Guerre degli Angeli
Vi è un conflitto tra le forze del bene e del male, tra il fedele e gli angeli sleali. Cristo e Satana sono in un conflitto e così sarà fino alla fine. In ogni epoca la vera chiesa di Dio si è impegnata in una guerra contro le agenzie del nemico. La controversia non è finita e andrà avanti tra angeli malvagi e popoli malvagi da un lato e gli angeli santi e i credenti dall’altro lato. Verso la fine dei tempi questa battaglia sarà sempre più feroce. Coloro che si uniscono sotto la bandiera di Satana, sono designati dal Signore come i figli delle tenebre. Non vi è e non ci può essere una ostilità naturale tra gli angeli caduti e gli esseri umani caduti. Entrambi stanno dalla stessa parte. Attraverso l’apostasia entrambi esprimono i sentimenti malvagi. Gli angeli e i popoli malvagi fanno una lega in una unione disperata contro il male. Satana sapeva che se avesse potuto indurre la razza umana, come aveva indotto gli angeli di unirsi a lui nella sua ribellione, avrebbe avuto una grande forza con cui portare avanti la sua ribellione. Anche se nei ranghi del nemico vi è discordia, tuttavia sono fermi a continuare la lotta contro il Cielo...
Vi è un conflitto tra le forze del bene e del male, tra il fedele e gli angeli sleali. Cristo e Satana sono in un conflitto e così sarà fino alla fine. In ogni epoca la vera chiesa di Dio si è impegnata in una guerra contro le agenzie del nemico. La controversia non è finita e andrà avanti tra angeli malvagi e popoli malvagi da un lato e gli angeli santi e i credenti dall’altro lato. Verso la fine dei tempi questa battaglia sarà sempre più feroce. Coloro che si uniscono sotto la bandiera di Satana, sono designati dal Signore come i figli delle tenebre. Non vi è e non ci può essere una ostilità naturale tra gli angeli caduti e gli esseri umani caduti. Entrambi stanno dalla stessa parte. Attraverso l’apostasia entrambi esprimono i sentimenti malvagi. Gli angeli e i popoli malvagi fanno una lega in una unione disperata contro il male. Satana sapeva che se avesse potuto indurre la razza umana, come aveva indotto gli angeli di unirsi a lui nella sua ribellione, avrebbe avuto una grande forza con cui portare avanti la sua ribellione. Anche se nei ranghi del nemico vi è discordia, tuttavia sono fermi a continuare la lotta contro il Cielo...
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<strong>Guerre</strong> <strong>degli</strong> <strong>Angeli</strong><br />
dal male, senza di lui, gli angeli non avrebbero potuto realizzare nessun contatto con gli<br />
uomini caduti. {VA 70.2}<br />
Con una fede nuova e salda nelle promesse divine, rassicurato dalla presenza e dalla<br />
protezione <strong>degli</strong> angeli, Giacobbe continuò il suo viaggio “e andò nel paese <strong>degli</strong><br />
Orientali”. PP 178,179,180,183,184,188 {VA 70.3}<br />
Nonostante Giacobbe avesse lasciato Paddan-Aram per ubbidire alle direttive divine, il<br />
viaggio di ritorno, lungo la strada percorsa vent’anni prima mentre fuggiva, non fu privo<br />
di difficoltà. La sua colpa era viva nella sua mente: aveva ingannato suo padre… Mentre il<br />
patriarca si avvicinava alla sua destinazione, il ricordo di Esau suscitava in lui tristi<br />
presagi…. ma il Signore ancora una volta, diede a Giacobbe un segno della sua protezione.<br />
PP 195 {VA 70.4}<br />
Quando Giacobbe continuò il suo viaggio, gli angeli si presentarono. Vedendoli disse:<br />
“Questo è il campo di Dio” — (Genesi 32:2) In sogno vide gli angeli di Dio accampati<br />
intorno a lui. 3 SG 127 {VA 70.5}<br />
Direttamente davanti a lui, come se gli mostrassero la via, Giacobbe vide due compagnie<br />
di angeli celesti che lo guidavano e lo proteggevano. E vedendoli dalle sue labbra<br />
sgorgarono parole di lode ed egli esclamò: “Questo è il campo di Dio”, e chiamò quel luogo<br />
Mahanaim, che significa due campi o due eserciti. ST 20 novembre 1879 {VA 71.1}<br />
Tuttavia, Giacobbe pensò di dover fare qualcosa anche lui per assicurarsi la propria<br />
salvezza. Decise, infatti, di inviare dei messaggeri per porgere a Esau un saluto<br />
conciliante… Ma i servi ritornarono con la notizia che Esau gli veniva incontro con<br />
quattrocento uomini, e non aveva risposto al suo messaggio amichevole…. “Allora<br />
Giacobbe fu preso da gran paura e angoscia”. Decise allora di dividere in due schiere la<br />
gente che era con lui, facendo in modo che se una fosse stata attaccata, l’atra avrebbe avuto<br />
l’opportunità di fuggire”. {VA 71.2}<br />
La sera, il gruppo raggiunse il torrente Jabbok, e Giacobbe mandò la sua famiglia<br />
sull’altra sponda del fiume. Aveva deciso di passare la notte in preghiera e desiderava<br />
essere solo con Dio. {VA 71.3}<br />
Improvvisamente una mano robusta lo afferrò, Giacobbe pensò subito che un nemico<br />
volesse ucciderlo, e cercò di liberarsi dalla presa del suo aggressore. I due uomini lottarono<br />
nel buio e in silenzio. Giacobbe s’impegnò con tutte le sue forze, senza fermarsi neanche<br />
un momento. Mentre lottava per sopravvivere, un profondo senso di colpa oppresse il suo<br />
animo: tornarono in mente gli errori commessi. Essi lo separavano da Dio come una<br />
barriera. In quella terribile situazione si ricordò delle promesse divine e con tutto il cuore<br />
invocò il perdono. La lotta continuò fino all’alba, e quando lo straniero toccò l’anca di<br />
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