PiùMe Magazine Maggio 2023

MONDO
DONNA
di LARA VENÈ
DAL PNRR OPPORTUNITA’ PER LE DONNE
CHE VOGLIONO FARE IMPRESA
In Italia l’impresa non è donna. Agganciando però le opportunità che arrivano dal Piano nazionale
di ripresa e resilienza (PNRR) qualcosa potrebbe cambiare: sarebbe un bene per tutto
il genere femminile visto che, dati alla mano, le aziende in rosa contribuiscono a rafforzare
l’empowerment femminile.
Secondo i dati ufficiali di Unioncamere,
a fine settembre 2022, le aziende femminili
in Italia rappresentavano soltanto il
22,18% dell’imprenditoria italiana, mentre
negli altri paesi dell’UE la percentuale
media è intorno al 32%. Tuttavia, anche
l’Europa e il resto dell’Occidente dove
solo un’attività imprenditoriale su sei è
guidata da una donna, non fanno benissimo.
Asia e Africa in questo senso fanno
meglio. Il PNRR ha messo a disposizione
risorse per supportare l’imprenditorialità,
sia per le donne che vogliono avviare
un’attività dal nulla, sia per aziende già
avviate e che hanno necessità di consolidare
e innovare. In particolare, sono nati
e divenuti operativi due fondi specifici: il
Fondo Impresa Donna, con i programmi e
bandi come “Oltre Nuove Imprese a Tasso
Zero” e “Smart & Start” e il Fondo per
l’Imprenditoria Femminile per il quale la
Legge di Bilancio 2021 ha previsto una
dotazione di 20 milioni di euro per il 2021
e il 2022. Entrambi mettono a disposizione
risorse con agevolazioni: contributi a
fondo perduto, finanziamenti a tasso zero
o agevolati, investimenti nel capitale, utili
per avviare ma anche per accrescere le
imprese femminili (quelle individuali gestite
da donne o società e cooperative in
cui le donne siano socie di maggioranza).
Le imprese in rosa, per altro, dimostrano
di funzionare meglio: hanno maggiore capacità
di ricevere finanziamenti e, secondo
il Kauffman Index Startup Activity 2017,
sarebbero più adatte a individuare i bisogni
del mercato e a coglierne le opportunità.
E aiutano a immettere nel mercato
del lavoro altre donne: secondo l’Osservatorio
Women in Business ,condotto dalla
fintech SumUp, il 38% delle imprenditrici
tende ad avere una forza lavoro composta
tra il 75 e il 100% da donne. Più imprenditrici
donne dunque aumentano il lavoro
di altre donne.
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