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sara-al-tramonto

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ricordasse di aver portato da qualche parte una ragazza con un

pancione come una mongolfiera. Meglio evitare.

Aveva scelto di non prendere la macchina fotografica, che in un

luogo privo di turisti avrebbe di sicuro attirato l’attenzione più di una

bandiera multicolore. In caso di necessità poteva usare lo

smartphone, che ormai era in grado di catturare immagini e girare

video più che rispettabili. D’altra parte voleva solo familiarizzare col

posto e niente di più.

Mentre ricambiava con un sorriso la cortesia di un signore che le

aveva ceduto il posto, pensò a quanto si sentisse viva in quel

momento; e da quanto non le succedesse.

La morte di Giorgio l’aveva lasciata con molti dubbi su se stessa.

Certo, era stata devastante; e il bambino era diventato una

preoccupazione angosciosa, che alcune notti le serrava la gola e le

rendeva difficile respirare. Ma era convinta che avrebbe dovuto

provare un dolore molto più intenso. Per giorni aveva atteso di

essere travolta dalla sofferenza, annullata e distrutta. Aveva creduto

che si sarebbe disperata, che le lacrime l’avrebbero sciolta, resa

liquida e portata via attraverso le tubature fino al mare, dove accolta

dalle onde si sarebbe sottratta al mondo. E invece le settimane

erano passate, e i pochi amici avevano diradato le visite quando

avevano compreso che la sua relativa calma era una condizione di

composta, duratura stabilità, e che non era una quiete posticcia

dietro cui covava l’immensità di una folle, pericolosa disperazione.

Per la prima volta era rimasta sola, e aveva potuto guardarsi

dentro. E aveva scoperto, come in qualche modo si era sforzata di

spiegare a Sara, che in realtà Giorgio era pressoché uno

sconosciuto per lei. Sì, lo amava: o aveva immaginato di amarlo. Ma

forse aveva rappresentato una fuga da sua madre, o da una vita

precedente. Aveva chiuso una lunga relazione con un uomo

sposato, un collega fotografo, bravo nel mestiere ma pessimo nei

comportamenti, che l’aveva prosciugata. Quella con Giorgio era

stata una trincea aperta sul terreno sentimentale tra lei e il passato.

L’improvvisa e inattesa gravidanza l’aveva spinta in maniera

definitiva verso di lui.

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