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leStrade n. 1585 marzo 2023

STRADE Certificazione Envision per il progetto del Passante di Bologna PONTI I papers presentati da Ansfisa durante i convegni ANIDIS

STRADE
Certificazione Envision per il progetto del Passante di Bologna

PONTI
I papers presentati da Ansfisa durante i convegni ANIDIS

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Sicurezza passiva<br />

Fabrizio Parati<br />

Il Varco atteso<br />

Un varco di emergenza in classe H4 rappresenta una<br />

soluzione che si riflette positivamente su più ambiti,<br />

perché va a colmare una lacuna sia legislativa sia fisica<br />

sivo scarto, in termini di sicurezza, che esiste tra<br />

le barriere spartitraffico (new jersey o guardrail)<br />

realizzate in classe di contenimento H4 - certificate<br />

per arrestare la corsa di un autocarro (massa<br />

di 38 tonnellate) - e i varchi di emergenza, in<br />

classe H2, certificati per contenere automobili e<br />

autobus di massa fino a 13 tonnellate. Nel malaugurato<br />

caso in cui un autoarticolato impattasse<br />

contro il varco, il dispositivo in classe H2<br />

non sarebbe in grado di contenerlo, e si avrebbe<br />

l’invasione del veicolo nella carreggiata opposta.<br />

Uno sguardo alla normativa, per capire meglio:<br />

il DM 6792/2001 “Norme funzionali e geometriche<br />

per la costruzione di strade”, al punto 4.3.1,<br />

afferma che «lo spartitraffico (parte non carrabile<br />

del margine) deve essere interrotto, in linea<br />

di massima ogni due chilometri, da una zona pavimentata<br />

atta a consentire lo scambio di carreggiata<br />

(varco)». Il DM 223/1992 sancisce che<br />

«in corrispondenza dei varchi non deve interrompersi<br />

la continuità dei dispositivi di ritenuta»<br />

mentre il DM 2367/2004 Art. 6 consente al<br />

progettista l’utilizzo di un varco fino a 2 classi<br />

inferiori allo standard delle barriere spartitraffico<br />

cui viene applicato. Finora, pertanto, come<br />

previsto dalla normativa vigente, i fornitori di<br />

varchi hanno commercializzato prodotti testati<br />

in classe H2, vale a dire dispositivi che presentano<br />

due classi di contenimento inferiori rispetto<br />

alla barriera cui sono agganciati (new jersey<br />

o guardrail), che, invece, essendo certificata in<br />

classe H4, è in grado di arrestare un autocarro<br />

di 38 tonnellate.<br />

Il rimando ai dati, oltre che alla normativa, ci<br />

aiuta a capire ulteriormente. La rete autostradale<br />

italiana si estende lungo la penisola per<br />

6.965 chilometri. Stando a quanto indicato dal<br />

DM 6792/2001, dovrebbero essere installati circa<br />

3.400 varchi che – in classe H2 - costituirebbero<br />

altrettanti punti rischiosi per i camionisti<br />

che circolano sulle strade e, in generale, per<br />

tutti gli automobilisti. Ebbene, è ora finalmente<br />

possibile uno spostamento di prospettiva capace<br />

di tramutare il rischio latente in sicurezza: a<br />

consentire questo passo felicemente risolutivo è<br />

un prodotto pensato dall’azienda SMA Road Safety.<br />

Ne abbiamo già parlato nel numero di gennaio-febbraio<br />

<strong>2023</strong> di <strong>leStrade</strong> (cfr. l’articolo “Il<br />

Titanus”), ma, quando un argomento si intreccia<br />

al tema della sicurezza, domina necessariamente<br />

la nostra attenzione. Lui si chiama Titanus.<br />

È un prodotto che va a colmare una proverbiale<br />

lacuna nel mercato della sicurezza stradale<br />

passiva: è il primo varco in classe H4. Titanus<br />

ha effettuato un crash test con un autoarticolato<br />

da 38 tonnellate, ottenendo una deflessione<br />

dinamica di solo mezzo metro e una larghezza<br />

operativa W2. A seguito dell’impatto il danneggiamento<br />

del sistema è stato minimo, rendendo<br />

necessario sostituire solo due moduli (circa<br />

il 25% sul totale). Il sistema misura 40 metri lineari<br />

ed è costituito da sette moduli preassemblati<br />

di 5,7 metri l’uno, giuntati tra loro per mezzo<br />

di un chiavistello che facilita l’installazione e<br />

la rimozione rapida del sistema. A vantaggio ulteriore<br />

del prodotto di SMA ci sono il ridotto ingombro<br />

e la contenuta larghezza operativa di<br />

Titanus. Condizioni che facilitano l’installazione<br />

del varco nei viadotti e in tutti i casi in cui l’invasione<br />

della carreggiata deve essere ridotta al<br />

Sicurezza&Innovazione<br />

92 3/<strong>2023</strong> <strong>leStrade</strong><br />

Un fantasma si aggira per l’Italia (parafrasando,<br />

alla larga, Karl Marx): è l’insicurezza sulle<br />

strade! «I varchi H2 rappresentano dei punti<br />

rischiosi per i cinque milioni di camion italiani,<br />

oltre che per i mezzi pesanti stranieri che circolano<br />

nel nostro paese, e in generale per l’incolumità<br />

di tutti gli utenti della strada»: è l’icastica<br />

affermazione di Roberto Impero, Ceo di<br />

SMA Road Safety.<br />

Si riscontra, in effetti, un’interferenza nei processi<br />

sempre più volti a conferire sicurezza a chi<br />

viaggia sulle nostre strade. A produrla è il deci<strong>leStrade</strong><br />

3/<strong>2023</strong> 93

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