12.04.2023 Views

LQ-2023

Due minuti al giorno con il Signore Quaresima 2023 - In cammino verso la Pasqua...

Due minuti al giorno con il Signore
Quaresima 2023 - In cammino verso la Pasqua...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

due minuti al giorno con il Signore in casa

Quaresima 2023

Beata Vergine delle Grazie – Crocetta – Torino


Immagini di copertina opere di:

Sieger Koder

Tomba vuota

Lavanda dei piedi

Terza caduta di Gesù

Eucaristia


In cammino verso

la Pasqua...

Cari parrocchiani e amici,

che gioia avere nuovamente tra le mani questo libretto di preghiera.

È un piccolo germoglio, frutto di tanti che, anche con una semplice

preghiera, si sentono partecipi della vita parrocchiale! È un segno,

come altri nella comunità, di unità, comunione e condivisione.

Se la Chiesa intera sta camminando nel grande Sinodo Universale,

la Chiesa torinese si interroga proprio su quali siano i germogli che

la ravvivano e stimolano ogni fedele a sentirsi parte della propria

comunità e della Chiesa tutta. Ed è fondamentale che tale

comunione ci spinga ad essere “una cosa sola”, come desiderato da

Gesù stesso, nell’amore e nella preghiera.

Il sogno che da 12 anni ci spinge a offrire questo strumento è che,

anche attraverso un semplice libretto, possiamo camminare

insieme, anzitutto con la partecipazione all’Eucarestia, per essere

testimoni della gioia del Vangelo, lì dove viviamo.

Per questo, come già nei libretti precedenti, troverete nelle

Domeniche e nelle feste dei testi di riflessione. Sono tratti dalla

Lettera Apostolica “DESIDERIO DESIDERAVI” del Santo Padre

Francesco ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone

consacrate e ai fedeli laici sulla formazione liturgica del popolo di

Dio. Il Papa esprime il suo desiderio di “invitare tutta la Chiesa a

riscoprire, custodire e vivere la verità e la forza della celebrazione

cristiana”.

1


Grazie a quanti si sono offerti a preparare una preghiera.

Grazie ai bambini e ragazzi che hanno scritto per i più

piccoli le preghiere delle Domeniche.

Grazie a chi farà dono di questo libretto a un vicino di casa, a

un collega, a un amico, a un anziano, a un malato, anche in

via … telematica!

Buona Quaresima a tutti!

+ don Guido e don Francesco

Grazie a Enzo e Patrizia che da anni ne curano la

preparazione; grazie a Daniele per la puntuale correzione

delle bozze; grazie a Benedetta che raccoglie e armonizza i

testi insieme agli autori.

www.parrocchiacrocetta.it

Questo libretto è disponibile in formato digitale sul sito,

dove trovate anche tutti gli appuntamenti

2


CONFESSORI disponibili

in Quaresima

- orari -

I confessori sono presenti ogni giorno, mattino o pomeriggio

secondo gli orari riportati,

Non attendete la vicinanza alla Pasqua, ma approfittate del tempo

di Quaresima per avvicinarvi al sacramento della Riconciliazione

lunedì ore 10-12 don Renzo Virano

martedì ore 10-12 don Antonio Cirillo

mercoledì

giovedì

venerdì

ore 8,30-9,30 don Francesco

ore 10-12 don Renzo Virano

ore 8,30-9,30 don Guido

ore 10-11,30 don Ferdinando Bergamelli

ore 10,30-12 don Francesco

ore 17,30-19 don Gianpaolo Ferino

sabato ore 10-12 don Mario Mattiuz

ore 17,30-19 don Gianpaolo Ferino

domenica ore 8-9 don Guido

ore 10-12,30 don Paolo Merlo

ore 17,30-19 don Gianpaolo Ferino

I nostri sacerdoti sono comunque a disposizione,

quando presenti, in orario di Ufficio

3


LE CENERI

Mercoledì

e r c o l e d ì 222 febbraio e b b r a i o 20230 2 3

Giorno di astinenza e digiuno

(DD 27) La questione fondamentale è, dunque, questa: come

recuperare la capacità di vivere in pienezza l’azione liturgica?

(DD 51) [L’arte del celebrare] non riguarda solo i ministri

ordinati che svolgono il servizio della presidenza.

In realtà è un atteggiamento che tutti i battezzati sono chiamati

a vivere. Penso a tutti i gesti e le parole che appartengono

all’assemblea: il radunarsi, l’incedere in processione, lo stare

seduti, in piedi, in ginocchio, il cantare, lo stare in silenzio,

l’acclamare, il guardare, l’ascoltare. Sono molti modi con i quali

l’assemblea, come un solo uomo (Ne 8,1), partecipa alla

celebrazione. Compiere tutti insieme lo stesso gesto, parlare

tutti insieme ad una sola voce, trasmette ai singoli la forza

dell’intera assemblea. È una uniformità che non solo non

mortifica ma, al contrario, educa i singoli fedeli a scoprire

l’unicità autentica della propria personalità non in atteggiamenti

individualistici ma nella consapevolezza di essere un solo

corpo. Non si tratta di dover seguire un galateo liturgico.

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

4


Mercoledì e r c o l e d ì 222 febbraioe b b r a i o

Matteo 6,1-6.16-18

Perdonaci, Signore: abbiamo peccato

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "State attenti a non

praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere

ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il

Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l'elemosina,

non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle

sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità

io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa […] Invece,

quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e

prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede

nel segreto, ti ricompenserà. […]

Preghiamo

inizio raccolta offerte

Quaresima di Fraternità

Signore, ti preghiamo, aiutaci ad essere puri di cuore,

autentici nelle forme di religiosità. Aiutaci a non

ricercare una facile, superficiale soddisfazione dal

consenso o dalla ammirazione degli altri. Aiutaci ad

essere disinteressati in tutto, in particolare nella carità, a

fare realmente nostri elemosina, carità e digiuno

vivendoli con umiltà e profonda fede, guardando a te

che vedi nel segreto del nostro cuore.

Amen

ore 7,45 – 10 – 18 le Ceneri a tutte le Messe

ore 17 Celebrazione con i ragazzi e famiglie del catechismo

ore 20,45 Cena del digiuno

5


I bambini pregano Gesù

Signore, aiutaci a fare l’elemosina e a

digiunare perché non è facile per noi rinunciare

a quello che possediamo, fonte di distrazione

dal legame intimo con te. All’inizio di questo

tempo prezioso ti prego anche perché le guerre possano finire

per tutti ma, soprattutto, per tutti i bambini che soffrono.

Grazie. Amen

“Prega il Padre tuo, che è nel segreto”

6


giovedì i o v e d ì 233 febbraioe b b r a i o

Luca 9,22-25

Beato l'uomo che confida nel Signore

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Il Figlio dell'uomo

deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei

sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno”.

Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno vuole venire dietro a me,

rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua.

Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la

propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio

ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina

se stesso?”.

Preghiamo

La saggezza di saper soffrire e capire.

Trasformare il dolore in dono.

Perdersi in quel momento, in quel giorno ma poi,

Signore, sentire la tua mano che mi aiuta a sollevarmi,

con la mia croce.

Sia lode al Figlio dell’uomo.

Amen

7


venerdì e n e r d ì 2 4 febbraioe b b r a i o

Matteo 9,14-15

Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e

gli dissero: "Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte,

mentre i tuoi discepoli non digiunano?".

E Gesù disse loro: "Possono forse gli invitati a nozze essere in

lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo

sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.”.

Preghiamo

Signore,

viviamo la nostra vita tra alti e bassi, gioie e dolori.

La nostra vita è nelle tue mani.

Sappiamo perfettamente di non essere preservati dalle

prove che la vita ci presenta, ma se tu sei con noi, nulla

sarà più pesante della croce che tu hai portato.

La speranza di te vicino sarà la nostra resurrezione.

Amen

ore 7 S. Messa

ore 7,30 Lodi

ore 17 Via Crucis

ore 21 inizio NOTTE BIANCA DI PREGHIERA

8


Luca 5,27-32

Mostrami, Signore, la tua via

+ Dal Vangelo secondo Luca

sabatoa b a t o 255 febbraioe b b r a i o

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al

banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi!". Ed egli, lasciando

tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande

banchetto nella sua casa. C'era una folla numerosa di

pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. I farisei

e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: “Come

mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?”.

Gesù rispose loro: “Non sono i sani che hanno bisogno del

medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma

i peccatori perché si convertano”.

Preghiamo

Solo grazie, Signore Gesù,

per essere venuto per tutti i malati, sia in senso fisico

che spirituale.

Donaci la forza per riuscire ad alzarci dai nostri peccati

e seguirti.

Amen

ore 19 VESPRI

9


I di Quaresima

Domenica o m e n i c a 266 febbraioe b b r a i o

Tentazioni

(DD 5) Il mondo ancora non lo sa, ma tutti sono invitati al

banchetto di nozze dell’Agnello (Ap 19,9).

Per accedervi occorre solo l’abito nuziale della fede che

viene dall’ascolto della sua Parola (cfr. Rm 10,17) […]

(DD 6) Prima della nostra risposta al suo invito – molto prima

– c’è il suo desiderio di noi: possiamo anche non esserne

consapevoli, ma ogni volta che andiamo a Messa la ragione

prima è perché siamo attratti dal suo desiderio di noi. Da

parte nostra, la risposta possibile, l’ascesi più esigente, è,

come sempre, quella dell’arrendersi al suo amore, del volersi

lasciare attrarre da lui. Per certo ogni nostra comunione al

Corpo e al Sangue di Cristo è stata da Lui desiderata

nell’ultima Cena.

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

10


Domenica o m e n i c a 266 febbraioe b b r a i o

Matteo 4,1-11

Perdonaci, Signore: abbiamo peccato

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per

essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni

e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e

gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino

pane”. Ma egli rispose: “Sta scritto: - Non di solo pane vivrà

l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio -”. Allora il

diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del

tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto

infatti: - Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti

porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in

una pietra -”. Gesù gli rispose: “Sta scritto anche: - Non

metterai alla prova il Signore Dio tuo -”. Di nuovo il diavolo lo

portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del

mondo e la loro gloria e gli disse: “Tutte queste cose io ti darò

se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai”. Allora Gesù gli rispose:

“Vàttene, satana! Sta scritto infatti: - Il Signore, Dio tuo,

adorerai: a lui solo renderai culto -”. Allora il diavolo lo lasciò, ed

ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Preghiamo

ore 14,15-19 in chiesa

Ritiro di Quaresima per tutta la Comunità

O Gesù, tu hai saputo resistere alle tentazioni della

carne, della superbia e della potenza. Non abbandonarci

alle insidie del demonio e aiutaci a seguire il tuo

esempio di umiltà, di mansuetudine e di obbedienza alla

volontà del Padre. Aiutaci a fare della nostra vita,

intensamente vissuta nella testimonianza ai valori umani

e spirituali, un dono per gli altri. Amen

11


I bambini pregano Gesù

Caro Gesù, aiuta anche noi bambini a seguire

sempre la tua strada, non lasciare che ci

accechi la tentazione di compiere azioni cattive

che possano offendere te e tutte le persone

che ci vogliono bene. Amen

“Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli

angeli gli si avvicinarono e lo servivano.”

12


lunedì u n e d ì 277 febbraioe b b r a i o

Matteo 25,31-46

Le tue parole, Signore, sono spirito e vita

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Quando il Figlio

dell'uomo verrà nella sua gloria, [...] davanti a lui verranno

radunati tutti i popoli. [...] Allora il re dirà a quelli che saranno

alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in

eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo,

perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto

sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto,

nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in

carcere e siete venuti a trovarmi". Allora i giusti gli

risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti

abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da

bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo

accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo

visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?” E il re

risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto

a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me”.

[...]

Preghiamo

Rimbocchiamo le maniche e seguiamo quanto Gesù ci

invita a fare: sfamare, vestire, accogliere ed essere

prossimi alle sofferenze delle sorelle e dei fratelli.

Dedichiamo senza paura un po' del nostro tempo

all’amore per gli altri. Signore, aiutaci a far parte del tuo

docile gregge, a non essere indifferenti e ad aprire il

cuore alle necessità degli altri. Così potremo entrare a

far parte del tuo regno.

Amen

13


martedì a r t e d ì 288 febbraioe b b r a i o

Matteo 6,7-15

Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Pregando, non

sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati

a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre

vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele

chiediate. Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro

che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non

perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le

vostre colpe”.

Preghiamo

Doniamo sempre agli altri felicità, gentilezza, tempo

anche se l'altro non ricambia.

Concediamo anche il perdono senza aspettarci niente in

cambio.

Infatti questo ci riempirà di gioia.

Amen

14


mercoledì e r c o l e d ì 1 marzoa r z o

Luca 11,29-32

Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a

dire: “Questa generazione è una generazione malvagia; essa

cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il

segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di

Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa

generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà

contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché

ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la

sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di

Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si

alzeranno contro questa generazione e la condanneranno,

perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco,

qui vi è uno più grande di Giona.”.

Preghiamo

Signore,

non siamo degni del tuo amore e del tuo perdono.

Siamo uomini e donne sensibili solo ai nostri bisogni

egoistici.

Per questo ti preghiamo di illuminarci,

di far scendere su di noi lo Spirito Santo,

cosi che l’umanità possa ritrovare la luce,

la speranza e la via per arrivare a te.

Amen

15


giovedì i o v e d ì 2 marzoa r z o

Matteo 7,7-12

Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:

“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà

aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a

chi bussa sarà aperto.

Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se

gli chiede un pesce, gli darà una serpe?

Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai

vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose

buone a quelli che gliele chiedono!

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi

fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.”.

Preghiamo

“Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi,

anche voi fatelo a loro…”

Signore,

aiuta la nostra comunità a dare quando ci viene chiesto,

ad aprire al prossimo quando bussa alla nostra porta.

Solo guardando a te, nostro Padre buono, possiamo

trovare l’Amore per creare ponti e allargare le braccia

verso il mio fratello.

Amen

16


venerdì e n e r d ì 3 marzoa r z o

Matteo 5,20-26

Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Se la vostra

giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non

entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli

antichi: non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio.

Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà

sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà

sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al

fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull'altare

e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia

lì il tuo dono davanti all'altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo

fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Mettiti presto d'accordo

con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché

l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e

tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là

finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!”.

Preghiamo

ore 7 S. Messa

ore 7,30 Lodi

ore 17 Via Crucis

Signore,

ti preghiamo affinché possiamo mettere in pratica

quanto ci chiedi, anche perché, ad esclusione del

comandamento di non uccidere e del desiderio di essere

giusti, il resto mi sembra quasi impossibile da realizzare.

Ti preghiamo per avere l’umiltà di chiedere scusa al

nostro fratello o a coloro con cui abbiamo qualcosa da

sistemare, così da ricevere l’eucarestia con l’animo

sereno e non con il cuore turbato. Amen

17


sabato a b a t o 4 marzoa r z o

Matteo 5,43-48

Beato chi cammina nella legge del Signore

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu

detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi

dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi

perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli;

egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui

giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale

ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se

date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di

straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque,

siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.”.

Preghiamo

Padre e Maestro che dall’alto segui i nostri passi,

donaci la forza ed il coraggio di perdonare chi ci ha fatto

soffrire e di pregare affinché il bene possa stimolarci a

comportarci meglio e ad essere giusti.

Fa’ sì che il nostro animo non sia tiepido ai venti cattivi,

ma donaci quel tuo calore che sana e ristora e, da

piccolo fuoco, torneremo a risplendere più raggianti che

mai.

Non perderci mai di vista come Padre buono che

dall’alto si prende cura di tutti i suoi figli, certi di trovarti

sempre vicino.

Amen

ore 19 VESPRI

18


II di Quaresima

Domenica o m e n i c a 5 marzoa r z o

Trasfigurazione

(DD 10) Qui sta tutta la potente bellezza della Liturgia. Se la

Risurrezione fosse per noi un concetto, un’idea, un pensiero;

se il Risorto fosse per noi il ricordo del ricordo di altri, per

quanto autorevoli come gli Apostoli, se non venisse data

anche a noi la possibilità di un incontro vero con Lui,

sarebbe come dichiarare esaurita la novità del Verbo fatto

carne.

Invece, l’incarnazione oltre ad essere l’unico evento nuovo

che la storia conosca, è anche il metodo che la Santissima

Trinità ha scelto per aprire a noi la via della comunione.

La fede cristiana o è incontro con Lui vivo o non è.

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

19


Domenica o m e n i c a 5 marzoa r z o

Matteo 17,1-9

Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni

suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu

trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue

vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro

Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola,

Pietro disse a Gesù: “Signore, è bello per noi essere qui! Se

vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per

Elia”. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li

coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che

diceva: “Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio

compiacimento. Ascoltatelo”. All'udire ciò, i discepoli caddero

con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù

si avvicinò, li toccò e disse: “Alzatevi e non temete”. Alzando gli

occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre

scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: “Non parlate a

nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia

risorto dai morti”.

Preghiamo

A volte nelle nostre giornate e nelle nostre vite ci

ritroviamo "faccia a terra", davanti a qualcosa che

ci sembra più grande di noi, inaffrontabile,

inguardabile.

Che io “oggi” possa sentirti, Gesù, mentre ti

avvicini a me, mentre mi tocchi, mentre mi dici:

"Alzati e non temere". Amen

20


I bambini pregano Gesù

Caro Gesù, la tua luce, la voce del Padre

nostro e la tua mano sempre sulla nostra spalla

ci aiutano a non avere paura, anche nei momenti

più difficili che dobbiamo affrontare.

Anche noi, come Pietro, Giacomo e Giovanni vorremmo poter

costruire una tenda per starti sempre vicino così da potere

ascoltare la tua Parola e passare del tempo insieme a te.

Amen

“Signore, è bello per noi essere qui”

21


lunedì u n e d ì 6 marzoa r z o

Luca 6,36-38

Signore, non trattarci secondo i nostri peccati

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù, disse ai suoi discepoli: “Siate

misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non

giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete

condannati; perdonate e sarete perdonati.

Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e

traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura

con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”.

Preghiamo

Aiutami, Signore,

a ricordare queste parole

in ogni momento della giornata.

Aiutami a seguire, sempre, i tuoi insegnamenti,

affinché il tuo infinito amore riscaldi e illumini il mio

cuore.

Amen

22


martedì a r t e d ì 7 marzoa r z o

Matteo 23,1-12

A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli

dicendo: “Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i

farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non

agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno.

Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono

sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure

con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati

dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si

compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi

nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere

chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”,

perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E

non chiamate “padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno

solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare

“guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi

è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà

umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”.

Preghiamo

Gesù, ti sei fatto uomo, umile tra gli umili, e ci hai

insegnato che servire è amare. Allontanaci dall’ipocrisia

e dalla brama di apparire. Solo col tuo aiuto potremo

trovare la forza di agire con coraggio e coerenza

mettendo in pratica fino in fondo i tuoi insegnamenti.

Sostienici nel tradurre in opere concrete la fede che

professiamo, affinché diventiamo testimoni credibili

agli occhi dei fratelli. Amen

23


mercoledì e r c o l e d ì 8 marzoa r z o

Matteo 20,17-28

Salvami, Signore, per la tua misericordia

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in

disparte i dodici e lungo la via disse loro: “Ecco, noi stiamo

salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato

ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte

e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e

crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà”. Allora gli si avvicinò la

madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per

chiedergli qualcosa. Egli le disse: “Che cosa vuoi?”. Gli rispose:

“Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla

tua sinistra nel tuo regno”. Rispose Gesù: “Voi non sapete

quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?”.

Gli dicono: “Lo possiamo”. Ed egli soggiunse: “Il mio calice lo

berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia

destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato

preparato dal Padre mio”. [...]

Preghiamo

Gesù, salendo a Gerusalemme ti sei consapevolmente

consegnato al mondo per donarci la vita eterna.

Vita che rinnoviamo ogni giorno nell'Eucarestia

attraverso il tuo corpo e il tuo sangue, segno della morte

nel mondo. Insegnaci a servire i nostri fratelli,

soprattutto i più piccoli e i più bisognosi, attraverso le

nostre mani, piedi, labbra. Nel momento della difficoltà,

chiamaci di nuovo alla tua fonte di misericordia, per

riconquistare la gioia della libertà dalla schiavitù delle

cose terrene che ci impediscono di darti spazio nei

nostri cuori per vivere la vera Pasqua. Amen

24


giovedì i o v e d ì 9 marzoa r z o

Luca 16,19-31

Beato l'uomo che confida nel Signore

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: “C'era un uomo ricco, che

indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si

dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla

sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello

che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano

a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato

dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu

sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di

lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse:

“Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere

nell'acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro

terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio,

ricordati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i

suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei

in mezzo ai tormenti.”. (Lc 16,19-25)

Preghiamo

Spesso l’indifferenza verso il più povero, il più debole, il

più emarginato ci porta ad essere egoisti, intolleranti,

insofferenti. Vediamo, ascoltiamo e capiamo solo ciò

che riteniamo meglio per noi e non ci accorgiamo delle

sofferenze altrui. Aiutaci, Signore, a seguire gli

insegnamenti della tua Parola anche se talora ci

sembrano difficili da comprendere e irrealizzabili. Non

permettere che il nostro cuore si chiuda all’indifferenza,

ma rendici sempre pronti ad offrire ai fratelli bisognosi

generosità, umanità e comprensione. Amen

25


venerdì e n e r d ì 100 marzoa r z o

Matteo 21,33-43.45

Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani

del popolo: “Ascoltate un'altra parabola: c'era un uomo che

possedeva un terreno e vi piantò una vigna. [...] La diede in

affitto a dei contadini e se ne andò lontano. Quando arrivò il

tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a

ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo

bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. […] Da

ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per

mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui

è l'erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo

presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. Quando

verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei

contadini?”. Gli risposero: “Quei malvagi, li farà morire

miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli

consegneranno i frutti a suo tempo”. E Gesù disse loro: “Non

avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i costruttori hanno

scartato è diventata la pietra d'angolo; questo è stato fatto dal

Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi" [...]

Preghiamo

ore 7 S. Messa

ore 7,30 Lodi

ore 17 Via Crucis

Tu, Signore, sempre pronto a rilanciare,

a mandare ancora e ancora servitori

fino a mandare il tuo unico Figlio. Grazie, Signore,

perché non ti arrendi di fronte alle nostre miserie, ma ai

nostri tradimenti rispondi con amore, con una vigna

ricca di frutti e del vino buono della gioia, perché la

vendemmia di domani sia più forte del tradimento di ieri.

Amen

26


sabato a b a t o 111 marzoa r z o

Luca 15,1-3.11-32

Misericordioso e pietoso è il Signore

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i

peccatori per ascoltarlo. […] Ed egli disse loro questa parabola:

“Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre:

- Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta -. Ed egli

divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più

giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e

là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.

Quando ebbe speso tutto, [...] ritornò in sé e disse: […] Mi

alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il

Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo

figlio. […] Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora

lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse

incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: - Padre,

ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di

essere chiamato tuo figlio -. Ma il padre disse ai servi: […]

Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo

festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita,

era perduto ed è stato ritrovato -.

Preghiamo

ore 19 VESPRI

Signore, noi crediamo che tu non ci dica mai parole a

caso e che sempre tu voglia insegnarci qualcosa.

Quando un figlio si allontana da noi, soffriamo molto e,

nel momento in cui ritorna, riscopriamo la felicità e

dimentichiamo errori e ingratitudine. Anche tu sei Padre

e, in quanto tale, sai essere amorevole con noi che, a

volte, percorriamo strade sbagliate.

Ma il nostro pentimento ci riapre le tue braccia. Amen

27


I II di Quaresima

Domenica o m e n i c a 122 marzoa r z o

Samaritana

(DD 24) Se venisse a mancare lo stupore per il mistero

pasquale che si rende presente nella concretezza dei segni

sacramentali, potremmo davvero rischiare di essere

impermeabili all’oceano di grazia che inonda ogni

celebrazione. Non sono sufficienti i pur lodevoli sforzi a

favore di una migliore qualità della celebrazione e nemmeno

un richiamo all’interiorità: anche quest’ultima corre il rischio

di ridursi ad una vuota soggettività se non accoglie la

rivelazione del mistero cristiano.

L’incontro con Dio non è frutto di una individuale ricerca

interiore di Lui ma è un evento donato: possiamo incontrare

Dio per il fatto nuovo dell’incarnazione che nell’ultima Cena

arriva fino all’estremo di desiderare di essere mangiato da

noi.

Come ci può accadere la sventura di sottrarci al fascino della

bellezza di questo dono?

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

28


Domenica o m e n i c a 122 marzoa r z o

Giovanni 4,5-42

Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata

Sicar, […] qui c'era un pozzo di Giacobbe. […] Giunge una

donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: “Dammi

da bere”. I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di

cibi. Allora la donna samaritana gli dice: “Come mai tu, che sei

giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna

samaritana?”. I Giudei infatti non hanno rapporti con i

Samaritani. Gesù le risponde: “Se tu conoscessi il dono di Dio e

chi è colui che ti dice: - Dammi da bere! -, tu avresti chiesto a lui

ed egli ti avrebbe dato acqua viva”. Gli dice la donna: “Signore,

non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi

dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro

padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi

figli e il suo bestiame?”. Gesù le risponde: “Chiunque beve di

quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io

gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò

diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita

eterna”. “Signore - gli dice la donna –, dammi quest'acqua,

perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad

attingere acqua”. [...]

Preghiamo

Signore,

la mia preghiera sia come quella della donna

samaritana: un dialogo quotidiano con te, un incontro

tra i miei limiti, le mie necessità e la sorgente che

disseta in eterno. Rimani con noi, invadi le nostre vite

con lo spirito e la verità che vengono da te. Amen

29


I bambini pregano Gesù

Signore, donaci questa acqua viva. Fai sgorgare

dal profondo del nostro cuore la benedizione

che tu hai già posto in noi e fa sì che possiamo

diventare fonte di benedizione per gli altri.

Signore trasforma la nostra vita in un canto di lode a te che sei

il nostro Creatore. Amen

“Signore dammi quest’acqua

perché io non abbia più sete”

30


lunedì u n e d ì 133 marzoa r z o

Luca 4,24-30

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:]

“In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua

patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele

al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi

e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di

esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di

Sidóne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta

Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il

Siro”.

All'udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di

sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo

condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la

loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si

mise in cammino.

Preghiamo

Signore Gesù,

aiutaci a superare le invidie e le gelosie che spesso

rovinano i nostri rapporti quotidiani e le nostre

comunità.

Fai germogliare un seme di amore in tutte quelle

situazioni che fanno sentire qualcuno a disagio.

Fa che nessuno di noi possa mai provare il disagio

e l'umiliazione che ha subito Eliseo.

Per Cristo Nostro Signore.

Amen

31


martedì a r t e d ì 144 marzoa r z o

Matteo 18,21-35

Ricordati, Signore, della tua misericordia

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, [...] Gesù disse a Pietro questa parabola: “ [...] Il

regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i

suoi servi. […] gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila

talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone

ordinò che fosse venduto. […] Allora il servo, prostrato a terra,

lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni

cosa". Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò

andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò

uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese

per il collo e lo soffocava, dicendo: "Restituisci quello che devi!".

[…] Andò e lo fece gettare in prigione. […] Allora il padrone

disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito

perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del

tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?". […] Così

anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di

cuore, ciascuno al proprio fratello".

Preghiamo

Signore, ci hai insegnato a pregare con la più semplice,

bella e completa manifestazione di amore verso il Padre

tuo e nostro. Le parole “rimetti a noi i nostri debiti come

anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” non si

prestano ad interpretazione o ad essere osservate da

diverse prospettive: sono chiare ed incondizionate

eppure puntualmente noi le fraintendiamo, ponendo

l’accento su quanto noi dobbiamo ricevere da te più che

su quanto è compito nostro. Che la tua infinita

misericordia ci ispiri! Amen

32


mercoledì e r c o l e d ì 155 marzoa r z o

Matteo 5,17-19

Celebra il Signore, Gerusalemme

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: “Non crediate che io

sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad

abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché

non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o

un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi

dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e

insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo

nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà

considerato grande nel regno dei cieli”.

Preghiamo

L’unica vera “legge” che ci rende liberi e preziosi

è quella del cuore e della preghiera.

Il Vangelo ci parla e se siamo in ascolto vivremo

in armonia con noi stessi e con i nostri fratelli e sorelle.

Non è necessario essere perfetti e virtuosi in quello

che ci viene chiesto, ma saper amare e sapere

che il Signore è il pastore e il custode della nostra

anima.

Le sue parole sono spirito e vita, parole di vita eterna.

Deo gratias.

Amen

33


giovedì i o v e d ì 166 marzoa r z o

Luca 11,14-23

Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era

muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle

furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: “È per mezzo di

Beelzebù, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni”. [...] Egli,

conoscendo le loro intenzioni, disse: “Ogni regno diviso in se

stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche

satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo

regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebù.

Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebù, i vostri figli

per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri

giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è

giunto a voi il regno di Dio. [...] Chi non è con me è contro di

me, e chi non raccoglie con me, disperde”.

Preghiamo

Mio amato Gesù, aiutami a scoprire, in questo tempo di

Quaresima, il valore della parola, rispetto

ad un silenzio triste ed egoista. Rendimi costante nella

preghiera, nel rivolgermi a te ogni giorno con le parole

che tu ci hai insegnato. In particolare che io possa

trovare momenti quotidiani di preghiera con le persone

che amo. Rafforza la mia capacità di dialogo con il mio

prossimo, in famiglia e nel lavoro. Ho bisogno della tua

protezione e della tua presenza per diventare più forte

nel combattere il male e custodire i tuoi preziosi

insegnamenti. Amen

34


venerdì e n e r d ì 177 marzoa r z o

Marco 12,28-34

Io sono il Signore, tuo Dio: ascolta la mia voce

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli

domandò: “Qual è il primo di tutti i comandamenti?”. Gesù

rispose: “Il primo è: ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è

l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e

con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua

forza. Il secondo è questo: amerai il tuo prossimo come te

stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi”. Lo

scriba gli disse: “Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che

Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il

cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il

prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i

sacrifici”. Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù

gli disse: “Non sei lontano dal regno di Dio”. E nessuno aveva

più il coraggio di interrogarlo.

Preghiamo

ore 7 S. Messa

ore 7,30 Lodi

ore 17 Via Crucis

ore 21 Concerto missionario in chiesa

Signore,

donaci una mente attenta, in grado di scorgere

le necessità di chi ci sta accanto. Dacci la forza per

compiere gesti concreti di solidarietà. Fa' che i nostri

cuori sappiano condividere le gioie ed i dolori dei

fratelli.

Gesù, aiutaci a rispondere all’amore infinito del Padre

che desidera gioia vera per i suoi figli, affinché

possiamo entrare sempre più in comunione con te, uniti

nel prossimo. Amen

35


sabato a b a t o 188 marzoa r z o

Luca 18,9-14

Voglio l'amore e non il sacrificio

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni

che avevano l'intima presunzione di essere giusti e

disprezzavano gli altri: “Due uomini salirono al tempio a

pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in

piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono

come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come

questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le

decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece,

fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al

cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me

peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell'altro, tornò a casa

sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi

invece si umilia sarà esaltato”.

Preghiamo

Quanta fiducia nei tuoi occhi Dio!

Ci volevi tu per vedere il bene

nascosto nel pubblicano.

Dona anche a me quell’amore

che vede il bene negli altri.

Amen

ore 19 VESPRI

36


IV di Quaresima

Domenica o m e n i c a 199 marzoa r z o

Cieco nato

(DD 9) Fin da subito la Chiesa è stata consapevole che non

si trattava di una rappresentazione, fosse pure sacra, della

Cena del Signore: non avrebbe avuto alcun senso e

nessuno avrebbe potuto pensare di “mettere in scena”

– tanto più sotto gli occhi di Maria, la Madre del Signore –

quel momento altissimo della vita del Maestro.

Fin da subito la Chiesa ha compreso, illuminata dallo Spirito

Santo, che ciò che era visibile di Gesù, ciò che si poteva

vedere con gli occhi e toccare con le mani, le sue parole e i

suoi gesti, la concretezza del Verbo incarnato, tutto di Lui era

passato nella celebrazione dei sacramenti.

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

37


Domenica o m e n i c a 199 marzoa r z o

SAN GIUSEPPE

Giovanni 9,1-41

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla

nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: “Rabbì, chi ha

peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?”. Rispose

Gesù: “Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui

siano manifestate le opere di Dio. [...]”. Detto questo, sputò per

terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi

del cieco e gli disse: “Va' a lavarti nella piscina di Sìloe”, che

significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.

[...] Gesù allora disse: “È per un giudizio che io sono venuto in

questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli

che vedono, diventino ciechi”. Alcuni dei farisei che erano con

lui udirono queste parole e gli dissero: “Siamo ciechi anche

noi?”. Gesù rispose loro: “Se foste ciechi, non avreste alcun

peccato; ma siccome dite: - Noi vediamo -, il vostro peccato

rimane”.

ore 14,15-19 in chiesa

Ritiro di Quaresima per gli Sposi

Preghiamo

Un uomo cieco alla nascita incontrò Gesù che lo guarì.

Non aveva alcun peccato quest'uomo perché vedere con

gli occhi del cuore non è mai peccato. I veri ciechi sono

coloro che vedono solo ciò che vogliono vedere. Essi

temono di andare oltre la superficie della realtà dove

trovi la Luce del mondo cioè la Parola di Cristo. Un prato

di fiori è bellissimo da guardare ma ancora più bello è

sentire il miracolo che rende ogni fiore degno di essere

bello. Amen

38


I bambini pregano Gesù

Signore, aiutaci a tenere i nostri occhi

sempre aperti per poter riconoscere e

ascoltare la tua parola ed essere tuoi

umili testimoni. Amen

“Coloro che non vedono, vedano e quelli che

vedono, diventino ciechi”

39


lunedì u n e d ì 200 marzoa r z o

Giovanni 4,43-54

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù partì [dalla Samaria]. [...] e andò dunque di

nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino.

Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a

Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in

Galilea, si recò da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo

figlio, perché stava per morire. Gesù gli disse: “Se non vedete

segni e prodigi, voi non credete”. Il funzionario del re gli disse:

“Signore, scendi prima che il mio bambino muoia”. Gesù gli

rispose: “Va', tuo figlio vive”. Quell'uomo credette alla parola

che Gesù gli aveva detto e si mise in cammino. Proprio mentre

scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: “Tuo figlio vive!”

Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio.

Gli dissero: “Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha

lasciato”. Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesù gli

aveva detto: “Tuo figlio vive” e credette lui con tutta la sua

famiglia. [...]

Preghiamo

Spesso, di fronte ad un grave dolore o ad una malattia,

le persone non si rassegnano ma cercano, lottano,

sperando nella Parola di Gesù. Sono proprio questi

momenti di profondo buio che spingono anche quelli

che non credono a cercare nella giusta direzione, per

trovare un appiglio a cui aggrapparsi e continuare

sperare che Dio possa manifestarsi e fare il vero

miracolo della fede. Aiutaci, Signore, a fidarci sempre di

te. Amen

40


Giovanni 5,1-16

Dio è per noi rifugio e fortezza

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

martedì a r t e d ì 211 marzoa r z o

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A

Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina,

chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici sotto i quali

giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.

Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù,

vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli

disse: “Vuoi guarire?”. Gli rispose il malato: “Signore, non ho

nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita.

Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me”.

Gesù gli disse: “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”. E

all'istante quell'uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a

camminare. […] Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse:

“Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada

qualcosa di peggio”. Quell'uomo se ne andò e riferì ai Giudei

che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei

perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.

Preghiamo

Gesù guarisce tanti malati e sa chinarsi

su chi pare dimenticato da tutti.

Aiutaci, Signore, a seguire il tuo esempio,

donaci la volontà, il coraggio, la forza

per stare accanto alle persone sole e malate,

per aiutarle a sopportare la sofferenza,

per alleviare i loro momenti di solitudine e di sconforto

e per offrire loro vicinanza, affetto e comprensione.

Amen

41


mercoledì e r c o l e d ì 222 marzoa r z o

Giovanni 5,17-30

Misericordioso e pietoso è il Signore

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: [...] Chi non onora il Figlio,

non onora il Padre che lo ha mandato. In verità, in verità io vi

dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha

mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è

passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene

l'ora - ed è questa - in cui i morti udranno la voce del Figlio di

Dio e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il

Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio

di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare,

perché è Figlio dell'uomo. Non meravigliatevi di questo: viene

l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce

e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e

quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me,

io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il

mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la

volontà di colui che mi ha mandato.”.

Preghiamo

Signore, dammi l’umiltà di cercare sempre, nella tua

Parola, la tua volontà.

Donami la forza di accettarla e realizzarla, perché, tu lo

sai, senza di te non posso far nulla.

Donami un cuore capace di accogliere senza giudicare e

la fede per abbandonarmi a te.

Amen

42


giovedì i o v e d ì 233 marzoa r z o

Giovanni 5,31-47

Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: “Se fossi io a testimoniare

di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C'è un

altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che

egli dà di me è vera. Voi avete inviato dei messaggeri a

Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo

testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate

salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per

un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho

una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che

il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto

facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. E

anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di

me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai

visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non

credete a colui che egli ha mandato. [...]

Preghiamo

Signore,

donaci la capacità di capire la tua testimonianza

e le tue intenzioni, per credere nel tuo amore

e nella promessa di salvezza.

Fa' che il nostro cuore ne sia inondato

e creda profondamente alle tue parole.

Amen

43


venerdì e n e r d ì 244 marzoa r z o

Giovanni 7,1-2.10.25-30

Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non

voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di

ucciderlo. Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle

Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì

anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni

abitanti di Gerusalemme dicevano: “Non è costui quello che

cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non

gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli

è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece,

quando verrà, nessuno saprà di dove sia”. Gesù allora, mentre

insegnava nel tempio, esclamò: “Certo, voi mi conoscete e

sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso,

ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo

conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato”.

Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le

mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

Preghiamo

ore 7 S. Messa

ore 7,30 Lodi

ore 17 Via Crucis

Signore, Signore, i Giudei diffidavano di te

che cercavi di aprire le loro menti alla Luce.

Fa' che ogni giorno la pratica dei tuoi insegnamenti

ci allontani dai dubbi poiché, solo nella Fede,

potremo trovare la Luce.

Amen

44


sabato a b a t o 255 marzoa r z o

Luca 1,26-38

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città

della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa

sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La

vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Rallégrati,

piena di grazia: il Signore è con te”. A queste parole ella fu

molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto

come questo. L'angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai

trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai

alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato

Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo

padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo

regno non avrà fine”. Allora Maria disse all'angelo: “Come

avverrà questo, poiché non conosco uomo?”. Le rispose

l'angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza

dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che

nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. [...] Allora

Maria disse: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me

secondo la tua parola”. E l'angelo si allontanò da lei.

Preghiamo

ore 19 VESPRI

Cara Maria, Caro Gesù, vi prego intensamente perché ci

diate la forza per tenere vigili occhi e orecchi e aperto il

cuore, per cercare il tempo nel silenzio e sentire il

Signore che ci parla, per trovare il coraggio di

accoglierlo e fidarci di lui come ha fatto Maria. Perché

entrare in contatto profondo con il Signore è una

carezza al cuore. Ci rende parte di un progetto grande e

ci infonde energia e gioia. Amen

45


V di Quaresima

Domenica o m e n i c a 266 marzoa r z o

Risurrezione di Lazzaro

(DD 43) La liturgia dà gloria a Dio non perché noi possiamo

aggiungere qualcosa alla bellezza della luce inaccessibile

nella quale Egli abita (cfr. 1Tm 6,16) o alla perfezione del

canto angelico che risuona eternamente nelle sedi celesti.

La Liturgia dà gloria a Dio perché ci permette, qui, sulla

terra, di vedere Dio nella celebrazione dei misteri e, nel

vederlo, prendere vita dalla sua Pasqua: noi, che da morti

che eravamo per le colpe, per grazia, siamo stati fatti rivivere

con Cristo (cfr. Ef 2,5), siamo la gloria di Dio

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

46


Domenica o m e n i c a 266 marzoa r z o

Giovanni 11,1-45

Il Signore è bontà e misericordia

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria

e di Marta sua sorella, era malato. [...] Le sorelle mandarono

dunque a dire a Gesù: “Signore, ecco, colui che tu ami è

malato”. […] Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da

quattro giorni era nel sepolcro. […] Disse Gesù: “Togliete la

pietra!”. Gli rispose Marta, la sorella del morto: “Signore, manda

già cattivo odore: è lì da quattro giorni”. Le disse Gesù: “Non ti

ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?”. Tolsero

dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: “Padre, ti

rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai

sempre ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno,

perché credano che tu mi hai mandato”. Detto questo, gridò a

gran voce: “Lazzaro, vieni fuori!”. Il morto uscì, i piedi e le mani

legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse

loro: “Liberàtelo e lasciàtelo andare”. Molti dei Giudei che erano

venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto,

credettero in lui.

Preghiamo

Grazie Gesù, perché con la tua commozione ci hai

mostrato l’amore misericordioso del Padre sempre

pronto a chinarsi sui suoi figli.

Grazie Gesù perché sei venuto ad annunciare che tu sei

la resurrezione e la vita e che chi vive e crede in te, non

morirà in eterno.

Signore Gesù, noi proclamiamo che tu sei il Cristo, resta

con noi e aumenta la nostra fede. Amen

47


I bambini pregano Gesù

Signore, aiuta i nostri giovani genitori

ad indicarci la strada giusta da seguire,

perché possiamo insieme vivere con

pienezza e non inciampare nei momenti

bui. Fa’ che la tua luce possa sempre illuminare le

nostre famiglie e trasmetterci la forza di rialzarci

dai momenti difficili e di gioire con gratitudine della

bellezza della vita con te, in famiglia e in comunità.

Amen

“Tolsero dunque la pietra.

Gesù allora alzò gli occhi e disse:

Padre,

ti rendo grazie perché mi hai ascoltato”

48


lunedì u n e d ì 277 maa rzoz o

Giovanni 8,1-11

Con te, Signore, non temo alcun male

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al

mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da

lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i

farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la

posero in mezzo e gli dissero: “Maestro, questa donna è stata

sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha

comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”.

Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di

accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per

terra. Tuttavia, poiché insistevano nell'interrogarlo, si alzò e

disse loro: “Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra

contro di lei”. E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli,

udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più

anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora

Gesù si alzò e le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha

condannata?”. Ed ella rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù

disse: “Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare

più”.

Preghiamo

Signore, aiutami a guardare gli altri senza diffidenza

e senza esprimere giudizi.

Aiutami ad essere in famiglia, al lavoro e con chi mi

circonda, più umile e meno presuntuosa.

Aiutami a sapermi mettere in gioco veramente e ad

andare oltre le azioni o le parole che possono ferire, per

poter amare come tu ci hai insegnato. Amen

49


Giovanni 8,21-30

Signore, ascolta la mia preghiera

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

martedì a r t e d ì 288 marzoa r z o

In quel tempo, Gesù disse ai Farisei: “Io vado e voi mi

cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi

non potete venire”. Dicevano allora i Giudei: “Vuole forse

uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete

venire”?”. E diceva loro: “Voi siete di quaggiù, io sono di lassù;

voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho

detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che

Io Sono, morirete nei vostri peccati”. Gli dissero allora: “Tu, chi

sei?”. Gesù disse loro: “Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho

da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è

veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo”. Non

capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù:

“Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete

che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo

come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con

me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che

gli sono gradite”. A queste sue parole, molti credettero in lui.

Preghiamo

Quante volte, Signore, ho cercato di capire chi sei

veramente per me? Pur sforzandomi a trovare una

risposta con la mia intelligenza, non sono mai riuscito a

comprendere pienamente il tuo Amore. Nella mia logica,

umana, fatico a cogliere e a vivere la tua Parola. Ma ti

ringrazio per le occasioni in cui ho fatto esperienza della

tua presenza: una presenza che mi accompagna e mi

mette in cammino verso il prossimo, il povero, l’indifeso

perché lì tu mi stai aspettando. Amen

50


Giovanni 8,31-42

A te la lode e la gloria nei secoli

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

mercoledì e r c o l e d ì 299 marzoa r z o

In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano

creduto: “Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei

discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. Gli

risposero: “Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai

stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?”.

Gesù rispose loro: “In verità, in verità io vi dico: chiunque

commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non

resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se

dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. So che siete

discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché

la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho

visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete

ascoltato dal padre vostro”. [...] Disse ancora Gesù: “Se Dio

fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e

vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.”.

Preghiamo

Signore,

ti preghiamo per essere aiutati dal Padre

ad ascoltare la tua Parola

e coglierne la Verità del messaggio,

senza fare come i Giudei

ed essere distratti da false verità.

Amen

51


giovedì i o v e d ì 300 marzoa r z o

Giovanni 8,51-59

Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: “In verità, in verità io vi

dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in

eterno”. Gli dissero allora i Giudei: “Ora sappiamo che sei

indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici:

“Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in

eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è

morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?”.

Rispose Gesù: “Se io glorificassi me stesso, la mia gloria

sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite:

“È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se

dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io

lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre,

esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno

di gioia”. Allora i Giudei gli dissero: “Non hai ancora

cinquant'anni e hai visto Abramo?”. Rispose loro Gesù: “In

verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono”.

Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù

si nascose e uscì dal tempio.

Preghiamo

Signore, io credo che la tua Parola ci doni la vita Eterna

e ti chiedo di riconoscerti sempre come il Gesù mite,

paziente e umile di cuore che, con tanto amore, accetta

le dure critiche dei Giudei.

Tu spieghi a tutti noi che, come Abramo, possiamo

vedere il tuo giorno, dove finalmente potremo essere

pieni di gioia. Amen

52


venerdì e n e r d ì 311 marzoa r z o

Giovanni 10,31-42

Nell'angoscia ti invoco: salvami, Signore

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo.

Gesù rispose loro: “Vi ho fatto vedere molte opere buone da

parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?”. Gli

risposero i Giudei: “Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma

per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio”. Rispose

loro Gesù: “Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto:

voi siete dei? Ora, se essa ha chiamato dei coloro ai quali fu

rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata),

a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi

dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio? Se non

compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le

compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle

opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io

nel Padre”. (Gv 10,31-38)

Preghiamo

Gesù,

insegnaci a non giudicare gli altri,

confondendo la verità con la nostra opinione personale.

Aiutaci a testimoniare con gesti d'amore

il nostro essere cristiani.

Amen

ore 7 S. Messa

ore 7,30 Lodi

ore 17 Via Crucis

53


sabato a b a t o 1 aprilep r i l e

Giovanni 11,45-56

Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla

vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di

Làzzaro] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei

e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei

sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: “Che cosa

facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo

continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e

distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione”. Ma uno di

loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro:

“Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente

per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in

rovina la nazione intera!”. Questo però non lo disse da se

stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò

che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la

nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano

dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. [...]

Preghiamo

Chissà come si sarà sentito Gesù. Aveva appena

compiuto il miracolo più incredibile, la risurrezione di

Lazzaro, e i grandi capi decidono di ucciderlo.

Signore, noi ti preghiamo spesso per farci stare bene,

ma oggi io prego perché siamo noi, almeno una volta, a

far stare bene te, che hai sofferto come e più di noi.

Come posso farlo, tu lo sai... fammelo capire.

Amen

54


Domenica delle Palme

2 aprilep r i l e

Eucarestia

(DD 11) La Liturgia ci garantisce la possibilità dell’incontro

con Gesù vivo. A noi non serve un vago ricordo dell’ultima

Cena: noi abbiamo bisogno di essere presenti a quella

Cena, di poter ascoltare la sua voce, mangiare il suo Corpo

e bere il suo Sangue: abbiamo bisogno di Lui.

Nell’Eucaristia e in tutti i sacramenti ci viene garantita la

possibilità di incontrare il Signore Gesù e di essere raggiunti

dalla potenza della sua Pasqua.

La potenza salvifica del sacrificio di Gesù, di ogni sua parola,

di ogni suo gesto, sguardo, sentimento ci raggiunge nella

celebrazione dei sacramenti.

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

55


Domenica o m e n i c a 2 aprilep r i l e

Matteo 26,14-27.66

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

+ Dal Vangelo secondo Matteo

[…] Venuta la sera, [Gesù] si mise a tavola con i Dodici. Mentre

mangiavano, disse: “In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà”.

Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a

domandargli: “Sono forse io, Signore?”. Ed egli rispose: “Colui

che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi

tradirà. [...]”. Giuda, il traditore, disse: “Rabbì, sono forse io?”.

Gli rispose: “Tu l'hai detto”. Ora, mentre mangiavano, Gesù

prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava

ai discepoli, disse: “Prendete, mangiate: questo è il mio corpo”.

Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo:

“Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, che

è versato per molti per il perdono dei peccati. Io vi dico che

d'ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in

cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio”. Dopo aver

cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. [...]

Preghiamo

ore 9,30

Processione con i ragazzi del catechismo

Signore, sono forse io? Sono io che vendo colui che non

ha prezzo? Sono io che intingo la mia mano di traditore

nel piatto della Pasqua? Liberami, Signore, quando le

monete d’argento della tentazione imprigionano il mio

cuore. Perdonami, quando, accecato dal loro luccichio,

consegno me stesso alle lusinghe del male.

E salvami dall’angoscia del “Tu l’hai detto”, affinché io

possa trovare rifugio nell’infinita misericordia del tuo

Amore. Amen

56


I bambini pregano Gesù

Signore Gesù, grazie per il coraggio che

hai avuto e per averci dimostrato che

noi potremmo essere come te. Amen

“Gesù si mise a tavola con i Dodici”

57


CELEBRAZIONI E L E B R A Z I O N I SETTIMANA E T T I M A N A SANTAA N T A

LUNEDÌ SANTO 3 aprile

Celebrazione penitenziale Comunitaria - ore 18

non c’è Messa

GIOVEDÌ SANTO 6 aprile

Celebrazione dell’Ultima Cena di Gesù e

Lavanda dei piedi - ore 18

raccolta offerte per la Quaresima di Fraternità

segue Adorazione Eucaristica fino a mezzanotte

dalle ore 23 guidata dai giovani

VENERDÌ SANTO 7 aprile giorno di astinenza e digiuno

LODI – ore 8,30

VIA CRUCIS - ore 15

con i Ragazzi e le Famiglie del catechismo

Celebrazione della morte di Gesù - ore 18

con preghiera alla Croce sino alle ore 20

raccolta offerte per la Terra Santa

SABATO SANTO 8 aprile

LODI – ore 8,30

Veglia Pasquale - ore 21

58


LUNEDÌ U N E D Ì SANTO

A N T O 3 aprilep r i l e

Giovanni 12,1-11

Il Signore è mia luce e mia salvezza

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si

trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. [...] Maria

allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai

prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi

capelli, e tutta la casa si riempì dell'aroma di quel profumo.

Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per

tradirlo, disse: “Perché non si è venduto questo profumo per

trecento denari e non si sono dati ai poveri?”. [...] Gesù allora

disse: “Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della

mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non

sempre avete me”. Intanto una grande folla di Giudei venne a

sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma

anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I

capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro,

perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano

in Gesù.

Preghiamo

Gesù, tu cerchi l'amicizia, il calore di una casa in cui

essere ospitato, come un povero bisognoso di aiuto.

Maria, al contrario di Giuda, riconosce questa tua

necessità e compie un gesto d'amore così grande da

sembrarci uno spreco. Perdonaci se spesso, anche

nell'ambito dell'amicizia e dell'amore, non sappiamo

essere liberi ma siamo prigionieri del calcolo e del

tornaconto personale. Amen

59


MARTEDÌ A R T E D Ì SANTO

A N T O 4 aprilep r i l e

Giovanni 13,21-33.36-38

La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli] Gesù

fu profondamente turbato e dichiarò: “In verità, in verità io vi

dico: uno di voi mi tradirà". I discepoli si guardavano l'un l'altro,

non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello

che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù […] Ed

egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: “Signore, chi è?”.

Rispose Gesù: “È colui per il quale intingerò il boccone e glielo

darò”. E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di

Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.

Gli disse dunque Gesù: “Quello che vuoi fare, fallo presto”. […]

Quando fu uscito, Gesù disse: “Ora il Figlio dell'uomo è stato

glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. […] Figlioli, ancora per

poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai

Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete

venire.”. Simon Pietro gli disse: “Signore, dove vai?”. Gli rispose

Gesù: “Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai

più tardi”. Pietro disse: “Signore, perché non posso seguirti ora?

Darò la mia vita per te!”. Rispose Gesù: “Darai la tua vita per

me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che

tu non m'abbia rinnegato tre volte”.

Preghiamo

Signore, a te che sei Amore, offro le mie incertezze e le

mie debolezze.

Signore, a te che sei Speranza, chiedo sostegno nelle

difficoltà della vita.

Signore, a te che doni la Fede, dammi fede nella tua

Parola. Amen

60


MERCOLEDÌ E R C O L E D Ì SANTO

A N T O 5 aprilep r i l e

Matteo 26,14-25

O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi

dei sacerdoti e disse: “Quanto volete darmi perché io ve lo

consegni?”. E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. Da

quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.

[...] Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre

mangiavano, disse: “In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà”.

Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a

domandargli: “Sono forse io, Signore?”. Ed egli rispose: “Colui

che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi

tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma

guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito!

Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!”. Giuda, il

traditore, disse: “Rabbì, sono forse io?”. Gli rispose: “Tu l'hai

detto”.

Preghiamo

Si avvicina la Pasqua.

Gesù vuole celebrare con i suoi, ma un suo seguace sta

per tradirlo, come se fosse un malfattore.

Gesù invita anche noi a fare la Pasqua, ma gli giriamo le

spalle, per il nostro egoismo, la ricerca del nostro

benessere, le nostre comodità.

Gesù, voglio essere libera e serena per potere gioire

con te in questa Pasqua. O Dio nostro Padre, tu sai che

siamo capaci di traditi in ogni occasione; tieni sempre la

tua mano sul nostro capo, perché restiamo fedeli a te

per tutta la nostra vita. Amen

61


Giovedì Santo

6 aprilep r i l e

Ultima cena di Gesù

(DD 4) A quella Cena nessuno si è guadagnato un posto,

tutti sono stati invitati, o, meglio, attratti dal desiderio ardente

che Gesù ha di mangiare quella Pasqua con loro: Lui sa di

essere l’Agnello di quella Pasqua, sa di essere la Pasqua.

Questa è l’assoluta novità di quella Cena, la sola vera novità

della storia, che rende quella Cena unica e per questo

“ultima”, irripetibile.

Tuttavia, il suo infinito desiderio di ristabilire quella

comunione con noi, che era e che rimane il progetto

originario, non si potrà saziare finché ogni uomo, di ogni

tribù, lingua, popolo e nazione (Ap 5,9) non avrà mangiato il

suo Corpo e bevuto il suo Sangue: per questo quella stessa

Cena sarà resa presente, fino al suo ritorno, nella

celebrazione dell’Eucaristia.

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

62


GIOVEDÌ I O V E D Ì SANTOA N T O 6 aprilep r i l e

Giovanni 13,1-15

Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la

sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i

suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la

cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio

di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli

aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio

ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un

asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua

nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad

asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto. […] Quando

ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e

disse loro: “Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate

il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque

io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi

dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio,

infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi”.

Preghiamo

Gesù, sosto un momento e ti contemplo a cena con gli

Apostoli.

Ti vedo donare Pane e Vino. Ti vedo lavare i piedi ai

Dodici. Sei tu che ti fai dono. Anche a Giuda. Anche a

me. Ti sento dire: "Fate anche voi così".

Gesù, fa' che ogni Messa sia accogliere te come dono,

fa' che ogni Messa ci trasformi in dono per gli altri.

Grazie, Gesù. Solo... GRAZIE! Amen

63


I bambini pregano Gesù

Signore Gesù, grazie perché ci hai voluto

bene quando eri in mezzo a noi e continui a

farlo. Ti preghiamo perché anche noi possiamo

volerci bene gli uni con gli altri, come hai fatto

tu con noi. Amen

“Vi ho dato un esempio

perché anche voi facciate

come io ho fatto a voi”

64


Venerdì Santo

7 aprilep r i l e

Giorno di astinenza e digiuno

(DD 7) Il contenuto del Pane spezzato è la croce di Gesù, il

suo sacrificio in obbedienza d’amore al Padre.

Se non avessimo avuto l’ultima Cena, vale a dire

l’anticipazione rituale della sua morte, non avremmo potuto

comprendere come l’esecuzione della sua condanna a morte

potesse essere l’atto di culto perfetto e gradito al Padre,

l’unico vero atto di culto.

Poche ore dopo, gli Apostoli avrebbero potuto vedere nella

croce di Gesù, se ne avessero sostenuto il peso, che cosa

voleva dire “corpo offerto”, “sangue versato”: ed è ciò di cui

facciamo memoria in ogni Eucaristia.

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

65


VENERDÌ E N E R D Ì SANTOA N T O 7 aprilep r i l e

Giovanni 18,1-19,42

Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

[…] Allora Pilato disse [ai Giudei]: “Ecco l'uomo!”. Come lo

videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: “Crocifiggilo!

Crocifiggilo!”. […] Allora, Pilato, consegnò loro Gesù perché

fosse crocifisso. Essi presero Gesù […] [ e ] lo crocifissero e

con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù in

mezzo. Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla

croce; vi era scritto: “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei”. […]

Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto,

affinché si compisse la Scrittura, disse: “Ho sete”. Vi era lì un

vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di

aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.

Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: “È compiuto!”. E, chinato il

capo, consegnò lo spirito. [...]

Preghiamo

Dio Redentore, eccoci alle porte della fede, eccoci alle

porte della morte, eccoci di fronte all’albero della croce.

Solo Maria resta in piedi nell’ora voluta dal Padre,

nell’ora della fede. Tutto è compiuto, ma, allo sguardo

umano, la sconfitta sembra completa. Sul ruvido legno

della croce, tu fondi la chiesa: affidi Giovanni come

figlio a tua madre, e tua madre, da questo momento

entra nella casa di Giovanni. Tutto è compiuto. Tu hai

dato la vita, apri il nostro cuore a questo dono totale. Sul

legno hai elevato tutto a te. O Signore, disceso dalla

croce raggiungi l’uomo in lacrime, per dirgli che l’hai

amato fino in fondo. Amen

(Romano Guardini)

66


I bambini pregano Gesù

Signore Gesù, ti ringraziamo perché ti sei

sacrificato per noi e ti preghiamo di farci

comprendere che dopo la morte c’è la

resurrezione. Amen

“E chinato il capo consegnò lo spirito”

67


SABATO A B A T O SANTO

A N T O

8 aprilep r i l e

giorno i o r n o di i silenzio i l e n z i o e di i attesat t e s a

(DD 52) Tra i gesti rituali che appartengono a tutta

l’assemblea occupa un posto di assoluta importanza il

silenzio. […].

Il silenzio liturgico è molto di più: è il simbolo della presenza

e dell’azione dello Spirito Santo che anima tutta l’azione

celebrativa.

Il silenzio muove al pentimento e al desiderio di conversione;

suscita l’ascolto della Parola e la preghiera; dispone

all’adorazione del Corpo e del Sangue di Cristo; suggerisce

a ciascuno, nell’intimità della comunione, ciò che lo Spirito

vuole operare nella vita per conformarci al Pane spezzato.

Per questo siamo chiamati a compiere con estrema cura il

gesto simbolico del silenzio: in esso lo Spirito ci dà forma.

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

68


Domenica di Pasqua

9 aprilep r i l e

(DD 65) Nello scorrere del tempo fatto nuovo dalla Pasqua,

ogni otto giorni la Chiesa celebra nella domenica l’evento

della salvezza. La domenica, prima di essere un precetto, è

un dono che Dio fa al suo popolo (per questo motivo la

Chiesa lo custodisce con un precetto). La celebrazione

domenicale offre alla comunità cristiana la possibilità di

essere formata dall’Eucaristia. Di domenica in domenica, la

Parola del Risorto illumina la nostra esistenza volendo

operare in noi ciò per cui è stata mandata (cfr. Is 55,10-11).

Di domenica in domenica, la comunione al Corpo e al

Sangue di Cristo vuole fare anche della nostra vita un

sacrificio gradito al Padre, nella comunione fraterna che si fa

condivisione, accoglienza, servizio.

Di domenica in domenica, la forza del Pane spezzato ci

sostiene nell’annuncio del Vangelo nel quale si manifesta

l’autenticità della nostra celebrazione.

Lettera Apostolica

Desiderio desiderarvi

Ai Vescovi, ai presbiteri, ai diaconi,

alle persone consacrate e ai fedeli laici

sulla formazione liturgica del popolo di Dio

del Santo Padre Francesco

Aula Nuova del Sinodo

(Roma, 29 giugno 2022)

69


Domenica

o m e n i c a 9 aprilep r i l e

PASQUA DI RESURREZIONE

Giovanni 20,1-9

Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana Maria di Màgdala si recò al

sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la

pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon

Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse

loro: “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo

dove l'hanno posto!”. Pietro uscì insieme all'altro discepolo e si

recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro

discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al

sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse

intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel

sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul

suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a

parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per

primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora

compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Preghiamo

Signore, aiutaci a creare spazio, a svuotare la nostra vita

dagli elementi superflui, così da accogliere la tua parola

e, come nel sepolcro ormai vuoto, questa sia portatrice

di rinascita. Aiutaci a cogliere il silenzio di quel

sepolcro, lontano dalle distrazioni del mondo moderno,

affinché possiamo sentire il suono della vera gioia.

Amen

70


I bambini pregano Gesù

Caro Gesù, ti porto nel mio cuore, e so che tu mi

porti nel tuo cuore.

Amen

“Vide e credette ”

71


Lunedì

u n e d ì 100 aprilep r i l e

LUNEDÌ DELL'ANGELO

Matteo 28,8-15

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e

gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi

discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: “Salute a

voi!” Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo

adorarono. Allora Gesù disse loro: “Non temete; andate ad

annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi

vedranno!” Mentre esse erano per via, alcuni della guardia

giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era

accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e

deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati

dicendo: “Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e

l'hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà

all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi

libereremo da ogni noia”. Quelli, preso il denaro, fecero

secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata

fra i Giudei fino ad oggi.

Preghiamo

Occorre abbandonare i nostri sepolcri e le nostre paure

per sperimentare la gioia grande e annunciarla.

So che sei con me, non temo.

Signore, aiutami a non voltarmi indietro, ma a guardare

e vivere l'oggi che mi doni, perché sia pieno della gioia

di sentirmi amata da te. E la mia gioia in te sia l'annuncio

che mi inviti a fare ai fratelli e sorelle affinché là, nella

gioia, ti vedano! E credano!

Amen

72


Supplemento a “CON NOI ALLA CROCETTA”

Reg. Trib. di Torino n. 3358 del 21/1/1984

Stampa: GRAFICA LG - 10098 Rivoli (TO)

www.parrocchiacrocetta.it

pro manuscripto


Il Signore è risorto!

É veramente risorto!

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!