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sara-al-tramonto

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fronte un locale con tanto di piano superiore adibito a sala da tè.

Come se in quella città qualcuno bevesse del tè…

Viola si fermò fingendo di riposare, le mani dietro la schiena e un

po’ di stretching da gravidanza giunta quasi al termine. Una

vecchietta che trascinava un carrellino per la spesa le rivolse

un’occhiata intenerita che lei ricambiò. Quindi individuò la targhetta

sul citofono: ROSANNA RIMOTTI, INFERMIERA PROFESSIONALE.

La sera prima il motore di ricerca l’aveva informata che la signora

svolgeva assistenza a domicilio. Il curriculum vantava attività

ospedaliera e diploma di fisioterapista, e a corredo dell’offerta

c’erano perfino due immagini che la ritraevano in castigata uniforme

sanitaria. Il profilo social, scandagliato con estrema accuratezza

dalla ragazza, proponeva invece una procace bruna sulla

quarantina, con la passione per il ballo e le spiagge esclusive, dotata

di un seno che sfiorava la quinta e di lunghe gambe tornite. Viola

aveva subito sospettato che l’assistenza a domicilio fosse ad ampio

raggio, così come la tipologia dei massaggi proposti. Ma non voleva

essere prevenuta. Nella sua professione i pregiudizi portavano

spesso molto lontano dalla verità, inducendo a errori marchiani che

potevano pure costare la carriera. Magari la Rimotti era solo

un’infermiera che per caso era anche di bell’aspetto.

Si chiese quale fosse il suo appartamento. Non c’era modo di

scoprirlo senza domandare a qualcuno, e il rischio era alto. Perciò

entrò nel bar e chiese un tavolino al piano di sopra. Ordinò un tè,

registrando la felice sorpresa della cameriera che, da fruitrice

appassionata di pellicole romantiche, aveva sempre sognato che un

cliente ordinasse quell’aromatica bevanda invece del solito, prosaico

caffè.

Viola si sistemò vicino alla vetrata, dalla quale poteva osservare il

portone e una discreta porzione del palazzo di fronte. Si dispose a

una lunga attesa, proponendosi di diventare amica della ragazza che

adorava i film d’amore per cavarle qualche informazione. Tirò fuori

un libro e sospirò, cercando il segno. Così per poco non si perse

Rosanna Rimotti che chiudeva le tende della finestra proprio

dirimpetto al punto in cui si era piazzata.

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