Vie&trasporti n. 868 aprile 2023

Attualità
può certo pensare che non sia più un gigante.
C’è chi in Cina ci vuole tornare o andare per la
prima volta”. Altro che decoupling...
Guardare oltre
C’è un altro modo per sottolineare il proprio potere:
conquistare lo spazio. Non c’è, dunque, da
stupirsi che sia ripartita la corsa alla Luna come
ha raccontato Andrea D’Ottavio, ingegnere aerospaziale
di Geopolitica.info. “La luna è al centro
dei programmi spaziali fino al 2030. È una
palestra per guardare ancora più lontano. L’Italia
ha un ruolo determinante e centrale ma l’Europa
non può accedere direttamente allo spazio, non
ha lanciatori”. E che il mondo si controlli sempre
più dall’alto lo ha ribadito anche Simonetta Di
Pippo, direttore di Space Economy Evolution
Lab di Sda Bocconi: “Oggi possiamo contare su
migliaia di satelliti piccoli fino a 300 kg in orbita
bassa, tra 100 e 300 km di altezza, connessi direttamente
a terminali a terra, e su satelliti grandi,
oltre i 1.000 kg, in orbita geostazionaria a 36.000
km, connessi a stazioni riceventi che distribuiscono
le informazioni con infrastrutture a terra.
Il 35 per cento della popolazione mondiale però
non è ancora connessa: le costellazioni come
Starlink assumono un ruolo di acceleratore”.
Giorgia Giovannetti, professoressa presso
l’Università degli Studi di Firenze ha evidenziato
l’importanza delle catene del valore. “In Italia il
48 per cento del commercio si basa su catene
del valore. Un punto a favore del nostro Paese
perché le imprese con più catena del valore sono
maggiormente resilienti”.
Enrico Vergani, partner di Focus Team Shipping,
Transport & Logistics di BonelliErede ha affrontato
la questione certificazioni per una corretta
gestione del rischio.
Ma quanti siamo
“La demografia può essere un destino ma i paesi
possono definire politiche economiche, demografiche
e sociali per garantire che questo destino
produca un dividendo e non un disastro”.
Parole di Patrizia Farina, professoressa presso
l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Anche
la demografia incide sui rapporti di forza fra i
Paesi. “Dallo scorso 15 novembre sulla Terra
siamo in 8 miliardi. La notizia ha un valore simbolico:
il pianeta è sempre più affollato, nel 2050
saremo 9,6 miliardi e alla fine del secolo 10 miliardi.
Dopo il 2100 la popolazione mondiale comincerà
a declinare. Oggi l’aspetto critico per
noi è l’invecchiamento. Per il benessere di un
Paese la popolazione attiva deve essere consistente”.
Come tutti ciò influisce sull’economia?
Facile. “In Cina, per esempio, sta diminuendo la
popolazione. Il dividendo demografico si è esaurito
e aumenta il costo del lavoro”.
A Mario Mattioli, presidente di Confitarma e
Federazione del Mare il compito di trarre le conclusioni.
“Tutti gli indicatori ci dicono che non
c’è impresa senza logistica. Questo legame deve
diventare sempre più forte. E non c’è shppping,
senza shipping, settore che trasporta il 90 per
cento delle merci a livello globale, fondamentale
dunque per gli scambi. Un settore alle prese con
la decarbonizzazione e che necessita di un’unica
regolamentazione mondiale”.
Intervenuto da remoto il ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini,
che ha sottolineato la volontà del Governo di
tornare a investire sul nucleare, di sposare la
neutralità tecnologica per quanto riguarda i veicoli
- truck ma anche navi -, di scommettere sull’intermodalità
ma tenendo presente che in Italia
l’80 per cento delle merci viaggia su gomma.
44 - 04 2023
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