19.05.2023 Views

sara-al-tramonto

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Più scavava, meno trovava, meno trovava, più si intestardiva. Nei

giorni precedenti si era dedicato alla ricerca e alla fine era spuntato

un unico particolare: Sara era proprietaria di una casa, nemmeno

troppo lontana dalla sua, nel quartiere residenziale e commerciale

ubicato sul fianco di una delle due grandi colline che costeggiavano

il mare, verso Ponente. D’altra parte, in quella zona abitavano

centinaia di migliaia di persone: era facile essere invisibili, se lo

sceglievi.

L’immobile era pervenuto a Morozzi Sara in eredità da tale

Tamburi Massimiliano, defunto il 17 dicembre del 2016, a settantasei

anni. Parecchio più grande di lei, aveva considerato Davide; e per

qualche motivo si era sentito sporco, come se stesse spiando da

una serratura. A quel punto si era fermato.

Mentre saliva la rampa di scale che portava al suo appartamento,

si chiese se e quanto, dietro quell’assoluta freddezza,

quell’apparente mancanza di coinvolgimento, ci fosse un’estrema,

insolita professionalità o la durezza che derivava dalla solitudine.

Oppure entrambe.

Boris, al solito, lo abbracciò affettuoso. Era un vero e proprio

abbraccio, perché l’animale, quando si alzava sulle zampe posteriori,

riusciva a mettergli quelle anteriori sulle spalle, esplorandogli la

faccia col metro quadrato di lingua che si ritrovava. In virtù della

provenienza svizzera, si poteva supporre che i Bovari

appartenessero a una razza riservata e rispettosa dell’altrui privacy,

ma senza dubbio questo non valeva per i cani o almeno per

quell’esemplare.

Davide cercò di divincolarsi, riuscendoci solo in parte, quindi

prese il robusto guinzaglio che gli serviva per lo sci nautico urbano,

agganciò il collare e come sempre ebbe a stento il tempo di chiudere

la porta dietro di sé prima di lanciarsi a folle velocità giù per le scale.

Senza un motivo, però, una volta in strada, Boris decise di

mettersi al passo, quasi fosse un cane addestrato e non un cavallo

da corsa imbizzarrito. Pareva incline ad accettare suggerimenti in

merito alla direzione da prendere. Perché no?, si chiese Davide,

stupito ma compiaciuto, e ne approfittò.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!