leStrade n. 1585 marzo 2023
STRADE Certificazione Envision per il progetto del Passante di Bologna PONTI I papers presentati da Ansfisa durante i convegni ANIDIS
STRADE
Certificazione Envision per il progetto del Passante di Bologna
PONTI
I papers presentati da Ansfisa durante i convegni ANIDIS
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Digitalizzazione<br />
La cava è digitale<br />
Paolo Cosseddu<br />
Si chiama Digiecoquarry<br />
(DEQ) ed è un progetto<br />
internazionale per la<br />
digitalizzazione dell’operatività<br />
nelle cave di Aggregati<br />
Lo vediamo da sempre, lo abbiamo visto in particolare<br />
negli ultimi decenni e negli ultimi anni,<br />
spesso per impulso dell’Unione Europea, più recentemente<br />
per il sopraggiungere di eventi imprevisti<br />
- la pandemia, con tutto quel che ha comportato,<br />
e la crisi energetica poi: nei più disparati<br />
settori produttivi, l’innovazione e il cambiamento<br />
che ne consegue derivano spesso da una necessità<br />
legislativa, una richiesta di adeguamento che<br />
arriva dai legislatori e che in qualche modo “costringe”<br />
all’adeguamento, a volte più dolce, altre<br />
volte un po’ più a strattoni. Ecco, questa è una<br />
storia diversa: Digiecoquarry è, per una volta, un<br />
progetto che vede le imprese come promotrici,<br />
non costrette, al fianco delle istituzioni.<br />
Con l’Italia presente a pieno titolo, esprimendo ben<br />
due delle 25 aziende europee (ma non solo), che vi<br />
partecipano, e tra queste la Holcim Aggregati Calcestruzzi.<br />
Ma di cosa si tratta, esattamente? L’idea<br />
è quella di digitalizzare il settore degli aggregati,<br />
come spiega la presentazione, “attraverso la<br />
progettazione, lo sviluppo e la convalida in cinque<br />
ambienti pilota di un Innovative Quarrying System<br />
(IQS) comprendente sensori, processi, strumenti e<br />
metodi per l’acquisizione, l’elaborazione e la condivisione<br />
dei dati per fornire un controllo di processo<br />
integrato digitalizzato, automatico e in tempo reale<br />
per le cave di aggregati”. Con l’ambizioso obiettivo<br />
di cambiare per sempre l’impatto sociale, ambientale,<br />
economico, di salute e sicurezza delle cave.<br />
Ce lo ha illustrato direttamente Paolo Zambianchi,<br />
che di Holcim Aggregati Calcestruzzi è il Direttore<br />
tecnico.<br />
La veduta dall’alto<br />
della cava Holcim<br />
di Pioltello,<br />
sito estrattivo<br />
italiano scelto<br />
per sperimentare<br />
le soluzioni<br />
di digitalizzazione<br />
proprie del progetto<br />
Digiecoquarry.<br />
Partiamo da principio: come nasce il progetto<br />
Digieco quarry?<br />
L’idea del progetto nasce grazie al network di<br />
esperti del settore fra tutte le associazioni di categoria<br />
nazionali quali ad esempio ANEPLA (Italia),<br />
ANEFA (Spagna), MIRO (Germania), UNPG<br />
(Francia), ANIET (Portogallo), all’interno dell’Associazione<br />
di Produttori di Aggregati Europea Aggregates<br />
Europe (UEPG). Gli aggregati rappresentano<br />
la materia prima più usata al mondo<br />
dopo l’aria e l’acqua ed è il più grande settore<br />
estrattivo non energetico; un settore che negli<br />
ultimi anni ha conosciuto una netta evoluzione, e<br />
una decisa spinta verso la digitalizzazione avuta<br />
anche grazie alla presenza di formule di incentivo<br />
come quelle legate a Industria 4.0. I 25 soggetti<br />
Materiali&Tecnologie<br />
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