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show*Sommer ITAL

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Exklusiv<br />

Passeiertal<br />

La rivista per le Vostre vacanze in Val Passiria<br />

Edizione speciale - Estate & autunno 2020 - del Psairer Heftl<br />

Benvenuti<br />

in Val Passiria<br />

Vacanze, prelibatezze<br />

e natura...<br />

Temi<br />

L'autunno in Val Passiria<br />

La Scuola Pittorica Passiriana<br />

Escursioni naturalistiche<br />

L'Alta Via della Val Passiria<br />

Personaggi<br />

Kurt Gufler<br />

Il tracciatore di sentieri della Val Passiria<br />

Elisabeth Verdorfer<br />

Contadina con stivali di gomma e scarpe col tacco<br />

Michael Gögele & Ingo Fauner<br />

45 anni Croce Bianca in Val Passiria<br />

Daniela Kofler<br />

L‘affascinante mondo delle montagne<br />

Rosi Mangger<br />

Le erbe sane della Val Passiria<br />

Simon Walzl<br />

1 uomo, 2 passioni, 3 vocazioni<br />

Elisabeth Götsch<br />

Il tradizionale negozio di moda<br />

Theo Lanthaler<br />

Stazioni di ricarica per auto elettriche<br />

Foto © TV Passeiertal<br />

www.passeiertal.it 1<br />

www.passeiertal.it


MuseoAltaPassiria •<br />

Bunker Mooseum • Timmel_Transit •<br />

Esperienza Passo Rombo • Cascata<br />

Stieber<br />

L'Alta Val Passiria merita una visita non<br />

solo per le sue caratteristiche geografiche,<br />

ma anche per la sua offerta culturale.<br />

Nel 2016 è stata fondata l'associazione<br />

museale indipendente MuseoAltaPassiria<br />

per curare e ridisegnare le strutture<br />

museali esistenti e nuove nell'Alta Val<br />

Passiria. Negli anni successivi questo<br />

progetto ha avuto un andamento positivo<br />

e l'associazione MuseoAltaPassiria<br />

si occupa ora di diverse strutture museali<br />

dell'Alta Val<br />

Passiria.<br />

MuseoAltaPassiria - Bunker Mooseum<br />

Il Bunker Mooseum unisce passato e<br />

presente, natura e cultura. Il bunker<br />

militare degli anni '40 ospita mostre<br />

sullo sviluppo storico dell’Alta Val Passiria.<br />

Il tema del Bunker Mooseum è un<br />

viaggio nella storia, dai primi insediamenti<br />

ai tempi moderni e alla storia del<br />

bunker stesso.<br />

Un altro punto essenziale della mostra<br />

è la storia della miniera di Monteneve.<br />

La torre di vetro del museo fornisce informazioni<br />

sulla natura, sulla tutela della<br />

natura e sul Parco Naturale Gruppo<br />

di Tessa. Una delle attrazioni principali<br />

è il recinto all'aperto, dove vive una colonia<br />

di stambecchi. Il bunker del Mooseum<br />

è aperto ai visitatori dal 01 aprile<br />

al 31 ottobre.<br />

MuseoAltaPassiria - Timmel_Transit<br />

A settembre 2018 è stata inaugurata<br />

la struttura museale Timmel_Transit<br />

in occasione del<br />

50° anniversario della strada<br />

alpina del Passo Rombo. Il<br />

Timmel_Transit è un'intelligente<br />

aggiunta al museo<br />

del Passo e completa il<br />

concetto museale dell'"Esperienza<br />

Passo Rombo".<br />

Questa struttura museale,<br />

ubicata in un’ex-caserma<br />

degli anni '30, ospita una<br />

mostra che si concentra<br />

sulla storia della costruzione<br />

della strada del Passo<br />

Rombo, in particolare<br />

sul versante altoatesino. Il<br />

Timmel_Transit è dedicato<br />

all’arduo lavoro degli ingegneri<br />

e degli operai che<br />

hanno costruito la strada alpina<br />

del Passo Rombo.<br />

2<br />

La mostra nel Timmel_Transit, 100 metri<br />

prima del Passo Rombo, è aperta da<br />

fine maggio a fine ottobre (quando la<br />

strada alpina del Passo Rombo è aperta<br />

al traffico) dalle ore 08.00 alle 19.00.<br />

MuseoAltaPassiria<br />

L'esperienza Passo Rombo<br />

Lungo la strada alpina del Passo Rombo<br />

tra Moso in Passiria e Obergurgl<br />

sono state realizzate sei piccole strutture<br />

museali. Questi mini-musei offrono<br />

delle attrazioni particolarmente<br />

interessanti agli amanti dell’architettura.<br />

Gli edifici realizzati dall'architetto<br />

Werner Tscholl introducono i visitatori<br />

alla storia comune della Val Passiria e<br />

della valle austriaca Ötztal e interpretano<br />

vari temi (ad es. il contrabbando)<br />

in chiave architettonica. L'ingresso a<br />

tutte e sei le stazioni è gratuito.<br />

Museo Stieber<br />

La vecchia centrale idroelettrica di<br />

Moso ai piedi della cascata Stieber a<br />

Moso in Passiria è attualmente in fase<br />

di conversione in una nuova struttura<br />

museale. La mostra racconta la storia<br />

dell'uso storico dell'acqua nell'Alta Val<br />

Passiria e dell'uso dell'energia idroelettrica<br />

e comprende una sala con<br />

esperimenti interattivi attraverso i cui i<br />

visitatori possono imparare come funziona<br />

l'elettricità. Il Museo Stieber si<br />

trova vicino al sentiero per la gola del<br />

Passirio "Passerschlucht" e l’ingresso è<br />

gratuito.<br />

MuseoAltaPassiria •<br />

www.museum.hinterpasseier.it<br />

©Foto: Hubert Gögele & Gernot Reich


Editoriale<br />

EDITORIAL<br />

Cari lettori, cari amici<br />

della Val Passiria,<br />

siamo lieti di potervi dare il benvenuto in Val Passiria. Pochi<br />

mesi fa nessuno avrebbe mai pensato che questa stagione<br />

estiva sarebbe iniziata soltanto a giugno. Un motivo in più<br />

per essere contenti che i nostri ospiti continuano ad esserci<br />

fedeli e a visitare la nostra valle. L'estate e l'autunno in Val<br />

Passiria offrono ai nostri visitatori temperature miti e piacevoli<br />

e inoltre la possibilità di ricaricare le batterie e di godersi<br />

il sole davanti ad uno scenario unico dopo un lungo periodo<br />

difficile. L'ingresso della valle ci incanta con un paesaggio<br />

mediterraneo e un'infinita quantità di meleti, mentre la fine<br />

della valle con le sue montagne e le vette di tremila metri<br />

innevate fanno in modo di tenere a distanza il maltempo e<br />

regalarci molte ore di sole. Questa edizione di Passeiertal<br />

Exklusiv vi offre ancora la possibilità di conoscere meglio la<br />

nostra valle e i suoi abitanti dandovi alcuni consigli utili per la<br />

vostra meritata vacanza.<br />

Ci congratuliamo con la malga Faltmar-Alm dell’Alta Val Passiria<br />

per il premio "malga dell'anno". Voi, cari ospiti, avete<br />

scelto questa malga per la terza volta l'estate scorsa. Kurt<br />

Gufler, il nostro tracciatore di sentieri è impegnato a segnare<br />

i numerosi chilometri di percorsi escursionistici. Lui e molti<br />

altri volontari vi garantiscono che troverete senza problemi il<br />

sentiero per la malga o la vetta da voi scelta. In questa edizione<br />

avrete la possibilità di conoscere meglio Kurt Gufler.<br />

Durante il vostro soggiorno avrete la possibilità di conoscere<br />

alcune delle nostre malghe. Le malghe vi aspettano e vi offriranno<br />

anche quest'anno molte specialità fatte in casa.<br />

L'estate e l'autunno in Val Passiria non solo offrono tante<br />

possibilità di praticare sport ma anche molte attività culturali.<br />

Vi invito quindi a conoscere meglio la natura con le nostre<br />

guide del parco naturale Gernot e Arnold nell'ambito delle<br />

"escursioni naturalistiche". Nel bosco si sente il canto di<br />

molti uccelli e le nostre due guide saranno felici di spiegarvi<br />

la fauna e la flora unica del Parco Naturale Gruppo di Tessa.<br />

Un'altra attrazione da non perdersi è la via ferrata "Stuller<br />

Wasserfall". Questa ferrata porta da Moso a Stulles nell’Alta<br />

Val Passiria, un'esperienza unica. La via ferrata sarà un’avventura<br />

per tutti gli appassionati di arrampicata, offrendo un paesaggio<br />

mozzafiato.<br />

Vi auguro un'indimenticabile vacanza e che possiate ricaricare<br />

le batterie per la vostra vita quotidiana a casa. Sentitevi<br />

nuovamente i benvenuti in una delle più belle valli a sud delle<br />

Alpi.<br />

Il vostro Ulrich Königsrainer<br />

Presidente dell'Associazione<br />

Turistica Val Passiria<br />

3<br />

Questa rivista è per Voi, siete invitati<br />

a portarla a casa per farla vedere<br />

alla vostra famiglia e ai vostri<br />

amici per raccontarli delle vacanze<br />

trascorse nella Val Passiria.


La via ferrata “Cascata di Stulles” •<br />

Sin dal primo momento, la Val Passiria<br />

vi offre numerose possibilità per rendere<br />

il vostro soggiorno attivo e ricco di<br />

eventi. Le varie offerte del nostro territorio<br />

non soddisfaranno solo gli amici<br />

dell'escursionismo, del ciclismo o del<br />

nuoto, bensì anche tutti gli appassionati<br />

di arrampicata, perché a maggio 2019<br />

è stata inaugurata la via ferrata “Cascata<br />

di Stulles” (ted. "Stuller Wasserfall").<br />

Erwin Mairginter ha costruita la via ferrata<br />

su incarico del Comune di Moso e<br />

dell'Associazione Turistica della Val Passiria.<br />

Questa via ferrata è unica in Alto<br />

Adige e colpisce per il suo panorama<br />

senza eguali, per le diverse varianti di<br />

percorso e per la posizione proprio accanto<br />

alla cascata di Stulles. Già a metà<br />

anno si sono potuti contare 5.500 arrampicatori.<br />

L'accesso<br />

Dal grande parcheggio di Moso, camminate<br />

brevemente in direzione della<br />

fermata dell'autobus<br />

e seguite il sentiero<br />

che<br />

vi conduce<br />

alla chiesa parrocchiale. Pochi<br />

metri dopo la chiesa, svoltate a sinistra<br />

sul sentiero “Passerschlucht” e percorretelo<br />

per circa 20 minuti in direzione di<br />

San Leonardo. Al ponte sul fiume Passirio<br />

proseguite dritti e salite sulla strada<br />

principale. Continuate a salire fino alla<br />

“Steinschlaggallerie”. Una volta percorsa<br />

la breve galleria, raggiungete il<br />

sentiero che vi porta all'inizio della via<br />

ferrata. L'accesso alla via ferrata è segnalato<br />

dalla fermata dell'autobus di<br />

Moso. Dall'uscita della via ferrata c’è un<br />

sentiero che conduce direttamente al<br />

paese di Stulles e alla fermata dell'autobus.<br />

Per ritornare a Moso c’è la possibilità<br />

di prendere un autobus urbano.<br />

Il tour<br />

Questa via ferrata è una vera rarità in<br />

Alto Adige. Conduce da un paese all'altro,<br />

cioè da Moso a Stulles nell'Alta Val<br />

Passiria. Inoltre, l'altezza totale della<br />

cascata di Stulles, composta a sua volta<br />

da due cascate, è di 342 metri, classificandosi<br />

come la terza più alta d'Europa.<br />

L'arrampicata avviene su quattro pareti<br />

rocciose e il panorama che si vede una<br />

volta saliti è mozzafiato. Un motivo di<br />

attrazione sono le due piccole panchine<br />

in legno costruite sul pendio, dove<br />

ci si può godere il panorama in tutta<br />

tranquillità. Un'altra particolarità della<br />

via ferrata è la sua diversità nel senso<br />

che ci sono diversi modi per padroneggiare<br />

il percorso. Infatti, è possibile<br />

scegliere tra il percorso normale e<br />

quello difficile. Il percorso normale è<br />

lungo complessivamente 750 m, con<br />

un dislivello di 350 m. La difficoltà<br />

del percorso normale si colloca tra<br />

i livelli C + e D. L'ingresso al percorso<br />

più difficile si trova al terzo scaglione<br />

roccioso. Questo percorso si<br />

sviluppa per circa 80 metri accanto<br />

al percorso normale e ha un livello di<br />

difficoltà D/E. Questi due itinerari garantiscono<br />

un percorso molto variabile,<br />

permettendo di percorrere la via ferrata<br />

più di una volta, in modo da poter<br />

vivere la natura, il panorama e le rocce<br />

che rappresentano un sogno per ogni<br />

arrampicatore. Inoltre, la cascata sita<br />

sul lato destro della via ferrata garantisce<br />

un'esperienza sublime. L'uscita è<br />

a Stulles vicino al maso Wegerhof, proprio<br />

accanto alla fermata dell'autobus.<br />

Per fare un tour più lungo si può anche<br />

percorrere tutto il paesino e tornare a<br />

Moso attraverso il Sentiero Escursionistico<br />

Europeo E5.<br />

Durata e consigli<br />

Il tour dura circa 3 - 3 ore e mezza.<br />

Si consiglia di essere riforniti di acqua<br />

poiché il percorso, sito sul lato sud, può<br />

essere esposto a temperature molto<br />

elevate.<br />

Associazione turistica Val Passiria •<br />

Via Passiria 40<br />

39015 S. Leonardo<br />

T. +39 0473 656 188<br />

www.passeiertal.it<br />

4


Sommario<br />

Kurt Gufler<br />

Il tracciatore di sentieri della Val Passiria<br />

Daniela Kofler<br />

L‘affascinante mondo delle montagne<br />

6-7<br />

8<br />

L'autunno in Val Passiria<br />

Settimane autunnali in Val Passiria<br />

Simon Walzl<br />

1 uomo, 2 passioni, 3 vocazioni<br />

Elisabeth Verdorfer<br />

Contadina con stivali di gomma e scarpe col tacco<br />

Ricetta<br />

Zuppa d'orzo tradizionale<br />

"Faltmar Alm“<br />

Per la terza volta malga dell’anno<br />

Il negozio Spinnradl con nuovo indirizzo<br />

L'artigianato tradizionale incontra l'ecofashion<br />

Il MuseoPassiria<br />

Storia della valle e del suo eroe Andreas Hofer<br />

La Scuola Pittorica Passiriana<br />

Accademia d'arte rurale a San Martino<br />

Escursioni naturalistiche<br />

Riscopri la Val Passiria con Gernot e Arnold<br />

Rosi Mangger<br />

Le erbe sane della Val Passiria<br />

Il racconto di Barbara Hofer<br />

Un tipico giorno di vacanza in Val Passiria<br />

Psairer caseificio bio e C&C Euromarket<br />

Sviluppare ulteriormente la cooperazione<br />

L'escursione consigliata<br />

La Cresta del Giovo nell’Alta Via della Val Passiria<br />

Il paese di Plan in estate<br />

Escursioni alpine<br />

45 anni Croce Bianca in Val Passiria<br />

Michael Gögele e Ingo Fauner raccontano<br />

Confezioni Götsch<br />

Il tradizionale negozio di moda<br />

Il "Rosmarie" a Plan<br />

Merita sempre una visita<br />

Theo Lanthaler<br />

Stazioni di ricarica per auto elettriche<br />

9<br />

10-11<br />

12-14<br />

15<br />

16<br />

17<br />

20<br />

21<br />

22-23<br />

24-25<br />

26<br />

27<br />

28<br />

29<br />

30-31<br />

32<br />

33<br />

34-35<br />

Vi auguriamo<br />

una buona<br />

lettura<br />

5<br />

Colophon: Ratio K.G. di Helmuth Fritz & Co.<br />

I - 39012 Merano, Via Parrocchia 2/b - Editore<br />

Iscritto al registro della stampa<br />

Nr. 5/2013 con modificazioni - s‘ Psairer Heftl<br />

Responsabile ai sensi del diritto di stampa:<br />

Mag. Maren Schöpf (ms)<br />

Layout, grafica & redazione:<br />

MP Graphics & Design d. Monika Pfitscher<br />

Redattrici della rivista speciale del Passeiertal<br />

Exklusiv: Monika Pfitscher (mp), Isabella<br />

Halbeisen (ih), Barbara Hofer (hb)<br />

Traduzione e correzione: Barbara Hofer<br />

Tiratura Exklusiv: 3.000 - Stampa: LanaRepro<br />

Pubblicità: Isabella Halbeisen 349 - 445 7515<br />

Pubblicità: Barbara Hofer 348 002 89 69<br />

www.heftl.it - redaktion@heftl.it<br />

Coordinate bancarie: Raiffeisen Cassa Merano<br />

IT 57 L 08133 58591 000010100641<br />

Foto senza indicazioni della fonte vengono dal<br />

mittente o dalla redazione. Vengono usati immagini<br />

dell’ufficio turistico della Val Passiria come<br />

anche di: Benjamin Pfitscher, Florian Andergassen,<br />

Kassian Plangger, Petr Blaha, Nadia Pixner,<br />

Thomas Königsrainer, IDM Merano e dintorni:<br />

Damian Pertoll - Alex Filz - Frieder Blickle, Shutterstock,<br />

Unsplash, Freepik e tutti quelli che vengono<br />

menzionati negli articoli.


Kurt Gufler: il tracciatore di sentieri della Val Passiria •<br />

Già da 20 anni lavori come tracciatore<br />

di sentieri nella Val Passiria. Come è<br />

iniziato questo lavoro e di quali requisiti<br />

bisognerebbe essere in possesso?<br />

Heinz Widmann, l'oste di lunga data<br />

del Monteneve, mi ha convinto nel<br />

2000 a provare a segnare i sentieri e da<br />

quel momento sono trascorsi 20 anni.<br />

All'inizio del mio lavoro non riuscivo a<br />

capire come si sarebbe concretizzata la<br />

mia attività, ma i fratelli Plangger Isidor<br />

e Kassian mi hanno gentilmente spiegato<br />

esattamente cosa fare. Dopo aver<br />

segnato il mio primo sentiero, che normalmente<br />

mi richiedeva un'ora di cammino<br />

e 8 ore per tracciare il sentiero, ho<br />

finalmente capito a cosa sarei andato<br />

incontro. Naturalmente in questo lavoro<br />

si dovrebbe essere in buona forma e<br />

assolutamente sicuro di se stesso, dato<br />

che entrambe le mani sono impegnate<br />

ad impugnare tre colori, pennelli e<br />

spazzole d'acciaio. Logicamente,<br />

si dovrebbe<br />

anche<br />

essere in grado di saper usare i pennelli<br />

e dipingere in modo discreto senza imbrattare<br />

gli alberi. Inoltre, è molto importante<br />

saper prendere decisioni che<br />

richiedono coraggio. Anche l’esperienza<br />

che si acquisisce negli anni è molto<br />

utile nel mio lavoro.<br />

Come ci si può immaginare un giorno<br />

da tracciatore di sentieri e come si<br />

segna correttamente?<br />

Di solito inizio relativamente presto la<br />

mattina e sono spesso in viaggio per 12<br />

ore. Ma ora bene o male so sempre cosa<br />

aspettarmi perché ormai conosco tutti<br />

i sentieri escursionistici della Val Passiria,<br />

avendone segnati la maggior parte<br />

negli ultimi 20 anni. In passato i sentieri<br />

dell'Alto Adige venivano segnati secondo<br />

il gusto personale, ma ora l'AVS (il<br />

Club Alpino Sudtirolese) ha emanato a<br />

riguardo precise direttive di segnaletica<br />

dei sentieri. La segnatura viene effettuata<br />

uniformemente con vernice rossa e<br />

bianca disposta nell’ordine rosso-bianco-rosso,<br />

con i numeri in campo bianco.<br />

I segnali intermedi (linee rosso-bianche)<br />

devono essere posizionati sul lato del<br />

sentiero e devono sempre essere in direzione<br />

del percorso. Naturalmente la distanza<br />

tra due segnali è diversa: su un<br />

sentiero ampio e chiaro, come quello<br />

del sentiero “Passerschlucht”, di<br />

solito segno a intervalli più lontani<br />

piuttosto che su un sentiero difficile<br />

da percorrere, dove le persone<br />

dipendono fondamentalmente<br />

dalla segnaletica e dove<br />

dovrebbero essere sempre in<br />

grado di vedere i segnali successivi.<br />

È sempre importante<br />

ricordare che la segnaletica<br />

dei sentieri è necessaria ed<br />

estremamente importante, soprattutto<br />

in caso di maltempo,<br />

6<br />

pioggia o nebbia. I segnali dovrebbero<br />

essere tracciati in alto su pietre o alberi<br />

e non a terra. Una segnatura ed una<br />

numerazione particolarmente precisa<br />

richiedono logicamente un incrocio. I<br />

problemi sono spesso causati da vecchie<br />

segnaletiche che sono state dipinte in<br />

modo troppo ampio o che nel frattempo<br />

hanno adottato altri numeri. Questi<br />

sono di solito dipinti con vernice grigia.<br />

Tuttavia, poiché faccio escursioni in tutto<br />

l'Alto Adige e spesso anche in Austria e<br />

Germania, sono dell'opinione che la Val<br />

Passiria si trovi in una posizione di spicco<br />

sia per quanto riguarda la segnaletica<br />

dei sentieri che la loro manutenzione.<br />

Quanti giorni all'anno svolgi la tua<br />

attività?<br />

Inizio il mio lavoro il 1° aprile e lo finisco<br />

il 1° ottobre. È stato concordato<br />

che svolgerò il mio lavoro di tracciatore<br />

in media due volte a settimana, anche<br />

se questo lavoro dipende molto dal<br />

tempo. In primavera comincio a valle,<br />

d'estate proseguo in alto, e lì, in alta<br />

montagna, mi sento proprio nel mio<br />

paradiso!<br />

Ti capita spesso di parlare con i turisti<br />

e gli escursionisti durante il tuo lavoro?<br />

Sì, molto spesso. E gli scenari di conversazione<br />

sono i più disparati: mi viene<br />

chiesto quanto è alta questa e quella<br />

montagna, quanto tempo rimane per<br />

concludere il percorso, quali consigli<br />

escursionistici suggerirei, fino a parlare<br />

di calcio. Mi piacciono sempre queste<br />

conversazioni divertenti e molto spesso<br />

ricevo complimenti per il lavoro svolto.<br />

Sono piccoli gesti che fanno bene al<br />

cuore.<br />

Hai sicuramente vissuto molte esperienze<br />

in questi 20 anni. Quali episodi<br />

ti sono rimasti impressi in particolare?<br />

Alcuni anni fa ho segnato la strada da


Monteneve alla montagna Stuller Hochwart.<br />

Si tratta di un luogo relativamente<br />

isolato che non viene visitato spesso.<br />

Alla fine del sentiero, mi è passato accanto<br />

un gruppo che ha attirato la mia<br />

attenzione perché si muoveva molto<br />

lentamente, come si vede di solito nelle<br />

spedizioni himalayane. Dopo qualche<br />

minuto, è tornato verso di me un uomo<br />

che si è presentato come guida alpina.<br />

Mi ha chiesto quanto tempo ancora<br />

avrebbe impiegato per raggiungere il<br />

rifugio Hochalm. Ho risposto che alla<br />

velocità a cui stavano andando, ci sarebbe<br />

voluto molto tempo. Così abbiamo<br />

iniziato a parlare e la guida alpina<br />

mi ha spiegato che il gruppo di escursionisti<br />

era composto da malati oncologici<br />

che stavano realizzando un loro desiderio.<br />

Mi è venuta la pelle d’oca, in cui<br />

vedevo la vita, ancora una volta, da una<br />

prospettiva completamente diversa.<br />

In un altro episodio, dei genitori arrivarono<br />

con i loro figli, che erano legati<br />

con una corda attorno al collo per evitare<br />

che si perdessero lungo il sentiero.<br />

Grazie a Dio sono riuscito a convincerli<br />

che c'erano modi migliori per assicurarsi<br />

che non si perdessero per strada. In<br />

diverse occasioni ho dovuto anche assistere<br />

alcuni escursionisti che avevano<br />

problemi di salute, sia per la circolazione,<br />

sia per le caviglie slogate, ecc. Spesso<br />

è successo anche che qualcuno si è<br />

seduto su una roccia appena dipinta,<br />

presentandomi successivamente il suo<br />

fondoschiena a strisce rosse e bianche.<br />

Purtroppo, non posso affiggere il cartello<br />

"appena dipinto" su ogni pietra che<br />

viene tracciata. Al di là di questi episodi<br />

particolari, ricordo anche di aver dovuto<br />

sopravvivere a momenti critici. Per due<br />

volte mi è capitato di salire in montagna<br />

nel bel mezzo di un forte temporale.<br />

Accovacciato dietro una pietra, in vista<br />

dell'inferno che mi circondava, potevo<br />

solo sperare che il fulmine non mi colpisse.<br />

Sono caduto tre volte riportando<br />

lesioni alle ginocchia e sono tornato<br />

zoppicando alla macchina. In ogni caso,<br />

alla fine di ogni stagione sarei contento<br />

se riuscissi ad uscirne sano e illeso.<br />

Qual è il tuo percorso preferito e ci<br />

riveleresti qualche consiglio o<br />

aneddoto segreto?<br />

Tempo fa ero un appassionato alpinista,<br />

ma ora preferisco i percorsi circolari,<br />

perché questi regalano momenti<br />

unici. Il mio percorso preferito parte dal<br />

famoso ponte del Tumolo, dove seguiamo<br />

il sentiero n. 30, passando per<br />

la malga Tumolo, fino al lago<br />

Nero di Tumolo. Sul sentiero<br />

n. 29 passiamo davanti<br />

ad un meraviglioso paesaggio<br />

montano fino<br />

alla forcella Karlscharte,<br />

da dove scendiamo al<br />

rifugio S. Martino Monteneve.<br />

Infine, il sentiero<br />

n. 29 ci riporta al ponte<br />

del Tumolo. Si tratta naturalmente<br />

di un tour di un<br />

giorno ma di una bellezza paesaggistica<br />

unica.<br />

Il percorso che vi consiglio di fare non si<br />

trova troppo in alto: si tratta di un’escursione<br />

circolare che è sconosciuta in Val<br />

Passiria. Si parte da Corvara in Passiria<br />

sul sentiero n. 44 fino al ponte davanti<br />

a Egghof. Qui il sentiero n. 44 A si dirama<br />

e conduce alla malga Rabensteiner<br />

Alm. Poi si prosegue sul sentiero n. 43,<br />

che, passando attraverso una foresta,<br />

conduce fino alla malga Seeber Alm.<br />

Successivamente il sentiero n. 44 riporta<br />

al punto di partenza. Tempo di percorrenza:<br />

4 ore circa.<br />

Cosa hai notato nel tuo lavoro rispetto<br />

ai tuoi primi giorni come tracciatore di<br />

sentieri e per quanto tempo vorresti<br />

7<br />

continuare ad occuparti di questo<br />

lavoro?<br />

A mio parere, nel corso di questi 20 anni<br />

l'escursionismo è diventato un’attività<br />

sempre più interessante. Un esempio:<br />

quando segnavo la E5 dal ponte del Tumolo<br />

al passo del Rombo incontravo al<br />

massimo cinque escursionisti. Oggi, in<br />

alta stagione, vedo almeno 100 persone<br />

lungo lo stesso percorso. Però, devo<br />

dire che quasi tutti gli escursionisti oggi<br />

sono equipaggiati in modo professionale<br />

rispetto al passato. Ho anche avuto<br />

l'impressione che al giorno d'oggi la<br />

gente cammina lungo un sentiero soffermandosi<br />

attentamente sul paesaggio<br />

circostante. Questo è<br />

un chiaro segnale di aumento<br />

della consapevolezza<br />

ambientale nel corso del<br />

tempo.<br />

Per quanto mi riguarda,<br />

il 20 è in realtà un bel numero<br />

tondo e mi sembra<br />

che sia giunto il momento<br />

di cercare qualcuno che<br />

prenda le mie redini. In ogni<br />

caso, vorrei cogliere l'occasione<br />

per ringraziare alcuni dei miei compagni<br />

che mi hanno sostenuto e accompagnato<br />

nel corso degli anni: Heinz<br />

Widmann, Sepp Kofler, Albin Lanthaler,<br />

Anna Pflug e il direttore del turismo<br />

Christian Staffler.<br />

A proposito, auguro a tutti i lettori di<br />

queste righe che la mia segnaletica li<br />

conduca sempre in sicurezza verso la<br />

destinazione desiderata e, non da ultimo,<br />

auguro loro un soggiorno rilassante<br />

e piacevole nella nostra bella Val<br />

Passiria.<br />

Isabella Halbeisen<br />

Foto: Kurt e Helmut Gufler


L‘affascinante mondo delle montagne in Val Passiria •<br />

Le montagne hanno sempre affascinato<br />

le persone. C'è chi scala le vette pieno<br />

di entusiasmo e chi preferisce guardarle<br />

dal basso e rimanerne affascinato. Una<br />

cosa però ispira tutti allo<br />

stesso modo: immagini<br />

che rispecchiano la<br />

vera bellezza delle<br />

montagne e i<br />

loro panorami<br />

e la tranquillità<br />

ad esse<br />

associata.<br />

Daniela<br />

Kofler di<br />

Rifiano<br />

è una di<br />

quelle persone<br />

che<br />

scalano le<br />

montagne.<br />

Non è importante<br />

se sia<br />

estate o inverno,<br />

l'orario di partenza<br />

al mattino è semplicemente<br />

adattato all'inizio<br />

della giornata ed a volte può<br />

essere molto presto. Daniela preferisce<br />

andare in montagna per vedere il sorgere<br />

del sole e, avendo anche la passione<br />

della fotografia, può condividere le<br />

sue incredibili esperienze attraverso le<br />

immagini. Abbiamo parlato con la sportiva<br />

passiriana della sua passione.<br />

Da quanti anni vai in montagna?<br />

Ho iniziato a praticare l'alpinismo e lo<br />

sci alpinismo quando avevo circa 25<br />

anni. Da circa quattro anni lo faccio regolarmente<br />

sia in estate che in inverno<br />

e preferisco andarci la mattina.<br />

Cosa ti affascina di questo sport?<br />

www.instagram.com/nelalein_1980/<br />

Amo combinare lo sport, la natura e la<br />

fotografia. La sensazione della pace e<br />

della solitudine in montagna, unite allo<br />

sforzo fisico e alla concentrazione mi<br />

danno molta energia per la vita quotidiana.<br />

Da quando fotografi le tue esperienze<br />

in montagna?<br />

Ho sempre amato catturare bei momenti,<br />

prima con il mio cellulare e da quattro<br />

anni con una macchina fotografica.<br />

Tuttavia, con temperature basse e vento<br />

gelido, in alcune fotografie si nasconde<br />

molto lavoro. Ma questo nelle foto non si<br />

vede, al contrario.<br />

Che macchina fotografica usi?<br />

Ho una piccola macchina fotografica<br />

reflex della Canon che ha resistito a<br />

molte condizioni climatiche e abbassamenti<br />

della temperatura estremi.<br />

Le tue foto vengono stampate e sono<br />

forse già state esposte in una mostra?<br />

A casa ho alcune delle mie foto appese<br />

al muro. Io stessa non ho fatto mostre,<br />

ma in collaborazione con il Fotoclub<br />

Passeier, un club per fotografi amatoriali,<br />

sì. Mi piace anche pubblicare le mie<br />

foto nei social network, si può dire che<br />

quello è il mio diario fotografico personale.<br />

Le tue immagini sono molto armoniose<br />

e sempre caratterizzate da un approccio<br />

rispettoso della natura. Come reagiscono<br />

le persone alle tue foto?<br />

Le reazioni sono per lo più molto positive<br />

e sono sempre sorpresa e contenta<br />

perché non ho ne una formazione professionale<br />

fotografica ne un’attrezzatura<br />

particolarmente costosa. La natura<br />

stessa spesso dipinge semplicemente<br />

8<br />

le immagini più belle e a volte è importante<br />

solo riconoscerle ed essere nel<br />

posto giusto al momento giusto.<br />

D'inverno sei anche in viaggio con gli<br />

sci da escursionismo. Quale stagione<br />

preferisci, estate o inverno?<br />

In realtà mi piacciono tutte le stagioni.<br />

Amo la primavera quando tutto si<br />

risveglia e fiorisce e l'estate quando<br />

posso fuggire dal caldo e godermi i<br />

primi raggi di sole al mattino sulla cima<br />

di una montagna. In autunno ci sono<br />

sempre colori e nuvole particolarmente<br />

belli. Un paesaggio invernale coperto<br />

di neve, un tour con gli sci sulla neve<br />

fresca o anche su una pista di firn sono<br />

sempre un'esperienza unica per me.<br />

Sono molto grata di poter vivere qui in<br />

questo paradiso.<br />

Monika Pfitscher<br />

Foto a sinistra nel cerchio: Daniela sulla Cima La Clava; foto grande sopra "Monte Tavolino" a Plan; foto in alto a destra: Vista dalla Cima Bianca Grande alla Cima<br />

Fiammante; foto in basso a destra sopra il rifugio Hochalm/Stulles; foto in basso a destra: "Cima Bianca Grande"; foto sotto: "Punta Altacroce".


9


Simon: 1 uomo, 2 passioni, 3 vocazioni •<br />

Il cuore di Simon batte per due cose: le<br />

scarpe e la musica. Entrambe giocano<br />

un ruolo importante nella sua vita e la<br />

pervadono in ogni momento. Nell'intervista<br />

ci racconta delle sue passioni,<br />

di come riesce a coniugarle e di quale<br />

sia segretamente la sua preferita.<br />

Come è iniziata la tua professione<br />

di calzolaio?<br />

Già da bambino ho trascorso molto<br />

tempo nel laboratorio di mio padre. Mi<br />

occupavo di disimballare, assortire, etichettare<br />

e mettere a posto le scarpe. A<br />

14 anni ho concluso la scuola professionale<br />

Luis-Zuegg a Merano nel ambito<br />

del commercio e dell'amministrazione,<br />

dopo di che volevo godermi un'estate<br />

di vacanza. Purtroppo mio padre non<br />

era tanto d’accordo con i miei piani<br />

estivi e sono tornato ad aiutarlo in laboratorio.<br />

Ha avuto molta fiducia in me fin<br />

dall'inizio e mi<br />

ha permesso<br />

di lavorare in modo indipendente<br />

e di imparare dai miei errori. Probabilmente<br />

sapeva prima di me che c'era<br />

un vero calzolaio in me.<br />

A 15 anni ho fatto la mia prima scarpa<br />

su misura ed è stato un disastro. Questa<br />

sconfitta mi ha spinto a impegnarmi<br />

di più e ho sviluppato una passione<br />

per le scarpe che ho potuto realizzare<br />

appieno nel laboratorio. Mi sono reso<br />

conto di aver trovato la mia vocazione.<br />

Detto fatto, mi sono iscritto alla scuola<br />

professionale tirolese di giardinaggio e<br />

moda di Hall in Tirolo, che ho completato<br />

dopo 4 anni di apprendistato. Poi<br />

l'esame di fine apprendistato a Brunico<br />

per diventare calzolaio ortopedico ed è<br />

così che ha avuto ufficialmente inizio la<br />

mia vita quotidiana in calzoleria.<br />

Il negozio di scarpe Schuhwelt Volgger<br />

sarà presto gestito dalla terza generazione.<br />

Ci saranno dei cambiamenti?<br />

Naturalmente anche noi ci muoviamo al<br />

passo con i tempi e le esigenze dei nostri<br />

clienti. Oltre al nostro prodotto di punta,<br />

le scarpe ortopediche, aggiungeremo al<br />

nostro assortimento anche scarpe classiche<br />

fatte su misura. Ciò significa che il<br />

cliente ha scelta libera: dal colore, alla<br />

pelle, all'allacciatura. Tutto è fatto a<br />

mano secondo i desideri del cliente<br />

e quindi ogni paio di scarpe rappresenta<br />

un pezzo unico completamente<br />

individuale che diventerà<br />

il fiore all’occhiello di ogni<br />

collezione di scarpe.<br />

C'è una seconda passione<br />

nella tua vita oltre al tuo mestiere<br />

da calzolaio. Qual è?<br />

Il mio secondo amore è la musica.<br />

Vengo da una famiglia di<br />

musicisti ed ero interessato a<br />

fare il deejay fin da quando ero<br />

bambino. Ma come professione<br />

non è mai stata un’opzione<br />

10<br />

valida per me. Dopo una separazione<br />

qualche anno fa, ho riscoperto il mio<br />

amore per la musica e mi sono dedicato<br />

a diversi generi come House, Hip Hop e<br />

le canzoni intramontabili degli anni 50 e<br />

60. Proprio in quel periodo, un mio amico,<br />

che allora già era un deejay, aveva<br />

appena rotto con il suo partner deejay.<br />

E allora ho colto l’occasione ed ho preso<br />

io il posto vacante. A volte veramente<br />

tutto va come deve andare. Da lui ho<br />

imparato tutte le basi e ho anche preso<br />

molti contatti. Sotto lo pseudonimo di<br />

LaPass ci siamo esibiti come duo deejay<br />

e ci siamo divertiti molto. In seguito si è<br />

trasferito all'estero e alla fine del 2018<br />

è nato il mio progetto solista Siimon,<br />

da allora suono in discoteche, pub, ad<br />

aperitivi, eventi privati, matrimoni, ecc.<br />

Inoltre, ogni mese presento i miei ultimi<br />

mix di musica House sull'App Mixcloud<br />

La tua terza passione sono i Giovani<br />

Artigiani del Confartigianato Imprese.<br />

Quali sono i tuoi compiti?<br />

Il gruppo Giovani Artigiani si occupa di<br />

trasformare i giovani di oggi in artigiani<br />

di domani. L’obiettivo di questo gruppo<br />

è di (ri)ispirare le persone al mestiere,<br />

di esaminare criticamente argomenti<br />

importanti e di scambiare opinioni su di<br />

essi, e non per ultimo di aiutare a plasmare<br />

il profilo professionale e l’immagine<br />

pubblica del mestiere. Faccio parte<br />

della consulta e sono rappresentante<br />

nella zona del Burgraviato. Il mio obiettivo<br />

per il futuro è fondare un gruppo<br />

di Giovani Artigiani in Val Passiria, che,<br />

come le altre sezioni, creerebbe diverse<br />

opportunità di formazione, di scambio<br />

di idee e di notizie, e la possibilità di organizzare<br />

escursioni per visitare e imparare<br />

da altre botteghe ed altre aziende<br />

artigiane in patria e all'estero.<br />

Quale delle tue tre vocazioni ti regala<br />

maggiore soddisfazione?


Prima di tutto, il mio lavoro di calzolaio,<br />

perché questa è la mia vera e propria<br />

passione. Il lavoro in calzoleria per me<br />

non è lavoro, è tempo libero. Poi in secondo<br />

luogo vengono i Giovani Artigiani,<br />

perché per me la mia professione va<br />

di pari passo con questo gruppo, poiché<br />

amo il mio mestiere, l'uno rinforza<br />

l’amore per l’altro. E infine arriva la mia<br />

attività da deejay. È come un contrappunto<br />

al lavoro e alla vita di ogni giorno,<br />

mi aiuta a schiarirmi le idee. La musica<br />

mi offre nuove prospettive e un modo<br />

diverso di guardare la vita e così riesco<br />

a rimanere aperto alle novità. Con ciò<br />

non mi perdo mai nella routine quotidiana<br />

e ne sono molto felice.<br />

Scarpe su misura nel negozio<br />

Schuhwelt Volgger<br />

Se siete alla ricerca di scarpe da uomo<br />

uniche e personalizzate, il negozio di<br />

calzature Schuhwelt Volgger è il posto<br />

giusto per voi! Nella fabbricazione delle<br />

vostre scarpe su misura non verranno<br />

solo considerati eventuali disturbi,<br />

come il piede talo-valgo-pronato e il<br />

piede piatto trasverso, ma grazie a un<br />

plantare perfettamente adatto al vostro<br />

piede si punta anche ad un’ottimizzazione<br />

della postura. Grazie alla misurazione<br />

individuale delle varie parti del<br />

piede, come il tallone, il mesopiede, la<br />

palla del piede e la caviglia, la scarpa<br />

calzerà come un guanto. In<br />

base a queste misurazioni,<br />

viene realizzata una forma<br />

in legno per ogni piede,<br />

in base a cui viene finalizzata<br />

la scarpa. Potete<br />

scegliere tra diversi<br />

modelli spaziando da<br />

quelli sportivi a quelli<br />

più eleganti. Quindi<br />

è giunto il momento<br />

dei dettagli: scegliete il<br />

colore e il tipo di pelle, la<br />

fodera e i vari elementi della<br />

tomaia. Potete persino scegliere<br />

il tipo di lavorazione della vostra<br />

scarpa e decidere se preferite una cucitura<br />

a guardolo, doppia o flessibile.<br />

Qualunque preferiate, la vostra scarpa<br />

sarà sempre un pezzo unico. Una volta<br />

decise tutte le opzioni, le singole parti<br />

della scarpa vengono poi tagliate, cucite,<br />

assemblate, incollate e adattate<br />

fino a quando le scarpe non prendono<br />

la forma ideale e si adattano perfettamente<br />

al vostro piede. È proprio così<br />

che nascono le vostre scarpe<br />

su misura attraverso un assiduo<br />

lavoro manuale. Un<br />

paio di scarpe su misura<br />

richiede circa 40 ore di<br />

lavoro minuzioso, volto<br />

all’attenzione ai dettagli<br />

e alla perfezione<br />

del prodotto finale.<br />

Schuhwelt Volgger •<br />

Via dei Carbonai, 31<br />

39015 S. Leonardo<br />

T. +39 0473 65 66 84<br />

www.schuhwelt.it<br />

Via dei Carbonai 31, San Leonardo<br />

Tel. 0473 65 66 84<br />

+ 39 329 209 6567<br />

www.schuhwelt.it<br />

djsiimon.music@gmail.com<br />

+39 331 28 17 913<br />

11


Contadina con stivali di gomma e scarpe col tacco •<br />

Il maso dello scudo Obergereuth a San Martino in Passiria è da generazioni sinonimo di tradizione e storia. Ad oggi è diventato<br />

anche una piccola distilleria artigianale con idee innovative e produzione biologica di acquavite, gin, brandy, frutta spalmabile<br />

e sciroppi di alta qualità. Elisabeth Verdorfer, moglie del padrone di casa Thomas, ama e vive la vita da contadina in modo<br />

moderno, a passo coi tempi… non lasciandosi limitare da stereotipi ormai passati: scarpe col tacco alto e stivali di gomma non<br />

devono necessariamente essere una contraddizione.<br />

Elisabeth ed io abbiamo organizzato un<br />

incontro al maso dello scudo Obergereuth.<br />

Sono in anticipo e mi siedo sulla<br />

panchina sotto la vecchia grande betulla<br />

vicino al parcheggio degli ospiti.<br />

È una tradizionale panca di legno con<br />

vista sul cortile, il posto ed il momento<br />

sono pittoreschi: muri vecchi di 730<br />

anni, un profumo inebriante di lavanda<br />

e rose selvatiche e questo silenzio veramente<br />

speciale. A 5 minuti dal paese<br />

mi trovo nel bel mezzo della natura. La<br />

quarantenne mi aveva già anticipato in<br />

una telefonata il suo ritardo di qualche<br />

minuto: riunione di lavoro, poi a casa a<br />

fare homeschooling e poi a fare la spesa<br />

e comunque non avrebbe molto tempo<br />

per me, a meno che io non la aiuti<br />

a fare la frutta spalmabile: le fragole<br />

biologiche sono appena state raccolte<br />

e... bene sì, oggi farò la marmellata di<br />

fragole. Eccola che arriva<br />

Elisabeth con<br />

la macchina,<br />

la spesa in<br />

mano, il<br />

portatile<br />

sotto il braccio, la figlia e ... i tacchi alti.<br />

Mi chiedo se i tacchi ci stanno, per una<br />

contadina e nel bel mezzo di un maso<br />

con una storia lunga 8 secoli…ma guardandola,<br />

raggiante e felice, credo proprio<br />

di sì!<br />

La spesa viene messa via subito, la figlia<br />

sparisce giocando con il cugino dietro<br />

le file di ginepro e pera selvatica (la famiglia<br />

Verdorfer ha continuato a coltivare<br />

vecchie varietà di frutti ormai rari)<br />

ed Elisabeth si presenta in pantaloncini<br />

corti, grembiule marrone e stivali di<br />

gomma. "Perché prima di preparare la<br />

frutta spalmabile alle fragole nel laboratorio,<br />

il pavimento di piastrelle viene<br />

pulito con il getto d´acqua", dice. Sì! Ha<br />

senso mi dico.<br />

Si inizia con le fragole e l'intervista.<br />

Che cos'è uno Schildhof - maso<br />

dello scudo?<br />

Il nostro maso dello scudo ha una storia<br />

di oltre 700 anni. È difficile immaginare<br />

che nel 2020 abbiamo ancora regole,<br />

tradizioni, obblighi e diritti che sono stati<br />

conferiti molte generazioni fa ai nostri<br />

avi: al mondo ci sono 11 Schildhöfe, tutti<br />

nella Val Passiria. La storia dei contadini<br />

dei masi dello scudo risale al XIII secolo,<br />

quando servivano il conte Albert<br />

del Tyrol (1190 - 1253) come scudieri,<br />

oggi li chiameremmo modernamente<br />

bodyguard. Per questo servizio di protezione,<br />

spesso non poco pericoloso,<br />

ricevettero alcuni privilegi. A tutt'oggi<br />

è rimasto l´uniforme, lo scudo personalizzato<br />

e l´alabarda (che si possono<br />

ammirare nella nostra cantina) oltre ai<br />

diritti di pesca nonché la protezione del<br />

12<br />

clero. Quando ci sono delle processioni<br />

cristiane noi proteggiamo il sacerdote.<br />

Due di noi infatti camminano davanti al<br />

prete e due dietro. Oramai è un gesto<br />

simbolico ma noi siamo molto credenti<br />

ed il rituale ci riempie d´orgoglio. Gli<br />

uomini del maso, gli scudieri, camminano<br />

con lo scudo e l´alabarda in mano e<br />

se si osserva, lo stemma di San Martino<br />

include proprio un alabarda, oltre alla<br />

ruota di un mulino. Gli scudieri sono<br />

tutti uomini e le mogli degli scudieri si<br />

differenziano dalle mogli di altri contadini<br />

dal cappello che portano, lo stesso<br />

del marito. Elisabeth mi racconta che lei<br />

e suo marito si sono sposati nella divisa<br />

tradizionale del maso dello scudo ed<br />

a lei era stato prestato il cappello del<br />

bisnonno di Thomas, erede del maso.<br />

3 kg di fragole biologiche vengono<br />

lavate e tagliate.<br />

Cosa c'è di speciale<br />

nell'Obergereuthof?<br />

Il maso ha 730 anni e alcune delle mura<br />

originarie esistono ancora. L'edificio è<br />

storico ed accanto vi è il mulino di cereali<br />

originale del 1831. Si dice che sia<br />

uno dei pochi mulini doppi (con due<br />

macine) in Italia ancora perfettamente<br />

funzionanti. Tutta la nostra vita ruota attorno<br />

a queste macine che si incastrano<br />

a perfezione. Per noi, sono il simbolo<br />

della nostra storia, del nostro presente<br />

e futuro. Tutto è un cerchio, un continuo<br />

e queste due macine simboleggiano la<br />

nostra famiglia, la nostra vita e il nostro<br />

lavoro al maso. Ecco perché sono anche<br />

il logo della nostra distilleria e dei nostri<br />

prodotti agricoli. La famiglia è l'inizio di


tutto e solo quando tutti collaborano e<br />

tutto si incastra si riesce a gestire il lavoro<br />

quotidiano e pensare ad un futuro<br />

vivibile. Natura: ne prendiamo solo la<br />

quantità di cui abbiamo bisogno e la<br />

condividiamo con gli altri, cioè gli animali.<br />

I nostri prodotti: per il nostro gin,<br />

grappe, liquori e sciroppi, utilizziamo<br />

quasi esclusivamente ciò che la fattoria<br />

offre. Dal ginepro alle bacche di aronia<br />

al mirtillo nero. Il resto viene dai nostri<br />

partner: mele biologiche e vinacce per<br />

esempio del nostro paese<br />

900 grammi di zucchero di canna<br />

biologico vengono aggiunti<br />

alle fragole.<br />

Cosa significa per te la<br />

parola famiglia?<br />

Per la nostra famiglia, la<br />

fattoria fa parte integrante<br />

della nostra vita, quindi<br />

non è solo un posto<br />

di lavoro, ma anche un'esperienza<br />

e un immenso<br />

patrimonio per nostra figlia<br />

Marie. Lei è il nostro baricentro e<br />

facciamo tutto il possibile affinché possa,<br />

un domani, decidere liberamente<br />

ciò che vuole diventare da grande. Ci è<br />

stato permesso di farlo anche dai nostri<br />

genitori e vogliamo riuscirci anche noi:<br />

lasciarla libera di decidere. Ma quando<br />

hai un maso dello scudo, hai delle grandi<br />

responsabilità non solo economiche<br />

ma culturali e con enormi limiti legislativi<br />

anche in termini di eredità e cessione<br />

e quindi sta a noi passarle un maso che<br />

possa nutrire una famiglia senza dover<br />

fare altri lavori come stiamo facendo<br />

Thomas ed io: lui insegnando matematica<br />

alle scuole medie ed io lavorando<br />

come responsabile commerciale in una<br />

torrefazione locale. La proprietà di un<br />

maso, tra l´altro sotto tutela dei beni<br />

culturali, non ha un valore economico<br />

cedibile, Marie non potrà venderlo ma<br />

solo passarlo ad eredi e quindi starà alla<br />

nostra responsabilità come custodire,<br />

preservare e rinnovare la sua eredità.<br />

Forse non è facile capirlo<br />

ma se vogliamo che l´agricoltura<br />

altoatesina sopravviva,<br />

le generazioni presenti<br />

devono fungere da custodi<br />

ecco perché il maso è<br />

importante e parte integrante<br />

della famiglia: per<br />

Marie come figlia unica non<br />

dovrà mai diventare un peso,<br />

ma una ricchezza, un connubio<br />

di radici, tradizioni, amore e passione.<br />

Marie vive questa responsabilità con la<br />

naturalezza di una bambina di 8 anni,<br />

sa che i pomodori sono disponibili solo<br />

in estate e le fragole in primavera, che<br />

le patate non sono bastoncini fritti, ma<br />

che tutti dobbiamo raccoglierle insieme<br />

nel campo. Noi non compriamo il pane,<br />

lo facciamo in casa e lo benediciamo<br />

prima di mangiarlo e Marie ha il compito<br />

di ricordare a sua madre (spesso<br />

sbadata) di comprare il lievito. Per me<br />

essere una famiglia significa: passare<br />

molto tempo insieme, anche lavorando<br />

e fare il pane insieme ogni sabato sera<br />

per tutta la settimana diventa un rituale,<br />

perché la mamma durante la settimana<br />

lavora in torrefazione e il pane comunque<br />

lo vogliamo fatto in casa e quindi<br />

Marie non sa usare la play station ma il<br />

robot da cucina.<br />

In teoria, sembra tutto molto idilliaco, in<br />

pratica devi “impacchettare” tante cose<br />

in modo tale che il "non c'è tempo per”<br />

diventi un "lo facciamo insieme". Proprio<br />

come noi due che oggi facciamo<br />

marmellata di frutta ed un'intervista".<br />

(Elisabeth sorride)<br />

Le fragole biologiche e lo zucchero di<br />

canna biologico sono pronti.<br />

Cosa intendi con "restituire<br />

qualcosa alla natura?<br />

Ti racconto un aneddoto che lo descrive<br />

abbastanza bene: ho fatto la scuola<br />

agraria e poi ho studiato economia e<br />

commercio a Verona con indirizzo politico<br />

- e specializzazione agricola, ma ciò<br />

non significa che sono una contadina,<br />

e certamente neanche che sono brava<br />

come l´agricoltore dell´Obergeuthof,<br />

ovvero mio marito. Quindi, un bel giorno,<br />

mi manda a raccogliere i fiori di tarassaco<br />

(dente di leone) con le seguenti<br />

istruzioni: devono essere esattamente<br />

Bio. Tradizione<br />

ed innovazione.<br />

Distilleria Bio.<br />

Bio per noi non é una strategia di markting<br />

bensi una filosofia di vita. Nella distilleria<br />

Obergereuthof le erbe, spezie, i fiori e frutti<br />

vengono raccolti durante il massimo grado<br />

di maturazione e corretta esposizione al sole.<br />

I nostri prodotti nascono dentro le mura del<br />

nostro maso dello scudo Obergereuth, una<br />

storia lunga 730 anni. Tutti i BIO Botanicals<br />

sono raccolti a mano, dalla nostra famiglia.<br />

La distillazione avviene secondo le piú antiche<br />

tradizioni, l´acquavite riposa per più<br />

mesi in sfere di vetro per poi essere e portata a<br />

maturazione nella cantina costruita nel 1288.<br />

◆ La distillazione è la capacità di affinare gli<br />

aromi naturali della natura in tutte le sue<br />

sfaccettature ◆<br />

◆ Distillatore Bio craft VERDORFER THOMAS ◆<br />

. bio .<br />

.1831 . Gin<br />

aquavite<br />

grappe<br />

liquori<br />

sciroppi<br />

frutta spalmabile<br />

13<br />

730 anni di<br />

tradizione e passione<br />

per il buono<br />

Qui troverete:<br />

◆ Il maso dello scudo con 730 anni di storia<br />

◆ La distilleria Bio<br />

◆ Degustazioni ed incontri enogastronomici.<br />

Anche per gruppi privati<br />

◆ Il mulino tradizionale a due macine del 1831<br />

◆ Visite guidate al maso ed alla distilleria<br />

◆ Il negozio di prelibatezze Bio<br />

Gereuth<br />

Maso dello scudo. Distilleria Bio<br />

Via Ritterweg 19a. San Martino in Pas.<br />

1831@obergereuthof.it . www.obergereuthof.it


14<br />

le 10 di mattina e possono essere raccolti<br />

solo i fiori grandi e aperti. Solo<br />

quelli che sono già caldi dal sole e solo<br />

quando non c'è sopra un'ape. Abbiamo<br />

bisogno del dente di leone per tre dei<br />

nostri gin. Bene, vado con un cestino<br />

e stivali di gomma e raccolgo veloce<br />

come una scheggia, perché dopo avrei<br />

dovuto rispondere ancora ad alcune<br />

e-mail e portare lo strudel ai nostri ospiti.<br />

Quindi tutto è stato molto frenetico,<br />

molto veloce e in pochissimo tempo il<br />

cestino era mezzo pieno e con la testa<br />

ero altrove e non mi concentravo affatto<br />

sulla raccolta dei denti di leone. Se non<br />

fosse per il maestro distillatore nonché<br />

mio marito che è venuto a controllarmi!<br />

Scioccato mi chiede, se non avessi notato<br />

che ero a tre quarti del prato e che<br />

avrei dovuto lasciare da mangiare anche<br />

alle api. Insomma, rubavo da mangiare<br />

alle api! Devi sapere che le api volano<br />

sempre solo su un tipo di fiore alla<br />

volta. Quindi, se raccogliessi<br />

tutti i fiori di tarassaco, le<br />

api dovrebbero cercare<br />

velocemente un nuovo<br />

tipo di fiore e questo<br />

interromperebbe il ciclo<br />

naturale. Per quadrare<br />

il cerchio, non<br />

solo me le ero sentite<br />

da mio marito, ma<br />

avevo pure i sensi di<br />

colpa verso le api… un<br />

aneddoto per farti sorridere,<br />

ma alla fine mostra<br />

il rispetto che dobbiamo al<br />

nostro maso e la consapevolezza<br />

che abbiamo per l´equilibrio tra il dare<br />

ed avere, perché se le api non possono<br />

lavorare noi non abbiamo ne frutta, ne<br />

fiori, ne tanto meno spezie ed erbe.<br />

Sei una specie di donna eroina, come<br />

fai a gestire tutti i tuoi ruoli: moglie,<br />

madre, manager e contadina?<br />

Elisabeth scuote la testa e sorride: no,<br />

sono solo come tutte le donne, quelle<br />

che si fanno 3 piani di scala con un bimbo<br />

in braccio e 6 sacchetti della spesa.<br />

No, non sono certo una donna speciale,<br />

ma a seconda della situazione, sono<br />

completamente assorbita dal mio ruolo.<br />

C'è la mamma elicottero che interrompe<br />

qualsiasi riunione per Marie, anche<br />

se è un incontro con il direttore di una<br />

grande catena alberghiera. Marie ha la<br />

sua suoneria e quando chiama, tutto il<br />

resto viene interrotto. Poi sono un responsabile<br />

commerciale di una torrefazione<br />

altoatesina e sfoggio i miei tacchi.<br />

Amo il mio lavoro, il prodotto di altissima<br />

qualità con i suoi valori intrinsechi<br />

ed una storia famigliare di 130 anni.<br />

Poi sono contadina o artigiana a seconda<br />

ma solo tra le ore 20 e le 08 del<br />

mattino ed il fine settimana. Di notte,<br />

quando Marie dorme, faccio la contabilità<br />

della distilleria, vengono scritte le<br />

bolle di trasporto, gestita la homepage<br />

e vengono fatte le frutte spalmabili. E<br />

ogni tanto quando non faccio ferie sotto<br />

una doccia bollente cercando di non<br />

addormentarmi in piedi, sono anche<br />

una moglie. Fortunatamente, ho bisogno<br />

solo di 5-6 ore di sonno… Ho trovato<br />

una semplice regola per vivere e<br />

non sopravvivere… il tempo non è mai<br />

abbastanza e non puoi fare tutto perfettamente.<br />

È quindi meglio impostare<br />

le priorità e trascurare un po’ sempre<br />

solo una cosa, così magari gli altri se ne<br />

accorgono di meno. (Elisabeth sorride<br />

di nuovo). È molto importante anche<br />

chiedere aiuto, perché amare la vita,<br />

la famiglia ed il lavoro non basta, tutti<br />

noi abbiamo dei limiti ed io ho imparato<br />

a chiedere aiuto. Il mio supporto<br />

è mio marito, appassionato insegnante<br />

di biologia e matematica, agricoltore,<br />

mastro distillatore, inventore e spirito<br />

libero, un padre fantastico e ogni tanto<br />

mio marito.<br />

Alla massa di fragole e zucchero di<br />

canna viene aggiunto l'agar agar.<br />

Cosa contraddistingue la vostra<br />

distilleria?<br />

Mio marito! Lui è uno che<br />

pensa, escogita, riflette,<br />

analizza e studia. Legge<br />

tantissimo e odia<br />

le strade facili. Ecco<br />

perché il nostro storico<br />

mulino macina<br />

il malto per il nostro<br />

"primo whisky organico<br />

della Val Passiria" e<br />

affinché il cerchio si quadri,<br />

il ginepro per il nostro<br />

gin cresce sopra la distilleria<br />

ed il forno della distilla è riscaldato<br />

con legna del nostro bosco, perché<br />

l'elettricità non è abbastanza "originale".<br />

Coltiviamo aronia e prugnolo per<br />

le persone il cui sistema immunitario ha<br />

bisogno di energia naturale e lo sciroppo<br />

di sambuco nero viene acquistato<br />

da asmatici. Nulla è lasciato al caso con<br />

lui, tutto è ben pensato e ha un significato.<br />

Così ha frequentato una delle<br />

migliori scuole europee per barman e<br />

si esercita creando cocktail tutti i giorni<br />

per allenare la sua percezione sensoriale.<br />

Durante il lockdown le serate erano<br />

buone ed allegre… È l'unico a cui possa<br />

venire in mente di piantare il limone<br />

invernale dalla Siberia nella Val Passiria<br />

perché ha letto da qualche parte che<br />

qui dovrebbe crescere.<br />

Attualmente sta studiando con uno<br />

chef stellato gli equilibri delle spezie<br />

con stesso profilo sensoriale. Il primo<br />

gin che abbiamo prodotto è stato degustato<br />

con una delle migliori sommelière<br />

che abbiamo in Italia nonché grande<br />

appassionata di gin: Anita Mancini.<br />

Con i suoi primi input sugli equilibri nel<br />

bicchiere, Thomas ha sviluppato cinque<br />

gin di alta qualità. La distilla è stata fatta<br />

a mano per noi da un fabbro, una distilla<br />

di 80 litri, che viene portata a temperatura<br />

molto lentamente. La particolarità<br />

della nostra fattoria è in realtà mio<br />

marito: l'agricoltore, il mastro distillatore<br />

e pecora nera. La sua attenzione ai<br />

dettagli ed il suo rispetto per la natura<br />

si ritrovano nel bicchiere: niente coloranti,<br />

niente stabilizzanti, solo natura e<br />

lavoro pulito e preciso. Solo per fare un<br />

esempio: per un litro di sciroppo di lamponi<br />

bio, abbiamo bisogno di 1,2 kg di<br />

questi piccoli frutti!<br />

La purea di frutta ora viene<br />

pastorizzata.<br />

Quali sono le novità 2020?<br />

Una grossa sfida è il tema della sicurezza:<br />

oltre ai soliti elevati standard di<br />

pulizia e igiene, ora abbiamo fatto un<br />

ulteriore passo anche con i detergenti:<br />

facciamo rigorosamente affidamento al<br />

biologico per tutto, compresi i disinfettanti.<br />

Le nostre degustazioni si svolgono<br />

all'aperto quest'anno, massimo 10<br />

persone, ma più volte alla settimana.<br />

Ogni ospite e cliente viene ora servito<br />

individualmente nel nostro negozio di<br />

prelibatezze gastronomiche e per piccoli<br />

gruppi, vengono offerti anche degustazioni<br />

private (con o senza pietanze),<br />

serate di cocktail, visite guidate e<br />

corsi di formazione sul gin ed il perfetto<br />

gin tonic. Quest'anno è tutto dedicato<br />

alla cura di gruppi più piccoli. Anche i<br />

nostri prodotti personalizzati sono nuovi<br />

e così facciamo marmellate, sciroppi,<br />

grappe, liquori con etichette personalizzate<br />

per ogni tipo di evento. In primavera<br />

abbiamo preparato 60 sciroppi<br />

per il compleanno di una donna fantastica<br />

che appunto ne compiva 60 ed<br />

ad aprile abbiamo fatto 12 marmellate<br />

di fragola con etichetta bianca per una<br />

bimba che li ha regalati alla sua migliore<br />

amica per il 12-esimo compleanno: 12<br />

etichette con dodici dediche... Un bellissimo<br />

regalo. In autunno inizieremo<br />

ad ampliare il maso ed apriremo in primavera<br />

2021 un "Hofschank" ovvero un<br />

piccolo locale con prelibatezze locali,<br />

stuzzichini, cocktail, caffè, torte e colazione,<br />

una struttura piccola, gestita da<br />

noi ed aperta solo in momenti ben precisi<br />

per poterci dedicare con passione e<br />

sorriso agli ospiti.<br />

Le nostre marmellate fatte in casa<br />

sono imbottigliate e durano per circa<br />

12 mesi.<br />

Monika Pfitscher<br />

Siete curiosi?<br />

Se avete letto l'articolo fino in fondo<br />

andate a trovare Elisabeth, Thomas e<br />

Marie all´Obergereuthof e ditegli come<br />

li avete scoperti: fino a fine scorta ci sarà<br />

una marmellata di fragole in omaggio<br />

per voi.<br />

Obergereuthof Brennerei •<br />

Via Cavaliere, 19<br />

I-39010 S. Martino in Passiria<br />

T. +39 329 047 52 04<br />

info@obergereuthof.it<br />

www.obergereuthof.it


Ricetta: Zuppa d'orzo tradizionale •<br />

Ingredienti:<br />

100 g di speck affumicato<br />

100 g di orzo (orzo perlato)<br />

1 l di acqua<br />

200 g di carne affumicata<br />

1 cipolla piccola<br />

1 carota, porro piccolo<br />

1 patata<br />

1 piccolo gambo di sedano<br />

sale<br />

Preparazione:<br />

Affettare finemente lo speck e rosolare<br />

in una grande padella. Aggiungere l’orzo<br />

lavato, l’acqua, la carne affumicata e<br />

cuocere a fiamma bassa per ca. 2 ore.<br />

A 20 minuti dalla fine della cottura aggiungere<br />

anche la verdura affettata. A<br />

fine cottura togliere la carne e tagliarla<br />

a piccoli pezzi, e rimettere nella zuppa.<br />

Eventualmente aggiungere<br />

un po' di sale.<br />

Buon appetito!<br />

Ricetta: Famiglia Gufler<br />

dell’Albergo Trausberg<br />

La riunione delle regioni alpine<br />

“Alpenregionstreffen” 2021<br />

Devozione vivace per la patria<br />

25.04.2021<br />

Santa Messa<br />

e corteo<br />

tradizionale<br />

Design: ideenraich - Foto: TV Passeiertal/ B. Pfitscher, P. Blaha<br />

Quando dal 22 al 25 aprile 2021 più di 10.000 Schützen<br />

provenienti dalle regioni alpine si incontreranno nella Val<br />

Passiria, S. Martino si trasformerà in un mare colorato<br />

dagli abiti tradizionali. La riunione delle regioni alpine<br />

“Alpenregionstreffen 2021” sarà all’insegna dell’amicizia<br />

e vedrà la partecipazione della Baviera, del Tirolo, del<br />

Sudtirolo e del Trentino: una cerimonia che va oltre tutti<br />

i confini! Partecipate anche voi e lasciatevi trasportare<br />

dalla forte passione degli Schützen per la patria, dal corteo<br />

festivo nel centro storico del paese, dalle musiche<br />

tradizionali e da quella bandistica, dalle star di Schlager,<br />

dagli artisti internazionali e dai famosi gruppi musicali.<br />

www.alpenregionstreffen.com<br />

15


La ”Faltmar Alm” per la terza volta malga dell’anno •<br />

Grazie ai numerosi voti di escursionisti<br />

entusiasti, la malga Faltmar Alm è stata<br />

scelta ancora una volta come malga<br />

dell’anno. È situata in mezzo al Parco<br />

Naturale Gruppo di Tessa, circondata<br />

da prati verdeggianti, e un imponente<br />

panorama alpino. La malga è facilmente<br />

accessibile, adatta a tutte le età e perfino<br />

raggiungibile in bici o con la carrozzina.<br />

Chi desidera fare un’escursione più<br />

lunga, può raggiungere la malga anche<br />

tramite il sentiero nr. 5 e 5b attraverso<br />

Grünboden partendo da Plan. La piccola<br />

malga con la sua cucina tipica, una<br />

piccola ed accogliente Stube e un parco<br />

giochi per i più piccini è una destinazione<br />

ugualmente amata dalle persone del<br />

posto e dagli ospiti da ogni dove. E non<br />

c’è da stupirsi! Sono i piccoli dettagli a<br />

rendere la malga tanto speciale: il tripudio<br />

di fiori davanti alla malga, le torte<br />

fatte in casa, la merenda tipica della Val<br />

Passiria con lo speck affumicato in casa<br />

e il Kaiserschmarrn, una frittata dolce<br />

sminuzzata che è semplicemente di una<br />

bontà imperdibile. Poiché gli albergatori<br />

Birgit e Michael fanno tutto con tanta<br />

dedizione e cura del dettaglio, la malga<br />

è rimasta così originale ed autentica. Gestiscono<br />

la malga „Faltmar Alm“ da ormai<br />

sei anni e ci vivono anche con tutta la<br />

famiglia. Fino ad oggi non si sono pentiti<br />

della loro decisione di lasciare dietro di<br />

sé la loro vita professionale precedente<br />

e di gestire la malga da maggio fino<br />

ad ottobre anche se questo comporta<br />

molto lavoro. “Vorremmo cogliere l’occasione<br />

per ringraziare tutti coloro che ci<br />

hanno votato „malga dell’anno“ anche<br />

quest’anno. Questo ci rafforza nel nostro<br />

lavoro! Un ringraziamento particolare va<br />

anche ai nostri collaboratori che ci sostengono<br />

sempre lavorando sodo. Non<br />

vediamo l’ora di darvi di nuovo il benvenuto<br />

alla malga „Faltmar Alm“ a partire<br />

da metà giugno!“<br />

Isabella Halbeisen<br />

16<br />

Malga Faltmar Alm (1.682 m) •<br />

39013 Moso in Val Passiria<br />

Tel. +39 339 777 4421<br />

* La malga Valser Alm nella Valclava si è aggiudicata<br />

il secondo posto, mentre la malga Formazon<br />

nell’Alta Val Passiria è arrivata al terzo posto.


L'artigianato tradizionale incontra l'ecofashion •<br />

Il negozio Spinnradl con nuovo indirizzo a San Leonardo<br />

Il negozio Spinnradl si è fatto un nome<br />

per quanto riguarda la creazione di cardigan<br />

e gilet in lana di pecora di montagna<br />

tirolese. Nel laboratorio di San<br />

Leonardo in Val Passiria, ogni fase del<br />

lavoro viene svolta con dedizione, mettendoci<br />

l’anima e corpo per garantire<br />

che ogni propria creazione sia unica e<br />

duri tutta la vita.<br />

Da tempo ormai l'amministratrice delegata<br />

Franziska Haller e i suoi collaboratori<br />

si occupano di regionalità,<br />

sostenibilità e consumo consapevole.<br />

Oggigiorno questi non sono più concetti<br />

nuovi ma di sempre maggiore attualità.<br />

Il motto della manifattura: creare<br />

in modo consapevole prodotti preziosi<br />

e sostenibili. Ecco perché Spinnradl ora<br />

offre anche moda e accessori per uomo<br />

e donna delle principali case di moda<br />

sostenibile come Armedangels, bleed<br />

clothing e Pikfine. Sono tutte aziende<br />

giovani e alla moda che operano con<br />

l'obiettivo di utilizzare materiali riciclati<br />

e risorse rinnovabili, di retribuire i propri<br />

dipendenti in modo equo e soprattutto<br />

di lavorare in modo trasparente.<br />

Dal 18 luglio in poi, Spinnradl porterà<br />

una ventata di aria fresca nel centro del<br />

paese di San Leonardo con il suo nuovo<br />

negozio nella piazza principale, Via<br />

Carbonai 4.<br />

Anche la sartoria traslocherà nell'ampio<br />

negozio locale nuovo, offrendo tra<br />

l’altro ai clienti che vorranno ordinare il<br />

loro "Psairer Sarner" originale servizio<br />

esclusivo e ancora più spazio per sentirsi<br />

a proprio agio.<br />

La lana di pecora di montagna è fantastica,<br />

non solo perché è calda, sana e<br />

resistente, ma anche perché può ispirare<br />

uno stile di vita ecocompatibile.<br />

Guardate voi stessi.<br />

Spinnradl •<br />

Via Carbonai, 4 & Via Carbonai, 64<br />

I-39015 S. Leonhardo<br />

T. +39 0473 65 61 92<br />

www.spinnradl.it<br />

Lunedì - venerdì orario continuato<br />

9:00 - 19:00<br />

sabato 9:00 - 12:30<br />

Raggiungi la meta, rilassati...<br />

goditi il momento<br />

Hotel-Pizzeria Alpenhof<br />

Hotel-Pizzeria Alpenhof... noi amiamo la pizza!<br />

• NUOVI ORARI DI APERTURA: Venerdì, sabato<br />

e domenica pizza al forno a legna<br />

• Pizza senza glutine e pizza al farro, deliziose coppe<br />

gelato e cocktail dai mille colori<br />

• Ricco buffet a colazione<br />

• Angolo ricreativo per bambini e sala giochi<br />

• Pizza gratis per tutti che compiono gli anni (se il<br />

compleanno è il venerdì, sabato o domenica)<br />

Walter, Gerda ed il loro team saranno lieti della vostra visita<br />

17<br />

Via Passiria, 12 | I-39010 Saltusio | T. +39 0473 645425 | www.alpenhof-suedtirol.com | info@alpenhof-suedtirol.com


NEU in Pfelders:<br />

3,5 km Spaß<br />

PER<br />

UTENTI<br />

DELLA FUNIVIA<br />

IL PARCHEGGIO<br />

È GRATUITO!<br />

SUGGERIMENTO:<br />

con „Grünbodenexpress“<br />

comodamente a<br />

2.000 m e a piedi al<br />

labirinto di pietra e<br />

sul sentiero<br />

panoramico!<br />

ORARIO D’ APERTURA<br />

FUNIVIA PFELDERS:<br />

20 giugno – 27 settembre 2020<br />

Orario continuato<br />

dalle ore 9 alle 16.30<br />

Pista di Mountain Card<br />

aperta ogni giorno<br />

dalle ore 12.00!<br />

Provate: 3,5 km di<br />

divertimento sulla<br />

pista di Mountain-Card<br />

per tutta la famiglia!


Cosa si può fare a<br />

Pfelders quest’estate?<br />

Vi terremo aggiornati su facebook<br />

e sul nostro sito internet.<br />

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Passeiertal<br />

il


Il MuseoPassiria •<br />

Il MuseoPassiria al Sandhof, luogo natale<br />

di Andreas Hofer, mostra attraverso<br />

un percorso alquanto vario e interessante<br />

le mutevoli vicende delle insurrezioni<br />

tirolesi del 1809, con un occhio di<br />

riguardo per la figura di Andreas Hofer.<br />

Le tappe del percorso:<br />

Perché abbiamo bisogno di eroi?<br />

Già all'inizio del percorso i visitatori si<br />

imbattono in molte figure celebri: eroi<br />

della mitologia greca, eroi di guerra,<br />

eroi romanzeschi ed eroi dello sport,<br />

eroi per un solo giorno ed eroi che restano<br />

immortali. Andreas Hofer è uno<br />

tra i tanti. Tutti hanno in comune un<br />

fatto: che non esisterebbero senza un<br />

pubblico.<br />

Europa e Tirolo<br />

Dalla sala proiezioni, dove un cortometraggio<br />

racconta i momenti salienti della<br />

vita di Hofer, si<br />

passa direttamente<br />

al<br />

centro della grande politica in Europa.<br />

Il dominio degli Asburgo era in declino,<br />

Napoleone si faceva strada come nuovo<br />

dominatore dell'Europa. Il Tirolo finì<br />

sotto il dominio della Baviera, che introdusse<br />

troppo precipitosamente delle<br />

riforme anche in Tirolo; fu lo scontro fra<br />

due mondi alquanto diversi. Un conflitto<br />

regionale scatenato dalle grandi potenze,<br />

come ce ne sono stati tanti nella<br />

storia.<br />

La guerra<br />

Nello scontro bellico diretto i combattenti<br />

tirolesi, all'attacco in gruppi disordinati,<br />

affrontarono i bavaresi, che<br />

insieme a francesi e sassoni avanzavano<br />

certamente ordinati e a fila serrate, ma<br />

furono sopraffatti sul terreno insidioso<br />

dei monti. Anche qui il "punto di vista<br />

esterno" è al centro dell'attenzione.<br />

Nel labirinto<br />

Dopo l'ingresso di Hofer nella Hofburg<br />

di Innsbruck, in qualità di reggente, la<br />

mostra conduce il visitatore attraverso il<br />

labirinto dei pensieri che possono aver<br />

affollato la sua mente. L'Austria trattava<br />

la pace con la Francia mentre Hofer, ormai<br />

disperato, credeva ancora nel soccorso<br />

della Provvidenza. Influenzato da<br />

voci e verità diverse vacillava tra abbandonare<br />

e continuare la battaglia.<br />

Era prigioniero della storia, si lasciò<br />

catturare senza opporre resistenza,<br />

per essere infine fucilato a Mantova.<br />

Dalla fucina al firmamento<br />

degli eroi<br />

Solo dopo la morte di Hofer, il fallimento<br />

della rivolta tirolese venne<br />

tramutato in vicenda eroica. I visitatori<br />

apprendono come si giunga a<br />

trasformare in eroe quello stesso Hofer<br />

che in un primo tempo, da parte austriaca,<br />

non pareva più degno di essere<br />

citato a corte. Attraverso monumenti,<br />

dipinti ed opere poetiche si delinea il<br />

percorso fino ai giorni nostri che genera<br />

un eroe sfruttabile da più parti. Un modello<br />

ricorrente con cui avviene la creazione<br />

di tutti gli eroi.<br />

MuseoPassiria •<br />

Via Passiria 72<br />

San Leonardo in Passiria<br />

tel. 0473 65 90 86<br />

info@museum.passeier.it<br />

www.museum.passeier.it<br />

©Foto: MuseumPasseier/Angelika Schwarz<br />

20


La Scuola Pittorica Passiriana •<br />

300 anni fa in Val Passiria era attivo un<br />

curato amante dell’arte, che riuscì a<br />

fondare una sorta di accademia d'arte<br />

rurale a San Martino. Era il sacerdote<br />

Michael Winnebacher (1656-1742), proveniente<br />

da San Martino, che durante<br />

gli studi teologici a Innsbruck presso<br />

i gesuiti si lasciò ispirare per il mondo<br />

dell'arte barocca, stile allora nascente.<br />

Oltre alla poesia in tedesco e latino, egli<br />

stesso si servì di pennelli e pigmenti e<br />

creò immagini per calendari con versi in<br />

forma di cronogramma. I cronogrammi<br />

erano di gran moda nell'Europa del XVII<br />

e XVIII secolo. In un cronogramma, alcune<br />

lettere sono scritte in maiuscolo e,<br />

come numeri romani, indicano l'anno in<br />

cui è stata scritta la poesia. Come esempio<br />

segue un cronogramma dell'anno<br />

1704:<br />

ehr seIe ChrIsto DeM geCreIzIgsten<br />

Oltre alla sua poesia e alla sua pittura,<br />

Michael Winnebacher realizzò la sua<br />

passione per l’arte cercando il contatto<br />

con altri artisti e incoraggiandoli ad<br />

aprire una scuola di pittura nella sua<br />

casa a San Martino in Passiria. Uno degli<br />

artisti che condivise l’entusiasmo per<br />

l’idea di Winnebacher era l'artista meranese<br />

Nikolaus Auer, che si era dedicato<br />

al rococò della Germania meridionale<br />

sotto la guida di Johann Georg Bergmüller<br />

ad Augusta. La richiesta di arte<br />

barocca in Val Passiria e in altri paesi<br />

tirolesi era enorme: numerose chiese e<br />

cappelle dovevano essere adattate al<br />

mutato gusto artistico e gli ornamenti<br />

gotici dovevano essere sostituiti da decorazione<br />

barocche e rococò.<br />

La scuola passiriana divenne sempre<br />

più nota tra i giovani artisti dell’epoca<br />

e così il talentuoso Johann Evangelist<br />

Holzer di Burgusio in Val Venosta raggiunse<br />

Nikolaus Auer in Val Passiria per<br />

imparare i concetti fondamentali della<br />

pittura barocca dal 1724 al 1728. Il giovane<br />

artista venostano continuò la sua<br />

formazione artistica studiando presso<br />

Bergmüller ad Augusta, fino a quando<br />

Holzer non divenne uno dei pittori barocchi<br />

di maggior successo nella Germania<br />

meridionale ed in Austria, fatto<br />

testimoniato anche dalla mostra per<br />

l'anniversario del 2010 ad Augusta,<br />

dove Holzer fu lodato come "pittore<br />

della luce". Oltre a Johann Ev. Holzer,<br />

tra gli allievi della Scuola Pittorica Passiriana<br />

troviamo anche il pittore Josef<br />

Haller di San Martino (1737 - 1773). I<br />

suoi capolavori in pittura a secco e ad<br />

affresco si trovano, oltre a singole opere<br />

in Passiria, nelle chiese parrocchiali<br />

di Ridanna nella valle di Ridanna presso<br />

Vipiteno e nella chiesa parrocchiale di<br />

Novacella nella Valle dello Stubai. Le<br />

sue opere appartengono "alle migliori<br />

opere del rococò tirolese e austriaco"<br />

(Karl Gruber). A San Martino, oltre alla<br />

scuola di pittura , ebbe successo anche<br />

un gruppo di scultori specializzati sulla<br />

lavorazione di arredi e monumenti sacri,<br />

come si può dedurre dalla magnifica<br />

decorazione barocca della chiesa parrocchiale<br />

di San Martino. Il talentuoso<br />

scultore che realizzò le statue dell'altare<br />

maggiore e del pulpito fu Anton Ferner<br />

(ca. 1703 - 1788), che creò anche un monumento<br />

in marmo a San Giovanni Nepomuceno<br />

nella città nuova di Vipiteno.<br />

Tra gli assistenti promettenti di Ferner<br />

incontriamo anche il suo genero Nikolaus<br />

Scheiring, al quale, insieme al suo<br />

suocero maestro, si devono vari meravigliosi<br />

altari in Val Passiria e in Alta Valle<br />

Isarco intorno a Vipiteno. La Scuola<br />

Pittorica Passiriana - secondo il responsabile<br />

dell’arte sacra e della tutela dei<br />

beni culturali della diocesi Karl Gruber<br />

si può parlare di una Scuola d'Arte Passiriana<br />

anche per la sua attività scultorea<br />

- ha ricevuto molti riconoscimenti<br />

nel corso dei decenni da parte delle più<br />

varie istituzioni e personalità: lo scrittore<br />

Beda Weber, il poeta sacerdote<br />

Josef Thaler, il prof. Eugen Turnher, le<br />

tesi di Heinrich Hofer, Barbara Zingerle<br />

e Tiziano Rosani, l'Associazione per<br />

la cultura e la salvaguardia della patria<br />

di Passiria, l’amministrazione comunale<br />

di San Martino in Passiria, lo storico<br />

dell'arte Hanns-Paul Ties, il MuseoPassiria<br />

e il Museo Castel Tirolo - Direttore<br />

Leo Andergassen, per citarne soltanto<br />

alcuni. A breve Castel Tirolo ospiterà<br />

una mostra speciale dedicata alla Scuola<br />

Pittorica Passiriana.<br />

Heinrich Hofer<br />

Foto in alto: Isidor Plangger; Foto in basso: Targa<br />

commemorativa per Michael Winnebacher presso la<br />

canonica di Moso<br />

Bellissimi „Dirndl“, bella moda estiva<br />

e una vasta selezione di moda escursionistica!<br />

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Via Passiria, 3/a• 39010 S. Martino/Saltusio in Pass.<br />

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Escursioni naturalistiche •<br />

Riscopri la Val Passiria con Gernot e Arnold!<br />

Da inizio maggio ai primi di ottobre, i<br />

turisti hanno la possibilità di scoprire le<br />

affascinanti sfaccettature della Val Passiria.<br />

A rendere possibile questa scoperta<br />

sono le due guide escursionistiche Gernot<br />

e Arnold. Il loro amore per la flora<br />

e la fauna locali rende queste escursioni<br />

qualcosa di unico, durante le quali<br />

è possibile non solo scoprire i luoghi<br />

più belli della valle, ma anche imparare<br />

molte cose utili e interessanti sul Parco<br />

Naturale Gruppo di Tessa, il più grande<br />

dei Parchi Naturali dell'Alto Adige.<br />

Da 30 anni si fa escursionismo nel verde<br />

della natura della Val Passiria e ancora<br />

oggi è molto popolare. Allo stesso<br />

tempo le escursioni hanno preso piede<br />

anche in tutte le comunità del Parco<br />

Naturale del Gruppo di Tessa: Senales,<br />

Naturno, Tirolo, Lagundo,<br />

Parcines<br />

e qui<br />

in Val<br />

Passiria. Ogni martedì gli ospiti possono<br />

partire con Gernot e Arnold e vivere<br />

un'escursione molto speciale.<br />

I tour sono sempre adattati alle<br />

stagioni.<br />

In primavera le escursioni si svolgono<br />

a fondovalle e non prevedono molti<br />

metri di dislivello. Al centro delle prime<br />

escursioni dell'anno c'è il risveglio della<br />

natura, i primi uccelli che tornano a cinguettare<br />

e lo scioglimento della neve.<br />

A tal fine sono previsti appositi tour, ad<br />

esempio alla cascata “Stieber Wasserfall”<br />

o al sentiero delle gole “Passerschlucht”.<br />

Nei mesi estivi si può salire un po' più in<br />

alto, circondati dall’aria fresca di montagna.<br />

All'inizio si cammina lungo la<br />

bella roggia di Ulvas e i prati di montagna<br />

in fiore; in seguito si prosegue l'escursione<br />

verso la malga Schneidalm, il<br />

lago Seebersee o il lago Faglssee. Qui<br />

gli ospiti possono conoscere la flora e<br />

la fauna locali, imparare come ci si comporta<br />

in natura, interpretare i segnali<br />

del tempo per non essere sorpresi da<br />

un temporale e conoscere i più importanti<br />

numeri di emergenza.<br />

L'autunno è dedicato agli animali<br />

selvatici. Gernot porta sempre con<br />

sé un cannocchiale e un binocolo<br />

durante le escursioni, in modo che<br />

gli ospiti possano osservare da vicino<br />

gli animali. Se siete fortunati, potrete<br />

osservare marmotte, avvoltoi<br />

barbuti, camosci, stambecchi e molti<br />

altri animali alpini nel loro habitat naturale.<br />

Ma l'Alto Adige non affascina solo con<br />

le specie animali a quattro zampe, bensì<br />

anche con un'ampia scelta di volatili<br />

da osservare. L'Alto Adige ospita circa<br />

120 specie di uccelli e ognuna di queste<br />

ha una sua storia. Durante le escursioni,<br />

alcune delle quali si svolgono lungo<br />

l'Alta Via di Merano, si può anche imparare<br />

molto sugli insediamenti, sulla<br />

storia e sulla culturale della Val Passiria.<br />

A seconda dell'escursione, si possono<br />

scoprire delle coppelle, particolari rocce<br />

con incavi emisferici. Rappresentano<br />

i primi segni dell'umanità e si trovano<br />

soprattutto lungo vecchi passi, attraversamenti<br />

e luoghi esposti. Ci sono<br />

diverse teorie su queste coppelle: potrebbero<br />

essere state costellazioni, segni<br />

di sentieri, oggetti sacrificali o segni<br />

di demarcazioni tra i popoli. Tuttavia è<br />

curioso che si trovino sempre in luoghi<br />

da cui si ha un ampio orizzonte dove si<br />

può intravedere il segnale successivo.<br />

Indipendentemente da quale teoria<br />

si avvicini di più alla verità, una cosa è<br />

certa: non sono di origine naturale. Le<br />

coppelle più note del parco naturale si<br />

trovano nei laghi di Sopranes di Tirolo,<br />

ovvero al lago di Vizze e a quello di Casere.<br />

In totale in questa zona si possono<br />

contare oltre 200 coppelle, alcune delle<br />

quali si trovano proprio accanto al marciapiede.<br />

Un'altra tappa obbligatoria per chi è interessato<br />

alla storia della valle è l'escursione<br />

che passa davanti alla malga Andelsalm<br />

nell’Alta Val Passiria. Lì è stato<br />

trovato carbone vecchio di 8.000 anni.<br />

A prescindere da quali escursioni scegliate,<br />

ognuna di esse è unica e potrete<br />

imparare molte informazioni interessanti<br />

da due guide escursionistiche che<br />

mettono il cuore e l'anima nella loro<br />

professione.<br />

Le escursioni variano in lunghezza a seconda<br />

della stagione. All'inizio si deve<br />

22


pianificare un tempo di camminata di<br />

circa 3 ore con un dislivello di circa 400<br />

metri. In estate ci sono escursioni un po'<br />

più lunghe e impegnative con un tempo<br />

di percorrenza di 5-6 ore e un dislivello<br />

di circa 800 metri.<br />

Per poter partecipare ad un'escursione<br />

è necessario registrarsi all'ufficio<br />

turistico fino alle ore 17:00 del giorno<br />

precedente recandosi personalmente<br />

in ufficio o chiamando il numero<br />

0473 65 61 88.<br />

Alle escursioni possono partecipare<br />

al massimo 10 persone. Quest'anno<br />

vengono applicate le regole generali<br />

di sicurezza in materia sanitaria, come<br />

mantenere la distanza e portare con sé<br />

la mascherina.<br />

Qui si presentano le guide<br />

escursionistiche:<br />

Nome: Gernot<br />

Età: 46 anni<br />

Professione:<br />

guardiano di<br />

animali e guida<br />

escursionistica<br />

dal 2013<br />

Hobby: fare<br />

escursioni e<br />

suonare il pianoforte<br />

e la<br />

tromba<br />

Stagione migliore: l’autunno. Le giornate<br />

sono più chiare e il pericolo di temporali<br />

è minore<br />

Animale preferito: Uccelli rapaci<br />

Escursione più bella: la malga Seeberalm<br />

a Plan<br />

Fiore più bello: la genziana primaverile<br />

Il posto migliore per rilassarsi: Stritzon -<br />

la montagna locale di Plata<br />

Il lago più bello: il lago Imstsee a Plan<br />

La vetta più bella:<br />

Cima delle Anime a Plan<br />

Cosa non perdere in Val Passiria:<br />

il sentiero panoramico di Plan<br />

L'esperienza più divertente durante<br />

un'escursione: qualcuno ha perso la<br />

suola della sua scarpa durante un'escursione<br />

al lago Faglssee.<br />

Cosa rende Arnold speciale? La sua<br />

incredibile conoscenza in ogni campo.<br />

Che si tratti di piante o animali e soprattutto<br />

uccelli: semplicemente un esperto<br />

in tutto e per tutto.<br />

La cosa più bella della Val Passiria?<br />

Il paesaggio<br />

Quale suggerimento vorresti dare ai<br />

nostri ospiti durante il viaggio?<br />

Rimanete sempre sui sentieri segnalati<br />

23<br />

Nome: Arnold<br />

Età: 59 anni<br />

Professione:<br />

guida escursionistica<br />

Hobby: escursionismo,<br />

ornitologia<br />

e erboristeria<br />

Stagione migliore:<br />

la primavera.<br />

Dopo il lungo periodo invernale<br />

di magra, la natura si risveglia di nuovo.<br />

È un periodo molto impressionante: risuona<br />

il canto degli uccelli e le piante<br />

cominciano a germogliare, semplicemente<br />

un momento magico.<br />

Animale preferito: il picchio muraiolo<br />

L'escursione più bella: da Plan ai laghi<br />

di Sopranes. 10 laghi 10 colori - unica<br />

nel suo genere<br />

Fiore preferito: genziana nana<br />

Il posto migliore per rilassarsi: i prati di<br />

montagna sopra Ulvas<br />

Il lago più bello: il lago Nero di Tumolo<br />

La cima più bella: il Monte Scabro<br />

Cosa non perdere in Val Passiria: il sentiero<br />

circolare dal lago Seebersee<br />

L'esperienza più divertente di un'escursione:<br />

le domande paradossali che una<br />

persona del posto non si porrebbe mai.<br />

Per esempio: "Qui tutti i pastori sono<br />

duri d'orecchi? "No, perché?" "Non ci<br />

sarebbe da stupirsi dato il fracasso di<br />

tutti questi animali e i loro campanacci.”<br />

Oppure: "Perché il Signore Dio ha<br />

creato queste vespe? Sono inutili!"<br />

Cosa rende Gernot speciale?<br />

È molto competente, professionale, sa<br />

molte cose e ha un modo piacevole di<br />

condividere le sue conoscenze con le<br />

persone.<br />

La cosa più bella della Val Passiria?<br />

avere la fortuna di vivere qui. La nostra<br />

patria è di un’originalità e bellezza insostituibile.<br />

Quale suggerimento vorresti dare ai<br />

nostri ospiti? Durante le escursioni, godetevi<br />

la natura in modo consapevole<br />

e con tutti i sensi. Così l'escursionismo<br />

diventa una vera e propria esperienza.<br />

Barbara Hofer


Le erbe sane della Val Passiria •<br />

Rosi Mangger è conosciuta ben oltre la<br />

Val Passiria come erborista e fiorista. Ciò<br />

che una volta risultava efficace e curativo<br />

per i contadini nei masi oggi è stato<br />

sostituito dalla medicina. Tuttavia, oggigiorno<br />

le erbe lenitive stanno riacquisendo<br />

importanza e considerazione e a<br />

fargli da cornice vi sono la natura locale<br />

con i suoi splendidi fiori! Pertanto abbiamo<br />

parlato con Rosi, perché in molti casi<br />

questo metodo può essere una vera alternativa<br />

o un'integrazione alla medicina<br />

convenzionale.<br />

Hai iniziato la tua carriera di fiorista.<br />

Come mai ti sei interessata sempre più<br />

alle erbe e ai metodi di guarigione naturali?<br />

Da bambina accompagnavo sempre mia<br />

nonna. Facevamo un sacco di passeggiate<br />

per campi e prati, e nei boschi cercavamo<br />

piante medicinali, bacche, legna<br />

e funghi. Questa passione per le erbe mi<br />

ha poi accompagnato fino alla mia prima<br />

giovinezza e, poiché volevo fare qualcosa<br />

con le piante, ho deciso di imparare<br />

la professione di fiorista. Quando ero<br />

incinta del mio primo figlio mi è venuta<br />

la bronchite, e, ricordandomi di quanto<br />

avevo appreso con mia nonna e con la<br />

mia famiglia, ho deciso di prendere il libro<br />

delle erbe e di consultarlo. All'inizio<br />

ho raccolto solo qualche informazione<br />

in maniera informale, ma successivamente<br />

ho scoperto che questi metodi<br />

di guarigione naturale dimostravano la<br />

loro efficacia. Dopo un'escursione alla<br />

ricerca di erbe con la mia amica Seda,<br />

mi sono resa conto che il mondo delle<br />

erbe era la mia passione e ho iniziato a<br />

studiare questo settore. All'inizio ho seguito<br />

corsi di formazione per la coltivazione<br />

delle erbe e, dopo molte formalità<br />

amministrative, sono finalmente riuscita<br />

a piantare delle piante lenitive nel mio<br />

giardino. Tutto questo accadeva sette<br />

anni fa. Ho fatto altri corsi di formazione,<br />

ad esempio come quelli per diventare<br />

erborista o istruttrice di Kneipp, corsi di<br />

medicina popolare e molti altri.<br />

Cosa significa il termine "erborista"?<br />

Significa insegnare alla gente i principi curativi<br />

delle erbe e in generale delle piante<br />

medicinali. Devo ammettere che mi piace<br />

parlare delle vecchie e dimenticate erbe<br />

medicinali e selvatiche. Il duro corso di<br />

formazione si svolge nell’arco di un anno<br />

e qualche mese in più e si svolge in collaborazione<br />

con l’Abbazia di Novacella e<br />

la scuola Gundermann. Qui si impara non<br />

solo a riconoscere le erbe in ogni stagione,<br />

ma anche a usarle in cucina e nel trattamento<br />

medico di casa.<br />

Nel tuo maso si può anche partecipare<br />

a visite guidate, corsi di formazione e<br />

seminari. Cosa vorresti trasmettere ai<br />

visitatori?<br />

Per me è importante mostrare alle persone<br />

un nuovo e più intenso approccio<br />

secondo cui poter badare alla propria<br />

salute con metodi naturali fino alla vecchiaia.<br />

Vorrei anche mostrare la facilità<br />

nel poter creare una piccola farmacia di<br />

erbe nel proprio giardino o balcone. Tuttavia,<br />

c’è bisogno di tempo per arrivare<br />

a questo obiettivo. "Perché se non ti<br />

prendi del tempo per la tua salute, prima<br />

o poi dovrai prenderti molto tempo<br />

per la tua malattia". (Sebastian Kneipp)<br />

Da inizio aprile organizzo passeggiate<br />

erboristiche settimanali, visite guidate e<br />

seminari.<br />

Molte persone oggi soffrono di depressione<br />

e di ansia. Che cosa ha da offrire la<br />

natura in termini di sostanze con pochi<br />

effetti collaterali che non creano dipendenza?<br />

Gli stati d'ansia e la depressione hanno<br />

spesso a che fare con i sintomi della carenza.<br />

Queste carenze sono molto spesso<br />

dovute ad una cattiva alimentazione,<br />

24<br />

ad una insufficiente esposizione ai raggi<br />

solari (soprattutto in inverno) e ad un'attività<br />

fisica troppo ridotta. Quando si affrontano<br />

questi tre punti, si denota spesso<br />

un miglioramento nei disturbi fisici.<br />

Anche la depressione e l'ansia possono<br />

essere influenzate positivamente. Inoltre,<br />

erbe come l'erba di San Giovanni,<br />

che non presenta quasi nessun effetto<br />

collaterale, possono avere un impatto<br />

positivo. Su questo tema ho deciso di<br />

scrivere un libro, che sarà pubblicato a<br />

metà luglio dalla casa editrice Raetia.<br />

Il titolo è "Das Kräuterwissen meiner<br />

Großmutter" (it. Tutta la conoscenza di<br />

mia nonna sulle erbe. Il libro è attualmente<br />

disponibile solo in tedesco). Mi<br />

occupo specificamente di queste domande<br />

e descrivo l'effetto delle singole<br />

piante e i loro possibili impieghi in cucina<br />

e nella cura in casa.<br />

Qual è la tua erba preferita o in quali<br />

settori ti senti davvero di poter aiutare<br />

le persone?<br />

In realtà non ho un'erba preferita, perché<br />

le amo quasi tutte allo stesso modo.<br />

La natura si contraddistingue per diversità<br />

ed abbondanza, e in questo caso<br />

la quantità che mette a disposizione è<br />

qualcosa di positivo. La mia famiglia<br />

utilizza oltre 400 diverse erbe locali, mediterranee<br />

e di altri continenti. Il mix di<br />

erbe per risanare i dolori allo stomaco è<br />

il mio cavallo di battaglia. Gli ingredienti<br />

principali sono la cinquefoglia tormentilla<br />

locale e l’angelica, utilizzate per secoli<br />

nell’arco alpino soprattutto per via dei<br />

loro tannini, capaci di curare i vari disturbi<br />

di stomaco e la diarrea. Ho riscontrato<br />

anche un esito positivo con la mia tintura<br />

officinale per lenire i dolori del collo e<br />

della gola. Si tratta di erbe che vengono<br />

utilizzate per i gargarismi e proteggono<br />

sia la gola che la faringe dai tipici<br />

raffreddori. Anche per la depressione, la


natura ha a disposizione una varietà di<br />

rimedi. Una pianta quasi dimenticata,<br />

ma molto apprezzata, è la nostra buona<br />

vecchia rosa canina, importante per un<br />

sistema immunitario sano con il suo alto<br />

contenuto di vitamina C. Da quest'anno<br />

ho coltivato una vecchia varietà di rosa<br />

canina che contiene il 53% in più di vitamina<br />

C di un limone! Con questa rosa<br />

e con altre erbe creo dei magnifici tè,<br />

sali di erbe, saponi e molto altro ancora.<br />

Negli ultimi anni, persone con chiare<br />

diagnosi mediche si sono avvicinate<br />

a me più volte chiedendomi consiglio<br />

su come trattare i loro dolori senza ricorrere<br />

alla medicina. Insieme abbiamo<br />

raccolto erbe per il loro trattamento.<br />

In altrettante molte occasioni queste<br />

persone mi hanno confermato che le<br />

erbe erano state di aiuto, portando loro<br />

sollievo. Per me queste testimonianze<br />

sono la prova schiacciante che la natura<br />

ci aiuta.<br />

Le erbe, gli oli essenziali e le tinture<br />

sono adatti anche ai bambini?<br />

Non tutte le erbe sono adatte ai bambini,<br />

soprattutto non nella stessa dose<br />

degli adulti. Posso solo sconsigliare l'uso<br />

di tinture e oli essenziali per i bambini,<br />

perché se usati scorrettamente o eccessivamente,<br />

fanno più male che bene. Anche<br />

se uso erbe adatte ai bambini, le uso<br />

sempre con cautela. Prima di applicare<br />

qualcosa sui bambini, è necessario consultare<br />

una persona competente.<br />

Anche le erbe selvatiche hanno da tempo<br />

preso piede in cucina. Quali di queste<br />

hanno un ruolo culinario per te?<br />

Nella mia cucina le erbe aromatiche,<br />

soprattutto quelle selvatiche, vengono<br />

usate quotidianamente. Nei mesi invernali<br />

utilizzo quelle che sono ancora verdi<br />

e rigogliose, come il crescione d'acqua<br />

o la stellaria media. A volte con queste<br />

faccio anche il sale alle erbe selvatiche<br />

o da prato. Altrimenti, all'inizio della primavera<br />

inizio a raccogliere le mie erbe<br />

selvatiche preferite come l'aglio selvatico,<br />

il tarassaco o l'erba cipollina selvatica.<br />

Con queste creo squisite insalate ma<br />

anche pesto o zuppe. Nel mio libro delle<br />

erbe ho descritto ricette veloci da preparare<br />

ed in parte antiche tramandate<br />

da mia nonna, che già a suo tempo ne<br />

conosceva l'effetto benefico per il corpo.<br />

Quindi le erbe sono particolarmente<br />

importanti per me, perché contengono<br />

molti ingredienti e ci mantengono sani.<br />

A tal riguardo, mi piace riferirmi al proverbio:<br />

"Il vostro cibo dovrebbe essere<br />

le vostre piante medicinali e le vostre<br />

piante medicinali dovrebbero essere il<br />

vostro cibo".<br />

I problemi digestivi sono un problema<br />

comune nel mondo occidentale. Quali<br />

consigli puoi darci a riguardo?<br />

L'80 % del nostro sistema immunitario si<br />

trova nel nostro sistema gastrointestinale.<br />

Una flora intestinale sana è quindi di<br />

enorme importanza per la nostra salute<br />

e possiamo mantenerla sana solo con<br />

il cibo fresco e non lavorato. I prodotti<br />

industriali vengono sterilizzati per poterli<br />

conservare in secondo momento e comunque<br />

contengono poche fibre e molti<br />

additivi. I nostri antenati nella regione<br />

alpina mangiavano molti crauti in inverno,<br />

pieni di importanti batteri e vitamine.<br />

Sono questi i probiotici che aiutano<br />

molto. Le sostanze amare, rintracciabili<br />

in molte erbe ed insalate, hanno<br />

anche un importante effetto<br />

di supporto sui nostri organi<br />

digestivi e disintossicanti.<br />

Negli ultimi anni, però,<br />

queste sostanze amare<br />

sono state estratte dalle<br />

piante perché non<br />

piacciono alla gente.<br />

Ci vorrebbero solo circa<br />

10-12 giorni per abituarci<br />

di nuovo a queste sostanze<br />

salutari ed avvertire i loro<br />

effetti benefici. Normalmente,<br />

la varietà di erbe culinarie, insalate<br />

e un sufficiente esercizio fisico sono sufficienti<br />

per ottenere una sensazione di<br />

benessere nel tratto gastrointestinale. In<br />

casi di emergenza, si può ancora tuttavia<br />

bere una tisana amara per lo stomaco.<br />

Monika Pfitscher<br />

Kraedu •<br />

Karlegg 4A - 39015 San Leonardo<br />

T. +39 393 985 51 23<br />

Informazioni su www.kraedu.net<br />

Servizi inclusi per gli ospiti<br />

di casa : Piscina scoperta<br />

Campi da Tennis · Escursioni<br />

guidate · Noleggio E-Bike<br />

Pista di patinaggio<br />

pure psairer lebenslust<br />

MARTINERHOF‘S HOTELS MARTINERHOF‘S BRAUHAUS MARTINERHOF’S VISITE GUIDATE<br />

Hotel birrificio Martinerhof<br />

Nel primo hotel birrificio dell‘ Alto Adige<br />

sono a disposizione 27 camere comfort<br />

progettate al tema della birra con una<br />

meraviglia vista sulle montagne della Val<br />

Passiria.<br />

Hotel Unterwirt del Martinerhof<br />

Moderne al tema di vino progettate camere<br />

dietro l‘ apparenza storica. Qui si trova anche<br />

la propria cantina di vino „PASSIR“ e l‘<br />

accogliente bar Unterwirt.<br />

Ristorante · Pizzeria · Bar · Birrificio<br />

Terrazza, cantina del birrifico e giardino.<br />

Qui si incontrano nostrani e ospiti e fanno<br />

amicizia ad una birra naturale „Martinsbräu“.<br />

NOVITA! Consegna al domicilio<br />

Vi portiamo le nostre pizze,<br />

birra e vino a casa!<br />

Visite<br />

Offriamo le visite del nostro birrificio<br />

artigianale con degustazione siccome le<br />

visite della nostra cantina di vino con la<br />

nostra Sommelier Sonja Zehani.<br />

Gli orari precisi si trovano sul programma<br />

settimanale dell‘ ufficio turistico della Val<br />

Passiria, o gli chiedete direttamente:<br />

Email: info@martinerhof.it<br />

Tel.: +39 0473 641226<br />

25<br />

39010 San Martino in Passiria · Via Passo Giovo 15 · Tel.: +39 0473 641226 · info@martinerhof.it<br />

www.martinerhof.it


Un tipico giorno di vacanza in Val Passiria •<br />

Il racconto di Barbara Hofer<br />

Dopo una notte riposante, la mattina<br />

vengo svegliata da vari suoni. Il gallo<br />

nel cortile vicino canta, i bambini si inseguono<br />

attraverso la stanza, la nonna<br />

scava rumorosamente nella sua valigia<br />

e mio marito russa forte come se stesse<br />

abbattendo un albero con una motosega.<br />

Mi sembra di essere a casa, solo<br />

che sono le 5 del mattino. Beh, tanto<br />

sono già in piedi. Non vedo l'ora di fare<br />

colazione! Macedonia, uova, panini freschi<br />

e succo di frutta appena spremuto,<br />

semplicemente tutto quello che il mio<br />

cuore desidera. Appena i bambini sono<br />

pronti andiamo nella sala della colazione.<br />

Sono le 9:30 - come<br />

è successo? Non<br />

importa.<br />

Dopo<br />

una<br />

ricca colazione siamo pronti per la giornata.<br />

Andiamo in autobus fino a Saltusio<br />

e in funivia fino alla stazione a monte<br />

dell’Hirzer. Vogliamo ammirare la natura<br />

idilliaca della Val Passiria con tutti i suoi<br />

animali tipici, un pasto tradizionale e un<br />

lungo bagno di sole sul prato di montagna.<br />

Arrivando alla malga ci sorprendiamo<br />

della mandria di alpaca accanto alle<br />

mucche. Chi avrebbe mai pensato che<br />

questi animali vivessero qui? I bambini<br />

sono entusiasti e vogliono giocare con<br />

gli animali. Purtroppo gli animali la vedono<br />

in modo diverso e la grande sofferenza<br />

è preprogrammata. Ci vogliono<br />

me, mio marito, la nonna, loro zia e loro<br />

zio per calmare i ragazzi. Ma alla fine<br />

solo il cibo ce l'ha fatta di nuovo. Tutti<br />

stanno morendo di fame e come dolce<br />

stiamo gustando i migliori canederli<br />

che abbiamo mai mangiato: i "Marillenknödel"<br />

sono fatti con la pasta di patate<br />

con un'albicocca dentro, roteati in<br />

un composto di pangrattato e zucchero<br />

e un filo di burro fuso sopra. Un dolce<br />

che si può solo sognare. Quelli classici<br />

salati invece, si fanno con il pane<br />

vecchio. Questo è un bel modo per<br />

consumare gli avanzi del pane e in<br />

Alto Adige si può scegliere tra i<br />

gusti: speck, formaggio, barbabietola<br />

o spinaci. Una vera e tipica<br />

delizia!<br />

La malga ha anche un caseificio<br />

e noi ordiniamo formaggio e<br />

speck fatto in casa. Purtroppo<br />

non riusciamo a mangiare tutto<br />

e portiamo il resto con noi.<br />

Dopo pranzo, i bambini giocano<br />

nel parco giochi, gli adulti giocano<br />

a scopa e cercano di abbronzarsi.<br />

Funziona molto bene qui in<br />

montagna, per non dire troppo<br />

bene: ci scottiamo tutti al sole, ma<br />

l'escursione meritava. Nel tardo<br />

26<br />

pomeriggio iniziamo il viaggio di ritorno<br />

all'hotel e sulla strada per la funivia<br />

ci fermiamo per fare delle foto. Riunire<br />

tutti in una sola foto è un compito erculeo.<br />

La nonna è indietro, i bambini sono<br />

ovunque e mio marito è al telefono con<br />

sua madre da 2 ore. Continuo a gridargli<br />

di salutarla da parte di tutti noi, ma<br />

non mi sente anche se urlo. Arrivati alla<br />

funivia abbiamo un piccolo problema:<br />

nella cabina che sta per partire non<br />

sono rimasti abbastanza posti. Cosa<br />

fare? Separarci o aspettare la prossima?<br />

Una decisione difficile. La nonna vuole<br />

aspettare, i bambini vogliono andarsene,<br />

a mio marito non ne importa e io sarei<br />

felice se solo decidessero. Quando<br />

abbiamo deciso, la funivia è già partita<br />

e dobbiamo aspettare la prossima.<br />

Beh, fa lo stesso.<br />

Arrivati in hotel, ci rinfreschiamo per la<br />

cena. Dobbiamo prima abituarci all'ora<br />

locale per la cena. Chi mangia alle 7 di<br />

sera? Mi chiedo cosa faranno se più tardi<br />

avranno fame. Meno male che abbiamo<br />

speck e formaggio. Quindi siamo<br />

pronti in caso di emergenza. Tornati in<br />

sala da pranzo ordiniamo l'acqua del rubinetto<br />

perché ha un sapore così buono<br />

qui. Dopo, la cena è di nuovo all'ordine<br />

del giorno. Devo ammettere che la cucina<br />

qui in Val Passiria è eccellente. C'è<br />

il filetto di cervo con cavolo rosso e riso<br />

bianco. Potrei cucinarlo a casa qualche<br />

volta. Per il dessert c'è il Kaiserschmarren,<br />

una frittata dolce spezzettata all’uvetta.<br />

I bambini vogliono il gelato per<br />

dessert e la nonna vuole un bicchiere<br />

di vino da dessert. Più tardi, la sala da<br />

pranzo si svuota. Noi siamo gli ultimi.<br />

Faremo un’altra partita di scopa e poi<br />

andremo in camera. I bambini non sono<br />

ancora stanchi. Penso a quello che potremmo<br />

fare domani e decido che deciderò<br />

domani.


Negozi al dettaglio in<br />

Val Passiria<br />

offrono prodotti<br />

Psairer caseificio bio!<br />

Psairer caseificio bio<br />

Psairer caseificio bio e C&C Euromarket a San Leonardo •<br />

Sviluppare ulteriormente la cooperazione<br />

tra Psairer caseificio bio e C&C<br />

Euromarket a San Leonardo.<br />

Il Psairer caseificio può guardare al futuro<br />

con fiducia e sicurezza: grazie alla<br />

crescente domanda di tipi speciali di<br />

formaggio che non sono disponibili<br />

ovunque, negli ultimi anni l'azienda è<br />

riuscita a conquistare una solida posizione<br />

sul mercato. Sono già previsti ulteriori<br />

investimenti nella produzione. La<br />

qualità è la priorità assoluta per il giovane<br />

team di sette collaboratori, e viene<br />

ottenuta utilizzando latte fieno dei masi<br />

bio della Val Passiria che viene lavorato<br />

in modo artigianale per produzioni di<br />

pregio inimitabile.<br />

Dalla zona industriale al centro<br />

di San Leonardo<br />

I formaggi speciali meritano una presentazione<br />

speciale. Per questo motivo,<br />

il precedente punto vendita nella zona<br />

"Lahne" a San Martino nella Val Passiria<br />

non sarà più aperto e verrà, invece,<br />

integrato nella collaborazione con C&C<br />

Euromarket Delucca a San Leonardo.<br />

In passato c'è già stata un'ottima collaborazione<br />

con Euromarket. In futuro<br />

diventerà il primo punto di riferimento<br />

per tutti gli amanti del formaggio unico<br />

del Psairer caseificio bio.<br />

Una decisione ragionata<br />

La decisione è stata presa a causa della<br />

perpetua mancanza di cambiamento<br />

nulla nella zona artigianale "Lahne":<br />

muri di cemento davanti al negozio,<br />

nessun posto auto, un'atmosfera poco<br />

attraente e perciò anche mancanza di<br />

clienti. Invece di continuare ad aspettare<br />

un miglioramento e di investire ogni<br />

anno migliaia di euro in una rivalutazio-<br />

ne a metà strada, si è quindi deciso di<br />

optare per un’alternativa più favorevole.<br />

In questo modo si risparmia denaro,<br />

risorse e tempo che possono essere utilizzati<br />

meglio in altri ambiti.<br />

Nuova presentazione, nuova dipendente<br />

Il C&C Euromarket nel centro di San Leonardo<br />

in Val Passiria porterà quindi in<br />

futuro l'intera gamma di Psairer formaggi<br />

durante tutto l'anno e lo farà vedere<br />

eccome. Una vetrina dal design accattivante<br />

gestito da personale altamente<br />

qualificato farà da ambasciatore del<br />

formaggio biologico tanto ricercato.<br />

Non vediamo l’ora di dare il benvenuto<br />

ad una nuova collaboratrice nella produzione<br />

di formaggio con un diploma<br />

di scuola superiore tecnica dell’istituto<br />

tecnico Fürstenburg, che attualmente<br />

sta completando il suo apprendistato<br />

come specialista casearia presso la<br />

scuola professionale di Rotholz vicino a<br />

Jenbach (Austria) e ha concluso il suo<br />

primo anno di formazione con lode.<br />

La qualità biologica di prima classe<br />

rimane la stessa<br />

Ciò che non cambierà in futuro è l'alta<br />

qualità biologica e la produzione artigianale<br />

delle singole varietà di formaggio.<br />

Sono due dei punti forti del Psairer caseificio<br />

bio, che gli assicurano la sua posizione<br />

sul sul mercato. I migliori esempi<br />

sono le varietà di formaggio a pasta molle<br />

Camembert, Blauweiser, Schneeberger<br />

e Schildhöfer, ma anche il formaggio<br />

di capra biologico o le popolari varietà<br />

formaggio grasso al pepe Hofer e il formaggio<br />

di latte fieno. Inoltre, il formaggio<br />

del caseificio biologico è disponibile<br />

in molti negozi di specialità altoatesine e<br />

si è assicurato un posto fisso presso vari<br />

27<br />

esponenti dell'industria alberghiera e<br />

della ristorazione biologica dell'Alto<br />

Adige, poiché si inserisce perfettamente<br />

nella filosofia di dare la precedenza<br />

ai cibi particolari provenienti<br />

dalle immediate vicinanze.<br />

In ricompensa per il duro lavoro<br />

In fondo, però, il nostro obiettivo è<br />

quello di ottenere un prezzo ragionevole<br />

del latte per i 16 soci della cooperativa<br />

dei quattro comuni della Val<br />

Passiria che ci forniscono un volume<br />

di consegna annuale di 800.000 litri<br />

di latte biologico. In questo modo<br />

vogliamo garantire a loro, che il<br />

bello ma anche duro lavoro al maso<br />

senza neanche un singolo giorno di<br />

riposo tutto l’anno ne valga la pena.<br />

Grazie a tutte le persone coinvolte!


La Cresta del Giovo nell’Alta Via della Val Passiria •<br />

L'escursione consigliata per una vista mozzafiato<br />

Un'escursione che ogni anno è in cima<br />

alla mia lista è la Cresta del Giovo<br />

nell’Alta Via della Val Passiria. Questa<br />

meta combina tutto ciò che si può desiderare<br />

da una tipica escursione: vista<br />

panoramica, cime, laghi e prati di montagna.<br />

La partenza è alla cosiddetta “Römerkehre”<br />

(l'ultimo tornante prima del<br />

Passo Giovo) sopra Valtina. Passando<br />

per il rifugio Flecknerhütte, l'escursione<br />

prosegue fino al Monte Fumaiolo (ted.<br />

“Glaitner Joch”). Ed ecco che la prima<br />

vista mozzafiato non tarderà ad arrivare:<br />

dopo una piacevole escursione di un’ora<br />

e mezza si raggiunge il Monte Fumaiolo,<br />

il punto più alto dell'escursione<br />

posto a 2.389 m. Questo luogo ci offre<br />

una vista a 360°: si<br />

può ammirare<br />

infatti<br />

l'intera<br />

Val Passiria fino ad intravedere Merano<br />

mentre si è circondati dalle Alpi<br />

dello Ötztal, dello Stubai, dello Zillertal<br />

e da quelle sarentine. In lontananza si<br />

intravede anche il piccolo e il grande<br />

Monte Luco, a destra la Cima Altissima<br />

sopra Plan e a sinistra il Corno Bianco<br />

della Val Sarentina. Qui vale la pena soffermarsi<br />

un attimo e godersi il momento.<br />

Poi si prosegue oltre il Passo Schlattacher<br />

fino a giungere a tre laghi. Il più<br />

grande è il Lago Malo, attorno al quale<br />

ruotano diverse saghe e leggende: dalle<br />

streghe che si dice abbiano vissuto<br />

lì, all'oro che si dice sia depositato sul<br />

fondo del lago, fino ad una misteriosa e<br />

pericolosa creatura che si dice stia galleggiando<br />

nell'acqua. In ogni caso, questo<br />

lago cristallino di montagna è bellissimo.<br />

Gli escursionisti esperti e in forma<br />

possono anche avventurarsi salendo<br />

sulla cima "Piccola Punta di Montecroce"<br />

(2.518 m), che si trova proprio sopra<br />

il lago. Il tragitto richiede circa un'ora<br />

di tempo in più. Al lago si fa una breve<br />

pausa e uno spuntino a base di formaggio,<br />

speck e pane (“holbmittogen”, nel<br />

dialetto della Val Passiria) mentre ci<br />

si rilassa godendo la vista del lago e<br />

della cima sopra di esso. Solitamente<br />

all'inizio di giugno c'è ancora un po'<br />

di neve, destinata a sciogliersi ben<br />

presto, che tuttavia non costituisce<br />

un ostacolo ai fini dell'escursione.<br />

Dal lago si prosegue poi su pendii e<br />

circhi montani. A causa dell'altitudine<br />

decrescente, la vista cambia. Da<br />

questo punto si può vedere esattamente<br />

il sentiero lungo i prati che resta<br />

da percorrere. Nell’orizzonte solo<br />

montagne a perdita d'occhio: il posto<br />

perfetto per schiarirsi le idee. Tra i<br />

prati di montagna in fiore ci si avvicina<br />

28<br />

sempre più all’altopiano “Stuller Mahder”.<br />

È qui che la temperatura ricomincia<br />

a salire lentamente. Un consiglio:<br />

prima di iniziare l’escursione, sarebbe<br />

il caso di applicare la crema solare sul<br />

collo e sui polpacci, visto che in estate il<br />

sole picchia da dietro sulle spalle e vista<br />

la scarsa presenza di tratti ombreggiati.<br />

L'aria calda fa emergere al naso effluvi<br />

di erbe dei prati di montagna mentre si<br />

passa davanti a piccole capanne, verdi<br />

pendii e a scogliere calcaree. Dopodiché<br />

non manca molto alla meta, quindi<br />

ci si può fermare a mangiare un boccone<br />

in una delle malghe gestite da persone<br />

del posto. La scelta si riversa su tre<br />

malghe: Hochalm, Egger-Grub-Alm e<br />

Bockhütte. Dopo un meritato rinfresco<br />

si può iniziare l'ultima discesa. Si attraversa<br />

un prato per un breve tratto, quindi<br />

si raggiunge un bosco ombroso, che<br />

offre un piacevole cambiamento della<br />

temperatura dopo ore sotto il sole. Con<br />

le gambe stanche e il sorriso stampato<br />

si arriva a Stulles. Da lì si può proseguire<br />

in autobus o a piedi fino a Moso o anche<br />

a piedi fino a San Leonardo attraverso il<br />

sentiero Passerschlucht o il sentiero E5.<br />

Per l'escursione dalla Römerkehre<br />

a Stulles, bisogna prevedere circa 5<br />

ore di cammino. Poiché la lunghezza<br />

dell'escursione non è un elemento da<br />

sottovalutare, consigliamo solo agli<br />

escursionisti relativamente esperti e a<br />

passo sicuro di incamminarsi su questo<br />

percorso. Si consiglia inoltre di rifornirsi<br />

prima dell’escursione di provviste sufficienti,<br />

crema solare e indumenti per ripararsi<br />

dalla pioggia o dal vento.<br />

Durante tutto il percorso si devono<br />

seguire le seguenti indicazioni lungo i<br />

sentieri: 12A, 12, 15B, 15 e 14.<br />

Barbara Hofer


Il paese di Plan in estate - escursioni alpine •<br />

Il luogo di vacanze ecocompatibile<br />

nell’Alta Val Passiria con le sue piste<br />

innevate e perfettamente preparate,<br />

comodi impianti di risalita, piste da slittino,<br />

piste da sci di fondo e naturalmente<br />

gli snowpark adatti ai bambini non è<br />

una destinazione da sogno solo d’inverno,<br />

ma anche d’estate, offrendo indimenticabili<br />

esperienze naturalistiche<br />

per grandi e piccini. L'idilliaco paese di<br />

montagna di Plan è un punto di partenza<br />

ideale per numerose passeggiate ed<br />

escursioni, che possono spaziare dalle<br />

rilassanti gite ad avventurose escursioni<br />

in alta montagna e in vetta. Per far<br />

sì che ospiti e locali possano godersi il<br />

paesaggio montano intonso anche in<br />

futuro, le auto rimangono parcheggiate<br />

all'ingresso del paese. Gli utenti della<br />

cabinovia possono parcheggiare gratuitamente<br />

anche in estate! È questo il<br />

punto di partenza per delle bellissime<br />

escursioni che vi condurranno a sei malghe<br />

diverse, ubicate a forma di ferro di<br />

cavallo nel rustico paesaggio montano<br />

della valle di Plan: sono le malghe<br />

Faltmar, Grünboden, Faltschnal, Lazins,<br />

il maso Lazinserhof e la malga Schneidalm.<br />

Tutte e sei sono facilmente accessibili<br />

attraverso sentieri segnalati e ben<br />

tenuti. Quattro delle malghe possono<br />

essere visitate percorrendo l’ormai ben<br />

noto sentiero panoramico. La cabinovia<br />

„Grünboden Express“ porta gli escursionisti<br />

a circa 2.000 m s.l.m., dove la<br />

malga Grünboden si trova vicino alla<br />

stazione. A poca distanza si trova l’impressionante<br />

labirinto delle pietre da<br />

scoprire ed esplorare. Il percorso prosegue<br />

con una leggera pendenza verso<br />

la malga Faltschnal prima di scendere<br />

verso il maso Lazinserhof e la malga Lazins.<br />

Per ritornare a Plan si può passare<br />

per i masi di Zeppichl (macelleria e caseificio)<br />

sul lato soleggiato o attraverso<br />

la foresta ombrosa sul lato opposto della<br />

valle. Tutte le sei malghe vi vizieranno<br />

con prelibatezze culinarie e piatti tipici<br />

locali come l’arrosto di caprone detto<br />

Bockernes, il brasato di montone detto<br />

Schöpsernes, oppure l’arrosto di agnello<br />

o di capretta. Di recente si è (ri)scoperta<br />

la gioia di fare colazione in malga<br />

nell’incantevole luce del sole nascente.<br />

www.pfelders.info •<br />

FOTO Benjamin Pfitscher<br />

Idee creative e<br />

soluzioni personalizzate:<br />

da noi, per voi.<br />

HOFER HEINRICH<br />

Passione per il legno dal 1955<br />

29<br />

hoferheinrich.it


45 anni Croce Bianca in Val Passiria •<br />

La sezione della Croce Bianca in Val<br />

Passiria festeggia il suo 45° compleanno.<br />

Sono cambiate molte cose dagli<br />

inizi fino ad oggi. Abbiamo parlato con<br />

Ingo e Michael, membri sin dall'inizio<br />

che ci hanno parlato dello sviluppo<br />

della sezione.<br />

Tutto è iniziato alla fine del 1974, quando<br />

è emersa la necessità di un servizio<br />

di soccorso e di ambulanze oltre i confini<br />

della città di Merano. A quei tempi<br />

nelle città era attiva solamente la Croce<br />

Rossa che già negli anni '60 era sostenuta<br />

dall'Associazione di soccorso della<br />

Croce Bianca. Nel corso degli anni, in<br />

tutto l'Alto Adige sono state fondate<br />

sempre più sezioni in modo da poter<br />

aiutare anche la popolazione residente<br />

in campagna.<br />

Michael Gögele è uno dei primi membri<br />

della Croce Bianca in Val Passiria. È<br />

socio dal 1975 e ci racconta per quale<br />

motivo è arrivato a far parte dell’associazione:<br />

"In realtà è successo per<br />

caso. La Luckner- Rosa (Rosa Delucca,<br />

imprenditrice di San Leonardo in Val<br />

Passiria) si era molto impegnata a realizzare<br />

questo progetto e un giorno<br />

mi ha convinto a farne<br />

parte. In quel momento<br />

lavoravo<br />

ancora come<br />

camionista<br />

e quindi<br />

potevo essere di servizio solo nei fine<br />

settimana. Ricordo ancora bene il mio<br />

primo incarico: il giorno di Santo Stefano<br />

nel 1975 sono dovuto andare a<br />

Sander Bad nell’Alta Val Passiria dove<br />

si svolgeva una gara di slittino. In passato<br />

siamo stati chiamati quasi "solo"<br />

per causa di incidenti. La procedura era<br />

sempre la stessa: "prendere le vittime e<br />

portarle all'ospedale".<br />

30<br />

Anche Ingo Fauner ricorda bene il suo<br />

primo trasporto: "Sono un membro dal<br />

1983. Come si usava in passato, i miei<br />

amici mi hanno invitato a venire e dare<br />

un'occhiata. Detto, fatto e quando sono<br />

arrivato all'ufficio della sezione all'improvviso<br />

ha squillato il telefono e il mio<br />

collega è stato chiamato per un intervento.<br />

Non ho neanche avuto il tempo<br />

di reagire ed ero già seduto con lui in un<br />

pulmino Volkswagen con una cuccetta,<br />

diretti al luogo dell'incidente. Un'auto<br />

era uscita di strada. Fortunatamente<br />

l'autista non si è ferito gravemente e lo<br />

abbiamo portato subito in ospedale. Sin<br />

da quel momento sono un membro della<br />

Croce Bianca".<br />

Ai tempi della fondazione dell’associazione<br />

i mezzi necessari per offrire un servizio<br />

funzionante erano essenziali: bastavano<br />

dei membri, un ufficio di sezione,<br />

un'auto e un telefono. Anche le modalità<br />

per entrare a far parte della Croce Bianca<br />

erano molto semplici: bisognava solamente<br />

sapere guidare un'auto. Il primo<br />

veicolo della Croce Bianca fu inaugurato<br />

nel 1975. I primi corsi di pronto soccorso<br />

si sono svolti alla fine degli anni '70. Michael<br />

ha completato il suo nel 1979. L’edificio<br />

della sezione di allora non può in<br />

alcun modo essere paragonato a quello<br />

di oggi. Accanto all’hotel e ristorante<br />

Frickhof nel centro del paese, c’era un<br />

garage di legno, attrezzato con un letto<br />

a castello, una scrivania e un telefono.<br />

Dal dicembre 1975 è stato offerto un<br />

servizio notturno continuo e un servizio<br />

diurno anche la domenica e i giorni festivi.<br />

In caso di emergenza, se non c'era<br />

nessuno di servizio per rispondere alla<br />

chiamata, questa veniva inoltrata all’imprenditrice<br />

Luckner-Rosa, la quale poi è<br />

andata in cerca di qualcuno nel paese<br />

che potesse aiutare.<br />

All'inizio, ogni sezione era autonoma e<br />

doveva autofinanziarsi. Ciò è stato possibile<br />

grazie al sostegno dell'associazione<br />

"Stille Hilfe für Südtirol" (it. Aiuto<br />

silenzioso per l’Alto Adige), fondata in<br />

Baviera, raccogliendo carta straccia, rottami<br />

di ferro e vetro. Inoltre, le quote<br />

associative potevano essere consegnate<br />

in un ristorante al centro del paese. Più<br />

tardi sono state aggiunte le settimane di<br />

raccolta: in primavera o in estate i membri<br />

dovevano andare di casa in casa per<br />

raccogliere le quote associative. Un'altra<br />

differenza rispetto ad oggi era che ogni<br />

cittadino doveva pagarsi i propri trasporti<br />

in ambulanza. "All'inizio avevamo 170 -<br />

180 interventi all'anno. La gente era piuttosto<br />

inibita a chiamare la Croce Bianca,<br />

perché una macchina con le luci blu era<br />

sempre uno spettacolo per gli abitanti<br />

del paese ", si ricordano Ingo e Michael.<br />

Ma non solo gli interventi sono cambiati,<br />

anche il modo nel quale vengono<br />

svolti. "In passato agivamo più col buon<br />

senso; oggi lavoriamo attraverso passi<br />

prestabiliti in un certo ordine. Una combinazione<br />

di entrambi i modi sarebbe<br />

l'ideale”, pensa Ingo, “per dire, un giovane<br />

allievo e un esperto." Nel corso<br />

degli anni, Ingo e Michael hanno anche<br />

vissuto molti cambiamenti nel campo<br />

della formazione. Ad esempio, il numero<br />

di persone in rianimazione cardiopolmonare<br />

è cambiato di tanto in tanto. Da<br />

cinque massaggi a pressione cardiaca e<br />

Crediti immagine: "Croce Bianca in Val Passiria" - Descrizione dell'immagine (tutte da sinistra a destra) - Foto 1: Mangger Josef; Öttl Theresia; Righi Oswald; Foto 2: Righi Oswald; Foto 3: Fauner Ingo; Foto 4: Auer Adolf; Karlegger<br />

Hans; Platter Johann; Hofer Anton; A destra del veicolo - a sinistra - Hofer Hans; Ennemoser Josef; Pichler Alfred (giacca blu); Gögele Michael; Gufler Hermann; Auer Franz; Delucca Rosa; Zöschg Oswald; Foto 5: Dedicazione del<br />

veicolo 1978; Foto 6: Dedicazione del veicolo 1983; Delucca Rosa; Foto 7: Dedicazione del veicolo 1976; Karlegger Johann; Gufer Anton; reverendo Re Francesco; Delucca Rosa; Schiefer Johann; Foto 8: Consacrazione dell'auto<br />

1983; Delucca Rosa; Foto 9: Nuova generazione ambulanza 2019


una donazione respiratoria, il rapporto<br />

è passato a 15:2 e poi a 30:2. Secondo<br />

lo stato attuale delle conoscenze, il<br />

massaggio a pressione è più importante<br />

della respirazione perché stimola la<br />

circolazione. Un altro importante cambiamento<br />

è arrivato con la legge che<br />

ha reso obbligatorio l'uso della cintura<br />

di sicurezza. Molti incidenti sono<br />

stati e sono tuttora incidenti<br />

meno gravi che probabilmente<br />

in passato sarebbero<br />

stati fatali. Questo<br />

vale anche per i sedili<br />

posteriori. Ecco un consiglio:<br />

fissare la cintura<br />

dei sedili posteriori anche<br />

senza passeggeri,<br />

in modo che gli oggetti<br />

provenienti dal bagagliaio<br />

non possano arrivare in<br />

avanti. Una cassa di bevande<br />

con bottiglie di vetro può raggiungere<br />

un peso d'urto fino a 540 kg e causare<br />

molti danni all'interno del veicolo.<br />

I sedili con le cinture di sicurezza allacciate<br />

possono impedire danni ulteriori.<br />

Sono cambiati gli interventi nel<br />

corso degli anni?<br />

Il 90 % degli interventi erano incidenti.<br />

Per lo più incidenti d'auto, incidenti<br />

domestici o sul posto di lavoro. Oggi<br />

l'80-90 % degli interventi sono sanitari.<br />

Si tratta per lo più di persone con<br />

problemi di cuore o di respirazione o<br />

addirittura di nascite", riassume<br />

Michael. All'inizio non c'era<br />

nessun medico di emergenza<br />

che avrebbe potuto<br />

essere chiamato per<br />

essere di sostegno. Solo<br />

negli anni '80 il dottor<br />

Günther Mitterhofer (il<br />

primo medico d'urgenza<br />

dell'Alto Adige che<br />

ha lavorato a Merano) ha<br />

fatto in modo che ci fosse<br />

sempre un medico d'urgenza<br />

a disposizione nelle ambulanze.<br />

Questa ambulanza è attrezzata<br />

solo per i casi sanitari, cioè senza un<br />

lettino per il trasporto dei pazienti e<br />

può ora effettuare il primo trattamento.<br />

Questo lusso non esisteva nelle prime<br />

fasi della Croce Bianca. "L'unica cosa<br />

che potevamo fare era portare il ferito<br />

all'ospedale. Se qualcuno era gravemente<br />

ferito non potevamo dargli nulla<br />

e se c'era una grande perdita di sangue,<br />

non sapevamo fino a tre giorni dopo, se<br />

gli organi fossero stati forniti con abbastanza<br />

sangue. Negli ultimi anni sono<br />

successe molte cose e molte di queste<br />

sono cambiate in meglio", dice Michael.<br />

Ad esempio, prima i servizi della<br />

Croce Bianca si limitavano al semplice<br />

trasporto dei pazienti, oggi viene offerto<br />

il pronto soccorso, il supporto di un<br />

medico di emergenza e inoltre c’è il servizio<br />

di elicottero.<br />

Michael e Ingo sono membri della Croce<br />

Bianca soprattutto per il cameratismo<br />

che si è sviluppato, per l'opportunità<br />

di aiutare e per la gioia di far parte<br />

dell'associazione Croce Bianca. Oggi la<br />

Sezione in Val Passiria conta 8 dipendenti,<br />

2 impiegati civili e 85 membri<br />

volontari che sono in servizio 24 ore su<br />

24, 365 giorni all'anno per offrire il loro<br />

aiuto.<br />

Barbara Hofer<br />

ITAS ASSICURAZIONI - AGENZIA VAL PASSIRIA<br />

Pichler Walter SAS - RUI Nr. A000012949<br />

Via Carbonai, 85 - 39015 San Leonardo in Passiria (BZ)<br />

Pichler Walter KG - Kohlstatt Nr. 85 - 39015 Tel. 0473-656384 St. Leonhard in Passeier - Fax 0473-656584<br />

Tel. 0473 65 63 84 – www.gruppoitas.it Fax 0473 65 65 84 –- walter.pichler@gruppoitas.it<br />

agenzia.valpassiria@gruppoitas.it 31<br />

- walter.pichler@pec.it


Confezioni Götsch - il tradizionale negozio di moda •<br />

abbigliamento<br />

donna e uomo<br />

abbigliamento<br />

trekking<br />

pantaloni tirolesi<br />

in pelle<br />

San Martino in Pass.<br />

T. 0473 641672<br />

www.konfektion-goetsch.com<br />

Da 42 anni il negozio di abbigliamento<br />

“Götsch” si trova a San Martino! Qui<br />

troverete non solo una vasta scelta di<br />

Lederhosen, ma anche abbigliamento<br />

alla moda per lui e per lei. Per decenni,<br />

i costumi tradizionali per i cosiddetti<br />

Schützen e le bande sono stati fatti su<br />

misura. I Schützen sono i membri di associazioni<br />

che si ispirano alle tradizioni<br />

dei bersaglieri tirolesi e delle milizie per<br />

la difesa territoriale e si trovano fino ad<br />

oggi nel Tirolo austriaco, in Trentino,<br />

in Alto Adige e in provincia di Belluno.<br />

Oggi in sartoria gli affari sono rallentati<br />

un po’, ma in negozio il lavoro continua<br />

a gonfie vele.<br />

Elisabeth, hai rilevato l'attività dei tuoi<br />

genitori 12 anni fa. Se ricordi la tua infanzia,<br />

com'era il negozio allora?<br />

Quando ero bambina, avevamo un<br />

negozio più piccolo, dove c'era già la<br />

sartoria dei miei nonni. Mio padre ha<br />

deciso di continuare la loro attività aggiungendoci<br />

un negozio. Si occupava<br />

sia della vendita che del lavoro sartoriale<br />

e mia madre lo aiutava.<br />

Eravate specializzati in costumi<br />

tradizionali. Chi li ha fatti?<br />

I miei nonni hanno iniziato a confezionare<br />

costumi tradizionali dopo la seconda<br />

guerra mondiale. Erano entrambi sarti.<br />

Anche mio padre ha poi imparato a fare<br />

il sarto e ha vissuto varie esperienze<br />

all'estero come sarto da uomo. Quando<br />

è tornato a San Martino, si è specializzato<br />

in costumi tradizionali e Lederhosen,<br />

perché il lavoro da sarto da uomo non<br />

era abbastanza richiesto.<br />

Come si impara a fare un costume tradizionale?<br />

Si tramanda di generazione<br />

in generazione?<br />

Per imparare a realizzare<br />

i costumi tradizionali ci<br />

vogliono anni di esperienza.<br />

Per la tipologia<br />

attuale del costume<br />

tradizionale della Val<br />

Passiria, così come<br />

viene confezionato da<br />

circa 70 anni, esistono<br />

delle istruzioni scritte,<br />

ma non esattamente<br />

come ce li si immaginerebbe<br />

oggi. Le singole fasi<br />

di lavoro devono essere imparate<br />

con pazienza, copiate dai modelli o apprese<br />

da altri sarti.<br />

Cosa significa per te il costume<br />

della Val Passiria?<br />

Il costume della Val Passiria, che si chiama<br />

"Psairer Trocht" nel nostro dialetto,<br />

è unico, facilmente indossabile da tutti<br />

e semplicemente molto bello.<br />

Quante ore di lavoro richiede un<br />

costume da uomo?<br />

Per la versione lunga sono necessarie<br />

circa 40-50 ore di lavoro. Dipende anche<br />

dalle dimensioni del cliente e dalla<br />

scelta del materiale.<br />

È possibile far realizzare progetti speciali<br />

per i club e le associazioni (i cori, le<br />

bande musicali e i Schuhplattler, ovvero<br />

i danzatori della danza tradizionale<br />

tirolese)?<br />

32<br />

Sì, produciamo anche Lederhosen su<br />

misura per i gruppi folkloristici con modelli<br />

e ricami personalizzati. Quasi tutto<br />

è possibile. Da noi si possono ordinare<br />

anche le giacche di loden abbinate o le<br />

camicie tradizionali.<br />

Cosa è cambiato quando hai<br />

rilevato l'attività?<br />

Con la costruzione del nuovo negozio<br />

ai tempi dei miei genitori, loro si sono<br />

specializzati nell'abbigliamento<br />

maschile e nella moda tradizionale.<br />

Quando ho rilevato<br />

il negozio io, ho<br />

aggiunto alla gamma la<br />

moda femminile. Negli<br />

ultimi anni abbiamo<br />

ampliato il nostro<br />

assortimento con una<br />

piccola collezione per<br />

escursionismo.<br />

Cosa rende il vostro<br />

negozio unico?<br />

I nostri clienti possono<br />

sempre contare su un servizio<br />

professionale e amichevole, ma<br />

sono anche invitati a guardarsi intorno<br />

e a curiosare per il negozio. Ogni cliente<br />

è importante per noi e viene trattato<br />

allo stesso modo. Le modifiche, come<br />

l'accorciamento dei pantaloni, vengono<br />

effettuate senza costi aggiuntivi. E<br />

inoltre offriamo un ampio parcheggio<br />

davanti al negozio.<br />

Che importanza hanno i piccoli negozi<br />

per un posto come San Martino?<br />

Sono molto importanti per la vita sociale<br />

del paese. Senza negozi, i piccoli paesi<br />

si sfollano, non ci sarebbe più niente<br />

da fare. Inoltre è un piccolo lusso avere<br />

la possibilità di fare lo shopping a portata<br />

di camminata o almeno se basta un<br />

breve viaggio in auto. È un comfort che<br />

non si trova ovunque.<br />

Isabella Halbeisen


Il "Rosmarie" a Plan merita sempre una visita •<br />

Da oltre 10 anni Andreas e Verena<br />

Gufler gestiscono il loro piccolo gioiello,<br />

l’hotel ristorante Rosmarie a Plan. Sono<br />

conosciuti in lungo e in largo per la loro<br />

ospitalità e cordialità, oltre che per la<br />

loro buona cucina. La cosa più importante<br />

a loro avviso è l'attenzione ai dettagli,<br />

un buon contatto con gli ospiti, la<br />

lavorazione di prodotti di alta qualità e<br />

l'igiene in azienda. Cercano di trasmettere<br />

questi valori ai loro dipendenti nel<br />

lavoro quotidiano e di dare l'esempio.<br />

Ci vuole molto per rendere il soggiorno<br />

degli ospiti il più piacevole e rilassante<br />

possibile, per soddisfarli e ispirarli. Dopo<br />

diversi lavori di ristrutturazione, oggi gli<br />

ospiti apprezzano soprattutto l'ambiente,<br />

i dintorni in mezzo alle montagne di<br />

Plan, le belle camere pulite, una nuova<br />

area benessere e naturalmente l’ottima<br />

cucina, servizio eccellente compreso.<br />

Un aspetto particolarmente gradito e<br />

apprezzato dagli ospiti è il contatto personale<br />

con i ristoratori e il senso di familiarità,<br />

quel "sentirsi subito a proprio<br />

agio e come a casa". Inoltre, il bar non<br />

lo si vedrà mai vuoto. La gente del posto<br />

chiacchiera tra di loro e con gli ospiti,<br />

qualcuno suona la fisarmonica e a volte<br />

si fa una partita di "Watten", gioco di<br />

carte tipico dell’Alto Adige. Così si crea<br />

un’atmosfera di ospitalità in cui si parla,<br />

si ride e dopo una gita in montagna o<br />

terminata la cena si beve un bicchiere<br />

di vino in buona compagnia. La brigata<br />

di cucina lavora con passione,<br />

il che si può gustare ad ogni<br />

morso. I tre principi gastronomici<br />

che regnano in<br />

cucina sono la regionalità,<br />

la stagionalità e la<br />

continua evoluzione<br />

del menu. Lo chef Andreas<br />

attribuisce grande<br />

importanza al fatto<br />

che i prodotti lavorati in<br />

cucina provengano dalle<br />

immediate vicinanze<br />

e dai contadini della valle.<br />

Quindi la carne di manzo, vitello,<br />

maiale e agnello proviene dal<br />

negozio del maso di Martin a Zeppichl<br />

o dalla macelleria Hofer a Moso. La trota<br />

arriva dall'allevamento ittico Schiefer<br />

di San Leonardo, i prodotti caseari provengono<br />

tutti dall'Alto Adige e le uova<br />

le forniscono le galline felici.<br />

Verena, la padrona di casa, non solo si<br />

occupa dei lavori domestici e dei tre<br />

figli, ma anche della gestione del personale,<br />

di tutto il lavoro in ufficio e alla<br />

reception, nonché del servizio. Per molti<br />

anni ha seguito la sua passione, la pasticceria<br />

e quindi in passato si occupava<br />

anche della preparazione dei dolci.<br />

L'hotel ristorante Rosmarie è quindi ben<br />

noto ai golosi e agli amanti delle<br />

torte. Ogni giorno ci troverete<br />

un’ampia selezione che<br />

vi farà venire l’imbarazzo<br />

della scelta e l'acquolina<br />

in bocca. Oggi è<br />

Kathi, l'apprendista<br />

cuoco, a preparare le<br />

torte e altre prelibatezze<br />

sotto la saggia<br />

guida di Verena. La<br />

famiglia Gufler si dimostra<br />

ottimista in merito<br />

sull’estate che seguirà l’attuale<br />

crisi del Corona - Covid<br />

19. In fondo, così dicono i Gufler,<br />

dove ci si può muovere più liberamente<br />

che a Plan o in generale nell’Alta Val<br />

Passiria? L'aria è buona, la rete di sentieri<br />

ampia, e le malghe sono aperte - tutto<br />

invita a fare escursioni e a fermarsi godersi<br />

il mondo alpino. Se tutti i ristoratori,<br />

i dipendenti e gli ospiti si atterranno<br />

alle misure igieniche e affronteranno<br />

questa nuova sfida con la necessaria<br />

disciplina, tutti passeranno sicuramente<br />

una bella estate.<br />

Ristorante<br />

Albergo di Wellness e Sapori Rosmarie<br />

Tel. +39 0473 421 022<br />

Mob. +39 346 686 1670<br />

Plan/Moso in Val Passiria - Alto Adige<br />

info@hotel-rosmarie.it - www.hotel-rosmarie.it<br />

Benvenuti<br />

Prelibatezze culinarie della regione in atmosfera accogliente,<br />

torte, pasticcini e dolci fatti in case, bistecche<br />

della regione, uno smoker, piatti di pesce, trota della<br />

Val Passiria. Volentieri potete (anche per non-ospiti)<br />

prenotare un giorno rilassante nell’area benessere.<br />

Rilassare nella sauna al cirmolo<br />

33<br />

bio, nella grande sauna<br />

panoramica, nella cabina a raggi infrarossi o nella piscina<br />

esterna scaldata con vista sul mondo alpino mozzafiato.<br />

Siamo lieti di poterVi dare il benvenuto!<br />

Verena e Andreas con Nadine, Marie e<br />

Melanie Gufler con team


Stazioni di ricarica per auto elettriche nella Val Passiria •<br />

Le auto elettriche come alternativa ecologica<br />

stanno vivendo un boom crescente.<br />

Ma sono davvero così ecosostenibili?<br />

Ne abbiamo parlato con Theo Lanthaler,<br />

l’amministratore della stazione di servizio<br />

Energia e Ambiente - abbreviato<br />

EUM - di Moso in Val Passiria. Abbiamo<br />

discusso con lui sull’utilità d'investimento<br />

in auto a gestione elettrica dal punto<br />

di vista ecologico.<br />

34<br />

Pulite, leggere e veloci... ecco come si<br />

presentano le auto con motore elettrico.<br />

Qual è stato il tuo primo pensiero<br />

quando sei venuto a sapere di questo<br />

modo di ricaricare le auto?<br />

Poiché sembra che solo le auto con motori<br />

convenzionali, e soprattutto diesel,<br />

siano responsabili dell'inquinamento,<br />

la ricerca sta cercando di investire in sistemi<br />

di propulsione<br />

alternativi.<br />

Ma tutte<br />

queste<br />

questioni non sono poi così nuove,<br />

perché già nel 1821 si faceva ricerca sulla<br />

trazione elettrica, che ha giocato un ruolo<br />

importante nei primi tempi dell'auto<br />

elettrica. A quel tempo, Michael Faraday<br />

dimostrò come l'elettromagnetismo<br />

potesse essere usato per produrre una<br />

rotazione continua. Già circa 180 anni fa,<br />

una grande varietà di motori elettrici e<br />

varianti di batterie sono state utilizzate in<br />

vari veicoli e modelli elettrici. Negli anni<br />

'20, in America circolavano più veicoli<br />

elettrici che motori a combustione. Anche<br />

se all'epoca era necessario acquistare<br />

la benzina nelle farmacie, il tentativo<br />

dell'auto elettrica andò in frantumi per<br />

la mancanza di infrastrutture di ricarica.<br />

Cosa ne pensi oggi?<br />

Soprattutto in un paese turistico come<br />

l’Alto Adige, bisogna soffermarsi sul<br />

concetto di mobilità per evitare il collasso<br />

del traffico. A tal riguardo la mobilità<br />

continuerà ad essere un grande problema,<br />

poiché non tutti abitano vicino al<br />

posto di lavoro. In particolare, noi della<br />

Val Passiria dobbiamo viaggiare molto<br />

per raggiungere i nostri posti di lavoro,<br />

quindi penso che ognuno dovrebbe<br />

essere in grado di scegliere da solo<br />

il mezzo di trasporto più allettante. Per<br />

questo, continueremo ad avere bisogno<br />

di diverse forme di propulsione.<br />

In questo contesto i politici o i gestori<br />

delle reti elettriche sono chiamati a<br />

creare infrastrutture di ricarica per i<br />

mezzi di trasporto con propulsione<br />

privi di emissioni CO 2<br />

. Al momento<br />

non esiste una forma di propulsione<br />

più efficiente del motore elettrico.<br />

Sono sicuro che la trazione elettrica<br />

prevarrà, soprattutto nelle aree urbane,<br />

nel percorrere brevi distanze<br />

o nelle seconde auto. Invece, per le<br />

distanze più lunghe l’utilizzo di motori<br />

elettrici dipenderà dallo sviluppo tecnologico<br />

delle batterie, che diventeranno<br />

sempre più potenti e avranno minori<br />

tempi di ricarica.<br />

Anche in Val Passiria ci sono alcune<br />

persone che hanno acquistato un'auto<br />

elettrica. Dove caricano le loro auto? Di<br />

quali allacciamenti hanno bisogno?<br />

Se ha tempo a disposizione, il proprietario<br />

può caricare l’auto elettrica nel suo<br />

garage, il che di solito non costruisce un<br />

problema. Tutto ciò che serve è una normale<br />

presa a 230 V, proprio come quella<br />

per la lavatrice o elettrodomestici. Una<br />

potenza di 4,5 kW risulterebbe sufficiente<br />

e contribuirebbe a gestire l’energia<br />

elettrica domestica in modo oculato e<br />

quindi vantaggioso.<br />

Dove si trovano le stazioni di ricarica<br />

pubbliche nella Val Passiria?<br />

Sia il comune di San Martino che il<br />

comune di San Leonardo hanno già<br />

installato stazioni di ricarica elettrica<br />

pubbliche. L’EUM COOPERATIVA, in<br />

collaborazione con l’amministrazione<br />

comunale di Moso, ha deciso di promuovere<br />

e allestire stazioni di ricarica<br />

nella Alta Val Passiria. Abbiamo installato<br />

una stazione di ricarica in ogni frazione.<br />

Inoltre, l'EUM ha installato una delle<br />

stazioni di ricarica più potenti delle<br />

Alpi direttamente nel centro storico di<br />

Moso: l'Hyper-Charger HV175. Questa<br />

stazione di ricarica raggiunge una capacità<br />

di erogazione di 175 kW, espandibile<br />

fino a 360 kW. L'obiettivo è di offrire<br />

ai turisti un servizio di ricarica facile,<br />

veloce e intelligente lungo il passo del<br />

Rombo, una delle strade di valico più<br />

belle e importanti d'Europa.<br />

Quanto tempo ci vuole per ricaricare<br />

un’auto presso le stazioni di ricarica<br />

pubbliche e quanto costa?<br />

Le auto elettriche hanno un'autonomia<br />

inferiore rispetto ai veicoli alimentati<br />

a carburante e per questo vengono


ipetutamente criticate. A tal proposito<br />

il tempo di ricarica è uno degli elementi<br />

più importanti per le auto elettriche.<br />

C’è una netta differenza se si<br />

deve aspettare solo mezz'ora<br />

o un'intera notte prima di<br />

continuare il viaggio. Un<br />

breve tempo di ricarica<br />

può quindi risolvere<br />

il problema dell'autonomia<br />

limitata.<br />

La carica dipende<br />

dalla capacità delle<br />

batterie. Se prendiamo<br />

ad esempio<br />

una normale presa<br />

domestica, ci vogliono<br />

circa 8 - 10 ore per<br />

ricaricare l'auto. La stazione<br />

di ipercarica HV175<br />

della EUM cooperativa è una<br />

delle stazioni di ricarica più veloci<br />

e richiede tempi di attesa brevissimi<br />

(20-40 minuti a seconda della batteria).<br />

I costi di ricarica variano notevolmente<br />

a seconda del fornitore. I soci dell’EUM<br />

pagano 0,25 €/kWh nei nostri punti di<br />

ricarica normali e 0,35 €/kWh nei punti<br />

di ricarica rapida.<br />

Quanti hanno utilizzato il servizio dall'apertura<br />

di queste stazioni di ricarica?<br />

Attraverso un software specifico e la fibra<br />

ottica abbiamo accesso all’operazione<br />

di ricarica in qualsiasi momento e posso<br />

dire che questo servizio, soprattutto a<br />

Moso e Plan, ha avuto un successo superiore<br />

al previsto.<br />

Si può risparmiare quando si acquista<br />

un'auto elettrica? Come esattamente?<br />

Tutti dovrebbero acquistare un'auto, sia<br />

essa dotata di un motore a combustione<br />

o elettrico, in base alle proprie esigenze<br />

(auto familiare, sportiva, aziendale, ecc.)<br />

e alle proprie possibilità finanziarie. Lo<br />

Stato promuove il passaggio dai vecchi<br />

motori a combustione alle auto elettriche<br />

stanziando 6.000 €. 4.000 € in più<br />

35<br />

vengono aggiunti dalla Provincia. Il fatto<br />

che i contributi possano essere richiesti<br />

per entrambe le misure è già stato assicurato<br />

dallo Stato nell'aprile 2019. La<br />

Provincia sovvenziona anche le<br />

stazioni di ricarica a domicilio<br />

per le auto elettriche.<br />

Ogni stazione di ricarica<br />

beneficerà di una sovvenzione<br />

fino all'80<br />

% delle spese consentite<br />

e fino a un<br />

massimo di 1000 €.<br />

Saranno sovvenzionati<br />

sia i sistemi di<br />

ricarica per i veicoli<br />

elettrici che quelli per<br />

le prese ibride.<br />

L'EUM sta attualmente<br />

lavorando anche ad un<br />

progetto per dotare le aziende<br />

dell’Alta Val Passiria di una propria<br />

stazione di ricarica. Se necessario,<br />

la proposta verrà estesa anche ai nostri<br />

membri.<br />

Quali sono i vantaggi?<br />

Al momento non guido un'auto elettrica<br />

e ho raccolto le mie informazioni da<br />

vari media e forum. Tuttavia, ho potuto<br />

testare diverse auto elettriche e devo<br />

dire che queste sono caratterizzate<br />

da uno stile di guida dinamico e che il<br />

comfort alla guida supera anche quello<br />

delle auto con cambio automatico.<br />

Se sia meglio un motore a combustione<br />

convenzionale o un motore privo di<br />

emissioni di CO2, credo che ognuno<br />

dovrebbe giudicare da solo in base alla<br />

propria esperienza. A mio avviso, questi<br />

sono i vantaggi per i motori elettrici:<br />

• un motore elettrico è significativamente<br />

più efficiente dal punto di vista<br />

energetico rispetto ad uno azionamento<br />

convenzionale;<br />

• il motore elettrico è privo di<br />

emissioni;<br />

• nessuna dipendenza dai combustibili<br />

fossili;<br />

• l'elevata coppia motrice, anche a<br />

bassa velocità, garantisce che le<br />

auto elettriche possano sviluppare<br />

elevati valori di accelerazione subito<br />

dopo lo start. Non c'è bisogno<br />

di far slittare più volte la frizione e<br />

cambiare marcia, come avviene con<br />

i motori convenzionali;<br />

• quando si guida un'auto elettrica,<br />

non si è disturbati dai classici rumori<br />

del motore a combustione. Tuttavia,<br />

va anche sottolineato che la<br />

silenziosità dei motori elettrici non<br />

apporta solo vantaggi;<br />

• i motori elettrici sono più leggeri,<br />

più compatti e in gran parte esenti<br />

da manutenzione. Le auto elettriche<br />

non necessitano di manutenzione<br />

poiché prive di componenti come<br />

serbatoio, pompa del carburante,<br />

olio, serbatoio dell'olio, sistema di<br />

scarico, motorino di avviamento,<br />

alternatore, batteria di avviamento,<br />

catalizzatore; le componenti del<br />

motore elettrico non possono subire<br />

danni;<br />

• anche i freni dell’auto elettrica si<br />

usurano di meno, poiché nel veicolo<br />

è installato sistema di recupero<br />

dell'energia in frenata. Questo a<br />

sua volta ha un effetto sulle pastiglie<br />

dei freni e sulla loro durata. In<br />

termini di sforzo, usura e di possibili<br />

costi conseguenti del veicolo, l’auto<br />

elettrica vince nettamente sull’auto<br />

diesel e a benzina;<br />

• attualmente, l'unico pareggio tra il<br />

motore elettrico e il motore a combustione<br />

si registra sul piano economico;<br />

• nei prossimi 1-2 anni, alcuni produttori<br />

punteranno sul mercato delle<br />

auto di piccole e medie dimensioni<br />

presentando diversi modelli a prezzi<br />

notevolmente più vantaggiosi.<br />

Isabella Halbeisen


I nostri orari di apertura:<br />

Ottobre - giugno<br />

Lun: giorno del riposo<br />

Mar: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00<br />

Mer: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00<br />

Gio: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00<br />

Ven: 09:30 - 12:00 / 13:30 - 17:00<br />

Sab: 09:30 - 17:00<br />

Dom: 09:30 - 17:00<br />

Giorni festivi: 9:30 - 17:00<br />

Giugno - settembre<br />

Ogni giorno 9:00 - 18:00<br />

Prodotti esclusivamente naturali per una qualità da assaporare!<br />

Appartamenti da vacanza nel nostro maso disponibili<br />

Nella nostra azienda famigliare produciamo specialità di formaggi e latte.<br />

Utilizziamo soli il latte dalle nostre mucche e capre.<br />

Troverete il nostro negozio di caseificio a Plan su Zeppichl<br />

Caseifi cio Seppner-Hof<br />

Famiglia Ennemoser<br />

Plan/ Zeppichl 13<br />

39013 Moso in Passiria<br />

Tel. +39 349 601 7987<br />

kontakt@kaeserei-pfelders.com<br />

www.kaeserei-pfelders.com

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