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Exklusiv<br />
Passeiertal<br />
La rivista per le Vostre vacanze in Val Passiria<br />
Edizione speciale - Estate & autunno 2020 - del Psairer Heftl<br />
Benvenuti<br />
in Val Passiria<br />
Vacanze, prelibatezze<br />
e natura...<br />
Temi<br />
L'autunno in Val Passiria<br />
La Scuola Pittorica Passiriana<br />
Escursioni naturalistiche<br />
L'Alta Via della Val Passiria<br />
Personaggi<br />
Kurt Gufler<br />
Il tracciatore di sentieri della Val Passiria<br />
Elisabeth Verdorfer<br />
Contadina con stivali di gomma e scarpe col tacco<br />
Michael Gögele & Ingo Fauner<br />
45 anni Croce Bianca in Val Passiria<br />
Daniela Kofler<br />
L‘affascinante mondo delle montagne<br />
Rosi Mangger<br />
Le erbe sane della Val Passiria<br />
Simon Walzl<br />
1 uomo, 2 passioni, 3 vocazioni<br />
Elisabeth Götsch<br />
Il tradizionale negozio di moda<br />
Theo Lanthaler<br />
Stazioni di ricarica per auto elettriche<br />
Foto © TV Passeiertal<br />
www.passeiertal.it 1<br />
www.passeiertal.it
MuseoAltaPassiria •<br />
Bunker Mooseum • Timmel_Transit •<br />
Esperienza Passo Rombo • Cascata<br />
Stieber<br />
L'Alta Val Passiria merita una visita non<br />
solo per le sue caratteristiche geografiche,<br />
ma anche per la sua offerta culturale.<br />
Nel 2016 è stata fondata l'associazione<br />
museale indipendente MuseoAltaPassiria<br />
per curare e ridisegnare le strutture<br />
museali esistenti e nuove nell'Alta Val<br />
Passiria. Negli anni successivi questo<br />
progetto ha avuto un andamento positivo<br />
e l'associazione MuseoAltaPassiria<br />
si occupa ora di diverse strutture museali<br />
dell'Alta Val<br />
Passiria.<br />
MuseoAltaPassiria - Bunker Mooseum<br />
Il Bunker Mooseum unisce passato e<br />
presente, natura e cultura. Il bunker<br />
militare degli anni '40 ospita mostre<br />
sullo sviluppo storico dell’Alta Val Passiria.<br />
Il tema del Bunker Mooseum è un<br />
viaggio nella storia, dai primi insediamenti<br />
ai tempi moderni e alla storia del<br />
bunker stesso.<br />
Un altro punto essenziale della mostra<br />
è la storia della miniera di Monteneve.<br />
La torre di vetro del museo fornisce informazioni<br />
sulla natura, sulla tutela della<br />
natura e sul Parco Naturale Gruppo<br />
di Tessa. Una delle attrazioni principali<br />
è il recinto all'aperto, dove vive una colonia<br />
di stambecchi. Il bunker del Mooseum<br />
è aperto ai visitatori dal 01 aprile<br />
al 31 ottobre.<br />
MuseoAltaPassiria - Timmel_Transit<br />
A settembre 2018 è stata inaugurata<br />
la struttura museale Timmel_Transit<br />
in occasione del<br />
50° anniversario della strada<br />
alpina del Passo Rombo. Il<br />
Timmel_Transit è un'intelligente<br />
aggiunta al museo<br />
del Passo e completa il<br />
concetto museale dell'"Esperienza<br />
Passo Rombo".<br />
Questa struttura museale,<br />
ubicata in un’ex-caserma<br />
degli anni '30, ospita una<br />
mostra che si concentra<br />
sulla storia della costruzione<br />
della strada del Passo<br />
Rombo, in particolare<br />
sul versante altoatesino. Il<br />
Timmel_Transit è dedicato<br />
all’arduo lavoro degli ingegneri<br />
e degli operai che<br />
hanno costruito la strada alpina<br />
del Passo Rombo.<br />
2<br />
La mostra nel Timmel_Transit, 100 metri<br />
prima del Passo Rombo, è aperta da<br />
fine maggio a fine ottobre (quando la<br />
strada alpina del Passo Rombo è aperta<br />
al traffico) dalle ore 08.00 alle 19.00.<br />
MuseoAltaPassiria<br />
L'esperienza Passo Rombo<br />
Lungo la strada alpina del Passo Rombo<br />
tra Moso in Passiria e Obergurgl<br />
sono state realizzate sei piccole strutture<br />
museali. Questi mini-musei offrono<br />
delle attrazioni particolarmente<br />
interessanti agli amanti dell’architettura.<br />
Gli edifici realizzati dall'architetto<br />
Werner Tscholl introducono i visitatori<br />
alla storia comune della Val Passiria e<br />
della valle austriaca Ötztal e interpretano<br />
vari temi (ad es. il contrabbando)<br />
in chiave architettonica. L'ingresso a<br />
tutte e sei le stazioni è gratuito.<br />
Museo Stieber<br />
La vecchia centrale idroelettrica di<br />
Moso ai piedi della cascata Stieber a<br />
Moso in Passiria è attualmente in fase<br />
di conversione in una nuova struttura<br />
museale. La mostra racconta la storia<br />
dell'uso storico dell'acqua nell'Alta Val<br />
Passiria e dell'uso dell'energia idroelettrica<br />
e comprende una sala con<br />
esperimenti interattivi attraverso i cui i<br />
visitatori possono imparare come funziona<br />
l'elettricità. Il Museo Stieber si<br />
trova vicino al sentiero per la gola del<br />
Passirio "Passerschlucht" e l’ingresso è<br />
gratuito.<br />
MuseoAltaPassiria •<br />
www.museum.hinterpasseier.it<br />
©Foto: Hubert Gögele & Gernot Reich
Editoriale<br />
EDITORIAL<br />
Cari lettori, cari amici<br />
della Val Passiria,<br />
siamo lieti di potervi dare il benvenuto in Val Passiria. Pochi<br />
mesi fa nessuno avrebbe mai pensato che questa stagione<br />
estiva sarebbe iniziata soltanto a giugno. Un motivo in più<br />
per essere contenti che i nostri ospiti continuano ad esserci<br />
fedeli e a visitare la nostra valle. L'estate e l'autunno in Val<br />
Passiria offrono ai nostri visitatori temperature miti e piacevoli<br />
e inoltre la possibilità di ricaricare le batterie e di godersi<br />
il sole davanti ad uno scenario unico dopo un lungo periodo<br />
difficile. L'ingresso della valle ci incanta con un paesaggio<br />
mediterraneo e un'infinita quantità di meleti, mentre la fine<br />
della valle con le sue montagne e le vette di tremila metri<br />
innevate fanno in modo di tenere a distanza il maltempo e<br />
regalarci molte ore di sole. Questa edizione di Passeiertal<br />
Exklusiv vi offre ancora la possibilità di conoscere meglio la<br />
nostra valle e i suoi abitanti dandovi alcuni consigli utili per la<br />
vostra meritata vacanza.<br />
Ci congratuliamo con la malga Faltmar-Alm dell’Alta Val Passiria<br />
per il premio "malga dell'anno". Voi, cari ospiti, avete<br />
scelto questa malga per la terza volta l'estate scorsa. Kurt<br />
Gufler, il nostro tracciatore di sentieri è impegnato a segnare<br />
i numerosi chilometri di percorsi escursionistici. Lui e molti<br />
altri volontari vi garantiscono che troverete senza problemi il<br />
sentiero per la malga o la vetta da voi scelta. In questa edizione<br />
avrete la possibilità di conoscere meglio Kurt Gufler.<br />
Durante il vostro soggiorno avrete la possibilità di conoscere<br />
alcune delle nostre malghe. Le malghe vi aspettano e vi offriranno<br />
anche quest'anno molte specialità fatte in casa.<br />
L'estate e l'autunno in Val Passiria non solo offrono tante<br />
possibilità di praticare sport ma anche molte attività culturali.<br />
Vi invito quindi a conoscere meglio la natura con le nostre<br />
guide del parco naturale Gernot e Arnold nell'ambito delle<br />
"escursioni naturalistiche". Nel bosco si sente il canto di<br />
molti uccelli e le nostre due guide saranno felici di spiegarvi<br />
la fauna e la flora unica del Parco Naturale Gruppo di Tessa.<br />
Un'altra attrazione da non perdersi è la via ferrata "Stuller<br />
Wasserfall". Questa ferrata porta da Moso a Stulles nell’Alta<br />
Val Passiria, un'esperienza unica. La via ferrata sarà un’avventura<br />
per tutti gli appassionati di arrampicata, offrendo un paesaggio<br />
mozzafiato.<br />
Vi auguro un'indimenticabile vacanza e che possiate ricaricare<br />
le batterie per la vostra vita quotidiana a casa. Sentitevi<br />
nuovamente i benvenuti in una delle più belle valli a sud delle<br />
Alpi.<br />
Il vostro Ulrich Königsrainer<br />
Presidente dell'Associazione<br />
Turistica Val Passiria<br />
3<br />
Questa rivista è per Voi, siete invitati<br />
a portarla a casa per farla vedere<br />
alla vostra famiglia e ai vostri<br />
amici per raccontarli delle vacanze<br />
trascorse nella Val Passiria.
La via ferrata “Cascata di Stulles” •<br />
Sin dal primo momento, la Val Passiria<br />
vi offre numerose possibilità per rendere<br />
il vostro soggiorno attivo e ricco di<br />
eventi. Le varie offerte del nostro territorio<br />
non soddisfaranno solo gli amici<br />
dell'escursionismo, del ciclismo o del<br />
nuoto, bensì anche tutti gli appassionati<br />
di arrampicata, perché a maggio 2019<br />
è stata inaugurata la via ferrata “Cascata<br />
di Stulles” (ted. "Stuller Wasserfall").<br />
Erwin Mairginter ha costruita la via ferrata<br />
su incarico del Comune di Moso e<br />
dell'Associazione Turistica della Val Passiria.<br />
Questa via ferrata è unica in Alto<br />
Adige e colpisce per il suo panorama<br />
senza eguali, per le diverse varianti di<br />
percorso e per la posizione proprio accanto<br />
alla cascata di Stulles. Già a metà<br />
anno si sono potuti contare 5.500 arrampicatori.<br />
L'accesso<br />
Dal grande parcheggio di Moso, camminate<br />
brevemente in direzione della<br />
fermata dell'autobus<br />
e seguite il sentiero<br />
che<br />
vi conduce<br />
alla chiesa parrocchiale. Pochi<br />
metri dopo la chiesa, svoltate a sinistra<br />
sul sentiero “Passerschlucht” e percorretelo<br />
per circa 20 minuti in direzione di<br />
San Leonardo. Al ponte sul fiume Passirio<br />
proseguite dritti e salite sulla strada<br />
principale. Continuate a salire fino alla<br />
“Steinschlaggallerie”. Una volta percorsa<br />
la breve galleria, raggiungete il<br />
sentiero che vi porta all'inizio della via<br />
ferrata. L'accesso alla via ferrata è segnalato<br />
dalla fermata dell'autobus di<br />
Moso. Dall'uscita della via ferrata c’è un<br />
sentiero che conduce direttamente al<br />
paese di Stulles e alla fermata dell'autobus.<br />
Per ritornare a Moso c’è la possibilità<br />
di prendere un autobus urbano.<br />
Il tour<br />
Questa via ferrata è una vera rarità in<br />
Alto Adige. Conduce da un paese all'altro,<br />
cioè da Moso a Stulles nell'Alta Val<br />
Passiria. Inoltre, l'altezza totale della<br />
cascata di Stulles, composta a sua volta<br />
da due cascate, è di 342 metri, classificandosi<br />
come la terza più alta d'Europa.<br />
L'arrampicata avviene su quattro pareti<br />
rocciose e il panorama che si vede una<br />
volta saliti è mozzafiato. Un motivo di<br />
attrazione sono le due piccole panchine<br />
in legno costruite sul pendio, dove<br />
ci si può godere il panorama in tutta<br />
tranquillità. Un'altra particolarità della<br />
via ferrata è la sua diversità nel senso<br />
che ci sono diversi modi per padroneggiare<br />
il percorso. Infatti, è possibile<br />
scegliere tra il percorso normale e<br />
quello difficile. Il percorso normale è<br />
lungo complessivamente 750 m, con<br />
un dislivello di 350 m. La difficoltà<br />
del percorso normale si colloca tra<br />
i livelli C + e D. L'ingresso al percorso<br />
più difficile si trova al terzo scaglione<br />
roccioso. Questo percorso si<br />
sviluppa per circa 80 metri accanto<br />
al percorso normale e ha un livello di<br />
difficoltà D/E. Questi due itinerari garantiscono<br />
un percorso molto variabile,<br />
permettendo di percorrere la via ferrata<br />
più di una volta, in modo da poter<br />
vivere la natura, il panorama e le rocce<br />
che rappresentano un sogno per ogni<br />
arrampicatore. Inoltre, la cascata sita<br />
sul lato destro della via ferrata garantisce<br />
un'esperienza sublime. L'uscita è<br />
a Stulles vicino al maso Wegerhof, proprio<br />
accanto alla fermata dell'autobus.<br />
Per fare un tour più lungo si può anche<br />
percorrere tutto il paesino e tornare a<br />
Moso attraverso il Sentiero Escursionistico<br />
Europeo E5.<br />
Durata e consigli<br />
Il tour dura circa 3 - 3 ore e mezza.<br />
Si consiglia di essere riforniti di acqua<br />
poiché il percorso, sito sul lato sud, può<br />
essere esposto a temperature molto<br />
elevate.<br />
Associazione turistica Val Passiria •<br />
Via Passiria 40<br />
39015 S. Leonardo<br />
T. +39 0473 656 188<br />
www.passeiertal.it<br />
4
Sommario<br />
Kurt Gufler<br />
Il tracciatore di sentieri della Val Passiria<br />
Daniela Kofler<br />
L‘affascinante mondo delle montagne<br />
6-7<br />
8<br />
L'autunno in Val Passiria<br />
Settimane autunnali in Val Passiria<br />
Simon Walzl<br />
1 uomo, 2 passioni, 3 vocazioni<br />
Elisabeth Verdorfer<br />
Contadina con stivali di gomma e scarpe col tacco<br />
Ricetta<br />
Zuppa d'orzo tradizionale<br />
"Faltmar Alm“<br />
Per la terza volta malga dell’anno<br />
Il negozio Spinnradl con nuovo indirizzo<br />
L'artigianato tradizionale incontra l'ecofashion<br />
Il MuseoPassiria<br />
Storia della valle e del suo eroe Andreas Hofer<br />
La Scuola Pittorica Passiriana<br />
Accademia d'arte rurale a San Martino<br />
Escursioni naturalistiche<br />
Riscopri la Val Passiria con Gernot e Arnold<br />
Rosi Mangger<br />
Le erbe sane della Val Passiria<br />
Il racconto di Barbara Hofer<br />
Un tipico giorno di vacanza in Val Passiria<br />
Psairer caseificio bio e C&C Euromarket<br />
Sviluppare ulteriormente la cooperazione<br />
L'escursione consigliata<br />
La Cresta del Giovo nell’Alta Via della Val Passiria<br />
Il paese di Plan in estate<br />
Escursioni alpine<br />
45 anni Croce Bianca in Val Passiria<br />
Michael Gögele e Ingo Fauner raccontano<br />
Confezioni Götsch<br />
Il tradizionale negozio di moda<br />
Il "Rosmarie" a Plan<br />
Merita sempre una visita<br />
Theo Lanthaler<br />
Stazioni di ricarica per auto elettriche<br />
9<br />
10-11<br />
12-14<br />
15<br />
16<br />
17<br />
20<br />
21<br />
22-23<br />
24-25<br />
26<br />
27<br />
28<br />
29<br />
30-31<br />
32<br />
33<br />
34-35<br />
Vi auguriamo<br />
una buona<br />
lettura<br />
5<br />
Colophon: Ratio K.G. di Helmuth Fritz & Co.<br />
I - 39012 Merano, Via Parrocchia 2/b - Editore<br />
Iscritto al registro della stampa<br />
Nr. 5/2013 con modificazioni - s‘ Psairer Heftl<br />
Responsabile ai sensi del diritto di stampa:<br />
Mag. Maren Schöpf (ms)<br />
Layout, grafica & redazione:<br />
MP Graphics & Design d. Monika Pfitscher<br />
Redattrici della rivista speciale del Passeiertal<br />
Exklusiv: Monika Pfitscher (mp), Isabella<br />
Halbeisen (ih), Barbara Hofer (hb)<br />
Traduzione e correzione: Barbara Hofer<br />
Tiratura Exklusiv: 3.000 - Stampa: LanaRepro<br />
Pubblicità: Isabella Halbeisen 349 - 445 7515<br />
Pubblicità: Barbara Hofer 348 002 89 69<br />
www.heftl.it - redaktion@heftl.it<br />
Coordinate bancarie: Raiffeisen Cassa Merano<br />
IT 57 L 08133 58591 000010100641<br />
Foto senza indicazioni della fonte vengono dal<br />
mittente o dalla redazione. Vengono usati immagini<br />
dell’ufficio turistico della Val Passiria come<br />
anche di: Benjamin Pfitscher, Florian Andergassen,<br />
Kassian Plangger, Petr Blaha, Nadia Pixner,<br />
Thomas Königsrainer, IDM Merano e dintorni:<br />
Damian Pertoll - Alex Filz - Frieder Blickle, Shutterstock,<br />
Unsplash, Freepik e tutti quelli che vengono<br />
menzionati negli articoli.
Kurt Gufler: il tracciatore di sentieri della Val Passiria •<br />
Già da 20 anni lavori come tracciatore<br />
di sentieri nella Val Passiria. Come è<br />
iniziato questo lavoro e di quali requisiti<br />
bisognerebbe essere in possesso?<br />
Heinz Widmann, l'oste di lunga data<br />
del Monteneve, mi ha convinto nel<br />
2000 a provare a segnare i sentieri e da<br />
quel momento sono trascorsi 20 anni.<br />
All'inizio del mio lavoro non riuscivo a<br />
capire come si sarebbe concretizzata la<br />
mia attività, ma i fratelli Plangger Isidor<br />
e Kassian mi hanno gentilmente spiegato<br />
esattamente cosa fare. Dopo aver<br />
segnato il mio primo sentiero, che normalmente<br />
mi richiedeva un'ora di cammino<br />
e 8 ore per tracciare il sentiero, ho<br />
finalmente capito a cosa sarei andato<br />
incontro. Naturalmente in questo lavoro<br />
si dovrebbe essere in buona forma e<br />
assolutamente sicuro di se stesso, dato<br />
che entrambe le mani sono impegnate<br />
ad impugnare tre colori, pennelli e<br />
spazzole d'acciaio. Logicamente,<br />
si dovrebbe<br />
anche<br />
essere in grado di saper usare i pennelli<br />
e dipingere in modo discreto senza imbrattare<br />
gli alberi. Inoltre, è molto importante<br />
saper prendere decisioni che<br />
richiedono coraggio. Anche l’esperienza<br />
che si acquisisce negli anni è molto<br />
utile nel mio lavoro.<br />
Come ci si può immaginare un giorno<br />
da tracciatore di sentieri e come si<br />
segna correttamente?<br />
Di solito inizio relativamente presto la<br />
mattina e sono spesso in viaggio per 12<br />
ore. Ma ora bene o male so sempre cosa<br />
aspettarmi perché ormai conosco tutti<br />
i sentieri escursionistici della Val Passiria,<br />
avendone segnati la maggior parte<br />
negli ultimi 20 anni. In passato i sentieri<br />
dell'Alto Adige venivano segnati secondo<br />
il gusto personale, ma ora l'AVS (il<br />
Club Alpino Sudtirolese) ha emanato a<br />
riguardo precise direttive di segnaletica<br />
dei sentieri. La segnatura viene effettuata<br />
uniformemente con vernice rossa e<br />
bianca disposta nell’ordine rosso-bianco-rosso,<br />
con i numeri in campo bianco.<br />
I segnali intermedi (linee rosso-bianche)<br />
devono essere posizionati sul lato del<br />
sentiero e devono sempre essere in direzione<br />
del percorso. Naturalmente la distanza<br />
tra due segnali è diversa: su un<br />
sentiero ampio e chiaro, come quello<br />
del sentiero “Passerschlucht”, di<br />
solito segno a intervalli più lontani<br />
piuttosto che su un sentiero difficile<br />
da percorrere, dove le persone<br />
dipendono fondamentalmente<br />
dalla segnaletica e dove<br />
dovrebbero essere sempre in<br />
grado di vedere i segnali successivi.<br />
È sempre importante<br />
ricordare che la segnaletica<br />
dei sentieri è necessaria ed<br />
estremamente importante, soprattutto<br />
in caso di maltempo,<br />
6<br />
pioggia o nebbia. I segnali dovrebbero<br />
essere tracciati in alto su pietre o alberi<br />
e non a terra. Una segnatura ed una<br />
numerazione particolarmente precisa<br />
richiedono logicamente un incrocio. I<br />
problemi sono spesso causati da vecchie<br />
segnaletiche che sono state dipinte in<br />
modo troppo ampio o che nel frattempo<br />
hanno adottato altri numeri. Questi<br />
sono di solito dipinti con vernice grigia.<br />
Tuttavia, poiché faccio escursioni in tutto<br />
l'Alto Adige e spesso anche in Austria e<br />
Germania, sono dell'opinione che la Val<br />
Passiria si trovi in una posizione di spicco<br />
sia per quanto riguarda la segnaletica<br />
dei sentieri che la loro manutenzione.<br />
Quanti giorni all'anno svolgi la tua<br />
attività?<br />
Inizio il mio lavoro il 1° aprile e lo finisco<br />
il 1° ottobre. È stato concordato<br />
che svolgerò il mio lavoro di tracciatore<br />
in media due volte a settimana, anche<br />
se questo lavoro dipende molto dal<br />
tempo. In primavera comincio a valle,<br />
d'estate proseguo in alto, e lì, in alta<br />
montagna, mi sento proprio nel mio<br />
paradiso!<br />
Ti capita spesso di parlare con i turisti<br />
e gli escursionisti durante il tuo lavoro?<br />
Sì, molto spesso. E gli scenari di conversazione<br />
sono i più disparati: mi viene<br />
chiesto quanto è alta questa e quella<br />
montagna, quanto tempo rimane per<br />
concludere il percorso, quali consigli<br />
escursionistici suggerirei, fino a parlare<br />
di calcio. Mi piacciono sempre queste<br />
conversazioni divertenti e molto spesso<br />
ricevo complimenti per il lavoro svolto.<br />
Sono piccoli gesti che fanno bene al<br />
cuore.<br />
Hai sicuramente vissuto molte esperienze<br />
in questi 20 anni. Quali episodi<br />
ti sono rimasti impressi in particolare?<br />
Alcuni anni fa ho segnato la strada da
Monteneve alla montagna Stuller Hochwart.<br />
Si tratta di un luogo relativamente<br />
isolato che non viene visitato spesso.<br />
Alla fine del sentiero, mi è passato accanto<br />
un gruppo che ha attirato la mia<br />
attenzione perché si muoveva molto<br />
lentamente, come si vede di solito nelle<br />
spedizioni himalayane. Dopo qualche<br />
minuto, è tornato verso di me un uomo<br />
che si è presentato come guida alpina.<br />
Mi ha chiesto quanto tempo ancora<br />
avrebbe impiegato per raggiungere il<br />
rifugio Hochalm. Ho risposto che alla<br />
velocità a cui stavano andando, ci sarebbe<br />
voluto molto tempo. Così abbiamo<br />
iniziato a parlare e la guida alpina<br />
mi ha spiegato che il gruppo di escursionisti<br />
era composto da malati oncologici<br />
che stavano realizzando un loro desiderio.<br />
Mi è venuta la pelle d’oca, in cui<br />
vedevo la vita, ancora una volta, da una<br />
prospettiva completamente diversa.<br />
In un altro episodio, dei genitori arrivarono<br />
con i loro figli, che erano legati<br />
con una corda attorno al collo per evitare<br />
che si perdessero lungo il sentiero.<br />
Grazie a Dio sono riuscito a convincerli<br />
che c'erano modi migliori per assicurarsi<br />
che non si perdessero per strada. In<br />
diverse occasioni ho dovuto anche assistere<br />
alcuni escursionisti che avevano<br />
problemi di salute, sia per la circolazione,<br />
sia per le caviglie slogate, ecc. Spesso<br />
è successo anche che qualcuno si è<br />
seduto su una roccia appena dipinta,<br />
presentandomi successivamente il suo<br />
fondoschiena a strisce rosse e bianche.<br />
Purtroppo, non posso affiggere il cartello<br />
"appena dipinto" su ogni pietra che<br />
viene tracciata. Al di là di questi episodi<br />
particolari, ricordo anche di aver dovuto<br />
sopravvivere a momenti critici. Per due<br />
volte mi è capitato di salire in montagna<br />
nel bel mezzo di un forte temporale.<br />
Accovacciato dietro una pietra, in vista<br />
dell'inferno che mi circondava, potevo<br />
solo sperare che il fulmine non mi colpisse.<br />
Sono caduto tre volte riportando<br />
lesioni alle ginocchia e sono tornato<br />
zoppicando alla macchina. In ogni caso,<br />
alla fine di ogni stagione sarei contento<br />
se riuscissi ad uscirne sano e illeso.<br />
Qual è il tuo percorso preferito e ci<br />
riveleresti qualche consiglio o<br />
aneddoto segreto?<br />
Tempo fa ero un appassionato alpinista,<br />
ma ora preferisco i percorsi circolari,<br />
perché questi regalano momenti<br />
unici. Il mio percorso preferito parte dal<br />
famoso ponte del Tumolo, dove seguiamo<br />
il sentiero n. 30, passando per<br />
la malga Tumolo, fino al lago<br />
Nero di Tumolo. Sul sentiero<br />
n. 29 passiamo davanti<br />
ad un meraviglioso paesaggio<br />
montano fino<br />
alla forcella Karlscharte,<br />
da dove scendiamo al<br />
rifugio S. Martino Monteneve.<br />
Infine, il sentiero<br />
n. 29 ci riporta al ponte<br />
del Tumolo. Si tratta naturalmente<br />
di un tour di un<br />
giorno ma di una bellezza paesaggistica<br />
unica.<br />
Il percorso che vi consiglio di fare non si<br />
trova troppo in alto: si tratta di un’escursione<br />
circolare che è sconosciuta in Val<br />
Passiria. Si parte da Corvara in Passiria<br />
sul sentiero n. 44 fino al ponte davanti<br />
a Egghof. Qui il sentiero n. 44 A si dirama<br />
e conduce alla malga Rabensteiner<br />
Alm. Poi si prosegue sul sentiero n. 43,<br />
che, passando attraverso una foresta,<br />
conduce fino alla malga Seeber Alm.<br />
Successivamente il sentiero n. 44 riporta<br />
al punto di partenza. Tempo di percorrenza:<br />
4 ore circa.<br />
Cosa hai notato nel tuo lavoro rispetto<br />
ai tuoi primi giorni come tracciatore di<br />
sentieri e per quanto tempo vorresti<br />
7<br />
continuare ad occuparti di questo<br />
lavoro?<br />
A mio parere, nel corso di questi 20 anni<br />
l'escursionismo è diventato un’attività<br />
sempre più interessante. Un esempio:<br />
quando segnavo la E5 dal ponte del Tumolo<br />
al passo del Rombo incontravo al<br />
massimo cinque escursionisti. Oggi, in<br />
alta stagione, vedo almeno 100 persone<br />
lungo lo stesso percorso. Però, devo<br />
dire che quasi tutti gli escursionisti oggi<br />
sono equipaggiati in modo professionale<br />
rispetto al passato. Ho anche avuto<br />
l'impressione che al giorno d'oggi la<br />
gente cammina lungo un sentiero soffermandosi<br />
attentamente sul paesaggio<br />
circostante. Questo è<br />
un chiaro segnale di aumento<br />
della consapevolezza<br />
ambientale nel corso del<br />
tempo.<br />
Per quanto mi riguarda,<br />
il 20 è in realtà un bel numero<br />
tondo e mi sembra<br />
che sia giunto il momento<br />
di cercare qualcuno che<br />
prenda le mie redini. In ogni<br />
caso, vorrei cogliere l'occasione<br />
per ringraziare alcuni dei miei compagni<br />
che mi hanno sostenuto e accompagnato<br />
nel corso degli anni: Heinz<br />
Widmann, Sepp Kofler, Albin Lanthaler,<br />
Anna Pflug e il direttore del turismo<br />
Christian Staffler.<br />
A proposito, auguro a tutti i lettori di<br />
queste righe che la mia segnaletica li<br />
conduca sempre in sicurezza verso la<br />
destinazione desiderata e, non da ultimo,<br />
auguro loro un soggiorno rilassante<br />
e piacevole nella nostra bella Val<br />
Passiria.<br />
Isabella Halbeisen<br />
Foto: Kurt e Helmut Gufler
L‘affascinante mondo delle montagne in Val Passiria •<br />
Le montagne hanno sempre affascinato<br />
le persone. C'è chi scala le vette pieno<br />
di entusiasmo e chi preferisce guardarle<br />
dal basso e rimanerne affascinato. Una<br />
cosa però ispira tutti allo<br />
stesso modo: immagini<br />
che rispecchiano la<br />
vera bellezza delle<br />
montagne e i<br />
loro panorami<br />
e la tranquillità<br />
ad esse<br />
associata.<br />
Daniela<br />
Kofler di<br />
Rifiano<br />
è una di<br />
quelle persone<br />
che<br />
scalano le<br />
montagne.<br />
Non è importante<br />
se sia<br />
estate o inverno,<br />
l'orario di partenza<br />
al mattino è semplicemente<br />
adattato all'inizio<br />
della giornata ed a volte può<br />
essere molto presto. Daniela preferisce<br />
andare in montagna per vedere il sorgere<br />
del sole e, avendo anche la passione<br />
della fotografia, può condividere le<br />
sue incredibili esperienze attraverso le<br />
immagini. Abbiamo parlato con la sportiva<br />
passiriana della sua passione.<br />
Da quanti anni vai in montagna?<br />
Ho iniziato a praticare l'alpinismo e lo<br />
sci alpinismo quando avevo circa 25<br />
anni. Da circa quattro anni lo faccio regolarmente<br />
sia in estate che in inverno<br />
e preferisco andarci la mattina.<br />
Cosa ti affascina di questo sport?<br />
www.instagram.com/nelalein_1980/<br />
Amo combinare lo sport, la natura e la<br />
fotografia. La sensazione della pace e<br />
della solitudine in montagna, unite allo<br />
sforzo fisico e alla concentrazione mi<br />
danno molta energia per la vita quotidiana.<br />
Da quando fotografi le tue esperienze<br />
in montagna?<br />
Ho sempre amato catturare bei momenti,<br />
prima con il mio cellulare e da quattro<br />
anni con una macchina fotografica.<br />
Tuttavia, con temperature basse e vento<br />
gelido, in alcune fotografie si nasconde<br />
molto lavoro. Ma questo nelle foto non si<br />
vede, al contrario.<br />
Che macchina fotografica usi?<br />
Ho una piccola macchina fotografica<br />
reflex della Canon che ha resistito a<br />
molte condizioni climatiche e abbassamenti<br />
della temperatura estremi.<br />
Le tue foto vengono stampate e sono<br />
forse già state esposte in una mostra?<br />
A casa ho alcune delle mie foto appese<br />
al muro. Io stessa non ho fatto mostre,<br />
ma in collaborazione con il Fotoclub<br />
Passeier, un club per fotografi amatoriali,<br />
sì. Mi piace anche pubblicare le mie<br />
foto nei social network, si può dire che<br />
quello è il mio diario fotografico personale.<br />
Le tue immagini sono molto armoniose<br />
e sempre caratterizzate da un approccio<br />
rispettoso della natura. Come reagiscono<br />
le persone alle tue foto?<br />
Le reazioni sono per lo più molto positive<br />
e sono sempre sorpresa e contenta<br />
perché non ho ne una formazione professionale<br />
fotografica ne un’attrezzatura<br />
particolarmente costosa. La natura<br />
stessa spesso dipinge semplicemente<br />
8<br />
le immagini più belle e a volte è importante<br />
solo riconoscerle ed essere nel<br />
posto giusto al momento giusto.<br />
D'inverno sei anche in viaggio con gli<br />
sci da escursionismo. Quale stagione<br />
preferisci, estate o inverno?<br />
In realtà mi piacciono tutte le stagioni.<br />
Amo la primavera quando tutto si<br />
risveglia e fiorisce e l'estate quando<br />
posso fuggire dal caldo e godermi i<br />
primi raggi di sole al mattino sulla cima<br />
di una montagna. In autunno ci sono<br />
sempre colori e nuvole particolarmente<br />
belli. Un paesaggio invernale coperto<br />
di neve, un tour con gli sci sulla neve<br />
fresca o anche su una pista di firn sono<br />
sempre un'esperienza unica per me.<br />
Sono molto grata di poter vivere qui in<br />
questo paradiso.<br />
Monika Pfitscher<br />
Foto a sinistra nel cerchio: Daniela sulla Cima La Clava; foto grande sopra "Monte Tavolino" a Plan; foto in alto a destra: Vista dalla Cima Bianca Grande alla Cima<br />
Fiammante; foto in basso a destra sopra il rifugio Hochalm/Stulles; foto in basso a destra: "Cima Bianca Grande"; foto sotto: "Punta Altacroce".
9
Simon: 1 uomo, 2 passioni, 3 vocazioni •<br />
Il cuore di Simon batte per due cose: le<br />
scarpe e la musica. Entrambe giocano<br />
un ruolo importante nella sua vita e la<br />
pervadono in ogni momento. Nell'intervista<br />
ci racconta delle sue passioni,<br />
di come riesce a coniugarle e di quale<br />
sia segretamente la sua preferita.<br />
Come è iniziata la tua professione<br />
di calzolaio?<br />
Già da bambino ho trascorso molto<br />
tempo nel laboratorio di mio padre. Mi<br />
occupavo di disimballare, assortire, etichettare<br />
e mettere a posto le scarpe. A<br />
14 anni ho concluso la scuola professionale<br />
Luis-Zuegg a Merano nel ambito<br />
del commercio e dell'amministrazione,<br />
dopo di che volevo godermi un'estate<br />
di vacanza. Purtroppo mio padre non<br />
era tanto d’accordo con i miei piani<br />
estivi e sono tornato ad aiutarlo in laboratorio.<br />
Ha avuto molta fiducia in me fin<br />
dall'inizio e mi<br />
ha permesso<br />
di lavorare in modo indipendente<br />
e di imparare dai miei errori. Probabilmente<br />
sapeva prima di me che c'era<br />
un vero calzolaio in me.<br />
A 15 anni ho fatto la mia prima scarpa<br />
su misura ed è stato un disastro. Questa<br />
sconfitta mi ha spinto a impegnarmi<br />
di più e ho sviluppato una passione<br />
per le scarpe che ho potuto realizzare<br />
appieno nel laboratorio. Mi sono reso<br />
conto di aver trovato la mia vocazione.<br />
Detto fatto, mi sono iscritto alla scuola<br />
professionale tirolese di giardinaggio e<br />
moda di Hall in Tirolo, che ho completato<br />
dopo 4 anni di apprendistato. Poi<br />
l'esame di fine apprendistato a Brunico<br />
per diventare calzolaio ortopedico ed è<br />
così che ha avuto ufficialmente inizio la<br />
mia vita quotidiana in calzoleria.<br />
Il negozio di scarpe Schuhwelt Volgger<br />
sarà presto gestito dalla terza generazione.<br />
Ci saranno dei cambiamenti?<br />
Naturalmente anche noi ci muoviamo al<br />
passo con i tempi e le esigenze dei nostri<br />
clienti. Oltre al nostro prodotto di punta,<br />
le scarpe ortopediche, aggiungeremo al<br />
nostro assortimento anche scarpe classiche<br />
fatte su misura. Ciò significa che il<br />
cliente ha scelta libera: dal colore, alla<br />
pelle, all'allacciatura. Tutto è fatto a<br />
mano secondo i desideri del cliente<br />
e quindi ogni paio di scarpe rappresenta<br />
un pezzo unico completamente<br />
individuale che diventerà<br />
il fiore all’occhiello di ogni<br />
collezione di scarpe.<br />
C'è una seconda passione<br />
nella tua vita oltre al tuo mestiere<br />
da calzolaio. Qual è?<br />
Il mio secondo amore è la musica.<br />
Vengo da una famiglia di<br />
musicisti ed ero interessato a<br />
fare il deejay fin da quando ero<br />
bambino. Ma come professione<br />
non è mai stata un’opzione<br />
10<br />
valida per me. Dopo una separazione<br />
qualche anno fa, ho riscoperto il mio<br />
amore per la musica e mi sono dedicato<br />
a diversi generi come House, Hip Hop e<br />
le canzoni intramontabili degli anni 50 e<br />
60. Proprio in quel periodo, un mio amico,<br />
che allora già era un deejay, aveva<br />
appena rotto con il suo partner deejay.<br />
E allora ho colto l’occasione ed ho preso<br />
io il posto vacante. A volte veramente<br />
tutto va come deve andare. Da lui ho<br />
imparato tutte le basi e ho anche preso<br />
molti contatti. Sotto lo pseudonimo di<br />
LaPass ci siamo esibiti come duo deejay<br />
e ci siamo divertiti molto. In seguito si è<br />
trasferito all'estero e alla fine del 2018<br />
è nato il mio progetto solista Siimon,<br />
da allora suono in discoteche, pub, ad<br />
aperitivi, eventi privati, matrimoni, ecc.<br />
Inoltre, ogni mese presento i miei ultimi<br />
mix di musica House sull'App Mixcloud<br />
La tua terza passione sono i Giovani<br />
Artigiani del Confartigianato Imprese.<br />
Quali sono i tuoi compiti?<br />
Il gruppo Giovani Artigiani si occupa di<br />
trasformare i giovani di oggi in artigiani<br />
di domani. L’obiettivo di questo gruppo<br />
è di (ri)ispirare le persone al mestiere,<br />
di esaminare criticamente argomenti<br />
importanti e di scambiare opinioni su di<br />
essi, e non per ultimo di aiutare a plasmare<br />
il profilo professionale e l’immagine<br />
pubblica del mestiere. Faccio parte<br />
della consulta e sono rappresentante<br />
nella zona del Burgraviato. Il mio obiettivo<br />
per il futuro è fondare un gruppo<br />
di Giovani Artigiani in Val Passiria, che,<br />
come le altre sezioni, creerebbe diverse<br />
opportunità di formazione, di scambio<br />
di idee e di notizie, e la possibilità di organizzare<br />
escursioni per visitare e imparare<br />
da altre botteghe ed altre aziende<br />
artigiane in patria e all'estero.<br />
Quale delle tue tre vocazioni ti regala<br />
maggiore soddisfazione?
Prima di tutto, il mio lavoro di calzolaio,<br />
perché questa è la mia vera e propria<br />
passione. Il lavoro in calzoleria per me<br />
non è lavoro, è tempo libero. Poi in secondo<br />
luogo vengono i Giovani Artigiani,<br />
perché per me la mia professione va<br />
di pari passo con questo gruppo, poiché<br />
amo il mio mestiere, l'uno rinforza<br />
l’amore per l’altro. E infine arriva la mia<br />
attività da deejay. È come un contrappunto<br />
al lavoro e alla vita di ogni giorno,<br />
mi aiuta a schiarirmi le idee. La musica<br />
mi offre nuove prospettive e un modo<br />
diverso di guardare la vita e così riesco<br />
a rimanere aperto alle novità. Con ciò<br />
non mi perdo mai nella routine quotidiana<br />
e ne sono molto felice.<br />
Scarpe su misura nel negozio<br />
Schuhwelt Volgger<br />
Se siete alla ricerca di scarpe da uomo<br />
uniche e personalizzate, il negozio di<br />
calzature Schuhwelt Volgger è il posto<br />
giusto per voi! Nella fabbricazione delle<br />
vostre scarpe su misura non verranno<br />
solo considerati eventuali disturbi,<br />
come il piede talo-valgo-pronato e il<br />
piede piatto trasverso, ma grazie a un<br />
plantare perfettamente adatto al vostro<br />
piede si punta anche ad un’ottimizzazione<br />
della postura. Grazie alla misurazione<br />
individuale delle varie parti del<br />
piede, come il tallone, il mesopiede, la<br />
palla del piede e la caviglia, la scarpa<br />
calzerà come un guanto. In<br />
base a queste misurazioni,<br />
viene realizzata una forma<br />
in legno per ogni piede,<br />
in base a cui viene finalizzata<br />
la scarpa. Potete<br />
scegliere tra diversi<br />
modelli spaziando da<br />
quelli sportivi a quelli<br />
più eleganti. Quindi<br />
è giunto il momento<br />
dei dettagli: scegliete il<br />
colore e il tipo di pelle, la<br />
fodera e i vari elementi della<br />
tomaia. Potete persino scegliere<br />
il tipo di lavorazione della vostra<br />
scarpa e decidere se preferite una cucitura<br />
a guardolo, doppia o flessibile.<br />
Qualunque preferiate, la vostra scarpa<br />
sarà sempre un pezzo unico. Una volta<br />
decise tutte le opzioni, le singole parti<br />
della scarpa vengono poi tagliate, cucite,<br />
assemblate, incollate e adattate<br />
fino a quando le scarpe non prendono<br />
la forma ideale e si adattano perfettamente<br />
al vostro piede. È proprio così<br />
che nascono le vostre scarpe<br />
su misura attraverso un assiduo<br />
lavoro manuale. Un<br />
paio di scarpe su misura<br />
richiede circa 40 ore di<br />
lavoro minuzioso, volto<br />
all’attenzione ai dettagli<br />
e alla perfezione<br />
del prodotto finale.<br />
Schuhwelt Volgger •<br />
Via dei Carbonai, 31<br />
39015 S. Leonardo<br />
T. +39 0473 65 66 84<br />
www.schuhwelt.it<br />
Via dei Carbonai 31, San Leonardo<br />
Tel. 0473 65 66 84<br />
+ 39 329 209 6567<br />
www.schuhwelt.it<br />
djsiimon.music@gmail.com<br />
+39 331 28 17 913<br />
11
Contadina con stivali di gomma e scarpe col tacco •<br />
Il maso dello scudo Obergereuth a San Martino in Passiria è da generazioni sinonimo di tradizione e storia. Ad oggi è diventato<br />
anche una piccola distilleria artigianale con idee innovative e produzione biologica di acquavite, gin, brandy, frutta spalmabile<br />
e sciroppi di alta qualità. Elisabeth Verdorfer, moglie del padrone di casa Thomas, ama e vive la vita da contadina in modo<br />
moderno, a passo coi tempi… non lasciandosi limitare da stereotipi ormai passati: scarpe col tacco alto e stivali di gomma non<br />
devono necessariamente essere una contraddizione.<br />
Elisabeth ed io abbiamo organizzato un<br />
incontro al maso dello scudo Obergereuth.<br />
Sono in anticipo e mi siedo sulla<br />
panchina sotto la vecchia grande betulla<br />
vicino al parcheggio degli ospiti.<br />
È una tradizionale panca di legno con<br />
vista sul cortile, il posto ed il momento<br />
sono pittoreschi: muri vecchi di 730<br />
anni, un profumo inebriante di lavanda<br />
e rose selvatiche e questo silenzio veramente<br />
speciale. A 5 minuti dal paese<br />
mi trovo nel bel mezzo della natura. La<br />
quarantenne mi aveva già anticipato in<br />
una telefonata il suo ritardo di qualche<br />
minuto: riunione di lavoro, poi a casa a<br />
fare homeschooling e poi a fare la spesa<br />
e comunque non avrebbe molto tempo<br />
per me, a meno che io non la aiuti<br />
a fare la frutta spalmabile: le fragole<br />
biologiche sono appena state raccolte<br />
e... bene sì, oggi farò la marmellata di<br />
fragole. Eccola che arriva<br />
Elisabeth con<br />
la macchina,<br />
la spesa in<br />
mano, il<br />
portatile<br />
sotto il braccio, la figlia e ... i tacchi alti.<br />
Mi chiedo se i tacchi ci stanno, per una<br />
contadina e nel bel mezzo di un maso<br />
con una storia lunga 8 secoli…ma guardandola,<br />
raggiante e felice, credo proprio<br />
di sì!<br />
La spesa viene messa via subito, la figlia<br />
sparisce giocando con il cugino dietro<br />
le file di ginepro e pera selvatica (la famiglia<br />
Verdorfer ha continuato a coltivare<br />
vecchie varietà di frutti ormai rari)<br />
ed Elisabeth si presenta in pantaloncini<br />
corti, grembiule marrone e stivali di<br />
gomma. "Perché prima di preparare la<br />
frutta spalmabile alle fragole nel laboratorio,<br />
il pavimento di piastrelle viene<br />
pulito con il getto d´acqua", dice. Sì! Ha<br />
senso mi dico.<br />
Si inizia con le fragole e l'intervista.<br />
Che cos'è uno Schildhof - maso<br />
dello scudo?<br />
Il nostro maso dello scudo ha una storia<br />
di oltre 700 anni. È difficile immaginare<br />
che nel 2020 abbiamo ancora regole,<br />
tradizioni, obblighi e diritti che sono stati<br />
conferiti molte generazioni fa ai nostri<br />
avi: al mondo ci sono 11 Schildhöfe, tutti<br />
nella Val Passiria. La storia dei contadini<br />
dei masi dello scudo risale al XIII secolo,<br />
quando servivano il conte Albert<br />
del Tyrol (1190 - 1253) come scudieri,<br />
oggi li chiameremmo modernamente<br />
bodyguard. Per questo servizio di protezione,<br />
spesso non poco pericoloso,<br />
ricevettero alcuni privilegi. A tutt'oggi<br />
è rimasto l´uniforme, lo scudo personalizzato<br />
e l´alabarda (che si possono<br />
ammirare nella nostra cantina) oltre ai<br />
diritti di pesca nonché la protezione del<br />
12<br />
clero. Quando ci sono delle processioni<br />
cristiane noi proteggiamo il sacerdote.<br />
Due di noi infatti camminano davanti al<br />
prete e due dietro. Oramai è un gesto<br />
simbolico ma noi siamo molto credenti<br />
ed il rituale ci riempie d´orgoglio. Gli<br />
uomini del maso, gli scudieri, camminano<br />
con lo scudo e l´alabarda in mano e<br />
se si osserva, lo stemma di San Martino<br />
include proprio un alabarda, oltre alla<br />
ruota di un mulino. Gli scudieri sono<br />
tutti uomini e le mogli degli scudieri si<br />
differenziano dalle mogli di altri contadini<br />
dal cappello che portano, lo stesso<br />
del marito. Elisabeth mi racconta che lei<br />
e suo marito si sono sposati nella divisa<br />
tradizionale del maso dello scudo ed<br />
a lei era stato prestato il cappello del<br />
bisnonno di Thomas, erede del maso.<br />
3 kg di fragole biologiche vengono<br />
lavate e tagliate.<br />
Cosa c'è di speciale<br />
nell'Obergereuthof?<br />
Il maso ha 730 anni e alcune delle mura<br />
originarie esistono ancora. L'edificio è<br />
storico ed accanto vi è il mulino di cereali<br />
originale del 1831. Si dice che sia<br />
uno dei pochi mulini doppi (con due<br />
macine) in Italia ancora perfettamente<br />
funzionanti. Tutta la nostra vita ruota attorno<br />
a queste macine che si incastrano<br />
a perfezione. Per noi, sono il simbolo<br />
della nostra storia, del nostro presente<br />
e futuro. Tutto è un cerchio, un continuo<br />
e queste due macine simboleggiano la<br />
nostra famiglia, la nostra vita e il nostro<br />
lavoro al maso. Ecco perché sono anche<br />
il logo della nostra distilleria e dei nostri<br />
prodotti agricoli. La famiglia è l'inizio di
tutto e solo quando tutti collaborano e<br />
tutto si incastra si riesce a gestire il lavoro<br />
quotidiano e pensare ad un futuro<br />
vivibile. Natura: ne prendiamo solo la<br />
quantità di cui abbiamo bisogno e la<br />
condividiamo con gli altri, cioè gli animali.<br />
I nostri prodotti: per il nostro gin,<br />
grappe, liquori e sciroppi, utilizziamo<br />
quasi esclusivamente ciò che la fattoria<br />
offre. Dal ginepro alle bacche di aronia<br />
al mirtillo nero. Il resto viene dai nostri<br />
partner: mele biologiche e vinacce per<br />
esempio del nostro paese<br />
900 grammi di zucchero di canna<br />
biologico vengono aggiunti<br />
alle fragole.<br />
Cosa significa per te la<br />
parola famiglia?<br />
Per la nostra famiglia, la<br />
fattoria fa parte integrante<br />
della nostra vita, quindi<br />
non è solo un posto<br />
di lavoro, ma anche un'esperienza<br />
e un immenso<br />
patrimonio per nostra figlia<br />
Marie. Lei è il nostro baricentro e<br />
facciamo tutto il possibile affinché possa,<br />
un domani, decidere liberamente<br />
ciò che vuole diventare da grande. Ci è<br />
stato permesso di farlo anche dai nostri<br />
genitori e vogliamo riuscirci anche noi:<br />
lasciarla libera di decidere. Ma quando<br />
hai un maso dello scudo, hai delle grandi<br />
responsabilità non solo economiche<br />
ma culturali e con enormi limiti legislativi<br />
anche in termini di eredità e cessione<br />
e quindi sta a noi passarle un maso che<br />
possa nutrire una famiglia senza dover<br />
fare altri lavori come stiamo facendo<br />
Thomas ed io: lui insegnando matematica<br />
alle scuole medie ed io lavorando<br />
come responsabile commerciale in una<br />
torrefazione locale. La proprietà di un<br />
maso, tra l´altro sotto tutela dei beni<br />
culturali, non ha un valore economico<br />
cedibile, Marie non potrà venderlo ma<br />
solo passarlo ad eredi e quindi starà alla<br />
nostra responsabilità come custodire,<br />
preservare e rinnovare la sua eredità.<br />
Forse non è facile capirlo<br />
ma se vogliamo che l´agricoltura<br />
altoatesina sopravviva,<br />
le generazioni presenti<br />
devono fungere da custodi<br />
ecco perché il maso è<br />
importante e parte integrante<br />
della famiglia: per<br />
Marie come figlia unica non<br />
dovrà mai diventare un peso,<br />
ma una ricchezza, un connubio<br />
di radici, tradizioni, amore e passione.<br />
Marie vive questa responsabilità con la<br />
naturalezza di una bambina di 8 anni,<br />
sa che i pomodori sono disponibili solo<br />
in estate e le fragole in primavera, che<br />
le patate non sono bastoncini fritti, ma<br />
che tutti dobbiamo raccoglierle insieme<br />
nel campo. Noi non compriamo il pane,<br />
lo facciamo in casa e lo benediciamo<br />
prima di mangiarlo e Marie ha il compito<br />
di ricordare a sua madre (spesso<br />
sbadata) di comprare il lievito. Per me<br />
essere una famiglia significa: passare<br />
molto tempo insieme, anche lavorando<br />
e fare il pane insieme ogni sabato sera<br />
per tutta la settimana diventa un rituale,<br />
perché la mamma durante la settimana<br />
lavora in torrefazione e il pane comunque<br />
lo vogliamo fatto in casa e quindi<br />
Marie non sa usare la play station ma il<br />
robot da cucina.<br />
In teoria, sembra tutto molto idilliaco, in<br />
pratica devi “impacchettare” tante cose<br />
in modo tale che il "non c'è tempo per”<br />
diventi un "lo facciamo insieme". Proprio<br />
come noi due che oggi facciamo<br />
marmellata di frutta ed un'intervista".<br />
(Elisabeth sorride)<br />
Le fragole biologiche e lo zucchero di<br />
canna biologico sono pronti.<br />
Cosa intendi con "restituire<br />
qualcosa alla natura?<br />
Ti racconto un aneddoto che lo descrive<br />
abbastanza bene: ho fatto la scuola<br />
agraria e poi ho studiato economia e<br />
commercio a Verona con indirizzo politico<br />
- e specializzazione agricola, ma ciò<br />
non significa che sono una contadina,<br />
e certamente neanche che sono brava<br />
come l´agricoltore dell´Obergeuthof,<br />
ovvero mio marito. Quindi, un bel giorno,<br />
mi manda a raccogliere i fiori di tarassaco<br />
(dente di leone) con le seguenti<br />
istruzioni: devono essere esattamente<br />
Bio. Tradizione<br />
ed innovazione.<br />
Distilleria Bio.<br />
Bio per noi non é una strategia di markting<br />
bensi una filosofia di vita. Nella distilleria<br />
Obergereuthof le erbe, spezie, i fiori e frutti<br />
vengono raccolti durante il massimo grado<br />
di maturazione e corretta esposizione al sole.<br />
I nostri prodotti nascono dentro le mura del<br />
nostro maso dello scudo Obergereuth, una<br />
storia lunga 730 anni. Tutti i BIO Botanicals<br />
sono raccolti a mano, dalla nostra famiglia.<br />
La distillazione avviene secondo le piú antiche<br />
tradizioni, l´acquavite riposa per più<br />
mesi in sfere di vetro per poi essere e portata a<br />
maturazione nella cantina costruita nel 1288.<br />
◆ La distillazione è la capacità di affinare gli<br />
aromi naturali della natura in tutte le sue<br />
sfaccettature ◆<br />
◆ Distillatore Bio craft VERDORFER THOMAS ◆<br />
. bio .<br />
.1831 . Gin<br />
aquavite<br />
grappe<br />
liquori<br />
sciroppi<br />
frutta spalmabile<br />
13<br />
730 anni di<br />
tradizione e passione<br />
per il buono<br />
Qui troverete:<br />
◆ Il maso dello scudo con 730 anni di storia<br />
◆ La distilleria Bio<br />
◆ Degustazioni ed incontri enogastronomici.<br />
Anche per gruppi privati<br />
◆ Il mulino tradizionale a due macine del 1831<br />
◆ Visite guidate al maso ed alla distilleria<br />
◆ Il negozio di prelibatezze Bio<br />
Gereuth<br />
Maso dello scudo. Distilleria Bio<br />
Via Ritterweg 19a. San Martino in Pas.<br />
1831@obergereuthof.it . www.obergereuthof.it
14<br />
le 10 di mattina e possono essere raccolti<br />
solo i fiori grandi e aperti. Solo<br />
quelli che sono già caldi dal sole e solo<br />
quando non c'è sopra un'ape. Abbiamo<br />
bisogno del dente di leone per tre dei<br />
nostri gin. Bene, vado con un cestino<br />
e stivali di gomma e raccolgo veloce<br />
come una scheggia, perché dopo avrei<br />
dovuto rispondere ancora ad alcune<br />
e-mail e portare lo strudel ai nostri ospiti.<br />
Quindi tutto è stato molto frenetico,<br />
molto veloce e in pochissimo tempo il<br />
cestino era mezzo pieno e con la testa<br />
ero altrove e non mi concentravo affatto<br />
sulla raccolta dei denti di leone. Se non<br />
fosse per il maestro distillatore nonché<br />
mio marito che è venuto a controllarmi!<br />
Scioccato mi chiede, se non avessi notato<br />
che ero a tre quarti del prato e che<br />
avrei dovuto lasciare da mangiare anche<br />
alle api. Insomma, rubavo da mangiare<br />
alle api! Devi sapere che le api volano<br />
sempre solo su un tipo di fiore alla<br />
volta. Quindi, se raccogliessi<br />
tutti i fiori di tarassaco, le<br />
api dovrebbero cercare<br />
velocemente un nuovo<br />
tipo di fiore e questo<br />
interromperebbe il ciclo<br />
naturale. Per quadrare<br />
il cerchio, non<br />
solo me le ero sentite<br />
da mio marito, ma<br />
avevo pure i sensi di<br />
colpa verso le api… un<br />
aneddoto per farti sorridere,<br />
ma alla fine mostra<br />
il rispetto che dobbiamo al<br />
nostro maso e la consapevolezza<br />
che abbiamo per l´equilibrio tra il dare<br />
ed avere, perché se le api non possono<br />
lavorare noi non abbiamo ne frutta, ne<br />
fiori, ne tanto meno spezie ed erbe.<br />
Sei una specie di donna eroina, come<br />
fai a gestire tutti i tuoi ruoli: moglie,<br />
madre, manager e contadina?<br />
Elisabeth scuote la testa e sorride: no,<br />
sono solo come tutte le donne, quelle<br />
che si fanno 3 piani di scala con un bimbo<br />
in braccio e 6 sacchetti della spesa.<br />
No, non sono certo una donna speciale,<br />
ma a seconda della situazione, sono<br />
completamente assorbita dal mio ruolo.<br />
C'è la mamma elicottero che interrompe<br />
qualsiasi riunione per Marie, anche<br />
se è un incontro con il direttore di una<br />
grande catena alberghiera. Marie ha la<br />
sua suoneria e quando chiama, tutto il<br />
resto viene interrotto. Poi sono un responsabile<br />
commerciale di una torrefazione<br />
altoatesina e sfoggio i miei tacchi.<br />
Amo il mio lavoro, il prodotto di altissima<br />
qualità con i suoi valori intrinsechi<br />
ed una storia famigliare di 130 anni.<br />
Poi sono contadina o artigiana a seconda<br />
ma solo tra le ore 20 e le 08 del<br />
mattino ed il fine settimana. Di notte,<br />
quando Marie dorme, faccio la contabilità<br />
della distilleria, vengono scritte le<br />
bolle di trasporto, gestita la homepage<br />
e vengono fatte le frutte spalmabili. E<br />
ogni tanto quando non faccio ferie sotto<br />
una doccia bollente cercando di non<br />
addormentarmi in piedi, sono anche<br />
una moglie. Fortunatamente, ho bisogno<br />
solo di 5-6 ore di sonno… Ho trovato<br />
una semplice regola per vivere e<br />
non sopravvivere… il tempo non è mai<br />
abbastanza e non puoi fare tutto perfettamente.<br />
È quindi meglio impostare<br />
le priorità e trascurare un po’ sempre<br />
solo una cosa, così magari gli altri se ne<br />
accorgono di meno. (Elisabeth sorride<br />
di nuovo). È molto importante anche<br />
chiedere aiuto, perché amare la vita,<br />
la famiglia ed il lavoro non basta, tutti<br />
noi abbiamo dei limiti ed io ho imparato<br />
a chiedere aiuto. Il mio supporto<br />
è mio marito, appassionato insegnante<br />
di biologia e matematica, agricoltore,<br />
mastro distillatore, inventore e spirito<br />
libero, un padre fantastico e ogni tanto<br />
mio marito.<br />
Alla massa di fragole e zucchero di<br />
canna viene aggiunto l'agar agar.<br />
Cosa contraddistingue la vostra<br />
distilleria?<br />
Mio marito! Lui è uno che<br />
pensa, escogita, riflette,<br />
analizza e studia. Legge<br />
tantissimo e odia<br />
le strade facili. Ecco<br />
perché il nostro storico<br />
mulino macina<br />
il malto per il nostro<br />
"primo whisky organico<br />
della Val Passiria" e<br />
affinché il cerchio si quadri,<br />
il ginepro per il nostro<br />
gin cresce sopra la distilleria<br />
ed il forno della distilla è riscaldato<br />
con legna del nostro bosco, perché<br />
l'elettricità non è abbastanza "originale".<br />
Coltiviamo aronia e prugnolo per<br />
le persone il cui sistema immunitario ha<br />
bisogno di energia naturale e lo sciroppo<br />
di sambuco nero viene acquistato<br />
da asmatici. Nulla è lasciato al caso con<br />
lui, tutto è ben pensato e ha un significato.<br />
Così ha frequentato una delle<br />
migliori scuole europee per barman e<br />
si esercita creando cocktail tutti i giorni<br />
per allenare la sua percezione sensoriale.<br />
Durante il lockdown le serate erano<br />
buone ed allegre… È l'unico a cui possa<br />
venire in mente di piantare il limone<br />
invernale dalla Siberia nella Val Passiria<br />
perché ha letto da qualche parte che<br />
qui dovrebbe crescere.<br />
Attualmente sta studiando con uno<br />
chef stellato gli equilibri delle spezie<br />
con stesso profilo sensoriale. Il primo<br />
gin che abbiamo prodotto è stato degustato<br />
con una delle migliori sommelière<br />
che abbiamo in Italia nonché grande<br />
appassionata di gin: Anita Mancini.<br />
Con i suoi primi input sugli equilibri nel<br />
bicchiere, Thomas ha sviluppato cinque<br />
gin di alta qualità. La distilla è stata fatta<br />
a mano per noi da un fabbro, una distilla<br />
di 80 litri, che viene portata a temperatura<br />
molto lentamente. La particolarità<br />
della nostra fattoria è in realtà mio<br />
marito: l'agricoltore, il mastro distillatore<br />
e pecora nera. La sua attenzione ai<br />
dettagli ed il suo rispetto per la natura<br />
si ritrovano nel bicchiere: niente coloranti,<br />
niente stabilizzanti, solo natura e<br />
lavoro pulito e preciso. Solo per fare un<br />
esempio: per un litro di sciroppo di lamponi<br />
bio, abbiamo bisogno di 1,2 kg di<br />
questi piccoli frutti!<br />
La purea di frutta ora viene<br />
pastorizzata.<br />
Quali sono le novità 2020?<br />
Una grossa sfida è il tema della sicurezza:<br />
oltre ai soliti elevati standard di<br />
pulizia e igiene, ora abbiamo fatto un<br />
ulteriore passo anche con i detergenti:<br />
facciamo rigorosamente affidamento al<br />
biologico per tutto, compresi i disinfettanti.<br />
Le nostre degustazioni si svolgono<br />
all'aperto quest'anno, massimo 10<br />
persone, ma più volte alla settimana.<br />
Ogni ospite e cliente viene ora servito<br />
individualmente nel nostro negozio di<br />
prelibatezze gastronomiche e per piccoli<br />
gruppi, vengono offerti anche degustazioni<br />
private (con o senza pietanze),<br />
serate di cocktail, visite guidate e<br />
corsi di formazione sul gin ed il perfetto<br />
gin tonic. Quest'anno è tutto dedicato<br />
alla cura di gruppi più piccoli. Anche i<br />
nostri prodotti personalizzati sono nuovi<br />
e così facciamo marmellate, sciroppi,<br />
grappe, liquori con etichette personalizzate<br />
per ogni tipo di evento. In primavera<br />
abbiamo preparato 60 sciroppi<br />
per il compleanno di una donna fantastica<br />
che appunto ne compiva 60 ed<br />
ad aprile abbiamo fatto 12 marmellate<br />
di fragola con etichetta bianca per una<br />
bimba che li ha regalati alla sua migliore<br />
amica per il 12-esimo compleanno: 12<br />
etichette con dodici dediche... Un bellissimo<br />
regalo. In autunno inizieremo<br />
ad ampliare il maso ed apriremo in primavera<br />
2021 un "Hofschank" ovvero un<br />
piccolo locale con prelibatezze locali,<br />
stuzzichini, cocktail, caffè, torte e colazione,<br />
una struttura piccola, gestita da<br />
noi ed aperta solo in momenti ben precisi<br />
per poterci dedicare con passione e<br />
sorriso agli ospiti.<br />
Le nostre marmellate fatte in casa<br />
sono imbottigliate e durano per circa<br />
12 mesi.<br />
Monika Pfitscher<br />
Siete curiosi?<br />
Se avete letto l'articolo fino in fondo<br />
andate a trovare Elisabeth, Thomas e<br />
Marie all´Obergereuthof e ditegli come<br />
li avete scoperti: fino a fine scorta ci sarà<br />
una marmellata di fragole in omaggio<br />
per voi.<br />
Obergereuthof Brennerei •<br />
Via Cavaliere, 19<br />
I-39010 S. Martino in Passiria<br />
T. +39 329 047 52 04<br />
info@obergereuthof.it<br />
www.obergereuthof.it
Ricetta: Zuppa d'orzo tradizionale •<br />
Ingredienti:<br />
100 g di speck affumicato<br />
100 g di orzo (orzo perlato)<br />
1 l di acqua<br />
200 g di carne affumicata<br />
1 cipolla piccola<br />
1 carota, porro piccolo<br />
1 patata<br />
1 piccolo gambo di sedano<br />
sale<br />
Preparazione:<br />
Affettare finemente lo speck e rosolare<br />
in una grande padella. Aggiungere l’orzo<br />
lavato, l’acqua, la carne affumicata e<br />
cuocere a fiamma bassa per ca. 2 ore.<br />
A 20 minuti dalla fine della cottura aggiungere<br />
anche la verdura affettata. A<br />
fine cottura togliere la carne e tagliarla<br />
a piccoli pezzi, e rimettere nella zuppa.<br />
Eventualmente aggiungere<br />
un po' di sale.<br />
Buon appetito!<br />
Ricetta: Famiglia Gufler<br />
dell’Albergo Trausberg<br />
La riunione delle regioni alpine<br />
“Alpenregionstreffen” 2021<br />
Devozione vivace per la patria<br />
25.04.2021<br />
Santa Messa<br />
e corteo<br />
tradizionale<br />
Design: ideenraich - Foto: TV Passeiertal/ B. Pfitscher, P. Blaha<br />
Quando dal 22 al 25 aprile 2021 più di 10.000 Schützen<br />
provenienti dalle regioni alpine si incontreranno nella Val<br />
Passiria, S. Martino si trasformerà in un mare colorato<br />
dagli abiti tradizionali. La riunione delle regioni alpine<br />
“Alpenregionstreffen 2021” sarà all’insegna dell’amicizia<br />
e vedrà la partecipazione della Baviera, del Tirolo, del<br />
Sudtirolo e del Trentino: una cerimonia che va oltre tutti<br />
i confini! Partecipate anche voi e lasciatevi trasportare<br />
dalla forte passione degli Schützen per la patria, dal corteo<br />
festivo nel centro storico del paese, dalle musiche<br />
tradizionali e da quella bandistica, dalle star di Schlager,<br />
dagli artisti internazionali e dai famosi gruppi musicali.<br />
www.alpenregionstreffen.com<br />
15
La ”Faltmar Alm” per la terza volta malga dell’anno •<br />
Grazie ai numerosi voti di escursionisti<br />
entusiasti, la malga Faltmar Alm è stata<br />
scelta ancora una volta come malga<br />
dell’anno. È situata in mezzo al Parco<br />
Naturale Gruppo di Tessa, circondata<br />
da prati verdeggianti, e un imponente<br />
panorama alpino. La malga è facilmente<br />
accessibile, adatta a tutte le età e perfino<br />
raggiungibile in bici o con la carrozzina.<br />
Chi desidera fare un’escursione più<br />
lunga, può raggiungere la malga anche<br />
tramite il sentiero nr. 5 e 5b attraverso<br />
Grünboden partendo da Plan. La piccola<br />
malga con la sua cucina tipica, una<br />
piccola ed accogliente Stube e un parco<br />
giochi per i più piccini è una destinazione<br />
ugualmente amata dalle persone del<br />
posto e dagli ospiti da ogni dove. E non<br />
c’è da stupirsi! Sono i piccoli dettagli a<br />
rendere la malga tanto speciale: il tripudio<br />
di fiori davanti alla malga, le torte<br />
fatte in casa, la merenda tipica della Val<br />
Passiria con lo speck affumicato in casa<br />
e il Kaiserschmarrn, una frittata dolce<br />
sminuzzata che è semplicemente di una<br />
bontà imperdibile. Poiché gli albergatori<br />
Birgit e Michael fanno tutto con tanta<br />
dedizione e cura del dettaglio, la malga<br />
è rimasta così originale ed autentica. Gestiscono<br />
la malga „Faltmar Alm“ da ormai<br />
sei anni e ci vivono anche con tutta la<br />
famiglia. Fino ad oggi non si sono pentiti<br />
della loro decisione di lasciare dietro di<br />
sé la loro vita professionale precedente<br />
e di gestire la malga da maggio fino<br />
ad ottobre anche se questo comporta<br />
molto lavoro. “Vorremmo cogliere l’occasione<br />
per ringraziare tutti coloro che ci<br />
hanno votato „malga dell’anno“ anche<br />
quest’anno. Questo ci rafforza nel nostro<br />
lavoro! Un ringraziamento particolare va<br />
anche ai nostri collaboratori che ci sostengono<br />
sempre lavorando sodo. Non<br />
vediamo l’ora di darvi di nuovo il benvenuto<br />
alla malga „Faltmar Alm“ a partire<br />
da metà giugno!“<br />
Isabella Halbeisen<br />
16<br />
Malga Faltmar Alm (1.682 m) •<br />
39013 Moso in Val Passiria<br />
Tel. +39 339 777 4421<br />
* La malga Valser Alm nella Valclava si è aggiudicata<br />
il secondo posto, mentre la malga Formazon<br />
nell’Alta Val Passiria è arrivata al terzo posto.
L'artigianato tradizionale incontra l'ecofashion •<br />
Il negozio Spinnradl con nuovo indirizzo a San Leonardo<br />
Il negozio Spinnradl si è fatto un nome<br />
per quanto riguarda la creazione di cardigan<br />
e gilet in lana di pecora di montagna<br />
tirolese. Nel laboratorio di San<br />
Leonardo in Val Passiria, ogni fase del<br />
lavoro viene svolta con dedizione, mettendoci<br />
l’anima e corpo per garantire<br />
che ogni propria creazione sia unica e<br />
duri tutta la vita.<br />
Da tempo ormai l'amministratrice delegata<br />
Franziska Haller e i suoi collaboratori<br />
si occupano di regionalità,<br />
sostenibilità e consumo consapevole.<br />
Oggigiorno questi non sono più concetti<br />
nuovi ma di sempre maggiore attualità.<br />
Il motto della manifattura: creare<br />
in modo consapevole prodotti preziosi<br />
e sostenibili. Ecco perché Spinnradl ora<br />
offre anche moda e accessori per uomo<br />
e donna delle principali case di moda<br />
sostenibile come Armedangels, bleed<br />
clothing e Pikfine. Sono tutte aziende<br />
giovani e alla moda che operano con<br />
l'obiettivo di utilizzare materiali riciclati<br />
e risorse rinnovabili, di retribuire i propri<br />
dipendenti in modo equo e soprattutto<br />
di lavorare in modo trasparente.<br />
Dal 18 luglio in poi, Spinnradl porterà<br />
una ventata di aria fresca nel centro del<br />
paese di San Leonardo con il suo nuovo<br />
negozio nella piazza principale, Via<br />
Carbonai 4.<br />
Anche la sartoria traslocherà nell'ampio<br />
negozio locale nuovo, offrendo tra<br />
l’altro ai clienti che vorranno ordinare il<br />
loro "Psairer Sarner" originale servizio<br />
esclusivo e ancora più spazio per sentirsi<br />
a proprio agio.<br />
La lana di pecora di montagna è fantastica,<br />
non solo perché è calda, sana e<br />
resistente, ma anche perché può ispirare<br />
uno stile di vita ecocompatibile.<br />
Guardate voi stessi.<br />
Spinnradl •<br />
Via Carbonai, 4 & Via Carbonai, 64<br />
I-39015 S. Leonhardo<br />
T. +39 0473 65 61 92<br />
www.spinnradl.it<br />
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9:00 - 19:00<br />
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compleanno è il venerdì, sabato o domenica)<br />
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Passeiertal<br />
il
Il MuseoPassiria •<br />
Il MuseoPassiria al Sandhof, luogo natale<br />
di Andreas Hofer, mostra attraverso<br />
un percorso alquanto vario e interessante<br />
le mutevoli vicende delle insurrezioni<br />
tirolesi del 1809, con un occhio di<br />
riguardo per la figura di Andreas Hofer.<br />
Le tappe del percorso:<br />
Perché abbiamo bisogno di eroi?<br />
Già all'inizio del percorso i visitatori si<br />
imbattono in molte figure celebri: eroi<br />
della mitologia greca, eroi di guerra,<br />
eroi romanzeschi ed eroi dello sport,<br />
eroi per un solo giorno ed eroi che restano<br />
immortali. Andreas Hofer è uno<br />
tra i tanti. Tutti hanno in comune un<br />
fatto: che non esisterebbero senza un<br />
pubblico.<br />
Europa e Tirolo<br />
Dalla sala proiezioni, dove un cortometraggio<br />
racconta i momenti salienti della<br />
vita di Hofer, si<br />
passa direttamente<br />
al<br />
centro della grande politica in Europa.<br />
Il dominio degli Asburgo era in declino,<br />
Napoleone si faceva strada come nuovo<br />
dominatore dell'Europa. Il Tirolo finì<br />
sotto il dominio della Baviera, che introdusse<br />
troppo precipitosamente delle<br />
riforme anche in Tirolo; fu lo scontro fra<br />
due mondi alquanto diversi. Un conflitto<br />
regionale scatenato dalle grandi potenze,<br />
come ce ne sono stati tanti nella<br />
storia.<br />
La guerra<br />
Nello scontro bellico diretto i combattenti<br />
tirolesi, all'attacco in gruppi disordinati,<br />
affrontarono i bavaresi, che<br />
insieme a francesi e sassoni avanzavano<br />
certamente ordinati e a fila serrate, ma<br />
furono sopraffatti sul terreno insidioso<br />
dei monti. Anche qui il "punto di vista<br />
esterno" è al centro dell'attenzione.<br />
Nel labirinto<br />
Dopo l'ingresso di Hofer nella Hofburg<br />
di Innsbruck, in qualità di reggente, la<br />
mostra conduce il visitatore attraverso il<br />
labirinto dei pensieri che possono aver<br />
affollato la sua mente. L'Austria trattava<br />
la pace con la Francia mentre Hofer, ormai<br />
disperato, credeva ancora nel soccorso<br />
della Provvidenza. Influenzato da<br />
voci e verità diverse vacillava tra abbandonare<br />
e continuare la battaglia.<br />
Era prigioniero della storia, si lasciò<br />
catturare senza opporre resistenza,<br />
per essere infine fucilato a Mantova.<br />
Dalla fucina al firmamento<br />
degli eroi<br />
Solo dopo la morte di Hofer, il fallimento<br />
della rivolta tirolese venne<br />
tramutato in vicenda eroica. I visitatori<br />
apprendono come si giunga a<br />
trasformare in eroe quello stesso Hofer<br />
che in un primo tempo, da parte austriaca,<br />
non pareva più degno di essere<br />
citato a corte. Attraverso monumenti,<br />
dipinti ed opere poetiche si delinea il<br />
percorso fino ai giorni nostri che genera<br />
un eroe sfruttabile da più parti. Un modello<br />
ricorrente con cui avviene la creazione<br />
di tutti gli eroi.<br />
MuseoPassiria •<br />
Via Passiria 72<br />
San Leonardo in Passiria<br />
tel. 0473 65 90 86<br />
info@museum.passeier.it<br />
www.museum.passeier.it<br />
©Foto: MuseumPasseier/Angelika Schwarz<br />
20
La Scuola Pittorica Passiriana •<br />
300 anni fa in Val Passiria era attivo un<br />
curato amante dell’arte, che riuscì a<br />
fondare una sorta di accademia d'arte<br />
rurale a San Martino. Era il sacerdote<br />
Michael Winnebacher (1656-1742), proveniente<br />
da San Martino, che durante<br />
gli studi teologici a Innsbruck presso<br />
i gesuiti si lasciò ispirare per il mondo<br />
dell'arte barocca, stile allora nascente.<br />
Oltre alla poesia in tedesco e latino, egli<br />
stesso si servì di pennelli e pigmenti e<br />
creò immagini per calendari con versi in<br />
forma di cronogramma. I cronogrammi<br />
erano di gran moda nell'Europa del XVII<br />
e XVIII secolo. In un cronogramma, alcune<br />
lettere sono scritte in maiuscolo e,<br />
come numeri romani, indicano l'anno in<br />
cui è stata scritta la poesia. Come esempio<br />
segue un cronogramma dell'anno<br />
1704:<br />
ehr seIe ChrIsto DeM geCreIzIgsten<br />
Oltre alla sua poesia e alla sua pittura,<br />
Michael Winnebacher realizzò la sua<br />
passione per l’arte cercando il contatto<br />
con altri artisti e incoraggiandoli ad<br />
aprire una scuola di pittura nella sua<br />
casa a San Martino in Passiria. Uno degli<br />
artisti che condivise l’entusiasmo per<br />
l’idea di Winnebacher era l'artista meranese<br />
Nikolaus Auer, che si era dedicato<br />
al rococò della Germania meridionale<br />
sotto la guida di Johann Georg Bergmüller<br />
ad Augusta. La richiesta di arte<br />
barocca in Val Passiria e in altri paesi<br />
tirolesi era enorme: numerose chiese e<br />
cappelle dovevano essere adattate al<br />
mutato gusto artistico e gli ornamenti<br />
gotici dovevano essere sostituiti da decorazione<br />
barocche e rococò.<br />
La scuola passiriana divenne sempre<br />
più nota tra i giovani artisti dell’epoca<br />
e così il talentuoso Johann Evangelist<br />
Holzer di Burgusio in Val Venosta raggiunse<br />
Nikolaus Auer in Val Passiria per<br />
imparare i concetti fondamentali della<br />
pittura barocca dal 1724 al 1728. Il giovane<br />
artista venostano continuò la sua<br />
formazione artistica studiando presso<br />
Bergmüller ad Augusta, fino a quando<br />
Holzer non divenne uno dei pittori barocchi<br />
di maggior successo nella Germania<br />
meridionale ed in Austria, fatto<br />
testimoniato anche dalla mostra per<br />
l'anniversario del 2010 ad Augusta,<br />
dove Holzer fu lodato come "pittore<br />
della luce". Oltre a Johann Ev. Holzer,<br />
tra gli allievi della Scuola Pittorica Passiriana<br />
troviamo anche il pittore Josef<br />
Haller di San Martino (1737 - 1773). I<br />
suoi capolavori in pittura a secco e ad<br />
affresco si trovano, oltre a singole opere<br />
in Passiria, nelle chiese parrocchiali<br />
di Ridanna nella valle di Ridanna presso<br />
Vipiteno e nella chiesa parrocchiale di<br />
Novacella nella Valle dello Stubai. Le<br />
sue opere appartengono "alle migliori<br />
opere del rococò tirolese e austriaco"<br />
(Karl Gruber). A San Martino, oltre alla<br />
scuola di pittura , ebbe successo anche<br />
un gruppo di scultori specializzati sulla<br />
lavorazione di arredi e monumenti sacri,<br />
come si può dedurre dalla magnifica<br />
decorazione barocca della chiesa parrocchiale<br />
di San Martino. Il talentuoso<br />
scultore che realizzò le statue dell'altare<br />
maggiore e del pulpito fu Anton Ferner<br />
(ca. 1703 - 1788), che creò anche un monumento<br />
in marmo a San Giovanni Nepomuceno<br />
nella città nuova di Vipiteno.<br />
Tra gli assistenti promettenti di Ferner<br />
incontriamo anche il suo genero Nikolaus<br />
Scheiring, al quale, insieme al suo<br />
suocero maestro, si devono vari meravigliosi<br />
altari in Val Passiria e in Alta Valle<br />
Isarco intorno a Vipiteno. La Scuola<br />
Pittorica Passiriana - secondo il responsabile<br />
dell’arte sacra e della tutela dei<br />
beni culturali della diocesi Karl Gruber<br />
si può parlare di una Scuola d'Arte Passiriana<br />
anche per la sua attività scultorea<br />
- ha ricevuto molti riconoscimenti<br />
nel corso dei decenni da parte delle più<br />
varie istituzioni e personalità: lo scrittore<br />
Beda Weber, il poeta sacerdote<br />
Josef Thaler, il prof. Eugen Turnher, le<br />
tesi di Heinrich Hofer, Barbara Zingerle<br />
e Tiziano Rosani, l'Associazione per<br />
la cultura e la salvaguardia della patria<br />
di Passiria, l’amministrazione comunale<br />
di San Martino in Passiria, lo storico<br />
dell'arte Hanns-Paul Ties, il MuseoPassiria<br />
e il Museo Castel Tirolo - Direttore<br />
Leo Andergassen, per citarne soltanto<br />
alcuni. A breve Castel Tirolo ospiterà<br />
una mostra speciale dedicata alla Scuola<br />
Pittorica Passiriana.<br />
Heinrich Hofer<br />
Foto in alto: Isidor Plangger; Foto in basso: Targa<br />
commemorativa per Michael Winnebacher presso la<br />
canonica di Moso<br />
Bellissimi „Dirndl“, bella moda estiva<br />
e una vasta selezione di moda escursionistica!<br />
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Via Passiria, 3/a• 39010 S. Martino/Saltusio in Pass.<br />
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Da inizio maggio ai primi di ottobre, i<br />
turisti hanno la possibilità di scoprire le<br />
affascinanti sfaccettature della Val Passiria.<br />
A rendere possibile questa scoperta<br />
sono le due guide escursionistiche Gernot<br />
e Arnold. Il loro amore per la flora<br />
e la fauna locali rende queste escursioni<br />
qualcosa di unico, durante le quali<br />
è possibile non solo scoprire i luoghi<br />
più belli della valle, ma anche imparare<br />
molte cose utili e interessanti sul Parco<br />
Naturale Gruppo di Tessa, il più grande<br />
dei Parchi Naturali dell'Alto Adige.<br />
Da 30 anni si fa escursionismo nel verde<br />
della natura della Val Passiria e ancora<br />
oggi è molto popolare. Allo stesso<br />
tempo le escursioni hanno preso piede<br />
anche in tutte le comunità del Parco<br />
Naturale del Gruppo di Tessa: Senales,<br />
Naturno, Tirolo, Lagundo,<br />
Parcines<br />
e qui<br />
in Val<br />
Passiria. Ogni martedì gli ospiti possono<br />
partire con Gernot e Arnold e vivere<br />
un'escursione molto speciale.<br />
I tour sono sempre adattati alle<br />
stagioni.<br />
In primavera le escursioni si svolgono<br />
a fondovalle e non prevedono molti<br />
metri di dislivello. Al centro delle prime<br />
escursioni dell'anno c'è il risveglio della<br />
natura, i primi uccelli che tornano a cinguettare<br />
e lo scioglimento della neve.<br />
A tal fine sono previsti appositi tour, ad<br />
esempio alla cascata “Stieber Wasserfall”<br />
o al sentiero delle gole “Passerschlucht”.<br />
Nei mesi estivi si può salire un po' più in<br />
alto, circondati dall’aria fresca di montagna.<br />
All'inizio si cammina lungo la<br />
bella roggia di Ulvas e i prati di montagna<br />
in fiore; in seguito si prosegue l'escursione<br />
verso la malga Schneidalm, il<br />
lago Seebersee o il lago Faglssee. Qui<br />
gli ospiti possono conoscere la flora e<br />
la fauna locali, imparare come ci si comporta<br />
in natura, interpretare i segnali<br />
del tempo per non essere sorpresi da<br />
un temporale e conoscere i più importanti<br />
numeri di emergenza.<br />
L'autunno è dedicato agli animali<br />
selvatici. Gernot porta sempre con<br />
sé un cannocchiale e un binocolo<br />
durante le escursioni, in modo che<br />
gli ospiti possano osservare da vicino<br />
gli animali. Se siete fortunati, potrete<br />
osservare marmotte, avvoltoi<br />
barbuti, camosci, stambecchi e molti<br />
altri animali alpini nel loro habitat naturale.<br />
Ma l'Alto Adige non affascina solo con<br />
le specie animali a quattro zampe, bensì<br />
anche con un'ampia scelta di volatili<br />
da osservare. L'Alto Adige ospita circa<br />
120 specie di uccelli e ognuna di queste<br />
ha una sua storia. Durante le escursioni,<br />
alcune delle quali si svolgono lungo<br />
l'Alta Via di Merano, si può anche imparare<br />
molto sugli insediamenti, sulla<br />
storia e sulla culturale della Val Passiria.<br />
A seconda dell'escursione, si possono<br />
scoprire delle coppelle, particolari rocce<br />
con incavi emisferici. Rappresentano<br />
i primi segni dell'umanità e si trovano<br />
soprattutto lungo vecchi passi, attraversamenti<br />
e luoghi esposti. Ci sono<br />
diverse teorie su queste coppelle: potrebbero<br />
essere state costellazioni, segni<br />
di sentieri, oggetti sacrificali o segni<br />
di demarcazioni tra i popoli. Tuttavia è<br />
curioso che si trovino sempre in luoghi<br />
da cui si ha un ampio orizzonte dove si<br />
può intravedere il segnale successivo.<br />
Indipendentemente da quale teoria<br />
si avvicini di più alla verità, una cosa è<br />
certa: non sono di origine naturale. Le<br />
coppelle più note del parco naturale si<br />
trovano nei laghi di Sopranes di Tirolo,<br />
ovvero al lago di Vizze e a quello di Casere.<br />
In totale in questa zona si possono<br />
contare oltre 200 coppelle, alcune delle<br />
quali si trovano proprio accanto al marciapiede.<br />
Un'altra tappa obbligatoria per chi è interessato<br />
alla storia della valle è l'escursione<br />
che passa davanti alla malga Andelsalm<br />
nell’Alta Val Passiria. Lì è stato<br />
trovato carbone vecchio di 8.000 anni.<br />
A prescindere da quali escursioni scegliate,<br />
ognuna di esse è unica e potrete<br />
imparare molte informazioni interessanti<br />
da due guide escursionistiche che<br />
mettono il cuore e l'anima nella loro<br />
professione.<br />
Le escursioni variano in lunghezza a seconda<br />
della stagione. All'inizio si deve<br />
22
pianificare un tempo di camminata di<br />
circa 3 ore con un dislivello di circa 400<br />
metri. In estate ci sono escursioni un po'<br />
più lunghe e impegnative con un tempo<br />
di percorrenza di 5-6 ore e un dislivello<br />
di circa 800 metri.<br />
Per poter partecipare ad un'escursione<br />
è necessario registrarsi all'ufficio<br />
turistico fino alle ore 17:00 del giorno<br />
precedente recandosi personalmente<br />
in ufficio o chiamando il numero<br />
0473 65 61 88.<br />
Alle escursioni possono partecipare<br />
al massimo 10 persone. Quest'anno<br />
vengono applicate le regole generali<br />
di sicurezza in materia sanitaria, come<br />
mantenere la distanza e portare con sé<br />
la mascherina.<br />
Qui si presentano le guide<br />
escursionistiche:<br />
Nome: Gernot<br />
Età: 46 anni<br />
Professione:<br />
guardiano di<br />
animali e guida<br />
escursionistica<br />
dal 2013<br />
Hobby: fare<br />
escursioni e<br />
suonare il pianoforte<br />
e la<br />
tromba<br />
Stagione migliore: l’autunno. Le giornate<br />
sono più chiare e il pericolo di temporali<br />
è minore<br />
Animale preferito: Uccelli rapaci<br />
Escursione più bella: la malga Seeberalm<br />
a Plan<br />
Fiore più bello: la genziana primaverile<br />
Il posto migliore per rilassarsi: Stritzon -<br />
la montagna locale di Plata<br />
Il lago più bello: il lago Imstsee a Plan<br />
La vetta più bella:<br />
Cima delle Anime a Plan<br />
Cosa non perdere in Val Passiria:<br />
il sentiero panoramico di Plan<br />
L'esperienza più divertente durante<br />
un'escursione: qualcuno ha perso la<br />
suola della sua scarpa durante un'escursione<br />
al lago Faglssee.<br />
Cosa rende Arnold speciale? La sua<br />
incredibile conoscenza in ogni campo.<br />
Che si tratti di piante o animali e soprattutto<br />
uccelli: semplicemente un esperto<br />
in tutto e per tutto.<br />
La cosa più bella della Val Passiria?<br />
Il paesaggio<br />
Quale suggerimento vorresti dare ai<br />
nostri ospiti durante il viaggio?<br />
Rimanete sempre sui sentieri segnalati<br />
23<br />
Nome: Arnold<br />
Età: 59 anni<br />
Professione:<br />
guida escursionistica<br />
Hobby: escursionismo,<br />
ornitologia<br />
e erboristeria<br />
Stagione migliore:<br />
la primavera.<br />
Dopo il lungo periodo invernale<br />
di magra, la natura si risveglia di nuovo.<br />
È un periodo molto impressionante: risuona<br />
il canto degli uccelli e le piante<br />
cominciano a germogliare, semplicemente<br />
un momento magico.<br />
Animale preferito: il picchio muraiolo<br />
L'escursione più bella: da Plan ai laghi<br />
di Sopranes. 10 laghi 10 colori - unica<br />
nel suo genere<br />
Fiore preferito: genziana nana<br />
Il posto migliore per rilassarsi: i prati di<br />
montagna sopra Ulvas<br />
Il lago più bello: il lago Nero di Tumolo<br />
La cima più bella: il Monte Scabro<br />
Cosa non perdere in Val Passiria: il sentiero<br />
circolare dal lago Seebersee<br />
L'esperienza più divertente di un'escursione:<br />
le domande paradossali che una<br />
persona del posto non si porrebbe mai.<br />
Per esempio: "Qui tutti i pastori sono<br />
duri d'orecchi? "No, perché?" "Non ci<br />
sarebbe da stupirsi dato il fracasso di<br />
tutti questi animali e i loro campanacci.”<br />
Oppure: "Perché il Signore Dio ha<br />
creato queste vespe? Sono inutili!"<br />
Cosa rende Gernot speciale?<br />
È molto competente, professionale, sa<br />
molte cose e ha un modo piacevole di<br />
condividere le sue conoscenze con le<br />
persone.<br />
La cosa più bella della Val Passiria?<br />
avere la fortuna di vivere qui. La nostra<br />
patria è di un’originalità e bellezza insostituibile.<br />
Quale suggerimento vorresti dare ai<br />
nostri ospiti? Durante le escursioni, godetevi<br />
la natura in modo consapevole<br />
e con tutti i sensi. Così l'escursionismo<br />
diventa una vera e propria esperienza.<br />
Barbara Hofer
Le erbe sane della Val Passiria •<br />
Rosi Mangger è conosciuta ben oltre la<br />
Val Passiria come erborista e fiorista. Ciò<br />
che una volta risultava efficace e curativo<br />
per i contadini nei masi oggi è stato<br />
sostituito dalla medicina. Tuttavia, oggigiorno<br />
le erbe lenitive stanno riacquisendo<br />
importanza e considerazione e a<br />
fargli da cornice vi sono la natura locale<br />
con i suoi splendidi fiori! Pertanto abbiamo<br />
parlato con Rosi, perché in molti casi<br />
questo metodo può essere una vera alternativa<br />
o un'integrazione alla medicina<br />
convenzionale.<br />
Hai iniziato la tua carriera di fiorista.<br />
Come mai ti sei interessata sempre più<br />
alle erbe e ai metodi di guarigione naturali?<br />
Da bambina accompagnavo sempre mia<br />
nonna. Facevamo un sacco di passeggiate<br />
per campi e prati, e nei boschi cercavamo<br />
piante medicinali, bacche, legna<br />
e funghi. Questa passione per le erbe mi<br />
ha poi accompagnato fino alla mia prima<br />
giovinezza e, poiché volevo fare qualcosa<br />
con le piante, ho deciso di imparare<br />
la professione di fiorista. Quando ero<br />
incinta del mio primo figlio mi è venuta<br />
la bronchite, e, ricordandomi di quanto<br />
avevo appreso con mia nonna e con la<br />
mia famiglia, ho deciso di prendere il libro<br />
delle erbe e di consultarlo. All'inizio<br />
ho raccolto solo qualche informazione<br />
in maniera informale, ma successivamente<br />
ho scoperto che questi metodi<br />
di guarigione naturale dimostravano la<br />
loro efficacia. Dopo un'escursione alla<br />
ricerca di erbe con la mia amica Seda,<br />
mi sono resa conto che il mondo delle<br />
erbe era la mia passione e ho iniziato a<br />
studiare questo settore. All'inizio ho seguito<br />
corsi di formazione per la coltivazione<br />
delle erbe e, dopo molte formalità<br />
amministrative, sono finalmente riuscita<br />
a piantare delle piante lenitive nel mio<br />
giardino. Tutto questo accadeva sette<br />
anni fa. Ho fatto altri corsi di formazione,<br />
ad esempio come quelli per diventare<br />
erborista o istruttrice di Kneipp, corsi di<br />
medicina popolare e molti altri.<br />
Cosa significa il termine "erborista"?<br />
Significa insegnare alla gente i principi curativi<br />
delle erbe e in generale delle piante<br />
medicinali. Devo ammettere che mi piace<br />
parlare delle vecchie e dimenticate erbe<br />
medicinali e selvatiche. Il duro corso di<br />
formazione si svolge nell’arco di un anno<br />
e qualche mese in più e si svolge in collaborazione<br />
con l’Abbazia di Novacella e<br />
la scuola Gundermann. Qui si impara non<br />
solo a riconoscere le erbe in ogni stagione,<br />
ma anche a usarle in cucina e nel trattamento<br />
medico di casa.<br />
Nel tuo maso si può anche partecipare<br />
a visite guidate, corsi di formazione e<br />
seminari. Cosa vorresti trasmettere ai<br />
visitatori?<br />
Per me è importante mostrare alle persone<br />
un nuovo e più intenso approccio<br />
secondo cui poter badare alla propria<br />
salute con metodi naturali fino alla vecchiaia.<br />
Vorrei anche mostrare la facilità<br />
nel poter creare una piccola farmacia di<br />
erbe nel proprio giardino o balcone. Tuttavia,<br />
c’è bisogno di tempo per arrivare<br />
a questo obiettivo. "Perché se non ti<br />
prendi del tempo per la tua salute, prima<br />
o poi dovrai prenderti molto tempo<br />
per la tua malattia". (Sebastian Kneipp)<br />
Da inizio aprile organizzo passeggiate<br />
erboristiche settimanali, visite guidate e<br />
seminari.<br />
Molte persone oggi soffrono di depressione<br />
e di ansia. Che cosa ha da offrire la<br />
natura in termini di sostanze con pochi<br />
effetti collaterali che non creano dipendenza?<br />
Gli stati d'ansia e la depressione hanno<br />
spesso a che fare con i sintomi della carenza.<br />
Queste carenze sono molto spesso<br />
dovute ad una cattiva alimentazione,<br />
24<br />
ad una insufficiente esposizione ai raggi<br />
solari (soprattutto in inverno) e ad un'attività<br />
fisica troppo ridotta. Quando si affrontano<br />
questi tre punti, si denota spesso<br />
un miglioramento nei disturbi fisici.<br />
Anche la depressione e l'ansia possono<br />
essere influenzate positivamente. Inoltre,<br />
erbe come l'erba di San Giovanni,<br />
che non presenta quasi nessun effetto<br />
collaterale, possono avere un impatto<br />
positivo. Su questo tema ho deciso di<br />
scrivere un libro, che sarà pubblicato a<br />
metà luglio dalla casa editrice Raetia.<br />
Il titolo è "Das Kräuterwissen meiner<br />
Großmutter" (it. Tutta la conoscenza di<br />
mia nonna sulle erbe. Il libro è attualmente<br />
disponibile solo in tedesco). Mi<br />
occupo specificamente di queste domande<br />
e descrivo l'effetto delle singole<br />
piante e i loro possibili impieghi in cucina<br />
e nella cura in casa.<br />
Qual è la tua erba preferita o in quali<br />
settori ti senti davvero di poter aiutare<br />
le persone?<br />
In realtà non ho un'erba preferita, perché<br />
le amo quasi tutte allo stesso modo.<br />
La natura si contraddistingue per diversità<br />
ed abbondanza, e in questo caso<br />
la quantità che mette a disposizione è<br />
qualcosa di positivo. La mia famiglia<br />
utilizza oltre 400 diverse erbe locali, mediterranee<br />
e di altri continenti. Il mix di<br />
erbe per risanare i dolori allo stomaco è<br />
il mio cavallo di battaglia. Gli ingredienti<br />
principali sono la cinquefoglia tormentilla<br />
locale e l’angelica, utilizzate per secoli<br />
nell’arco alpino soprattutto per via dei<br />
loro tannini, capaci di curare i vari disturbi<br />
di stomaco e la diarrea. Ho riscontrato<br />
anche un esito positivo con la mia tintura<br />
officinale per lenire i dolori del collo e<br />
della gola. Si tratta di erbe che vengono<br />
utilizzate per i gargarismi e proteggono<br />
sia la gola che la faringe dai tipici<br />
raffreddori. Anche per la depressione, la
natura ha a disposizione una varietà di<br />
rimedi. Una pianta quasi dimenticata,<br />
ma molto apprezzata, è la nostra buona<br />
vecchia rosa canina, importante per un<br />
sistema immunitario sano con il suo alto<br />
contenuto di vitamina C. Da quest'anno<br />
ho coltivato una vecchia varietà di rosa<br />
canina che contiene il 53% in più di vitamina<br />
C di un limone! Con questa rosa<br />
e con altre erbe creo dei magnifici tè,<br />
sali di erbe, saponi e molto altro ancora.<br />
Negli ultimi anni, persone con chiare<br />
diagnosi mediche si sono avvicinate<br />
a me più volte chiedendomi consiglio<br />
su come trattare i loro dolori senza ricorrere<br />
alla medicina. Insieme abbiamo<br />
raccolto erbe per il loro trattamento.<br />
In altrettante molte occasioni queste<br />
persone mi hanno confermato che le<br />
erbe erano state di aiuto, portando loro<br />
sollievo. Per me queste testimonianze<br />
sono la prova schiacciante che la natura<br />
ci aiuta.<br />
Le erbe, gli oli essenziali e le tinture<br />
sono adatti anche ai bambini?<br />
Non tutte le erbe sono adatte ai bambini,<br />
soprattutto non nella stessa dose<br />
degli adulti. Posso solo sconsigliare l'uso<br />
di tinture e oli essenziali per i bambini,<br />
perché se usati scorrettamente o eccessivamente,<br />
fanno più male che bene. Anche<br />
se uso erbe adatte ai bambini, le uso<br />
sempre con cautela. Prima di applicare<br />
qualcosa sui bambini, è necessario consultare<br />
una persona competente.<br />
Anche le erbe selvatiche hanno da tempo<br />
preso piede in cucina. Quali di queste<br />
hanno un ruolo culinario per te?<br />
Nella mia cucina le erbe aromatiche,<br />
soprattutto quelle selvatiche, vengono<br />
usate quotidianamente. Nei mesi invernali<br />
utilizzo quelle che sono ancora verdi<br />
e rigogliose, come il crescione d'acqua<br />
o la stellaria media. A volte con queste<br />
faccio anche il sale alle erbe selvatiche<br />
o da prato. Altrimenti, all'inizio della primavera<br />
inizio a raccogliere le mie erbe<br />
selvatiche preferite come l'aglio selvatico,<br />
il tarassaco o l'erba cipollina selvatica.<br />
Con queste creo squisite insalate ma<br />
anche pesto o zuppe. Nel mio libro delle<br />
erbe ho descritto ricette veloci da preparare<br />
ed in parte antiche tramandate<br />
da mia nonna, che già a suo tempo ne<br />
conosceva l'effetto benefico per il corpo.<br />
Quindi le erbe sono particolarmente<br />
importanti per me, perché contengono<br />
molti ingredienti e ci mantengono sani.<br />
A tal riguardo, mi piace riferirmi al proverbio:<br />
"Il vostro cibo dovrebbe essere<br />
le vostre piante medicinali e le vostre<br />
piante medicinali dovrebbero essere il<br />
vostro cibo".<br />
I problemi digestivi sono un problema<br />
comune nel mondo occidentale. Quali<br />
consigli puoi darci a riguardo?<br />
L'80 % del nostro sistema immunitario si<br />
trova nel nostro sistema gastrointestinale.<br />
Una flora intestinale sana è quindi di<br />
enorme importanza per la nostra salute<br />
e possiamo mantenerla sana solo con<br />
il cibo fresco e non lavorato. I prodotti<br />
industriali vengono sterilizzati per poterli<br />
conservare in secondo momento e comunque<br />
contengono poche fibre e molti<br />
additivi. I nostri antenati nella regione<br />
alpina mangiavano molti crauti in inverno,<br />
pieni di importanti batteri e vitamine.<br />
Sono questi i probiotici che aiutano<br />
molto. Le sostanze amare, rintracciabili<br />
in molte erbe ed insalate, hanno<br />
anche un importante effetto<br />
di supporto sui nostri organi<br />
digestivi e disintossicanti.<br />
Negli ultimi anni, però,<br />
queste sostanze amare<br />
sono state estratte dalle<br />
piante perché non<br />
piacciono alla gente.<br />
Ci vorrebbero solo circa<br />
10-12 giorni per abituarci<br />
di nuovo a queste sostanze<br />
salutari ed avvertire i loro<br />
effetti benefici. Normalmente,<br />
la varietà di erbe culinarie, insalate<br />
e un sufficiente esercizio fisico sono sufficienti<br />
per ottenere una sensazione di<br />
benessere nel tratto gastrointestinale. In<br />
casi di emergenza, si può ancora tuttavia<br />
bere una tisana amara per lo stomaco.<br />
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Passiria.<br />
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Tel.: +39 0473 641226<br />
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Un tipico giorno di vacanza in Val Passiria •<br />
Il racconto di Barbara Hofer<br />
Dopo una notte riposante, la mattina<br />
vengo svegliata da vari suoni. Il gallo<br />
nel cortile vicino canta, i bambini si inseguono<br />
attraverso la stanza, la nonna<br />
scava rumorosamente nella sua valigia<br />
e mio marito russa forte come se stesse<br />
abbattendo un albero con una motosega.<br />
Mi sembra di essere a casa, solo<br />
che sono le 5 del mattino. Beh, tanto<br />
sono già in piedi. Non vedo l'ora di fare<br />
colazione! Macedonia, uova, panini freschi<br />
e succo di frutta appena spremuto,<br />
semplicemente tutto quello che il mio<br />
cuore desidera. Appena i bambini sono<br />
pronti andiamo nella sala della colazione.<br />
Sono le 9:30 - come<br />
è successo? Non<br />
importa.<br />
Dopo<br />
una<br />
ricca colazione siamo pronti per la giornata.<br />
Andiamo in autobus fino a Saltusio<br />
e in funivia fino alla stazione a monte<br />
dell’Hirzer. Vogliamo ammirare la natura<br />
idilliaca della Val Passiria con tutti i suoi<br />
animali tipici, un pasto tradizionale e un<br />
lungo bagno di sole sul prato di montagna.<br />
Arrivando alla malga ci sorprendiamo<br />
della mandria di alpaca accanto alle<br />
mucche. Chi avrebbe mai pensato che<br />
questi animali vivessero qui? I bambini<br />
sono entusiasti e vogliono giocare con<br />
gli animali. Purtroppo gli animali la vedono<br />
in modo diverso e la grande sofferenza<br />
è preprogrammata. Ci vogliono<br />
me, mio marito, la nonna, loro zia e loro<br />
zio per calmare i ragazzi. Ma alla fine<br />
solo il cibo ce l'ha fatta di nuovo. Tutti<br />
stanno morendo di fame e come dolce<br />
stiamo gustando i migliori canederli<br />
che abbiamo mai mangiato: i "Marillenknödel"<br />
sono fatti con la pasta di patate<br />
con un'albicocca dentro, roteati in<br />
un composto di pangrattato e zucchero<br />
e un filo di burro fuso sopra. Un dolce<br />
che si può solo sognare. Quelli classici<br />
salati invece, si fanno con il pane<br />
vecchio. Questo è un bel modo per<br />
consumare gli avanzi del pane e in<br />
Alto Adige si può scegliere tra i<br />
gusti: speck, formaggio, barbabietola<br />
o spinaci. Una vera e tipica<br />
delizia!<br />
La malga ha anche un caseificio<br />
e noi ordiniamo formaggio e<br />
speck fatto in casa. Purtroppo<br />
non riusciamo a mangiare tutto<br />
e portiamo il resto con noi.<br />
Dopo pranzo, i bambini giocano<br />
nel parco giochi, gli adulti giocano<br />
a scopa e cercano di abbronzarsi.<br />
Funziona molto bene qui in<br />
montagna, per non dire troppo<br />
bene: ci scottiamo tutti al sole, ma<br />
l'escursione meritava. Nel tardo<br />
26<br />
pomeriggio iniziamo il viaggio di ritorno<br />
all'hotel e sulla strada per la funivia<br />
ci fermiamo per fare delle foto. Riunire<br />
tutti in una sola foto è un compito erculeo.<br />
La nonna è indietro, i bambini sono<br />
ovunque e mio marito è al telefono con<br />
sua madre da 2 ore. Continuo a gridargli<br />
di salutarla da parte di tutti noi, ma<br />
non mi sente anche se urlo. Arrivati alla<br />
funivia abbiamo un piccolo problema:<br />
nella cabina che sta per partire non<br />
sono rimasti abbastanza posti. Cosa<br />
fare? Separarci o aspettare la prossima?<br />
Una decisione difficile. La nonna vuole<br />
aspettare, i bambini vogliono andarsene,<br />
a mio marito non ne importa e io sarei<br />
felice se solo decidessero. Quando<br />
abbiamo deciso, la funivia è già partita<br />
e dobbiamo aspettare la prossima.<br />
Beh, fa lo stesso.<br />
Arrivati in hotel, ci rinfreschiamo per la<br />
cena. Dobbiamo prima abituarci all'ora<br />
locale per la cena. Chi mangia alle 7 di<br />
sera? Mi chiedo cosa faranno se più tardi<br />
avranno fame. Meno male che abbiamo<br />
speck e formaggio. Quindi siamo<br />
pronti in caso di emergenza. Tornati in<br />
sala da pranzo ordiniamo l'acqua del rubinetto<br />
perché ha un sapore così buono<br />
qui. Dopo, la cena è di nuovo all'ordine<br />
del giorno. Devo ammettere che la cucina<br />
qui in Val Passiria è eccellente. C'è<br />
il filetto di cervo con cavolo rosso e riso<br />
bianco. Potrei cucinarlo a casa qualche<br />
volta. Per il dessert c'è il Kaiserschmarren,<br />
una frittata dolce spezzettata all’uvetta.<br />
I bambini vogliono il gelato per<br />
dessert e la nonna vuole un bicchiere<br />
di vino da dessert. Più tardi, la sala da<br />
pranzo si svuota. Noi siamo gli ultimi.<br />
Faremo un’altra partita di scopa e poi<br />
andremo in camera. I bambini non sono<br />
ancora stanchi. Penso a quello che potremmo<br />
fare domani e decido che deciderò<br />
domani.
Negozi al dettaglio in<br />
Val Passiria<br />
offrono prodotti<br />
Psairer caseificio bio!<br />
Psairer caseificio bio<br />
Psairer caseificio bio e C&C Euromarket a San Leonardo •<br />
Sviluppare ulteriormente la cooperazione<br />
tra Psairer caseificio bio e C&C<br />
Euromarket a San Leonardo.<br />
Il Psairer caseificio può guardare al futuro<br />
con fiducia e sicurezza: grazie alla<br />
crescente domanda di tipi speciali di<br />
formaggio che non sono disponibili<br />
ovunque, negli ultimi anni l'azienda è<br />
riuscita a conquistare una solida posizione<br />
sul mercato. Sono già previsti ulteriori<br />
investimenti nella produzione. La<br />
qualità è la priorità assoluta per il giovane<br />
team di sette collaboratori, e viene<br />
ottenuta utilizzando latte fieno dei masi<br />
bio della Val Passiria che viene lavorato<br />
in modo artigianale per produzioni di<br />
pregio inimitabile.<br />
Dalla zona industriale al centro<br />
di San Leonardo<br />
I formaggi speciali meritano una presentazione<br />
speciale. Per questo motivo,<br />
il precedente punto vendita nella zona<br />
"Lahne" a San Martino nella Val Passiria<br />
non sarà più aperto e verrà, invece,<br />
integrato nella collaborazione con C&C<br />
Euromarket Delucca a San Leonardo.<br />
In passato c'è già stata un'ottima collaborazione<br />
con Euromarket. In futuro<br />
diventerà il primo punto di riferimento<br />
per tutti gli amanti del formaggio unico<br />
del Psairer caseificio bio.<br />
Una decisione ragionata<br />
La decisione è stata presa a causa della<br />
perpetua mancanza di cambiamento<br />
nulla nella zona artigianale "Lahne":<br />
muri di cemento davanti al negozio,<br />
nessun posto auto, un'atmosfera poco<br />
attraente e perciò anche mancanza di<br />
clienti. Invece di continuare ad aspettare<br />
un miglioramento e di investire ogni<br />
anno migliaia di euro in una rivalutazio-<br />
ne a metà strada, si è quindi deciso di<br />
optare per un’alternativa più favorevole.<br />
In questo modo si risparmia denaro,<br />
risorse e tempo che possono essere utilizzati<br />
meglio in altri ambiti.<br />
Nuova presentazione, nuova dipendente<br />
Il C&C Euromarket nel centro di San Leonardo<br />
in Val Passiria porterà quindi in<br />
futuro l'intera gamma di Psairer formaggi<br />
durante tutto l'anno e lo farà vedere<br />
eccome. Una vetrina dal design accattivante<br />
gestito da personale altamente<br />
qualificato farà da ambasciatore del<br />
formaggio biologico tanto ricercato.<br />
Non vediamo l’ora di dare il benvenuto<br />
ad una nuova collaboratrice nella produzione<br />
di formaggio con un diploma<br />
di scuola superiore tecnica dell’istituto<br />
tecnico Fürstenburg, che attualmente<br />
sta completando il suo apprendistato<br />
come specialista casearia presso la<br />
scuola professionale di Rotholz vicino a<br />
Jenbach (Austria) e ha concluso il suo<br />
primo anno di formazione con lode.<br />
La qualità biologica di prima classe<br />
rimane la stessa<br />
Ciò che non cambierà in futuro è l'alta<br />
qualità biologica e la produzione artigianale<br />
delle singole varietà di formaggio.<br />
Sono due dei punti forti del Psairer caseificio<br />
bio, che gli assicurano la sua posizione<br />
sul sul mercato. I migliori esempi<br />
sono le varietà di formaggio a pasta molle<br />
Camembert, Blauweiser, Schneeberger<br />
e Schildhöfer, ma anche il formaggio<br />
di capra biologico o le popolari varietà<br />
formaggio grasso al pepe Hofer e il formaggio<br />
di latte fieno. Inoltre, il formaggio<br />
del caseificio biologico è disponibile<br />
in molti negozi di specialità altoatesine e<br />
si è assicurato un posto fisso presso vari<br />
27<br />
esponenti dell'industria alberghiera e<br />
della ristorazione biologica dell'Alto<br />
Adige, poiché si inserisce perfettamente<br />
nella filosofia di dare la precedenza<br />
ai cibi particolari provenienti<br />
dalle immediate vicinanze.<br />
In ricompensa per il duro lavoro<br />
In fondo, però, il nostro obiettivo è<br />
quello di ottenere un prezzo ragionevole<br />
del latte per i 16 soci della cooperativa<br />
dei quattro comuni della Val<br />
Passiria che ci forniscono un volume<br />
di consegna annuale di 800.000 litri<br />
di latte biologico. In questo modo<br />
vogliamo garantire a loro, che il<br />
bello ma anche duro lavoro al maso<br />
senza neanche un singolo giorno di<br />
riposo tutto l’anno ne valga la pena.<br />
Grazie a tutte le persone coinvolte!
La Cresta del Giovo nell’Alta Via della Val Passiria •<br />
L'escursione consigliata per una vista mozzafiato<br />
Un'escursione che ogni anno è in cima<br />
alla mia lista è la Cresta del Giovo<br />
nell’Alta Via della Val Passiria. Questa<br />
meta combina tutto ciò che si può desiderare<br />
da una tipica escursione: vista<br />
panoramica, cime, laghi e prati di montagna.<br />
La partenza è alla cosiddetta “Römerkehre”<br />
(l'ultimo tornante prima del<br />
Passo Giovo) sopra Valtina. Passando<br />
per il rifugio Flecknerhütte, l'escursione<br />
prosegue fino al Monte Fumaiolo (ted.<br />
“Glaitner Joch”). Ed ecco che la prima<br />
vista mozzafiato non tarderà ad arrivare:<br />
dopo una piacevole escursione di un’ora<br />
e mezza si raggiunge il Monte Fumaiolo,<br />
il punto più alto dell'escursione<br />
posto a 2.389 m. Questo luogo ci offre<br />
una vista a 360°: si<br />
può ammirare<br />
infatti<br />
l'intera<br />
Val Passiria fino ad intravedere Merano<br />
mentre si è circondati dalle Alpi<br />
dello Ötztal, dello Stubai, dello Zillertal<br />
e da quelle sarentine. In lontananza si<br />
intravede anche il piccolo e il grande<br />
Monte Luco, a destra la Cima Altissima<br />
sopra Plan e a sinistra il Corno Bianco<br />
della Val Sarentina. Qui vale la pena soffermarsi<br />
un attimo e godersi il momento.<br />
Poi si prosegue oltre il Passo Schlattacher<br />
fino a giungere a tre laghi. Il più<br />
grande è il Lago Malo, attorno al quale<br />
ruotano diverse saghe e leggende: dalle<br />
streghe che si dice abbiano vissuto<br />
lì, all'oro che si dice sia depositato sul<br />
fondo del lago, fino ad una misteriosa e<br />
pericolosa creatura che si dice stia galleggiando<br />
nell'acqua. In ogni caso, questo<br />
lago cristallino di montagna è bellissimo.<br />
Gli escursionisti esperti e in forma<br />
possono anche avventurarsi salendo<br />
sulla cima "Piccola Punta di Montecroce"<br />
(2.518 m), che si trova proprio sopra<br />
il lago. Il tragitto richiede circa un'ora<br />
di tempo in più. Al lago si fa una breve<br />
pausa e uno spuntino a base di formaggio,<br />
speck e pane (“holbmittogen”, nel<br />
dialetto della Val Passiria) mentre ci<br />
si rilassa godendo la vista del lago e<br />
della cima sopra di esso. Solitamente<br />
all'inizio di giugno c'è ancora un po'<br />
di neve, destinata a sciogliersi ben<br />
presto, che tuttavia non costituisce<br />
un ostacolo ai fini dell'escursione.<br />
Dal lago si prosegue poi su pendii e<br />
circhi montani. A causa dell'altitudine<br />
decrescente, la vista cambia. Da<br />
questo punto si può vedere esattamente<br />
il sentiero lungo i prati che resta<br />
da percorrere. Nell’orizzonte solo<br />
montagne a perdita d'occhio: il posto<br />
perfetto per schiarirsi le idee. Tra i<br />
prati di montagna in fiore ci si avvicina<br />
28<br />
sempre più all’altopiano “Stuller Mahder”.<br />
È qui che la temperatura ricomincia<br />
a salire lentamente. Un consiglio:<br />
prima di iniziare l’escursione, sarebbe<br />
il caso di applicare la crema solare sul<br />
collo e sui polpacci, visto che in estate il<br />
sole picchia da dietro sulle spalle e vista<br />
la scarsa presenza di tratti ombreggiati.<br />
L'aria calda fa emergere al naso effluvi<br />
di erbe dei prati di montagna mentre si<br />
passa davanti a piccole capanne, verdi<br />
pendii e a scogliere calcaree. Dopodiché<br />
non manca molto alla meta, quindi<br />
ci si può fermare a mangiare un boccone<br />
in una delle malghe gestite da persone<br />
del posto. La scelta si riversa su tre<br />
malghe: Hochalm, Egger-Grub-Alm e<br />
Bockhütte. Dopo un meritato rinfresco<br />
si può iniziare l'ultima discesa. Si attraversa<br />
un prato per un breve tratto, quindi<br />
si raggiunge un bosco ombroso, che<br />
offre un piacevole cambiamento della<br />
temperatura dopo ore sotto il sole. Con<br />
le gambe stanche e il sorriso stampato<br />
si arriva a Stulles. Da lì si può proseguire<br />
in autobus o a piedi fino a Moso o anche<br />
a piedi fino a San Leonardo attraverso il<br />
sentiero Passerschlucht o il sentiero E5.<br />
Per l'escursione dalla Römerkehre<br />
a Stulles, bisogna prevedere circa 5<br />
ore di cammino. Poiché la lunghezza<br />
dell'escursione non è un elemento da<br />
sottovalutare, consigliamo solo agli<br />
escursionisti relativamente esperti e a<br />
passo sicuro di incamminarsi su questo<br />
percorso. Si consiglia inoltre di rifornirsi<br />
prima dell’escursione di provviste sufficienti,<br />
crema solare e indumenti per ripararsi<br />
dalla pioggia o dal vento.<br />
Durante tutto il percorso si devono<br />
seguire le seguenti indicazioni lungo i<br />
sentieri: 12A, 12, 15B, 15 e 14.<br />
Barbara Hofer
Il paese di Plan in estate - escursioni alpine •<br />
Il luogo di vacanze ecocompatibile<br />
nell’Alta Val Passiria con le sue piste<br />
innevate e perfettamente preparate,<br />
comodi impianti di risalita, piste da slittino,<br />
piste da sci di fondo e naturalmente<br />
gli snowpark adatti ai bambini non è<br />
una destinazione da sogno solo d’inverno,<br />
ma anche d’estate, offrendo indimenticabili<br />
esperienze naturalistiche<br />
per grandi e piccini. L'idilliaco paese di<br />
montagna di Plan è un punto di partenza<br />
ideale per numerose passeggiate ed<br />
escursioni, che possono spaziare dalle<br />
rilassanti gite ad avventurose escursioni<br />
in alta montagna e in vetta. Per far<br />
sì che ospiti e locali possano godersi il<br />
paesaggio montano intonso anche in<br />
futuro, le auto rimangono parcheggiate<br />
all'ingresso del paese. Gli utenti della<br />
cabinovia possono parcheggiare gratuitamente<br />
anche in estate! È questo il<br />
punto di partenza per delle bellissime<br />
escursioni che vi condurranno a sei malghe<br />
diverse, ubicate a forma di ferro di<br />
cavallo nel rustico paesaggio montano<br />
della valle di Plan: sono le malghe<br />
Faltmar, Grünboden, Faltschnal, Lazins,<br />
il maso Lazinserhof e la malga Schneidalm.<br />
Tutte e sei sono facilmente accessibili<br />
attraverso sentieri segnalati e ben<br />
tenuti. Quattro delle malghe possono<br />
essere visitate percorrendo l’ormai ben<br />
noto sentiero panoramico. La cabinovia<br />
„Grünboden Express“ porta gli escursionisti<br />
a circa 2.000 m s.l.m., dove la<br />
malga Grünboden si trova vicino alla<br />
stazione. A poca distanza si trova l’impressionante<br />
labirinto delle pietre da<br />
scoprire ed esplorare. Il percorso prosegue<br />
con una leggera pendenza verso<br />
la malga Faltschnal prima di scendere<br />
verso il maso Lazinserhof e la malga Lazins.<br />
Per ritornare a Plan si può passare<br />
per i masi di Zeppichl (macelleria e caseificio)<br />
sul lato soleggiato o attraverso<br />
la foresta ombrosa sul lato opposto della<br />
valle. Tutte le sei malghe vi vizieranno<br />
con prelibatezze culinarie e piatti tipici<br />
locali come l’arrosto di caprone detto<br />
Bockernes, il brasato di montone detto<br />
Schöpsernes, oppure l’arrosto di agnello<br />
o di capretta. Di recente si è (ri)scoperta<br />
la gioia di fare colazione in malga<br />
nell’incantevole luce del sole nascente.<br />
www.pfelders.info •<br />
FOTO Benjamin Pfitscher<br />
Idee creative e<br />
soluzioni personalizzate:<br />
da noi, per voi.<br />
HOFER HEINRICH<br />
Passione per il legno dal 1955<br />
29<br />
hoferheinrich.it
45 anni Croce Bianca in Val Passiria •<br />
La sezione della Croce Bianca in Val<br />
Passiria festeggia il suo 45° compleanno.<br />
Sono cambiate molte cose dagli<br />
inizi fino ad oggi. Abbiamo parlato con<br />
Ingo e Michael, membri sin dall'inizio<br />
che ci hanno parlato dello sviluppo<br />
della sezione.<br />
Tutto è iniziato alla fine del 1974, quando<br />
è emersa la necessità di un servizio<br />
di soccorso e di ambulanze oltre i confini<br />
della città di Merano. A quei tempi<br />
nelle città era attiva solamente la Croce<br />
Rossa che già negli anni '60 era sostenuta<br />
dall'Associazione di soccorso della<br />
Croce Bianca. Nel corso degli anni, in<br />
tutto l'Alto Adige sono state fondate<br />
sempre più sezioni in modo da poter<br />
aiutare anche la popolazione residente<br />
in campagna.<br />
Michael Gögele è uno dei primi membri<br />
della Croce Bianca in Val Passiria. È<br />
socio dal 1975 e ci racconta per quale<br />
motivo è arrivato a far parte dell’associazione:<br />
"In realtà è successo per<br />
caso. La Luckner- Rosa (Rosa Delucca,<br />
imprenditrice di San Leonardo in Val<br />
Passiria) si era molto impegnata a realizzare<br />
questo progetto e un giorno<br />
mi ha convinto a farne<br />
parte. In quel momento<br />
lavoravo<br />
ancora come<br />
camionista<br />
e quindi<br />
potevo essere di servizio solo nei fine<br />
settimana. Ricordo ancora bene il mio<br />
primo incarico: il giorno di Santo Stefano<br />
nel 1975 sono dovuto andare a<br />
Sander Bad nell’Alta Val Passiria dove<br />
si svolgeva una gara di slittino. In passato<br />
siamo stati chiamati quasi "solo"<br />
per causa di incidenti. La procedura era<br />
sempre la stessa: "prendere le vittime e<br />
portarle all'ospedale".<br />
30<br />
Anche Ingo Fauner ricorda bene il suo<br />
primo trasporto: "Sono un membro dal<br />
1983. Come si usava in passato, i miei<br />
amici mi hanno invitato a venire e dare<br />
un'occhiata. Detto, fatto e quando sono<br />
arrivato all'ufficio della sezione all'improvviso<br />
ha squillato il telefono e il mio<br />
collega è stato chiamato per un intervento.<br />
Non ho neanche avuto il tempo<br />
di reagire ed ero già seduto con lui in un<br />
pulmino Volkswagen con una cuccetta,<br />
diretti al luogo dell'incidente. Un'auto<br />
era uscita di strada. Fortunatamente<br />
l'autista non si è ferito gravemente e lo<br />
abbiamo portato subito in ospedale. Sin<br />
da quel momento sono un membro della<br />
Croce Bianca".<br />
Ai tempi della fondazione dell’associazione<br />
i mezzi necessari per offrire un servizio<br />
funzionante erano essenziali: bastavano<br />
dei membri, un ufficio di sezione,<br />
un'auto e un telefono. Anche le modalità<br />
per entrare a far parte della Croce Bianca<br />
erano molto semplici: bisognava solamente<br />
sapere guidare un'auto. Il primo<br />
veicolo della Croce Bianca fu inaugurato<br />
nel 1975. I primi corsi di pronto soccorso<br />
si sono svolti alla fine degli anni '70. Michael<br />
ha completato il suo nel 1979. L’edificio<br />
della sezione di allora non può in<br />
alcun modo essere paragonato a quello<br />
di oggi. Accanto all’hotel e ristorante<br />
Frickhof nel centro del paese, c’era un<br />
garage di legno, attrezzato con un letto<br />
a castello, una scrivania e un telefono.<br />
Dal dicembre 1975 è stato offerto un<br />
servizio notturno continuo e un servizio<br />
diurno anche la domenica e i giorni festivi.<br />
In caso di emergenza, se non c'era<br />
nessuno di servizio per rispondere alla<br />
chiamata, questa veniva inoltrata all’imprenditrice<br />
Luckner-Rosa, la quale poi è<br />
andata in cerca di qualcuno nel paese<br />
che potesse aiutare.<br />
All'inizio, ogni sezione era autonoma e<br />
doveva autofinanziarsi. Ciò è stato possibile<br />
grazie al sostegno dell'associazione<br />
"Stille Hilfe für Südtirol" (it. Aiuto<br />
silenzioso per l’Alto Adige), fondata in<br />
Baviera, raccogliendo carta straccia, rottami<br />
di ferro e vetro. Inoltre, le quote<br />
associative potevano essere consegnate<br />
in un ristorante al centro del paese. Più<br />
tardi sono state aggiunte le settimane di<br />
raccolta: in primavera o in estate i membri<br />
dovevano andare di casa in casa per<br />
raccogliere le quote associative. Un'altra<br />
differenza rispetto ad oggi era che ogni<br />
cittadino doveva pagarsi i propri trasporti<br />
in ambulanza. "All'inizio avevamo 170 -<br />
180 interventi all'anno. La gente era piuttosto<br />
inibita a chiamare la Croce Bianca,<br />
perché una macchina con le luci blu era<br />
sempre uno spettacolo per gli abitanti<br />
del paese ", si ricordano Ingo e Michael.<br />
Ma non solo gli interventi sono cambiati,<br />
anche il modo nel quale vengono<br />
svolti. "In passato agivamo più col buon<br />
senso; oggi lavoriamo attraverso passi<br />
prestabiliti in un certo ordine. Una combinazione<br />
di entrambi i modi sarebbe<br />
l'ideale”, pensa Ingo, “per dire, un giovane<br />
allievo e un esperto." Nel corso<br />
degli anni, Ingo e Michael hanno anche<br />
vissuto molti cambiamenti nel campo<br />
della formazione. Ad esempio, il numero<br />
di persone in rianimazione cardiopolmonare<br />
è cambiato di tanto in tanto. Da<br />
cinque massaggi a pressione cardiaca e<br />
Crediti immagine: "Croce Bianca in Val Passiria" - Descrizione dell'immagine (tutte da sinistra a destra) - Foto 1: Mangger Josef; Öttl Theresia; Righi Oswald; Foto 2: Righi Oswald; Foto 3: Fauner Ingo; Foto 4: Auer Adolf; Karlegger<br />
Hans; Platter Johann; Hofer Anton; A destra del veicolo - a sinistra - Hofer Hans; Ennemoser Josef; Pichler Alfred (giacca blu); Gögele Michael; Gufler Hermann; Auer Franz; Delucca Rosa; Zöschg Oswald; Foto 5: Dedicazione del<br />
veicolo 1978; Foto 6: Dedicazione del veicolo 1983; Delucca Rosa; Foto 7: Dedicazione del veicolo 1976; Karlegger Johann; Gufer Anton; reverendo Re Francesco; Delucca Rosa; Schiefer Johann; Foto 8: Consacrazione dell'auto<br />
1983; Delucca Rosa; Foto 9: Nuova generazione ambulanza 2019
una donazione respiratoria, il rapporto<br />
è passato a 15:2 e poi a 30:2. Secondo<br />
lo stato attuale delle conoscenze, il<br />
massaggio a pressione è più importante<br />
della respirazione perché stimola la<br />
circolazione. Un altro importante cambiamento<br />
è arrivato con la legge che<br />
ha reso obbligatorio l'uso della cintura<br />
di sicurezza. Molti incidenti sono<br />
stati e sono tuttora incidenti<br />
meno gravi che probabilmente<br />
in passato sarebbero<br />
stati fatali. Questo<br />
vale anche per i sedili<br />
posteriori. Ecco un consiglio:<br />
fissare la cintura<br />
dei sedili posteriori anche<br />
senza passeggeri,<br />
in modo che gli oggetti<br />
provenienti dal bagagliaio<br />
non possano arrivare in<br />
avanti. Una cassa di bevande<br />
con bottiglie di vetro può raggiungere<br />
un peso d'urto fino a 540 kg e causare<br />
molti danni all'interno del veicolo.<br />
I sedili con le cinture di sicurezza allacciate<br />
possono impedire danni ulteriori.<br />
Sono cambiati gli interventi nel<br />
corso degli anni?<br />
Il 90 % degli interventi erano incidenti.<br />
Per lo più incidenti d'auto, incidenti<br />
domestici o sul posto di lavoro. Oggi<br />
l'80-90 % degli interventi sono sanitari.<br />
Si tratta per lo più di persone con<br />
problemi di cuore o di respirazione o<br />
addirittura di nascite", riassume<br />
Michael. All'inizio non c'era<br />
nessun medico di emergenza<br />
che avrebbe potuto<br />
essere chiamato per<br />
essere di sostegno. Solo<br />
negli anni '80 il dottor<br />
Günther Mitterhofer (il<br />
primo medico d'urgenza<br />
dell'Alto Adige che<br />
ha lavorato a Merano) ha<br />
fatto in modo che ci fosse<br />
sempre un medico d'urgenza<br />
a disposizione nelle ambulanze.<br />
Questa ambulanza è attrezzata<br />
solo per i casi sanitari, cioè senza un<br />
lettino per il trasporto dei pazienti e<br />
può ora effettuare il primo trattamento.<br />
Questo lusso non esisteva nelle prime<br />
fasi della Croce Bianca. "L'unica cosa<br />
che potevamo fare era portare il ferito<br />
all'ospedale. Se qualcuno era gravemente<br />
ferito non potevamo dargli nulla<br />
e se c'era una grande perdita di sangue,<br />
non sapevamo fino a tre giorni dopo, se<br />
gli organi fossero stati forniti con abbastanza<br />
sangue. Negli ultimi anni sono<br />
successe molte cose e molte di queste<br />
sono cambiate in meglio", dice Michael.<br />
Ad esempio, prima i servizi della<br />
Croce Bianca si limitavano al semplice<br />
trasporto dei pazienti, oggi viene offerto<br />
il pronto soccorso, il supporto di un<br />
medico di emergenza e inoltre c’è il servizio<br />
di elicottero.<br />
Michael e Ingo sono membri della Croce<br />
Bianca soprattutto per il cameratismo<br />
che si è sviluppato, per l'opportunità<br />
di aiutare e per la gioia di far parte<br />
dell'associazione Croce Bianca. Oggi la<br />
Sezione in Val Passiria conta 8 dipendenti,<br />
2 impiegati civili e 85 membri<br />
volontari che sono in servizio 24 ore su<br />
24, 365 giorni all'anno per offrire il loro<br />
aiuto.<br />
Barbara Hofer<br />
ITAS ASSICURAZIONI - AGENZIA VAL PASSIRIA<br />
Pichler Walter SAS - RUI Nr. A000012949<br />
Via Carbonai, 85 - 39015 San Leonardo in Passiria (BZ)<br />
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Da 42 anni il negozio di abbigliamento<br />
“Götsch” si trova a San Martino! Qui<br />
troverete non solo una vasta scelta di<br />
Lederhosen, ma anche abbigliamento<br />
alla moda per lui e per lei. Per decenni,<br />
i costumi tradizionali per i cosiddetti<br />
Schützen e le bande sono stati fatti su<br />
misura. I Schützen sono i membri di associazioni<br />
che si ispirano alle tradizioni<br />
dei bersaglieri tirolesi e delle milizie per<br />
la difesa territoriale e si trovano fino ad<br />
oggi nel Tirolo austriaco, in Trentino,<br />
in Alto Adige e in provincia di Belluno.<br />
Oggi in sartoria gli affari sono rallentati<br />
un po’, ma in negozio il lavoro continua<br />
a gonfie vele.<br />
Elisabeth, hai rilevato l'attività dei tuoi<br />
genitori 12 anni fa. Se ricordi la tua infanzia,<br />
com'era il negozio allora?<br />
Quando ero bambina, avevamo un<br />
negozio più piccolo, dove c'era già la<br />
sartoria dei miei nonni. Mio padre ha<br />
deciso di continuare la loro attività aggiungendoci<br />
un negozio. Si occupava<br />
sia della vendita che del lavoro sartoriale<br />
e mia madre lo aiutava.<br />
Eravate specializzati in costumi<br />
tradizionali. Chi li ha fatti?<br />
I miei nonni hanno iniziato a confezionare<br />
costumi tradizionali dopo la seconda<br />
guerra mondiale. Erano entrambi sarti.<br />
Anche mio padre ha poi imparato a fare<br />
il sarto e ha vissuto varie esperienze<br />
all'estero come sarto da uomo. Quando<br />
è tornato a San Martino, si è specializzato<br />
in costumi tradizionali e Lederhosen,<br />
perché il lavoro da sarto da uomo non<br />
era abbastanza richiesto.<br />
Come si impara a fare un costume tradizionale?<br />
Si tramanda di generazione<br />
in generazione?<br />
Per imparare a realizzare<br />
i costumi tradizionali ci<br />
vogliono anni di esperienza.<br />
Per la tipologia<br />
attuale del costume<br />
tradizionale della Val<br />
Passiria, così come<br />
viene confezionato da<br />
circa 70 anni, esistono<br />
delle istruzioni scritte,<br />
ma non esattamente<br />
come ce li si immaginerebbe<br />
oggi. Le singole fasi<br />
di lavoro devono essere imparate<br />
con pazienza, copiate dai modelli o apprese<br />
da altri sarti.<br />
Cosa significa per te il costume<br />
della Val Passiria?<br />
Il costume della Val Passiria, che si chiama<br />
"Psairer Trocht" nel nostro dialetto,<br />
è unico, facilmente indossabile da tutti<br />
e semplicemente molto bello.<br />
Quante ore di lavoro richiede un<br />
costume da uomo?<br />
Per la versione lunga sono necessarie<br />
circa 40-50 ore di lavoro. Dipende anche<br />
dalle dimensioni del cliente e dalla<br />
scelta del materiale.<br />
È possibile far realizzare progetti speciali<br />
per i club e le associazioni (i cori, le<br />
bande musicali e i Schuhplattler, ovvero<br />
i danzatori della danza tradizionale<br />
tirolese)?<br />
32<br />
Sì, produciamo anche Lederhosen su<br />
misura per i gruppi folkloristici con modelli<br />
e ricami personalizzati. Quasi tutto<br />
è possibile. Da noi si possono ordinare<br />
anche le giacche di loden abbinate o le<br />
camicie tradizionali.<br />
Cosa è cambiato quando hai<br />
rilevato l'attività?<br />
Con la costruzione del nuovo negozio<br />
ai tempi dei miei genitori, loro si sono<br />
specializzati nell'abbigliamento<br />
maschile e nella moda tradizionale.<br />
Quando ho rilevato<br />
il negozio io, ho<br />
aggiunto alla gamma la<br />
moda femminile. Negli<br />
ultimi anni abbiamo<br />
ampliato il nostro<br />
assortimento con una<br />
piccola collezione per<br />
escursionismo.<br />
Cosa rende il vostro<br />
negozio unico?<br />
I nostri clienti possono<br />
sempre contare su un servizio<br />
professionale e amichevole, ma<br />
sono anche invitati a guardarsi intorno<br />
e a curiosare per il negozio. Ogni cliente<br />
è importante per noi e viene trattato<br />
allo stesso modo. Le modifiche, come<br />
l'accorciamento dei pantaloni, vengono<br />
effettuate senza costi aggiuntivi. E<br />
inoltre offriamo un ampio parcheggio<br />
davanti al negozio.<br />
Che importanza hanno i piccoli negozi<br />
per un posto come San Martino?<br />
Sono molto importanti per la vita sociale<br />
del paese. Senza negozi, i piccoli paesi<br />
si sfollano, non ci sarebbe più niente<br />
da fare. Inoltre è un piccolo lusso avere<br />
la possibilità di fare lo shopping a portata<br />
di camminata o almeno se basta un<br />
breve viaggio in auto. È un comfort che<br />
non si trova ovunque.<br />
Isabella Halbeisen
Il "Rosmarie" a Plan merita sempre una visita •<br />
Da oltre 10 anni Andreas e Verena<br />
Gufler gestiscono il loro piccolo gioiello,<br />
l’hotel ristorante Rosmarie a Plan. Sono<br />
conosciuti in lungo e in largo per la loro<br />
ospitalità e cordialità, oltre che per la<br />
loro buona cucina. La cosa più importante<br />
a loro avviso è l'attenzione ai dettagli,<br />
un buon contatto con gli ospiti, la<br />
lavorazione di prodotti di alta qualità e<br />
l'igiene in azienda. Cercano di trasmettere<br />
questi valori ai loro dipendenti nel<br />
lavoro quotidiano e di dare l'esempio.<br />
Ci vuole molto per rendere il soggiorno<br />
degli ospiti il più piacevole e rilassante<br />
possibile, per soddisfarli e ispirarli. Dopo<br />
diversi lavori di ristrutturazione, oggi gli<br />
ospiti apprezzano soprattutto l'ambiente,<br />
i dintorni in mezzo alle montagne di<br />
Plan, le belle camere pulite, una nuova<br />
area benessere e naturalmente l’ottima<br />
cucina, servizio eccellente compreso.<br />
Un aspetto particolarmente gradito e<br />
apprezzato dagli ospiti è il contatto personale<br />
con i ristoratori e il senso di familiarità,<br />
quel "sentirsi subito a proprio<br />
agio e come a casa". Inoltre, il bar non<br />
lo si vedrà mai vuoto. La gente del posto<br />
chiacchiera tra di loro e con gli ospiti,<br />
qualcuno suona la fisarmonica e a volte<br />
si fa una partita di "Watten", gioco di<br />
carte tipico dell’Alto Adige. Così si crea<br />
un’atmosfera di ospitalità in cui si parla,<br />
si ride e dopo una gita in montagna o<br />
terminata la cena si beve un bicchiere<br />
di vino in buona compagnia. La brigata<br />
di cucina lavora con passione,<br />
il che si può gustare ad ogni<br />
morso. I tre principi gastronomici<br />
che regnano in<br />
cucina sono la regionalità,<br />
la stagionalità e la<br />
continua evoluzione<br />
del menu. Lo chef Andreas<br />
attribuisce grande<br />
importanza al fatto<br />
che i prodotti lavorati in<br />
cucina provengano dalle<br />
immediate vicinanze<br />
e dai contadini della valle.<br />
Quindi la carne di manzo, vitello,<br />
maiale e agnello proviene dal<br />
negozio del maso di Martin a Zeppichl<br />
o dalla macelleria Hofer a Moso. La trota<br />
arriva dall'allevamento ittico Schiefer<br />
di San Leonardo, i prodotti caseari provengono<br />
tutti dall'Alto Adige e le uova<br />
le forniscono le galline felici.<br />
Verena, la padrona di casa, non solo si<br />
occupa dei lavori domestici e dei tre<br />
figli, ma anche della gestione del personale,<br />
di tutto il lavoro in ufficio e alla<br />
reception, nonché del servizio. Per molti<br />
anni ha seguito la sua passione, la pasticceria<br />
e quindi in passato si occupava<br />
anche della preparazione dei dolci.<br />
L'hotel ristorante Rosmarie è quindi ben<br />
noto ai golosi e agli amanti delle<br />
torte. Ogni giorno ci troverete<br />
un’ampia selezione che<br />
vi farà venire l’imbarazzo<br />
della scelta e l'acquolina<br />
in bocca. Oggi è<br />
Kathi, l'apprendista<br />
cuoco, a preparare le<br />
torte e altre prelibatezze<br />
sotto la saggia<br />
guida di Verena. La<br />
famiglia Gufler si dimostra<br />
ottimista in merito<br />
sull’estate che seguirà l’attuale<br />
crisi del Corona - Covid<br />
19. In fondo, così dicono i Gufler,<br />
dove ci si può muovere più liberamente<br />
che a Plan o in generale nell’Alta Val<br />
Passiria? L'aria è buona, la rete di sentieri<br />
ampia, e le malghe sono aperte - tutto<br />
invita a fare escursioni e a fermarsi godersi<br />
il mondo alpino. Se tutti i ristoratori,<br />
i dipendenti e gli ospiti si atterranno<br />
alle misure igieniche e affronteranno<br />
questa nuova sfida con la necessaria<br />
disciplina, tutti passeranno sicuramente<br />
una bella estate.<br />
Ristorante<br />
Albergo di Wellness e Sapori Rosmarie<br />
Tel. +39 0473 421 022<br />
Mob. +39 346 686 1670<br />
Plan/Moso in Val Passiria - Alto Adige<br />
info@hotel-rosmarie.it - www.hotel-rosmarie.it<br />
Benvenuti<br />
Prelibatezze culinarie della regione in atmosfera accogliente,<br />
torte, pasticcini e dolci fatti in case, bistecche<br />
della regione, uno smoker, piatti di pesce, trota della<br />
Val Passiria. Volentieri potete (anche per non-ospiti)<br />
prenotare un giorno rilassante nell’area benessere.<br />
Rilassare nella sauna al cirmolo<br />
33<br />
bio, nella grande sauna<br />
panoramica, nella cabina a raggi infrarossi o nella piscina<br />
esterna scaldata con vista sul mondo alpino mozzafiato.<br />
Siamo lieti di poterVi dare il benvenuto!<br />
Verena e Andreas con Nadine, Marie e<br />
Melanie Gufler con team
Stazioni di ricarica per auto elettriche nella Val Passiria •<br />
Le auto elettriche come alternativa ecologica<br />
stanno vivendo un boom crescente.<br />
Ma sono davvero così ecosostenibili?<br />
Ne abbiamo parlato con Theo Lanthaler,<br />
l’amministratore della stazione di servizio<br />
Energia e Ambiente - abbreviato<br />
EUM - di Moso in Val Passiria. Abbiamo<br />
discusso con lui sull’utilità d'investimento<br />
in auto a gestione elettrica dal punto<br />
di vista ecologico.<br />
34<br />
Pulite, leggere e veloci... ecco come si<br />
presentano le auto con motore elettrico.<br />
Qual è stato il tuo primo pensiero<br />
quando sei venuto a sapere di questo<br />
modo di ricaricare le auto?<br />
Poiché sembra che solo le auto con motori<br />
convenzionali, e soprattutto diesel,<br />
siano responsabili dell'inquinamento,<br />
la ricerca sta cercando di investire in sistemi<br />
di propulsione<br />
alternativi.<br />
Ma tutte<br />
queste<br />
questioni non sono poi così nuove,<br />
perché già nel 1821 si faceva ricerca sulla<br />
trazione elettrica, che ha giocato un ruolo<br />
importante nei primi tempi dell'auto<br />
elettrica. A quel tempo, Michael Faraday<br />
dimostrò come l'elettromagnetismo<br />
potesse essere usato per produrre una<br />
rotazione continua. Già circa 180 anni fa,<br />
una grande varietà di motori elettrici e<br />
varianti di batterie sono state utilizzate in<br />
vari veicoli e modelli elettrici. Negli anni<br />
'20, in America circolavano più veicoli<br />
elettrici che motori a combustione. Anche<br />
se all'epoca era necessario acquistare<br />
la benzina nelle farmacie, il tentativo<br />
dell'auto elettrica andò in frantumi per<br />
la mancanza di infrastrutture di ricarica.<br />
Cosa ne pensi oggi?<br />
Soprattutto in un paese turistico come<br />
l’Alto Adige, bisogna soffermarsi sul<br />
concetto di mobilità per evitare il collasso<br />
del traffico. A tal riguardo la mobilità<br />
continuerà ad essere un grande problema,<br />
poiché non tutti abitano vicino al<br />
posto di lavoro. In particolare, noi della<br />
Val Passiria dobbiamo viaggiare molto<br />
per raggiungere i nostri posti di lavoro,<br />
quindi penso che ognuno dovrebbe<br />
essere in grado di scegliere da solo<br />
il mezzo di trasporto più allettante. Per<br />
questo, continueremo ad avere bisogno<br />
di diverse forme di propulsione.<br />
In questo contesto i politici o i gestori<br />
delle reti elettriche sono chiamati a<br />
creare infrastrutture di ricarica per i<br />
mezzi di trasporto con propulsione<br />
privi di emissioni CO 2<br />
. Al momento<br />
non esiste una forma di propulsione<br />
più efficiente del motore elettrico.<br />
Sono sicuro che la trazione elettrica<br />
prevarrà, soprattutto nelle aree urbane,<br />
nel percorrere brevi distanze<br />
o nelle seconde auto. Invece, per le<br />
distanze più lunghe l’utilizzo di motori<br />
elettrici dipenderà dallo sviluppo tecnologico<br />
delle batterie, che diventeranno<br />
sempre più potenti e avranno minori<br />
tempi di ricarica.<br />
Anche in Val Passiria ci sono alcune<br />
persone che hanno acquistato un'auto<br />
elettrica. Dove caricano le loro auto? Di<br />
quali allacciamenti hanno bisogno?<br />
Se ha tempo a disposizione, il proprietario<br />
può caricare l’auto elettrica nel suo<br />
garage, il che di solito non costruisce un<br />
problema. Tutto ciò che serve è una normale<br />
presa a 230 V, proprio come quella<br />
per la lavatrice o elettrodomestici. Una<br />
potenza di 4,5 kW risulterebbe sufficiente<br />
e contribuirebbe a gestire l’energia<br />
elettrica domestica in modo oculato e<br />
quindi vantaggioso.<br />
Dove si trovano le stazioni di ricarica<br />
pubbliche nella Val Passiria?<br />
Sia il comune di San Martino che il<br />
comune di San Leonardo hanno già<br />
installato stazioni di ricarica elettrica<br />
pubbliche. L’EUM COOPERATIVA, in<br />
collaborazione con l’amministrazione<br />
comunale di Moso, ha deciso di promuovere<br />
e allestire stazioni di ricarica<br />
nella Alta Val Passiria. Abbiamo installato<br />
una stazione di ricarica in ogni frazione.<br />
Inoltre, l'EUM ha installato una delle<br />
stazioni di ricarica più potenti delle<br />
Alpi direttamente nel centro storico di<br />
Moso: l'Hyper-Charger HV175. Questa<br />
stazione di ricarica raggiunge una capacità<br />
di erogazione di 175 kW, espandibile<br />
fino a 360 kW. L'obiettivo è di offrire<br />
ai turisti un servizio di ricarica facile,<br />
veloce e intelligente lungo il passo del<br />
Rombo, una delle strade di valico più<br />
belle e importanti d'Europa.<br />
Quanto tempo ci vuole per ricaricare<br />
un’auto presso le stazioni di ricarica<br />
pubbliche e quanto costa?<br />
Le auto elettriche hanno un'autonomia<br />
inferiore rispetto ai veicoli alimentati<br />
a carburante e per questo vengono
ipetutamente criticate. A tal proposito<br />
il tempo di ricarica è uno degli elementi<br />
più importanti per le auto elettriche.<br />
C’è una netta differenza se si<br />
deve aspettare solo mezz'ora<br />
o un'intera notte prima di<br />
continuare il viaggio. Un<br />
breve tempo di ricarica<br />
può quindi risolvere<br />
il problema dell'autonomia<br />
limitata.<br />
La carica dipende<br />
dalla capacità delle<br />
batterie. Se prendiamo<br />
ad esempio<br />
una normale presa<br />
domestica, ci vogliono<br />
circa 8 - 10 ore per<br />
ricaricare l'auto. La stazione<br />
di ipercarica HV175<br />
della EUM cooperativa è una<br />
delle stazioni di ricarica più veloci<br />
e richiede tempi di attesa brevissimi<br />
(20-40 minuti a seconda della batteria).<br />
I costi di ricarica variano notevolmente<br />
a seconda del fornitore. I soci dell’EUM<br />
pagano 0,25 €/kWh nei nostri punti di<br />
ricarica normali e 0,35 €/kWh nei punti<br />
di ricarica rapida.<br />
Quanti hanno utilizzato il servizio dall'apertura<br />
di queste stazioni di ricarica?<br />
Attraverso un software specifico e la fibra<br />
ottica abbiamo accesso all’operazione<br />
di ricarica in qualsiasi momento e posso<br />
dire che questo servizio, soprattutto a<br />
Moso e Plan, ha avuto un successo superiore<br />
al previsto.<br />
Si può risparmiare quando si acquista<br />
un'auto elettrica? Come esattamente?<br />
Tutti dovrebbero acquistare un'auto, sia<br />
essa dotata di un motore a combustione<br />
o elettrico, in base alle proprie esigenze<br />
(auto familiare, sportiva, aziendale, ecc.)<br />
e alle proprie possibilità finanziarie. Lo<br />
Stato promuove il passaggio dai vecchi<br />
motori a combustione alle auto elettriche<br />
stanziando 6.000 €. 4.000 € in più<br />
35<br />
vengono aggiunti dalla Provincia. Il fatto<br />
che i contributi possano essere richiesti<br />
per entrambe le misure è già stato assicurato<br />
dallo Stato nell'aprile 2019. La<br />
Provincia sovvenziona anche le<br />
stazioni di ricarica a domicilio<br />
per le auto elettriche.<br />
Ogni stazione di ricarica<br />
beneficerà di una sovvenzione<br />
fino all'80<br />
% delle spese consentite<br />
e fino a un<br />
massimo di 1000 €.<br />
Saranno sovvenzionati<br />
sia i sistemi di<br />
ricarica per i veicoli<br />
elettrici che quelli per<br />
le prese ibride.<br />
L'EUM sta attualmente<br />
lavorando anche ad un<br />
progetto per dotare le aziende<br />
dell’Alta Val Passiria di una propria<br />
stazione di ricarica. Se necessario,<br />
la proposta verrà estesa anche ai nostri<br />
membri.<br />
Quali sono i vantaggi?<br />
Al momento non guido un'auto elettrica<br />
e ho raccolto le mie informazioni da<br />
vari media e forum. Tuttavia, ho potuto<br />
testare diverse auto elettriche e devo<br />
dire che queste sono caratterizzate<br />
da uno stile di guida dinamico e che il<br />
comfort alla guida supera anche quello<br />
delle auto con cambio automatico.<br />
Se sia meglio un motore a combustione<br />
convenzionale o un motore privo di<br />
emissioni di CO2, credo che ognuno<br />
dovrebbe giudicare da solo in base alla<br />
propria esperienza. A mio avviso, questi<br />
sono i vantaggi per i motori elettrici:<br />
• un motore elettrico è significativamente<br />
più efficiente dal punto di vista<br />
energetico rispetto ad uno azionamento<br />
convenzionale;<br />
• il motore elettrico è privo di<br />
emissioni;<br />
• nessuna dipendenza dai combustibili<br />
fossili;<br />
• l'elevata coppia motrice, anche a<br />
bassa velocità, garantisce che le<br />
auto elettriche possano sviluppare<br />
elevati valori di accelerazione subito<br />
dopo lo start. Non c'è bisogno<br />
di far slittare più volte la frizione e<br />
cambiare marcia, come avviene con<br />
i motori convenzionali;<br />
• quando si guida un'auto elettrica,<br />
non si è disturbati dai classici rumori<br />
del motore a combustione. Tuttavia,<br />
va anche sottolineato che la<br />
silenziosità dei motori elettrici non<br />
apporta solo vantaggi;<br />
• i motori elettrici sono più leggeri,<br />
più compatti e in gran parte esenti<br />
da manutenzione. Le auto elettriche<br />
non necessitano di manutenzione<br />
poiché prive di componenti come<br />
serbatoio, pompa del carburante,<br />
olio, serbatoio dell'olio, sistema di<br />
scarico, motorino di avviamento,<br />
alternatore, batteria di avviamento,<br />
catalizzatore; le componenti del<br />
motore elettrico non possono subire<br />
danni;<br />
• anche i freni dell’auto elettrica si<br />
usurano di meno, poiché nel veicolo<br />
è installato sistema di recupero<br />
dell'energia in frenata. Questo a<br />
sua volta ha un effetto sulle pastiglie<br />
dei freni e sulla loro durata. In<br />
termini di sforzo, usura e di possibili<br />
costi conseguenti del veicolo, l’auto<br />
elettrica vince nettamente sull’auto<br />
diesel e a benzina;<br />
• attualmente, l'unico pareggio tra il<br />
motore elettrico e il motore a combustione<br />
si registra sul piano economico;<br />
• nei prossimi 1-2 anni, alcuni produttori<br />
punteranno sul mercato delle<br />
auto di piccole e medie dimensioni<br />
presentando diversi modelli a prezzi<br />
notevolmente più vantaggiosi.<br />
Isabella Halbeisen
I nostri orari di apertura:<br />
Ottobre - giugno<br />
Lun: giorno del riposo<br />
Mar: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00<br />
Mer: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00<br />
Gio: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00<br />
Ven: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00<br />
Sab: 09:30 - 17:00<br />
Dom: 09:30 - 17:00<br />
Giorni festivi: 9:30 - 17:00<br />
Giugno - settembre<br />
Ogni giorno 9:00 - 18:00<br />
Prodotti esclusivamente naturali per una qualità da assaporare!<br />
Appartamenti da vacanza nel nostro maso disponibili<br />
Nella nostra azienda famigliare produciamo specialità di formaggi e latte.<br />
Utilizziamo soli il latte dalle nostre mucche e capre.<br />
Troverete il nostro negozio di caseificio a Plan su Zeppichl<br />
Caseifi cio Seppner-Hof<br />
Famiglia Ennemoser<br />
Plan/ Zeppichl 13<br />
39013 Moso in Passiria<br />
Tel. +39 349 601 7987<br />
kontakt@kaeserei-pfelders.com<br />
www.kaeserei-pfelders.com