ProgrammaElettoraleAltraMotta
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ELEZIONI AMMINISTRATIVE
DEL 14 E 15 MAGGIO 2023
COMUNE DI MOTTA DI LIVENZA
PROGRAMMA ELETTORALE
2023/2028
INDICE
INTRODUZIONE pag. 3
PER LA COMUNITÀ pag. 5
1.1 Cittadini e Amministrazione insieme
1.2 Per le Associazioni
1.3 Sport
1.4 Cittadinanza attiva
PER LA FAMIGLIA pag. 9
2.1 Politiche familiari
2.2 Per l’educazione e la scuola
PER LE FRAGILITÀ pag. 13
3.1 La Salute e il Benessere
3.2 Il Sociale
PER LE PARI OPPORTUNITÀ pag. 17
4.1 Sicurezza e protezione
4.2 Giovani
4.3 Disabilità
4.4 Anziani
4.5 Superamento della disparità di genere
4.6 Comunità straniere e migranti
IL DISEGNO DEL PAESE CHE VOGLIAMO pag. 24
5.1 Dissesto idrogeologico e PGRA
5.2 Livenzetta
5.3 Dimensione sovralocale
5.4 Manutenzioni e decoro urbano
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INDICE
MUOVERSI A MOTTA-VIABILITÀ pag. 29
6.1 Nuove strade, nuova viabilità
6.2 Sicurezza stradale
6.3 Trasporto pubblico locale
PER L’AMBIENTE E IL PAESAGGIO pag. 31
7.1 Comunità Energetiche Rinnovabili
7.2 Rifiuti e raccolta differenziata
7.3 Un albero per ogni nato
PER IL LAVORO E LE OPPORTUNITÀ pag. 35
8.1 Il lavoro: il consorzio industriale
8.2 Orientamento
8.3 Agricoltura
8.4 Commercio
PER LA CULTURA E IL TURISMO
9.1 Città Del Vino e Borgo d’Italia
9.2 Archivio storico
9.3 Eventi
9.4 Biblioteca
9.5 Teatro e Cinema
9.6 ValorizziAmo Basilica
I CANDIDATI
pag.
pag.
2
INTRODUZIONE
LETTERA CANDIDATO SINDACO
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PERCHÈ ALTRA MOTTA?
Il nostro è un progetto civico aperto al confronto, dove ciascuno
porta il proprio contributo di esperienza e di idee per porre le basi e i
programmi per la futura amministrazione comunale. I prossimi
saranno anni importanti per Motta di Livenza e siamo pronti ad
affrontarli riportando nel paese un clima di dialogo e serenità.
Siamo pronti a questa sfida, a svolgere con capacità e grande volontà
il compito di programmare e affrontare quotidianamente le esigenze
e i problemi del territorio, ma soprattutto di raggiungere il nostro
obiettivo, ridisegnare il nostro futuro, valorizzando la cultura della
partecipazione, l’esperienza dell’associazionismo, il capitale umano e
sociale diffuso nella nostra città. Saremo in grado di farlo solo
mobilitando le nostre migliori energie e risorse in un patto con la città
che permetta a cittadine e cittadini, imprese e associazioni di
riconoscersi in un progetto comune.
Abbiamo una visione di ciò che dovrà essere il nostro paese tra dieci
o venti anni: un paese inclusivo aperto alla società civile, alle
associazioni e ai comitati, dove i protagonisti del cambiamento siano
i cittadini. Un paese in cui i giovani, oggi troppo spesso disillusi,
giudicati negativamente e poco ascoltati, diventino il fulcro della
società per costruire qui il loro il futuro. Un paese che abbia uno
sviluppo urbanistico sostenibile con un’importante attenzione
all'ambiente, che valorizzi le tante eccellenze e bellezze del suo
territorio.
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PER LA COMUNITÀ
Motta di Livenza riparte dal “dialogo” tra l'Amministrazione e la sua
comunità, ognuno può e deve sentirsi parte attiva e responsabile del
proprio operare e vivere quotidiano. Il dialogo sia un mezzo di crescita,
che permetta di arricchirci della diversità e peculiarità dell’altro.
1.1 Cittadini e Amministrazione insieme
L'amministrazione comunale ha il dovere di essere costantemente
presente sul territorio e di confrontarsi quotidianamente con i
cittadini per comprendere le loro esigenze e introdurre le soluzioni
adeguate a soddisfarle. Gli amministratori comunali eletti dovranno
ascoltare le idee, le necessità e toccare con mano le difficoltà che i
cittadini vivono quotidianamente nelle varie zone.
Vogliamo dare in modo chiaro e semplice la possibilità a tutti di
prendere un appuntamento per esporre questioni, problemi,
segnalazioni ma anche idee e progetti. Per garantire la più ampia
partecipazione della cittadinanza, il Consiglio comunale deve essere
indetto con largo anticipo: un modo per incentivare nuove forme di
partecipazione e un ulteriore strumento di coinvolgimento dei
cittadini alla vita amministrativa favorendo la partecipazione. Verrà
re-istituito il Consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi: un
organismo di partecipazione dei bambini e dei ragazzi con lo scopo di
educarli a essere cittadini protagonisti della propria città.
Vogliamo realizzare canali social ufficiali e attivare l’app
Municipium per la Città di Motta di Livenza, il cui unico obiettivo sarà
quello di avere un dialogo sempre aperto con la città e favorire livelli
crescenti di trasparenza, interazione e partecipazione.
Proponiamo inoltre degli incontri a cadenza costante (ad esempio
ogni quattro mesi) tra amministrazione e cittadinanza, per aggiornare
sull’attività amministrativa e ricevere feedback e suggerimenti.
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Proponiamo, inoltre, che il sindaco possa ricevere a
porte aperte a cadenza settimanale e, una volta al mese,
nelle frazioni, per avere un contatto diretto con tutte le
aree comunali.
1.2 Per le Associazioni
La cultura e i progetti che coinvolgono scuole e comunità saranno
perno fondamentale e base su cui sviluppare idee partecipative e
comunicative verso l’esterno, per far emergere tutte le peculiarità
territoriali, storiche, umane e sociali. Feste, manifestazioni ed eventi
ormai consolidati da anni, saranno mantenuti e implementati, grazie
alla puntuale collaborazione con tutte le associazioni del terzo
settore, cercando insieme le necessarie e utili migliorie.
Associazione di tutti i volontari mottensi
Desideriamo far nascere un tavolo di coordinamento di tutte le
associazioni attive nel territorio, con la regia di un referente, in modo
da rendere più veloci le comunicazioni e l’organizzazione degli eventi
all’interno del comune; si riuscirà a svolgere un lavoro più unitario,
senza sperpero di risorse. Così facendo si potrà ottenere un
miglioramento della comunicazione tra associazioni e
amministrazione, con un confronto e una collaborazione costante tra
le varie realtà.
1.3 Sport
Motta di Livenza vanta una storia ricca di tradizione sportiva e
crediamo fortemente nel valore sociale dello sport: la lealtà, la
solidarietà, la correttezza, l'uguaglianza e la tolleranza. Lo sport oltre
a contribuire al benessere fisico, riveste un ruolo educativo e sociale
fondamentale per tutti, è un momento di divertimento e di
aggregazione. È inoltre un prezioso antidoto alla solitudine e alla noia.
Intendiamo riscoprire questa funzione primaria dello sport nella
nostra comunità, garantendo spazi e strutture adeguate nell’intero
territorio della città.
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Attiveremo una stretta collaborazione con tutte le
realtà presenti sul territorio e con le federazioni di
categoria, con cui sono già affiliate le nostre associazioni
sportive, per promuovere eventi sportivi ad alta
attrattiva turistica in ogni periodo dell’anno.
Verrà organizzata la Giornata dello Sport: un momento di
aggregazione sociale e di divulgazione della cultura sportiva, che dia
la possibilità a tutte le associazioni che operano nel nostro Comune di
farsi conoscere e far avvicinare i ragazzi alla pratica di tutti gli sport.
Conosciamo bene le criticità che affrontano società e associazioni
sportive per trovare spazio negli impianti, per questo sarà nostra cura
coordinare le attività di tutti garantendo i giusti spazi per gli
allenamenti nelle strutture comunali.
Migliorare e incrementare le strutture sportive comunali
Intendiamo continuare a incrementare le strutture sportive
realizzando ulteriori interventi di manutenzione e/o ampliamento
delle strutture sportive esistenti, compatibilmente con le risorse
disponibili a bilancio, e con bandi di finanziamento pubblici, ad
esempio: nuovo campo outdoor multisport (basket, calcetto,
pallamano, pallavolo); ciclodromo (ciclismo, handbike, pattinaggio su
strada, mountain bike e corsa). Intendiamo anche individuare una
sede permanente per le associazioni sportive.
Vogliamo promuovere politiche di promozione allo sviluppo di una
mobilità sostenibile dove natura e piccoli borghi diventino mete
strategiche di un’offerta ludico-ricreativa alternativa alle tradizionali
scelte dei cittadini, oltre a rappresentare una rilevante opportunità di
promozione. Per questo intendiamo realizzare una bike station
composta da: colonnina pubblica attrezzata di strumenti di
riparazione e gonfiaggio ruote; fontanella in ghisa per l’erogazione di
acqua potabile; panchina per la sosta e per il riposo.
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Sport a scuola
Il progetto Sport a Scuola, che propone corsi
organizzati dalle associazioni sportive durante l’orario
scolastico e una festa alla fine dell’anno, dà un valore
aggiunto all’offerta formativa. È nostra intenzione continuare a
promuovere e ampliare il progetto perché coinvolga non solo gli
studenti della scuola primaria, ma anche quelli della secondaria con
azioni di sensibilizzazione, informazione e prevenzione, rafforzando i
percorsi educativi nelle scuole di ogni ordine e grado.
1.4 Cittadinanza attiva
Riteniamo importante proporre ai cittadini degli incontri culturali
riguardanti le molteplici dimensioni del territorio e della comunità
mottense: la conoscenza di ciò che accade intorno al cittadino è
fondamentale per una buona amministrazione; aumentando anche la
consapevolezza del cittadino in merito alla complessità di
determinate problematiche.
Alcuni dei temi che vorremmo affrontare, in collaborazione con le
realtà del territorio, i cittadini, i comitati e le associazioni, sono:
riciclaggio e rifiuti, coinvolgendo SAVNO; BLSD e primo soccorso,
con mappatura dei DAE a Motta e possibile collaborazione con C.R.I.
o altre associazioni del settore; tecnologia e internet, difesa dalle
truffe online, utilizzo dello SPID; ciclo di incontri sulla storia del
territorio; mostra sul teatro Luchesi; sicurezza idraulica, spiegando
la situazione attuale del bacino Livenza-Meduna-Monticano, lo stato
del PGRA, i lavori previsti; bilancio, con assemblea pubblica in cui
spiegarlo, in modo comprensibile; sensibilizzazione sui temi legati alle
mafie.
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PER LA FAMIGLIA
Baby Pit Stop
I Baby pit stop sono spazi attrezzati dove si possono trovare una
poltrona, un fasciatoio e alcuni giochi per dedicarsi alla cura dei propri
bambini e sono riservati ai genitori che hanno necessità di un posto
accogliente e sereno dove allattare ed effettuare il cambio dei
propri bambini. Nel Comune di Motta di Livenza è possibile
individuare tre zone dove organizzare questi spazi, così da coprire
l’intero territorio cittadino: Comune, Biblioteca, zona Ospedale.
Centri estivi
L’assegnazione di contributi per le spese di frequenza dei centri estivi
diurni vuole essere un progetto di sostegno economico alle famiglie
mottensi per ridurre i costi delle rette. Si tratta di un aiuto concreto
per la conciliazione vita – lavoro nei mesi estivi: un lungo periodo in
cui le scuole e i servizi educativi sono chiusi e i genitori hanno la
necessità di rivolgersi a dei servizi educativi privati. Il riconoscimento
del contributo potrà essere concesso a ciascun figlio dai 3 ai 13 anni
(17, se con disabilità certificata).
Albo baby-sitter e collaboratori domestici
Prevediamo l’istituzione di un albo comunale di assistenti all’infanzia
qualificati (baby-sitter) e dei collaboratori domestici, costantemente
aggiornato, a cui le famiglie, residenti nel Comune di Motta di Livenza,
possano attingere. L'obiettivo del servizio vuole essere quello di
aiutare le famiglie a selezionare la persona più adatta alla cura del
bambino, dell’anziano o della propria casa e allo stesso tempo
qualificare l'offerta di questo tipo di prestazione di cura in ambito
familiare. Non solo, per scongiurare aspetti di irregolarità, vogliamo
mettere a disposizione per gli iscritti all’albo una consulenza fiscale,
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per studiare la soluzione migliore in base ai servizi di cui
si ha bisogno, valutando di istituire una convenzione
con patronati/CAF del territorio, per l’espletamento di
questo servizio.
2.2 Per l’educazione e la scuola
Pre-scuola e doposcuola
È nostra intenzione offrire alle famiglie e al bambino supporto
scolastico e educativo, favorire l’integrazione e la socializzazione,
anche multiculturale, tesa alla conoscenza della diversità
interpersonale e culturale e stimolare l’aiuto fra i pari, la
collaborazione, il dialogo, l’impegno e la responsabilità.
Il servizio pre-scuola accoglie i bambini prima dell’inizio delle attività
scolastiche e soddisfa le esigenze dei genitori che in mancanza di una
rete familiare di supporto devono conciliare i tempi lavorativi con
quelli scolastici. Il servizio doposcuola invece potrà essere effettuato
dalla fine delle attività scolastiche e potrebbe permettere ai genitori
di conciliare i tempi di lavoro con quelli scolastici. Nello specifico del
servizio, pensiamo al doposcuola come a un ambiente familiare e
stimolante sotto il profilo socioeducativo, che offra una serie di
strumenti e opportunità affinché i bambini possano impiegare il loro
tempo libero, conciliando lo svolgimento di attività di studio
individuale o in piccoli gruppi, con attività ricreative, ludico –
espressive ed educative.
Ci impegniamo all’individuazione, tramite un bando, di una
associazione o cooperativa che, anche mediante la coprogettazione,
valorizzi le competenze delle associazioni presenti sul territorio e a cui
andrebbe affidata la gestione dei servizi. Tali servizi potranno essere
attivati solo in presenza di un numero minimo di richiedenti.
Comodato d’uso dei testi scolastici
Inoltre, proponiamo il comodato d’uso dei testi scolastici in via
sperimentale. Il progetto funzionerà in questo modo:
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l’amministrazione comunale si impegnerà nell’acquisto
di alcuni testi scolastici per le scuole secondarie di primo
grado: i libri diverrebbero di proprietà delle singole sedi
scolastiche, a disposizione degli alunni per tutto l’anno
scolastico. Alla fine delle lezioni, gli alunni
riconsegneranno i testi avuti in comodato d’uso, i quali verranno
riutilizzati l’anno seguente dalle future classi.
I vantaggi sarebbero molteplici: risparmio economico per le famiglie,
che si troverebbero a dover acquistare ogni anno uno o più testi in
meno; sensibilizzazione da parte degli alunni al rispetto del materiale
scolastico, in quanto i libri andranno trattati con rispetto, non
strappati o scarabocchiati, pena un’ammenda.
Il progetto potrà attuarsi con i testi per i quali non serva lo
svolgimento di esercizi scritti, perché saranno utilizzati per diversi
anni; saranno quindi privilegiate le materie che richiedono un
maggiore studio teorico e meno pratico, come ad esempio Scienze,
Storia, Geografia, Tecnologia, Arte o IRC.
Incentivi a progetti di valorizzazione del patrimonio storico e
artistico per i giovani
Crediamo che conoscere la storia del proprio comune sia necessario
per la formazione dei ragazzi, per avvicinarli alle proprie radici e
stimolarli a un certo grado di consapevolezza sul luogo in cui si vive.
Per questo abbiamo pensato di incentivare il progetto Guide Basilica,
iniziato nel 2014 dall’ISISS Scarpa di Motta, che ha prodotto l’app
“Santuario Virtuale”, vincitrice del primo premio al concorso “Il Veneto
per me”, includendo anche la Fondazione Giacomini in questa
progettualità. I ragazzi si impegnerebbero a tenere aperte e far
visitare, dando importanti contributi culturali, due importanti realtà
mottensi nei fine settimana, incrementando così il flusso turistico, in
cambio di crediti formativi scolastici.
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Scuola e Amministrazione
Costante raccordo con le altre istituzioni educative e
scolastiche, statali e paritarie, presenti sul territorio, per
risolvere congiuntamente le varie problematiche
come, ad esempio, servizio mensa: è nostra intenzione proseguire nel
garantire tale servizio stando nella formula del modello a ridotto
impatto ambientale: siamo consapevoli che la mensa scolastica
rappresenta un servizio importante per le famiglie mottensi che
usufruiscono sempre più del tempo pieno a scuola, e per questa
ragione vogliamo garantire un servizio di qualità ai nostri bambini
Ristrutturazioni degli edifici scolastici
A seguito dei cospicui investimenti già effettuati, è nostra intenzione
proseguire nella riqualificazione delle scuole materne e nidi,
secondo i canoni dell’efficientamento energetico e della vigente
normativa antisismica.
FOTO
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PER LE FRAGILITÀ
3.1 La Salute e il Benessere
La salute e il benessere del cittadino sono elementi fondamentali per
la creazione di una comunità solida e coesa. È importante per questo
motivo adoperarsi affinché l’accesso alle cure sia garantito a tutti,
indipendentemente dalle condizioni sociali ed economiche, anche in
un luogo come Motta. Va tutelata anche la salute dei genitori e del
bambino, attraverso interventi mirati e basati sulle esigenze del
territorio. Inoltre, va presa in considerazione anche la salute
psicologica di tutta la popolazione: la pandemia di SARS-CoV-2 ha
lasciato grandi cicatrici sul tessuto sociale, tra i giovani e gli anziani,
motivo per cui dovranno essere realizzati interventi su questa
importante tematica, in modo da ridurre l’isolamento e favorire il
coinvolgimento e l’integrazione in una dinamica comunitaria.
Ricordiamo infine che secondo il B.U.R. 72/2022 a Motta è prevista la
realizzazione di una “Casa della Comunità” presso il distretto
sanitario. Ci adopereremo per una rapida realizzazione, attraverso
fondi del PNRR già stanziati, interpellando i diversi attori istituzionali
responsabili del progetto e della sua realizzazione. Questa struttura
sarà dotata di gruppi multidisciplinari di medici specialisti, infermieri
e assistenti sociali, consentirà ai malati cronici di godere di servizi sul
territorio sempre più adeguati, senza ricorrere ulteriormente agli
ospedali. Il sistema, integrato con i servizi domiciliari, garantirebbe un
miglioramento della qualità della vita, favorendo il più possibile
l’autonomia e l’indipendenza personale, oltre che riducendo il rischio
di ricoveri inappropriati.
3.2 Il Sociale
Desideriamo approntare un metodo di lavoro efficiente ed efficace,
evidence-based (basato sull’evidenza) e data-driven (giustificato dai
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dati raccolti). Procederemo quindi a un’attenta analisi,
una mappatura accurata dei bisogni e una profilatura
dei destinatari degli interventi, una rendicontazione
dettagliata delle spese sostenute per i vari progetti, con
una verifica dei risultati ottenuti dagli interventi attivati.
Inoltre, sarebbe importante documentare la soddisfazione del
cittadino in merito agli interventi svolti. Non esiste, al momento, un
database informatizzato e pubblicamente disponibile, dove poter
ricavare indicatori sintetici per meglio definire modalità, tempistiche e
criteri di intervento. È necessario dunque raccogliere questo tipo di
dati, per renderli fruibili e utili per il disegno di interventi mirati e
corrispondenti ai bisogni reali.
Sportello di ascolto
Riteniamo di primaria importanza l’implementazione di uno sportello
di ascolto ad accesso diretto per cittadini in difficoltà personali,
familiari e sociali, andando a integrare l’attuale orario di apertura
dell’ufficio servizi sociali. I fondi ci sono, avendo a bilancio il comune
un cospicuo fondo cassa utilizzabile. Questo sportello, suddiviso in
aree tematiche, dovrebbe accogliere il disagio e le fragilità di
popolazione adulta e giovanile, italiana e straniera, per orientare
adeguatamente ed efficacemente alla rete dei servizi sociosanitari, al
privato sociale, al volontariato, all'associazionismo, a spazi d'ascolto, a
centri antiviolenza e a centri di aggregazione. Potrebbe essere
collocato a livello comunale o intercomunale per
l’opitergino-mottense; in questo senso va intavolata una discussione
con l’IPA (intese programmatiche d’area) opitergino-mottense. Con
questo strumento puntiamo a contrastare i principali effetti dei disagi
attuali quali: isolamento, discriminazione, emarginazione, violenza,
stigma, marginalità, con attenzione particolare a giovani, donne,
fragili e disabili, italiani e stranieri, per la valorizzazione umana di una
comunità solidale e inclusiva.
Le aree tematiche che desideriamo affrontare in questa sede sono le
seguenti:
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Famiglia
Vogliamo realizzare uno spazio di ascolto e di
orientamento rivolto alle famiglie, ai genitori che
cercano un confronto e un supporto nelle diverse fasi
della vita e nei diversi ruoli, tra famiglia e lavoro. Questa tematica
verrà affrontata coordinando diverse iniziative dedicate alla famiglia e
ai suoi componenti, collaborando con associazioni e realtà del
territorio per attività formative, ricreative e didattiche. Si potranno,
inoltre, chiedere informazioni sulle iniziative e i servizi attivi nel
territorio, anche negli ambiti educativi, scolastici, sociali, legali, fiscali
e culturali. Si organizzeranno incontri di confronto e
approfondimento su varie tematiche che riguardano la vita familiare,
la genitorialità, l’educazione e la crescita dell’individuo.
Dipendenze
L’apertura di un’area tematica all’interno dello sportello, per la
prevenzione e l’intervento sulle dipendenze nasce per offrire uno
spazio di ascolto e orientamento, aperto al territorio, rispetto ai temi
delle dipendenze di ogni genere: uso e abuso di stupefacenti, alcool,
gioco d’azzardo, dipendenza da internet; favorendo l’accessibilità ai
servizi specialistici, pubblici e privati, del territorio. Il servizio sarà
rivolto a tutti i cittadini. Intendiamo anche realizzare una campagna di
ascolto e prevenzione nelle scuole e nel territorio comunale,
coinvolgendo esperti del settore e il dipartimento dipendenze
dell’ULSS 2. Con questo intervento vogliamo sensibilizzare e aiutare
soprattutto i giovani e gli adulti sul tema delle dipendenze.
Caregiver
Si attiverà uno spazio di ascolto, all’interno dello sportello, rivolto ai
caregiver, che si dedicano alla cura di una persona che vive una
condizione di fragilità, disabilità, malattia o non autosufficienza. È
importante che queste persone, spesso caricate di grandi
responsabilità e fatiche, possano trovare uno spazio di ascolto e di
supporto, in un’ottica di mutuo aiuto. Riteniamo, inoltre, utile dare
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Violenza
orientamento alla “burocrazia” per malattie croniche,
assistenza domiciliare, assistenza infermieristica e
specializzata, in modo da ridurre il carico assistenziale
gravante sulle famiglie e dare un utile e reale supporto
durante le fasi più dure della vita.
Riteniamo importante per il nostro territorio l'individuazione e la
creazione di un centro per l'ascolto e l'aiuto dei differenti casi di
violenza, all’interno dello sportello, con l'appoggio delle associazioni
presenti nel territorio. Con l'espressione violenza di genere si indicano
tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella
sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking, allo stupro, fino
al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone
discriminate in base al sesso. La violenza non solo contro le donne, ma
anche violenza come atto fisico o psicologico nei confronti di qualsiasi
soggetto. Crediamo sia utile, inoltre, legata a questo progetto,
l’apertura di uno spazio di ascolto LGBTQ+, che possa aiutare i nostri
giovani e le loro famiglie nel percorso di crescita e scoperta di sé.
Nuova Cittadinanza
Vogliamo promuovere i diritti di una nuova cittadinanza, che rischia
di essere esclusa per colpa della lingua e della burocrazia, fornendo
un’area di consulenza e mediazione. Nel corso degli anni si potrà
estendere ai temi del lavoro e della Cittadinanza Attiva. Quest’area
dello sportello offrirà: consulenza, orientamento, assistenza e
informazione sui temi della casa, del lavoro, dei diritti legati
all’immigrazione; tema legale: consulenza su problematiche legate
alla condizione abitativa, al lavoro e all’ottenimento/rinnovo del
permesso di soggiorno.
Infine, crediamo sia importante avere una verifica dell’operato, dopo
uno o due anni dall'avvio dell’operatività dello sportello,
quantificando gli accessi, mappando i disagi nella popolazione,
rilevando i bisogni e la capacità di orientare a risposte efficaci ed
efficienti.
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PER LE PARI OPPORTUNITÀ
4.1 Sicurezza e protezione
Percepita dal cittadino, assicurata dalle istituzioni e forze dell’ordine,
delle infrastrutture, dell’ambiente e della comunità: intesa quindi
come sistema di relazioni e di appartenenza. Intendiamo la sicurezza
in senso ampio, come sistema di protezione garantito da strutture
esterne, ma anche come sistema di rete relazionale, che permette alla
persona e alle famiglie di non sentirsi soli e percepire un maggior
senso di sicurezza dato dall'appartenenza e da buone relazioni di
vicinanza. Proponiamo ad esempio di indire la giornata del
pranzo/cena nelle vie, in modo tale da dare l’opportunità ai vicini di
conoscersi, condividendo un momento conviviale; oppure la
creazione di un Torneo delle Contrade (v. capitolo 9). In questo modo
si può favorire la creazione di legami di fiducia a livello locale; un
esempio vincente di questo modello è il Pedibus: una realtà esistente
nel nostro comune da anni, da continuare a supportare, prevedendo
questo servizio anche nel momento del rientro da scuola.
4.2 Giovani
Per ridurre il degrado sociale, edilizio, infrastrutturale, la solitudine, e
l’emarginazione dei giovani, è necessario elaborare strategie efficaci e
ricercare fondi (locali, nazionali, europei e privati) per interventi sul
tema, come una ludoteca per l’infanzia o una videoteca per gli
adolescenti. Abbiamo un tessuto di imprenditori che, se
adeguatamente informati e coinvolti, potrebbero investire su progetti
ambientali e sociali, come: alfabetizzazione dei loro dipendenti
stranieri, creazione di parchi, anche limitrofi alla zona industriale o
centrali; dove parte dei profitti vengono reinvestiti, ritornando così al
territorio con progetti mirati e controllati.
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È necessario anche investire sulle potenzialità creative
ed espressive dei giovani e sulla responsabilizzazione,
all'appartenenza sociale, alla preservazione
dell'ambiente naturale e alla cura artistica-urbana;
realizzare dei percorsi di aggregazione e condivisione
trasversali, per abbassare i muri di alcune categorizzazioni e favorire
la comunicazione e l'aggregazione su temi comuni (clown-therapy,
laboratori di espressività, manualità, mestieri perduti, arte, musica e
spettacolo).
È possibile anche valorizzare le competenze digitali dei giovani,
attraverso bonus acquisto di testi/abbonamenti o con crediti
scolastici, per una partecipazione attiva al miglioramento della rete di
supporto a persone fragili come: anziani, disagiati, persone sole, con
disabilità, stranieri; che non riescono o non sono in grado di svolgere
varie incombenze a fronte di nuove richieste e a procedure digitali e
informatizzate (bollette, appuntamenti, SPID).
Spazio ragazzi
Prevediamo l’istituzione di uno spazio di aggregazione, un luogo di
socializzazione per giovani e adolescenti, dove i ragazzi possono
divertirsi, leggere e studiare in gruppo e condividere progetti e
passioni con l’aiuto e il supporto di un educatore e in collaborazione
con associazioni del territorio. Da decidere l’area più idonea e la
modalità di gestione.
Una proposta per questo spazio è la realizzazione di un Silent book
club: un progetto nato a San Francisco nel 2012, ma che ha avuto
rapida diffusione anche in Italia, soprattutto nel periodo
post-pandemico. Si tratta di una proposta per incentivare i giovani
alla lettura e per rilanciare anche gli spazi della biblioteca comunale,
provvista di un giardino retrostante il palazzo per niente sfruttato e
che potrebbe così diventare luogo di aggregazione. Nel concreto, il
Silent book club è molto più libero di un classico club del libro, dove
ogni ragazzo è libero di scegliere il proprio libro, avere del tempo
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per leggerlo in uno spazio aperto e conviviale e, infine,
condividere spunti di lettura o idee con i propri
compagni, sorseggiando magari un aperitivo, così da
favorire anche la cooperazione con le realtà
commerciali locali.
Bullismo & cyberbullismo, questo tema è di scottante attualità e
dovrà essere affrontato in sinergia con gli enti scolastici, ma anche
con le realtà del territorio (es. famiglie, educatori, allenatori sportivi,
patronato, forze dell'ordine e volontari), con percorsi di
sensibilizzazione e prevenzione, articolati su più livelli e in base alle
differenti classi d'età, secondo le varie fasi evolutive. È importante
affrontare il tema coinvolgendo esperti che riducano possibili effetti
di emulazione.
4.3 Disabilità
Sarà nostra cura continuare il lavoro di abbattimento delle barriere
architettoniche: pensiamo in particolare ai marciapiedi o agli edifici
comunali (es. Municipio, Biblioteca, Loggia) e desideriamo aumentare
l’inclusione e l’indipendenza dei diversamente abili mediante
progetti dedicati (sensibilizzazione dei cittadini; maggior
coinvolgimento in attività socio-ambientali es. giornate di visite
museali, attività culturali, sportive, musicali e ricreative). Tutte queste
proposte andranno attuate coinvolgendo anche le associazioni del
settore e le famiglie, andando a creare un circolo virtuoso.
Inclusione scolastica, lavorativa e sociale
Intendiamo sviluppare progetti di inclusione su diversi ambiti della
vita di una persona, incentivando il benessere di tutta la comunità e
la crescita dell’autonomia, del sostegno reciproco e dell’autostima
delle persone. In particolare:
Scuola: implementeremo la collaborazione tra associazioni ed enti
che si occupano di persone con disabilità per l’organizzazione di
laboratori di manualità e di cura del verde, con le classi delle scuole
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scuole primaria e secondaria di primo grado insieme,
incentivando anche il volontariato giovanile.
Occupazione: favoriremo progettualità che coinvolgano
persone con disabilità che possano impegnarsi in attività
lavorative, in collaborazione con i servizi competenti per
l’inserimento socializzante-lavorativo. In quest’ottica, da un lato
prospettiamo di migliorare il dialogo con le imprese locali, per la
disponibilità a includere persone con disabilità nelle attività
occupazionali consone, dall’altro supporteremo progetti delle
associazioni, anche già esistenti sul territorio, che sviluppino
manualità e la produzione di piccoli manufatti.
Sport: supporteremo il progetto Baskin della società di Basket Motta
e di altre realtà che vorranno aprire a sport inclusivi.
Parco inclusivo
Il Parco inclusivo è un’area gioco pensata per essere accessibile a tutti,
per includere; dove giochi, camminamenti e attrezzature sono
realizzate per garantire la fruibilità da parte di ciascuno (bambini,
anziani, diversamente abili) promuovendo condivisione e inclusione.
Un parco che possa essere raggiungibile da tutti con facilità, con
giochi sensoriali, privi di barriere fisiche, spazi a verde dove gli utenti
possono interagire con gli elementi naturali come le piante, l’acqua e
la terra. Restano da decidere l’area più idonea e la modalità di
gestione.
Inclusione sociale
Intendiamo continuare a presenziare e sostenere le varie
co-progettazioni in rete (enti pubblici, rete privato sociale, famiglie e
persone con disabilità) nelle diverse articolazioni dell'abitare:
co-housing, residenzialità, e dei progetti diurni di gruppo, nati per lo
sviluppo e il consolidamento delle autonomie personali sociali, del
quotidiano e delle abilità e competenze socio-occupazionali e
lavorative. Attività che sono state avviate negli ultimi anni e sono in
20
corso di realizzazione in riferimento al progetto
nazionale “Dopo di Noi”. Queste progettualità inclusive,
nel rispetto dei diritti delle persone con disabilità,
perseguono progetti di vita condivisi, centrati su
obiettivi di implementazione delle autonomie possibili,
per l'autodeterminazione delle persone con disabilità e per il
miglioramento della qualità di vita personale e familiare.
4.4 Anziani
Sappiamo come la nostra società stia cambiando e come cresca il
numero di persone anziane e, purtroppo, quello di persone anziane
sole. Per l’amministrazione questo significa saper cogliere le esigenze
di questi cittadini e delle loro famiglie. Vogliamo interfacciarci con
l’Associazione Anziani per valorizzare quanto già viene fatto, anche in
collaborazione con il volontariato, e potenziare le attività di servizio
domiciliare, da ampliare e qualificare, per la presa in carico globale
dell’anziano e della sua famiglia e soddisfare i bisogni di questa fascia
di popolazione in espansione.
Riteniamo importante considerare la necessità di un centro diurno
per anziani, per ridurre l'isolamento e il carico delle famiglie e al
contempo contenere il numero di ricoveri e di istituzionalizzazioni. Per
questo scopo e anche per alleggerire i costi gravanti sulle famiglie,
desideriamo promuovere lo sviluppo di progetti “cohousing sociale“
(coabitazione), costituiti da un gruppo di vicini che partecipano alle
stesse finalità, condividendo spazi, tempi, servizi e valori.
Desideriamo infine potenziare o riattivare le iniziative di socialità e
di sollievo (es. caffè Alzheimer), cercando di realizzare dei percorsi di
musicoterapia e danzaterapia. Le persone anziane attive possono
diventare attori del benessere della comunità, ad esempio facendo da
babysitter ai bambini mentre le mamme straniere, al mattino, fanno
un corso di italiano, in biblioteca.
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Università della Terza età
Le Università della Terza Età sono istituzioni educative
che offrono alle persone, dai 50 anni in su, l’opportunità
di continuare la loro educazione e di perfezionare il loro
sviluppo personale, in un ambiente rilassato e informale. Non
esistono veri e propri requisiti per iscriversi, non ci sono limiti di età,
non c'è bisogno di possedere un titolo di studio e, se richiesta, la
quota di partecipazione è in genere molto bassa. L’offerta formativa è
variegata e al termine dei corsi viene rilasciato un attestato. La
frequenza dei corsi liberamente scelti a seconda delle inclinazioni
personali può apportare benessere psicofisico, soddisfazione
personale, miglioramento delle relazioni interpersonali. In altre
parole, tali attività migliorano la qualità della vita di chi le segue,
ovvero della popolazione più anziana.
Per aprire una sede nel comune è necessario in primo luogo trovare,
presso circoli o associazioni culturali esistenti nel territorio, un gruppo
di persone motivate che diventino i soci fondatori. Il comune
potrebbe avviare una ricerca degli stessi e supportarli nell’espletare e
velocizzare tutte le pratiche inerenti all’istituzione della nuova sede e
nella valorizzazione dell’attività presso i cittadini.
4.5 Superamento della disparità di genere
Per contrastare il fenomeno sempre più in crescita della
discriminazione, desideriamo istituire giornate informative e
formative sul tema, mediante campagne di sensibilizzazione sulle
tematiche di genere, in particolare con seminari, percorsi di crescita
personale e di gruppo, percorsi nelle scuole di ogni ordine e grado.
Da realizzare in collaborazione con lo sportello di ascolto,
limitatamente all’area tematica violenza e famiglia.
4.6 Comunità straniere e migranti
Integrazione dell’immigrazione mediante scuola per stranieri.
Sarebbe utile anche, per una reale integrazione, prevedere degli
22
interventi domiciliari per alcuni gruppi di individui, in
particolare donne, resistenti all'apprendimento della
lingua italiana, poiché viventi in gruppi chiusi.
Riduzione dell’isolamento, offrire luoghi comunitari
per il tempo libero delle collaboratrici domestiche, in collaborazione
con associazioni/enti, per la disponibilità di tali spazi, con uso cucina
dove trascorrere i giorni liberi. (si rimanda al punto 3.2 per sportello di
ascolto Nuova Cittadinanza).
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IL DISEGNO DEL PAESE
CHE VOGLIAMO
5.1 Dissesto idrogeologico e PGRA
L’Autorità di Distretto delle Alpi Orientali opera sui bacini idrografici
nelle regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto, nelle Province Autonome
di Trento e di Bolzano, nonché su alcuni bacini transfrontalieri al
confine con Svizzera, Austria e Slovenia. Oggi qualsiasi
programmazione del territorio non può più essere fatta in piccoli
contesti. L’accorpamento di tre Regioni costituisce il nostro territorio:
quello delle Alpi orientali. In Italia i distretti sono otto. Solo così si
potranno affrontare tematiche come queste. Il piano di gestione del
rischio di alluvione è stato aggiornato nei mesi scorsi dall'Autorità di
bacino del distretto idrografico delle Alpi orientali e sarà valido fino al
2027. Il comune maggiormente colpito è stato proprio Motta di
Livenza, seguito da Meduna di Livenza e dagli altri paesi che non sono
usciti indenni dalle valutazioni fatte dall'ente. Oggi Motta è bloccata.
Ora nel centro della città sussiste un vincolo di zona P2 R3: cioè
Pericolosità 2 e Rischio 3. Il centro, quindi, attualmente è
completamente inedificabile e non è possibile effettuare cambi di
destinazione d’uso degli edifici esistenti.
L’Amministrazione Comunale ha iniziato un colloquio con l’Autorità
di bacino (Ente Nazionale con sede a Venezia) la quale sta
predisponendo interventi che la Regione finanzierà (Genio Civile) per
abbassare i vincoli (presumibilmente P1 e R2).
Trattasi di consolidare l’argine destro della Livenza per circa 800 metri
a nord di Motta, per un importo di spesa di circa 2.000.000 di euro già
in bilancio regionale. Ovviamente i lavori dovranno essere appaltati e
si prevede che ciò avvenga non prima del 2025. Nulla è trapelato
dall’Amministrazione, che non ha dato alcuna comunicazione in
merito e non ci risulta ci sia alcun atto formale. Una situazione che va
monitorata e seguita per non bloccare ogni
24
iniziativa edile. AltraMotta si impegna per avere
aggiornamenti costanti e per accorciare i tempi di
esecuzione delle opere monitorando l’iter burocratico.
5.2 Livenzetta
La Livenzetta è un valore aggiunto per il nostro paese: con le giuste
accortezze potrebbe diventare fruibile dai cittadini, come i navigli di
Milano, organizzando aperitivi estivi sulle sponde, manifestazioni
legate allo sport nautico e passeggiate naturalistiche.
Crediamo sia necessario lo stanziamento di un budget per finanziare
un concorso di idee per professionisti del settore dell’ingegneria
idraulica e ambientale, che abbiano come compito quello di trovare la
soluzione più efficiente per le problematiche legate alla nostra
Livenzetta. L’idea più efficace potrà portare avanti lo studio di un
progetto per una soluzione realizzabile sia in termini di fattibilità che
di costo, al fine di riportare l’acqua nella Livenzetta e risolvere il
problema delle emissioni maleodoranti del limo, criticità esposta da
molti anni dai cittadini.
5.3 Dimensione sovralocale
L’associazionismo intercomunale promuove la collaborazione tra enti
locali al fine di assicurare l’effettivo e più efficiente esercizio
associato delle funzioni locali attraverso alcuni strumenti e con
ulteriori forme associative riconosciute con legge regionale. Il
modello della gestione associata di funzioni e servizi comunali da
parte dei Comuni si inserisce nel processo di riordino degli enti locali,
con l’obiettivo di contrastare l’eccessiva frammentazione dei piccoli
comuni e soddisfare l’esigenza di razionalizzazione della spesa
pubblica, garantendo capacità finanziaria e di dotazione di
competenze necessarie allo svolgimento delle funzioni assegnate (v.
D.LGS. 267/2000 e successivi).
Il nostro obiettivo è quello di intercettare i contributi per poter
passare alla gestione di un territorio di circa 30.000 abitanti. In
futuro l’associazione e successivamente la fusione dei comuni
25
limitrofi a Motta potrebbe consistere nell’aggregare
sette comuni: Cessalto, Chiarano, Gorgo al Monticano,
Meduna di Livenza, Pravisdomini, Annone e Motta.
Questo vedrebbe una razionalizzazione delle spese
pubbliche per risanare i bilanci comunali e contenere le
uscite; migliorare i servizi offerti al cittadino; creare rete,
aumentando il “peso specifico” di questo territorio nei processi
decisionali. Per questo vogliamo avviare l’iter, interfacciandosi con le
amministrazioni comunali limitrofe, creando il necessario studio di
fattibilità, in associazione ai comuni interessati, realizzando la fase
istruttoria del procedimento (v. D.G.R. n. 541/2020 e 56/2014: legge
Delrio).
Un esempio esistente nella nostra provincia è quello dell’Unione dei
Comuni della Marca Occidentale (Vedelago, Riese, Resana, Loria), che
dal 2016 ha accorpato Polizia Locale, Servizi Sociali, Protezione Civile,
Ufficio per le gare d’appalto e gestione del personale.
5.4 Manutenzioni e decoro urbano
Riqualificazione del sottopasso di San Giovanni
Desideriamo andare a intervenire il più presto possibile con un'opera
di riqualificazione, in quanto questa zona non è igienica, spesso
nauseabonda e malsana a causa delle deiezioni dei volatili che si
appollaiano sotto la campata del ponte. In passato erano state
applicate delle reti per evitare che i volatili si appoggiassero,
quantomeno sopra la zona del passaggio pedonale, ma è necessario
impedire l'accesso al soffitto per intero. Con questo intervento
miriamo a ottenere pulizia, risanamento dell’area e miglioramento
dell’estetica di una delle principali porte d'ingresso alla città.
Sostituzione dei cestini pubblici con aggiunta di
videosorveglianza
Continuando sul filone delle opere di decoro pubblico, desideriamo
sostituire i cestini pubblici del territorio comunale, allineandoli a
quelli già presenti in piazza Luzzatti, quindi con coperchio
26
sovrastante, con l’aggiunta di dispositivi di
videosorveglianza, per controllare che i rifiuti non
vengano abbandonati accanto a essi e ridurre il
fenomeno dell'eco vandalismo, sempre più diffuso,
ovvero l’abbandono di sacchi di rifiuti privati all’interno
o nelle immediate vicinanze dei cestini pubblici.
Illuminazione pista ciclabile San Giovanni - Meduna di Livenza
Per aumentare decoro e sicurezza, riteniamo importante installare un
sistema d’illuminazione per la pista ciclabile San Giovanni-Meduna
di Livenza, a ridosso di Via Pordenone per mezzo di lampioni LED.
Manutenzione Verde e Parchi Pubblici
Proponiamo di redigere un libretto d’istruzioni per la corretta gestione
e manutenzione del verde pubblico, con l’ausilio di un professionista
incaricato dall'amministrazione, con tempi e modalità di intervento
personalizzati per ogni specie di pianta, al fine di evitare interventi
sbagliati come capitozzature o potature troppo invasive, che vanno a
intaccare la salute della stessa.
Spesso gli interventi però vengono eseguiti da personale non
qualificato, che non conosce le esigenze e le necessità degli alberi o
degli arbusti. Mantenere delle piante sane all’interno del comune
comporta non solo un valore aggiunto dal punto di vista estetico, ma
anche una maggiore sicurezza per i cittadini, in quanto gli alberi
tenuti sotto controllo hanno un rischio inferiore di causare danni.
Il nostro Comune non dispone ancora di un Piano del Verde,
nonostante l’Italia si sia dotata nel 2013 di una legge apposita in
materia di verde pubblico (Legge del 14 gennaio 2013 n. 10 intitolata
“Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”).
Tuttavia, il Comune ha eseguito un censimento di tutti gli esemplari
arborei che adornano il paese. C’è inoltre la possibilità di ricercare
bandi, anche europei, per il verde pubblico.
Infine, intendiamo promuovere “Adotta un’aiuola”: un’iniziativa che
prevede la cessione di piccole porzioni di verde pubblico a privati,
27
associazioni o società private.
Sgambamento cani - agility dog
La nostra città deve puntare a diventare sempre più pet
friendly (amica degli animali) e green (verde), per
questo desideriamo realizzare uno spazio dedicato ai nostri amici
animali, dedicando loro una zona sgambamento cani, attrezzata con
una serie di strutture fisse studiate per il mantenimento dell’agilità e
della forma fisica e mentale dei nostri amici pelosi, ispirati ai famosi
percorsi sportivi “agility dog”. Cercheremo di coinvolgere, per la
realizzazione delle strutture fisse, aziende, manodopera locale e gli
istituti professionali del settore legno.
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MUOVERSI A MOTTA -
VIABILITÀ
6.1 Nuove strade, nuova viabilità
A livello provinciale sono previsti più di 20 milioni di € per completare
l’anello della circonvallazione di Oderzo: si tratta del collegamento
tra la frazione di Piavon e la frazione di Fratta, con innesto tra le due
rotonde esistenti. Da più parti, Oderzo compresa, è stato ritenuto un
collegamento poco funzionale, tenendo conto che la bretella
dovrebbe essere dotata anche di due ponti, uno per superare il fiume
Monticano e l’altro la linea ferroviaria Treviso - Portogruaro, con una
lunghezza complessiva di circa 3 km. Uno studio sulle esigenze della
viabilità, eseguito in collaborazione con gli altri comuni interessati dal
progetto, per: scaricare il traffico di Oderzo, accorciare la distanza
con il capoluogo e migliorare il collegamento con la zona industriale,
potrebbe prevedere di collegare la rotonda di Piavon direttamente
alla Postumia a Gorgo al Monticano, sfruttando il ponte sul Monticano
e il sottopasso ferroviario già esistente. Porterebbe a un risparmio per
le casse provinciali e un miglioramento dei collegamenti tra Motta e
Treviso, prevedendo anche il miglioramento delle arterie stradali
lungo l’argine destro del Monticano, con possibile innesto all’altezza
del nuovo ponte sul fiume, presso Redigole.
6.2 Sicurezza stradale
Riteniamo sia importante rendere alcuni passaggi pedonali più sicuri
in quanto vi è scarsa visibilità, poca illuminazione, poca segnaletica.
Gli attraversamenti da noi individuati sono: passaggio in viale
Venezia (fronte Supermercato Visotto) poca illuminazione e scarsa
segnaletica; passaggio Borgo Gerolamo Aleandro, strisce pedonali
troppo a ridosso dei parcheggi con visibilità molto limitata;
passaggio Pedonale in Borgo G. Marconi, vicino a una curva appena
fuori da una rotonda, scarsamente illuminato e poco segnalato;
passaggio Pedonale fronte Piazza Mons. Zornitta a Malintrada,
29
vicino a una curva, scarsamente illuminato e poco
segnalato; passaggio Pedonale su Via S. Agostino a
Villanova (fronte Cimitero), vicino a una rotonda,
scarsamente illuminato e poco segnalato.
Pensiamo sia necessario provvedere a una costante manutenzione
dell’asfalto nelle strade secondarie delle frazioni (es. Via Redigole
Vecchia a Malintrada) e implementare una segnaletica orizzontale in
rilievo per ipovedenti iniziando dalla zona Basilica e ospedale.
6.3 Trasporto pubblico locale
La modalità di autobus a chiamata è una prassi ormai diffusa in Italia,
anche vicino a noi come le province di Udine (Val Degano) e Trieste.
È nostra intenzione dare la possibilità di muoversi liberamente
all’interno del territorio soprattutto agli abitanti delle frazioni e le
aree periferiche, e le fasce di età over 65 e gli adolescenti non
patentati. Vogliamo realizzare un servizio con molteplici finalità:
avvicinare le frazioni al centro, il centro e la zona Basilica, fornendo, a
chi sprovvisto di mezzo proprio, una possibilità per muoversi in
autonomia all’interno del comune, per la spesa, per andare in
comune, in posta, al bar, o anche in cimitero; fornire un’alternativa
ecologica a chi in possesso di mezzo proprio. Vi sarà la possibilità,
dopo fase di studio, di aumentare numero bus o corse, estendendo il
servizio anche all’interno dei comuni dell’Unione dei Comuni e la
possibilità di mettere uno schermo nel bus che pubblicizza gli eventi
comunali. Il servizio potrà ovviamente anche essere fruito dai
numerosi giovani atleti che ogni giorno devono spostarsi nel
territorio per gli allenamenti; in questo si fornisce concretamente un
supporto alle associazioni sportive della città.
Si può ipotizzare di utilizzare un minibus urbano (8 posti, ad esempio,
a metano), acquistabile tramite fondi per mobilità sostenibile.
30
PER L’AMBIENTE E IL
PAESAGGIO
Il nostro obiettivo è quello di contribuire
all'affermazione di una nuova cultura ambientale che determini un
consumo e utilizzo consapevole delle risorse e del territorio,
rendendo partecipi i cittadini di un necessario cambiamento per
salvaguardare noi stessi e il futuro dei nostri figli. Per un’importante
riduzione dei rifiuti e una migliore gestione della raccolta
differenziata, con l’obiettivo di salvaguardare il decoro e la salute
cittadina, dovremo attuare una politica in grado di rimettere in
discussione comportamenti sociali e individuali consolidati,
ascoltando e accompagnando i cittadini verso un modello sociale
realmente sostenibile. La tutela dell'ambiente e la salute dei cittadini
sono una priorità assoluta e rappresentano il comune denominatore
che necessariamente interessa e si collega a molti argomenti del
nostro programma.
7.1 Comunità Energetiche Rinnovabili
Con il Decreto Milleproroghe 162/2019 sono state introdotte anche
nel nostro Paese le “Comunità Energetiche Rinnovabili” previste
dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE). Una comunità
energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività
commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie
imprese (PMI) che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di
produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su
scala locale. Questo significa, per esempio, che un’azienda oppure
una Pubblica Amministrazione possono installare un impianto
fotovoltaico, rispettivamente sul proprio stabilimento produttivo o
scuola, e condividere l’energia prodotta e immessa in rete con i
cittadini del Comune che hanno deciso di far parte della comunità. Gli
incentivi in arrivo dal GSE non sono riconosciuti a tutta l’energia
prodotta, ma solo a quella condivisa all’interno della comunità,
31
produzione. In caso contrario l'energia può essere
immessa in rete, a un prezzo senza incentivo, oppure
accumulata in apposite batterie. Ciascuna comunità
stabilisce liberamente attraverso un contratto di diritto
privato come ripartire i ricavi tra i membri. Come Altra Motta
proponiamo dunque che immediatamente il comune si renda parte
attiva in una comunità energetica, parzialmente anche con impianti
già esistenti/installati, per ricavarne compensi da re-investire nella
comunità, extra bilancio. Allo stesso modo potrebbe favorire il
nascere di comunità energetiche tra i cittadini, per esempio una per
ogni frazione.
7.2 Rifiuti e raccolta differenziata
Acquisto di un eco-compattatore
Per ridurre il volume di bottiglie di plastica (PET), flaconi di detersivi
(HDPE) e lattine di alluminio vorremmo che il comune favorisse
l’utilizzo di un eco-compattatore. Tale strumento andrebbe
posizionato nei pressi di supermercati e si tratterebbe di una
colonnina in cui inserire le bottiglie di plastica usate, ricevendo in
cambio soldi oppure buoni spesa e voucher per gli acquisti nelle
attività commerciali convenzionate. In questo modo portiamo una
maggiore consapevolezza della cittadinanza sul tema
ecologico-ambientale, dando un aiuto a famiglie in difficoltà,
portando anche a una maggiore pulizia nel territorio comunale,
derivante dal minore abbandono di rifiuti plastici, incentivato anche
dai vantaggi a livello economico per il singolo cittadino.
Dotazione di un distributore automatico per sacchetti SAVNO
Come in altri comuni limitrofi, vorremmo dotare il comune di almeno
un distributore all’interno del territorio comunale per sacchetti
SAVNO, da utilizzare previo inserimento del proprio codice
fiscale/tessera sanitaria. Questa misura favorirebbe lavoratori o
persone che non riescono a recarsi nella sede predisposta negli orari
stabiliti (martedì 9-13; giovedì 9-13, 14-17.30), ma anche per ridurre
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tempi di attesa allo sportello con possibilità di prelievo 7
giorni su 7, h24.
Incrementare la raccolta del vetro per bar e ristoranti
Per facilitare le attività di bar e ristorazione, vogliamo
aumentare il numero di ritiri del rifiuto vetro per queste attività, a
oggi effettuata una volta al mese. Sarà necessario trovare un accordo
con la società SAVNO, per aumentare la raccolta del vetro, per
sollevare il singolo commerciante da mansioni che vanno al di fuori
della gestione dell’attività ed evitare che si rechi al C.A.R.D. una o più
volte alla settimana, con dispendio di tempo ed energie e anche di
inquinamento (moltiplichiamo i numerosi viaggi che un singolo bar
deve fare in una settimana, per il numero di bar a Motta: non sono
pochi, anzi). Una volta intavolata la discussione con SAVNO, si dovrà
effettuare un'analisi costi-benefici, con la possibilità che la società di
raccolta rifiuti decida di effettuare dei sopralluoghi per accertarsi
dell’effettiva mancanza di spazio per dei bidoni in più per le singole
attività interessate.
Riconoscimento comune “Plastic Free”
È il premio dedicato ai comuni che si sono distinti adottando una serie
di misure volte a migliorare il proprio territorio per il bene
dell’ambiente e per il bene delle future generazioni. I criteri di
valutazione si basano su: lotta contro gli abbandoni illeciti,
sensibilizzazione del territorio, gestione dei rifiuti urbani, attività
virtuose realizzate.
L’associazione PlasticFree Odv Onlus è un’associazione di volontariato
nata a luglio 2019 con lo scopo di informare e sensibilizzare più
persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica e
dell’abbandono dei rifiuti.
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7.3 Un albero per ogni nato
Anche se gli abitanti di Motta di Livenza non sono più di
15.000 vorremmo, mediante la concessione di un
contributo da parte delle aziende locali, piantare un
albero per ogni nuovo bambino nato o adottato: un gesto dal forte
valore simbolico, che diventa anche un contributo concreto al
miglioramento della qualità dell’aria, all’estensione del verde pubblico
e a una maggiore qualità dell’ambiente urbano. Le specie arboree e
arbustive da mettere a dimora saranno scelte tra quelle appartenenti
alla fascia più appropriata nonché al paesaggio.
FOTO
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Il nostro obiettivo è quello di contribuire
all'affermazione di una nuova cultura ambientale che determini un
consumo e utilizzo consapevole delle risorse e del territorio,
rendendo partecipi i cittadini di un necessario cambiamento per
salvaguardare noi stessi e il futuro dei nostri figli. Per un’importante
riduzione dei rifiuti e una migliore gestione della raccolta
differenziata, con l’obiettivo di salvaguardare il decoro e la salute
cittadina, dovremo attuare una politica in grado di rimettere in
discussione comportamenti sociali e individuali consolidati,
ascoltando e accompagnando i cittadini verso un modello sociale
realmente sostenibile. La tutela dell'ambiente e la salute dei cittadini
sono una priorità assoluta e rappresentano il comune denominatore
che necessariamente interessa e si collega a molti argomenti del
nostro programma.
7.1 Comunità Energetiche Rinnovabili
PER IL LAVORO E LE
OPPORTUNITÀ
Con il Decreto Milleproroghe 162/2019 sono state introdotte anche
nel nostro Paese le “Comunità Energetiche Rinnovabili” previste
dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE). Una comunità
energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività
commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie
imprese (PMI) che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di
produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su
scala locale. Questo significa, per esempio, che un’azienda oppure
una Pubblica Amministrazione possono installare un impianto
fotovoltaico, rispettivamente sul proprio stabilimento produttivo o
scuola, e condividere l’energia prodotta e immessa in rete con i
cittadini del Comune che hanno deciso di far parte della comunità. Gli
incentivi in arrivo dal GSE non sono riconosciuti a tutta l’energia
prodotta, ma solo a quella condivisa all’interno della comunità,
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COMMITTENTE RESPONSABILE: FRANCESCO CLEMENTI