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Eppure non era quello l’atteggiamento che irritava Rosaria fino a

farla esplodere. Restava concentrata sull’interminabile sequela di

rimproveri nei confronti di Viola, e continuava a parlare, nonostante

l’altra con tutta evidenza non la ascoltasse se non come un

fastidioso rumore di fondo che l’accompagnava in qualsiasi faccenda

fosse intenta.

La canzone di quel giorno era ispirata a Sara, quello strano,

postumo, involontario regalo di Giorgio.

Una donna indecifrabile ma, per chissà quale motivo, vicina al

cuore di Viola. Le piaceva stare con lei, malgrado le sue decisioni.

Forse proprio per quelle.

Una donna che non cambiava per gli altri, che non deviava di un

millimetro dalla propria strada. Una donna che era come desiderava

essere, e che non si poneva il problema di apparire, rinunciando

perfino a tingersi i capelli.

Avrebbe voluto assomigliarle, e magari era un po’ così.

«Don’t go changing to try and please me» mormorò.

In quel momento Rosaria sedeva su una poltrona a due metri di

distanza, le lunghe gambe accavallate, le mani curatissime

intrecciate in grembo, il volto regolare incorniciato dalla chioma

fresca di parrucchiere. E di tintura. «Stai rimettendo a posto quei

pezzi di ferro, vedo. Quindi li hai tirati fuori. Io non capisco proprio

questa passione, non la capivo nemmeno in quel deficiente di tuo

padre. Una totale perdita di tempo, come se ormai in Rete non ci

fossero già tutte le immagini che servono.»

«You never let me down before» sussurrò Viola posando un

teleobiettivo.

Tu invece, mamma, sei sempre curata e pronta come se dovessi

andare a una festa. Bella e ricchissima, ma senza un uomo che si

avvicini a te da anni. Chissà perché.

«D’altra parte un’occupazione dovrai averla, immagino.

Specialmente se si mette al mondo un figlio con un mezzo

sconosciuto, povero e orfano, che si è fatto pure ammazzare.

Proprio una scelta acuta, matura e intelligente.»

«Don’t imagine you’re too familiar, and I don’t see you anymore»

modulò Viola con un filo di voce, quindi arretrò di un passo e

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