05.04.2023 Views

Vie&trasporti n. 868 aprile 2023

Cover 40 La 7° edizione di Shipping Forwarding& Logistic meet Industry. Tutte le opportunità offerte da un mondo che cambia Prova 14 Test della strada per Fiat E-Doblò Maxi. Circa 180 chilometri di autonomia per la furgonetta che completa la famiglia Anteprime 22 Mercedes-Benz eSprinter. Un nuovo capitolo per l’elettrico della Stella 34 Burgers Double Deck. Attico e superattico 36 Rolfo. Gioielli di famiglia 38 Thermo King. Soluzioni connesse Voci 12 Giuseppe Acquaro, AD Terminali Italia. Un treno da non perdere 26 Harald Seidel, Ceo Daf. Guardiamo sempre più in alto Attualità 6 Le immatricolazioni di Lcv e truck in Italia negli ultimi 4 anni. Tutto come prima 10 Iveco. Il punto sui risultati 2022 24 Chiggiato SpA. Quando il trasporto si fa etico 28 Webfleet Driver Terminal Pro M. Un compagno di lavoro votato alla produttività 29 Test euro Ncap. Veicoli commerciali sicurissimi 30 Automotive I/O Bridging Minds. L’unione fa l’idea 52 Un Renault elettrico per Fercam. Alla conquista della Città Eterna 54 Persone&poltrone 54 Si dice che... 62 #FORUMAutoMotive. Vogliamo la neutralità tecnologica Reti&Service 46 Digital Trucks. Una risposta a ogni domanda delle officine 48 Il parere legale. Le disposizioni del Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro 49 Tornano Automotive Dealer Day e Service Day 50 Automotive Dealer Report 2023. A metà del guado Rubriche 4 Diamo i numeri 51 Associazioni & dintorni. Si può, si può... 59 Motori spenti 60 Leggi, aziende, lavoro. Armi e bagagli 61 Promozioni 64 Vetrina 66 Tutte le prove

Cover
40 La 7° edizione di Shipping Forwarding& Logistic meet Industry. Tutte le opportunità offerte da un mondo che cambia

Prova
14 Test della strada per Fiat E-Doblò Maxi. Circa 180 chilometri di autonomia per la furgonetta che completa la famiglia

Anteprime
22 Mercedes-Benz eSprinter. Un nuovo capitolo per l’elettrico della Stella
34 Burgers Double Deck. Attico e superattico
36 Rolfo. Gioielli di famiglia
38 Thermo King. Soluzioni connesse

Voci
12 Giuseppe Acquaro, AD Terminali Italia. Un treno da non perdere
26 Harald Seidel, Ceo Daf. Guardiamo sempre più in alto

Attualità
6 Le immatricolazioni di Lcv e truck in Italia negli ultimi 4 anni. Tutto come prima
10 Iveco. Il punto sui risultati 2022
24 Chiggiato SpA. Quando il trasporto si fa etico
28 Webfleet Driver Terminal Pro M. Un compagno di lavoro votato alla produttività
29 Test euro Ncap. Veicoli commerciali sicurissimi
30 Automotive I/O Bridging Minds. L’unione fa l’idea
52 Un Renault elettrico per Fercam. Alla conquista della Città Eterna
54 Persone&poltrone
54 Si dice che...
62 #FORUMAutoMotive. Vogliamo la neutralità tecnologica

Reti&Service
46 Digital Trucks. Una risposta a ogni domanda delle officine
48 Il parere legale. Le disposizioni del Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro
49 Tornano Automotive Dealer Day e Service Day
50 Automotive Dealer Report 2023. A metà del guado

Rubriche
4 Diamo i numeri
51 Associazioni & dintorni. Si può, si può...
59 Motori spenti
60 Leggi, aziende, lavoro. Armi e bagagli
61 Promozioni
64 Vetrina
66 Tutte le prove

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Mensile - Anno XCIV <strong>868</strong> APRILE <strong>2023</strong><br />

Rivista del<br />

Truck of the Year<br />

Rivista del<br />

Truck Innovation Award<br />

Rivista del<br />

Trailer Innovation<br />

Di nome e di fatto. Non basta digitalizzare i processi, le diverse modalità<br />

di trasporto devono incontrarsi per fare efficienza<br />

ISSN 0393-8077<br />

0 0 8 6 8 ><br />

9<br />

7 7 0 3 9 3 8 0 7 7 0 8


Editoriale<br />

Il cerino<br />

Forte tensione nella chain del trasporto:<br />

i costruttori ‘tirano’ per ordini a consegna ’24,<br />

magari elettrici, la GDO chiede meno trasporto,<br />

e le flotte rallentano gli ordini di nuovi veicoli.<br />

In mezzo i concessionari, che temono che le vacche<br />

grasse dello scorso anno siano ormai un ricordo<br />

A qualcuno rimarrà il cerino in mano. La catena distributiva/commerciale è sempre quella:<br />

costruttore>importatore>concessionario>autotrasportatore>vendita al dettaglio>cliente<br />

finale<br />

Come vanno le cose? Abbiamo fatto un po’ di stalking, scoprendo che stanno più o meno<br />

così, come cerchiamo di raccontarvele senza posizioni di parte.<br />

A un capo della corda ci sono i costruttori, che premono ai limiti dell’isteria per vendere<br />

veicoli elettrici, che nessuno vuole a meno che non ci sia un urgente bisogno di addolcire il<br />

bilancio di sostenibilità da presentare alle banche o di abbassare, in linea del tutto virtuale,<br />

la carbon footprint. Sono veramente sull’orlo di una crisi di nervi.<br />

Mercedes-Benz eVans.<br />

I leader hanno una grande energia.<br />

C’è una nuova energia per il tuo business. Grazie alla loro grande autonomia, ai tempi di ricarica ridotti<br />

e a un’elevata capacità di carico, i veicoli commerciali elettrici Mercedes-Benz sono la soluzione ideale<br />

per il trasporto e la consegna merci in città e non solo. Pronto a guidare il tuo lavoro nel futuro?<br />

Gli importatori, ambasciator non porta pena, si rivolgono quindi ai dealer, stressandoli<br />

perché facciano ordini a consegna ’24, in quanto per quasi tutti, il panel consegne ’23 è già<br />

chiuso. “Ma attenzione, fate pressione sui clienti e vendete qualche elettrico”. Lecito, ma<br />

molto lecito, pensare che la scontistica sia oggi una specie di ballo del qua-qua, anche<br />

considerando che il rapporto dealer indipendente/dealer della Casa stia progressivamente<br />

volgendo in favore del secondo gruppo. Una BER de noartri, insomma, ma non per questo<br />

meno insidiosa per i dealer tradizionali. Ma questa è un’altra storia.<br />

I concessionari a questo punto cosa fanno? Premono sul cliente per convincerlo a<br />

programmare ulteriori investimenti in rinnovamenti/ingradimenti, bando alle incertezze. E<br />

un bell’elettrico? fa figo e non impegna.<br />

Il cliente, perplesso, chiede il prezzo della versione elettrica e viene colto da malore. Sulla<br />

lettiga dei paramedici scuote la testa e crolla: non lo compro, resto al diesel (sul quale lo<br />

sconto è troppo invogliante, anche se non c’è un reale bisogno).<br />

Passato l’entusiasmo, devono vedersela con la committenza, con i mastini GDO, insensibili<br />

mostri che stracciano gli ordini e che popolano i peggiori incubi: meno spesa, dicono,<br />

meno trasporto, meno camion. L’autotrasportatore panicato in tutta fretta torna dal dealer:<br />

“alt gioco, niet, il camion non lo voglio più”. Ma se poi la GDO gli chiede un elettrico (costi<br />

quel che costi), ecco che la crisi nervosa è inevitabile. Come il dealer, anche<br />

l’autotrasportatore finisce nello schiacciasassi.<br />

Ad ogni buon conto, la GDO, nel frattempo, ha alzato i prezzi negli scaffali, con la scusa<br />

dell’inflazione, pestando duro sul cliente finale, come credo noi tutti abbiamo modo di<br />

verificare quotidianamente. Ma anche questa è un’altra storia.<br />

Detta male, la chain commerciale oggi è dominata dalla frenesia nel passare il cerino di<br />

mano in mano. Una situazione che non si può non definire insana, come tutte le forzature<br />

del mercato, con o senza incentivi.<br />

Il dramma è che tutti gli anelli di questa catena sono deboli. O forse è meglio così.<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 1


Sommario<br />

ISSN: 0393 - 8077<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

Sommario<br />

6<br />

12 14<br />

22 24 26<br />

n<br />

Cover<br />

40 La 7° edizione di Shipping<br />

Forwarding& Logistic meet<br />

Industry. Tutte le<br />

opportunità offerte da un<br />

mondo che cambia<br />

n<br />

Prova<br />

14 Test della strada per<br />

Fiat E-Doblò Maxi. Circa<br />

180 chilometri di<br />

autonomia per la<br />

furgonetta che completa la<br />

famiglia<br />

n<br />

Anteprime<br />

22 Mercedes-Benz eSprinter.<br />

Un nuovo capitolo per<br />

l’elettrico della Stella<br />

34 Burgers Double Deck.<br />

Attico e superattico<br />

36 Rolfo. Gioielli di famiglia<br />

38 Thermo King. Soluzioni<br />

connesse<br />

n<br />

Voci<br />

12 Giuseppe Acquaro, AD<br />

Terminali Italia. Un treno da<br />

non perdere<br />

26 Harald Seidel, Ceo Daf.<br />

Guardiamo sempre<br />

più in alto<br />

n<br />

Attualità<br />

6 Le immatricolazioni di Lcv<br />

e truck in Italia negli ultimi<br />

4 anni. Tutto come prima<br />

10 Iveco. Il punto sui risultati<br />

2022<br />

24 Chiggiato SpA. Quando il<br />

trasporto si fa etico<br />

28 Webfleet Driver Terminal<br />

Pro M. Un compagno di<br />

lavoro votato alla<br />

produttività<br />

29 Test euro Ncap. Veicoli<br />

commerciali sicurissimi<br />

30 Automotive I/O Bridging<br />

Minds. L’unione fa l’idea<br />

52 Un Renault elettrico per<br />

Fercam. Alla conquista della<br />

Città Eterna<br />

54 Persone&poltrone<br />

54 Si dice che...<br />

62 #FORUMAutoMotive,.<br />

Vogliamo la neutralità<br />

tecnologica<br />

n<br />

Reti&Service<br />

46 Digital Trucks. Una risposta<br />

a ogni domanda delle<br />

officine<br />

48 Il parere legale. Le<br />

disposizioni del Testo<br />

Unico in materia di salute<br />

e sicurezza sul lavoro<br />

49 Tornano Automotive Dealer<br />

Day e Service Day<br />

50 Automotive Dealer Report<br />

<strong>2023</strong>. A metà del guado<br />

n<br />

Rubriche<br />

4 Diamo i numeri<br />

51 Associazioni & dintorni.<br />

Si può, si può...<br />

59 Motori spenti<br />

60 Leggi, aziende, lavoro.<br />

Armi e bagagli<br />

61 Promozioni<br />

64 Vetrina<br />

66 Tutte le prove<br />

n<br />

Aggiornamenti<br />

continui su<br />

www.fuoriditest.com<br />

@rivista_vt<br />

youtube.com/@Vie<strong>trasporti</strong><br />

rivistavie<strong>trasporti</strong><br />

@rivistavie<strong>trasporti</strong><br />

@VieTrasporti Magazine<br />

In allegato con Vie&Trasporti<br />

l’inserto redazionale dedicato a<br />

30 36 40<br />

46 52 60<br />

Rivista del<br />

Trailer<br />

Innovation<br />

Stampato su carta FSC<br />

Direttore responsabile<br />

Lucia Edvige Saronni<br />

Rivista dell’<br />

International<br />

Truck of the Year<br />

Rivista del<br />

Truck Innovation<br />

Award<br />

Direttore editoriale<br />

Giuseppe Guzzardi gguzzardi@fiaccola.it<br />

Vicedirettore<br />

Tiziana Altieri taltieri@fiaccola.it<br />

Capo Redattore area tecnica<br />

Gianluca Ventura gventura@fiaccola.it<br />

Capo Redattore Allestitori e Carrozzieri<br />

Gianenrico Griffini ggriffini@fiaccola.it<br />

Redazione<br />

Mauro Armelloni, Emilia Longoni<br />

Santiago Simonetti<br />

Collaboratori<br />

Claudia Bonasi, Carlotta Caponi, Roberta Carati,<br />

Gioia Cardarelli, Pasquale Dui, Gilberto Gabrielli,<br />

Giovanni Gaslini, Gabriele Giacosa, Gaspare<br />

Grisotti, Rino Lo Brutto (foto), Gaia Manni, Filippo<br />

Montanari, John Next (foto), Fabrizio Parati, Eliana<br />

Puccio, Enrico Storari, Luca Visconti<br />

Segreteria<br />

Jole Campolucci jcampolucci@fiaccola.it<br />

Amministrazione<br />

Francesca Lotti flotti@fiaccola.it<br />

Margherita Russo amministrazione@fiaccola.it<br />

Abbonamenti<br />

Mariana Serci abbonamenti@fiaccola.it<br />

Traffico e pubblicità<br />

Giovanna Thourausch gthourasch@fiaccola.it<br />

Marketing e pubblicità (responsabile estero)<br />

Sabrina Levada slevada@fiaccola.it<br />

Agente<br />

Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto,<br />

Emilia Romagna (Parma e Piacenza escluse)<br />

Giorgio Casotto Tel. 0425/34045 - Cell. 348 5121572<br />

E-mail: info@ottoadv.it<br />

Mensile - LO-NO/00516/02.2021CONV<br />

Reg. Tribunale di Milano n. 6479 del 6/2/1964<br />

Impaginazione e progetto grafico<br />

Michela Chindamo - La Spezia<br />

Tipografia<br />

Colorshade - Via Cristoforo Colombo 7<br />

20068 Peschiera Borromeo (MI)<br />

Iscrizione al Registro Nazionale<br />

della Stampa n.1740 - vol.18 - foglio 313<br />

21/11/1985 - ROC 32150<br />

Prezzi di vendita Italia Estero<br />

Copia singola €10,00 €20,00<br />

Abbonamento annuo €100,00 €200,00<br />

La rivista è aperta alla collaborazione di tutti coloro,<br />

tecnici, studiosi, professionisti, industriali,<br />

comunque interessati al mondo dei <strong>trasporti</strong> e<br />

della movimentazione. La responsabilità di quanto<br />

espresso negli articoli firmati rimane esclusivamente<br />

agli Autori. Ma noscritti e fotografie, anche<br />

se non pubblicati, non si restituiscono.<br />

È vietata e perseguibile per legge la riproduzione<br />

totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed immagini<br />

pubblicate su questa rivista sia in forma<br />

scritta che su supporti magnetici, digitali, ecc.<br />

Foro competente Milano.<br />

Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing<br />

list esclusivamente per l’invio delle nostre comunicazioni<br />

e non sarà ceduto ad altri, in virtù del<br />

nuovo regolamento UE sulla Privacy N.2016/679.<br />

Qualora non desideri ricevere in futuro altre informazioni,<br />

può far richiesta alla Casa Editrice la<br />

fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unione stampa periodica italiana.<br />

Numero di iscrizione 14745<br />

Casa Editrice<br />

la fiaccola srl<br />

P.IVA 00722350154<br />

Via Conca del Naviglio, 37 - 20123 Milano<br />

Tel. 02 89421350 - Fax 02 89421484<br />

casaeditricelafiaccola@legalmail.it<br />

www.fiaccola.com<br />

2 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 3


Diamo i numeri<br />

Anno 2.035<br />

a cura di<br />

Tiziana Altieri<br />

Fermo a Bruxelles il regolamento che di fatto impedisce l’immatricolazione di auto e veicoli commerciali fino a<br />

3,5 quintali a benzina o diesel a partire dal 2035 all’interno dell’Unione, già approvato dall’Eurocamera a febbraio.<br />

Il voto in programma lo scorso 3 marzo è stato rinviato dal Coreper, il comitato dei Rappresentanti Permanenti. Il<br />

rischio, infatti, era di non avere la maggioranza qualificata necessaria per l’adozione finale. L’Italia, infatti, non è<br />

stato l’unico Paese che ha annunciato un voto contrario. La Germania ha fatto sapere che il suo sì è subordinato<br />

alla possibilità di immatricolare anche dopo il 2035 auto e Lcv spinti da motori a combustione alimentati da<br />

carburanti sintetici e pure Bulgaria e Polonia si sono dette incerte, la seconda per ragioni diverse (non condivide<br />

la deroga per le super car). “Siamo certamente favorevoli all’elettrificazione dei veicoli leggeri - si legge in un<br />

documento che l’Italia ha inviato ai Rappresentanti della Ue - non crediamo, tuttavia, che essa debba<br />

rappresentare, nella fase di transizione, l’unico percorso per<br />

raggiungere le emissioni zero. Stabilendo un obiettivo di riduzione<br />

delle emissioni del 100% nel 2035 e non prevedendo alcun incentivo<br />

per l’uso di carburanti rinnovabili, il regolamento non è in linea con il<br />

principio di neutralità tecnologica. Pertanto, l’Italia non può<br />

sostenerlo”. Tensioni anche sul fronte Euro 7. Negli scorsi giorni<br />

Anfia ha diramato un comunicato in cui si legge che “la proposta<br />

così come è stata presentata è inaccettabile nel suo impianto<br />

(limiti, date di applicazione, procedure di omologazione) perché<br />

estremamente severa e, dato il contesto, ai limiti della fattibilità.<br />

Deve dunque essere profondamente rivista nel corso del processo<br />

di co-decisione fra le istituzioni”.<br />

14,1miliardi di dollari<br />

La sostenibilità si paga, anche in termini di<br />

consulenze. Secondo un recente studio<br />

pubblicato da Growth Market Reports il<br />

mercato delle consulenze legate alla<br />

sostenibilità ambientale raggiungerà, entro<br />

la fine del 2031, i 14,1 miliardi di dollari<br />

(oltre 13 miliardi di euro) contro gli 8,8<br />

miliardi del 2022, con un tasso di crescita<br />

annuale del 5,4 per cento. Un incremento<br />

spinto da diversi fattori tra i quali figurano<br />

una maggiore consapevolezza ambientale,<br />

una crescente attenzione per l’inclusione<br />

sociale e l’impatto delle sempre più<br />

stringenti normative governative sulla<br />

tutela dell’ambiente e degli ecosistemi.<br />

14° edizione<br />

Lo scorso 8 marzo è stato conferito a Giulia Giommi il 14° Sabo<br />

Rosa, riconoscimento che premia la ‘Camionista/Autista<br />

dell’Anno’ promosso da Roberto Nuti Group, leader nei ricambi e<br />

nei componenti per il settore automotive, ferroviario e agricolo.<br />

Trenta le candidature pervenute attraverso il web. A selezionare<br />

la vincitrice è stata una giuria composta dalle dipendenti del<br />

main sponsor. “Di Giulia - ha spiegato Elisabetta Nuti, direttore<br />

finanziario Nuti Group e presidente della giuria - ci ha colpito la<br />

passione per i mezzi pesanti, nata grazie a suo nonno<br />

conducente di autobus, che la portava con<br />

sé nelle autorimesse per scoprire i motori e<br />

i pezzi di ricambio. Una storia, quella di<br />

Giulia, che racconta il passaggio<br />

generazionale in un mestiere che mai<br />

come oggi chiede di essere conosciuto per<br />

ottenere quell’attenzione e quella dignità<br />

che molto spesso vengono dimenticate”. “Il<br />

Sabo Rosa - ha detto Giulia Giommi - è una<br />

bellissima iniziativa, che dà rilievo alle<br />

donne autista. C’è davvero molto fermento,<br />

in questo periodo, e le ragazze alla guida<br />

sono sempre di più”.<br />

Giulia Giommi è conducente di bus NCC<br />

per la genovese Cairocar.<br />

3milioni di percorsi<br />

Quanto impattano velocità e temperatura<br />

sull’autonomia di un veicolo elettrico? Una risposta ha<br />

provato a fornirla Geotab, leader globale in ambito IoT<br />

e veicoli connessi, con un’analisi dettagliata che<br />

utilizza dati aggregati e anonimizzati provenienti da 3<br />

milioni di percorsi che hanno richiesto 550.000 ore di<br />

guida. Ebbene, a bassa velocità la temperatura può<br />

avere un impatto significativo sull’autonomia, mentre a<br />

velocità più elevate la temperatura diventa meno<br />

impattante. Per un percorso autostradale, evitare l’alta<br />

velocità sarà la strategia migliore per conservare<br />

l’autonomia, soprattutto per i veicoli più grandi. Per i<br />

percorsi più lenti, invece, l’autonomia dipenderà<br />

maggiormente dalla variabilità stagionale; pertanto, i<br />

risultati migliori si otterranno attenuando l’impatto<br />

della temperatura. “L’analisi - ha dichiarato Franco<br />

Viganò, Director Strategic Channel Development e<br />

Country Manager di Geotab Italia - è destinata a essere<br />

utilizzata come risorsa per sensibilizzare gli utenti circa<br />

i fattori che influiscono sull’autonomia delle batterie e a<br />

sviluppare consapevolezza sulle strategie per<br />

ottimizzare la transizione verso una flotta sostenibile”.<br />

-13% consumo di energia<br />

La grande sfida per i costruttori di veicoli elettrici?<br />

Aumentarne l’autonomia con soluzioni diverse da quelle<br />

adottate fino a oggi sugli endotermici. Lavorando in<br />

questa direzione gli ingegneri Ford hanno scoperto che<br />

con le superfici riscaldabili il consumo di energia<br />

potrebbe essere ridotto del 13 per cento rispetto a un<br />

climatizzatore standard con un incremento<br />

dell’autonomia del 5 per cento per ogni singola ricarica.<br />

La ricerca è stata condotta nell’ambito del progetto<br />

Connected Electric Vehicle<br />

Optimised for Life, Value,<br />

Efficiency and Range (CEVOLVER)<br />

della Commissione Europea. Gli<br />

ingegneri hanno equipaggiato un<br />

Ford E-Transit con braccioli,<br />

tappetini, pannelli delle porte,<br />

alette parasole e un pannello<br />

sotto il volante, tutti riscaldabili. Il<br />

test prevedeva consegne<br />

giornaliere e altre attività con<br />

0,03 euro/spedizione<br />

Tutti pazzi per l’’e-commerce anche in Italia. Nel<br />

2021 il giro d’affari è stato di 71 miliardi di euro,<br />

+4,4 per cento rispetto al 2020 secondo i dati<br />

Netcomm. Trend positivo anche in termini di<br />

occupazione: per ogni 100 posti di lavoro<br />

generati in modo diretto dalle attività dell’ecommerce<br />

e del digital retail, si attivano<br />

ulteriori 141 unità di lavoro collaterali. E<br />

l’impatto sull’ambiente? Secondo uno studio di<br />

Seven Senders, piattaforma logistica tedesca<br />

che opera in tutta Europa, gli abitanti della<br />

Penisola, rispetto ad altri popoli europei, sono i<br />

più attenti in termini di pratiche green e sono i<br />

più propensi a pagare un sovrapprezzo per una<br />

consegna sostenibile, che si concretizza con la<br />

riciclabilità o con l’ecocompatibilità<br />

dell’imballaggio. È qui che entra in gioco il<br />

progetto 7SGreen introdotto da Seven Senders.<br />

7S Green permette ai rivenditori online italiani<br />

di offrire ai loro clienti spedizioni neutrali dal<br />

punto di vista delle emissioni: con tre centesimi<br />

di euro per spedizione, che vanno devoluti a<br />

progetti certificati di protezione dell’ambiente,<br />

le emissioni di CO2 legate al trasporto sono<br />

esattamente compensate.<br />

percorrenze di 350 km sulle strade di Colonia e dintorni,<br />

nella stagione estiva e invernale. Non si tratta dell’unica<br />

tecnologia testata con successo dall’Ovale Blu. Vincenti<br />

si sono rivelati anche lo scambiatore di calore che<br />

preleva il calore di scarto/in esubero dall’unità di<br />

trazione elettrica e lo utilizza per riscaldare l’abitacolo<br />

e/o il pacco batterie, il sistema di controllo della<br />

temperatura della batteria che consente di raffreddare e<br />

preriscaldare in modo efficiente il pacco batterie, l’ecorouting<br />

che calcola il percorso<br />

ottimale, la ricarica rapida<br />

intelligente, che preraffredda o<br />

preriscalda la batteria prima della<br />

successiva ricarica rapida e la<br />

funzione di regolazione termica<br />

della catena cinematica, che<br />

mantiene i componenti dell’unità<br />

di propulsione elettrica alla<br />

temperatura ottimale dal punto di<br />

vista energetico.<br />

4 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 5


Attualità<br />

La fotografia scattata dall’Unrae Book 2022<br />

Cheese!<br />

Mentre a Bruxelles si accende la polemica sui regolamenti anti C0 2<br />

i numeri relativi alle immatricolazioni truck e lcv mostrano come negli<br />

ultimi anni poco sia cambiato. Veicoli endotermici saldi al comando<br />

di Tiziana Altieri<br />

Per comprendere se sta cambiando e<br />

come la domanda di veicoli da lavoro in<br />

Italia si può sfogliare l’Unrae Book 2022,<br />

giunto alla 23°edizione. Il documento riporta<br />

tutti i numeri relativi all’immatricolato degli ultimi<br />

anni, per canale, alimentazione, carrozzeria,<br />

uso. Restituisce un’istantanea del circolante<br />

per Classe Euro e fornisce qualche previsione<br />

sull’anno in corso.<br />

Partiamo dai veicoli commerciali fino a 3,5 quintali<br />

di peso totale a terra. Nell’ultimo anno le immatricolazioni<br />

si sono fermate a quota 160.809,<br />

con un -13 per cento rispetto all’anno precedente.<br />

Si è tornati sostanzialmente ai livelli<br />

2020, anno segnato dalla pandemia. Sul risultato<br />

2022 ha pesato la carenza - o in qualche<br />

caso la totale assenza - di prodotto.<br />

A giocare la parte del leone con una quota del<br />

62,3 per cento sono i furgoni con 100.222 unità.<br />

Il loro peso è, però, diminuito negli ultimi 4 anni:<br />

nel 2019 rappresentavano il 67,5 per cento dei<br />

volumi. Seguono i cassoni, 19.302 (12 per cento<br />

contro il 14 del 2019), e poi i caravan, 5.727 (3,6<br />

per cento, 0,5 punti in più dell’ultimo anno dello<br />

scorso decennio).<br />

Le registrazioni ai privati nel 2022 si sono fer-<br />

Immatricolato Italia LCV per canale<br />

82.067<br />

11.307<br />

42.123<br />

12.245<br />

68.521<br />

9.679<br />

37.978<br />

9.179<br />

40.894 34.901<br />

mate a quota 30.168, il 22,9 per cento in meno<br />

rispetto al 2021. Oggi il loro share è del 18,8 per<br />

cento, nel 2019 era del 21,7. Flessioni superiori<br />

a quella media del mercato anche per il noleggio<br />

a breve termine e per le autoimmatricolazioni,<br />

rispettivamente a -24,1 e a - 17,2 per cento<br />

con 7.359 e 8.119 unità. Una situazione da imputare,<br />

ancora una volta, all’indisponibilità di<br />

veicoli che sono stati convogliati presso i clienti.<br />

Più contenuta è la flessione del canale società<br />

( -14,2 per cento) che rimane il primo per volumi<br />

con 68.738 unità (il 42,7 per cento). In controtendenza<br />

solo il long rent che guadagna quasi<br />

4 punti rispetto all’anno precedente e oltre 6 rispetto<br />

al 2019 con una quota del 28,9 per cento<br />

ottenuta con 46.425 unità.<br />

Non decollano nella Penisola i veicoli commerciali<br />

elettrici pur accrescendo la loro quota. Oltre<br />

un veicolo su 4 immatricolato nel 2022 è diesel,<br />

80.072<br />

9.699<br />

46.219<br />

9.803<br />

39.134<br />

68.738<br />

7.359<br />

46.425<br />

8.119<br />

30.168<br />

2019 2020 2021 2022<br />

Totale 188.636 Totale 160.258 Totale 184.927 Totale 160.809<br />

Euro 6<br />

26,8%<br />

Euro 5<br />

13,3%<br />

n Privati<br />

n Autoimmatricolazioni<br />

n Noleggio a lungo termine<br />

n Noleggio a breve termine<br />

n Società ed enti<br />

Parco circolante<br />

LCV per Classe Euro<br />

al 31.12.2022<br />

Euro 4<br />

18,5%<br />

Euro 0 e 1<br />

15,1%<br />

Euro 2<br />

10,8%<br />

Euro 3<br />

15,5%<br />

Attualità<br />

I tre istogrammi<br />

in queste pagine<br />

forniscono<br />

lo spaccato<br />

dell’immatricolato<br />

Lcv degli ultimi<br />

4 anni. Nel 2022<br />

si è tornati ai volumi<br />

dell’anno della<br />

pandemia.<br />

Il grafico in basso<br />

mostra il parco<br />

veicolare italiano<br />

fino a 3,5 quintali<br />

per classe Euro.<br />

Oltre il 40 per cento<br />

è ante Euro 4.<br />

Quindici veicoli<br />

su 100 sono<br />

addirittura Euro 0<br />

o Euro 1. A pagarne<br />

le spese non è solo<br />

l’ambiente, ma<br />

anche la sicurezza<br />

delle strade.<br />

Totale veicoli<br />

commerciali:<br />

4.227.000<br />

Età media: 14,0 anni<br />

Immatricolato Italia LCV per alimentazione<br />

Immatricolato Italia LCV per carrozzeria<br />

29.168<br />

5.842<br />

26.317<br />

27.139<br />

6.359<br />

20.890<br />

33.522<br />

7.243<br />

22.759<br />

35.539<br />

5.727<br />

19.321<br />

n Benzina<br />

n Diesel<br />

n Gpl<br />

n Metano<br />

n Ibridi HEV<br />

n Ibridi plug-in PHEV<br />

n Elettrici BEV<br />

1.039<br />

2<br />

1.392<br />

6.296<br />

3.862<br />

1.140<br />

39<br />

5.340<br />

4.769<br />

2.565<br />

3.606<br />

348<br />

12.339<br />

3.775<br />

5.206<br />

4.264<br />

669<br />

17.487<br />

1.854<br />

4.<strong>868</strong><br />

127.309<br />

105.870<br />

121.403<br />

100.222<br />

166.794<br />

140.910<br />

153.759<br />

122.940<br />

2019 2020 2021 2022<br />

Totale 188.636 Totale 160.258 Totale 184.927 Totale 160.809<br />

n Furgoni<br />

n Casssoni<br />

n Autocaravan<br />

n Altro<br />

9.251 5.495<br />

5.894 8.727<br />

2019 2020 2021 2022<br />

Totale 188.636 Totale 160.258 Totale 184.927 Totale 160.809<br />

6 - 04 <strong>2023</strong><br />

04 <strong>2023</strong> - 7


Attualità<br />

Attualità<br />

Totale veicoli<br />

industriali: 725.000<br />

Età media: 14,3 anni<br />

Immatricolato Italia veicoli industriali per fascia di peso<br />

8.112<br />

10.876<br />

3.694<br />

949<br />

6.607<br />

9.858<br />

3.051<br />

747<br />

8.685<br />

12.199<br />

3.609<br />

753<br />

8.354<br />

13.369<br />

2.974<br />

882<br />

2019 2020 2021 2022<br />

Totale 23.631 Totale 20.263 Totale 25.246 Totale 25.579<br />

8<br />

75<br />

1.025<br />

464<br />

22.058<br />

16<br />

32<br />

999<br />

11 427<br />

54<br />

758<br />

304<br />

Immatricolato Italia veicoli industriali per alimentazione<br />

1<br />

1<br />

3<br />

2019 2020 2021 2022<br />

Totale 23.631 Totale 20.263 Totale 25.246 Totale 25.579<br />

Euro 6<br />

27,7%<br />

Euro 5<br />

17,7%<br />

Parco circolante<br />

veicoli industriali<br />

per Classe Euro<br />

al 31.12.2022<br />

Euro 4<br />

4,2%<br />

Euro 0<br />

11,2%<br />

19.135<br />

Euro 3<br />

19,9%<br />

Euro 1<br />

7,2%<br />

Euro 2<br />

12,1%<br />

Immatricolazioni Italia veicoli industriali per uso<br />

Esente licenza Conto proprio Conto terzi<br />

2017 6,4 14,5 79,1<br />

2018 6,2 15,4 78,4<br />

2019 6,6 17,9 75,5<br />

2020 6,4 16 77,6<br />

2021 6,1 16,7 77,2<br />

2022 6,3 16,9 76,8<br />

n 3,5-6 ton n 6,01-15,99 n Trattori over 16 n Autocarri over 16<br />

n Benzina<br />

n Diesel<br />

n Metano<br />

23.769<br />

16<br />

32<br />

999<br />

427<br />

882<br />

n Gnl<br />

n Ibrido (diesel + elettrico)<br />

n Elettrico<br />

L’età media dei veicoli industriali sopra i 3,5<br />

quintali in Italia è di 14,3 anni ma si abbassa a<br />

12,1 prendendo in considerazione solo gli over<br />

16. Per le aziende che hanno fatto del trasporto<br />

il loro core business investire in veicoli di ultima<br />

generazione vuol dire essere più competitivi.<br />

motorizzazione che deve fare i conti con una<br />

flessione del 20 per cento, il 5,4 per cento è a<br />

benzina. Crescono di oltre il 40 per cento le registrazioni<br />

di veicoli ibridi, 17.487 nell’ultimo<br />

anno, che però ricordiamo sono veicoli spinti<br />

da un motore principale endotermico: oggi detengono<br />

una quota del 10,9 per cento, nel 2019<br />

non andavano oltre lo 0,7 per la scarsità di modelli<br />

che adottavano tale soluzione. I Bev puri<br />

hanno sfiorato le 4.300 unità e pur segnando<br />

un 18,2 per cento sull’anno precedente devono<br />

accontentarsi di una quota del 2,7. L’Italia del<br />

resto soffre un ritardo molto penalizzante: a<br />

settembre 2022 era in 15° posizione nel ranking<br />

europeo per numero di punti di ricarica per 100<br />

km, solo 6,7, e concentrati nel Nord e nel centro<br />

del Paese. La media europea è di 8,9 (tabella a<br />

lato). Poco di più hanno fatto i commerciali a<br />

Gpl con un 3 per cento. Inferiori, invece, le quote<br />

dei veicoli a metano che archiviano l’anno con<br />

un 1,2 per cento a causa dell’elevato costo per<br />

il rifornimento, e gli ibridi plug in, allo 0,4 per<br />

cento. L’offerta in questo segmento è ancora<br />

piuttosto scarsa.<br />

La prima parte del <strong>2023</strong> secondo Unrae vedrà<br />

un ulteriore ripiegamento delle registrazioni che<br />

dovrebbero cominciare a crescere a partire da<br />

giugno portando a quota 168.000 i volumi totali<br />

dell’anno, con un +4,5 per cento sul 2022. Bene<br />

ma non benissimo: il mercato necessita di un<br />

rapido rinnovo. Secondo le stime di Unrae aggiornate<br />

al 31 dicembre 2022 il 41 per cento<br />

dei 4.227.000 veicoli fino a 3,5 quintali che compongono<br />

il circolante italiano è ante Euro 4. L’età<br />

media è di 14 anni.<br />

Tre su quattro al conto proprio<br />

Passando ai veicoli industriali i dati del 2022<br />

confermano un andamento del mercato in linea<br />

con il 2021 grazie alle buone performance degli<br />

over 16 tonnellate, in particolare dei trattori che<br />

hanno segnato un +9,6 per cento con 13.369<br />

unità. La fascia dei leggeri, da 3,51 a 6 tonnellate,<br />

la meno rappresentativa in termini di unità<br />

(882, solo il 3,4 per cento) ha archiviato l’anno<br />

con un +17,1 per cento, quella media, da 6,01<br />

a 15,99 tonnellate (2.974) ha dovuto fare i conti<br />

con una pari flessione. Cresciuti, come abbiamo<br />

già visto i trattori, che rappresentano oltre<br />

un mezzo su due venduto (nel 2019 erano il 46<br />

per cento) e in flessione del 3,4 per cento gli autocarri,<br />

comunque un mezzo su tre. Nonostante<br />

L’infrastruttura pubblica di ricarica elettrica<br />

in Europa<br />

Punti Punti ricarica Punti ricarica<br />

ricarica >22kW /100 km<br />

Paesi Bassi 101.585 5% 72,9<br />

Lussemburgo 1.990 4 68,9<br />

Norvegia 25.255 30 26,6<br />

Danimarca 11.739 25 15,7<br />

Austria 21.566 14 15,7<br />

Svizzera 11.101 19 15,5<br />

Belgio 20.012 9 12,9<br />

Germania 82.084 19 12,7<br />

Regno Unito 49.610 19 11,7<br />

Svezia 23.869 14 10,8<br />

EU27+EFTA+UK 519.533 16 8,9<br />

islanda 1.049 18 8,1<br />

Portogallo 6.242 35 7,9<br />

Finlandia 5.711 19 7,3<br />

Francia 76.454 10 6,9<br />

Italia 32.936 28 6,7<br />

Croazia 1.317 36 4,9<br />

Bulgaria 955 30 4,7<br />

Slovacchia 2.517 30 4,4<br />

Slovenia 1.700 16 4,4<br />

Spagna 24.960 29 3,7<br />

Malta 97 0 3,4<br />

Repubblica Ceca 3.915 31 3,0<br />

Irlanda 2.166 20 2,2<br />

Romania 1.518 35 1,8<br />

Ungheria 3.579 24 1,7<br />

Lettonia 609 76 0,9<br />

Grecia 926 30 0,8<br />

Polonia 3.295 35 0,8<br />

Cipro 68 0 0,7<br />

Lituania 433 33 0,6<br />

Estonia 275 70 0,5<br />

gli incentivi governativi ad avere la meglio sono<br />

ancora i veicoli dotati di motorizzazioni tradizionali.<br />

Il diesel ha uno share del 96,2 per cento,<br />

superiore a quello del 2021 a causa della contrazione<br />

delle immatricolazioni di veicoli a Gnl<br />

e metano, fermi rispettivamente al 2,6 e all’1<br />

per cento (erano al 4,3 e al 2 per cento nel<br />

2019). Solo 19 i veicoli industriali elettrici immatricolati<br />

in Italia nell’ultimo anno, meno dello<br />

0,1 per cento del totale mercato.<br />

Il conto terzi si conferma quello più propenso<br />

al rinnovamento assorbendo oltre 3 veicoli su<br />

4 immatricolati nel Bel Paese.<br />

Preoccupante l’età media del circolante: 14,3<br />

anni al 31 dicembre 2022. Dei 725.000 veicoli<br />

over 3,5 tonnellate del paese poco oltre il 50<br />

per cento - uno su due - è ante Euro IV con tutto<br />

ciò che ne consegue in termini di impatto ambientale<br />

e sicurezza. Evidente anche in questo<br />

caso la necessità di trovare soluzioni che agevolino<br />

un rapido rinnovo. Infine, le stime. Nel<br />

<strong>2023</strong> secondo Unrae si toccheranno le 26.500<br />

unità con un +3,6 per cento sul 2022.<br />

Fonte grafici e tabelle:<br />

Unrae<br />

8 - 04 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 9


Mercato<br />

Torino festeggia<br />

Un 2022 ok<br />

Iveco Italia fa i conti e sorride, grazie<br />

alla ripresa delle consegne e gli ordini<br />

floridi. In più, fibrilla per il Daily elettrico<br />

Nella foto a destra,<br />

da sinistra<br />

Massimiliano Perri,<br />

GM del mercato Italia,<br />

Massimo Revetria,<br />

responsabile gamma<br />

leggeri, Fabrizio Buffa,<br />

a capo della gamma<br />

Medi e Pesanti,<br />

e Valerio Vanacore,<br />

responsabile<br />

Trazioni Alternative<br />

Iveco Italia.<br />

Risultati trasversalmente positivi e aspettative<br />

dell’immediato futuro legato alla<br />

parziale elettrificazione della gamma,<br />

concreta, quella del Daily, proiettata a un domani<br />

non si sa quanto prossimo, per il truck elettrico<br />

provvisoriamente noto come Nikola, a quanto<br />

pare anche per il salto carpiato dell’idrogeno.<br />

La rete rimane fiore all’occhiello<br />

Ma andiamo con ordine, partendo dai risultati<br />

illustrati dal general manager del mercato Italia,<br />

Massimiliano Perri: “Il 2022 è stato un anno<br />

complesso, che siamo stati in grado di trasformare<br />

in successo, grazie a idee, prodotti e persone.<br />

Oggi, il percorso continua verso nuove direzioni.<br />

Siamo onorati di condividere i nostri<br />

traguardi raggiunti, che non costituiscono solo<br />

un numero, ma il risultato dell’eccellente lavoro<br />

svolto da tutta la squadra Iveco Mercato Italia<br />

insieme ai nostri concessionari”.<br />

Importante l’accenno ai dealer, che per il brand<br />

torinese rappresentano la spina dorsale non<br />

soltanto in termini quantitativi, ma soprattutto<br />

qualitativi, vista la loro forte radicazione sul territorio.<br />

Insomma, patrimonio prezioso quello<br />

della rete, e continua ad essere tale benché altri<br />

brand preferiscano orientarsi verso la logica<br />

delle concessionarie di proprietà.<br />

Brignano nuovo volto Daily<br />

Comico e attore molto noto al pubblico italiano sin dai tempi di “Un medico<br />

in famiglia”, Enrico Brignano è il nuovo testimonial del Daily: dovrà<br />

enfatizzare versatilità, produttività, forza, italianità, autorevolezza e sicurezza,<br />

e contribuirà, con la sua esperienza e professionalità, a trasmettere<br />

i valori e le caratteristiche di un veicolo da sempre apprezzato.<br />

Brignano possiede un Daily cabinato per la sua attività professionale.<br />

Massimo Revetria, responsabile Gamma<br />

Leggera Iveco Mercato Italia: “Siamo onorati<br />

di presentare il nuovo testimonial del<br />

Daily. Enrico Brignano è un professionista<br />

che saprà comunicare al meglio tutte le<br />

qualità e i valori del nostro iconico mezzo<br />

e siamo ancora più orgogliosi di annunciarlo<br />

in occasione della presentazione di risultati<br />

significativi per la gamma leggera”.<br />

Nonostante le difficoltà legate all’approvvigionamento<br />

di materie prime e componenti, i numeri<br />

dicono che considerando i tre segmenti<br />

di ri fe rimento (Lcv, medi e pesanti) Iveco raggiunge<br />

la quota psicologica di un terzo del mercato.<br />

In particolare il Daily ha registrato performance<br />

importanti con una quota oltre il 32,5<br />

per cento, vale a dire 5 punti in più rispetto al<br />

2021, e in lungo Stura, quartier generale italiano,<br />

ci si aspetta un consolidamento grazie a importanti<br />

accordi commerciali.<br />

I mediomassimi in consegna<br />

Anche la gamma pesante ha registrato una crescita<br />

nel secondo semestre 2022, grazie al quale<br />

l’anno si è chiuso quasi a quota 31 per cento.<br />

Nel <strong>2023</strong> un ruolo importante sarà rappresentato<br />

dall’ottimizzazione della produzione: sarà<br />

possibile modificare una commessa fino all’ultimo<br />

momento utile, ovvero la messa in linea.<br />

“Nel 2022 - ha commentato Fabrizio Buffa,<br />

Responsabile Medi e Pesanti Iveco Italia - è<br />

emerso tutto lo spirito di squadra di Iveco, che<br />

ci ha consentito di gestire al meglio le sfide<br />

che si sono presentate. D’altronde, come dimostrano<br />

la nuova partnership con Mooney<br />

VR46 Racing Team e la vittoria del Rally Dakar<br />

del mese scorso, l’anima sportiva è un elemento<br />

vincente per la nostra squadra. Siamo pronti<br />

a replicare nel <strong>2023</strong>, anno ricco di novità di prodotto<br />

e servizi”.<br />

Un cenno anche ai passi avanti di natura tecnologica.<br />

Iveco punta a favorire la transizione<br />

energetica attraverso un ecosistema di prodotti<br />

e servizi, come ha raccontato Valerio<br />

Vanacore, Responsabile Trazioni Alternative<br />

Mercato Italia: “Siamo stati pionieri della transizione<br />

energetica con il gas naturale, risorsa<br />

compatibile con i veicoli a biogas. Ora siamo<br />

pronti ad accompagnare i clienti verso la mobilità<br />

elettrica, grazie a partnership e servizi<br />

che costituiranno un ecosistema funzionale<br />

a un trasporto sostenibile”.<br />

10 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it


Intervista<br />

.GIUSEPPE ACQUARO.<br />

Treni in corsa<br />

Aumento della produzione del 30 per cento per Terminali Italia nel<br />

triennio 2020-2022. Una performance ottenuta puntando sui servizi.<br />

Il prossimo passo? L’integrazione (indispensabile) col trasporto marittimo<br />

di Tiziana Altieri<br />

Giuseppe Acquaro,<br />

dal 2017<br />

amministratore<br />

delegato e direttore<br />

generale di Terminali<br />

Italia. Ha una lunga<br />

esperienza nel mondo<br />

delle ferrovie dove<br />

ha ricoperto, tra<br />

l’altro, il ruolo di<br />

responsabile della<br />

sicurezza di Rete<br />

Ferroviaria Italiana.<br />

Una modalità, il ferro, che in Italia è diventata<br />

più appetibile per gli operatori del trasporto<br />

merci negli ultimi anni e che ha<br />

ancora ampi margini di crescita. La sua affermazione<br />

è, però, strettamente correlata all’efficienza<br />

dei servizi terminalistici, di primo e ultimo<br />

miglio. Come quelli offerti da Terminali Italia, società<br />

controllata al 100 per cento da Rete<br />

Ferroviaria Italiana, capofila del polo infrastrutture<br />

del Gruppo FSI. Per fare il punto su quella che è<br />

la situazione e scoprire quali sono i piani per il<br />

prossimo futuro abbiamo incontrato Giuseppe<br />

Acquaro, amministratore delegato e direttore<br />

generale di Terminali Italia.<br />

Di cosa si occupa Terminali Italia?<br />

“Terminali Italia è una società del Gruppo<br />

Ferrovie dello Stato Italiane. Dal 2008 operiamo<br />

nel mercato del trasporto intermodale ferroviario,<br />

occupandoci di servizi di terminalizzazione, di<br />

primo e ultimo miglio. La nostra principale attività<br />

è l’handling, ossia lo spostamento di unità<br />

di carico intermodale da camion a treno e viceversa.<br />

Nel corso degli anni con l’obiettivo di creare<br />

valore per il cliente e rendere più appetibile il<br />

ferro abbiamo ampliato il business con servizi<br />

accessori come manovre ferroviarie, manutenzione,<br />

riparazione e lavaggio container e gestione<br />

di pratiche doganali. Oggi siamo certificati presso<br />

l’agenzia delle dogane come operatore economico<br />

autorizzato”.<br />

L’intermodalità ferroviaria gode di buona<br />

salute?<br />

“Negli ultimi tre anni nonostante la pandemia e<br />

la guerra in Ucraina la nostra società ha registrato<br />

un aumento della produzione del 30 per cento.<br />

Nel 2020 abbiamo movimentato 754 mila unità<br />

di carico intermodale, nel 2021 915 mila e nel<br />

2022 ben 980 mila. Ciascuna unità, in buona sostanza,<br />

è un camion in meno che circola sulle medie<br />

e lunghe distanze, dai 400-600 chilometri”.<br />

L’incremento è dovuto alla maggiore<br />

sensibilità ambientale o a una migliore<br />

offerta di servizi?<br />

“A entrambe. Da un lato l’offerta di servizi accessori<br />

a valore aggiunto ha reso il ferro più vantaggioso,<br />

dall’altro c’è sicuramente una maggiore<br />

sensibilità ambientale. Aggiungo che il mondo<br />

della gomma che sta affrontando molte difficoltà,<br />

sta comprendendo che il ferro, contrariamente<br />

a quello che si pensava in passato, sulle medie<br />

e lunghe distanze rappresenta non una minaccia,<br />

ma un’opportunità. Facendo opportune sinergie,<br />

per le medie e lunghe distanze oltre i 300 chilometri,<br />

il sistema gomma-treno è economicamente<br />

più vantaggioso per entrambe le modalità”.<br />

Tredici terminali in Italia. La vostra capacità<br />

oggi è adeguata?<br />

“Il trend degli ultimi tre anni ci ha fatto comprendere<br />

che non appena avrà fine questa congiuntura<br />

macroeconomica negativa ci troveremo ad<br />

affrontare un’ulteriore crescita. Come sistema<br />

paese, inoltre, abbiamo un obiettivo europeo:<br />

spostare il 30 per cento del traffico della gomma<br />

oltre i 300 chilometri su ferro entro il 2030. Di<br />

fatto, per il sistema ferroviario, significa raddoppiare<br />

il numero dei treni. In quest’ottica Terminali<br />

Italia ha strutturato un piano di investimenti da<br />

100 milioni di euro da realizzare entro il 2026<br />

per incrementare la produzione dell’80 per cento<br />

rispetto a oggi. Stiamo lavorando sulla digitalizzazione<br />

e sull’upgrade degli asset produttivi. Nei<br />

terminali a forte domanda, per esempio, sostituiremo<br />

le gru gommate con quelle a portale per<br />

velocizzare carico e scarico. Abbiamo, invece,<br />

già ampliato la nostra presenza sul territorio nazionale.<br />

Recente l’apertura al pubblico del terminale<br />

di Marghera che tra l’altro, è un esempio virtuoso<br />

di collaborazione tra pubblico e privato win<br />

to win essendo l’infrastruttura privata”.<br />

C’è un gap tra Nord e Sud del Paese?<br />

“Sicuramente un gap c’è, è sotto gli occhi di tutti.<br />

Solo tre dei terminali di Terminali Italia sono nel<br />

Sud Italia. Le ragioni di questa disuniformità vanno,<br />

però, analizzate in maniera adeguata. Il Sud<br />

presenta diverse performance per quanto riguarda<br />

il sistema ferroviario e poi nel Paese non c’è<br />

un’omogena distribuzione dei comparti macro<br />

economici produttivi, concentrati nelle regioni<br />

del Nord. Questo elemento ha fatto si che nel<br />

tempo l'evoluzione infrastrutturale ha avuto una<br />

diversa dinamica. Oggi, quindi, il Sud e in particolare<br />

la Sicilia, nel nuovo contesto di sviluppo<br />

si trova penalizzato e pertanto occorre recuperare<br />

velocemente il gap sin qui accumulato. Al<br />

momento, l'infrastruttura ferroviaria non è adeguatamente<br />

performante e ciò di fatto rende indisponibile<br />

la modalità ferroviaria a quegli operatori<br />

che vogliono vogliono utilizzare il trasporto<br />

combinato ferroviario. Questo gap verrà colmato<br />

nel prossimo futuro dal Gruppo FSI mediante la<br />

realizzazione del dell'attuale piano di investimenti<br />

già in corso di realizzazione”.<br />

PNRR. Una buona occasione?<br />

“Il PNRR è un’occasione storica per rinnovare<br />

l’infrastruttura ferroviaria e migliorare il trasporto<br />

merci su ferro, a lungo rimasto indietro rispetto<br />

al trasporto passeggeri. Il PNRR contribuirà a<br />

rendere più competitivo il sistema paese e a rispondere<br />

agli obiettivi di sostenibilità ambientale.<br />

Basti pensare che oggi su un treno carichiamo<br />

l’equivalente di 30 camion che mediamente<br />

percorrono 400 chilometri.<br />

Nel PNRR c’è molta attenzione al Sud. Lo scopo<br />

non è solo eliminare quel gap a cui abbiamo accennato:<br />

il Sud Italia oggi si presenta per sua natura<br />

geografica come un nodo strategico fondamentale<br />

per il traffico marittimo nel Mediterraneo.<br />

Le regioni del Sud sono la prima interfaccia per<br />

le navi che arrivano dal canale di Suez. Avere un<br />

sistema infrastrutturale forte, capace di attrarre<br />

quei traffici e spostarli sulla terraferma rende più<br />

competitiva la piattaforma Italia. Noi attivando i<br />

fast corridors riduciamo i tempi di sdoganamento<br />

e svuotamento del terminal e del porto e i tempi<br />

di sosta delle navi diventando in tal modo e per<br />

taluni segmenti di traffico, una valida alternativa<br />

ai porti del nord Europa. Infine, l’adeguamento<br />

delle linee e delle stazioni ferroviarie per renderle<br />

idonee alla circolazione di treni merci fino a 750<br />

metri e a trasportare anche i semirimorchi, ci consentirà<br />

di abbattere notevolmente i costi fissi imputabili<br />

alla trazione ferroviaria. Questo è già<br />

stato dimostrato. Infatti, una quota parte di quell’aumento<br />

di produzione del 30 per cento nel triennio<br />

2020-2022 è da imputare all’adeguamento<br />

della sola sagoma della linea adriatica”.<br />

Quali sinergie e quali nuovi servizi per<br />

sviluppare la domanda di treno?<br />

“Per sviluppare la domanda di treno e il sistema<br />

ferroviario serve attrarre gli spedizionieri e i grandi<br />

corrieri internazionali offrendo loro servizi<br />

complementari, come la pulizia e la riparazione<br />

dei container, i servizi doganali, l’informatizzazione<br />

dei processi. Attività che possono far risparmiare<br />

soldi e tempo. Il trasporto ferroviario<br />

delle merci è un settore che non può avere trasferimenti<br />

dallo stato, è un segmento a mercato<br />

e l’approccio deve essere a mercato. Gli incentivi<br />

sono sicuramente necessari in una fase transitoria<br />

nella quale sono necessari forti investimenti<br />

da parte degli operatori economici del comparto,<br />

i quali, tuttavia, a regime devono puntare ad una<br />

autonoma sostenibilità economica”.<br />

ATP. Ci sono margini per crescere?<br />

“È un settore dove sicuramente i margini per crescere<br />

ci sono. Occorre, però, realizzare nei terminal<br />

infrastrutture dedicate specifiche, come<br />

parcheggi con colonnine di ricarica elettriche.<br />

Su questa tipologia di trasporto in passato abbiamo<br />

avuto modo di confrontarci con alcuni<br />

clienti. Credo sia di fondamentale importanza<br />

avviare uno studio per individuare i possibili nodi<br />

nei quali gli investimenti possono essere fatti in<br />

maniera remunerativamente accettabile”.<br />

Come si immagina il prossimo futuro?<br />

“Nel futuro Terminali Italia sarà inserita all’interno<br />

di un mosaico dove il trasporto marittimo sarà<br />

centrale. Il 75 per cento dell’import e dell’export<br />

italiani oggi vengono trasportati via mare. Il valore<br />

della merce che quotidianamente transita<br />

dal canale di Suez, che assorbe il 40 per cento<br />

a valore degli scambi Europa-Asia, ammonta a<br />

10 miliardi di euro. A questo bisogna aggiungere<br />

che il Mediterraneo continuerà a rimanere centrale<br />

e che l’Italia è il primo approdo naturale. Al<br />

sistema portuale in questo contesto è affidata<br />

la funzione di principale interfaccia con il sistema<br />

economico e produttivo nazionale. Penso che i<br />

porti, all’interno di un disegno nazionale, debbano<br />

specializzarsi per settori merceologici in base<br />

alle rotte marittime. La logistica di terra non può<br />

prescindere da questi elementi. Il sistema ferroviario<br />

che rientra a pieno titolo in questo scenario,<br />

si deve integrare efficacemente con il sistema<br />

marittimo dal punto di vista infrastrutturale<br />

e funzionale mediante l’erogazione da parte<br />

dei terminalisti di terra, come Terminali Italia,<br />

di attività doganali finalizzate alla creazione di<br />

corridoi veloci.<br />

Fra l’altro non dimentichiamo che sdoganare in<br />

Italia comporta anche un beneficio per le casse<br />

dello Stato: per ogni container il fisco incassa<br />

circa il 25 per cento del valore della merce tra<br />

Iva e accise. Un treno da non perdere”.<br />

12 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 04 <strong>2023</strong> - 13


Prova su strada<br />

REGOLARE<br />

INTENSO<br />

CRITICO<br />

10°/13°<br />

min/max<br />

Corrente consumata = 15,27 kWh.<br />

Peso durante la prova = 2.300<br />

chilogrammi. Fabbricato in Spagna.<br />

Prezzo al netto di optional e Iva,<br />

della versione Maxi LH1<br />

con batteria da 50kWh € 33.450.<br />

Medie orarie & consumi<br />

Prova su strada<br />

km hh:mm km/kWh<br />

km/h (kWh/100)<br />

Lavanderie di Segrate (115 m) 23’<br />

Milano P.zza Maggi (110 m) 31,0 80,9<br />

Milano P.zza Maggi (110 m) 43’<br />

Milano V.le Fulvio Testi (141 m) 19,0 25,9<br />

Milano V.le Fulvio Testi (141 m) 20’<br />

Lavanderie di Segrate (115 m) 12,0 36<br />

TOTALI: 62,0 1h27’ 4,06<br />

42,8 (24,63)<br />

Statale<br />

Città<br />

Tangenziale<br />

Telemetria<br />

Tara veicolo (kg)<br />

1.649<br />

1.300 1.400 1.500 1.600 1.700 1.800<br />

Accelerazione 0-100 km/h (secondi)<br />

13”,06<br />

veloce 10’’ 20’’ 30’’ 40’’<br />

lento<br />

Consumo elettricità (km/kwh)<br />

4,06<br />

basso<br />

6 5 4 3<br />

alto<br />

Media oraria (km/h)<br />

42”,8<br />

60 50 40 30 20 10<br />

Lavanderie di Segrate<br />

115 m<br />

Index performance<br />

363,1<br />

420 410 400 390 380 370 360 350 340 330<br />

Autonomia in base al consumo rilevato (km)<br />

203<br />

210 200 190 180 170 160 150 140 130 120<br />

.FIAT E-DOBLÒ MAXI.<br />

L’ultimo della<br />

famiglia<br />

Milano<br />

P.zza Maggi<br />

km 31,0<br />

110 m<br />

Milano<br />

V.le Fulvio Testi<br />

km 19,0<br />

San Giuliano<br />

Milanese<br />

141 m<br />

C.A.M.M.<br />

Mancava solo Fiat nel<br />

novero delle furgonette<br />

clonate da quelle francesi<br />

di Psa e offerte anche con<br />

lo stemma Opel/Vauxhall<br />

e Toyota sulla calandra.<br />

Consumi da centro<br />

classifica e autonomia<br />

reale intorno ai 180<br />

chilometri<br />

di Gianluca Ventura foto di John Next<br />

14 - 04 <strong>2023</strong><br />

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www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 04 <strong>2023</strong> - 15


Prova su strada<br />

Prova su strada<br />

Interni<br />

La plancia, goffrata<br />

e non imbottita, qui<br />

col sistema<br />

infotainment da<br />

8 pollici completo<br />

di navigatore più<br />

CarPlay (780 euro),<br />

che offre molti vani<br />

capienti. Sulla prima<br />

riga, da sinistra,<br />

la pratica imperiale<br />

che ospita al centro<br />

una plafoniera fioca<br />

e il cruscotto in cui<br />

svettano tachimetro<br />

più Wattmetro<br />

in grande e indicatore<br />

consumo clima più<br />

livello carica batteria<br />

in piccolo nella zona<br />

centrale superiore.<br />

La riga centrale,<br />

ancora da sinistra,<br />

mostra i vani fronte<br />

accompagnatore,<br />

quello sovracruscotto<br />

(senza prese<br />

elettriche interne),<br />

il retrovisore digitale<br />

Magic mirror<br />

da 5 pollici e i tre posti<br />

in cabina.<br />

In basso, sempre<br />

da sinistra, il sistema<br />

Magic cargo (300<br />

euro) e lo schienale<br />

del sedile centrale che<br />

diventa scrittoio<br />

girevole.<br />

16 - 04 <strong>2023</strong><br />

solo furgonette”, si potrebbe dire<br />

parafrasando una nota vecchia canzone<br />

di Edoardo Bennato. Ma che ormai “Sono<br />

costano come un Suv compatto o una berlina,<br />

termici. La colpa non è del veicolo in sé, ma della<br />

motorizzazione, quella elettrica, che per tutti<br />

i modelli a batteria significa circa il 40 per cento<br />

del prezzo finale dell’automezzo, imputabile appunto<br />

all’accumulatore. Il che spiega prezzi<br />

spesso stratosferici, se paragonati al tipo di veicolo,<br />

cui neanche questo mini van si sottrae.<br />

E, questo, nonostante le economie di scala che<br />

Stellantis dovrebbe riuscire a raggiungere grazie<br />

a uno stesso veicolo declinato in ben cinque<br />

marchi: Peugeot, Citroën, Opel/Vauxhall, Toyota<br />

e da ultimo Fiat. Dove rileva il precedente Doblò<br />

fabbricato in Turchia alla Tofaş e che tanto successo<br />

ha avuto negli anni, grazie alla miriade<br />

di versioni e alla portata fino a una tonnellata:<br />

un record per un veicolo di questa categoria.<br />

Un Lcv che poteva contare anche su versioni a<br />

tetto alto non offerte in questa generazione<br />

dall’accento franco-ispanico, visto che ora<br />

Doblò è prodotto nell’impianto iberico di Vigo<br />

fondato addirittura negli Anni ‘50 dalla Casa del<br />

double chevron.<br />

Disponibile comunque ancora anche con motorizzazione<br />

a gasolio, il nuovo Doblò Fiat viene<br />

in prova però nella sua versione elettrica a batteria,<br />

passo lungo (il Maxi, da 2.975 millimetri<br />

d’interasse), uno dei tre layout da lavoro disponibili,<br />

insieme al lamierato Standard (4.403 millimetri<br />

di lunghezza per 2.785 di passo) e al<br />

doppia cabina (realizzato sulla base del Maxi).<br />

Uniche sia la proposta di potenza del motore<br />

sia la capacità della batteria, pari rispettivamente<br />

a 100 chilowatt e a 50 chilovattora totali.<br />

Alla guida<br />

Una dimensione, quella dei 50 chilowattora<br />

(45,5 gli utilizzabili), che nelle promesse dovrebbe<br />

concedere oltre 280 chilometri di autonomia,<br />

ma che nei fatti è un centinaio in meno. Almeno<br />

quanto risulta dopo il nostro test su strada a<br />

pieno carico, svolto portando il tasto del drive<br />

mode (presente in console centrale) su Normal,<br />

che limita a 80 chilowatt la potenza e a 210<br />

Newtonmetro la coppia, ma che consente di<br />

mantenere pienamente operativa la climatizzazione.<br />

Altrimenti c’è da selezionare il secondo<br />

dei tre modi, l’Eco, il quale taglia i chilowatt a<br />

60 e il momento torcente a 190, ma soprattutto<br />

quasi del tutto la climatizzazione, facendovi buscare<br />

un raffreddore se viaggiate d’inverno o<br />

boccheggiare d’estate. Da limitare solo alle situazioni<br />

critiche, infine, la modalità Power, dove<br />

si ha invece a disposizione tutta la birra.<br />

Al cambiamento di drive mode mutano parallelamente<br />

le autonomie visualizzate sul cruscotto,<br />

andando dai 288 promessi a inizio prova<br />

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Metro & bilancia<br />

Cabina rilevati (mm)<br />

Lunghezza (utile/max) 650/1.680<br />

Larghezza (utile/max) 1.350/1.645<br />

Altezza interna (utile/max) 1.400/1.400<br />

Larghezza porta (utile/max) 740/900<br />

Altezza porta (utile/max) 1.170/1.170<br />

Diametro volante 365<br />

Varco tra sedile e plancia 170<br />

Imperiale (larghezza/altezza/lunghezza) 1.070/da 125 a 600/da 150 a 190<br />

Vano di carico rilevati (mm)<br />

Lunghezza (utile/max) 1.900/2.130<br />

Larghezza (utile/max) 1.440/1.590<br />

Altezza (utile/max) 1.210/1.255<br />

Larghezza tra passaruota 1.230<br />

Altezza soglia carico posteriore 550<br />

Larghezza porta posteriore 1.100/1.240<br />

Altezza porta posteriore 1.155/1.200<br />

Angolo apertura porta posteriore 90°/180°<br />

Larghezza porta laterale (utile/max) 565/760<br />

Altezza porta laterale 1.070/1.160<br />

Altezza soglia carico laterale/pianale 500/545<br />

Ingombri dichiarati (mm)<br />

Lunghezza 4.753<br />

Larghezza (retrovisori esclusi/compresi) 1.848/2.107<br />

Altezza massima da terra 1.796<br />

Passo 2.975<br />

Sbalzo anteriore 892<br />

Sbalzo posteriore 886<br />

Carreggiata anteriore 1.568<br />

Carreggiata posteriore 1.553<br />

Diametro di volta 11.900<br />

Lunghezza vano di carico (senza/con Magic Cargo) 2.167/3.440<br />

Larghezza vano di carico (con una/due porte scorrevoli laterali) 1.630/1.527<br />

Larghezza tra passaruota 1.229<br />

Altezza vano di carico (utile/max) 1.200/1.270<br />

Altezza soglia carico posteriore (min/max) 560/604<br />

Volume vano di carico m 3 (senza/con Magic Cargo) 3,9/4,4<br />

Masse (kg)<br />

Tara (senza conducente) 1.649<br />

Massa tecnica ammissibile 1° asse 1.200<br />

Massa tecnica ammissibile 2° asse 1.400<br />

Portata utile 576<br />

Peso totale a terra 2.300<br />

04 <strong>2023</strong> - 17


Prova su strada<br />

Prova su strada<br />

Esterni<br />

Nella foto grande,<br />

un tre quarti<br />

posteriore del veicolo,<br />

provato nella taglia<br />

Maxi a passo lungo,<br />

con porte apribili fino<br />

a 180 gradi. Sulla riga<br />

superiore, le due<br />

fiancate aperte:<br />

la seconda porta<br />

scorrevole sul fianco<br />

sinistro si paga 300<br />

euro extra. Al centro,<br />

sempre da sinistra,<br />

il posteriore chiuso, la<br />

paratia removibile del<br />

sistema Magic cargo,<br />

impossibile ricaricare<br />

con la scorrevole<br />

sinistra opzionale<br />

aperta. Sulla riga<br />

in basso, di nuovo<br />

da sinistra, il modulo<br />

posteriore sovraporte<br />

ospitante terzo stop<br />

più la camera del<br />

sistema Magic mirror<br />

(850€) che ne sfrutta<br />

una seconda<br />

incassata nel guscio<br />

del retrovisore destro<br />

(foto al centro) e il<br />

vano di carico, che<br />

resta identico a quello<br />

della versione con<br />

motore termico,<br />

botola Magic cargo<br />

compresa.<br />

scegliendo la modalità Eco ai 260 della Power,<br />

passando per i 274 della Normal.<br />

Regoliamo il riscaldamento sui canonici 20 gradi<br />

e come sempre scegliamo di sfruttare al<br />

massimo la funzione ‘B’ del cambio (c’è una<br />

sorta di cursore in console centrale, anziché la<br />

classica cloche), che recupera quanta più energia<br />

possibile in frenata. Una funzione da utilizzare<br />

soprattutto nello stop and go cittadino ma<br />

da evitare sui veloci tratti extraurbani, dove un<br />

veleggio può essere più vantaggioso.<br />

Alla fine del nostro giro, completato all’ottima<br />

media di quasi 43 orari, spuntiamo un dato di<br />

consumo pari a 4,06 chilometri per chilowattora,<br />

che corrispondono a una posizione di centro<br />

classifica tra i veicoli omologhi testati.<br />

Quanto alle procedure di ricarica, c’è da segnalare<br />

la notevole lentezza che affligge questo<br />

veicolo quando si va oltre l’80 per cento di batteria,<br />

sia caricando in corrente alternata (ci vogliono<br />

1 ora e 12 minuti per gli ultimi 5,23 chilowattora<br />

necessari a raggiungere il 100 per<br />

cento) sia in continua con una fast charge da<br />

300. Nonostante il veicolo sia abilitato a ricariche<br />

fino a 100 chilowatt di potenza, noi - a una<br />

temperatura esterna di 13 gradi e con batteria<br />

calda - non siamo mai riusciti a oltrepassare i<br />

48,2, confermano ancora una volta il fatto che<br />

ricariche ultrarapide sono spesso una chimera<br />

perché legate a troppi fattori contingenti. Altro<br />

neo, infine, la posizione della presa di ricarica<br />

Ccs Combo 2 nascosta nell’ex vano del diesel<br />

che non consente d’aprire completamente la<br />

scorrevole sinistra opzionale a cavo collegato.<br />

In cabina<br />

Dentro, sono poche le differenze tra<br />

la versione termica e questa elettrica.<br />

La più evidente è l’assenza della<br />

cloche del cambio sulla penisola<br />

della console centrale, sostituita<br />

da un selettore rettilineo, affianca-<br />

Sotto & sopra<br />

e-Van HIT<br />

PRESTAZIONI A CONFRONTO<br />

Modello Potenza Coppia Consumo Autonomia Velocità Acceler. Peso Index Pubbl.<br />

kW/Cv Nm km/kWh rilevata km km/h 0-100 km/h kg performance n°<br />

Fiat Professional 100/136 260 4,06 184,7 42,8 13”,06 2.300 363,1 <strong>868</strong><br />

E-Doblò Maxi 50 kWh<br />

Nissan 80/109 254 3,62 86,9 38,9 14”,51 2.200 344,5 786<br />

e-Nv200 24 kWh<br />

Peugeot 49/67 200 4,52 101,7 48,6 23”,43 2.160 385,2 785<br />

Partner Full Electric 22,5 kWh<br />

Renault 44/60 225 4,58 151,3 39,6 24”,97 2.130 367,2 847<br />

Kangoo Express Z.E. 33 kWh<br />

Saic Motor Maxus 90/122 255 3,23 169,6 40,9 14”,20 2.460 339,0 857<br />

eDeliver 3 passo corto 52,5 kWh<br />

L’index performance tiene conto di consumo di elettricità e media oraria. A indice maggiore corrisponde una migliore prestazione.<br />

Trasmissione<br />

Il veicolo monta una scatola a ingranaggi singoli dotata d’un rapporto avanti da 0,366<br />

e uno in retro, con comando in console centrale . Tre le modalità di marcia, selezionabili<br />

attraverso il tasto anch’esso in console centrale: ‘Eco’, ‘Comfort’, ‘Normal’ e ‘Power’. La<br />

trazione è anteriore. A richiesta il Grip Control a cinque posizioni (normale, neve, fango,<br />

sabbia ed Esp escluso) con rotore sempre in console centrale, nei pressi del tasto che<br />

comanda il controllo della velocità in discesa (anch’esso optional) con pendenze oltre<br />

il 3 per cento.<br />

Sospensioni<br />

Davanti, a ruote indipendenti del tipo pseudo-MacPherson. Dietro, traversa con barra<br />

traversale flessibile e molle elicoidali.<br />

Freni<br />

Tutta a disco la frenata, basata davanti su dischi pieni e dietro ventilati. Funzione<br />

‘B brake’ selezionabile per aumentare l’azione frenante e rigenerativa del motore.<br />

Di serie Abs, Brake assist e controllo elettronico della stabilità (Esp). Il freno a mano<br />

è elettrico.<br />

Pneumatici<br />

Il veicolo del test monta dei cerchi in lega leggera verniciati di nero da 16 pollici con<br />

gomme Dunlop Winter Sport 5 M+S taglia 215/65 R16. L’indice di carico è 98, il codice<br />

di velocità ‘T’. Tire Pressure Monitoring System di serie.<br />

Design<br />

Basato oggi sul progetto Partner/Berlingo di Psa, il nuovo Doblò è il risultato della personalizzazione<br />

operata dal Centro stile Fiat Professional capitanato dal tedesco Nico<br />

Alexander Schminke.<br />

18 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 19


Prova su strada<br />

Prova su strada<br />

Sottopelle<br />

Nella foto sopra,<br />

l’unità di controllo e il<br />

caricabatteria<br />

in corrente alternata<br />

piazzati sopra<br />

il motore elettrico<br />

anteriore.<br />

Sulla prima riga,<br />

da sinistra,<br />

la furgonetta Fiat<br />

monta freni a disco<br />

su tutte le ruote (qui<br />

in lega verniciata di<br />

nero) e in coda al lato<br />

guida c’è lo sportello<br />

ospitante la presa di<br />

ricarica Ccs Combo 2.<br />

Sulla riga centrale,<br />

ancora da sinistra<br />

il sistema d’apertura<br />

e avviamento keyless<br />

(optional a 565 euro),<br />

il rotore del Grip<br />

control a cinque<br />

posizioni più il tasto<br />

del controllo discesa,<br />

selettore del ‘cambio’<br />

(a sinistra) più quello<br />

del drive mode a tre<br />

posizioni e la<br />

sospensione anteriore<br />

a ruote indipendenti.<br />

Sulla riga in basso,<br />

sempre da sinistra,<br />

il retrotreno tubolare<br />

con molle elicoidali<br />

e il pacco batterie<br />

sottoscocca da 50<br />

kWh centrale.<br />

20 - 04 <strong>2023</strong><br />

to da quello dedicato alla scelta del drive mode.<br />

Sempre qui l’interruttore del descent control e<br />

il rotore del Grip control, per adattare l’erogazione<br />

al tipo di terreno (tra normale, neve, fango,<br />

sabbia ed esclusione Esp), grazie a una rilevazione<br />

attraverso le ruote foniche e i sensori utilizzati<br />

anche dall’Abs.<br />

Bella l’idea del Magic mirror (optional a 850€)<br />

con schermo da 5 pollici che permette tre differenti<br />

visualizzazioni (retrovisore, visione completa<br />

dell’angolo cieco destro e retrocamera),<br />

ma costringere ogni volta che si riavvia il veicolo<br />

ad approvare un disclaimer altrimenti non riproduce<br />

nulla è un vero supplizio di Tantalo.<br />

Nel cruscotto analogico, al posto del contagiri<br />

compare un Wattmetro, cui s’affiancano indicatore<br />

batteria e assorbimento climatizzatore,<br />

mentre al sistema infotainment s’aggiunge una<br />

schermata relativa a flussi d’energia, dati di<br />

marcia e programmazione ricarica.<br />

Linea esterna<br />

Nulla cambia rispetto al diesel. I sensori di parcheggio<br />

anteroposteriori sono opzionali e tutte<br />

le luci esterne purtroppo a incandescenza.<br />

Vano di carico<br />

Una stiva lineare e ben rifinita, con sei occhioni<br />

fermacarico a pavimento illuminata da una fioca<br />

plafoniera in coda al vano merci. Il veicolo<br />

in test aveva l’opzione Magic Cargo, con la botola<br />

ricavata nella paratia divisoria, il sedile accompagnatore<br />

abbattibile più una sacca.<br />

La meccanica<br />

Sotto la carrozzeria c’è una piattaforma nata termica<br />

ed elettrificata in seguito, con batterie sottoscocca,<br />

nell’interasse. Di serie, a bordo, c’è il<br />

caricatore da 7,4 chilowatt e per quello da 11 occorre<br />

sborsare 280 euro in più. Non è prevista la<br />

ricarica bidirezionale.<br />

La piattaforma Emp2 (acronimo di Efficient<br />

Modular Platform) è quella che Stellantis utilizza<br />

per le furgonette del gruppo. Nell’interasse<br />

viene piazzato il pacco batterie (foto a lato),<br />

offerto però in una sola taglia<br />

(indipendentemente dal passo del veicolo), che<br />

alimenta il motore elettrico trasversale (foto<br />

a lato) localizzato sull’avantreno del furgone,<br />

sotto le unità di controllo e il caricatore di bordo.<br />

N.B.: tutte le prove di Vie&Trasporti sono eseguite nel pieno rispetto<br />

del Codice della Strada. Essendo test d’uso, che simulano una normale<br />

giornata di lavoro, sono anch’essi soggetti a fattori contingenti, quali<br />

le condizioni meteorologiche e la situazione del traffico. Ovviamente<br />

imprevedibili. Per consentire al lettore di conoscere meglio le condizioni<br />

in cui è stata eseguita la prova su strada, Vie&Trasporti pubblica le<br />

informazioni relative al meteo, alla temperatura ambientale e alla<br />

situazione stradale incontrate durante il test. Si ringrazia, per la gentile<br />

collaborazione, il Gruppo Centro Edile di Agrate Brianza (Mb).<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

Sala macchine<br />

Specifiche motore<br />

Marca e modello<br />

Tipo<br />

Posizione<br />

Alimentazione<br />

Raffreddamento<br />

Peso cambio incluso (kg)<br />

Inquinanti (omologazione/sistema)<br />

Continental Psa Zk01<br />

sincrono a magneti permanenti<br />

anteriore trasversale<br />

corrente alternata<br />

ad aria<br />

n.d.<br />

Zev<br />

Prestazioni<br />

Potenza massima (kW(Cv)/giri) 100(136)/5.500<br />

Coppia massima (Nm/giri) 260/3.674<br />

Riserva di coppia (%) 49,6<br />

Velocità massima (km/h) 130<br />

Autonomia dichiarata ciclo Wltp combinato (km) 282<br />

Batteria<br />

Marca e modello<br />

n.d.<br />

Tecnologia<br />

ioni di litio<br />

Tensione nominale (Volt) 302,4 - 453,6<br />

Capacità nominale (Ah) 125<br />

Energia massima complessiva (kWh) 50<br />

Soc window (kWh) 45,5<br />

Numero moduli 18<br />

Tipo celle<br />

pouch<br />

Numero celle per modulo<br />

n.d.<br />

Peso totale (kg) 340<br />

Raffreddamento<br />

a liquido<br />

Potenza di ricarica (kW)<br />

7,4 (CA) - 11 (CA opz.) - 100 (CC)<br />

Tempo di ricarica completa stimato in Modo 3, Tipo 2 a 11 kW (h:mm) 5:00<br />

04 <strong>2023</strong> - 21


Anteprima<br />

Anteprima<br />

Mercedes-Benz eSprinter<br />

Atto secondo<br />

Il big van della Stella viene completamente riprogettato sottoscocca,<br />

spostando la trazione sul posteriore e dotandolo di nuove più efficienti<br />

batterie litio-ferro-fosfato in tre taglie. E ci sono anche i carrozzabili<br />

di Gianluca Ventura<br />

Mercedes-Benz mette mano al proprio<br />

van punta di diamante nella versione<br />

elettrica, intervenendo quasi esclusivamente<br />

sottopelle, per rendere più efficiente<br />

un veicolo abbastanza latitante - nella sua prima<br />

versione - dal punto di vista prestazionale. Le<br />

promesse di autonomia sono stavolta altisonanti,<br />

con un range basato su una simulazione<br />

del ciclo Wltp che dovrebbe aggirarsi sui 400<br />

chilometri e arrivare addirittura a 500 in ambito<br />

urbano: un notevole salto in avanti rispetto all’attuale<br />

da un centinaio di chilometri effettivi.<br />

Il merito è di un nuovo concetto composto da<br />

tre moduli. Quello anteriore, una sezione frontale<br />

dal design uniforme, comprende i componenti<br />

ad alto voltaggio e può essere abbinato in modo<br />

invariato a tutte le varianti di veicolo, indipendentemente<br />

dal passo e dalle dimensioni della<br />

batteria. Il modulo per la batteria ad alta tensione<br />

è situato nel sottoscocca per risparmiare spazio.<br />

In basso nella pagina accanto, da sinistra,<br />

un eSprinter cabinato con allestimento<br />

coibentato, l’interno della furgonatura e il<br />

pannello di controllo del gruppo frigo in<br />

cabina. Al piede di questa pagina, sempre da<br />

sinistra, cosa c’è sotto il cofano, il ponte col<br />

motore e la batteria piazzata nell’interasse.<br />

La posizione della batteria tra gli assi, insieme<br />

al robusto alloggiamento della stessa, determina<br />

un baricentro basso, che influisce positivamente<br />

sulla maneggevolezza e aumenta la sicurezza<br />

di guida. Il terzo pilastro di questo<br />

concetto è il modulo posteriore con l'asse a trazione<br />

elettrica, dotato di’un motore sincrono a<br />

magneti permanenti, che pesa 130 chilogrammi.<br />

Offerto in due livelli di potenza, 100 o 150 chilowatt<br />

e con una coppia massima fino a 400<br />

Newtonmetro, questo ponte posteriore elettrificato<br />

rende possibile realizzare numerose varianti<br />

di telai cabinati oltre al classico furgone.<br />

Ricarica fino a 115 chilowatt<br />

Tre diverse batterie al litio-ferro-fosfato, con<br />

una capacità utile di 56, 81 o 113 chilowattora<br />

dotate di gestione termica attiva, vanno a rimpiazzare<br />

l’attuale da 47 utili al nichel-manganese-cobalto.<br />

La ricarica potrà essere effettuata<br />

in corrente alternata alla potenza massima di<br />

11 chilowatt e fino a 115 presso le stazioni di<br />

ricarica rapida a corrente continua. Tradotto in<br />

tempo, significa che con la fast charge un riempimento<br />

dal 10 all'80 per cento della capacità<br />

completa si farà in circa 28 minuti per la batteria<br />

da 56 chilowattora e circa in 42 per la 113.<br />

In cabina, arriva l’innovativo sistema d’infotainment<br />

Mercedes-Benz User Experience (Mbux)<br />

con l'ultima generazione di software, finora nota<br />

solo ai clienti delle autovetture con la Stella.<br />

Numerose funzioni e servizi facilitano la vita<br />

quotidiana dei clienti con un veicolo elettrico.<br />

Come la navigazione con ‘Electric Intelligence’,<br />

che garantisce la massima sicurezza di pianificazione,<br />

mostrando l'autonomia attuale in<br />

tempo reale in base sia alla situazione del traffico<br />

sia alla topografia del percorso. Inoltre, calcola<br />

la migliore strategia di ricarica possibile<br />

per arrivare a destinazione il più rapidamente<br />

possibile o per avere lo stato di carica desiderato<br />

una volta giunti a destinazione.<br />

Tutto dalla fine di quest’anno.<br />

In alto, da sinistra,<br />

la plancia ora<br />

equipaggiata col<br />

sistema Mbux già<br />

proposto sulle versioni<br />

termiche, e il sedile<br />

accompagnatore<br />

offerto con nuovi<br />

funzionali accessori.<br />

A lato, la schermata<br />

dedicata alla<br />

cinematica elettrica<br />

del sistema<br />

d’infotainment e, sotto,<br />

il nuovo eSprinter<br />

messo a nudo.<br />

22 - 04 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 04 <strong>2023</strong> - 23


Aziende<br />

Chiggiato SpA<br />

Oltre il trasporto<br />

Due esclusivi Scania Hybrid allestiti Ifac<br />

saranno impiegati nella raccolta del<br />

plasma in Italia. Sicurezza e sostenibilità<br />

di Tiziana Altieri<br />

Uno degli Scania<br />

Hybrid nella flotta<br />

della Chiggiato.<br />

A destra, un momento<br />

della consegna.<br />

Da sinistra, Daniel<br />

Dusatti, direttore<br />

vendite Italscania,<br />

Carlo Rossi, ad<br />

Scandipadova<br />

e Luca Chiggiato,<br />

Amministratore Unico<br />

dell’azienda.<br />

green. Improving Lives”: questo il<br />

titolo scelto per presentare una partnership<br />

virtuosa, quella fra Chiggiato, flotta “Living<br />

specializzata nel trasporto nazionale e internazionale<br />

di plasma e farmaci, Kedrion Biopharma,<br />

azienda italiana tra i leader globali nella raccolta<br />

e trasformazione del plasma umano, Ifac e<br />

Scania. Una partnership per trasportare il plasma<br />

all’insegna della sicurezza, dell’efficienza<br />

e del rispetto dell’ambiente. “Lavoriamo per<br />

Kedrion Biopharma - ha sottolineato Luca<br />

Chiggiato, Amministratore<br />

Unico della Chiggiato - dal<br />

2008. Siamo partiti stoccando<br />

materiali e distribuendo prodotti<br />

finiti, poi la collaborazione si<br />

è ampliata. Oggi raccogliamo<br />

40 mila donazioni alla settimana in Italia, 160mila<br />

al mese, che vengono conferite a Kedrion per la<br />

trasformazione in plasma-derivati. Per noi è una<br />

grande responsabilità: il plasma, è un dono, e<br />

deve viaggiare ad almeno -20 gradi centigradi e<br />

non subire sbalzi di temperatura, pena la sua<br />

inutilizzabilità. Per questa missione abbiamo<br />

deciso di investire nelle migliori tecnologie oggi<br />

disponibili sul mercato. Pensando che l’elettrico<br />

fosse ancora ‘acerbo’ abbiamo puntato sull’ibrido”.<br />

Luca Chiggiato ha lanciato la sfida: Scania<br />

e Ifac l’hanno accettata. Ed ecco nascere i primi<br />

due autocarri ibridi Scania allestiti con furgonatura<br />

Ifac con piastre eutettiche e frigorifero<br />

Thermo King.<br />

“Lo Scania P Hybrid - ha spiegato Paolo Carri,<br />

Direttore Driving the Shift di Italscania - combina<br />

i vantaggi del sistema di propulsione<br />

elettrico a quelli della<br />

tradizionale catena cinematica.<br />

Il veicolo 4x2 è dotato di un motore<br />

9 litri da 360 Cv e di una<br />

batteria da 30 kWh che offre<br />

fino a 15 chilometri di autonomia in elettrico per<br />

viaggiare a zero emissioni quando è richiesto<br />

come, ad esempio, presso i punti di prelievo e<br />

consegna. Tutti gli attori coinvolti in questa partnership<br />

hanno dimostrato il loro impegno e la<br />

loro determinazione nell’introduzione di soluzioni<br />

di trasporto innovative, che possano accelerare<br />

la transizione verso la decarbonizzazione”.<br />

Dominare il cambiamento<br />

La vendita è stata curata dalla concessionaria<br />

Scandipadova. “Questo progetto con Chiggiato<br />

nasce a maggio 2022 - ha raccontato Carlo<br />

Rossi, Amministratore Delegato Scandipadova<br />

- a seguito di un approfondimento con l’allestitore<br />

sulle varie configurazioni possibili, a giugno,<br />

abbiamo trovato l’accordo per quattro autocarri<br />

ibridi, da 360 Cv versatili, efficienti e silenziosi.<br />

È stata una scelta consapevole e rapida, ispirata<br />

dalla determinazione di ‘mettersi in strada’ in<br />

modo sostenibile. Dominare il cambiamento e<br />

non subirlo è un credo per Scania e per<br />

Chiggiato”. Presente all’evento anche Vito<br />

Amodio, responsabile commerciale Ifac.<br />

“Questi veicoli sono stati realizzati ad hoc per<br />

rispondere a esigenze particolari. Si tratta di un<br />

furgone isotermico alimentato da piastre eutettiche.<br />

Il freddo statico, infatti, garantisce il mantenimento<br />

della temperatura più a lungo rispetto<br />

al freddo ventilato con generatore di corrente”.<br />

Maneggiare con cura<br />

Un ponte tra donatori, pilastri su cui si fonda l’organizzazione, e riceventi.<br />

Così si definisce Kedrion Biopharma, uno dei 5 player mondiale nel settore<br />

degli emoderivati, con quartier generale a Lucca e 7 impianti produttivi<br />

nel globo, 3 dei quali in Italia. “Lavorare in un settore come quello<br />

dei plasma-derivati - ha spiegato Danilo Medica, Italy Country Manager<br />

Kedrion Biopharma - significa assumersi la responsabilità di riservare la<br />

massima attenzione verso il plasma, una risorsa preziosa quanto limitata,<br />

che deve essere custodita e trasportata con cura”. Oggi il 30 per cento<br />

del plasma necessario nell’Unione Europea, dove circa un milione di pazienti<br />

sono potenzialmente trattabili con plasma-derivati, arriva dagli<br />

Usa. “L’Italia - ha aggiunto Danilo Medica - punta all’autosufficienza nella<br />

produzione di farmaci plasma-derivati, che sono quasi sempre salva vita<br />

e hanno un processo produttivo molto più lungo rispetto a quelli chimici:<br />

9 mesi contro 3. Durante la pandemia le donazioni in Usa sono diminuite<br />

del 40 per cento e l’Europa ha avuto problemi di approvvigionamento”.<br />

Una situazione dalla quale uscire aumentando il numero dei donatori.<br />

“Bisognerebbe fare - ha concluso il Country Manager - più campagne di<br />

sensibilizzazione puntando soprattutto sui giovani”.<br />

Per Kedrion la logistica svolge un ruolo chiave nel mitigare le conseguenze<br />

delle sue attività sull’ambiente. “La scelta di impiegare mezzi<br />

ibridi per la raccolta del plasma - ha sottolineato Arianna Tondini, Global<br />

Logistic Senior Director Kedrion Biopharma - va in questa direzione.<br />

Dedicheremo sempre più energie e risorse nell’individuare soluzioni innovative<br />

e sostenibili, in grado di rispondere alle esigenze di una mobilità<br />

responsabile e interconnessa”.<br />

24 - 04 <strong>2023</strong><br />

Sopra, l’allestimento esclusivo Ifac con piastre<br />

eutettiche che garantiscono freddo statico per<br />

gli Scania Hybrid al servizio di Kedrion. Saranno<br />

impiegati nella raccolta del plasma dai centri<br />

trasfusionali italiani. A destra, una vista esterna<br />

del magazzino di Piombino Duse (Pd). In alto,<br />

da sinistra, il lavaggio coperto e l’officina, gestiti<br />

da Valoris, presso la sede di Chiggiato.<br />

04 <strong>2023</strong> - 25


Intervista<br />

Intervista<br />

.HARALD SEIDEL.<br />

Sempre più in alto<br />

Con il CEO di Daf, un bilancio dei risultati 2022 e un giro d’orizzonte<br />

sugli obiettivi <strong>2023</strong>. Si punta, in Europa, a quota 18 per cento nel<br />

segmento dei pesanti e a quota 11 nei medi. In arrivo gli elettrici<br />

di Arjan Velthoven - Foto: Koos Groenewold / DAF<br />

Una formazione d’impronta economicofinanziaria<br />

prima all’università di Tilburg,<br />

poi in quella di Amsterdam e 21 anni di<br />

carriera in Daf, gli ultimi cinque dei quali nel ruolo<br />

di Chief Financial Officer. È questo il percorso di<br />

Harald Seidel che ha assunto, ad agosto dello<br />

scorso anno, la carica di CEO della Casa olandese<br />

succedendo ad Harry Wolters, diventato<br />

responsabile del settore Powertrain ed elettrificazione<br />

all’interno del Gruppo Paccar. In questa<br />

intervista esclusiva, il top manager di Daf fa il<br />

punto sui risultati conseguiti nel 2022 e sugli<br />

obiettivi sfidanti per il <strong>2023</strong>, soprattutto in termini<br />

di crescita delle quote di mercato nei segmenti<br />

dei pesanti e dei medi.<br />

Ci fa un bilancio dei risultati conseguiti<br />

lo scorso anno?<br />

“In estrema sintesi, il 2022 è stato fantastico.<br />

Un anno nel quale abbiamo introdotto sul mercato<br />

la nuova gamma XD da distribuzione e per<br />

impieghi vocational, abbiamo raggiunto record<br />

produttivi e di quote di mercato e bissato il successo<br />

dell’anno precedente, conquistando di<br />

nuovo l’International Truck of the Year. Abbiamo<br />

raccolto, grazie a un grande lavoro di squadra, i<br />

frutti dei prodotti e dei servizi introdotti sul mercato.<br />

Tutto ciò in un anno non facile per molteplici<br />

motivi, primo fra tutti la carenza di microprocessori.<br />

Che ha comportato un lavoro<br />

addizionale per trovare soluzioni e fornitori alternativi<br />

per attenuare o evitare i ritardi nelle consegne<br />

ai clienti finali. Sui mercati extra-europei<br />

abbiamo venduto circa 7.500 camion, in calo rispetto<br />

alle 8.800 unità del 2021, a causa soprattutto<br />

del crollo delle immatricolazioni nella<br />

Federazione Russa dovuto alle sanzioni. Di fatto,<br />

sono state consegnate in Russia solo 200 unità<br />

nel bimestre gennaio-febbraio 2022”.<br />

nel segmento dei pesanti di massa totale a terra<br />

di 16 tonnellate e oltre, rispetto al 15,9 per cento<br />

raggiunto nel 2021. Nel comparto dei trattori la<br />

percentuale ha toccato il 20,5 per cento. Lo scorso<br />

anno, inoltre, siamo diventati market leader<br />

in sei paesi europei: Olanda (32,5 per cento),<br />

Regno Unito (31,1 per cento), Bulgaria (26,4 per<br />

cento), Ungheria (24,4 per cento), Belgio (23,6<br />

per cento) e Polonia (22,4 per cento). Buoni riscontri<br />

di immatricolazione sono stati ottenuti<br />

anche in Francia e in Germania. Nel comparto<br />

dei medi, la quota a livello europeo è stata del<br />

9,7 per cento (in leggero calo rispetto all’anno<br />

precedente), con un picco del 37,5 per cento nel<br />

Regno Unito. I record riguardano anche i volumi<br />

produttivi. Che hanno raggiunto le 68mila unità<br />

(delle quali 56mila CF, XF XG e XG+ e 12mila LF<br />

da distribuzione), in crescita rispetto ai 60mila<br />

camion del 2021”.<br />

Quali sono oggi i livelli produttivi? C’è<br />

ancora carenza di microprocessori?<br />

“Attualmente siamo intorno alle 250 unità al giorno.<br />

Ma non ci sentiamo plafonati. C’è sempre<br />

spazio per migliorare, per aumentare il numero<br />

di veicoli realizzati, ottimizzando le procedure<br />

interne. La situazione della supply chain è, in generale,<br />

migliorata. Tutti i fornitori hanno dovuto<br />

incrementare la produzione, dopo la fine dell’emergenza<br />

causata dalla pandemia. Qualcuno<br />

non è riuscito a tenere il passo. In ogni caso, ci<br />

siamo lasciati alle spalle le problematiche di<br />

maggiore entità. In passato, però, abbiamo dovuto<br />

trovare soluzioni creative. Per esempio, i<br />

camion non finiti per mancanza di un componente<br />

sono stati provvisoriamente parcheggiati<br />

in un’area esterna in attesa del suo arrivo. Questa<br />

situazione è oggi completamente risolta”.<br />

Quante unità della New Generation<br />

sono state realizzate? Cosa si attende<br />

dal <strong>2023</strong>, in termini di risultati?<br />

“Se parliamo di XF, XG e XG+ si tratta di oltre<br />

60mila veicoli. Per quanto riguarda gli XD i vo-<br />

lumi produttivi hanno raggiunto alcune migliaia<br />

di unità. Ma bisogna tener presente che la commercializzazione<br />

dei camion da distribuzione e<br />

per impieghi vocational è iniziata solo nel settembre<br />

dello scorso anno. Tutti i modelli della<br />

nuova generazione sono stati accolti molto favorevolmente<br />

dalle aziende di trasporto europee.<br />

Quest’anno vogliamo incrementare ulteriormente<br />

le quote di mercato, puntando al 18 per cento<br />

nel comparto dei pesanti e all’11 per cento in<br />

quello dei medi”.<br />

È già operativa la catena di montaggio<br />

degli elettrici?<br />

“Certamente. Dallo scorso gennaio i mezzi destinati<br />

ai field test sono in consegna agli utilizzatori<br />

finali. A partire da <strong>aprile</strong>-maggio vanno in<br />

produzione i camion ordinati dalle aziende di<br />

trasporto. I telai e le cabine sono assemblate ad<br />

Eindhoven sulle stesse linee dei mezzi convenzionali.<br />

Il motore elettrico, il modulo di controllo<br />

e i pacchi batterie sono, invece, di competenza<br />

di un reparto specifico, l’Electric truck assembly.<br />

C’è un’importante novità rispetto al passato,<br />

quando abbiamo condiviso lo sviluppo degli elettrici<br />

con Vdl. Abbiamo, infatti, scelto di costruire<br />

da soli gli e-truck di nuova generazione. E con<br />

la creazione del nuovo reparto siamo in grado<br />

di aumentare in modo considerevole i volumi<br />

produttivi”.<br />

Cosa ne pensa dello standard Euro VII<br />

proposto dalla Commissione UE?<br />

“Come abbiamo sempre sostenuto, crediamo<br />

che il motore a combustione interna abbia un<br />

futuro. Nel contempo, però, ci chiediamo se la<br />

strada intrapresa sia quella giusta. L’Euro VII, infatti,<br />

porta solo guadagni marginali rispetto<br />

all’Euro VI, in termini di ossidi d’azoto e di particolato.<br />

Ma a costi decisamente elevati. Sarebbe<br />

molto più efficace, per migliorare la qualità dell’aria,<br />

rimpiazzare i camion Euro III, Euro IV ed<br />

Euro V con i modelli di ultima generazione, equipaggiati<br />

con motorizzazioni Euro VI”.<br />

Sopra, la catena<br />

di montaggio<br />

dei veicoli a trazione<br />

elettrica. Sotto<br />

a sinistra, un trattore<br />

XD e, a destra, un XD<br />

da distribuzione con<br />

motore da 410 Cv.<br />

Harald Seidel, CEO di Daf dall’agosto dello<br />

scorso anno, ritratto presso la sede di Eindhoven<br />

con il trofeo dell’International Truck of The Year<br />

<strong>2023</strong> assegnato alla gamma XD.<br />

Si è parlato di quote di mercato da record.<br />

Quali sono le percentuali?<br />

“Daf ha chiuso il 2022 con una quota commerciale<br />

nell’Europa continentale e in UK del 17,3<br />

per cento (su un totale mercato di 298mila unità)<br />

26 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 27


Tecnologia<br />

Attualità<br />

Webfleet<br />

Mai più senza<br />

È disponibile il nuovo Driver Terminal PRO M<br />

che combina funzioni essenziali.<br />

Più efficienza e produttività per le flotte<br />

Sicurezza<br />

Ancora numero uno<br />

Fiat Ducato rivince a mani basse il titolo Euro Ncap di veicolo<br />

commerciale più sicuro sul mercato. A riprova della bontà<br />

d’un progetto tutto italiano che ormai ha oltre quarant’anni sulle spalle<br />

In basso, gli strumenti<br />

che Webfleet mette<br />

a disposizione delle<br />

flotte per gestire tutte<br />

le complessità legate<br />

ai <strong>trasporti</strong>.<br />

In alto, il nuovo Driver<br />

Terminal PRO M,<br />

interamente integrato<br />

con la piattaforma<br />

di gestione degli<br />

ordini del SaaS.<br />

La sempre maggiore centralità dei <strong>trasporti</strong>,<br />

sia di lunga percorrenza che nell’ultimo<br />

miglio, ha visto crescere in maniera esponenziale<br />

la complessità della gestione delle<br />

flotte commerciali. Dotarsi di soluzioni telematiche<br />

rappresenta certamente un modo estremamente<br />

valido ed economicamente sostenibile<br />

per riuscire a far funzionare adeguatamente<br />

e coordinare un insieme di attività altrimenti<br />

difficili da gestire.<br />

Anche una piattaforma per la telematica dei<br />

veicoli leader a livello mondiale come Webfleet<br />

necessita di essere supportata da una dotazione<br />

hardware adeguata.<br />

La soluzione Bridgestone per la gestione del<br />

parco veicoli ha recentemente presentato il suo<br />

nuovo e compatto Driver Terminal PRO M.<br />

Questo dispositivo robusto e sicuro è stato studiato<br />

appositamente per le flotte ed è in grado<br />

di offrire una versatilità tecnologica avanzata<br />

che aiuta i conducenti e i fleet manager ad aumentare<br />

l’efficienza e la produttività del loro<br />

workflow.<br />

Il fattore tempo<br />

“Tempo” è la parola chiave attorno alla quale<br />

ruota la maggior parte delle criticità dei driver.<br />

E proprio pensando all’ottimizzazione delle<br />

tempistiche del trasporto è stato sviluppato<br />

PRO M. Già dotato della Webfleet Work App, il<br />

dispositivo è interamente integrato con la piattaforma<br />

di gestione degli ordini del SaaS di<br />

Bridgestone e rappresenta una soluzione completa<br />

end-to-end ad un prezzo competitivo per<br />

ogni tipologia di flotta.<br />

Utilizzato in combinazione con il pluripremiato<br />

software di gestione della flotta di Webfleet,<br />

PRO M combina in un unico dispositivo una serie<br />

di funzioni essenziali, tra cui la gestione degli<br />

ordini, la comunicazione bidirezionale tra conducenti<br />

e fleet manager, la registrazione automatica<br />

dell’orario di lavoro e del chilometraggio<br />

oltre a OptiDrive 360, che consente ai conducenti<br />

di migliorare le prestazioni di guida, sempre<br />

nel totale rispetto delle normative e della<br />

privacy dei conducenti.<br />

Grazie alle sue dimensioni compatte, alla maggiore<br />

robustezza e alla navigazione migliore<br />

della categoria, il PRO M rappresenta una notevole<br />

risorsa offerta al driver, con un livello<br />

massimale di efficienza sia per un uso all’interno<br />

del veicolo che all’esterno, anche in condizioni<br />

operative complesse. Questo device è studiato<br />

per un utilizzo di lunga durata con<br />

un’autonomia elevata e supporta il sistema operativo<br />

Android 11, potendo essere aggiornato<br />

fino ad Android 14.<br />

Si tratta di un dispositivo ready-to-go, subito<br />

pronto all’uso. Semplice e accessibile con una<br />

potenza da personal computer, può essere<br />

utilizzato con la semplicità di uno smartphone<br />

e l’unica cosa che l’utente deve fare è dotarlo<br />

di una SIM a propria scelta.<br />

L’ampio schermo IPS da 5,5”, così come la<br />

scocca del dispositivo, sono studiati per resistere<br />

a cadute e urti, all’acqua e<br />

alla polvere, senza conseguenze a<br />

livello di operatività sia con temperature<br />

elevate che molto basse. Una<br />

connettività completa consente di<br />

poter utilizzare PRO M anche per la<br />

normale telefonia e la presenza di<br />

una batteria rimovibile rende molto<br />

più lunga la vita operativa di<br />

questo device professionale.<br />

Quarantdue anni e non<br />

sentirli. A potersi fregiare<br />

di questa caratteristica<br />

non è né un attore<br />

tantomeno un atleta, bensì un furgone, italiano<br />

per giunta. È il Fiat Ducato, un big van che ha<br />

saputo stare così bene al passo coi tempi tanto<br />

da essere ancora oggi - dopo quasi mezzo<br />

secolo di vita - sul tetto del mondo. Segno della<br />

bontà d’un progetto tutto nostrano (ideazione<br />

in quel di Torino e costruzione alla Sevel<br />

Sud in Val di Sangro, nel Chietino) che anche<br />

nel <strong>2023</strong>, stando alle prove effettuate dal<br />

Consorzio internazionale Euro Ncap - specializzato<br />

nel valutare la sicurezza di auto e furgoni<br />

- sulla base dei nuovi più stringenti parametri,<br />

è stato confermato il migliore tra i<br />

diciotto mezzi commerciali selezionati (cfr.<br />

tabella a lato).<br />

Il Ducato perde, è vero, una posizione rispetto<br />

alla medaglia di platino guadagnata lo scorso<br />

anno, ma resta comunque il primo della classe,<br />

con un rating del 63 per cento, seguita dall’americano<br />

Ford Transit col 60 e dal tedesco<br />

Mercedes-Benz Sprinter col 52, comunque tutti<br />

nella fascia ‘oro’ della classifica.<br />

I risultati vengono dopo un ulteriore irrigidimento<br />

dei test cui vengono sottoposti i veicoli commerciali<br />

dal Consorzio, in ottica d’un progetto<br />

che prevede - entro il 2026 - di portare anche<br />

sui van tutti quegli Adas oggi presenti solo sulle<br />

autovetture.<br />

Male anzi malissimo Nissan<br />

col proprio Interstar, che col 19<br />

per cento di valutazione è addirittura<br />

fuori classifica, in negativo<br />

però. Segno ormai del disinteresse della<br />

Casa giapponese per il settore dei veicoli da lavoro,<br />

che nel passato aveva invece dato notevoli<br />

soddisfazioni al marchio, grazie a una gamma<br />

prodotti ricca di veicoli unici nel loro genere.<br />

Tra i programmi del Consorzio, l’introduzione<br />

a stretto giro d’uno schema di valutazione degli<br />

Adas anche sui veicoli pesanti, dove alcuni sono<br />

già stati introdotti obbligatoriamente a partire<br />

dal novembre del 2015.<br />

Marca e modello (N1)<br />

Standard<br />

Autofreno veic/veic<br />

AutofrenopPedone<br />

Variante provata<br />

2.2 Mjt 180 Cv<br />

dal 2022 in avanti<br />

2.0 EcoBlue<br />

4^ gen. incluso E-Transit da 09/2021 in avanti<br />

316 Cdi (2022), 317 Cdi (<strong>2023</strong>)<br />

3^ generazione dal 2018 in avanti<br />

119 Cdi<br />

3^ generazione dal 2014 in avanti<br />

T6.1 4Motion 2.0 Tdi<br />

dal 2019 in avanti<br />

Renault Trafic 2.0 dCi 120 Sport<br />

dal 2022 in avanti<br />

Sport, 2.0 Dci 120<br />

3^ generazione dal 2014 in avanti<br />

35 furgone Trendline Hd 4Motion<br />

2^ generazione dal 2017 in avanti<br />

2.3 e-Vgt<br />

dal 2022 in avanti<br />

Asphalt 2.0 Hdi 180 Cv<br />

3^ generazione dal 2016 in avanti<br />

Elite 2.0 D 120<br />

dal 2019 in avanti<br />

Nordic Line 2.3 110 kW<br />

3^ generazione dal 2022 in avanti<br />

2.0 Hdi<br />

3^ generazione dal 2016 in avanti<br />

2.0D 90 kW Medium Comfort<br />

3^ generazione dal 2016 in avanti<br />

2.2 Diesel 120/140/165 Cv<br />

4^ generazione X250 da 10/2021 in avanti<br />

2.2 Hdi<br />

4^ generazione dal 2014 in avanti<br />

Driver 2.2 Hdi<br />

3^ generazione dal 2014 in avanti<br />

Acenta 2.3 dCi 135<br />

3^ generazione dal 2022 in avanti<br />

Autofreno ciclista<br />

Assistente di corsia<br />

Qui sopra, la legenda degli Adas considerati dal Consorzio Euro Ncap in fase di esamina.<br />

di Gianluca Ventura<br />

In apertura l’ultima<br />

generazione del Fiat<br />

Ducato, anche<br />

quest’anno giudicato<br />

il furgone più sicuro<br />

del mercato. Sotto,<br />

la tabella coi risultati<br />

dei test effettuati dal<br />

Consorzio Euro Ncap.<br />

Voto<br />

Montato in opzione Non disponibile Veicolo non venduto<br />

Assistente velocità<br />

Stato degli occupanti<br />

28 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 29


Eventi<br />

Eventi<br />

NON UNA MA TANTE SOLUZIONI<br />

Distribuzione delle merci sul lungo e breve raggio: di questo<br />

si è parlato nel primo dei tre appuntamenti moderati dal<br />

nostro direttore Giuseppe Guzzardi, all’interno della prima<br />

edizione di Automotive I/O Bridging Minds. Quali vicoli si<br />

utilizzeranno? Quelli elettrici sono la soluzione? In collegamento<br />

Maurizio Pompei, Ceo di Mercedes-Benz Truck<br />

Italia, Massimo Artusi, Vice presidente Federauto Trucks<br />

& Vans e Massimo Marciani, Presidente Freight Leaders<br />

Council and FIT Consulting. “Pur non rappresentando il trasporto<br />

merci la maggior fonte di inquinamento - ha<br />

esordito Maurizio Pompei - le Case costruttrici di<br />

veicoli pesanti non si sottraggono dal fare la loro<br />

parte. Tutta la gamma Daimler entro 5 anni sarà<br />

disponibile in versione BEV e stimiamo che nel<br />

2030 questi veicoli rappresenteranno il 60 per cento<br />

delle vendite. Certo è che anche i Governi devono impegnarsi<br />

per creare l’indispensabile infrastruttura di ricarica<br />

e consentire alla filiera di adeguarsi. Non puntiamo<br />

però il dito contro i veicoli diesel che hanno<br />

raggiunto livelli di efficienza straordinari. Il periodo di<br />

transizione deve essere immaginato<br />

come un periodo piuttosto<br />

lungo.<br />

Per quanto riguarda l’idrogeno<br />

oggi non è sostenibile dal punto di<br />

vista economico ma ci stiamo lavorando<br />

anche perché offre una<br />

maggiore autonomia. Dopo il 2025<br />

vedremo i primi trattori. In Italia, però,<br />

anche in questo caso siamo molto indietro, se non si investe<br />

in infrastrutture si farà fatica a colmare il gap con gli altri<br />

Paesi”.<br />

“Con l’idrogeno - ha aggiunto Massimo Artusi - non dobbiamo<br />

commettere gli stessi errori che si sono fatti con l’elettrico.<br />

Io credo che oggi le parole chiave siano equilibrio e differenziazione.<br />

Equilibrio perché non bisogna essere tifosi di uno<br />

o dell’altra tecnologia, differenziazione perché ogni settore<br />

ha esigenze diverse. Andiamo verso un mondo nuovo, qualunque<br />

esperimento è giusto e va fatto”.<br />

“Chiediamoci - ha detto Massimo Marciani - come possiamo<br />

veramente inquinare meno. La verità è che il sistema<br />

è inefficiente: attualmente l’80 per cento dei mezzi<br />

trasporta solo il 20 per cento della merce.<br />

Dobbiamo imparare a condividere gli spazi, nei magazzini<br />

e nei mezzi, informatizzando i processi. Bisogna<br />

essere razionali: i veicoli elettrici sono un’ottima soluzione,<br />

ad esempio per l’ultimo miglio, ma non l’unica.<br />

Pensiamo a un mondo dove anche i mezzi di soccorso<br />

vanno ricaricati: cosa succederebbe in<br />

caso di terremoto?”. Una provocazione,<br />

non l’unica lanciata da Marciani. “Il<br />

PNRR può portare a un cambio epocale<br />

ma ci vuole coerenza. Chi ha<br />

un ruolo di rappresentanza nel<br />

settore deve fare un discorso<br />

di filiera: non possiamo disperdere<br />

risorse tra i monoveicolari, solo<br />

chi ha i grandi numeri riesce a fare innovazione”.<br />

CONNESSI PER AFFRONTARE QUELLO CHE VERRÀ<br />

Nel secondo appuntamento all’interno di<br />

Automotive I/O Bridging Minds si è parlato<br />

di connettività. Ad aprire i lavori Paolo Carri,<br />

Italscania Marketing & Driving the Shift<br />

Director. “Scania ha fatto da apripista. I primi<br />

servizi focalizzati sulla geolocalizzazzone<br />

sono stati introdotti agli inizi del 2000 e dal 2011,<br />

in tempi non sospetti, si è standardizzato l’hardware<br />

e si è offerto gratuitamente ai clienti un primo livello di servizi.<br />

La connettività è diventata un fattore abilitante”. Connettività<br />

che supporta, dietro le quinte, la customer experience. “Il nostro<br />

mondo - ha continuato Carri - è soggetto a una domanda<br />

che cambia. Gli operatori chiedono servizi molto elevati e una<br />

riduzione dell’impatto ambientale ma con margini ridotti.<br />

Tutto questo si condensa in una necessità di efficienza, primo<br />

fattore di sostenibilità. La connettività gioca un ruolo fondamentale<br />

perché permette di monitorare i consumi, analizzare<br />

lo stile di guida e ha un impatto anche sul service. Con Digital<br />

Dealer le officine sanno quando per il loro cliente è arrivato<br />

il momento di fare manutenzione”. Oggi sono 580mila i veicoli<br />

Scania connessi globalmente, 23mila in Italia. “L’analisi dei<br />

dati provenienti da questi mezzi consente di configurare soluzioni<br />

su misura. Sono, in sintesi, un’importante base di sviluppo<br />

dei nuovi prodotti. Infine, la connettività gioca un ruolo<br />

determinante nell’aprire la strada all’elettrificazione del trasporto,<br />

penso che diventerà irrinunciabile”.<br />

Connettività irrinunciabile anche per Marco<br />

Federzoni Bridgestone Mobility Solutions<br />

Sales Director Italy. “Grazie alla connettività<br />

oggi possiamo offrire servizi tailor made alle<br />

flotte. Siamo in grado di valutare lo stile di<br />

guida, le strade percorse, di offrire una visione<br />

preventiva dello stato del pneumatico per sostituirlo<br />

prima ancora che avvenga un danno irreparabile.<br />

Proponiamo anche strumenti innovativi come le videocamere<br />

con sistema di intelligenza artificiale. Può apparire come una<br />

violazione della privacy ma lo sguardo sulla strada e sull’autista,<br />

testimonianza chiara ed inequivocabile di ciò che avviene,<br />

ci permette di aumentare la sicurezza e la sostenibilità<br />

del trasporto”. Per Federzoni la connettività favorirà il passaggio<br />

ai veicoli elettrici: “Oggi la nostra piattaforma, già compatibile<br />

con veicoli elettrici, è in grado di calcolare quali veicoli<br />

endotermici di una flotta possono essere sostituiti con modelli<br />

elettrici in tutta tranquillità”.<br />

Infine, la voce di Stefano Brivio, Ceo di Wheeliot: “La sfida<br />

per il futuro? Integrare la tecnologia all’interno dei processi<br />

per avere risposte celeri e mantenere i costi competitivi e<br />

semplificare. Non ci devono essere compartimenti stagni<br />

tra soluzioni diverse. Credo che la chiave di volta possa essere<br />

rappresentata dai digital twin, ossia i modelli digitali nativi”.<br />

Infine, un invito: “Formiamo specialisti che sappiano maneggiare<br />

i big data e seguiamo i trend tecnologici in atto”.<br />

Automotive I/O Bridging Minds<br />

L’unione fa l’idea<br />

di Tiziana Altieri<br />

I come input, inteso come raccolta di intuizioni, e O come output,<br />

ossia la loro trasformazione in piani attuabili, in un ambiente in<br />

cui la condivisione di idee è incoraggiata e si crea valore per tutti<br />

gli attori coinvolti. Questo il significato del titolo del più grande<br />

evento virtuale organizzato da Motor K, che ha messo al centro<br />

il futuro della mobilità, le innovazioni digitali e le tecnologie che<br />

stanno investendo l’automotive. Tantissimi gli esperti di settore e<br />

gli operatori che si sono collegati da ogni parte del mondo, dal 20<br />

al 23 marzo, per fornire nuove chiavi di lettura e spunti per<br />

comprendere cosa sta cambiando. Sotto i riflettori anche il<br />

mondo del trasporto merci<br />

30 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 04 <strong>2023</strong> - 31


Eventi<br />

INSIEME PER FARE LA DIFFERENZA<br />

Sostenibilità di sistema nelle filiere del trasporto: questo il titolo<br />

dell’ultimo dei tre appuntamenti dedicati al mondo della movimentazione<br />

delle merci. Perché il trasporto non è solo gomma<br />

e, anzi, gli operatori guardano sempre più all’intermodalità per<br />

ottimizzare il sistema e abbattere l’impronta carbonica.<br />

A portare la visione del ‘mare’ è stata Stefania Lallai, Vice<br />

President Sustainability di MSC Mediterranean Shipping. Per<br />

lei la sostenibilità è un credo dal 2000, quando poche aziende<br />

ne parlavano e, ancora meno, attuavano dei piani per perseguirla.<br />

“Mediterranean Shipping Company è la prima compagnia di<br />

gestione di linee cargo a livello mondiale. Raggiunge 155 Paesi<br />

e 520 porti con oltre 250 rotte e 730 vascelli e continua a crescere<br />

in modo organico. I dipendenti sono 150mila. Un gruppo<br />

con questi numeri ha una grossa responsabilità nei confronti<br />

sia della società, sia dell’ambiente”. Responsabilità, ha sottolineto<br />

Stefania Lallai, che non si può limitare a dichiarazioni d’intenti.<br />

“Le imprese sono chiamate a fare la loro parte, a mettere a terra<br />

la progettualità. MSC ha una precisa strategia per la sostenibilità.<br />

Si trova, infatti, in una posizione unica per contribuire alla decarbonizzazione<br />

delle catene di approvvigionamento globali.<br />

La scala e l'ampiezza delle nostre operazioni comportano la<br />

responsabilità di dimostrare la nostra leadership, proponendo<br />

soluzioni innovative, sostenibili e scalabili. Adottando una prospettiva<br />

end-to-end, puntiamo a ridurre le emissioni in tutte le<br />

nostre attività globali”. Concretezza la parola d’ordine per la Vice<br />

President Sustainability. Che si traduce nell’utilizzo di biocarburanti<br />

per raggiungere gli obiettivi climatici,<br />

in efficientamento della flotta, nella rivisitazione<br />

delle rotte.<br />

“Bisogna però essere consapevoli del<br />

fatto che in questo momento non c’è<br />

una tecnologia definitiva e che ogni scelta<br />

necessita del coinvolgimento di tutti<br />

gli stakeholder. Ci attendono 10 anni di<br />

grandissime sfide, che passeranno anche<br />

attrsverso la digitalizzazione e l’uso<br />

dell’intelligenza artificiale”. Infine, un invito:<br />

“Non esiste un solista nel mondo della logistica. La sostenibilità<br />

si fa tutti insieme o non si fa”.<br />

Franco Fenoglio, consigliere di Italferr, società che dal 1984<br />

realizza investimenti nel campo delle infrastrutture ferrovie<br />

ha spostato l’attenzione verso la rotaia. “La sostenibilità del<br />

trasporto si raggiunge anche con un piano intermodale serio<br />

che l’Italia però non ha. Il trasporto deve essere più integrato<br />

per inquinare meno”.<br />

Giuseppe Barelli, Managing Director di Toscandia ha, infine,<br />

fatto conoscere al pubblico di Automotive I/O l’esperienza della<br />

sua concessionaria in ambito sostenibilità: “Un tema per noi<br />

fondamentale. Oggi siamo in grado di dire ai nostri clienti quanta<br />

CO2 è stata prodotta per ogni intervento d’officina perché sappiamo<br />

che prima o poi sarà necessario contabilizzare tutto.<br />

Abbiamo, poi, istituito una nuova Business Unit chiamata Tempo<br />

Zero. Formata da tre persone, con un passato da commerciali,<br />

è un collettore di informazioni, notizie e servizi inerenti la transizione<br />

ecologica e lo sviluppo sostenibile all’interno del settore<br />

dei <strong>trasporti</strong>. Costituisce a tutti gli effetti un nuovo ramo della<br />

società, che mira così ad incrementare la consapevolezza agli<br />

attuali o futuri clienti sulla peculiarità del momento storico che<br />

stiamo vivendo. I servizi offerti da Tempo Zero prevedono il<br />

supporto alle imprese per la digitalizzazione dei processi, l’individuazione<br />

di soluzioni alternative per l’approvvigionamento<br />

energetico, corsi di guida smart focalizzati sulla diminuzione<br />

dei consumi e dell’usura dei veicoli e un supporto nelle operazioni<br />

di digital marketing per ottenere la massima<br />

visibilità I vari servizi prevedono il<br />

coinvolgimento di un Energy Manager<br />

interno che supporta e monitora il processo<br />

di transizione ecologica e aiuta le<br />

aziende a individuare le soluzioni migliori<br />

nel senso della decarbonizzazione. Non<br />

dimentichiamo, infine, che quello della<br />

sostenibilità sta diventando un tema centrale<br />

anche per poter accedere al credito,<br />

indispensabile per ogni impresa”.<br />

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Allestimenti<br />

Allestimenti<br />

Burgers Double Deck<br />

Attico e superattico<br />

Due assali, sospensioni pneumatiche indipendenti, sistema<br />

di sterzatura Tridec e furgonatura adatta a 52 europallet per<br />

il semirimorchio a due piani con collo d’oca del costruttore olandese<br />

di Giovanni Gaslini<br />

Trovano impiego nei settori della logistica,<br />

della moda, della grande distribuzione e<br />

delle lavanderie industriali i semirimorchi<br />

a doppio piano di carico del costruttore olandese<br />

Burgers, distribuiti in Italia dalla Multitrax<br />

di Cremona. Il nuovo brand si affianca, da gennaio<br />

di quest’anno, a quelli storici commercializzati<br />

dall’azienda cremonese, fra i quali figurano<br />

D-Tec, Feldbinder e Kraker. Il Double Deck<br />

fotografato in queste pagine è il modello a due<br />

assali sterzanti - con sistema di sterzatura<br />

Tridec TF-V02 e mozzi Gigant - con sospensioni<br />

pneumatiche indipendenti e furgonatura in plywood<br />

per carichi secchi.<br />

Del veicolo sono disponibili anche le varianti a<br />

tre assi, sterzanti o fissi, e cella isotermica per<br />

la movimentazione delle merci in regime di temperatura<br />

controllata (ATP). La furgonatura, realizzata<br />

con pannelli di 21 mm di spessore in<br />

corrispondenza delle pareti, di 24 mm per la testata<br />

e di 30 mm per il tetto (isotermico), è suddivisa<br />

longitudinalmente in due sezioni, ciascuna<br />

di 1.820 mm di altezza.<br />

Pavimenti in pannelli di alluminio<br />

I pavimenti dei due scomparti del vano di carico<br />

sono realizzati in pannelli di alluminio. Il piano<br />

superiore, in particolare può sopportare un carico<br />

massimo di 18.000 kg, con portate puntuali<br />

di 550 kg al metro quadrato o di 300 kg per cia-<br />

Scheda tecnica<br />

Marca e modello Burgers Double Deck<br />

Numero assi 2<br />

Lunghezza massima<br />

13.820 mm<br />

Larghezza massima<br />

2.550 mm<br />

Altezza massima<br />

4.000 mm<br />

Interasse<br />

1.310 mm<br />

Lungh. int. superiore<br />

13.590 mm<br />

Lungh. int. inferiore<br />

9.940 mm<br />

Capacità di carico 52 (33+19) Europallet<br />

Tara<br />

10.300 kg<br />

Peso totale a terra<br />

33.000 kg<br />

Gommatura 385/65 R 22.5<br />

scuna ruota di un roll-container. Nella configurazione<br />

a due assi sterzanti, pensata per incrementare<br />

la manovrabilità nelle missioni di trasporto<br />

in spazi ristretti, la capacità di carico<br />

massima del Double Decke è di 52 europallet,<br />

33 stivati nella sezione superiore del veicolo e<br />

19 in quella inferiore. La tara in ordine di marcia<br />

si attesta sui 10.300 kg.<br />

Nel caso di un semirimorchio a due assi fissi<br />

(la Multitrax ne ha in arrivo uno da destinare<br />

alla flotta a noleggio), il numero di unità di carico<br />

stivabili a bordo sale a 55 europallet (33 in alto<br />

e 22 in basso), a causa del minore ingombro<br />

interno richiesto dai passaruote. Il peso proprio<br />

del semirimorchio, inferiore alla versione sterzante,<br />

scenda a 9.350 kg. Sia nel caso dei due<br />

assi sterzanti, sia per la variante ad assi fissi<br />

sono disponibili cremagliere in acciaio e barre<br />

per il fissaggio del carico.<br />

In coda una piattaforma Dhollandia<br />

Per consentire le operazioni di carico e scarico<br />

in totale autonomia, il Double Deck è dotato di<br />

una sponda idraulica Dhollandia, con una portata<br />

massima di 2.500 kg. La piattaforma di carico<br />

in lega leggera, che funge anche da portellone<br />

di chiusura della furgonatura, ha una<br />

lunghezza di 3.750 mm. I parapetti laterali pieghevoli<br />

garantiscono la sicurezza dell’operatore<br />

durante le operazioni di stivaggio o di messa a<br />

terra delle merci nei centri logistici o presso i<br />

punti di consegna finali. Per mettere la piattaforma<br />

in posizione di lavoro e per comandare<br />

l’innalzamento o l’abbassamento della sponda,<br />

l’operatore ha a disposizione una pulsantiera<br />

posta nella sezione di coda sul lato destro del<br />

veicolo. In alternativa, è disponibile un radiocomando.<br />

Sempre in coda, su entrambi i lati della<br />

furgonatura, sono posizionati dei convogliatori<br />

di flusso, pensati per ridurre la resistenza di<br />

scia, generata dalle turbolenze del flusso d’aria<br />

incidente. Le sospensioni pneumatiche a controllo<br />

elettronico (ECAS) permettono di programmare<br />

due altezze di marcia del veicolo, in<br />

funzione delle condizioni del manto stradale<br />

(in presenza di cunette, dossi o di irregolarità<br />

del fondo). La centralina Smart Board di Wabco<br />

tiene costantemente sotto controllo i principali<br />

parametri di funzionamento del semirimorchio,<br />

come lo stato di usura dei freni, le sospensioni<br />

pneumatiche e i carichi assiali. La configurazione<br />

a doppio piano permette di incrementare<br />

del 60 per cento la capacità di carico rispetto<br />

a un furgonato standard e di ridurre del 40 per<br />

cento le emissioni di CO2.<br />

In apertura, un tre quarti posteriore del veicolo, con la piattaforma di carico<br />

in posizione richiusa. In basso, i due assali sterzanti e i convogliatori d’aria<br />

posteriori. Più sotto, da sinistra, la sponda caricatrice in fase di apertura<br />

e dispiegata e il doppio piano di carico. Nell’ultima fila, ancora il doppio<br />

piano, la centralina elettroidraulica e la pulsantiera di comando.<br />

34 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 04 <strong>2023</strong> - 35


Allestimenti<br />

Allestimenti<br />

Rolfo<br />

Gioielli di famiglia<br />

Bisarche ultra-specializzate, ma anche furgonature isotermiche<br />

e semirimorchi per <strong>trasporti</strong> confidenziali per il costruttore di Bra,<br />

in provincia di Cuneo, che celebra i 138 anni d’attività<br />

di Gianenrico Griffini<br />

Un’azienda di famiglia nata nel lontano<br />

1885, che vede oggi coinvolti i rappresentanti<br />

della quinta generazione dalla<br />

fondazione, diventata negli anni uno dei principali<br />

player nella Ue e in altri 40 paesi del mondo<br />

nella costruzione di bisarche, veicoli speciali<br />

e allestimenti per la logistica del freddo.<br />

È questo, in sintesi, il percorso evolutivo della<br />

Rolfo di Bra, in provincia di Cuneo, che celebra<br />

il 138esmo anniversario d’attività. Oggi il<br />

Gruppo Rolfo, che ha siti produttivi anche in<br />

Francia, India e Sudafrica, è presente con<br />

le proprie attività commerciali<br />

in Europa, Comunità degli<br />

Stati Indipendenti (CIS),<br />

Africa, India e Giappone. La sede storica di Bra,<br />

suddivisa in tre siti produttivi oltre ad uno di<br />

consegna delle attrezzature, si estende su una<br />

superficie complessiva di 122mila metri quadrati.<br />

Ha una capacità produttiva installata di<br />

circa 1.000 bisarche l’anno, cui si aggiungono<br />

i veicoli per <strong>trasporti</strong> confidenziali, cioè le bisarche<br />

con furgonatura protettiva esterna per la<br />

movimentazione di supercar o di prototipi (un<br />

centinaio di unità l’anno). Al quartier generale<br />

di Bra lavorano circa 320 addetti, che salgono<br />

a 450 per l’intero Gruppo Rolfo. Che comprende<br />

la Plastic Gall (anch’essa ubicata a Bra, specializzata<br />

nella realizzazione di furgonature isotermiche<br />

per motrici e semirimorchi), la Rolfo<br />

Service, la CRB (Centro Riparazioni Bisarche)<br />

e la consociata francese RBM Rolfo France. La<br />

Plastic Gall, in particolare, ha costruito nel 2022<br />

circa 140 semirimorchi frigoriferi e una settantina<br />

di celle abbinate ad autotelai cabinati. Il 90 per<br />

cento delle realizzazioni è costituito da furgonature<br />

frigo rinforzate (FRC, secondo l’ATP), dotate<br />

nell’80 per cento dei casi di gruppi Thermo King.<br />

Le bisarche più gettonate<br />

Nel settore d’elezione della Rolfo, quello delle<br />

bisarche, i modelli più gettonati dal mercato<br />

comprendono la gamma Ego 539e, specifica<br />

per il Regno Unito, le serie Ego ed FLX, pensate<br />

per le esigenze dei paesi europei, ed NXT per<br />

la movimentazione di veicoli pesanti (camion,<br />

telai di pullman, mezzi agricoli). A ciò si aggiungono<br />

i Blizzard, adatti alle particolari condizioni<br />

d’utilizzo e climatiche delle nazioni dell’Est, della<br />

Scandinavia, del Nord Africa e del Giappone.<br />

La ‘e’ che compare nella sigla dell’Ego 539 significa<br />

che la bisarca è adatta anche al trasporto<br />

di automobili a trazione elettrica, caratterizzate<br />

da tare maggiori rispetto a quelle dei veicoli<br />

convenzionali. L’Ego per i paesi Ue è costituito<br />

da un trattore standard con attrezzatura<br />

scarrabile e da un rimorchio. L’FLX, invece,<br />

prevede un cabinato e un<br />

rimorchio.<br />

In apertura, una<br />

bisarca della gamma<br />

Ego 539e, pensata per<br />

le esigenze operative<br />

del Regno Unito, nel<br />

piazzale della Rolfo,<br />

a Bra. A sinistra, una<br />

bisarca Ego 627.<br />

In alto, un ritratto della<br />

quinta generazione<br />

dei Rolfo e una<br />

furgonatura frigo<br />

di Plastic Gall. Sotto,<br />

un semirimorchio<br />

Auriga.<br />

36 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 04 <strong>2023</strong> - 37


Allestimenti<br />

Allestimenti<br />

Thermo King<br />

Freddo online<br />

Le soluzioni di connettività disponibili per le unita di refrigerazione<br />

destinate ai semirimorchi e alle motrici con celle isotermiche. Controllo<br />

bi-direzionale del gruppo frigorifero, geolocalizzazzione e molto altro<br />

di Giovanni Gaslini<br />

La connettività, che ha un ruolo determinante<br />

nell’assicurare l’efficienza operativa<br />

e il tasso di disponibilità (uptime) dei veicoli<br />

industriali di ultima generazione, è una componente<br />

essenziale anche per il funzionamento<br />

ottimale dei gruppi frigoriferi. Thermo King, fra<br />

i leader di mercato a livello mondiale nel settore<br />

delle unità di refrigerazione destinate ai camion<br />

e ai mezzi trainati, propone un’ampia gamma<br />

di soluzioni connesse. A cominciare da quelle<br />

disponibili per i frigo top di gamma Advancer<br />

per semirimorchi, introdotti sul mercato nel<br />

2020. Presupposto essenziale per accedere da<br />

remoto ai dati di funzionamento dei gruppi è la<br />

presenza della centralina di connettività<br />

BlueBox. Che Thermo King installa di serie sugli<br />

Advancer A 400 e A 500, in abbinamento con<br />

un pacchetto di servizi della durata di due anni<br />

dal momento dell’acquisto. La BlueBox, dotata<br />

di tecnologia Bluetooth per la connessione a<br />

uno smart phone ubicato nelle vicinanze sul<br />

quale è stata scaricata l’App Thermo King<br />

Connect, include un rilevatore satellitare GPS<br />

per la geolocalizzazione del veicolo e un sistema<br />

di trasmissione dati GPRS (General Packet<br />

Radio Service).<br />

Tutti i dati sul portale web TraKing<br />

Ciò consente al responsabile della flotta di accedere<br />

a un ampio ventaglio di informazioni disponibili<br />

sul portale web TraKing. A cominciare<br />

dal controllo dei livelli termici all’interno della<br />

cella frigo (è previsto un aggiornamento regolare<br />

a intervalli di 5 minuti), al monitoraggio degli<br />

eventuali allarmi fino alla modifica da remoto<br />

delle impostazioni termiche e alla selezione del<br />

profilo di temperatura del carico.<br />

Comunicazione bi-direzionale<br />

Grazie alla comunicazione bi-direzionale fra il<br />

gruppo frigo installato sul veicolo e la sala-controllo<br />

della flotta è possibile gestire a distanza<br />

l’unità di refrigerazione. Il responsabile del parco<br />

veicoli può comandare l’accessione o lo spegnimento<br />

del gruppo, l’avvio dello sbrinamento,<br />

l’inizio delle procedure di controllo prima della<br />

partenza, la cancellazione di eventuali allarmi<br />

memorizzati dalla centralina, nonché la modifica<br />

della modalità di funzionamento dell’unità<br />

(in continuo o Cycle-sentry). La tecnologia GPS<br />

della centralina BlueBox permette, oltre alle<br />

geolocalizzazione dei veicoli, di attivare sul portale<br />

TraKing la funzionalità geofencing per monitorare<br />

l’accesso e l’uscita del mezzo da<br />

un’area pre-determinata. Con la connettività,<br />

inoltre, le officine della rete di assistenza<br />

Thermo King sono in grado di verificare in tempo<br />

reale lo stato di funzionamento dei gruppi<br />

frigo ed effettuare interventi proattivi per prevenire<br />

i guasti. Gli intervalli di manutenzione<br />

standard per gli Advancer sono previsti ogni<br />

3.000 ore di funzionamento o due anni.<br />

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Attualità<br />

Attualità<br />

Shipping Forwarding& Logistic meet Industry<br />

In un mondo che<br />

Un grande successo la 7°edizione dell’evento dedicato<br />

al sistema logistico e produttivo italiano. Un’occasione<br />

per comprendere rischi e opportunità nel nuovo scenario<br />

di Tiziana Altieri<br />

Zeitenwende, ossia mutamento dei tempi.<br />

Così, un anno fa, il cancelliere tedesco<br />

Olaf Scholz definì il momento storico che<br />

stiamo vivendo. E proprio lo zeitenwende è stato<br />

il filo conduttore del convegno di apertura della<br />

7°edizione di Shipping Forwarding& Logistic<br />

meet Industry, evento promosso da Alsea<br />

(Associazione Lombarda Spedizionieri e<br />

Autotrasportatori) e International Propeller Club,<br />

tenutosi, come da tradizione, presso il centro<br />

congressi di Assolombarda, a Milano. Una due<br />

giorni di confronti sulla direzione da dare al sistema<br />

logistico, portuale e produttivo italiano<br />

per la crescita, economica e sociale, del Paese.<br />

“La pandemia prima, - ha esordito Betty<br />

Schiavone, presidente di Alsea - e la guerra<br />

dopo, hanno messo in discussione la globalizzazione<br />

e le nostre produzioni. Il commercio internazionale<br />

ha subito dei cambiamenti è chiaro,<br />

ma continua ad esserci, quello che viene messo<br />

in discussione è il modo di lavorare. Abbiamo<br />

bisogno di certezze e visione strategica anche<br />

nel mondo del trasporto. Servono programmi a<br />

lungo termine e bipartisan per consentire<br />

all’Italia, che ha un surplus commerciale di oltre<br />

100 miliardi di euro, di non stare in disparte nella<br />

scacchiera mondiale dominata da Usa e Cina”.<br />

Riccardo Fuochi, presidente di The International<br />

Propeller Club Port of Milan e vicepresidente<br />

di Assologistica, nella sua introduzione ha posto<br />

l’accento sulla necessità di aggiornarsi per<br />

capire da dove arrivano i pericoli, ma anche le<br />

opportunità: “Il mondo del trasporto e della logistica<br />

e l’industria devono allearsi per portare<br />

le nostre merci nel mondo. La prossima sfida?<br />

La gestione dei big data”.<br />

“La logistica - ha detto Umberto Ruggerone,<br />

presidente Assologistica, concludendo la parte<br />

introduttiva - deve dialogare con il mondo dell’impresa<br />

per individuare strategie comuni da<br />

proporre a enti locali e alla politica. E deve essere<br />

coinvolta nelle scelte energetiche: si può andare<br />

nel mondo in maniera più efficacie ed efficiente.<br />

Bisogna cogliere gli aspetti positivi di questo<br />

mutato contesto. Ricordiamoci che la forza di<br />

una catena è data da ciascuno dei suoi anelli”.<br />

Nuovi rapporti di forza<br />

Ad aprire i lavori è stato Vittorio Emanuele Parsi,<br />

autore e professore dell’Università Cattolica del<br />

Sacro Cuore con l’intervento ‘Dall’era della convergenza<br />

all’era della divergenza’. “La divergenza<br />

- ha sottolineato - sarà il tema dominante dei<br />

prossimi anni, esasperato dalla guerra. Le politiche<br />

non devono illudersi di poter accelerare un<br />

fenomeno positivo, devono affrontare un fenomeno<br />

negativo”. Come uscirne? “L’unico strumento<br />

che garantisce la pace è la democrazia<br />

perché impedisce che la competizione possa<br />

diventare conflitto. La democrazia resta il modo<br />

più gentile per governare le persone”. Due le prospettive<br />

per Parsi: il tramonto dell’occidente o<br />

un suo rimodellamento per un funzionamento<br />

più efficacie.<br />

‘Guerra tecnologica Usa-Cina, con la partecipazione<br />

straordinaria di Europa,<br />

Giappone, Corea e Taiwan’: questo il titolo<br />

dell’intervento di Alessandro<br />

Aresu, consigliere scientifico di Limes.<br />

“Oggi l’Europa è vulnerabile per quello<br />

che riguarda i componenti per la transizione<br />

ecologica - litio, cobalto, etc- e<br />

i combustibili fossili. Nella guerra tecnologica<br />

e commerciale è in una posizione<br />

di debolezza. Esistono supply<br />

chain strategiche dove deve entrare<br />

anche la politica. Pensiamo ai microchip<br />

di cui gli Usa mantengono il 46<br />

per cento della produzione: controllando<br />

le esportazioni dei macchinari<br />

per la loro produzione si sono messi<br />

in una posizione di forza. È il rovesciamento<br />

della globalizzazione. Ci<br />

attendono anni complicati, dobbiamo<br />

essere in grado di valutare i rischi”.<br />

Uno dei punti di forza<br />

dell’Italia? La sua posizione<br />

al centro del<br />

Mediterraneo, pronto a<br />

giocare un nuovo ruolo,<br />

tema affrontato da<br />

Massimo Deandreis,<br />

direttore generale,<br />

SRM. “Non si deve<br />

guardare alla geopolitica<br />

come a uno scenario<br />

statico, ma dinacambia<br />

40 - 04 <strong>2023</strong><br />

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Attualità<br />

Attualità<br />

mico. Fino a 5 anni fa si guardava con interesse<br />

alla Via della Seta, che i cinesi definivano un’iniziativa<br />

e non una strategia mantenendo un low<br />

profile. Con Trump il paese del Dragone è diventata<br />

un virus. In questo scenario si continua a<br />

fare commercio, quello che sta drasticamente<br />

calando è l’interdipendenza. Suez è il termometro<br />

del fatto che il Mediterraneo sta rafforzando<br />

la sua strategicità. Nel 2022 da qui sono transitate<br />

24 mila navi, il 15,4 per cento in più dell’anno<br />

precedente, con 8 miliardi di dollari di entrate<br />

e si sta pensando a un ampliamento. Per<br />

quanto riguarda il Mediterraneo le previsioni relative<br />

al traffico container sono molto positive.<br />

I porti italiani però devono diventare più competitivi:<br />

Gioia Tauro e Genova non sono meno connessi<br />

solo rispetto a Rotterdam, al primo posto<br />

in Europa, anche Tangeri e Algeciras performano<br />

meglio. La capacità di flotta è cresciuta stabilmente<br />

negli anni e se ora rallenta è solo perché<br />

c’è incertezza sui carburanti”. Quali conseguenze<br />

per il nostro Paese? “Dobbiamo sfruttare -<br />

ha aggiunto Deandreis - questa nuova centralità<br />

del Mediterraneo. L’accorciamento delle supply<br />

chain è un fatto positivo per l’Italia che deve<br />

scommettere sui porti. Non dimentichiamo che<br />

il nostro Paese è primo in Europa nel traffico roro<br />

e abbiamo grandi armatori”. Dal direttore generale<br />

di SRM è arrivato anche l’invito a creare<br />

Zes che agevolano il reshoring e a guardare la<br />

logistica portuale in rapporto alla sua connessione<br />

con l’energia. “Il porto - ha concluso - è<br />

un luogo per movimentare merci e persone ma<br />

anche e sempre più un hub energetico”.<br />

Quale energia<br />

Di energia ha parlato Francesco Galletti, Senior<br />

Consultant, The European House di Ambrosetti<br />

nell’intervento dal titolo ‘Verso l’autonomia energetica<br />

italiana: acqua, vento, sole, rifiuti le nostre<br />

materie prime’. “L’Italia è uno dei Paesi con la<br />

più bassa autonomia energetica in Europa: produce<br />

solo il 22,5 per cento di quella che consuma<br />

ma negli ultimi 20 anni ha aumentato la sua autonomia<br />

più di altri paesi”. Quale il potenziale?<br />

“L’Italia è il secondo paese in Europa per potenziale,<br />

grazie al solare e all’eolico. Abbiamo poi i<br />

rifiuti che si possono valorizzare attraverso i termovalorizzatori,<br />

e il biometano. Sfruttando tutto<br />

ciò potremmo arrivare a produrre il 58,4 per cento<br />

dell’energia necessaria. Non raggiungeremmo<br />

l’autonomia ma saremmo sulla buona strada”.<br />

L’autonomia energetica potrebbe garantirla il<br />

nucleare, al centro della presentazione di Luca<br />

Romano, fondatore de L’avvocato dell’atomo.<br />

“Oggi l’82 per cento dell’energia deriva da combustibili<br />

fossili, puntando sul nucleare si possono<br />

eliminare e si può essere autonomi”. Una scelta<br />

che molti hanno fatto e altri stanno facendo:<br />

nel mondo ci sono 442 reattori operativi, 51 in<br />

costruzione e 13 in fase progettuale. Gli Usa<br />

sono la maggiore potenza nucleare. Ma quanto<br />

costa il nucleare? “Il minerale di uranio influisce<br />

solo dell’1 per cento sul costo di una centrale e<br />

mette al riparo da crisi geo-politiche. Non nascondiamoci<br />

dietro a un dito: è l’unica vera alternativa.<br />

Le biomasse hanno una densità energetica<br />

bassa, per soddisfare il 20 per cento del<br />

fabbisogno del Paese servirebbe un’Italia e mezza.<br />

Il geotermico e l’idrico non sono trasportabili<br />

e il solare e l’eolico non sono sempre disponibili<br />

e richiedono sistemi di accumulo”. Non appena<br />

il costo sarà più competitivo sul mercato arriveranno<br />

i reattori di quarta generazione che<br />

possono riciclare il materiale esausto, un punto<br />

in più a favore del nucleare. “Nucleare - ha concluso<br />

l’avvocato dell’atomo - che può muovere<br />

anche i vascelli. Gli SMR sono reattori di piccola<br />

taglia, dai 20-30 fino a 300 megawatt, che si possono<br />

assemblare in loco. Una nave a propulsione<br />

nucleare può marciare per 7-10 anni senza<br />

rifornimento. Perché non decollano? In Australia<br />

e Nuova Zelanda non possono attraccare”.<br />

Il peso delle sanzioni<br />

Altro tema toccato alla 7°edizione di Shipping<br />

Forwarding& Logistic meet Industry ‘La bomba<br />

delle sanzioni: la Russia e le restrizioni al commercio<br />

internazionale’, approfondito da Zeno<br />

Poggi, presidente di AWOS. Perché le sanzioni<br />

avranno effetti stravolgenti a livello globale.<br />

Basta attendere... “Cosa sono le sanzioni? Uno<br />

strumento di pressione politica, una rappresaglia<br />

economica che sostituisce l’utilizzo dell’esercito.<br />

Dal 2017 ci sono pene pesanti per chi non le rispetta.<br />

Sono 86mila i soggetti listati al mondo,<br />

40 i Paesi interessati, 240 i programmi sanzionatori.<br />

Con le sanzioni le imprese sono costrette<br />

a sapere chi trasporta e come”. Cosa colpisce<br />

le sanzioni? “Tutto è libero, - ha evidenziato<br />

Poggi - escluso quello che è vietato, in generale<br />

ciò che può contribuire allo sviluppo economico<br />

e tecnologico del Paese interessato. Chi sostiene<br />

i costi delle sanzioni? Gravano su import ed export,<br />

quindi sulle aziende. Le sanzioni agli Stati<br />

piacciono anche per questo: non si sa chi la<br />

paga. Ci dovrebbero essere degli ammortizzatori<br />

per chi subisce danni”.<br />

Altro tema sollevato dalla guerra è quello della<br />

difesa come ha spiegato Alessandro Marrone,<br />

responsabile Programma Difesa dell’Istituto<br />

Affari Internazionali. “Germania, Polonia, Francia,<br />

Italia e Gran Bretagna stanno cambiando la loro<br />

politica in materia di difesa. Entro il 2024 la<br />

Germania arriverà a spendere il 2 per cento del<br />

Pil, l’Italia l’1,5, la Polonia il 3 per cento. La Francia<br />

contempla l’uso della forza, ha l’atomica, il Regno<br />

Unito non investirà molto di più e comunque rimane<br />

la più grande potenza marittima. La sfida<br />

per tutta l’Europa rimane un maggiore coordinamento<br />

che potrebbe vedere al centro l’Italia<br />

per la sua posizione nel Mediterraneo”.<br />

Dalla Russia alla Cina, sulla quale si è soffermato<br />

Alessandro Zadro, responsabile Centro<br />

Studi di Italy China Council Foundation. “La Cina<br />

c’è sempre stata in termini di interscambi e investimenti.<br />

Il costo del lavoro è aumentato e c’è<br />

stata una diminuzione dei consumi, ma non si<br />

Trasporto a temperatura controllata, una cosa seria<br />

Alla 7°edizione di Shipping Forwarding& Logistic meet Industry<br />

si è parlato anche di trasporto a temperatura controllata nel<br />

workshop dal titolo ‘Dalle flotte ai magazzini, dai sistemi di monitoraggio<br />

ai consumi energetici. L’altra faccia della medaglia<br />

dell’agroalimentare in Italia’. A moderare: Marco Comelli, segretario<br />

generale e direttore scientifico di OITAF, Osservatorio<br />

Interdisciplinare Trasporto Alimenti e Farmaci, che ha ricordato<br />

l’impegno dello stesso per diffondere la cultura di un trasporto<br />

di qualità e per estendere l’ATP a nuovi settori merceologici,<br />

come il vino e l’olio EVO.<br />

Giuseppe Guzzardi, direttore di OITAF oltre che di Vie&<strong>trasporti</strong>,<br />

ha riassunto i contenuti dei due volumi curati dall’Osservatorio<br />

sul trasporto ATP in Italia, un censimento di tutti i veicoli - leggeri,<br />

medi, pesanti, rimorchi e semirimorchi - dotati di certificazione.<br />

Pubblicazioni che sono state rese possibili dal Ministero delle<br />

Infrastrutture e dei Trasporti che ha messo a disposizione i dati<br />

della Motorizzazione. Ebbene sono 118.300 gli LCV e gli M-<br />

HCV della Penisola dotati di ATP e 17.529 i trainati. “Il punto<br />

dolente? - ha sottolineato il direttore OITAF - l’età media di questi<br />

mezzi. Nel caso dei veicoli commerciali e industriali il 55 per<br />

cento ha oltre 15 anni e per i trainati l’età media è di 16,4 anni.<br />

Una situazione preoccupante visto che ciò che trasportano è<br />

destinato alle nostre tavole e non solo. Stiamo parlando, infatti,<br />

anche di veicoli per il trasporto di farmaci”. Dai due volumi emerge<br />

chiaramente che nel trasporto a temperatura controllata a<br />

dominare è il conto proprio: piccole o piccolissime le flotte con<br />

mezzi ATP. “Questo vuol dire che il trasporto non rappresenta il<br />

principale business eppure è da questo che dipende la qualità<br />

del prodotto e, quindi, il successo di un brand”.<br />

Se siete operatori alla ricerca di magazzini a temperatura controllata<br />

potete senza dubbio consultare l’Atlante della Logistica,<br />

spiegato a Milano da Sebastiano Barzaghi, Senior Real Estate<br />

Consultant Logistics & Industrial di World Capital Group.<br />

“Complessivamente abbiamo mappato 3.500 immobili logistici<br />

in Italia per 40 milioni di metri quadrati. Sull’Atlante è possibile<br />

vedere dove si trovano e come sono fatti, i posti pallet, se è presente<br />

o no un impianto fotovoltaico e molto altro. Per quanto riguarda<br />

la logistica del freddo ci siamo resi conto che è molto<br />

complesso mapparla. Entrano in gioco diverse tipologie di prodotti<br />

- food and beverage, chimco, farmaceutico, cosmetica - e<br />

4 diverse condizioni di temperatura - ambiente, fresco, refrigerato,<br />

congelato. In Italia sono circa 100 gli operatori che utilizzano un<br />

immobile logistico a temperatura controllata”.<br />

Massimiliano Pasquinucci, titolare di Spilucco, una start up<br />

con un anno e mezzo di vita che vende prodotti del made in<br />

Italy in Italia e all’estero, ha parlato di innovazioni nel packaging<br />

secondario per il delivery a temperatura controllata. Proprio le<br />

originali confezioni (dalla scatola termica, al cuscino termico<br />

isolante, fino alla busta isotermica, anche riciclabili) in grado<br />

di mantenere la temperatura ideale lungo tutto il viaggio hanno<br />

contribuito al successo dell’azienda.<br />

Come valorizzare e differenziare il proprio prodotto sul mercato<br />

e informare GDO e consumatore sulla qualità dello stesso?<br />

Con la certificazione volontaria per il trasporto alimentare, spiegata<br />

da Marco Mauri, direttore divisione aziendale di<br />

Ecocertificazioni e Presidente di Eco Next (Fincasale). “La certificazione<br />

- ha sottolineato - è rivolta a chi vuole dare valore al<br />

proprio prodotto, a chi vuole dimostrare al mercato di adottare<br />

una politica di miglioramento in un’ottica di trasparenza e fidelizzazione.<br />

La certificazione prevede la redazione da parte dell’azienda<br />

di un disciplinare con caratteristiche verificabili e misurabili,<br />

e verifiche periodiche”.<br />

Infine, a Milano con Marco Lopez de Gonzalo, partner dello<br />

Studio Legale Mordiglia si è tornati sul tema della responsabilità<br />

del vettore nel trasporto di carichi refrigerati. “L’invito è quello<br />

di porre sempre grande attenzione all’idoneità del veicolo, dell’impianto<br />

refrigerante, agli strumenti di controllo e alla professionalità<br />

del personale. Fondamentale è la pre-refrigerazione<br />

del carico, lo stivaggio e il mantenimento delle temperature nelle<br />

fasi di trasbordo”. Quali strumenti può utilizzare il vettore per<br />

difendersi nel caso qualcosa vada male? “La colpa non sarà<br />

sua se i veicoli sono stati forniti o scelti dal mittente, se non si<br />

è effettuata la pre-refrigerazione del carico, se c’è un vizio proprio<br />

della merce, o ancora se le istruzioni del mittente sono errate.<br />

Come onere della prova si possono utilizzare le registrazioni o<br />

le immagini”. In ogni caso è sempre consigliata stipulare polizze<br />

ad hoc che mettano al riparo da qualsiasi rischio.<br />

42 - 04 <strong>2023</strong><br />

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04 <strong>2023</strong> - 43


Attualità<br />

può certo pensare che non sia più un gigante.<br />

C’è chi in Cina ci vuole tornare o andare per la<br />

prima volta”. Altro che decoupling...<br />

Guardare oltre<br />

C’è un altro modo per sottolineare il proprio potere:<br />

conquistare lo spazio. Non c’è, dunque, da<br />

stupirsi che sia ripartita la corsa alla Luna come<br />

ha raccontato Andrea D’Ottavio, ingegnere aerospaziale<br />

di Geopolitica.info. “La luna è al centro<br />

dei programmi spaziali fino al 2030. È una<br />

palestra per guardare ancora più lontano. L’Italia<br />

ha un ruolo determinante e centrale ma l’Europa<br />

non può accedere direttamente allo spazio, non<br />

ha lanciatori”. E che il mondo si controlli sempre<br />

più dall’alto lo ha ribadito anche Simonetta Di<br />

Pippo, direttore di Space Economy Evolution<br />

Lab di Sda Bocconi: “Oggi possiamo contare su<br />

migliaia di satelliti piccoli fino a 300 kg in orbita<br />

bassa, tra 100 e 300 km di altezza, connessi direttamente<br />

a terminali a terra, e su satelliti grandi,<br />

oltre i 1.000 kg, in orbita geostazionaria a 36.000<br />

km, connessi a stazioni riceventi che distribuiscono<br />

le informazioni con infrastrutture a terra.<br />

Il 35 per cento della popolazione mondiale però<br />

non è ancora connessa: le costellazioni come<br />

Starlink assumono un ruolo di acceleratore”.<br />

Giorgia Giovannetti, professoressa presso<br />

l’Università degli Studi di Firenze ha evidenziato<br />

l’importanza delle catene del valore. “In Italia il<br />

48 per cento del commercio si basa su catene<br />

del valore. Un punto a favore del nostro Paese<br />

perché le imprese con più catena del valore sono<br />

maggiormente resilienti”.<br />

Enrico Vergani, partner di Focus Team Shipping,<br />

Transport & Logistics di BonelliErede ha affrontato<br />

la questione certificazioni per una corretta<br />

gestione del rischio.<br />

Ma quanti siamo<br />

“La demografia può essere un destino ma i paesi<br />

possono definire politiche economiche, demografiche<br />

e sociali per garantire che questo destino<br />

produca un dividendo e non un disastro”.<br />

Parole di Patrizia Farina, professoressa presso<br />

l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Anche<br />

la demografia incide sui rapporti di forza fra i<br />

Paesi. “Dallo scorso 15 novembre sulla Terra<br />

siamo in 8 miliardi. La notizia ha un valore simbolico:<br />

il pianeta è sempre più affollato, nel 2050<br />

saremo 9,6 miliardi e alla fine del secolo 10 miliardi.<br />

Dopo il 2100 la popolazione mondiale comincerà<br />

a declinare. Oggi l’aspetto critico per<br />

noi è l’invecchiamento. Per il benessere di un<br />

Paese la popolazione attiva deve essere consistente”.<br />

Come tutti ciò influisce sull’economia?<br />

Facile. “In Cina, per esempio, sta diminuendo la<br />

popolazione. Il dividendo demografico si è esaurito<br />

e aumenta il costo del lavoro”.<br />

A Mario Mattioli, presidente di Confitarma e<br />

Federazione del Mare il compito di trarre le conclusioni.<br />

“Tutti gli indicatori ci dicono che non<br />

c’è impresa senza logistica. Questo legame deve<br />

diventare sempre più forte. E non c’è shppping,<br />

senza shipping, settore che trasporta il 90 per<br />

cento delle merci a livello globale, fondamentale<br />

dunque per gli scambi. Un settore alle prese con<br />

la decarbonizzazione e che necessita di un’unica<br />

regolamentazione mondiale”.<br />

Intervenuto da remoto il ministro delle<br />

Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini,<br />

che ha sottolineato la volontà del Governo di<br />

tornare a investire sul nucleare, di sposare la<br />

neutralità tecnologica per quanto riguarda i veicoli<br />

- truck ma anche navi -, di scommettere sull’intermodalità<br />

ma tenendo presente che in Italia<br />

l’80 per cento delle merci viaggia su gomma.<br />

44 - 04 <strong>2023</strong><br />

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Intervista<br />

Intervista<br />

Claudio Bonanni<br />

Tutto ciò che serve<br />

Rispondere alle esigenze delle officine trucks e Lcv è la missione di Digital<br />

Trucks. Formazione e informazioni, assistenza alla diagnosi, attrezzature,<br />

supporto gestionale e commerciale per migliorare le performance<br />

di Tiziana Altieri<br />

Anno 2020. Claudio Bonanni, una lunga<br />

esperienza nel mondo del post vendita,<br />

dà vita a Digital Trucks con l’obiettivo di<br />

rispondere a 360 gradi alle esigenze delle officine<br />

di truck e veicoli commerciali chiamate ad<br />

affrontare le nuove sfide dettate dall’evoluzione<br />

tecnologica dei veicoli e da un cambiamento di<br />

scenario nel mondo del trasporto. “Le soluzioni<br />

proposte sono il frutto delle esperienze dirette<br />

sul ‘campo’ delle persone che compongono il<br />

team di Digital Trucks. Abbiamo colto delle necessità<br />

da parte degli operatori e strutturato un’offerta<br />

per soddisfarle. La finalità è la creazione di<br />

un network di officine che puntino sulla qualità”.<br />

Parole di Claudio Bonanni, Ceo di Digital Trucks<br />

che abbiamo incontrato per saperne di più.<br />

Cosa offre Digital Truck alle officine?<br />

“Diamo risposte che ruotano intorno a quattro<br />

macro-aree: formazione tecnica e informazioni<br />

tecniche quindi assistenza alla diagnosi, supporto<br />

sia gestionale sia commerciale, strumenti<br />

di diagnosi e attrezzatura di officina.<br />

Per quanto riguarda la parte informazioni tecniche<br />

e formazione, eroghiamo corsi monografici<br />

e percorsi formativi completi e assistiamo i tecnici<br />

di officina con il nostro call center interno,<br />

sia per questioni di ‘cultura motoristica’, sia per<br />

affrontare problematiche che possono presentarsi<br />

durante una riparazione. Forniamo anche<br />

strumenti per l’autodiagnosi e, attraverso il pc o<br />

la diagnosi remota, possiamo rispondere a qualsiasi<br />

quesito in tempi brevissimi.<br />

Passando alle attrezzature, lavoriamo con i principali<br />

attori del settore: Kstools per l’utensileria,<br />

Ravaglioli ed Emanuel per i mezzi di sollevamento,<br />

Cojali per gli strumenti diagnostici (oggi siamo<br />

i primi rivenditori sul territorio nazionale), Hawka<br />

per quelli di allineamento degli assali, per citarne<br />

alcuni. Non si tratta solo di fornire all’officina ciò<br />

di cui necessita, ma di ampliare le sue opportunità<br />

di business. Possiamo, per esempio, creare<br />

centri autorizzati Vdo per la taratura dei tachigrafi<br />

e, con Vamag, con il quale abbiamo un mandato<br />

prioritario per il mondo autocarro, linee che consentono<br />

la revisione di due targhe, trattore stradale<br />

e semirimorchio, contemporaneamente.<br />

Supportiamo poi la riorganizzazione dell’officina.<br />

Studiamo i numeri per individuare le aree di miglioramento<br />

e innestiamo il nostro know how.<br />

Siamo in grado di fornire il supporto indispensabile<br />

anche per consentire alle officine di effettuare<br />

le revisioni di veicoli pesanti come da decreto<br />

del 15 novembre 2021: riorganizziamo gli<br />

spazi, presentiamo domanda alla Provincia facendo<br />

un passaggio anche in Motorizzazione,<br />

diamo un nuovo layout e tutte le indicazioni che<br />

riguardano il personale.<br />

Infine, se serve assistenza commerciale ci facciamo<br />

carico della parte comunicativa organizzando<br />

eventi come i ‘porte aperte’ per far conoscere<br />

le nuove attività dell’officina ai clienti,<br />

anche potenziali”.<br />

Tra le varie attività che vi vedono impegnati<br />

c’è anche la creazione di officine<br />

ex novo.<br />

“Esatto. Ci occupiamo di tutta la progettazione.<br />

Seguiamo la realizzazione dai primi scavi per la<br />

raccolta delle piogge fino al layout finale. In pratica<br />

offriamo il servizio ‘officina chiavi in mano’<br />

grazie al lavoro di esperti di ciascun settore - crediamo<br />

che in questo comparto la specializzazione<br />

sia importantissima - e la collaborazione<br />

con produttori di attrezzature di primo piano”.<br />

Qual è il vostro target?<br />

“L’officina indipendente ha sicuramente maggiore<br />

necessità di un supporto ma ciò non esclude gli<br />

autorizzati o le concessionarie che rappresentano,<br />

infatti, il 30 per cento dei nostri clienti. In un’ottica<br />

di ‘one stop shop’ molte officine, il cui business<br />

oggi è rappresentato dalla parte trainante,<br />

ossia il trattore e l’autocarro, vogliono implementare<br />

o integrare l’assistenza della parte trainata,<br />

ovvero rimorchio e semirimorchio: noi siamo in<br />

prima linea per supportarli in questo”.<br />

I veicoli commerciali spesso si rivolgono<br />

alle officine auto. Cosa proponete<br />

a chi vuole ampliare il business in<br />

questa direzione?<br />

“L’utenza del veicolo commerciale è molto più<br />

vicina a quella del truck che non all’automobilista.<br />

Ha le medesime esigenze in termini di tempistiche<br />

e orari e crediamo, quindi, che le officine<br />

specializzate nel veicolo industriale possano<br />

rappresentare la scelta migliore anche per chi<br />

ha un veicolo commerciale leggero. Per chi intende<br />

ampliare i servizi in questa direzione proponiamo<br />

la ‘cittadella del veicolo commerciale’<br />

all’interno del quale offriamo tutto il layout necessario<br />

per intervenire su questa tipologia di<br />

mezzi”.<br />

Come è strutturata oggi Digital Trucks?<br />

“Digital Trucks attualmente occupa 7 persone<br />

ai quali bisogna aggiungere 5 commerciali e i<br />

segnalatori. Il Sud Italia, dal quale siamo partiti<br />

nel 2020, è l’area più coperta. Dal 2022 siamo<br />

presenti anche in gran parte del Nord. Da qui a<br />

un anno contiamo di avere una presenza capillare<br />

su tutto il territorio nazionale.<br />

La nostra filosofia è quella di curare molto il post<br />

vendita. Non vogliamo un cliente, vogliamo un<br />

cliente per la vita, soddisfatto e fidelizzato. In<br />

quest’ottica cerchiamo di creare sinergie territoriali,<br />

intelligenti che possano portare al concetto<br />

di rete di imprese”.<br />

O di network… a che punto siete?<br />

“Oggi nella nostra anagrafica abbiamo circa 300<br />

officine. Se il cliente di una di queste rimane con<br />

il suo veicolo in panne ‘fuori zona’ siamo in grado<br />

di intervenire mettendo in moto l’officina più vicina<br />

per un’assistenza sul posto. Per noi network<br />

è anche questo. Il prossimo step è incrementarne<br />

la capillarità”.<br />

Fatturato?<br />

“Siamo partiti con 600 mila euro nel 2020 per<br />

arrivare a 1,4 milioni nel 2021 e a sfiorare i 2 milioni<br />

nel 2022. Il mercato sta riconoscendo la validità<br />

del nostro progetto”.<br />

All’indirizzo<br />

www.digitaltruck.it<br />

è possibile trovare<br />

tutti i contatti<br />

dell’azienda.<br />

Il back office<br />

commerciale risponde<br />

al numero<br />

349 3346002.<br />

In basso, da sinistra,<br />

meccatronici<br />

impegnati in un corso<br />

sulle tecniche<br />

autodiagnostiche<br />

e gli attestati di<br />

partecipazione<br />

rilasciati da Digital<br />

Trucks.<br />

Claudio Bonanni, Ceo di Digital Trucks, azienda<br />

che ha fondato nel 2020. La sede è a Petraro,<br />

in provincia di Cosenza.<br />

Reti&Service Reti&Service Reti&Service Reti&Service Reti&Service<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

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04 <strong>2023</strong> - 47


Il parere legale<br />

Sicurissimi<br />

I titolari di officine devono rispettare le disposizioni del Testo Unico in<br />

materia di salute e sicurezza sul lavoro. Dal documento di valutazione dei<br />

rischi ai dispositivi di protezione individuale: tutto quello che c’è da sapere<br />

a cura di Avv. Enrico Storari, Avv. Filippo Montanari<br />

La sicurezza non è mai un optional. Le attività che si<br />

svolgono all’interno delle officine per la riparazione<br />

e manutenzione dei veicoli sono regolamentate dalle<br />

disposizioni del Testo Unico in materia di salute e sicurezza<br />

sul lavoro (TUSL). Sono norme quanto mai necessarie<br />

visti i potenziali pericoli a cui si espone il lavoratore<br />

a contatto, quotidianamente, con macchinari meccanici,<br />

sollevatori, corrente ad alto voltaggio, etc.<br />

Già nel 2016, ma con decorrenza dal 12.10.2017, è stato<br />

istituito il Sistema informativo per la prevenzione (SINP)<br />

nei luoghi di lavoro, la cui funzione è quella di fornire informazioni<br />

utili per la valutazione e la pianificazione delle attività<br />

di prevenzione degli infortuni e malattie professionali<br />

(Articolo 8 TUSL); una banca dati per la vigilanza e la condivisione<br />

delle informazioni, anche a fini statistici, degli infortuni<br />

la cui gestione tecnica è affidata all’INPS nel rispetto<br />

delle norme sulla privacy come da Regolamento (UE)<br />

2016/679. A completamento, è previsto che gli Enti pubblici<br />

competenti (Ministero dell’Interno ISPESL, INAIL, IPSEMA,<br />

e altri ancora) forniscano consulenza, formazione e sensibilizzazione<br />

sulle tematiche legate alla sicurezza sul lavoro<br />

(Articolo 10 TUSL).<br />

Quanto agli obblighi in capo ai datori di lavori e quindi anche<br />

ai titolari di officine, l’art. 15 TUSL contempla innanzitutto<br />

l’obbligo di procedere alla redazione del documento di valutazione<br />

dei rischi (DVR); più in generale, il citato articolo<br />

impone di mettere in atto pratiche virtuose per ridurre al<br />

minimo i rischi per i lavoratori imponendo, ad esempio, la<br />

sostituzione dei macchinari pericolosi con macchinari più<br />

sicuri, l’utilizzo limitato di agenti chimici, l’adeguata formazione<br />

e informazione dei lavoratori sulle tematiche della<br />

sicurezza e riduzione dei rischi in ambito lavorativo, il monitoraggio<br />

della loro salute, la regolare manutenzione degli<br />

ambienti, delle strutture, delle attrezzature e molto altro.<br />

L’elenco è piuttosto lungo. Ovviamente il tutto senza oneri<br />

finanziari a carico del lavoratore.<br />

Designare il responsabile<br />

Tra le attività che il datore di lavoro non può in alcun modo<br />

delegare, oltre alla redazione del DVR, vi è anche la designazione<br />

del responsabile del servizio di prevenzione e<br />

protezione dai rischi. Inoltre, ai sensi dell’art. 18 TUSL il datore<br />

di lavoro è tenuto:<br />

- a nominare il medico competente per la sorveglianza<br />

sanitaria;<br />

- a designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione<br />

delle misure di prevenzione incendi;<br />

- a fornire ai dipendenti i dispositivi di protezione individuale<br />

(DPI);<br />

- ad adottare tutte le misure necessarie per prevenire gli<br />

incendi e dare corso all’evacuazione dei luoghi di lavoro<br />

in caso di pericolo.<br />

Le misure di prevenzione devono essere aggiornate in relazione<br />

ai mutamenti organizzativi dell’officina e all’evoluzione<br />

della tecnica.<br />

Oltre alle norme generali di sicurezza, per la tutela dei meccanici<br />

d’officina andrebbero messe in atto specifiche regole<br />

per la manutenzione e l’uso degli utensili, dei macchinari<br />

e degli strumenti di lavoro, mettendo a disposizione di chi<br />

lavora i relativi manuali con le schede per il loro corretto<br />

impiego. Non da ultimo è bene che il titolare dell’officina<br />

adotti anche soluzioni per salvaguardare l’incolumità dei<br />

soggetti esterni che accedono a locali (come clienti o fornitori),<br />

delimitando le zone di accesso con cartelli e avvisi<br />

di immediata lettura.<br />

Service news<br />

Appuntamenti per dealer e service manager<br />

Torna a maggio Automotive Dealer Day, la tre giorni targata Quintegia<br />

dedicata alla distribuzione automotive. E in autunno c’è Service Day<br />

Oltre 60 relatori coinvolti in 21 convegni e workshop, 30<br />

incontri tra aziende, associazioni di categoria e Case costruttrici,<br />

60 espositori nell’area business. Sono i numeri<br />

dell’edizione 2022, la ventesima, di Automotive Dealer<br />

Day, l’evento B2B organizzato da Quintegia che mette sotto<br />

i riflettori l’intero mondo della distribuzione automotive.<br />

Evento che torna in scena negli spazi del Centro Congessi<br />

di Veronafiera dal 16 al 18 maggio prossimi.<br />

Titolo scelto per quest’anno: Mobility Leaders. Oltre al retail,<br />

i contenuti verteranno su innovazione, elettrificazione,<br />

infrastrutture, sostenibilità economica e ambientale, intesi<br />

come opportunità di progresso teso a formare il settore<br />

di domani.<br />

L’evento sarà strutturato, come di consuetudine, su tre<br />

asset fondamentali: un fitto programma di incontri, tavole<br />

rotonde, occasioni di business e approfondimento con<br />

un panel di interlocutori e operatori di ampio respiro internazionale<br />

(l’elenco può essere già consultato sul web),<br />

uno spazio espositivo per scoprire prodotti e servizi innovativi<br />

con cui migliorare i processi all’interno della propria<br />

azienda, e tanti meeting per ampliare le proprie relazioni<br />

e fare network.<br />

Si rinnova, dopo il successo dello scorso anno, anche lo<br />

spazio dedicato all’innovazione, con un’area fisica all’interno<br />

della quale le nuove realtà, che si affacciano al mondo<br />

automotive, possono proporre la propria idea. La startup<br />

migliore in termini di innovatività, potenzialità di<br />

business nel mercato a livello nazionale e internazionale,<br />

capacità di rivoluzionare i paradigmi di funzionamento<br />

nel mercato di riferimento (livello di disruption) otterrà il<br />

riconoscimento dello Startup Generation Award.<br />

Le iscrizioni sono già aperte. Per tutti i dettagli è possibile<br />

visitare il sito all’indirizzo www.daelerday.com.<br />

E proprio in occasione di Automotive Dealer Day saranno<br />

svelati tutti i dettagli relativi a Service Day, evento che nasce<br />

da un’idea dell’Associazione Consorzi Concessionari<br />

Auto ed è realizzato da Quintegia, che torna dopo tre anni<br />

di assenza causa pandemia. In questo caso il focus è<br />

spostato sul post vendita e, in particolare, sulla cultura<br />

della qualità della riparazione. Un momento prezioso per<br />

gli operatori per individuare le aree di miglioramento e i<br />

punti di forza già in essere e per richiamare l’attenzione<br />

sulla formazione, indispensabile per superare la barriera<br />

del passaggio generazionale. Service Day punta a diventare<br />

un incubatore per una serie di progetti che consentano<br />

di creare un serbatoio di nuovi tecnici, figure che si<br />

sono evolute e oggi si occupano di diagnostica, di elettronica,<br />

etc. Tenetevi pronti!<br />

La rubrica dedicata alle questioni legali che interessa la filiera della distribuzione e quella della<br />

riparazione dei veicoli è curata dagli Avvocati Enrico Storari e Filippo Montanari dello Studio<br />

Macchi di Cellere Gangemi. Costituito da oltre 100 professionisti, dal 1986 fornisce servizi<br />

di eccellenza in relazione a tutti gli aspetti del diritto delle imprese e degli affari commerciali.<br />

Reti&Service Reti&Service Reti&S<br />

48 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it


Eventi<br />

Automotive Dealer Report <strong>2023</strong><br />

A metà del guado<br />

Presentata a Torino la 13°edizione di Automotive Dealer Report. Nel<br />

2021 fatturato e redditività delle concessionarie hanno raggiunto<br />

il punto più alto. E continua il processo di consolidamento della rete<br />

Da sinistra, Marco<br />

Marlia, Ceo di Motor K,<br />

Oscar Farinetti,<br />

fondatore di Eataly con<br />

Umberto Seletto,<br />

ideatore di Anticrisi<br />

Day, e Fausto<br />

Antonucci,<br />

amministratore<br />

delegato di Italia<br />

Bilanci.<br />

Sopra, la platea<br />

di Spazio Città.<br />

Un grande evento quello che si è tenuto<br />

nella sede di Spazio Città a Torino per<br />

presentare Automotive Dealer Report<br />

<strong>2023</strong>, pubblicazione curata da Italia Bilanci. I<br />

punti più salienti della 13°edizione sono stati illustrati<br />

da Fausto Antinucci, ad di Italia Bilanci:<br />

“Nel 2022 il fatturato medio dei dealer è stato di<br />

38 milioni di euro, il livello più alto dal 2005 a oggi,<br />

e la redditività è arrivata all’1,8 per cento. Tra i<br />

fattori determinanti ci sono le nuove strategie<br />

commerciali che hanno garantito margini unitari<br />

più elevati, l’aumento del prezzo medio del nuovo<br />

e dell’usato e la riduzione del numero degli operatori,<br />

1.182. Nel 2007 erano 2.785”.<br />

Nicola Giardino, direttore editoriale dell’Adr-<br />

Automotive Dealer Report, ha annunciando la<br />

classifica per dimensione e redditività delle concessionarie.<br />

Al primo posto c’è Autotorino, seguita<br />

da Eurocar Italia e Ceccato Automobili. “I<br />

grandi gruppi nel 2021 sono scesi a 115 contro<br />

i 185 del 2012 e cumulano complessivamente<br />

oltre 227 miliardi contro i 136 di dieci anni fa. È<br />

la prova del profondo processo di consolidamento<br />

messo in atto dalla rete dopo un lungo periodo<br />

di compressione dei margini”.<br />

Sul palco di auto Spazio Group si sono alternati<br />

numerosi ospiti. Oscar Farinetti, fondatore di<br />

Eataly, ha proposto al pubblico i dieci capisaldi<br />

per un’organizzazione imprenditoriale capace<br />

di affrontare il futuro. Eccoli: saper gestire l’imperfezione;<br />

semplificare; pensare locale e agire<br />

globale; saper narrare; spostare il valore del rispetto<br />

dal senso del dovere al senso del piacere;<br />

combattere più degli altri; restare giovani; copiare<br />

il valore base; saper cambiare appena parte<br />

un fenomeno negativo; sposare il patriottismo<br />

e mostrare coraggio.<br />

Bernardo Bertoldi, docente alla facoltà di economia<br />

dell’Università di Torino ed esperto di capitalismo<br />

familiare, ha evidenziato i passi necessari<br />

per la continuità generazionale delle<br />

imprese familiari: “Imprese i cui gli azionisti sono<br />

un gruppo di consanguinei. Per assicurare continuità<br />

sono necessari essenza imprenditoriale,<br />

solidità dell’azionariato e capacità manageriale.<br />

Che deve essere trasmessa alle nuove generazioni.<br />

La famiglia imprenditoriale produce e si<br />

nutre di imprenditori in ogni generazione. Questi<br />

imprenditori rigenerano l’azienda esistente o<br />

creano nuove iniziative”.<br />

Marco Marlia, Ceo di Motork, azienda specializzata<br />

nelle attività web di settore, ha fatto il<br />

punto sull’AI nell’economia e nella distribuzione<br />

auto. “Con le chat GPT siamo già oltre il mito. Si<br />

dice che la tecnologia succede lentamente e poi<br />

all’improvviso, la sensazione è che siamo appena<br />

prima dell’improvviso. Di tutto ciò devono tenerne<br />

conto anche i concessionari”.<br />

a cura di Carlotta Caponi, Segretario Generale Fai<br />

Associazioni&Dintorni<br />

Adesso basta<br />

I divieti alla circolazione adottati dell’Austria penalizzano le<br />

imprese e vanno nella direzione contraria a quella stabilita<br />

dall’Ue. Per questo è nato il Coordinamento del Brennero<br />

La questione delle limitazioni ai transiti dei mezzi pesanti<br />

lungo l’asse del Brennero è al centro dell’attenzione<br />

delle associazioni di categoria dell’autotrasporto.<br />

Il 28 gennaio a Verona si è svolta l’assemblea<br />

provinciale di Fai Verona, che ha sancito la nascita del<br />

Coordinamento del Brennero, che punta a coinvolgere anche<br />

le attività di trasporto della Germania, penalizzate quanto<br />

quelle italiane dal contingentamento imposto dall’Austria.<br />

Ogni anno, attraverso il valico del Brennero, transitano<br />

merci per un valore di circa 160 miliardi di euro, un terzo<br />

di tutto l’interscambio commerciale del Paese che attraversa<br />

i valichi alpini. Dei 51 milioni di tonnellate di merci<br />

che nel corso del 2020 sono transitati da qui, il 73 per cento<br />

si è spostato su strada. Su tale asse strategico internazionale,<br />

parte del Corridoio prioritario europeo Scandinavo-<br />

Mediterraneo, l’Austria ha da tempo unilateralmente adottato<br />

dei pesanti divieti di circolazione, che limitano il<br />

principio della libera circolazione europea.<br />

Oltre ai divieti generali che colpiscono i veicoli meno puliti,<br />

sono stati disposti divieti notturni e settoriali, che colpiscono<br />

anche 900 mila veicoli di ultima generazione (Euro<br />

6), in assoluto i meno inquinanti.<br />

Esenzioni sono state disposte e prorogate per tutto il <strong>2023</strong>,<br />

a vantaggio esclusivo dei traffici locali, con evidenti effetti<br />

distorsivi sul mercato.<br />

È bene evidenziare che si tratta di una grave penalizzazione,<br />

posto che secondo uno studio commissionato dal<br />

Parlamento Europeo, i benefici complessivi garantiti all’economia<br />

europea dalla libertà di circolazione ammonterebbero<br />

a circa 390 miliardi di euro. Secondo una ricerca<br />

realizzata dall’Isfort, per soltanto un’ora di ritardo nell’attraversamento<br />

del valico, la nostra economia paga più di<br />

370 milioni di euro su base annua.<br />

L’alternativa del navettamento ferroviario non è ancora valida:<br />

l’attuale rete ha, infatti, forti limiti strutturali in termini<br />

di congestione e pendenze.<br />

Criticità su criticità<br />

A tutto ciò bisogna aggiungere le chiusure per lavori di manutenzione<br />

del traforo del Bianco, attraverso cui nel 2021<br />

sono transitati 617mila veicoli pesanti. Nel periodo compreso<br />

tra il 9 gennaio e il 17 marzo per ben 20 giorni (il 30<br />

per cento del totale) sono stati disposti divieti totali notturni,<br />

per complessive 163 ore di chiusura dell’infrastruttura.<br />

Garantire la permeabilità dell’arco alpino rappresenta, quindi,<br />

una priorità assoluta per l’intero sistema economico<br />

nazionale dal momento che l’80 per cento delle merci in<br />

Italia viaggia su gomma.<br />

Il presidente di Fai-Conftrasporto, Paolo Uggè, ha spiegato<br />

che “il Coordinamento si riunirà prossimamente per assumere<br />

iniziative di protesta, anche eclatanti, adeguate alla<br />

situazione”. Finché non ci sarà il raddoppio della ferrovia<br />

del Brennero, l’alternativa su rotaia sarà sempre e solo<br />

un’idea, è stato detto nell'assemblea. Intanto, alle limitazioni<br />

ai truck si sommerà la riduzione stradale a un’unica corsia<br />

per l’imminente ristrutturazione del ponte austriaco di Lueg.<br />

L’auspicio è che l’asse pubblico-privato del nuovo<br />

Coordinamento del Brennero riesca a scongiurare il pericolo<br />

caos mettendo in campo tutte le forze perché l’Europa<br />

intervenga in modo deciso sulla questione Austria.<br />

Reti&Service Reti&Service Reti&S<br />

50 - 04 <strong>2023</strong> www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 51


Attualità<br />

Distribuzione a emissioni zero<br />

In città con la spina<br />

Entrato in servizio presso la filiale di Roma<br />

di Fercam Logistics & Transport<br />

un D 16 E-Tech elettrico di Renault Trucks<br />

di Gianenrico Griffini<br />

Sotto, la cerimonia<br />

di consegna del<br />

D 16 E-Tech di Renault<br />

Trucks presso la filiale<br />

di Roma della Fercam<br />

Logistics & Transport.<br />

La fornitura è stata<br />

curata dalla<br />

concessionaria Centro<br />

Veicoli Industriali<br />

di Roma.<br />

La decarbonizzazione del trasporto sta<br />

prendendo piede anche in Italia. Lo testimonia<br />

la recente consegna alla filiale di<br />

Roma della Fercam Logistics & Transport, operatore<br />

logistico altoatesino, di un D 16 E-Tech<br />

di Renault Trucks a trazione elettrica. Che viene<br />

utilizzato per le missioni di distribuzione in ambito<br />

comunale, su una vasta area di quasi 1.300<br />

chilometri quadrati. Il D 16 E-Tech, che potenzia<br />

la flotta di mezzi elettrici a ridotto impatto ambientale<br />

già in servizio sul territorio della capitale,<br />

costituisce un elemento importante del<br />

progetto Emission free delivery di Fercam. Che<br />

ha come obiettivo l’implementazione di un servizio<br />

di distribuzione sostenibile nei centri storici.<br />

Il D 16 E-Tech, equipaggiato con quattro<br />

pacchi batterie da 66 kWh ciascuno (264 kWh<br />

in totale), è un mezzo di 16 tonnellate di massa<br />

totale a terra dotato di motore di trazione da<br />

130 kW. Con una portata utile di circa 9 tonnellate,<br />

l’elettrico di Renault Trucks possiede le caratteristiche<br />

ideali per esigenze operative della<br />

Fercam. Che, a differenza dei corrieri espressi,<br />

deve consegnare nell’area urbana di Roma un<br />

elevato numero carichi pallettizzati di 140-150<br />

kg ciascuno, non adatti ai veicoli commerciali<br />

leggeri. La missione tipica del D 16 E-Tech prevede<br />

la partenza dal deposito di Roma della<br />

Fercam attorno alle 6 e 30 del mattino e il rientro<br />

verso le 14-15 per la ricarica dei pacchi batterie,<br />

dopo una percorrenza di circa 200 chilometri.<br />

L’operatore logistico altoatesino sta studiando,<br />

insieme a Renault Trucks, le soluzioni ottimali<br />

sia per gli impianti di ricarica - attualmente ne<br />

è previsto uno in corrente alternata - sia per effettuare,<br />

in prospettiva, un secondo turno di<br />

consegna in città dalle 17 alle 22.<br />

Fattore, questo, che potrebbe incontrare il favore<br />

dei clienti consumer, rientrati in casa al termine<br />

della giornata di lavoro.<br />

Un impianto virtuoso<br />

La filiale di Roma della Fercam dispone di un<br />

impianto fotovoltaico da 225 chilowatt, che copre<br />

le esigenze energetiche annue, pari a circa<br />

250mila chilowatt.<br />

L’entrata in servizio del nuovo veicolo comporta<br />

un consumo stimato di 45-50.000 chilowatt<br />

nell’arco di 12 mesi per le operazioni di ricarica<br />

(circa un quinto del fabbisogno totale annuo).<br />

Fercam sta anche considerano l’ipotesi di installare<br />

una cabina in media tensione adatta<br />

per un dispositivo di ricarica rapida, o sistemi<br />

di accumulo per immagazzinare l’energia in eccesso<br />

generata dall’impianto fotovoltaico in alcune<br />

ore del giorno. Renault Trucks fornisce un<br />

supporto a tutto campo in quattro fasi alle<br />

aziende che affrontano le problematiche dell’elettro-mobilità.<br />

Prima di tutto, gli esperti della<br />

Casa francese sostengono il cliente nella definizione<br />

del progetto di de-carbonizzazione.<br />

Segue una fase di analisi, diagnostica e simulazione<br />

delle condizioni operative. Poi c’è la costruzione<br />

dell’ecosistema di mobilità elettrica,<br />

che comprende la configurazione del veicolo<br />

e dell’allestimento. Nella fase finale, Renault si<br />

occupa dell’installazione della rete di ricarica,<br />

della formazione e dell’assistenza.<br />

Dal mini al maxi con le batterie<br />

Renault Trucks vanta una lunga esperienza nella realizzazione di veicoli<br />

da trasporto a trazione elettrica equipaggiati con batterie. Dal 2020 la<br />

costruzione dei BEV delle gamme D e D Wide E-Tech da 16 a 26 tonnellate<br />

di massa totale a terra è concentrata nello storico stabilimento (operativo<br />

dal 1956) di Blainville-sur-Orne nel Calvados. Il sito produttivo,<br />

che ha superato a dicembre 2022 il simbolico traguardo dei 1.000 camion<br />

elettrici usciti dalle catene di montaggio, ha un reparto di 1.800<br />

metri quadri dedicato esclusivamente alle ultime fasi di assemblaggio<br />

degli elettrici. Lo scorso anno, con 379 camion della gamma E-Tech immatricolati<br />

in Europa, la Casa francese ha conquistato una quota di mercato<br />

del 24,2 per cento nel segmento dei medi a trazione elettrica (e del<br />

75 per cento dello specifico comparto in Francia). A ciò si aggiungono<br />

268 commerciali Master E-Tech, commercializzati nel 2022.<br />

Oggi l’offerta di veicoli elettrici da parte di Renault Trucks spazia dalle<br />

e-cargo bike di Kleuster al Master E-Tech fino ai D e D-Wide E-Tech. Per<br />

la fine di quest’anno è previsto l’inizio della produzione delle gamme pesanti<br />

T e C E-Tech adatte a combinazioni fino a 44 tonnellate di massa<br />

totale a terra. I nuovi elettrici saranno proposti come trattore (in configurazione<br />

4x2 e 6x2) e nella versione autotelaio cabinato, con disposizione<br />

degli assi 4x2, 6x2 e 8x4 in tridem. Secondo le specifiche missioni<br />

di trasporto, sono previsti da 2 a 6 pacchi batterie, con una capacità installata<br />

compresa fra 180 e 540 chilowatt-ora. La potenza del motore<br />

varia da 330 a 490 chilowatt. Vasta la disponibilità di prese di forza per<br />

azionare gli allestimenti. Ne sono previste tre tipologie: elettrica (ePTO),<br />

meccanica e dipendente dal cambio.<br />

Sotto il piazzale della filiale di Roma e uno scorcio<br />

del magazzino, con le diverse linee di carico.<br />

Il D 16 E-Tech elettrico viene impiegato per le<br />

consegne a Roma città e dintorni.<br />

Sopra, Pierre Sirolli (a sinistra) Amministratore<br />

Delegato di Renault Trucks, e Hannes<br />

Baumgartner, AD di Fercam.<br />

52 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 53


Si dice che<br />

&<br />

PERSONE<br />

POLTRONE<br />

n Marco Carenini, Direttore Operations<br />

UPS Italia, è stato nominato Presidente<br />

dell’Associazione Italiana dei Corrieri<br />

Aerei Internazionali (AICAI). Succede a<br />

Nazzarena Franco, Amministratore<br />

Delegato di DHL Express Italy.<br />

Obiettivo del neo-presidente per il<br />

biennio <strong>2023</strong>-2024: proseguire il<br />

percorso volto a valorizzare il ruolo dei<br />

corrieri aerei internazionali per<br />

l’economia italiana, e in particolare per<br />

le piccole medie imprese, portando<br />

avanti il proficuo dialogo con le<br />

istituzioni. Ricordiamo che AICAI<br />

riunisce le principali società di trasporto<br />

espresso operanti nel mercato italiano<br />

(DHL, FedEx, titolare anche del marchio<br />

TNT, e UPS), che movimentano ogni<br />

anno oltre 133 milioni di spedizioni<br />

nazionali e internazionali.<br />

n A seguito degli accordi vincolanti<br />

firmati nel 2022, Leasys e Free2move<br />

Lease consolideranno le loro attività<br />

per dare vita a una nuova società di<br />

mobilità specializzata nel leasing<br />

operativo multimarca, di cui Stellantis e<br />

Crédit Agricole Consumer Finance<br />

acquisiranno ciascuno il 50 per cento<br />

delle quote azionarie. La nuova<br />

organizzazione societaria è stata<br />

annunciata da Philippe de Rovira, Chief<br />

Affiliates Officer di Stellantis, e<br />

Stéphane Priami, Vice Direttore<br />

Generale di Crédit Agricole S.A.<br />

responsabile dei Servizi Finanziari<br />

Specializzati e CEO di Crédit Agricole<br />

Consumer Finance. A partire dalla data<br />

di chiusura prevista per la prima metà<br />

del <strong>2023</strong>, Richard Bouligny sarà il<br />

nuovo Presidente della NewCo mentre<br />

Rolando D’Arco ne assumerà la guida,<br />

in qualità di CEO. Il nuovo player della<br />

mobilità, che partirà con una flotta di<br />

circa 828.000 veicoli, sarà operativo in<br />

11 Paesi e lavorerà con tutti i brand<br />

Stellantis.<br />

n DSV, terzo player mondiale<br />

specializzato in soluzioni di logistica e<br />

trasporto, ha nominato Davide Uracchi<br />

Managing Director per la divisione DSV<br />

Solutions Italy a partire dal 1°febbraio.<br />

Campioni al volo<br />

A Milano test con i droni per raggiungere<br />

rapidamente i laboratori di analisi<br />

Utilizzare i droni per consentire ai campioni biologici di raggiungere i laboratori<br />

di analisi nel più breve tempo possibile evitando traffico e ingorghi<br />

cittadini: non il futuro ma il presente.<br />

Lo scorso 27 febbraio, Cerba HealthCare Italia, realtà italiana impegnata<br />

nella diagnostica ambulatoriale e nelle analisi cliniche con 400 sedi sul<br />

territorio nazionale e 23 laboratori, ha svolto i primi test sperimentali di<br />

mobilità aerea avanzata che hanno interessato varie sedi della struttura<br />

sanitaria nell’area della Città metropolitana di Milano, in particolare i<br />

centri prelievo di Opera e Rozzano. I voli sono stati operati dalla società<br />

Nimbus che ha progettato e costruito il drone e il sistema di contenimento<br />

dei campioni, con la supervisione di D-Flight, la società del Gruppo ENAV<br />

che eroga i servizi per la gestione del traffico dei droni, e di ENAC (Ente<br />

Nazionale Aviazione Civile) che ha seguto la standardizzazione del sistema<br />

di contenimento dei ‘dangerous goods’.<br />

“Si tratta del primo trasporto aereo di campioni di sangue ancora da analizzare<br />

che viene testato in Italia tramite drone – ha sottolineato Michele<br />

De Chirico, Chief Operation Officer di Cerba HealthCare Italia – siamo<br />

entusiasti dell’esito positivo dei test di oggi: il trasporto di materiali annoverati<br />

tra quelli ‘pericolosi – dangerous goods’ dimostra la possibilità di<br />

avvicinare il paziente ad un servizio tempestivo e capillare. L’aspetto<br />

davvero innovativo del progetto è la possibilità di unire un Servizio Sanitario<br />

di Prossimità facilmente raggiungibile dal paziente, alla qualità clinica garantita<br />

dall’esecuzione delle analisi presso una grande piattaforma di laboratorio.<br />

Si tratta di accorciare i tempi tra l’esecuzione del prelievo e l’esito<br />

delle analisi, e di migliorare l’assistenza ai pazienti in ambiti più remoti e<br />

meno facilmente raggiungibili con i mezzi di logistica tradizionali”.<br />

Il volo si è svolto in modalità automatica, con decollo e atterraggio in<br />

area recintata controllata. Non c’è stato contatto visivo tra il pilota e il<br />

drone per rendere l’esperimento quanto il più vicino possibile alle condizioni<br />

reali.<br />

Il drone con il carico pesava circa 25 kg. I campioni da analizzare hanno<br />

viaggiato in un box appositamente progettato e certificato a seguito di<br />

numerosi drop test. Le analisi eseguite all’arrivo hanno certificato l’integrità<br />

biologica degli stessi.<br />

Cerba HealthCare Italia punta a utilizzare questa soluzione in tutta la<br />

Penisola, nei prossimi anni. Nel nostro Paese Cerba HealthCare è presente<br />

in 16 regioni. Ogni anno esegue più di 25 milioni di esami e offre<br />

i suoi servizi a oltre 6 milioni di pazienti.<br />

Cominciamo con 100 (eTruck)<br />

DB Schenker è il primo cliente pilota per i truck elettrici del<br />

Leone. Dieci trattori Ultra in arrivo nella prima metà 2024<br />

DB Schenker, società di logistica internazionale,<br />

punta all’elettrificazione della sua flotta con l’ingresso<br />

di 100 Man eTruck entro il 2026. I primi<br />

veicoli saranno consegnati nella prima metà<br />

del 2024. “DB Schenker e Man - ha fatto sapere<br />

Alexander Vlaskamp, Ceo di Man Truck & Bus<br />

- stanno percorrendo insieme la strada verso un<br />

futuro elettrico. La domanda di eTruck è già enorme.<br />

L’obiettivo ora è accelerare, anche perché<br />

un numero sempre maggiore di clienti si pone<br />

ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione con un<br />

impatto diretto sulle catene logistiche. Ssolo<br />

con un’inversione di tendenza della mobilità sostenibile<br />

nel trasporto merci pesante potremo<br />

ottenere il sostegno politico appropriato. Ciò<br />

coinvolge, tra l’altro, il rapido sviluppo dell’infrastruttura<br />

di ricarica e lo sviluppo di un’offerta mirata<br />

per soluzioni di finanziamento per l’acquisto<br />

dei camion elettrici”.<br />

Nella prima metà del 2024, i primi Man eTruck<br />

saranno prodotti in piccola serie sulla linea di<br />

produzione presso lo stabilimento di Monaco<br />

di Baviera. Con la firma dell’accordo, DB<br />

Schenker è il primo cliente pilota per questi<br />

eTruck. Il pacchetto include anche la creazione<br />

di una infrastruttura di ricarica, la pianificazione<br />

intelligente del percorso e altri servizi digitali di<br />

Man Digital Solutions come eManager,<br />

ServiceCare e Man Driver App.<br />

I primi 10 eTruck per DB Schenker saranno trattori<br />

per semirimorchi grandi volumi, i cosiddetti<br />

‘Ultra’ ribassati di circa 950 mm e con un’altezza<br />

utile interna di tre metri. Gli altri sono ancora<br />

‘ultra’ e autocarri per casse mobili.<br />

Il Governo bavarese ha promesso a Man un<br />

contributo di circa 30 milioni di euro nel periodo<br />

<strong>2023</strong>-2027 per il finanziamento della ricerca<br />

energetica e tecnologica.<br />

Un passo in più<br />

Volvo ha consegnato i primi 20 FM Electric a DFDS.<br />

In arrivo altri 105 per diventare carbon neutral entro il 2050<br />

La flotta di DFDS, la più grande società di spedizioni<br />

e logistica del Nord Europa che punta a<br />

diventare carbon neutral entro il 2050, si è ampliata<br />

con 20 Volvo FM Electric che fanno parte<br />

di un ordine di 125. Quattordici di questi camion,<br />

caricati utilizzando l’elettricità verde, saranno<br />

impiegati nei <strong>trasporti</strong> da e verso la fabbrica di<br />

veicoli pesanti di Volvo appena fuori Göteborg.<br />

Un passo avanti verso l’obiettivo di sostenibilità<br />

di Volvo di avere una filiera al 100 per cento senza<br />

emissioni entro il 2040. “Sostituire i tradizionali<br />

camion a gasolio con alternative come<br />

Volvo FM Electric - ha detto Niklas Andersson,<br />

Executive Vice President & Head of Logistics<br />

Division di DFDS - avrà un impatto significativo<br />

sulle nostre emissioni di carbonio. Ma ciò richiede<br />

più impegno rispetto ad un investimento<br />

finanziario. È importante lavorare con fornitori<br />

di energia e leader di settore, come Volvo<br />

Trucks, per rendere le nostre ambizioni climatiche<br />

una realtà. La transizione richiede la giusta<br />

infrastruttura e cooperazione tra varie aree della<br />

società. Non può essere raggiunta lavorando<br />

da soli.” Dal 2019 Volvo Trucks ha venduto oltre<br />

4.300 camion elettrici in 38 Paesi. L'obiettivo<br />

globale del Gruppo svedese è che entro il 2030<br />

il 50% dei nuovi veicoli venduti sia elettrico.<br />

Si dice che<br />

54 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 55


Si dice che<br />

Si dice che<br />

S-Way in strada senza autista<br />

Iveco e Plus hanno annunciato l’inizio dei test dei camion<br />

ad alta automazione in Germania. Più vicina la produzione<br />

Nel cuore della logistica<br />

Al Park Piacenza Prologis ha consegnato un nuovo<br />

immobile sviluppato per Torello. Sicurezza e basso impatto<br />

Iveco e Plus, fornitore leader a livello mondiale<br />

di soluzioni di guida ad alta automazione e sistemi<br />

di guida autonoma, hanno annunciato l’inizio<br />

dei test su strade pubbliche tedesche dei<br />

nuovi camion ad alta automazione, sviluppati in<br />

collaborazione. Nell’ambito di questo programma,<br />

Iveco e Plus raccoglieranno dati stradali per<br />

mettere a punto il funzionamento dei loro modelli<br />

a guida autonoma e iniziare a studiare l’eventuale<br />

produzione in fabbrica. “Siamo entusiasti - ha<br />

commentato Marco Liccardo, Chief Technology<br />

& Digital Officer, Iveco Group - di avviare il nostro<br />

programma di test su strade pubbliche in un<br />

Paese che è da tempo all’avanguardia nell’ambito<br />

della tecnologia e del lancio di soluzioni di sicurezza<br />

rivoluzionarie, come i camion ad alta automazione.<br />

Si tratta di una fase importante della<br />

nostra pianificazione che porterà sul mercato<br />

nuovi mezzi altamente automatizzati”.<br />

Dopo la Germania, sarà la volta di Austria, Italia<br />

e Svizzera. L’unicità dei sistemi stradali e delle<br />

condizioni di guida di ogni paese porteranno<br />

questi camion su una grande varietà di terreni,<br />

pendenze, condizioni meteorologiche e scenari<br />

di guida, con l’obiettivo di ampliare costantemente<br />

le capacità e le caratteristiche della tecnologia<br />

di guida autonoma sviluppata da Plus.<br />

“Quella dell’esperienza sulle strade vere - ha aggiunto<br />

Shawn Kerrigan, COO e co-fondatore di<br />

Plus - è una parte estremamente importante del<br />

programma di test volto a comprovare la validità<br />

della nostra tecnologia. PlusDrive, la nostra soluzione<br />

ad alta automazione, aiuterà a migliorare<br />

la sicurezza su strada e la sostenibilità, ovviando<br />

inoltre ai problemi riscontrati delle flotte locali in<br />

fatto di reclutamento e fidelizzazione del personale<br />

impiegato negli auto<strong>trasporti</strong>”.<br />

Prendo casa a Madrid e Duisburg<br />

Volta Trucks ha annunciato l'espansione della propria<br />

rete di Truck as a Service Hub in Europa<br />

KRONE<br />

Prologis, Inc., leader mondiale nel settore immobiliare<br />

logistico, ha annunciato la consegna presso<br />

il Prologis Park Piacenza di un nuovo immobile<br />

BTS (Built to Suit) sviluppato per Torello, realtà<br />

campana che opera nel campo dei servizi per<br />

l’autotrasporto, la logistica e la distribuzione. In<br />

classe energetica A4 e denominato DC9, si sviluppa<br />

su una superficie coperta di circa 9.000<br />

metri quadrati, di cui 600 mq di uffici e 4.000 di<br />

cella a temperatura controllata, ed è il baricentro<br />

di un’area complessiva di circa 43.000 metri quadrati.<br />

L’edificio è un cross-dock, ossia un punto<br />

di transito, a due campate che conta ben 73 baie<br />

di carico per mezzi pesanti sui lati lunghi.<br />

All’esterno i piazzali sono illuminati con impianti<br />

a Led, possono ospitare fino a 123 autoarticolati<br />

e 35 posti auto con predisposizione per postazioni<br />

di ricarica per automobili elettriche. La sicurezza<br />

degli accessi è garantita da un doppio<br />

sistema di controllo, composto da sbarra e cancello.<br />

Si tratta del secondo immobile messo a disposizione<br />

di Torello presso il Prologis Park<br />

Piacenza. “Siamo contenti - ha commentato<br />

Umberto Torello, Chief Operating Officer di Torello<br />

- di aver rinnovato la nostra collaborazione con<br />

Prologis. Attraverso questa tipologia d’immobile<br />

consolidiamo il nostro posizionamento sul mercato<br />

come azienda di logistica integrata e mandiamo<br />

un messaggio di grande consapevolezza<br />

delle necessità distributive della committenza”.<br />

AUTO<br />

MATION<br />

SUSTAIN<br />

ABILITY<br />

ELECTRI<br />

FICATION<br />

DIGITALI<br />

ZATION<br />

56 - 04 <strong>2023</strong><br />

Volta Trucks, società attiva nella produzione di<br />

veicoli totalmente elettrici e nella fornitura di<br />

servizi, ha confermato l'espansione della propria<br />

rete di Truck as a Service (TaaS) Hub in Europa,<br />

con due nuove aperture, in Germania e Spagna.<br />

Il nuovo hub tedesco si trova a Duisburg, a ovest<br />

della regione Reno-Ruhr, e si estende su una<br />

superficie di 3.000 metri quadrati. Quello spagnolo<br />

è nella municipalità di Coslada, a Madrid,<br />

e occupa 2.500 metri quadrati. Entrambi offrono<br />

aree per l’assistenza e la manutenzione, parcheggi<br />

esterni, showroom, uffici, sale conferenza<br />

e la Volta Trucks Academy, il centro dedicato<br />

alla formazione di autisti, team di vendita, tecnici<br />

e gestori di flotte. Come i già esistenti hub<br />

di Parigi e Londra, anche quelli di Madrid e<br />

Duisburg sono dotati di una serie di caricabatterie<br />

installati per soddisfare le esigenze di ricarica<br />

di Volta Zero, veicoli commerciali leggeri<br />

e autovetture. “Il servizio Truck as Service (TaaS)<br />

- ha detto Casper Norden, Chief Fleet Solutions<br />

Officer di Volta Trucks - supporta i nostri clienti<br />

e partner nella transizione a una flotta elettrica<br />

fornendo una serie di componenti chiavi in mano<br />

in un unico pacchetto. In questo modo sono garantiti<br />

costi totali di proprietà e tempi di attività<br />

del veicolo competitivi”.<br />

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Importatore per l’ Italia:<br />

REALTRAILER SRL, Via Marocchi 2/a,<br />

46029 SUZZARA MN, Tel. 0376/536809,<br />

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Si dice che<br />

Eventi<br />

So sempre dove sei<br />

All’insegna della sicurezza la partnership tra Scania<br />

e LoJack. Più semplice recuperare il veicolo rubato<br />

Scania e LoJack, società del Gruppo CalAmp,<br />

hanno annunciato una partnership che punta<br />

alla massima protezione dei veicoli del Grifone.<br />

In abbinamento all’offerta assicurativa proposta<br />

da Scania Finance Italy, la soluzione permette<br />

di ridurre del 10 per cento il costo dell’assicurazione<br />

Full Kasko Scania.<br />

Il servizio di recupero di veicoli rubati LoJack<br />

può essere attivato dai concessionari e dalle<br />

officine Scania sia al momento dell’acquisto<br />

del mezzo nuovo, sia in occasione di operazioni<br />

di manutenzione. L’installazione non richiede<br />

modifiche alla cabina, né prevede il collegamento<br />

del dispositivo all’impianto elettrico. La<br />

soluzione proposta da LoJack garantisce tassi<br />

di recupero elevatissimi. I dispositivi installati<br />

a bordo sono, infatti, dotati di tecnologia in radiofrequenza,<br />

non schermabile, in grado di rilevare<br />

i veicoli anche in luoghi chiusi, come container,<br />

sotterranei e garage. Una centrale<br />

operativa attiva 24h segue passo dopo passo<br />

le attività di ricerca e recupero e un team specializzato<br />

fornisce supporto sul campo alle<br />

Forze di Polizia. Ricordiamo che in Italia vengono<br />

sottratti in media 6 mezzi pesanti al giorno.<br />

Di questi, meno del 30 per cento viene recuperato.<br />

“Siamo entusiasti di questa partner-<br />

Give me 50 (Daily Cng)<br />

ship - ha affermato Fredrik Swartling, Direttore<br />

Service Sales & Operations - perché abbiamo<br />

ulteriormente rafforzato uno dei nostri più grandi<br />

obiettivi: garantire ogni giorno il più efficiente<br />

servizio ai nostri clienti attraverso strumenti innovativi<br />

e completamente integrati con l’intera<br />

organizzazione Scania”.<br />

“Attraverso questo accordo - ha aggiunto Nicola<br />

Mannari, Senior Sales Director di LoJack Italia -<br />

garantiamo una maggiore tutela alle aziende proprietarie<br />

del mezzo che si vedono sottratto il carico<br />

e con esso il bene strumentale. Questi episodi provocano<br />

ricadute drammatiche quando sono coinvolte<br />

piccole imprese che vedono compromessa<br />

la propria capacità di stare sul mercato”.<br />

I veicoli consegnati a Contarina potranno essere alimentati<br />

con biometano autoprodotto. L’economia è circolare<br />

La flotta di Contarina, azienda che si occupa<br />

della gestione rifiuti in 49 comuni della provincia<br />

di Treviso, si è arricchita con 50 Iveco Daily Cng.<br />

Di colore bianco, modello 70C14GA8 con guida<br />

a destra e cambio automatico, i veicoli sono allestiti<br />

con compattatore laterale. Sono dotati<br />

di motore 3 litri da 136 Cv, con una configurazione<br />

di bombole che garantisce una capacità<br />

pari a 83 kg di metano. I Daily, oltre ad avere libero<br />

accesso ai centri urbani, a breve potranno<br />

impiegare il biometano autoprodotto da<br />

Contarina nel suo impianto di trattamento del<br />

rifiuto organico a Trevignano (TV), dove i lavori<br />

per la costruzione della nuova sezione di digestione<br />

anaerobica sono in fase di ultimazione.<br />

Un esempio di economia circolare, che valorizza<br />

al 100 per cento la frazione organica raccolta<br />

da cui è possibile ricavare compost di qualità<br />

e biometano da utilizzare per il rifornimento dei<br />

mezzi di raccolta. “Abbiamo scelto di investire<br />

nella mobilità sostenibile - ha spiegato Sergio<br />

Baldin, presidente di Contarina - per generare valore<br />

nelle varie fasi della gestione dei rifiuti”.<br />

Meglio di così!<br />

Un grande successo la seconda edizione di LetExpo. Ottantamila<br />

visitatori per la 4 giorni dedicata al mondo del trasporto e della logistica<br />

Cinque padiglioni, 60.000 mq di spazio espositivo, 310<br />

espositori, 80.000 visitatori, oltre 100 momenti di confronto<br />

tra conferenze, interviste, workshops ed iniziative sociali,<br />

30 moderatori e 350 relatori tra i quali 8 Ministri, 9<br />

Viceministri e Sottosegretari, 3 Presidenti di Commissioni<br />

parlamentari, 7 Parlamentari, 2 Eurodeputati, 6 Presidenti<br />

di Regione. Sono i numeri di LetExpo, l’evento dedicato a<br />

trasporto, logistica e servizi alle imprese andato in scena<br />

dall’8 all’11 marzo scorsi presso il polo fieristico di Verona,<br />

inaugurato alla presenza del Ministro alle Infrastrutture e<br />

ai Trasporti Matteo Salvini.<br />

“Siamo orgogliosi dello straordinario successo di questa seconda<br />

edizione di LetExpo, - ha commentato Guido Grimaldi,<br />

presidente di Alis - i numeri hanno superato le più rosee<br />

aspettative. Quest’anno i nostri relatori si sono alternati su<br />

ben 3 palchi, che hanno rappresentato un ulteriore elemento<br />

di novità: ‘Casa Alis’ per le conferenze e interviste istituzionali,<br />

‘Alis Hub’ per i workshop organizzati in collaborazione con<br />

le aziende e con Alis Academy e ‘Alis Cafè’ per i dibattiti e i<br />

confronti più informali su temi di massima attualità, come<br />

la sostenibilità, l’innovazione e il mondo del lavoro”.<br />

Triplicata rispetto allo scorso anno l’area occupata da Alis<br />

Academy che ha ospitato oltre 30 tra scuole, ITS, Università<br />

MOTORI SPENTI<br />

Aprile<br />

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do<br />

1 2 1<br />

3 4 5 6 7 2 8 3 9 1<br />

10 1 11 4 12 13 14 15 16 1<br />

17 18 19 20 21 22 23 1<br />

24 25 1 26 27 28 29 30 1<br />

e altri enti di formazione e ha accolto più di 5.000 studenti<br />

e docenti da tutta Italia. Un’occasione per avvicinare i giovani<br />

a questo mondo che può offrire interessanti opportunità lavorative.<br />

“Abbiamo cercato - ha aggiunto Guido Grimaldi - di<br />

valorizzare ulteriormente le persone, che rappresentano il<br />

nostro presente e il nostro futuro, grazie all’Academy e grazie<br />

all’intero padiglione che, anche quest’anno, abbiamo voluto<br />

dedicare interamente ad ‘Alis per il Sociale’, con attività sportive,<br />

esibizioni artistiche come quella della Squadra di ginnastica<br />

ritmica dell’Aeronautica Militare e, soprattutto, la partecipazione<br />

attiva di oltre 40 associazioni, fondazioni ed enti<br />

impegnati ogni giorno nella solidarietà, nel volontariato, nel<br />

terzo settore e nell’attenzione ai più bisognosi.<br />

Rivolgo ancora una volta un sentito ringraziamento ai visitatori,<br />

ai giovani, alle famiglie, agli operatori del settore e a tutti i relatori<br />

e moderatori presenti. Siamo davvero lieti dell’attenzione<br />

mostrata nei confronti del nostro settore da tutte le Istituzioni<br />

intervenute. Ma il ringraziamento più grande va ai nostri Soci<br />

Alis e a tutti gli espositori per l’entusiasmo mostrato e la fiducia<br />

riposta con sempre maggiore convinzione nel progetto<br />

di LetExpo nonché a tutta la squadra organizzativa per aver<br />

lavorato con impegno e determinazione al fine di rendere<br />

possibile questo grande evento”.<br />

Maggio<br />

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do<br />

1 1 2 3 4 5 6 7 1<br />

8 9 10 11 12 13 14 1<br />

15 16 17 18 19 20 21 1<br />

22 23 24 25 26 27 28 1<br />

29 30 31<br />

1 dalle ore 9,00 alle ore 22,00 - 2 dalle ore 14,00 alle ore 22,00<br />

3 dalle ore 9,00 alle ore 16,00 - 4 dalle ore 9,00 alle ore 14,00<br />

La limitazione interessa, fuori dai centri abitati, i veicoli e le combinazioni di veicoli adibiti<br />

al trasporto di merci aventi massa complessiva massima autorizzata superiore alle 7,5t.<br />

58 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 59


Leggi, aziende, lavoro<br />

Armi e bagagli<br />

Il trasferimento del lavoratore nel CCNL Logistica, Trasporto<br />

e Spedizione. Ecco tutte le situazioni in cui il datore di lavoro può<br />

richiederlo e il dipendente non può rifiutarlo pena il licenziamento<br />

a cura di Pasquale Dui<br />

Il trasferimento consiste in uno spostamento del luogo<br />

di lavoro del dipendente definitivo e senza limiti di durata.<br />

Il lavoratore non può essere trasferito da un’unità<br />

produttiva a un’altra se non per comprovate ragioni tecniche,<br />

organizzative e produttive (Cfr. art 2103 c.c.).<br />

Nelle imprese con più unità produttive tramite specifici<br />

accordi a livello aziendale possono essere individuati i distretti<br />

all’interno dei quali l’eventuale mobilità del lavoratore<br />

non configura trasferimento ai sensi dell’articolo 94 ccnl.<br />

Il datore di lavoro ha un’ampia discrezionalità nel decidere<br />

i trasferimenti individuali, a patto che avvengano da un’unità<br />

produttiva a un’altra della stessa azienda e che siano motivati<br />

da comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive.<br />

Tale presupposto non è invece necessario nel caso<br />

di trasferimento nell’ambito della stessa unità produttiva.<br />

Il datore di lavoro non è tenuto a comprovare le comprovate<br />

ragioni tecniche e produttive che giustificano il trasferimento<br />

del lavoratore. Tuttavia, quando quest’ultimo lo richiede,<br />

il datore di lavoro deve provare l’esistenza e la fondatezza<br />

di tali ragioni.<br />

Le ragioni tecniche, organizzative e produttive addotte devono:<br />

• sussistere al momento in cui il trasferimento viene deciso,<br />

e non dopo;<br />

• essere oggettive e, quindi, non determinate da mere valutazioni<br />

soggettive.<br />

Mai dire no<br />

Se il trasferimento è legittimo, il lavoratore non può rifiutarlo,<br />

pena il licenziamento. Se il licenziamento è illegittimo, il rifiuto<br />

è valido e l’eventuale licenziamento deve essere annullato.<br />

Inoltre il lavoratore ha diritto alla retribuzione per<br />

tutto il periodo in cui, rifiutando il trasferimento, è rimasto<br />

a disposizione del datore di lavoro senza essere riammesso<br />

in servizio presso la sede originaria.<br />

Il lavoratore trasferito conserva il trattamento economico<br />

goduto precedentemente, escluse quelle indennità e competenze<br />

che siano inerenti alle condizioni locali o alle particolari<br />

prestazioni presso la sede di origine e che non ricorrano<br />

nella destinazione e salva l’applicazione dei nuovi<br />

minimi di stipendio o salario della località ove viene trasferito<br />

se più favorevoli per il lavoratore, nonché il riconoscimento<br />

di quelle indennità e competenze che siano inerenti alle<br />

nuove condizioni locali e alle particolari nuove prestazioni.<br />

Il lavoratore che, benché sussistano comprovate ragioni<br />

tecniche organizzative e produttive, non accetti il trasferimento<br />

avrà diritto al trattamento di fine rapporto e al pre-<br />

avviso. In questi termini, il lavoratore può essere licenziato,<br />

anche per causale soggettiva.<br />

Al lavoratore che venga trasferito sarà corrisposto il rimborso<br />

delle spese di viaggio e di trasporto per sé, per le<br />

persone di famiglia e per gli effetti familiari (mobilia, bagagli,<br />

ecc.). Le modalità ed i termini dovranno essere previamente<br />

concordati con l’azienda.<br />

È inoltre dovuta la diaria, una tantum, nella misura di una<br />

intera retribuzione globale mensile, e, per i lavoratori con<br />

famiglia, un quarto della retribuzione mensile per ogni familiare<br />

a carico che si trasferisca con il lavoratore, purché<br />

venga comprovato il trasferimento del nucleo familiare.<br />

Qualora per effetto del trasferimento il lavoratore debba corrispondere<br />

un indennizzo per anticipata risoluzione di contratto<br />

di affitto, regolarmente registrato e denunciato al<br />

datore di lavoro precedentemente alla comunicazione del<br />

trasferimento, avrà diritto al rimborso di tale indennizzo fino<br />

alla concorrenza di un massimo di quattro mesi di pigione.<br />

Il provvedimento di trasferimento dovrà essere comunicato<br />

al lavoratore per iscritto con il preavviso di un mese.<br />

Al lavoratore che chieda il suo trasferimento non competono<br />

le indennità di cui sopra.<br />

Il lavoratore che abbia trasferito nella nuova residenza anche<br />

persone a carico e che venga licenziato, non per motivi<br />

che comportino il licenziamento in tronco, nei primi sei<br />

mesi dal trasferimento ha diritto al rimborso spese come<br />

sopra per trasferirsi al luogo di origine, purché ne faccia richiesta<br />

prima della cessazione dal servizio.<br />

La rubrica è curata da Pasquale Dui,<br />

Avvocato in Milano - Professore<br />

a contratto di diritto del lavoro - Revisore<br />

legale e Giornalista pubblicista.<br />

Iveco Corso Ecosmart<br />

Ma come guidi?<br />

Daf<br />

Aggiornamenti<br />

Continua la campagna di aggiornamenti gratuiti<br />

per tutti i veicoli della gamma: per verificare la<br />

disponibilità, basta inserire nell’apposito modulo<br />

online gli ultimi 8 caratteri del numero di telaio.<br />

Ed è ancora tasso 0 per 36 mesi con un contratto<br />

di leasing finanziario in caso di acquisto di un<br />

veicolo nuovo; al termine dei pagamenti previsti,<br />

il cliente deciderà se restituire il veicolo oppure<br />

esercitare l’opzione di acquisto/riscatto.<br />

Iveco<br />

Corso Ecosmart<br />

Nel prezzo di un S-Way Fuel Hero con motore<br />

Cursor da 490 Cv è incluso il nuovo corso di guida<br />

Iveco Ecosmart, che coniuga un training personalizzato<br />

con 3 mesi di monitoraggio garantito<br />

dal servizio Professional Fuel Advising. Per attivare<br />

la promo - su minimo 5 e massimo 15 veicoli<br />

per cliente - occorre sottoscrivere un contratto<br />

di connettività e avere installato una Connectivity<br />

Box Iveco e l’opzionale DSE.<br />

Sull’S-Way, Iveco propone la soluzione finanziaria<br />

Flexway con cui rimodulare il piano finanziario<br />

mantenendo invariati tasso e durata.<br />

Fino al 31 marzo, inoltre, Daily in pronta consegna<br />

è proposto in leasing al tasso dell’1,99%<br />

con terzo anno di garanzia estesa a 99 euro.<br />

MAN<br />

Lion Plus<br />

Per tutto l’anno, per i veicoli immatricolati da più<br />

di cinque, con MAN Lion Plus sconti fino al 27%<br />

sugli ammortizzatori, fino al 30 su cristalli, filtri,<br />

parti frizione, parti motore, soffietti, fino al 32 su<br />

parti impianto frenante e fino al 40% sui fluidi.<br />

Piaggio<br />

Tasso fisso<br />

Fino al 31 maggio, Porter NP6 è proposto in leasing<br />

con un anticipo pari al 20% del valore del veicolo<br />

(23.000 euro + iva) e 59 canoni successivi<br />

da 349 euro; Furto Incendio da 26,45 euro su ogni<br />

rata, riscatto finale pari all’1%. Tan 4,99%.<br />

Renault<br />

Leasing<br />

Fino al 30 <strong>aprile</strong>, Nuovo Trafic FG L1H1 T27 Start<br />

dCi 110 è offerto a 310 euro al mese per 35 mesi,<br />

Tan 4,99%, Taeg 7,49%, anticipo di 9.533 euro,<br />

riscatto a 8.084; Nuovo Master Telaio TC TA L2<br />

T35 Energy dCi 145 è proposto a 230 euro al<br />

mese per 59 mesi, Tan 4,99%, Taeg 6,69%, anticipo<br />

di 9.738 euro, riscatto a 7.829; Nuovo<br />

Master FG TA L1 H1 T33 Start dCi 135 è offerto<br />

a 330 euro al mese per 35 mesi, Tan 4,99%, Taeg<br />

7,14%, anticipo di 9.490 euro, riscatto a 9.716;<br />

Nuovo Kangoo Van Blue dCi 95 è proposto a 220<br />

euro al mese per 47 mesi, Tan 4,99%, Taeg 7,41%,<br />

anticipo di 5.827 euro, riscatto a 5.735; Nuovo<br />

Express Van Blue dCi 75 è offerto a 170 euro al<br />

mese per 47 mesi, Tan 4,99%, Taeg 7,63%, anticipo<br />

di 5.663 euro, riscatto a 5.974; Nuovo<br />

Kangoo Van E-Tech 100% Electric Start EV45<br />

11Kw è proposto a 260 euro al mese per 59<br />

mesi, Tan 4,99%, Taeg 6,59%, anticipo di 5.418<br />

euro, riscatto a 7.044; Nuovo Master E-Tech<br />

100% Electric L2H2 T35 EV52 DC 22Kw è offerto<br />

a 370 euro al mese per 59 mesi, Tan 4,99%, Taeg<br />

5,72%, anticipo di 12.757 euro, riscatto a 24.884;<br />

infine Zoe Van E-Tech 100% Electric Equilibre<br />

R110 è offerta a 330 euro al mese per 35 mesi,<br />

Tan 4,99%, Taeg 7,43%, anticipo di 7.229 euro,<br />

riscatto a 6.960 euro.<br />

Sono tutti prezzi al netto di Iva, messa su strada,<br />

Ipt e contributo Pfu.<br />

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Acquistando i servizi di assistenza Scania, combinazione<br />

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Promozioni<br />

di Roberta Carati<br />

60 - 04 <strong>2023</strong><br />

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04 <strong>2023</strong> - 61


Eventi<br />

Eventi<br />

#FORUMAUTOMOTIVE<br />

Nuovi orizzonti<br />

Il primo appuntamento dell’anno con Pierluigi Bonora<br />

riparte da dove si era fermato nel 2022: la transizione<br />

che non può essere ideologica. Ecco perché<br />

Èandato in scena al Museo Nicolis il primo<br />

appuntamento dell’anno con<br />

#FORUMAutoMotive.<br />

Tutti i relatori del panel ‘Codice della strada:<br />

dalle parole si passi ai fatti’ concordano sull’urgenza<br />

di una revisione. Intervistato da<br />

Umberto Zapelloni, Toni Purcaro (Dekra) confida<br />

in “un impianto dinamico con delle appendici<br />

in grado di recepire le più importanti innovazioni<br />

tecnologiche”; per Luigi Di Matteo (Aci),<br />

posto che “le strade cominciano a essere<br />

smart road, serve un Codice stradale attento a<br />

innovazioni e comportamenti”; Carlotta Gallo<br />

(Polizia Stradale) ricorda come la Polstrada<br />

sia “impegnata in una serie di progetti di educazione<br />

stradale mirati ai più giovani”; anche<br />

Gabriele Aimone Cat (Bosch) ribadisce che<br />

“la tecnologia non può sostituire il comportamento<br />

corretto e il rispetto delle norme”, mentre<br />

Emilio Patella (Unasca) sottolinea che “la parola<br />

formazione nel Codice non c’è” e che “oltre<br />

ai programmi d’esame nelle scuole guida si devono<br />

aggiornare gli istruttori”; se per Paolo<br />

Ciuffi (D6 Drive Responsibly) “le stragi sulle<br />

strade devono essere azzerate”, per Valentina<br />

Borgogni (Associazione Gabriele Borgogni<br />

Onlus) “ci sono lacune sul tema delle lesioni<br />

gravi e manca un’aggravante legata all’uso del<br />

cellulare”. In chiusura Geronimo La Russa (Aci<br />

Milano): “Bisogna sanzionare i comportamenti<br />

scorretti di tutti gli utenti della strada, non soltanto<br />

degli automobilisti”.<br />

Troppa pressione sul trasporto<br />

Nel secondo talk show, ‘Barcolla l’input Ue del<br />

tutto elettrico dal 2035. Riprendono quota gli<br />

ecocarburanti’, affidato a Luca Talotta,<br />

Pierpaolo Biffali (Iveco) fa sapere che “sono in<br />

fase di sviluppo soluzioni con differenti propulsioni<br />

per rendere più sostenibili mezzi da lavoro<br />

che oggi non rientrano nelle limitazioni di emissioni.<br />

Tutti i mezzi devono rispondere a esigenze<br />

di riduzione di CO2”; anche per Enrique Enrich<br />

(Italscania), secondo cui “mettere così tanta<br />

pressione sul trasporto è esagerato”, non c’è<br />

un’unica soluzione per decarbonizzare; “noi siamo<br />

pronti con biocarburanti, biometano e abbiamo<br />

modelli elettrici, anche se questi ultimi<br />

hanno un’autonomia ridotta e costano di più di<br />

un diesel. Abbiamo anche ibrido plug-in e idrogeno,<br />

ma trovare l’idrogeno verde è difficile”.<br />

Per Gustavo De Cicco (Gruppo Koelliker) “ben<br />

venga l’elettrico ma ben venga la tradizione<br />

meno inquinante, anche perché ormai siamo<br />

all’Euro 7”. Il manager automotive Andrea<br />

Taschini teme che “l’industria dell’auto verrà delocalizzata<br />

dove si producono le batterie; l’80<br />

per cento delle materie prime sono controllate<br />

dalla Cina e l’Europa non sarà in grado di essere<br />

competitiva su questo piano”. Quanto a Camillo<br />

Piazza (Class Onlus), sta “aspettando che il mercato<br />

faccia il suo percorso; di certo la sostenibilità<br />

non può essere imposta, deve essere desiderata”,<br />

e Marco Do (Michelin), che ricorda<br />

La voce del Governo<br />

Il tema della serata che apre la due giorni di #FORUMAutomotive non<br />

ha nulla di diplomatico: ‘Mobilità e futuro, è scontro con l’Ue’.<br />

Non è diplomatico nemmeno il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza<br />

Energetica, Gilberto Pichetto: “Il Governo - ha detto intervenendo alla<br />

tavola rotonda moderata da Pierluigi Bonora - è convinto che in futuro<br />

l’elettrico giocherà un ruolo significativo e su questa sfida l’Italia è oggi<br />

impegnata. L’elettrico non può però costituire l’unica alternativa e per<br />

questo abbiamo sostenuto a livello europeo che a noi non sta bene il<br />

divieto di immatricolazioni al 2035 di nuove vetture che non siano elettriche.<br />

Abbiamo chiesto di tenere conto anche di altre tecnologie, come<br />

l’idrogeno e i biocarburanti. Abbiamo un sistema produttivo, con diverse<br />

centinaia di migliaia di lavoratori complessivi, che deve essere accompagnato<br />

e un sistema distributivo che dovrà essere totalmente reimpostato.<br />

Bisogna andare al di là delle tifoserie pro e contro l’elettrico.<br />

L’Unione europea rappresenta un modello di consorzio in cui ognuno<br />

ragiona e porta avanti i propri interessi. Con la Germania stiamo portando<br />

avanti un confronto attivo, con l’obiettivo di affiancare alla tecnologia<br />

elettrica anche alternative come idrogeno e biocarburanti. Stupisce la<br />

retromarcia espressa da Frans Timmermans in alcune dichiarazioni<br />

pubbliche in Italia rispetto al futuro solo elettrico”.<br />

Sulle forzature della transizione green ha detto la sua anche il viceministro<br />

alle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami: “Non crediamo<br />

sia scaltro passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dalle<br />

batterie cinesi. È necessario affiancare alla sostenibilità ambientale anche<br />

quella economica e sociale. Il Governo crede nella neutralità tecnologica<br />

e nella necessità di considerare l’intero ciclo di vita, dalla produzione dell’auto<br />

al suo fine vita e riciclo. Non possiamo fare ecologismo in Europa<br />

inquinando in altri Paesi del mondo”.<br />

come Michelin abbia lanciato “il primo pneumatico<br />

verde nel 1992, con alta percentuale di<br />

silice per ridurre significativamente la resistenza<br />

al rotolamento”, ritiene che “un processo produttivo<br />

interamente a emissioni 0 non è impossibile<br />

da qui al 2050”. Magari aprendo al nucleare.<br />

Come ha osservato Massimiliano Tacconelli<br />

(Gruppo Tosto), “parlarne è già un successo, abbiamo<br />

superato un tabù”.<br />

La questione occupazione<br />

Nel terzo e ultimo dibattito, ‘Transizione green:<br />

svolta in vista’, moderato da Pierluigi Bonora,<br />

si trovano d’accordo pure impresa e sindacato.<br />

“L’elettrico mette a rischio un’intera filiera, per<br />

non dire della deindustrializzazione”, denuncia<br />

Marco Bonometti (Gruppo OMR). Gli fa eco<br />

Rocco Palombella (Uilm): “Ci sono due parti<br />

lese, imprese e lavoratori. Il processo di transizione<br />

al 2035 va bloccato”. Come Simonpaolo<br />

Buongiardino (Federmotorizzazione), che nota<br />

come “ci si interroga finalmente sulla bontà delle<br />

scelte assunte a livello europeo”.<br />

Anche Marco Stella (Anfia) rileva che “si guarda<br />

con realismo al processo di transizione ecologica”,<br />

mentre l’europarlamentare Paolo Borchia<br />

osserva che “stiamo alimentando la dipendenza<br />

dal mercato cinese”.<br />

62 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

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04 <strong>2023</strong> - 63


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ANNO<br />

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Il comfort ai piedi<br />

Sono certificate nel rispetto della normativa<br />

europea UNI EN ISO 20345: 2011 SB A-E-FO-<br />

SRC, sono antistatiche, hanno il puntale di<br />

sicurezza resistente a 200J, la suola<br />

antiscivolo a due densità, antiolio e<br />

antiabrasione, il plantare anatomico e<br />

assorbono l’energia nella zona del tallone:<br />

sono le scarpe antinfortunistiche per<br />

camionisti Euroroutier, anche su Amazon da<br />

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sviluppate integralmente in Italia, promettono<br />

ergonomia e comfort grazie anche al<br />

cinturino posteriore regolabile. Disponibili in<br />

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Prepararsi ai primi caldi<br />

Non fatevi cogliere impreparati dai primi caldi. Fate spazio<br />

a bordo alla nuova versione del frigo portatile Dometic<br />

CFF12 che può essere alimentato a 12 o 24 Volt. Pur<br />

mantenendo le stesse dimensioni del modello precedente,<br />

la new entry offre un volume di 13 litri, 2 in più. ll<br />

raffreddamento continuo riduce l’assorbimento al minimo,<br />

indipendentemente dalla temperatura esterna. Si può<br />

regolare da +10 a -18 gradi centigradi sfruttando il display<br />

digitale. Ottimizzato l’utilizzo dello spazio<br />

con il portabicchieri rimovibile e<br />

adattabile a bottiglie e contenitori di<br />

varie dimensioni e un vano che<br />

consente di riporre piccoli<br />

oggetti come telefoni e chiavi.<br />

Alto 380 mm, largo 235 e<br />

profondo 562, pesa 9,4 kg. Grazie<br />

alle guide integrate può essere<br />

saldamente fissato all’interno<br />

del veicolo. Per il trasporto ci<br />

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Al tuo servizio<br />

Un libro a bordo<br />

Titolo: Silvio Faggi<br />

L’amico degli autotrasportatori<br />

Autore: Umberto Cutolo<br />

Editore: FIAP<br />

Anno: 2022<br />

Prezzo: € 14,00<br />

Romagnolo, classe 1955, Silvio<br />

Faggi, scomparso a soli 66 anni<br />

il 10 dicembre 2021, è stato lo storico segretario<br />

generale della FIAP, ruolo che ha ricoperto fino a<br />

dicembre 2020, oltre che per diversi anni<br />

vicepresidente dell’Albo degli Autotrasportatori.<br />

Entrato nel mondo dell’autotrasporto quasi per caso<br />

a metà degli anni Settanta, Silvio Faggi ha vissuto di<br />

persona tutti i principali momenti ed eventi chiave<br />

dell'autotrasporto italiano. Le pagine di questo libro<br />

ripercorrendo i quarant’anni di attività lavorativa del<br />

protagonista, fanno luce sui momenti più importanti<br />

della storia del mondo associativo e politico del<br />

settore. “È un testo - ha scritto Alessandro Peron,<br />

segretario generale Fiap, nella prefazione - che<br />

consiglio personalmente a tutte le persone che<br />

vogliono avvicinarsi a questo settore e<br />

comprenderne la genesi, le problematiche e la<br />

complessità, presentati con la semplicità che solo il<br />

suo protagonista era capace di avere”.<br />

Quanti ne hanno<br />

Si arricchisce la gamma di sensori ABS a marchio<br />

DT Spare Parts con un nuovo codice (4.63786)<br />

destinato a un vasto numero di applicazioni Man e<br />

Mercedes-Benz. La testina del nuovo sensore ha<br />

un manicotto di acciaio inossidabile<br />

anticorrosione, collegato alla testina sintetica del<br />

sensore con bobina a induzione integrata in modo<br />

da essere sia isolato, sia resistente agli urti. Un<br />

tubo ondulato sintetico protegge il cavo da<br />

eventuali danni. Grazie ai contatti argentati,<br />

progettati per una ridotta resistenza di contatto, il<br />

connettore offre una protezione duratura contro gli<br />

agenti esterni. Il sensore ABS offerto da Diesel<br />

Technic viene fornito in un set completo che<br />

comprende il grasso e un manicotto di bloccaggio<br />

adatto per il montaggio. Per ulteriori info<br />

www.dieseltechnic.com.<br />

www.fuoriditest.com<br />

64 - 04 <strong>2023</strong>


Archivio<br />

Archivio<br />

Tutte le prove V&T Camion&Lcv<br />

Citroën Berlingo BlueHDi 100 S&S E6<br />

km/l 12,81 (l/100km 7,80) - adblue% 18,96<br />

km/h 48,6 - kg 1.970 - index 484,3 V&T 795<br />

Citroën Jumpy 2.0 HDi 136 Fap E4<br />

km/l 8,79 (l/100km 11,38) - km/h 51,0<br />

kg 2.930 - index 460,1 V&T 714<br />

Dacia Dokker Focaccia pick-up 1.5 dCi 90 Cv E6b<br />

km/l 14,18 (l/100km 7,05) - adblue% --<br />

km/h 47,4 - kg 1.950 - index 509,2 V&T 828<br />

Dacia Dokker Van 1.5 dCi 90 Cv E5<br />

km/l 15,43 (l/100km 6,47) - km/h 52,3<br />

kg 1.960 - index 533,1 V&T 766<br />

Dacia Logan Pick Up 1.5 Dci E4<br />

km/l 13,72 (l/100km 7,30) - km/h 37,4<br />

kg 1.940 - index 475,9 V&T 738<br />

Fiat Doblò Cargo 95 EcoJet E6b<br />

km/l 15,30 (l/100km 6,54) - adblue% --<br />

km/h 49,7 kg 2.070 - index 525,1 V&T 810<br />

Fiat Doblò Cargo 1.3 Multijet II 66 kW Euro 5+<br />

km/l 14,47 (l/100km 6,90) - km/h 48,9<br />

kg 2.070 - index 516,1 V&T 794<br />

Fiat Doblò Cargo 1.6 Multijet E5<br />

km/l 12,06 (l/100km 8,29) - km/h 50,56<br />

kg 2.375 - index 496,9 V&T 756<br />

Fiat Doblò Cargo 1.4 T-Jet Cng E5<br />

km/kg 15,8 (kg/100km 6,33) - km/h 38,8<br />

kg 2.400 - index 497,5 V&T 757<br />

Fiat Doblò Cargo XL 2.0 Mjet Power E5<br />

km/l 12,52 (l/100km 7,99) - km/h 49,7<br />

kg 2.500 - index 499,4 V&T 775<br />

Fiat Fiorino Cargo 1.3 Mjet 16v E4<br />

km/l 17,22 (l/100km 5,81) - km/h 49,3<br />

kg 1.870 - index 539,8 V&T 716<br />

Fiat Fiorino Adventure 1.3 Mjet 16v E5<br />

km/l 15,62 (l/100km 6,40) - km/h 51,8<br />

kg 1.780 - index 533,1 V&T 749<br />

Fiat Talento 125 EcoJet E6<br />

km/l 7,54 (l/100km 13,27) - adblue% 2,199<br />

km/h 41,7 - kg 2.900 - index 418,0 V&T 825<br />

Ford Fiesta Van 1.4 Tdci E4<br />

km/l 13,2 (l/100km 7,57) - km/h 38,8<br />

kg 1.560 - index 475,7 V&T 733<br />

Ford Transit M 280 2.2 TDCi E4<br />

km/l 10,56 (l/100km 9,47) - km/h 35,9<br />

kg 2.880 - index 441,2 V&T 709<br />

Ford Transit Connect 1.6 Tdci 115 E5<br />

km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 51,4<br />

kg 2.350 - index 507,0 V&T 779<br />

Ford Transit Connect 1.5 Tdci E6d-Temp<br />

km/l 12,18 (l/100km 8,21) - adblue% 10,071<br />

km/h 51,8 - kg 2.240 - index 490,5 V&T 838<br />

Ford Transit Courier 1.5 Tdci E5<br />

km/l 14,28 (l/100km 7,00) - km/h 49,7<br />

kg 1.790 - index 516,1 V&T 788<br />

Ford Transit Courier 1.5 Tdci 100 Cv E6d-Temp<br />

km/l 14,60 (l/100km 6,85) - adblue% -<br />

km/h 48,9 - kg 1.800 - index 517,2 V&T 841<br />

Ford Transit Custom 300 2.0 Tdci E6<br />

km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 7,970<br />

km/h 50,6 - kg 3.000 - index 475,7 V&T 823<br />

Ford Transit Custom 310 2.2 TDCi E5<br />

km/l 10,17 (l/100km 9,83) - km/h 48,6<br />

kg 3.100 - index 471,5 V&T 770<br />

Ford Transit Custom 2.0 TDCi 130 Cv E6<br />

km/l 10,84 (l/100km 9,22) - km/h 50,5<br />

kg 2.860 - index 475,5 V&T 802<br />

Ford Transit Custom Trail 340 L1H1 E6D-Temp<br />

km/l 10,51 (l/100km 9,51) - adblue% 7,157<br />

km/h 48,2 - kg 3.400 - index 466,1 V&T 855<br />

Hyundai H-1 2.5 CRDi Vgt E4<br />

km/l 9,92 (l/100km 10,08) - km/h 48,9<br />

kg 3.210 - index 469,3 V&T 720<br />

Mercedes-Benz Citan 109 Cdi E5<br />

km/l 14,98 (l/100km 6,67) - km/h 51,4<br />

kg 1.960 - index 526,9 V&T 769<br />

Mercedes-Benz Citan 111 Cdi E6<br />

km/l 13,70 (l/100km 7,29) - km/h 51,8<br />

kg 1.950 - index 516,2 V&T 806<br />

Mercedes-Benz Citan 112 Cdi Long E6D<br />

km/l 12,85 (l/100km 7,78) - adblue% 10<br />

km/h 47,1 - kg 2.020 - index 486,1 V&T 856<br />

Mercedes-Benz Vito 111 Cdi E5b+<br />

km/l 10,76 (l/100km 9,29) - km/h 48,57<br />

kg 2.800 - index 478,2 V&T 790<br />

Mercedes-Benz Vito 113 Cdi E5<br />

km/l 9,52 (l/100km 10,50) - km/h 48,9<br />

kg 2.800 - index 464,5 V&T 763<br />

Mercedes-Benz Vito 114 Cdi Long E6<br />

km/l 10,92 (l/100km 9,15) - adblue% 3,188<br />

km/h 48,9 kg 2.800 - index 477,4 V&T 809<br />

Mercedes-Benz Vito 114 Cdi Long E6d-Temp<br />

km/l 10,44 (l/100km 9,58) - adblue% 12,183<br />

km/h 46,4 kg 2.800 - index 454,8 V&T 846<br />

Mercedes-Benz Vito 115 Cdi City E4<br />

km/l 9,34 (l/100km 10,71) - km/h 29,6<br />

kg 2.800 - index 407,8 V&T 724<br />

Mercedes-Benz Vito 116 Cdi Long E6d-temp<br />

km/l 10,76 (l/100km 9,29) - adblue% 16,230<br />

km/h 52,3 - kg 2.800 - index 467,5 V&T 853<br />

Nissan Interstar dCi 120 E4<br />

km/l 8,37 (l/100km 11,95) - km/h 47,4<br />

kg 3.290 - index 446,3 V&T 717<br />

Nissan Nv 200 1.5 dCi E4<br />

km/l 12,55 (l/100km 7,94) - km/h 49,7<br />

kg 2.015 - index 500,2 V&T 735<br />

Nissan Nv 250 L1 95 Cv E6d-Temp<br />

km/l 15,14 (l/100km 6,60) - adblue% 6,627<br />

km/h 47,8 – kg 1.980 – index 512,9 V&T 845<br />

Nissan Nv 300 dCi 120 E6b<br />

km/l 10,60 (l/100km 9,44) - adblue% 5,155<br />

km/h 47,4 – kg 2.800 – index 467,6 V&T 811<br />

Nissan Primastar 115 Dci E4<br />

km/l 12,00 (l/100km 8,33) - km/h 49,3<br />

kg 2.720 - index 493,2 V&T 711<br />

Opel Vivaro 2.0 Cdti 120 E4<br />

km/l 10,28 (l/100km 9,73) - km/h 50,5<br />

kg 2.770 - index 477,4 V&T 725<br />

Peugeot Bipper 1.4 Hdi 70 Cv E4<br />

km/l 16,63 (l/100km 6,01) - km/h 49,7<br />

kg 1.830 - index 536,3 V&T 727<br />

Peugeot Boxer 333 2.2 HDi 130 E5<br />

km/l 9,76 (l/100km 10,24) - km/h 47,45<br />

kg 3.250 - index 463,8 V&T 787<br />

Peugeot Expert Standard 2.0 BlueHdi 150 Cv E6b<br />

km/l 10,19 (l/100km 9,81) - adblue% 6,937<br />

km/h 51,4 kg 2.730 - index 470,0 V&T 807<br />

Peugeot Partner 1.6 Hdi 90 Cv E4<br />

km/l 12,35 (l/100km 8,09) - km/h 54,1<br />

kg 2.270 - index 508,4 V&T 731<br />

Peugeot Partner 1.6 E-Hdi 90 Cv E5<br />

km/l 12,85 (l/100km 7,78) - km/h 45,7<br />

kg 2.170 - index 492,3 V&T 772<br />

Piaggio Porter EcoPower 1.3 16V Bi-Fuel E4<br />

km/l 7,92 (l/100km 12,62) - km/h 35,7<br />

kg 1.580 - index 409,8 V&T 730<br />

Piaggio Porter Maxxi D120 E5<br />

km/l 11,46 (l/100km 8,73) - km/h 48,6<br />

kg 2.200 - index 485,8 V&T 748<br />

Piaggio Porter NP6 LR HD Top Gpl E6D<br />

km/l 6,94 (l/100km 14,41) - km/h 40,3<br />

kg 2.800 - index 408,9 V&T 862<br />

Renault Express Van 1,5 Blue dCi 95 E6d-Temp<br />

km/l 14,90 (l/100km 6,71) - adblue% 5,797<br />

km/h 44,4 - kg 2.000 - index 502,2 V&T 858<br />

Renault Kangoo Express 1.5 dCi 90 Cv E5<br />

km/l 13,38 (l/100km 7,47) - km/h 50,1<br />

kg 2.260 - index 508,9 V&T 756<br />

Renault Kangoo Express 1.5 dCi 105 Cv E4<br />

km/l 13,71 (l/100km 7,29) - km/h 50,1<br />

kg 2.010 - index 511,9 V&T 726<br />

Renault Kangoo Exp Compact 1.5 dCi 86 E4<br />

km/l 13,60 (l/100km 7,35) - km/h 50,6<br />

kg 1.770 - index 512,2 V&T 736<br />

Renault Kangoo Express New 1.5 dCi 90 Cv E5<br />

km/l 15,46 (l/100km 6,47) - km/h 54,65<br />

kg 1.940 - index 527,5 V&T 774<br />

Renault Kangoo Van 1.5 Blue dCi 95 Cv<br />

km/l 14,06 (l/100km 7,11) - adblue% 9,576<br />

km/h 45 - kg 2.027 - index 492,8 V&T 865<br />

Renault Trafic 1.6 dCi 120 Energy E5<br />

km/l 11,83 (l/100km 8,45) - km/h 48,6<br />

kg 2.750 - index 489,7 V&T 782<br />

Renault Trafic Energy dCi 170 Edc E6D-Temp<br />

km/l 10,32 (l/100km 9,69) - adblue% 5,020<br />

km/h 49,7 - kg 2.900 - index 470,0 V&T 844<br />

Toyota Proace 1.6D 115 Cv S&S E6<br />

km/l 10,40 (l/100km 9,61) - adblue% 13,158<br />

km/h 49,3 - kg 2.600 - index 460,0 V&T 803<br />

Volkswagen Caddy 2.0 Tdi BlueMotion E6<br />

km/l 16,88 (l/100km 5,92) - adblue% 6,57<br />

km/h 50,1 - kg 1.970 - index 533,9 V&T 792<br />

Volkswagen Caddy Cargo 2.0 Tdi Scr Dsg E6d<br />

km/l 14,85 (l/100km 6,73) - adblue% 7,225<br />

km/h 57,1 - kg 2.250 - index 533,0 V&T 850<br />

Volkswagen Caddy Maxi 1.6 Tdi E5<br />

km/l 11,59 (l/100km 8,63) - km/h 49,7<br />

kg 2.260 - index 489,9 V&T 750<br />

Volkswagen Transporter T6 2.0 Tdi 4Motion E6<br />

km/l 10,72 (l/100km 9,33) - adblue% 5,214<br />

km/h 50,1 - kg 2.780 - index 475,4 V&T 804<br />

Volkswagen Transporter 6.1 2.0 Tdi E6d-Temp<br />

km/l 13,32 (l/100km 7,51) - adblue% 5,181<br />

km/h 47,8 - kg 2.800 - index 497,4 V&T 835<br />

Effedi Gasolone Fd 35 E4<br />

km/l 9,51 (l/100km 10,52) - km/h 38,1<br />

kg 3.230 - index 436,3 V&T 713<br />

Fiat Ducato 35 2.2 Multijet 3 180 E6d<br />

km/l 9,86 (l/100km 10,14) - adblue% 8,629<br />

km/h 39,54 - kg 3.500 - index 434,2 V&T 861<br />

Fiat Ducato 35 2.3 Multijet 2 140 At9 E6d-temp<br />

km/l 10,40 (l/100km 9,61) - adblue% 8,097<br />

km/h 44,7 - kg 3.500 - index 455,0 V&T 852<br />

Fiat Ducato Multijet 115 E5<br />

km/l 10,80 (l/100km 9,26) - km/h 46,4<br />

kg 3.430 - index 473,1 V&T 753<br />

Fiat Ducato Maxi Multijet2 150 E5<br />

km/l 9,83 (l/100km 10,17) - km/h 48,6<br />

kg 3.460 - index 467,5 V&T 761<br />

Fiat Ducato Multijet 160 E4<br />

km/l 8,81 (l/100km 11,35) - km/h 45,7<br />

kg 3.410 - index 447,9 V&T 722<br />

Fiat Ducato Multijet 180 E5+<br />

km/l 8,97 (l/100km 11,15) - km/h 47,8<br />

kg 3.500 - index 455,0 V&T 789<br />

Fiat Ducato 140 Natural Power E6<br />

km/kg 8,70 (kg/100km 11,49) - km/h 48,57<br />

kg 3.450 - index 453,5 V&T 797<br />

Ford Transit 140 T350 Awd E4<br />

km/l 7,53 (l/100km 13,28) - km/h 54,2<br />

kg 3.480 - index 449,5 V&T 744<br />

Ford Transit 155 Cv 350 E5+<br />

km/l 8,71 (l/100km 11,47) - km/h 46,0<br />

kg 3.420 - index 447,4 V&T 784<br />

Ford Transit 350 2.0 Tdci EcoBlue Hybrid L3H3 E6d-temp<br />

km/l 12,88 (l/100km 7,76) - adblue% 9,398<br />

km/h 49,7 - kg 3.500 - index 493,6 V&T 842<br />

Ford Transit 350 trail 2.0 Tdci Awd E6d-temp<br />

km/l 7,78 (l/100km 12,86) - adblue% 5,673<br />

km/h 52,72 - kg 3.500 - index 441,5 V&T 849<br />

Iveco Daily 35S21 E5<br />

km/l 8,94 (l/100km 11,19) - km/h 31,31<br />

kg 3.485 - index 409,0 V&T 755<br />

Iveco Daily 35S15 E5<br />

km/l 11,08 (l/100km 9,01) - km/h 41,68<br />

kg 3.510 - index 463,7 V&T 767<br />

Man TgE 3.140 E6b<br />

km/l 9,34 (l/100km 10,70) - adblue% 11,818<br />

km/h 47,8 - kg 3.500 - index 444,5 V&T 839<br />

Mercedes-Benz Sprinter 314 Cdi E6c<br />

km/l 9,32 (l/100km 10,73) - adblue% 4,080<br />

km/h 47,8 - kg 3.500 - index 454,3 V&T 832<br />

Mercedes-Benz Sprinter 314 Cdi 4x4<br />

km/l 8,41 (l/100km 11,89) - adblue% 6,956<br />

km/h 45,3 - kg 3.500 - index 432,6 V&T 812<br />

n Lcv < 3,5 t<br />

n Lcv > 3,5 t<br />

n Distribuzione<br />

n Elettrici<br />

n Pick up<br />

n All terrain<br />

n Cantiere<br />

n Pesanti<br />

L’index performance<br />

tiene conto di<br />

consumo gasolio,<br />

eventuale AdBlue e<br />

media oraria. A indice<br />

maggiore corrisponde<br />

una migliore<br />

prestazione.<br />

66 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it 04 <strong>2023</strong> - 67


Archivio<br />

Archivio<br />

Tutte le prove V&T Camion&Lcv<br />

Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi Long Ta Tp E6c<br />

km/l 8,57 (l/100km 11,66) - adblue% 3,336<br />

km/h 46,7 - kg 3.500 - index 442,9 V&T 821<br />

Mercedes-Benz Sprinter 315 Cdi E4<br />

km/l 8,19 (l/100km 12,21) - km/h 45,7<br />

kg 3.520 - index 439,7 V&T 710<br />

Mercedes-Benz Sprinter 316 Cdi E5<br />

km/l 8,70 (l/100km 11,49) - km/h 47,8<br />

kg 3.520 - index 451,5 V&T 743<br />

Mercedes-Benz Sprinter 316 Ngt E4<br />

km/kg 10,85 (kg/100km 9,22) - km/h 35,9<br />

kg 3.480 - index 444,2 V&T 732<br />

Mercedes-Benz Sprinter 319 Cdi E6<br />

km/l 8,38 (l/100km 11,93) - adblue% 2,852<br />

km/h 47,1 - kg 3.500 - index 441,9 V&T 776<br />

Nissan Cabstar 35.11 E4<br />

km/l 8,65 (l/100km 11,56) - km/h 38,3<br />

kg 3.620 - index 426,6 V&T 721<br />

Nissan Nv 400 F35.13 E5<br />

km/l 8,71 (l/100km 11,48) - km/h 50,15<br />

kg 3.450 - index 457,1 V&T 758<br />

Renault Mascott 150.35 DXi E4<br />

km/l 6,61 (l/100km 15,13) - km/h 48,9<br />

kg 3.470 - index 424,0 V&T 719<br />

Renault Master dCi 165 Energy E5b+<br />

km/l 8,40 (l/100km 11,89) - km/h 47,81<br />

kg 3.470 - index 447,8 V&T 791<br />

Renault Master dCi 180 Energy L3H2 E6d-Temp<br />

km/l 9,90 (l/100km 10,10) - adblue% 4,817<br />

km/h 47,1 - kg 3.500 - index 458,9 V&T 840<br />

Renault Master R3500 150 dCi E5<br />

km/l 7,68 (l/100km 13,01) - km/h 45,7<br />

kg 3.500 - index 432,9 V&T 740<br />

Renault Maxity 130.35/5 DXi E4<br />

km/l 7,67 (l/100km 13,04) - km/h 41,7<br />

kg 3.690 - index 422,9 V&T 712<br />

Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi L3 H3 E6<br />

km/l 9,65 (l/100km 10,36) - adblue% 10,329<br />

km/h 51,8 kg 3.500 - index 459,6 V&T 813<br />

Volkswagen Crafter 35 2.0 BiTdi 4Motion E6<br />

km/l 6,94 (l/100km 14,40) - adblue% 9,459<br />

km/h 48,2 kg 3.500 - index 412,5 V&T 822<br />

Daf Lf 45.210 E5<br />

km/l 6,35 (l/100km 15,75) - adblue% 4,341<br />

km/h 63,4 - kg 12.055 - index 440,1 V&T 738<br />

Man TgL 8.180 C E6<br />

km/l 6,38 (l/100km 15,68) - adblue% 1,305<br />

km/h 65,7 - kg 7.470 - index 450,1 V&T 776<br />

Man TgL 12.220 Eev<br />

km/l 5,59 (l/100km 17,90) - adblue% 0,000<br />

km/h 64,4 kg 12.020 - index 435,6 V&T 740<br />

Man TgM 18.280 BL E4<br />

km/l 4,81 (l/100km 20,79) - adblue% 0,000<br />

km/h 60,3 kg 17.800 - index 412,7 V&T 715<br />

Man TgM 18.290 BL Lx Eev<br />

km/l 5,00 (l/100km 20,00) - adblue% 0,000<br />

km/h 61,6 kg 18.035 - index 418,9 V&T 745<br />

Mitsubishi Fuso Canter 7C18 E4<br />

km/l 6,72 (l/100km 14,88) - adblue% 0,000<br />

km/h 60,9 - kg 7.740 - index 449,8 V&T 718<br />

Renault Midlum 220.11,5 Dxi EL E5<br />

km/l 5,45 (l/100km 16,92) - adblue% 4,997<br />

km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 722<br />

Renault Midlum 220.12 Dxi Optitronic E5<br />

km/l 5,33 (l/100km 18,76) - adblue% 2,337<br />

km/h 61,9 - kg 12.155 - index 421,4 V&T 744<br />

Scania P 230 Cp 16 L E5<br />

km/l 4,69 (l/100km 21,33) - adblue% 0,000<br />

km/h 61,6 - kg 17.700 - index 413,8 V&T 747<br />

Volvo FE 320 L3H1 E5<br />

km/l 3,99 (l/100km 25,05) - adblue% 4,496<br />

km/h 59,9 - kg 26.690 - index 381,6 V&T 725<br />

Volvo FL 210<br />

km/l 5,62 (l/100km 17,79) - adblue% 5,285<br />

km/h 68,4 - kg 11.940 - index 432,0 V&T 786<br />

Volvo FL 240 L E4<br />

km/l 5,45 (l/100km 18,35) - adblue% 4,997<br />

km/h 63,6 - kg 11.920 - index 421,2 V&T 719<br />

Fiat E-Doblò Maxi<br />

km/kwh 4,06 (kwh/100 24,63) - km/h 42,8<br />

kg 2.300 - index 363,1 V&T <strong>868</strong><br />

Fiat eDucato Mh2 79 kWh<br />

km/kwh 2,37 (kwh/100 42,10) - km/h 38,0<br />

kg 3.500 - index 308,4 V&T 859<br />

Ford E-Transit 350 L3H2 68 kWh<br />

km/kwh 2,96 (kwh/100 33,73) - km/h 35,1<br />

kg 3.500 - index 319,5 V&T 864<br />

Mercedes-Benz eSprinter 312 Ta 47 kWh<br />

km/kwh 2,31 (kwh/100 43,34) - km/h 40,4<br />

kg 3.500 - index 310,8 V&T 860<br />

Mercedes-Benz eVito Long<br />

km/kwh 2,53 (kwh/100 39,47) - km/h 32,6<br />

kg 3.200 - index 301,4 V&T 848<br />

Nissan e-Nv200<br />

km/kwh 3,62 (kwh/100 27,63) - km/h 38,9<br />

kg 2.200 - index 344,5 V&T 786<br />

Peugeot Partner Full Electric<br />

km/kwh 4,52 (kwh/100 22,09) - km/h 48,6<br />

kg 2.160 - index 385,2 V&T 785<br />

Renault Kangoo Express Z.E. Zev<br />

km/kwh 4,41 (kwh/100 22,68) - km/h 42,9<br />

kg 2.100 - index 370,9 V&T 760<br />

Renault Kangoo Express Z.E. 33<br />

km/kwh 4,58 (kwh/100 21,81) - km/h 39,6<br />

kg 2.130 - index 367,2 V&T 847<br />

Renault Master Z.E. 33 L2H2<br />

km/kwh 3,37 (kwh/100 29,63) - km/h 43,8<br />

kg 3.100 - index 348,8 V&T 834<br />

Saic Motor Maxus eDeliver 3<br />

km/kwh 3,23 (kwh/100 30,95) - km/h 40,9<br />

kg 2.460 - index 339,0 V&T 857<br />

Volkswagen e-Crafter 35 L3H3<br />

km/kwh 3,06 (kwh/100 32,71) - km/h 41,3<br />

kg 3.500 - index 335,3 V&T 830<br />

Volkswagen ID.Buzz Cargo<br />

km/kwh 3,25 (kwh/100 30,76) - km/h 39,2<br />

kg 3.000 - index 336,0 V&T 867<br />

Fiat Fullback 2.4d 4Wd E5b<br />

km/l 6,74 (l/100 14,84) - km/h 49,5<br />

kg 2.910 - index 427,4 V&T 805<br />

Ford Ranger Raptor E6C<br />

km/l 6,42 (l/100 15,57) - adblue% 13,575<br />

km/h 45,8 kg 3.150 - index 390,4 V&T 837<br />

Ford Ranger Super Cab 2.2 TDCi E5B<br />

km/l 7,57 (l/100 13,20) - km/h 51,3<br />

kg 3.300 - index 443,9 V&T 801<br />

Ford Ranger 2.0 Tdci 170 Cv Wolftrak doppia cabina E6d<br />

km/l 7,24 (l/100 13,80) - adblue% 17,347<br />

km/h 56,0 kg 3.270 - index 419,2 V&T 866<br />

Isuzu D-Max 1.9d Solar Supernova E6b<br />

km/l 7,33 (l/100 13,63) - adblue% -<br />

km/h 51,3 kg 3.000 - index 440,4 V&T 818<br />

Mercedes-Benz X 250d 4Matic E6b<br />

km/l 7,35 (l/100 13,60) - adblue% 3,623<br />

km/h 58,3 kg 3.250 - index 449,5 V&T 817<br />

Mercedes-Benz X 350d 4Matic E6b<br />

km/l 6,48 (l/100 15,42) - adblue% 10,046<br />

km/h 60,8 kg 3.250 - index 427,3 V&T 829<br />

Nissan Navara Np300 2.3 dCi 4WD E5<br />

km/l 7,93 (l/100 12,60) - km/h 45,3<br />

kg 2.960 - index 435,4 V&T 798<br />

Renault Alaskan 2.3 dCi 160 E6b<br />

km/l 7,67 (l/100 13,04) - adblue% 4,320<br />

km/h 60,0 - kg 3.050 - index 456,5 V&T 827<br />

Tata Xenon 2.2 Vtt Dicor Dle 4x4 E5<br />

km/l 9,53 (l/100 10,49) - km/h 58,3<br />

kg 2.950 - index 485,7 V&T 768<br />

Toyota Hilux 3.0 D-4D E4<br />

km/l 6,92 (l/100 14,43) - km/h 58,3<br />

kg 2.720 - index 448,3 V&T 755<br />

Volkswagen Amarok V6<br />

km/l 7,68 (l/100 13,01) - adblue% 18,40<br />

km/h 55,3 kg 2.920 - index 454,0 V&T 808<br />

Bremach T-Rex 60 E4<br />

km/l 6,42 (l/100 km 15,56) - adblue% 0,000<br />

km/h 41,2 - kg 6.000 - index 403,3 V&T 734<br />

Mercedes-Benz Unimog U 20 E5<br />

km/l 3,79 (l/100 km 26,37) - adblue% 6,521<br />

km/h 36,2 - kg 9.160 - index 326,5 V&T 756<br />

Renault Midlum 300.16 Dxi Offroad E5<br />

km/l 3,72 (l/100 km 26,84) - adblue% 5,577<br />

km/h 40,3 - kg 15.800 - index 336,3 V&T 757<br />

Astra Hd8 84.44 E5<br />

km/l 1,88 (l/100 km 53,12) - adblue% 4,654<br />

km/h 38,3 - kg 39.840 - index 271,3 V&T 729<br />

Mercedes-Benz Actros 4148 K E5<br />

km/l 1,69 (l/100 km 59,17) - adblue% 4,148<br />

km/h 38,8 - kg 40.540 - index 265,2 V&T 717<br />

Renault Trucks Kerax 500.40 E5<br />

km/l 2,03 (l/100 km 49,26) - adblue% 3,931<br />

km/h 43,2 - kg 40.200 - index 290,0 V&T 727e<br />

Renault Trucks Kerax 500.40 Optidriver E5<br />

km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 3,083<br />

km/h 38,3 - kg 40.240 - index 288,2 V&T 727e<br />

Renault Trucks Kerax 520.40 E5<br />

km/l 2,11 (l/100 km 47,39) - adblue% 4,223<br />

km/h 40,3 - kg 40.020 - index 287,6 V&T 749<br />

Renault Trucks Premium Lander 410 Dxi E5<br />

km/l 2,18 (l/100 km 45,87) - adblue% 4,833<br />

km/h 41,9 - kg 27.430 - index 290,4 V&T 728<br />

Scania P420 Cb 8x4 Ehz E5<br />

km/l 2,65 (l/100 km 37,77) - adblue% 7,453<br />

km/h 37,0 - kg 39.790 - index 289,7 V&T 735<br />

Daf Cf 440 Space Cab Pcc E6<br />

km/l 3,57 (l/100km 28,00) - adblue% 2,974<br />

km/h 70,7 - kg 43.860 - index 390,0 V&T 794<br />

Daf Cf 85.460 E5<br />

km/l 3,00 (l/100km 33,33) - adblue% 4,166<br />

km/h 68,2 - kg 43.740 - index 364,3 V&T 716<br />

Daf Xf 440 Space Cab Pcc E6<br />

km/l 3,53 (l/100km 28,32) - adblue% 4,589<br />

km/h 70,7 - kg 43.810 - index 383,9 V&T 803<br />

Daf Xf 480 Space Cab Pcc E6<br />

km/l 3,80 (l/100km 26,32) - adblue% 5,019<br />

km/h 69,4 - kg 43.800 - index 389 V&T 826<br />

Daf Xf 105.460 Space Cab E5<br />

km/l 3,19 (l/100km 31,55) - adblue% 3,250<br />

km/h 64,9 - kg 43.800 - index 369,2 V&T 704<br />

Daf Xf 105.460 Space Cab E6<br />

km/l 3,37 (l/100km 29,71) - adblue% 2,938<br />

km/h 71,4 - kg 43.830 - index 385,0 V&T 780<br />

n Lcv < 3,5 t<br />

n Lcv > 3,5 t<br />

n Distribuzione<br />

n Elettrici<br />

n Pick up<br />

n All terrain<br />

n Cantiere<br />

n Pesanti<br />

L’index performance<br />

tiene conto di<br />

consumo gasolio,<br />

eventuale AdBlue e<br />

media oraria. A indice<br />

maggiore corrisponde<br />

una migliore<br />

prestazione.<br />

68 - 04 <strong>2023</strong><br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

www.vie<strong>trasporti</strong>web.it<br />

04 <strong>2023</strong> - 69


Archivio<br />

Archivio<br />

Tutte le prove V&T Camion&Lcv<br />

Daf Xf 105.460 Ate Space Cab Eev<br />

km/l 3,30 (l/100km 30,29) - adblue% 5,178<br />

km/h 69,4 - kg 44.060 - index 372,8 V&T 764<br />

Daf XG+ 480 FT E6<br />

km/l 4,30 (l/100km 23,25) - adblue% 2,554<br />

km/h 69,1 - kg 43.750 - index 409,0 V&T 861<br />

Iveco EcoStralis As 440S46T/P E5 Eev<br />

km/l 3,49 (l/100km 28,65) - adblue% 4,494<br />

km/h 69,2 - kg 43.500 - index 380,9 V&T 752<br />

Iveco Stralis As 440S56T/P E5<br />

km/l 3,00 (l/100km 33,38) - adblue% 4,490<br />

km/h 69,9 - kg 43.940 - index 365,4 V&T 723<br />

Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P E6<br />

km/l 3,58 (l/100km 27,94) - adblue% 8,633<br />

km/h 68,5 - kg 43.800 - index 369,3 V&T 770<br />

Iveco Stralis Hi-Way As 440S48T/P Fep E6<br />

km/l 3,59 (l/100km 27,87) - adblue% 7,371<br />

km/h 72,6- kg 43.800- index 379,4 V&T 788<br />

Iveco Stralis Np Hi-Way As440S46 T/P Lng E6<br />

km/kg 4,21 (kg/100 23,76) - adblue% 0,000<br />

km/h 69,1 - kg 43.800 - index 413,1 V&T 821<br />

Iveco Stralis Xp Hi-Way As 440S48T/P E6<br />

km/l 3,85 (l/100km 25,94) - adblue% 7,073<br />

km/h 70,5 - kg 43.750- index 385,8 V&T 813<br />

Iveco S-Way AS440S48 T/P E6 D<br />

km/l 4,06 (l/100km 24,61) - adblue% 7,123<br />

km/h 69,6 - kg 43.700- index 390,7 V&T 843<br />

Iveco S-Way AS440S46 T/P Lng E6 D<br />

km/kg 4,43 (kg/100km 22,57) - adblue% 0,0<br />

km/h 70,3 - kg 43.580 - index 420,3 V&T 845<br />

Man TgX 18.440 XLX Eev<br />

km/l 3,03 (l/100km 33,01) - adblue% 3,773<br />

km/h 67,9 - kg 43.660 - index 366,3 V&T 758<br />

Man TgX 18.480 XXL Eev<br />

km/l 3,34 (l/100km 29,85) - adblue% 4,922<br />

km/h 69,4 - kg 43.520 - index 375,3 V&T 748<br />

Man TgX 18.480 XXL E6<br />

km/l 3,34 (l/100km 29,87) - adblue% 3,217<br />

km/h 73,2 - kg 43.400 - index 385,9 V&T 778<br />

Man TgX 18.500 XXL E6c<br />

km/l 4,02 (l/100km 24,82) - adblue% 4,901<br />

km/h 70,5 - kg 43.870 - index 397,5 V&T 827<br />

Man TgX 18.500 XLX EL 3 E6c<br />

km/l 3,66 (l/100km 27,33) - adblue% 4,017<br />

km/h 71,2 – kg 43.800 – index 390,3 V&T 811<br />

Man TgX 18.510 GM E6d<br />

km/l 4,42 (l/100km 22,68) - adblue% 5,978<br />

km/h 73,6 - kg 43.470 - index 409,3 V&T 857<br />

Man TgX 18.680 XXL E5<br />

km/l 2,93 (l/100km 34,13) - adblue% 3,042<br />

km/h 72,7 - kg 43.775 - index 371,7 V&T 721<br />

Mercedes-Benz Actros 1845 Ls StreamSp E6<br />

km/l 3,86 (l/100km 25,90) - adblue% 3,130<br />

km/h 69,0 - kg 44.360 - index 395,5 V&T 775<br />

Mercedes-Benz Nuovo Actros 1845 LS PPC E6d<br />

km/l 3,98 (l/100km25,10) - adblue% 4,561<br />

km/h 71,7 - kg 43.000 - index 398,7 V&T 836<br />

Mercedes Actros 1848 Ls Ms E5<br />

km/l 3,28 (l/100km 30,49) - adblue% 5,537<br />

km/h 67,6 - kg 44.000 - index 368,5 V&T 709<br />

Mercedes Actros 1848 Ls Ms Mp3 E5<br />

km/l 3,18 (l/100km 31,46) - adblue% 5,278<br />

Km/h 72,0 - kg 43.800 - index 371,7 V&T 730<br />

Mercedes Actros 1851 Ls Ms E5<br />

km/l 3,16 (l/100km 31,65) - adblue% 4,533<br />

km/h 68,8 - kg 43.700 - index 369,4 V&T 707<br />

Mercedes Actros 1851 Ls GigaSpace E6<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 2,400<br />

km/h 70,2 - kg 43.700 - index 386,6 V&T 771<br />

Mercedes Actros 1853 Ls Ppc GigaSpace E6<br />

km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 4,273<br />

km/h 72,8 - kg 43.700 - index 386,2 V&T 800<br />

Mercedes Actros 1855 Ls Ms Mp3 E5<br />

km/l 3,31 (l/100km 30,17) - adblue% 5,229<br />

km/h 73,0 - kg 43.760 - index 377,7 V&T 736<br />

Renault Magnum 460 Dxi E5<br />

km/l 3,06 (l/100km 32,68) - adblue% 2,000<br />

km/h 66,1 - kg 43.780 - index 370,8 V&T 706<br />

Renault Magnum 500 Dxi E5<br />

km/l 2,95 (l/100km 33,90) - adblue% 3,566<br />

km/h 72,5 - kg 44.260 - index 370,3 V&T 718<br />

Renault Magnum 500 Dxi Ex New E5<br />

km/l 2,94 (l/100km 34,01) - adblue% 3,814<br />

km/h 71,3 - kg 44.680 - index 367,5 V&T 724<br />

Renault Magnum 520 Dxi Ex New E5<br />

km/l 3,00 (l/100km 33,35) - adblue% 5,029<br />

km/h 68,3 - kg 43.680 - index 361,5 V&T 737<br />

Renault Magnum 520.18T Dxi Optiroll Eev<br />

km/l 3,20 (l/100km 31,15) - adblue% 5,142<br />

km/h 68,5 - kg 43.820 - index 368,8 V&T 759<br />

Renault Premium Route 450 Dxi E5<br />

km/l 3,29 (l/100km 30,40) - adblue% 4,941<br />

km/h 66,9 - kg 43.960 - index 369,8 V&T 708<br />

Renault Premium Strada 460.19 T Dxi Opt E5<br />

km/l 3,24 (l/100km 30,86) - adblue% 4,184<br />

km/h 69,9 - kg 43.320 - index 374,8 V&T 739<br />

Renault Premium Strada 460.18 T Dxi Optiroll E5<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,48) - adblue% 4,567<br />

km/h 68,6 - kg 43.660 - index 376,6 V&T 751<br />

Renault T 440 Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,65 (l/100km 27,39) - adblue% 6,499<br />

km/h 72,6 - kg 43.490 - index 384,2 V&T 795<br />

Renault T 440 Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,61 (l/100km 27,67) - adblue% 6,165<br />

km/h 67,6 - kg 43.850 - index 377,2 V&T 820<br />

Renault T 460 Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,65 (l/100km 27,36) - adblue% 8,182<br />

km/h 74,5 - kg 43.920 - index 381,4 V&T 783<br />

Renault Trucks T 480 High Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,89 (l/100km 25,70) - adblue% 8,152<br />

km/h 70,3 - kg 43.800 - index 383,4 V&T 847<br />

Renault T 480 High Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,80 (l/100km 26,31) - adblue% 7,431<br />

km/h 70,9 - kg 43.900 - index 383,8 V&T 835<br />

Renault T 480 Turbocompound E6<br />

km/l 4,25 (l/100km 23,51) - adblue% 4,853<br />

km/h 70,0 - kg 43.850 - index 402,9 V&T 867<br />

Renault T 520 High Maxispace E6<br />

km/l 3,56 (l/100km 28,08) - adblue% 9,233<br />

km/h 70,5 - kg 43.850 - index 369,2 V&T 815<br />

Renault T 520 High Sleeper Cab E6<br />

km/l 3,76 (l/100km 26,53) - adblue% 8,593<br />

km/h 76,2 - kg 43.680 - index 385,9 V&T 790<br />

Scania 540 S Active Prediction E6 D<br />

km/l 3,72 (l/100km 26,88) - adblue% 8,315<br />

km/h 70,73 - kg 43.900 - index 378,0 V&T 852<br />

Scania G410 Active Prediction E6<br />

km/l 3,49 (l/100km 28,59) - adblue% 5,280<br />

km/h 71,0 - kg 43.800 - index 381,1 V&T 777<br />

Scania G410 Cg20n Ap E6<br />

km/l 3,84 (l/100km 26,01) - adblue% 9,400<br />

km/h 71,9 - kg 43.800 - index 380,0 V&T 825<br />

Scania G480 Highline Ecolution E5<br />

km/l 3,58 (l/100km 27,91) - adblue% 4,889<br />

km/h 67,3 - kg 43.660 - index 379,8 V&T 767<br />

Scania R440 La Mna Cr 19 Topline E5<br />

km/l 3,24 (l/100km 30,88) - adblue% 0,000<br />

km/h 69,3 - kg 44.040 - index 387,1 V&T 732<br />

Scania R450 Active Prediction E6<br />

km/l 4,03 (l/100km 24,75) - adblue% 8,469<br />

km/h 69,6 - kg 43.700 - index 386,1 V&T 812<br />

Scania R450 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,48 (l/100km 28,74) - adblue% 7,843<br />

km/h 73,9 - kg 43.850 - index 375,7 V&T 792<br />

Scania R480 La Mna Highline E4<br />

km/l 2,87 (l/100km 34,84) - adblue% 0,000<br />

km/h 65,3 - kg 44.160 - index 370,0 V&T 705<br />

Scania R480 La Mna Highline E5<br />

km/l 3,05 (l/100km 32,81) - adblue% 0,000<br />

km/h 69,0 - kg 44.120 - index 380,9 V&T 726<br />

Scania R480 La Mna Topline Ap E6<br />

km/l 3,31 (l/100km 30,22) - adblue% 3,042<br />

km/h 67,7 - kg 43.900 - index 377,7 V&T 765<br />

Scania R490 La Mna Topline Ap E6<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 4,986<br />

km/h 72,6 - kg 43.580 - index 380,6 V&T 781<br />

Scania R500 Active Prediction E6<br />

km/l 3,89 (l/100km 25,69) - adblue% 9,285<br />

km/h 69,6 - kg 43.750 - index 378,9 V&T 819<br />

Scania R500 La Mna Highline E5<br />

km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 4,937<br />

km/h 66,7 - kg 43.760 - index 366,9 V&T 710<br />

Scania R520 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,14 (l/100km 31,83) - adblue% 3,040<br />

km/h 73,9 - kg 44.080 - index 380,5 V&T 787<br />

Scania R560 La Mna Topline E5<br />

km/l 3,21 (l/100km 31,15) - adblue% 6,142<br />

km/h 67,1 - kg 44.420 - index 363,3 V&T 720<br />

Scania R560 La Mna Highline Ap E5<br />

km/l 3,36 (l/100km 29,76) - adblue% 5,075<br />

km/h 69,7 - kg 43.380 - index 375,5 V&T 763<br />

Scania R580 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,14 (l/100km 31,86) - adblue% 3,881<br />

km/h 71,6 - kg 43.750 - index 374,7 V&T 779<br />

Scania R590 Active Prediction E6<br />

km/l 3,66 (l/100km 27,31) - adblue% 8,671<br />

km/h 70,96 - kg 43.800 - index 375,3 V&T 858<br />

Scania R730 La Mna Highline E5<br />

km/l 2,94 (l/100km 34,06) - adblue% 5,261<br />

km/h 69,0 - kg 43.360 - index 359,2 V&T 741<br />

Scania R730 Topline Active Prediction E6<br />

km/l 3,25 (l/100km 30,80) - adblue% 4,554<br />

km/h 73,9 - kg 43.680 - index 379,1 V&T 785<br />

Scania S 500 Active prediction E6<br />

km/l 3,88 (l/100km 25,77) - adblue% 6,907<br />

km/h 69,4 - kg 43.800 - index 385,7 V&T 817<br />

Scania S 650 Active prediction E6<br />

km/l 3,48 (l/100km 28,73) - adblue% 8,512<br />

km/h 74,6 - kg 43.700 - index 374,2 V&T 839<br />

Scania S 730 Active Prediction E6<br />

km/l 3,44 (l/100km 29,10) - adblue% 6,213<br />

km/h 68,7 - kg 43.500 - index 373,0 V&T 808<br />

Scania S 770 Active Prediction Euro VI E<br />

km/l 3,16 (l/100km 31,64) - adblue% 12,174<br />

km/h 72,6 - kg 43.900 - index 344,6 V&T 856<br />

Scania Super 500 S Active Prediction Euro VI D<br />

km/l 3,95 (l/100km 25,34) - adblue% 9,038<br />

km/h 72,1 - kg 43.800 - index 385,0 V&T 863<br />

Volvo Fh 460 Globetrotter I-See E6<br />

km/l 3,39 (l/100km 29,52) - adblue% 7,709<br />

km/h 70,0 - kg 43.420 - index 368,9 V&T 806<br />

Volvo Fh 500 Globetrotter XL E5<br />

km/l 3,31 (l/100km 30,18) - adblue% 4,745<br />

km/h 66,3 - kg 43.780 - index 370,3 V&T 754<br />

Volvo Fh 540 Globetrotter XL Dual Clutch E6<br />

km/l 3,23 (l/100km 30,94) - adblue% 8,601<br />

km/h 74,62 - kg 43.440 - index 364,6 V&T 791<br />

Volvo Fh 16-660 Globetrotter XL E4<br />

km/l 2,85 (l/100km 35,09) - adblue% 3,079<br />

km/h 68,8 - kg 44.060 - index 363,6 V&T 712<br />

Volvo Fh 16-700 Globetrotter XL E5<br />

km/l 2,93 (l/100km 34,14) - adblue% 5,521<br />

km/h 67,7 - kg 43.580 - index 356,2 V&T 742<br />

n Lcv < 3,5 t<br />

n Lcv > 3,5 t<br />

n Distribuzione<br />

n Elettrici<br />

n Pick up<br />

n All terrain<br />

n Cantiere<br />

n Pesanti<br />

L’index performance<br />

tiene conto di<br />

consumo gasolio,<br />

eventuale AdBlue e<br />

media oraria. A indice<br />

maggiore corrisponde<br />

una migliore<br />

prestazione.<br />

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9<br />

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