19.05.2023 Views

sara-al-tramonto

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

XLII

Davide sedeva in soggiorno e fissava sconsolato Boris assopito sul

divano, coltivando il proposito di incendiare, prima o poi, l’edificio in

cui risiedeva.

L’acquisto dell’abitazione rientrava in un’operazione di restyling

della sua vita messa in piedi una decina d’anni prima, quando si era

reso conto che il progetto di formare una famiglia procedeva,

volendo esprimersi con un eufemismo, piuttosto a rilento.

Una sera era andato a cena da una coppia di amici che erano alle

prese col secondo figlio, nato proprio quando il maggiore aveva

appena finito di studiare in solitaria da terrorista e si era convertito al

programma collettivo di distruzione dell’asilo, obiettivo più

abbordabile per la sua smania devastatrice. In compenso, il nuovo

arrivato pareva deciso a non dormire mai.

Mentre la moglie, un vero angelo, svolazzava da una stanza

all’altra cercando di ricostituire una parvenza di agibilità tra i mobili

invasi da giocattoli rotti, l’uomo aveva preso Davide sottobraccio e,

dopo averlo condotto in terrazzo con la scusa di raddrizzare

l’antenna tv, lo aveva scongiurato di non sposarsi mai se ci teneva a

conservare un minimo di salute mentale. Gliel’aveva sussurrato

strabuzzando gli occhi e sbavando un poco.

Era stato allora che Pardo aveva capito: quella era proprio

l’esistenza che avrebbe voluto per sé.

Si sentiva davvero tagliato per il ruolo di padre e marito. Sognava

una casa con tanti bambini e nemmeno l’ombra di un cane; e invece

adesso si trovava a gestire la situazione opposta.

In quella prospettiva aveva deciso di investire i risparmi per

l’anticipo di un appartamento, e di sottoscrivere un onerosissimo

mutuo a copertura della restante parte del prezzo. Così aveva

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!