteva una lattiginosa luminosità

alla stanza.

Si sedette davanti al monitor e mangiò. Poi appoggiò le braccia

sul tavolo e la testa sulle braccia. I pensieri si sfilacciarono,

diventando vaghi e incoerenti. Quindi si addormentò. Sognò Giorgio,

che la fissava beffardo dalla poltrona su cui si sedeva a leggere la

sera, sfottendola come sempre per i brutti programmi televisivi che le

piaceva guardare. Solo che stavolta la prendeva in giro per lo

schermo del computer. «Vedi» le diceva, «sei così distratta che non

ti accorgi di quello che ti succede sotto il naso. Proprio una deliziosa

buona a nulla.»

Si svegliò di soprassalto, accusando un’immediata fitta alla

schiena per la posizione che aveva mantenuto troppo a lungo senza

accorgersene. Guardò l’ora nell’angolo dello schermo: quasi l’una

del mattino. Si stiracchiò, era sul punto di alzarsi per raggiungere il

letto, quando notò che le finestre della Rimotti erano illuminate.

Strano così tardi, pensò.

Si fermò, attese. La vide passare, nuda. Rosanna tornò indietro,

incerta tra due camicie da notte molto succinte. Ne scelse una, la

indossò. Sparì di nuovo, ricomparve con un flacone di profumo che

si spruzzò, fissandosi allo specchio. Era davvero bellissima, ma un

particolare stonava: l’espressione del viso. Era dura, quasi triste…

Addolorata, pensò Viola. Era addolorata. Anzi, di più: straziata dal

dolore.

Una donna non mette del profumo, se vuole dormire. Una donna

usa del profumo se aspetta qualcuno. Ma una donna che aspetta

qualcuno in camicia da notte, profumata, all’una del mattino non ha

una faccia come quella.

Quella era la faccia di una donna che aveva paura.

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