leStrade n. 1585 marzo 2023
STRADE Certificazione Envision per il progetto del Passante di Bologna PONTI I papers presentati da Ansfisa durante i convegni ANIDIS
STRADE
Certificazione Envision per il progetto del Passante di Bologna
PONTI
I papers presentati da Ansfisa durante i convegni ANIDIS
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che hanno presentato il progetto di ricerca presso<br />
la Eu nell’ambito dei fondi Horizon 2020 una<br />
volta vinto il bando hanno costituito un consorzio.<br />
I partecipanti vengono da otto differenti Paesi<br />
europei, e da due stati extra UE, e rappresentano<br />
tutto il comparto nella sua complessità: ci<br />
sono società del settore estrattivo, società informatiche,<br />
stakeholders tipo associazioni internazionali<br />
di categoria, insomma un mix di elementi<br />
che emerge anche dall’osser vazione della fase<br />
operativa e dei vari siti scelti. Il Consorzio conta<br />
25 partner a livello europeo e internazionale, e<br />
comprende società quali Metso, Sandvik, Akka,<br />
Maxam, università (tra le quali Chalmers e Universidad<br />
Politecnica de Madrid), associazioni di<br />
categoria (Anefa, Asogravas) e centri di ricerca<br />
(Mintek, Zabala e altri). Il coordinamento è affidato<br />
a César Luaces Frades, Segretario Generale<br />
di Anefa - Asociación nacional de empresarios<br />
fabricantes da áridos con il supporto di Zabala, e<br />
si sviluppa su un arco temporale di 4 anni. Per l’Italia,<br />
oltre a noi è presente Ma-estro società specializzata<br />
nel settore dell’automazione per le cave<br />
che è nostra partner in questa progetto.<br />
Quali sono le caratteristiche che rendono<br />
quest’impresa di cui fate parte così promettente<br />
e importante?<br />
Digiecoquarry è un progetto specifico per le cave<br />
di Aggregati che è stato selezionato fra oltre 80<br />
altri progetti concorrenti presentati in sede europea,<br />
con un costo complessivo di 16 milioni di<br />
euro 13 dei quali saranno coperti da fondi europei.<br />
Bisogna tenere presente che la digitalizzazione<br />
e l’automazione sono argomenti caldi, in<br />
cui il nostro comparto ha grandi potenzialità di<br />
sviluppo. Introdurre l’IQS - Innovative Quarrying<br />
System - significa migliorare l’efficienza e la profittabilità,<br />
incrementare i livelli di sicurezza e salute,<br />
ridurre l’impatto ambientale delle cave, in<br />
particolare l’emissione di polveri, e con quella an-<br />
che la cosiddetta social acceptance, ovvero migliorare<br />
l’accoglienza da parte delle comunità in<br />
cui si trovano i siti estrattivi.<br />
Dicevamo che per una volta siamo di fronte a<br />
un caso in cui un’innovazione di questo tipo<br />
non avviene dietro la pressione di un necessario<br />
adeguamento normativo, ma in cui le<br />
imprese sono protagoniste e operano direttamente<br />
con l’Unione Europea.<br />
Sì, il progetto presentato racchiude tanti temi di<br />
ricerca e sviluppo per il settore e prende spunto<br />
da tematiche attuali in EU quali ad esempio<br />
l’efficienza energetica, il Water Management,<br />
la riduzione delle emissioni di polveri e C02, ed<br />
in generale la tutela dell’ambiente e la salute e<br />
sicurezza dei lavoratori. Diciamo che da parte<br />
nostra c’è stata la volontà di sintonizzarci con<br />
un dibattito che già c’è, e di farci trovare pronti.<br />
Le istituzioni europee hanno manifestato un<br />
grande interesse verso il progetto, e per questo<br />
credo l’abbia premiato: perché va naturalmente<br />
nella direzione delle normative e delle<br />
loro evoluzioni.<br />
Tra gli obiettivi<br />
di Digiecoquarry, oltre<br />
al risparmio energetico,<br />
il minore impatto ambientale<br />
e una maggiore social<br />
acceptance delle comunità<br />
che risiedono vicino<br />
alle cave.<br />
Al prossimo Samoter,<br />
Holcim Aggregati<br />
Calcestruzzi presenterà<br />
un collegamento live<br />
con la cava di Pioltello<br />
per mostrare il sistema<br />
al lavoro.<br />
Paolo Zambianchi<br />
è il direttore tecnico<br />
di Holcim Aggregati<br />
Calcestruzzi.<br />
Quali sono le prospettive a medio e lungo termine,<br />
ovvero: quanto è concreta la possibilità<br />
che ciò che voi state sperimentando in questi<br />
mesi diventi poi la regola per tutto il comparto?<br />
Siamo assolutamente convinti che le innovazioni<br />
che stiamo testando nei 5 siti pilota possano essere<br />
applicate in processi esistenti, senza stravolgerli,<br />
perché sono di semplice utilizzo e installazione<br />
in tutte le cave esistenti. La parte più<br />
complessa è senza dubbio quella informatica, per<br />
questo fanno parte della squadra anche aziende<br />
specializzate. Dal loro lavoro deriverà sicuramente<br />
lo sviluppo di prodotti commerciali, come<br />
ad esempio prototipi di software, pronti a essere<br />
messi in commercio.<br />
Con impieghi davvero universali?<br />
Sì, perché la “cava digitale” non è altro che il risultato<br />
dei 48 mesi di test effettuati in cinque<br />
siti diversi, scelti perché rappresentativi di condizioni<br />
e materiali differenti fra loro, compreso<br />
il sito pilota scelto per l’Italia che è la cava Holcim<br />
di Pioltello riferimento per il settore della<br />
sabbia e Ghiaia alluvionale, operativo sul progetto<br />
stesso sin dal mese di giugno del 2022.<br />
I dati che stiamo raccogliendo sono quelli che vanno<br />
a costituire la banca dati comune.<br />
Cosa succede di preciso a Pioltello, rispetto<br />
alla routine di lavoro tradizionale?<br />
L’ anno scorso vi abbiamo installato i sensori necessari,<br />
e opera un’automazione che peraltro non toglie<br />
lavoro al personale addetto, ma semmai lo aiuta, lo<br />
semplifica. Tutta la sensoristica “spinta” permette<br />
una gestione “live” dell’impianto, si riesce a capire,<br />
per citare un esempio tra molti possibili, se un frantoio<br />
sta lavorando in maniera ottimale, migliora la<br />
gestione quotidiana così come, e lo stiamo già registrando,<br />
la pianificazione delle manutenzioni programmate<br />
e la gestione delle “fermate” della cava.<br />
Non stiamo immaginando un impianto in grado di<br />
funzionare senza personale, per essere chiari, ma<br />
che “parli”, che invii informazioni in tempo reale,<br />
aiutando gli operatori a essere gestito. Un’innovazione<br />
che ha quasi del fantascientifico, poiché prevede<br />
un importante impiego di intelligenza artificiale,<br />
è un sistema sonoro di captazione del rumore di<br />
alcuni macchinari che, attraverso normali microfoni,<br />
permette al sistema di capire se una macchina<br />
sta girando come deve o se c’è qualcosa che non<br />
funziona, valutazione su cui fino a oggi ci si è sempre<br />
dovuti attenere all’orecchio del capocava, che<br />
per noi che operiamo in questo settore è sempre<br />
stato una delle cose più importanti. E questa è solo<br />
una delle possibili applicazioni.<br />
A quando i primi appuntamenti per mostrare<br />
il risultato del vostro lavoro?<br />
Presenteremo i primi risultati del progetto DEQ al<br />
prossimo Samoter, l’interesse è tanto ed è manifestato<br />
anche in sede associativa e speriamo venga<br />
ben accolto, anche perché il nostro obbiettivo<br />
è quello di diffonderlo. Per l’occasione, faremo un<br />
collegamento dal vivo con la cava per mostrare il<br />
funzionamento del sistema. nn<br />
Materiali&Tecnologie<br />
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