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GEOmedia 6 2022 - Mapping, maps e ancora mappe

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Rivista bimestrale - anno XXVI - Numero - 6/<strong>2022</strong> - Sped. in abb. postale 70% - Filiale di Roma<br />

TERRITORIO CARTOGRAFIA<br />

GIS<br />

CATASTO<br />

3D CITY<br />

INFORMAZIONE GEOGRAFICA<br />

FOTOGRAMMETRIA EDILIZIA<br />

URBANISTICA DIGITAL TWIN<br />

REMOTE SENSING<br />

GNSS<br />

SPAZIO<br />

RILIEVO AMBIENTE TOPOGRAFIA<br />

LiDAR<br />

GEOBIM<br />

LASER SCANNING<br />

BENI CULTURALI<br />

SMART CITY<br />

Nov/Dic <strong>2022</strong> anno XXVI N°6<br />

<strong>Mapping</strong>,<br />

Maps e <strong>ancora</strong> Mappe<br />

SPACE DISCOVERY<br />

MAPPATURA DI<br />

AMBIENTI AFFOLLATI<br />

OVERTURE MAPS


Geomatica dappertutto<br />

Vedere quanta geomatica è entrata nel nostro sistema di vita quotidiano può sembrare<br />

estremamente persuasivo. Sono ormai in buona compagnia le persone che non riescono più a<br />

trovare una strada se non si affidano al navigatore e a Google Maps. D’altronde, sarebbe possibile<br />

e anche auspicabile fare altrimenti per chi come noi ha vissuto quasi quarant’anni di cartografia<br />

e topografia e attraversato il passaggio dall’analogico al digitale? Certo il fatto che scienza e<br />

ricerca possano avanzare trovando nuovi orizzonti è sempre sostenibile con nuovi strumenti di<br />

conoscenza. Nel nostro necessario ed incessante spostamento da un punto all’altro della terra è<br />

oggi possibile trovare un enorme sollievo affidando il sistema di controllo ad un meccanismo di<br />

precisione che all’astrazione della rappresentazione assomma una quantità d’informazioni massiva<br />

e prima d’ora incontenibile e per di più simultaneamente elaborate e aggiornate, processando fino<br />

alla meta da raggiungere la via a mano a mano da percorrere con percentuali d’errore insignificanti,<br />

che non potremmo osservare o correggere dalla nostra posizione senza complesse interpretazioni, se<br />

privati dell’apporto da satellite. Certo dalla preistoria, per quanto è dato sapere, è una prerogativa<br />

dell’umanità primitiva e di molte specie animali sopravvissute fino ad oggi quella di orientarsi e<br />

migrare da un punto all’altro del globo non solamente a piedi, ma velocizzando il tragitto con<br />

qualsiasi altro mezzo di trasporto sulla terra, in mare e in cielo, sfruttando ogni risorsa energetica<br />

possibile, prima fra tutte l’ossigeno. Nello spazio non potremmo sostituire con nient’altro questa<br />

inestimabile tecnologia di sconfinata osservazione, come qui sulla terra non è possibile fare a meno<br />

del prezioso elemento chimico primordiale e della vegetazione che sola lo produce.<br />

Se pensiamo alla complessità dei mezzi di navigazione di qualche tempo fa dove la difficoltà di<br />

misurare la longitudine in mare era stata finalmente superata con gli orologi ad alta precisione<br />

realizzati da un semplice orologiaio, la nostra intelligenza del progresso scientifico potrebbe finire<br />

per vacillare. Nel libro di Dava Sobel, Longitude, si narra che solo nel XVIII secolo fu l’Inghilterra<br />

il primo paese moderno ad offrire una ricompensa pari a circa 10 milioni di euro odierni a chi<br />

avesse scoperto come determinare la longitudine di una nave nell'oceano. Era arrivata l’epoca<br />

in cui ormai l’aiuto delle stelle e della luna complicava e approssimava troppo il calcolo della<br />

longitudine e fu lo sconosciuto John Harrison ad avanzare la più semplice soluzione di rapportare<br />

l’ora locale da un orologio di precisione da lui inventato all’ora “esatta” della base di partenza e<br />

di calcolare con la misura del tempo la distanza percorsa, superando tutte le ipotesi fino ad allora<br />

proposte da fisici ed astronomi famosi come Galileo, Cassini, Huygens, Newton e Halley.<br />

Da quel momento in poi, il tempo e la posizione sono irreversibilmente collegati, visto che si è<br />

tornati a cercare il riferimento da corpi celesti particolari, i satelliti GNSS lanciati dall’uomo, che<br />

ospitano a bordo orologi che consentono di determinare la posizione raggiunta in navigazione<br />

<strong>ancora</strong> tramite una misura “esatta” del tempo.<br />

La determinazione GNSS in luoghi aperti è sufficiente e abbastanza precisa in un sistema di<br />

riferimento assoluto, ma quello che la geomatica sta cercando ora sono le posizioni relative di<br />

oggetti, gli uni rispetto agli altri, per costruire <strong>mappe</strong> automatiche ed in tempo reale dell’intorno,<br />

vale a dire dello spazio terrestre. La tecnica SLAM (Simultaneous Localization and <strong>Mapping</strong>),<br />

che usa distanziometria laser per triangolare e determinare posizioni relative, è alla base<br />

dell’automazione robotica ed in particolare dell’assistenza alle automobili a guida autonoma.<br />

I trend futuri della geomatica contemplano studi per aumentare la precisione dei modelli 3D,<br />

che vengono generati dalle scansioni laser con tecniche di cattura della realtà, nel tentativo di<br />

superare il gap delle nuvole di punti, nuvole che, sebbene tridimensionali, non possono <strong>ancora</strong><br />

essere considerate, separatamente acquisite, modelli “gemellari” digitali sufficientemente accurati<br />

da essere sostitutivi delle tecnologie restitutive nel loro complesso. E’ il cammino dell’umanità ad<br />

essere più lungo non la geomatica insufficientemente lungimirante.<br />

Buona lettura,<br />

Renzo Carlucci


FOCUS<br />

In questo<br />

numero...<br />

FOCUS<br />

REPORT<br />

Mobilità a guida<br />

autonoma: tra<br />

tecnologia, nuovi<br />

trend e prospettive<br />

future<br />

di Valerio Carlucci<br />

6<br />

GUEST PAPER<br />

ROBOTICA<br />

AR&VR<br />

non troppo<br />

georeferito<br />

ALTRE<br />

RUBRICHE<br />

16<br />

4 falsi miti da<br />

sfatare sul<br />

Reality Capture<br />

A cura di Teorema<br />

24 ESA<br />

36 MERCATO<br />

42 AGENDA<br />

In copertina un insieme di<br />

immagini delle tecnologie<br />

impiegate per la realizzazione<br />

della guida autonoma: IoT e<br />

connettività e Mappe in HD.<br />

Crediti immagine: ZF, Zoox<br />

e Overture Maps.<br />

Discovering an<br />

Impact Crater<br />

after a<br />

Seismic Event)<br />

di Fabrizio Bernardini<br />

26<br />

geomediaonline.it<br />

4 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong><br />

<strong>GEOmedia</strong>, bimestrale, è la prima rivista italiana di geomatica.<br />

Da oltre 25 anni pubblica argomenti collegati alle tecnologie dei<br />

processi di acquisizione, analisi e interpretazione dei dati,<br />

in particolare strumentali, relativi alla superficie terrestre.<br />

In questo settore <strong>GEOmedia</strong> affronta temi culturali e tecnologici<br />

per l’operatività degli addetti ai settori dei sistemi informativi<br />

geografici e del catasto, della fotogrammetria e cartografia,<br />

della geodesia e topografia, del telerilevamento aereo e<br />

spaziale, con un approccio tecnico-scientifico e divulgativo.


INSERZIONISTI<br />

Slam, Intelligenza<br />

Artificiale e Robotica<br />

per la mappatura di<br />

ambienti affollati<br />

di Eleonora Maset,<br />

Lorenzo Scalera<br />

20<br />

AMPERE 19<br />

Epsilon 37<br />

Esri 15<br />

Geobusiness 35<br />

Geomax 39<br />

GISTAM 23<br />

Gter 36<br />

GWF 41<br />

Planetek 2<br />

Stonex 43<br />

Strumenti Topografici 44<br />

Teorema 42<br />

VR_Virtual<br />

Reality<br />

Technology:<br />

il suo attuale<br />

paradosso<br />

A cura di<br />

Tiziana Primavera<br />

Piattaforme<br />

Geografiche<br />

generaliste,<br />

Overture Maps e…<br />

Tesla, le sorprese<br />

2023 – 2024?<br />

a cura di Valerio Zunino<br />

32<br />

28<br />

La Triplice Frontiera, una<br />

regione in cui si incontrano<br />

Paraguay, Brasile e Argentina,<br />

è mostrata in questa<br />

immagine a falsi colori,<br />

acquisita dalla missione Copernicus<br />

Sentinel-2.<br />

Questo composito multitemporale<br />

è stato creato<br />

combinando tre diverse<br />

immagini acquisite nei mesi<br />

di marzo, luglio e novembre<br />

<strong>2022</strong>, utilizzando il canale<br />

infrarosso della missione.<br />

Ad ogni immagine è stato<br />

assegnato un colore: rosso,<br />

verde e blu rispettivamente.<br />

Questa tecnica viene utilizzata<br />

per evidenziare i cambiamenti<br />

tra le acquisizioni<br />

e per monitorare la crescita<br />

della vegetazione.<br />

I campi coltivati si distinguono<br />

per mostrare colori<br />

vivaci. Le sfumature di blu,<br />

ciano e viola indicano che le<br />

colture erano più rigogliose<br />

a novembre, quando è stata<br />

catturata la terza immagine<br />

e confrontata rispetto alle<br />

precedenti acquisizioni. Le<br />

aree, che sono rimaste quasi<br />

invariate nel periodo tra le<br />

tre date -come le foreste e le<br />

aree urbane - appaiono nei<br />

toni del grigio, mentre i corpi<br />

idrici, che assorbono la<br />

maggior parte della luce del<br />

vicino infrarosso, possono<br />

essere facilmente individuati<br />

perchè di colore nero.<br />

(Credit: ESA)<br />

una pubblicazione<br />

Science & Technology Communication<br />

<strong>GEOmedia</strong>, la prima rivista italiana di geomatica.<br />

ISSN 1128-8132<br />

Reg. Trib. di Roma N° 243/2003 del 14.05.03<br />

Direttore<br />

RENZO CARLUCCI, direttore@rivistageomedia.it<br />

Comitato editoriale<br />

Vyron Antoniou, Fabrizio Bernardini, Caterina Balletti,<br />

Roberto Capua, Mattia Crespi, Fabio Crosilla, Donatella<br />

Dominici, Michele Fasolo, Marco Lisi, Flavio<br />

Lupia, Luigi Mundula, Beniamino Murgante, Aldo Riggio,<br />

Monica Sebillo, Attilio Selvini, Donato Tufillaro<br />

Direttore Responsabile<br />

FULVIO BERNARDINI, fbernardini@rivistageomedia.it<br />

Redazione<br />

VALERIO CARLUCCI, GIANLUCA PITITTO,<br />

redazione@rivistageomedia.it<br />

Diffusione e Amministrazione<br />

TATIANA IASILLO, diffusione@rivistageomedia.it<br />

Progetto grafico e impaginazione<br />

DANIELE CARLUCCI, dcarlucci@rivistageomedia.it<br />

Editore<br />

MediaGEO soc. coop.<br />

Via Palestro, 95 00185 Roma<br />

Tel. 06.64871209 - Fax. 06.62209510<br />

info@rivistageomedia.it<br />

Stampa: System Graphics Srl<br />

Via di Torre Santa Anastasia 61 00134 Roma<br />

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riproduzione anche parziale del contenuto di questo numero della Rivista in<br />

qualsiasi forma e con qualsiasi procedimento elettronico o meccanico, ivi inclusi i<br />

sistemi di archiviazione e prelievo dati, senza il consenso scritto dell’editore.<br />

Rivista fondata da Domenico Santarsiero.<br />

Numero chiuso in redazione il 10 marzo <strong>2022</strong>.


FOCUS<br />

Mobilità a guida autonoma:<br />

tra tecnologia, nuovi trend<br />

e prospettive future<br />

di Valerio Carlucci<br />

Fig. 1 – La nuova auto elettrica Volkswagen Passat ID.7. Crediti immagine: Volkswagen.<br />

Il 1 luglio 2016 è avvenuto il primo incidente mortale per auto a guida autonoma. Da<br />

quella data è diventata sempre più pressante la necessità di tecnologie geospaziali,<br />

LiDAR e radar sempre più sviluppate al fine di aumentare la sicurezza in strada e<br />

nell'ottica in cui, un giorno non troppo lontano, le driverless car sfrecceranno a<br />

grande velocità per le autostrade. In questi anni cominciano i primi test on-theroad<br />

nel mondo dell'automotive e nel 2016 le autorità della California intimarono<br />

Uber di fermare le proprie auto a guida autonoma, prive del permesso di circolare,<br />

minacciando un procedimento legale. In meno di un decennio sono stati percorsi passi<br />

da gigante e la tecnologia è stata in grado di affrontare criticità e fallimenti superando<br />

sfide sempre più complesse verso l'automazione completa dello scenario automotive.<br />

6 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


FOCUS<br />

Le sei classi di guida autonoma<br />

della Society of<br />

Automotive Engineers<br />

(SAE)<br />

I livelli di guida autonoma<br />

sono stati fissati dal SAE nel<br />

2014 che ha determinato sei<br />

classi di funzionalità, intese<br />

come operazioni automatizzate<br />

che un’autovettura può<br />

compiere sino a giungere<br />

alla tanto auspicata guida<br />

autonoma. Queste rientrano<br />

in un quadro normativo<br />

complesso, stratificato e pieno<br />

di variabili, che impone<br />

autorizzazioni specifiche per i<br />

test delle auto driverless sulle<br />

strade pubbliche. Temi come<br />

la responsabilità morale, civile<br />

e penale, la necessità di infrastrutture<br />

adeguate e le coperture<br />

assicurative sono solo alcuni<br />

degli aspetti dibattuti ma che<br />

non sono <strong>ancora</strong> stati normati<br />

dalle attuali leggi in vigore.<br />

Livello 0 – nessuna automazione<br />

Il livello base comprende tutte<br />

le automobili contemporanee,<br />

la cui guida è affidata completamente<br />

al conducente, senza<br />

alcun aggiunta tecnologica.<br />

Livello 1 – guida assistita<br />

A questo livello appartengono<br />

le autovetture che che dispongono<br />

di un sistema Advanced<br />

Driver Assistance System<br />

(ADAS) e Adaptive Cruise<br />

Control (ACC). Oggi, alcuni<br />

modelli sul mercato, che montano<br />

il sistema ACC in combinazione<br />

con il riconoscimento<br />

della segnaletica stradale, sono<br />

in grado di reagire ai limiti di<br />

velocità. Il sistema Front Assist<br />

è un altro elemento chiave di<br />

questo livello che richiama l’attenzione<br />

del conducente su una<br />

eventuale collisione, tramite<br />

segnali acustici e ottici, approntando<br />

la vettura ad una frenata<br />

di emergenza.<br />

Fig. 2 - Quello che resta del cruscotto di un veicolo livello 0 in una Robodrive di livello 4.<br />

Crediti immagine: Jidu.<br />

Il conducente rimane in qualsiasi<br />

momento pienamente responsabile<br />

dell’autovettura.<br />

Livello 2 – guida semi autonoma<br />

L’automazione di secondo livello<br />

supporta il sistema ADAS<br />

(Advanced Driver Assistance<br />

System) che svolge funzioni<br />

parziali durante la marcia e in<br />

situazioni di criticità mitiga i<br />

rischi di collisione.<br />

Parcheggio da remoto e traffic<br />

jam assist sono due aspetti<br />

fondamentali di questo livello:<br />

il primo, consente di parcheggiare<br />

l’autovettura tramite<br />

smartphone; il secondo solleva<br />

il conducente dallo stress di<br />

guidare in caso di ingorgo o in<br />

autostrada. Anche se il sistema<br />

è in grado di controllare queste<br />

attività di guida in manovra, il<br />

conducente è tenuto a rimanere<br />

vigile al volante.<br />

Livello 3 – guida semi-autonoma<br />

avanzata<br />

Il terzo livello rappresenta<br />

dal punto di vista tecnico uno<br />

degli scogli da superarare. Il<br />

conducente non è più tenuto a<br />

vigilare costantemente durante<br />

la marcia, ma può dedicarsi ad<br />

altre attività più o meno serenamente.<br />

A questo livello l’autovettura<br />

è in grado di prendere<br />

decisioni in modo autonomo<br />

individuando le condizioni<br />

mutevoli della marcia tramite<br />

sistema ADAS e Intelligenza<br />

Artificiale.<br />

Verso il 2020 sono stati lan-<br />

Fig. 3 - Il portellone posteriore di una Robodrive. Crediti immagine: Jidu.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 7


FOCUS<br />

Fig. 4 - Il Robotaxi della subsidiaria Amazon denominata Zoox. Crediti Immagine: Zoox.<br />

ciati diversi progetti che avevano<br />

l’obiettivo di testare la<br />

fattibilità delle condizioni di<br />

guida automatizzata di terzo<br />

livello, sia su strade urbane<br />

che extraurbane. Primo tra<br />

questi il progetto L3PILOT:<br />

un disegno europeo transnazionale<br />

che attraverso una serie<br />

di case-studies ha raccolto dati<br />

e informazioni rilevanti al fine<br />

di migliorare la guida automatizzata.<br />

Sempre lo stesso anno<br />

alcune case automobilistiche<br />

hanno immesso sul mercato i<br />

primi modelli di vetture a guida<br />

semi-autonoma e avanzata<br />

al fine di implementare test<br />

e incentivarne l’uso a livello<br />

prototipale (Mercedes,Volvo,<br />

Renault, Nissan, Honda,<br />

Fig. 5 - Fig. 5 - Le telecamere esterne della Robodrive di Jidu.<br />

Crediti immagine: Jidu.<br />

BMW, SEAT, etc..). Aldilà di<br />

quanto stanno facendo le case<br />

automobilistiche, che spingono<br />

per portare sul mercato generazioni<br />

futuribili di vetture, la<br />

normativa europea fatica a fare<br />

chiarezza in un settore che crea<br />

non poche difficoltà. Infatti,<br />

molte delle funzioni di terzo<br />

livello non possono essere attivate<br />

in determinati contesti a<br />

causa delle restrizioni connesse<br />

con i rischi stradali per via di<br />

alcune limitazioni del sistema<br />

ADAS e autopilot.<br />

Il 14 luglio <strong>2022</strong> è scaduto<br />

il temine di opposizione alla<br />

Convenzione di Vienna, accordo<br />

internazionale che regola i<br />

codici stradali di tutto il mondo<br />

e nessuno stato membro ha<br />

fatto obiezione. Di conseguenza<br />

sono state ammesse forme<br />

di guida autonoma che devono<br />

però essere approvate dalla<br />

normative nazionali dei singoli<br />

stati membri, secondo quando<br />

prescritto dal nuovo articolo 34<br />

bis.<br />

Le istituzioni stanno cercando<br />

di capire come allineare a livello<br />

locale la vigente normativa<br />

europea, per permettere la circolazione<br />

di vetture con sistemi<br />

avanzati, senza compromettere<br />

però la sicurezza stradale.<br />

Probabilmente si arriverà ad<br />

una risoluzione quando l’adozione<br />

di massa di auto a guida<br />

autonoma sarà alle porte; aspetto<br />

che forzerà gli stati membri<br />

ad una ristrutturazione della<br />

normativa locale ma anche<br />

della viabilità a favore di una<br />

guida semi-autonoma avanzata.<br />

Ad ogni modo a tutti gli effetti<br />

l’era delle guide autonome è<br />

alle porte... tutte interconesse<br />

tra loro?<br />

Livello 4 – Guida altamente<br />

automatizzata<br />

Si tratta di autovetture altamente<br />

automatizzate che non<br />

richiedono quasi alcun tipo di<br />

intervento da parte del conducente/passeggero,<br />

se non in<br />

caso di guasto del sistema o<br />

eventi atmosferici di una certa<br />

entità: in questo caso potrebbero<br />

non essere in grado di<br />

svolgere alcune funzioni base. Il<br />

sistema integrato, però, assume<br />

il controllo permanente solo in<br />

contesti chiusi, come, ad esempio,<br />

le autostrade. Guida autonoma<br />

sì, ma non dappertutto.<br />

In Cina, nei prossimi anni,<br />

si vedranno per le strade di<br />

Pechino i primi Robotaxi effettivamente<br />

operativi con sistema<br />

Nvidia Drive, mentre in<br />

America, a Febbraio 2023, una<br />

partecipata di Amazon denominata<br />

Zoox, ha percorso per<br />

la prima volta nella storia, con<br />

8 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


FOCUS<br />

Figg. 6-7 - Il rivoluzionario sensore per sistemi autonomi di Velodyne Lidar Puck 32M.<br />

Oltre alla funzionalità di percezione con visualizzazione surround brevettata di Velodyne, il<br />

sensore Puck 32MR vanta un raggio d’azione di 120 metri e una campo di visualizzazione<br />

verticale a 40 gradi per permettere la navigazione in ambienti sconosciuti e dinamici. Crediti<br />

Immagine: Velodyne..<br />

i propri Robotaxi, una strada<br />

aperta al pubblico. In Europa,<br />

invece, il 30 Novembre <strong>2022</strong>,<br />

è stata omologata per la prima<br />

volta, dall’Ufficio Federale<br />

dei Trasporti della Germania<br />

(KBA), una funzione di livello<br />

4: il parcheggio senza conducente<br />

(Automated Valet Parking<br />

– AVP). Varie case automobilistiche<br />

hanno preannunciato<br />

il lancio di autovetture a guida<br />

autonoma completamente automatizzate<br />

in contesti chiusi<br />

a partire dal 2024, ma devono<br />

essere anche soddisfatti chiaramente<br />

gli aspetti normativi<br />

e tecnici. Appartengono a<br />

questa classe le concept car del<br />

gruppo Audi, Tesla e Zeekr.<br />

Recentemente è stato lanciato<br />

il concept della ROBO-01 di<br />

Jidu che promette di uscire nel<br />

2023 con una guida autonoma<br />

di quarto livello , senza maniglie,<br />

con controllo vocale, una<br />

sorta di manubrio al posto del<br />

volante e un grande schermo<br />

rettangolare invece del cruscotto.<br />

L’auto monterà a bordo<br />

dodici telecamere esterne e due<br />

LiDAR.<br />

Livello 5 – Guida autonoma<br />

La guida autonoma di livello<br />

5 classifica un veicolo che può<br />

guidare in autonomia in ogni<br />

condizione di traffico, strada<br />

e condizione meteorologica:<br />

quindi non più solo in contesti<br />

chiusi, ed è questa la principale<br />

differenza con il livello 4.<br />

L‘autovettura non sarà perciò<br />

soggetta al geofencing, uno speciale<br />

perimetro virtuale che ne<br />

delimita il raggio d‘azione .<br />

Le tecnologie impiegate nella<br />

guida autonoma<br />

Tra sensori a infrarossi e ultrasuoni,<br />

GNSS, sistemi IMU,<br />

RTK e PPP, Intelligenza Artificiale,<br />

Mappe in HD, IoT,<br />

connettività 5G il ruolo della<br />

geomatica e delle tecnologie<br />

geospaziali nel settore automotive<br />

appare impressionante.<br />

Ruota tutto intorno a queste<br />

tecnologie: ne costituiscono il<br />

paradigma e rappresentano l‘essential<br />

core senza il quale non ci<br />

sarebbe vita per questo settore<br />

in grandissima espansione, che<br />

smuoverà un mercato internazionale<br />

senza precedenti. Si<br />

ritiene che entro il 2030 oltre il<br />

60% delle autovetture avranno<br />

un sistema di guida semi autonoma<br />

di secondo livello.<br />

Mentre i big delll’automotive<br />

accelerano verso un futuro all’avanguardia<br />

con innovazioni che<br />

alimentano la mobilità autonoma,<br />

i consumatori, in un futuro<br />

molto prossimo, compreranno<br />

non solo autovetture ma vere e<br />

proprie esperienze immersive<br />

di mobilità digitale, con una<br />

propria anima e capaci di cambiare<br />

colore, creando una forte<br />

connesione emotiva tra auto e<br />

conducente. Come sottolineato<br />

durante l’ultimo Consumer<br />

Electronics Show 2023 recentemente<br />

svoltasi a Las Vegas.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 9


FOCUS<br />

Fig. 8 - Il Radar di Imaging 4D RoC di Vayyar. Crediti immagine: Vayyar.<br />

LiDAR, radar di Imaging 4D,<br />

video camere e sensori<br />

Acronimo di Light Detection<br />

and Ranging, la tecnologia di<br />

telerilevamento LiDAR impiega<br />

una sorgente ottica che<br />

emette un raggio laser, ultravioletto,<br />

luce visibile o infrarossa<br />

in grado di generare una nuvola<br />

di punti dello spazio circostante<br />

fatta di milioni di punti<br />

laser. Il suo impiego nel campo<br />

dell’automotive è di importanza.<br />

Spesso collocato sul tetto<br />

del veicolo consiste di un<br />

piccolo cilindro composto da<br />

emittore, specchio e ricevitore<br />

che ruota di trecentosessanta<br />

gradi. Quando il raggio torna<br />

al ricevitore viene interpretato<br />

dal computer di bordo<br />

sottoforma di dato, al fine di<br />

realizzare una mappatura 3D di<br />

altissima precisione.<br />

Il LiDAR viene impiegato in<br />

ambito geomatico da circa venti<br />

anni in vari settori per le sue<br />

proprietà oltre il visibile, mentre<br />

nel settore automotive il suo<br />

impiego è piuttosto recente e,<br />

Fig. 9 - Radar svorapposti della tecnologia Arbe (Linx e Phoenix), presentati a CES<br />

2023. Crediti immagine: Arbe.<br />

in particolar modo, almeno inzialmente,<br />

veniva utilizzato solo<br />

ed esclusivamente per realizzare<br />

dei test.<br />

Con il progredire della tecnologia,<br />

l’abbassamento dei<br />

costi e la presa di coscienza<br />

delle capacità visive è diventato<br />

uno strumento sempre più<br />

determinante, trovando una<br />

vasta applicazione nel campo<br />

dell’automotive, promettendo<br />

di rendere la guida autonoma<br />

più sicura ed efficiente.<br />

Il Radar di Imaging 4D ha<br />

cambiato il modo di pensare e<br />

percepire l’ambiente circostante<br />

sulla scia di un sistema già<br />

collaudato da migliaia anni,<br />

impiegando il concetto di ecolocalizzazione<br />

e la misurazione<br />

del tempo di spostamento,<br />

stimando velocità e distanza<br />

anche in caso di movimento<br />

reciproco, al fine di catturare lo<br />

spazio circostante.<br />

La frequenza delle onde elettromagnetiche<br />

di ritorno, leggermente<br />

modificata a causa<br />

dell’effetto doppler, consente il<br />

calcolo della velocità del mezzo<br />

sino ad una distanza massima<br />

di duecento metri. Entrambi i<br />

sistemi LiDAR e Imaging 4D<br />

lavorano all’unisono per fornire<br />

la massima precisione ed accuratezza<br />

al computer di bordo.<br />

La società israeliana Arbe ha<br />

recentemente immesso in commercio<br />

un insieme di radar<br />

sovrapposti capaci di identificare,<br />

classificare e monitorare gli<br />

oggetti elaborando in real-time<br />

i dati acquisiti e generando<br />

una mappatura dell’intero spazio<br />

attorno al veicolo. Tutto<br />

questo consente una migliore<br />

comprensione e consapevolezza<br />

dello spazio limitrofo, aumentando<br />

precisione, sicurezza e<br />

risposta ai potenziali pericoli di<br />

lato o sul retro: i punti morti<br />

sono definitivamente eliminati.<br />

La posizione degli oggetti di interesse,<br />

tracciati senza soluzione<br />

10 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


FOCUS<br />

di continuità spaziale e temporale,<br />

da un dispositivo all’altro,<br />

viene convalidata da differenti<br />

algoritmi di percezione presenti<br />

nei sistemi Linx e Phoenix. Ne<br />

consegue un miglioramento<br />

delle prestazioni in scenari<br />

diversi come, ad esempio, la<br />

marcia nel traffico urbano<br />

congestionato, l’immisione in<br />

autostrada e il monitoraggio<br />

delle corsie vuote per eventuali<br />

manovre di emergenza.<br />

Le driverless car, concept car o<br />

smart car sono dotate anche di<br />

telecamere a lungo raggio che<br />

costituiscono un vero e proprio<br />

apparato visivo del veicolo.<br />

Grazie ad esse infatti il computer<br />

di bordo riceve informazioni<br />

<strong>ancora</strong> più dettagliate, come<br />

la forma esatta degli oggetti<br />

in prossimità del veicolo, ma<br />

anche indicazioni sulla natura<br />

dei colori, elemento fondamentale<br />

per il computer al fine di<br />

comprendere un semaforo o<br />

le luci di posizione. Discorso<br />

analogo vale per la segnaletica<br />

stradale: individuare oggetti nei<br />

dintorni non è sufficiente se le<br />

vetture non sono in grado di<br />

identificarli e comprenderne<br />

il significato. Il computer di<br />

bordo impiega tutti questi dati<br />

ricevuti per comprendere il<br />

mondo circostante fatto di segnali<br />

stradali, semafori oppure<br />

oggetti imprevisti come animali<br />

o pedoni.<br />

Global Navigation Satellite<br />

System: tecnologia RTK, PPP<br />

e piattaforme Inerziali (IMU)<br />

Il Sistema di Navigazione<br />

Satellitare Globale è un sistema<br />

di navigazione terrestre, marittima<br />

e aerea, che impiega una<br />

rete di satelliti in orbita (GPS,<br />

GLONASS, BeiDou, Galileo)<br />

per fornire una localizzazione<br />

accurata. I ricevitori GNSS di<br />

precisione svolgono un ruolo<br />

altrettanto primario al pari del<br />

LiDAR e dei Radar di Imaging<br />

Fig. 10 – Il ciclo di trasmissione dati satellitari al fine di una localizzazione di precisione.<br />

Crediti immagine: BOSCH.<br />

4D, se non superiore, nel posizionamento<br />

delle auto a guida<br />

autonoma: è grazie alla loro alta<br />

accuratezza di precisione che è<br />

possibile ottenere una geolocalizzazione<br />

a livello sub-metrico.<br />

Tuttavia i segnali satellitari subiscono<br />

l’effetto della ionosfera<br />

e della troposfera, causando la<br />

dispersione del segnale ed eventuali<br />

errori. Ne consegue una<br />

“Bosch: non<br />

c’è guida<br />

autonoma senza<br />

localizzazione ad<br />

alta precisione„<br />

limitata applicazione nel campo<br />

della guida autonoma, in<br />

quanto non soddisfano i requisiti<br />

necessari se non fosse per i<br />

servizi di correzione GNSS in<br />

grado di raggiungere una accuratezza<br />

sub-metrica. I dati correttivi<br />

arrivano al veicolo tramite<br />

cloud, satelliti e stazioni<br />

di riferimento terrestri che impiegano<br />

anche tecnologie RTK<br />

(Real Time Kinematic) e PPP<br />

(Precise Point Positioning), ma<br />

anche dai sistemi IMU largamente<br />

utilizzati nella navigazione<br />

marritima e aerea. L‘Unità<br />

di Misura Inerziale migliora la<br />

navigazione monitorando la<br />

dinamica di un mezzo in movimento<br />

mediante accelerometri<br />

e giroscopi: i dati analizzati dal<br />

computer di bordo consentono<br />

di effettuare manovre correttive<br />

in caso di rollio, beccheggio<br />

ed imbardata; quest’ultima è<br />

quella che interessa l’ambito<br />

della guida autonoma. Ad oggi,<br />

sono tante le aziende che hanno<br />

immesso sul mercato a seguito<br />

della crescente domanda commerciale<br />

di un posizionamento<br />

di precisione ricevitori GNSS, i<br />

quali sono tutti concepiti con la<br />

medesima architettura (elevata<br />

efficienza energetica, multi-costellazione<br />

e doppia frequenza),<br />

nonostante lievi differenze.<br />

Mappe in HD, computer di<br />

bordo e Intelligenza artificiale<br />

Le <strong>mappe</strong> in HD sono una<br />

componente essenziale che permettono<br />

al veicolo di spostarsi<br />

in modo sicuro ed efficiente e<br />

completano l’insieme dei sensori<br />

integrati. Uno degli aspetti<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 11


FOCUS<br />

fondamentali nella fornitura di<br />

<strong>mappe</strong> per la guida autonoma<br />

non è tanto la loro creazione<br />

bensì il loro costante aggiornamento:<br />

considerato che la mole<br />

di dati da elaborare e le<br />

modifiche da apportare sono<br />

cospicue, apportarle manualmente<br />

sarebbe impossibile.<br />

Entrano quindi in gioco le<br />

intelligenze artificiali che lavorano<br />

sui sistemi cartografici<br />

apportando le modifiche necessarie<br />

in modo rapido e preciso,<br />

anche con il supporto di personale<br />

tecnico esperto che, allo<br />

stesso tempo, le addestra ad<br />

una totale automazione.<br />

Al fine di raggiungere tale<br />

obbiettivo vengono impiegati<br />

dataset e database che costituiscono<br />

la primaria fonte di<br />

informazioni per le Intelligenze<br />

Artificiali, al fine di migliorare<br />

il processo di apprendimento e<br />

classificazione per automatizzare<br />

la gestione e l’aggiornamento<br />

automatico della Mappa in<br />

HD. Ogni dato derivante dalla<br />

suite di sensori viene trasmesso<br />

al computer di bordo che funge<br />

da sistema nervoso, al fine<br />

di analizzare, comprendere e<br />

inviare al comparto elettromeccanico<br />

le informazioni ricevute<br />

e di optare per una azione piuttosto<br />

che un’altra, sulla base<br />

delle esigenze di guida momentanee.<br />

Dal punto di vista economico<br />

e commerciale bisogna aggiungere<br />

che la messa in opera<br />

di macchine di livello 3 e 4 è<br />

molto costosa e che potrebbe<br />

non raggiungere neanche il 5%<br />

del mercato automotive entro il<br />

2030. D’altra parte, sono tante<br />

le aziende che stanno scommettendo<br />

sul potenziale futuro di<br />

questo mercato e sulle prospettive<br />

di produzione auto senza<br />

conducente o driverless e che<br />

sperano nell’adozione di massa<br />

nel giro di un decennio.<br />

Tuttavia tali sistemi non sembrano<br />

<strong>ancora</strong> capaci di rendersi<br />

autonomi nel traffico urbano,<br />

specialmente se congestionato<br />

o in quelle città le cui arterie<br />

possono essere particolarmente<br />

complesse, come il caso di molte<br />

città italiane. Sembrerebbe<br />

quindi che le AI non siano<br />

<strong>ancora</strong> sufficientemente evolute<br />

per assumere il controllo<br />

dell’autovettura al pari di un essere<br />

umano e che il livello tecnologico<br />

raggiunto dalle auto<br />

driverless, seppur decisamente<br />

all’avanguardia, non sia sufficiente<br />

per i contesti fortemente<br />

antropizzati: si ritengono quindi<br />

fondamentali ulteriori passi<br />

avanti nell’implementazione<br />

della tecnologia AI e di una infrastruttura<br />

adeguata, capace di<br />

consentire la produzione di serie<br />

e di una adozione di massa<br />

nei termini della guida autonoma<br />

propriamente detta.<br />

Tecnologia 5G, IoT<br />

e connettività<br />

Il settore che beneficerà maggiormente<br />

della tecnologia 5G<br />

e IoT sono i sistemi a pilotaggio<br />

remoto, comprese la auto<br />

driverless, in quanto mobilità e<br />

tempi di risposta sono subordinati<br />

alla velocità con cui le<br />

informazioni sono veicolate da<br />

un sistema all’altro: più veloce<br />

è lo scambio di informazioni,<br />

migliore sarà il tempo di risposta.<br />

E una connettività rapida e<br />

scevra da disturbi o interferenze<br />

è alla base di un buon sistema<br />

di comunicazione. Tralasciando<br />

le problematiche cocernenti il<br />

tipo di spettro elettromagnetico<br />

impiegato dalle rete 5G,<br />

che è prossimo a quello usato<br />

da alcuni satelliti per il telerilevamento<br />

e l’osservazione<br />

della terra dal punto di vista<br />

meteorologico, e, quindi, le<br />

possibili interferenze elettromagnetiche<br />

ad essi collegate o<br />

ad altri strumenti appositi che<br />

generano disturbi nello spettro<br />

del 5G, questa tecnologia non<br />

è altro che il ponte di collegamento<br />

tra la suite dei sistemi<br />

di bordo interna al veicolo e<br />

il mondo esterno. La mobilità<br />

avanzata, per arrivare ad una<br />

reale messa in opera, necessita<br />

di una infrastruttura intelligente<br />

fondata sull’interconnessione<br />

tra ambiente interno (sistemi di<br />

bordo e gestione delle auto da<br />

parte delle AI), ambiente esterno<br />

(una viabilità smart fatta<br />

di oggeti in grado di dialogare<br />

tra loro) e l’interazione tra le<br />

autovetture. Insomma, sistemi<br />

capaci di comunicare e interagire,<br />

veicolando l’integrazione<br />

e lo scambio di informazioni,<br />

ma anche l’autoapprendimento<br />

delle AI, grazie ai dati ricevuti e<br />

scambiati tramite infrastrutture<br />

di telecomunicazione, sistemi<br />

satellitari e la rete 5G, tecnologia<br />

che, <strong>ancora</strong> una volta, consente<br />

la connessione delle auto<br />

con altre infrastrutture. Allo<br />

stato attuale il sistema preposto<br />

allo scambio di informazioni<br />

tra infrastrutture e veicoli è la<br />

tecnologia V2X (Vehicle-to-X),<br />

già impiegate da diversi big<br />

dell’automotive. Sono quindi<br />

in corso di sviluppo sistemi<br />

operativi capaci di raccogliere<br />

big data utili a migliorare gli attuali<br />

algoritmi di apprendimento,<br />

ma anche in grado di integrare<br />

periferiche e dispositivi<br />

interconnessi tra loro. Il ruolo<br />

del 5G è quindi essenziale per<br />

aumentare la capacità di elaborazione<br />

delle auto driverless,<br />

l’esperienza di guida del conducente<br />

e la sicurezza on the road.<br />

Un altro aspetto rilevante, circa<br />

la connettività delle auto,<br />

sono i servizi cloud, offerti dal<br />

mondo dell’IoT soprattutto in<br />

termini di prevenzione e mitigazione<br />

del rischio:<br />

4 Sistema di sicurezza contro<br />

il furto: un dispositivo<br />

connesso rende subito rin-<br />

12 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


FOCUS<br />

Fig. 11 - La piattaforma di connessione Hexagon - ZF ProConnect, forse una delle migliori soluzioni attualmente sul mercato.<br />

Crediti Immagine: ZF..<br />

tracciabile il veicolo rubato,<br />

impedendone l’accensione<br />

e inviando alle forze dell’ordine<br />

le necessarie informazioni<br />

al fine di ritrovare il<br />

mezzo;<br />

4 Rapidità di intervento in<br />

caso di incidente: questo è<br />

sicuramente uno degli aspetti<br />

più importanti. Il dispositivo<br />

di bordo, capace di rilevare<br />

una collisione in modo<br />

automatico e in tempo<br />

reale, invia una segnalazione<br />

alle autorità competenti con<br />

tutte quelle informazioni<br />

utili a coaudiovare le attività<br />

di intervento, supporto e<br />

recupero nella salvaguardia<br />

di vite umane;<br />

4 Assistenza Stradale: le tecnologie<br />

IoT comunicano in<br />

particolare gli interventi di<br />

manutenzione programamata<br />

sulla base di parametri<br />

preimpostati. Inoltre possono<br />

contribuire in modo<br />

decisivo ad una concreta<br />

applicazione del concetto<br />

di manutenzione predittiva,<br />

grazie alla potenza computazionale<br />

dei sistemi di edge<br />

computing, che, tramiite<br />

analisi dei parametri del veicolo,<br />

individuino eventuali<br />

criticità.<br />

4 Scatole nere: a fini assicurativi<br />

e di attribuzione delle<br />

responsabilità in caso di incidente.<br />

Tra i progetti più rilevanti, recentemente<br />

lanciati sul futuro<br />

del 5G nell’ambito della Smart<br />

Mobility, il Progetto Europeo<br />

5G Carmen, finanziato dalla<br />

Commissione Europea e coordinato<br />

dalla Fondazione Bruno<br />

Kessler sperimenta funzioni e<br />

servizi innovativi per l’automotive<br />

in Europa, ponendo le basi<br />

per la realizzazione del “futuro<br />

ecosistema digitale e del sistema<br />

di trasporto intelligente abilitati<br />

dalla connettività 5G e dall’infrastrutture<br />

edge-cloud”.<br />

Un altro progetto di grande<br />

interesse dal punto di vista<br />

anche del geospatial e della<br />

connettività è Hyper 5G: un<br />

progetto di durata biennale<br />

finanziato dall’Agenzia Spaziale<br />

Europea, cui partecipano<br />

la società GRED (Geomatics<br />

Research and Development) e<br />

il politecnico di Milano assieme<br />

alla collaborazione di Vodafone.<br />

L’obbiettivo è la realizzazione di<br />

sistemi ibridi di posizionamento<br />

capaci di utilizzare simultaneamente<br />

la rete 5G e il GNSS,<br />

integrando il loro funzionamento<br />

in un sistema di posizionamento<br />

estremamente preciso<br />

e veloce, che renderà i mezzi<br />

a pilotaggio remoto capaci di<br />

muoversi anche in ambienti<br />

piuttosto complessi quali agglomerati<br />

urbani, contesti ad elevata<br />

densità antropica e on-thesky.<br />

Il progetto mira a definire<br />

algoritmi e software necessari<br />

per la fusione dei segnali terrestri<br />

con quelli satellitari: l’impiego<br />

ibrido della rete GNSS e<br />

5G da parte dei mezzi a guida<br />

autonoma sarà particolarmente<br />

rilevante soprattutto nel passaggio<br />

dagli ambienti chiusi<br />

a quelli aperti e viceversa.<br />

Quindi un posizionamento di<br />

precisione sempre più accurato<br />

che mira a realizzare soluzioni<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 13


FOCUS<br />

innovative per il mondo Intelligent<br />

Transportation Systems<br />

e della mobilità sostenibile e<br />

servizi avanzati drone-based per<br />

il monitoraggio dei trasporti. Il<br />

progetto Hyper 5G è parte del<br />

programma Navisp Element 2<br />

dell’Agenzia Spaziale Europea,<br />

il cui obbiettivo è mantenere<br />

alta la competitività dell’industria<br />

europea nel settore Positioning<br />

Navigation e Timing.<br />

Secondo alcune fonti non<br />

confermate sembrerebbe che<br />

le stesse case automobilistiche<br />

siano propense a diventare<br />

gestori dei network 5G – a<br />

riprova dell’importanza di<br />

questa tecnologia - che sono<br />

<strong>ancora</strong> in fase di realizzazione<br />

sui territori nazionali. Ad oggi<br />

uno degli anelli mancanti verso<br />

una reale diffusione di massa<br />

dell’automotive. Ne consegue<br />

il rischio di uno strapotere dei<br />

big dell’automotive…<br />

Il servizio ad alta precisione<br />

(HAS) di Galileo è finalmente<br />

operativo<br />

Di recente, il commissario europeo<br />

per il Mercato Thierry<br />

Breton ha finalmente annunciato<br />

la piena operatività del<br />

servizio ad alta precisione<br />

(High Accuracy Service) di<br />

Galileo. La messa in funzione<br />

del nuovo servizio innovativo<br />

del sistema globale di navigazione<br />

dell’Unione Europea<br />

(HAS) segna un grande passo<br />

avanti nel posizionamento di<br />

precisione: con una precisione<br />

orizzontale inferiore ai venti e<br />

una verticale inferiore ai quaranta<br />

centrimentri raggiunge<br />

una precisione sub-metrica nella<br />

maggior parte delle regioni<br />

del mondo. Il servizio è inoltre<br />

disponibile gratuitamente per<br />

chiunque disponga di un ricevitore<br />

in grado di elaborare le<br />

correzioni HAS trasmesse nella<br />

banda E-6 e via Internet.<br />

"Con il servizio HAS di<br />

Galileo siamo pronti<br />

a scatenare tutte le<br />

potenzialità di nuove<br />

tecnologie come i droni<br />

e ad avvicinare la guida<br />

autonoma alla realtà» ha<br />

detto Rodrigo da Costa,<br />

Direttore esecutivo<br />

dell’EUSPA"<br />

Le correzoni aggiuntive sono<br />

trasmesse a ricevitori compatibili<br />

in tempo reale. Il nuovo<br />

sistema ad alta precisione di<br />

Galileo presenta due livelli di<br />

servizi:<br />

4 Il primo corregge le orbite e<br />

gli errori di orbita e dell’orologio<br />

atomico e i disturbi<br />

interni del segnale per ogni<br />

satellite della costellazione;<br />

4 Il secondo livello di servizio<br />

combinerà le correzioni delle<br />

orbite dei satelliti e degli<br />

orologi atomici a ulteriori<br />

rettifiche atmosferiche grazie<br />

alle stazioni di terra.<br />

Il messaggio di correzione HAS<br />

integrato nella banda E-6, come<br />

già detto, è recepibile solo da<br />

alcuni ricevitori con particolari<br />

caratteristiche, quindi non è attualmemente<br />

accessibile tramite<br />

smartphone o per il mercato<br />

di larga scala, tuttavia è reso<br />

disponibile anche via Internet:<br />

un altro passo fondamentale<br />

verso l’adozione di massa di<br />

una precisione senza precedenti<br />

che apre nuovi sviluppi per il<br />

mercato dei dispositivi (anche<br />

smartphone) che abiliteranno<br />

questo servizio.<br />

Con questi nuovi servizi Galileo<br />

diventa innegabilmente il più<br />

preciso Sistema di Navigazione<br />

Satellitare Globale.<br />

Il Programma EUSPA indirizza<br />

il servizio HAS di Galileo verso<br />

quel comparto di mercato che<br />

riguarda sia la mobilità autonoma<br />

che i settori che impiegano<br />

un posizonamento di precisione,<br />

ad oggi indispensabile per<br />

ogni mezzo di spostamento<br />

conosciuto o dispositivo che<br />

necessita di una georeferenziazione.<br />

Dunque applicazioni nel<br />

settore dei trasporti, dell’agricoltura<br />

di precisione, geodesia,<br />

prospezione delle risorse sino ai<br />

settori emergenti come appunto<br />

la guida autonoma, robotica,<br />

droni, realtà aumentata, gaming,<br />

e così via.<br />

"Rispetto al Galileo Open<br />

Service, le correzioni vengono<br />

messe a disposizione molto rapidamente<br />

e molto spesso, con un<br />

aggiornamento per le orbite<br />

satellitari ogni 30 secondi e per<br />

gli orologi satellitari ogni 10<br />

secondi“ ha detto Daniel Blonksi,<br />

ingegnere responsabile delle<br />

prestazioni del sistema Galileo<br />

dell‘ESA."<br />

Insomma, sembrerebbe che<br />

il nuovo servizio apra enormi<br />

possibilità sia in termini di<br />

sviluppo commerciale che di<br />

innovazione tecnologica e che<br />

diventi un pilastro fondamentale<br />

verso la totale automazione<br />

della mobilità.<br />

14 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


FOCUS<br />

SITOGRAFIA<br />

https://www.euspa.europa.eu/5g-e-gnss-al-%e2%80%9cmotore%e2%80%9d-ibrido-made-italy-la-guida-autonoma<br />

https://it.wikipedia.org/wiki/5g<br />

https://www.gsc-europa.eu/sites/default/files/sites/all/files/galileo-has-sdd_v1.0.pdf<br />

https://www.treccani.it/vocabolario/a-guida-autonoma<br />

https://www.motorisumotori.it/bmw-collabora-con-here-per-la-guida-autonoma-negli-usa-e-in-canada/78207<br />

https://motori.quotidiano.net/autoguidaautonoma/guida-autonoma-non-realta-nel-2030-60-dei-veicoli-sara.htm<br />

https://www.wired.it/article/auto-guida-autonoma-convenzione-vienna-regole-14-luglio/<br />

https://www.ai4business.it/news/ces-2023-presentato-un-radar-a-360-gradi-per-i-veicoli-a-guida-autonoma/<br />

https://www.lastampa.it/motori/<strong>2022</strong>/11/30/news/parcheggio_senza_conducente_prima_omologazione_di_livello_4-12278552/<br />

https://www.repubblica.it/tecnologia/2023/01/28/news/auto_a_guida_autonoma_e_droni_la_svolta_arriva_dalla_<br />

tecnologia_5g-385305501/<br />

https://www.dmove.it/news/guida-autonoma-di-livello-4-niente-maniglie-e-ci-sono-i-comandi-vocali-la-robocar-di-jidu-baiduarriva-nel-2023<br />

https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/le-navi-a-guida-autonoma-prendono-il-largo-prospettive-e-rischi-da-mitigare/<br />

https://limesclubfirenze.com/<strong>2022</strong>/07/04/focus-cina-10-lo-sviluppo-cinese-nella-tecnologia-dual-use/<br />

https://www.startmag.it/smartcity/arriva-dalla-cina-la-prima-nave-portadroni-al-mondo/<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Tecnologie; mobilità autonoma; GNSS; IoT; LiDAR; geospatial; geomatica; <strong>mappe</strong>; posizionamento di precisione; sensori<br />

ABSTRACT<br />

The article outlines an overview of the technologies used in autonomous mobility and the role of geomatics and geospatial technologies for<br />

a safe and efficient autonomous driving. Some of the latest technological innovations developed by autonomous car manufacturers are also<br />

illustrated.<br />

AUTORE<br />

Valerio Carlucci<br />

Redattore Rivista <strong>GEOmedia</strong><br />

10 – 11 maggio<br />

2023<br />

ROMA<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 15<br />

www.esriitalia.it


REPORT<br />

4 falsi miti da sfatare<br />

sul Reality Capture<br />

A cura di Teorema<br />

Teorema Milano, BLK Leica<br />

Premium Partner, è un’azienda<br />

specializzata nella distribuzione<br />

di strumenti per il rilievo<br />

tridimensionale. L’utilizzo della<br />

rappresentazione digitale di modelli<br />

in 3D sta acquisendo sempre più<br />

importanza nel documentare i<br />

processi di costruzione di edifici,<br />

ma anche in molti altri settori.<br />

Con l’aumentare della popolarità,<br />

possono però crearsi anche delle<br />

false idee.<br />

In tutto il mondo, la tecnologia<br />

di acquisizione della<br />

realtà sviluppata da Leica<br />

Geosystems ha dotato molti<br />

progetti di uno sguardo sul<br />

futuro. Sono lontani i giorni in<br />

cui si prendevano misure in un<br />

cantiere con un metro a nastro,<br />

si trascorrevano ore intere a<br />

elaborare numeri e a raccogliere<br />

dati a mano, punto per punto. Il<br />

Reality Capture è nata da tecnologie<br />

innovative fuse insieme per<br />

acquisire dataset digitali. Questa<br />

tecnologia ha permesso gli<br />

utenti di implementare milioni<br />

di informazioni direttemente<br />

nel processo di digitalizzazione<br />

col fine di realizzare modelli 3D<br />

completi.<br />

Il Reality Capture si è trasformato<br />

in uno strumento per<br />

catturare il mondo circostante<br />

trasformandolo in una informazione<br />

gestibile digitalmente<br />

(dati, nuvole di punti) oltre ad<br />

istantanee statiche piatte e bidimensionali.<br />

Ora siamo in grado<br />

di acquisire gemelli digitali in<br />

3D, noti anche come realtà digitali:<br />

repliche di oggetti, persone<br />

o luoghi nel mondo fisico creati<br />

in forma digitale.<br />

Dalla realizzazione dei Digital<br />

Twin ci siamo evoluti verso una<br />

Smart Digital Reality che porta<br />

autonomia al gemello digitale<br />

per trasformarne la funzione e<br />

l'utilità. Utilizzando tecnologie<br />

come l'apprendimento automatico<br />

e l'intelligenza artificiale<br />

(AI), possiamo creare sistemi per<br />

ridurre, o addirittura eliminare,<br />

l'intervento umano e sviluppare<br />

flussi di lavoro dinamici che<br />

integrino i giusti dati, nel giusto<br />

posto e al momento giusto.<br />

Gli utenti possono sfruttare i<br />

dati per consentire l'autonomia<br />

delle loro applicazioni per risolvere<br />

i problemi, aumentando<br />

l'efficienza, la produttività, la<br />

qualità e la sicurezza in tutti i<br />

settori.<br />

Tuttavia, con l'evolversi della<br />

tecnologia di acquisizione della<br />

realtà e la sua crescente diffusione,<br />

si sono creati alcuni falsi<br />

miti che vedremo in questo<br />

articolo.<br />

La cattura della realtà è solo<br />

un'altra espressione della<br />

scansione laser (FALSO)<br />

Probabilmente, il più grande<br />

malinteso è che l'acquisizione<br />

della realtà e la scansione laser<br />

3D siano la stessa cosa. La verità<br />

è che la scansione laser è solo<br />

una parte della cattura della<br />

realtà.<br />

Tutto è iniziato quando Leica<br />

Geosystems ha creato la soluzione<br />

Leica RTC360 3D<br />

Reality Capture nel 2018.<br />

Nuova sul mercato, questa<br />

soluzione ha aperto nuovi<br />

scenari, in particolare su siti di<br />

progetti complessi dove erano<br />

necessarie rappresentazioni 3D<br />

accurate e affidabili. Consen-<br />

16 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


REPORT<br />

tendo di documentare e catturare<br />

ambienti in 3D. La soluzione<br />

ha aiutato gli utenti a catturare,<br />

pre-registrare ed esaminare automaticamente<br />

i dati di scansione<br />

e immagine direttamente in<br />

loco. Nel complesso, è diventata<br />

una soluzione rapida, precisa e<br />

semplice da usare per catturare la<br />

realtà, migliorando l'efficienza e<br />

la produttività non solo sul campo<br />

ma anche in ufficio.<br />

Numerosi professionisti coinvolti<br />

nei più svariati progetti<br />

hanno cominciato a utilizzare la<br />

tecnologia di Leica Geosystems<br />

per acquisire e documentare<br />

digitalmente il mondo reale.<br />

Ad esempio, il progetto di costruzione<br />

del porto di Hyosung<br />

Vina Chemicals nella provincia<br />

vietnamita di Ba Ria – Vung Tau<br />

ha richiesto una combinazione<br />

di dati provenienti da diversi<br />

dispositivi tra cui stazioni totali,<br />

sistemi GNSS e laser scanner 3D<br />

restituendo una realtà digitale<br />

dell’infrastruttura del porto. La<br />

perfetta integrazione tra strumenti,<br />

competenze e soluzioni<br />

software di Leica Geosystems<br />

ha consentito l’interscambio dei<br />

dataset tra il team sul campo,<br />

lo staff in ufficio e gli operatori<br />

fuori sede per l'elaborazione<br />

finale.<br />

Oggi, la tecnologia di Reality<br />

Capture si muove rapidamente<br />

verso il futuro: infatti il livello<br />

raggiunto da questa tecnologia<br />

consente una quasi del tutto<br />

completa acquisizione autonoma<br />

dei dati. La serie Leica BLK è un<br />

ottimo esempio di quanto appena<br />

detto associato alle potenzialità<br />

delle AI: un binomio capace<br />

di realizzare realtà digitali di gran<br />

lunga superiori al panorama<br />

tecnologico sino a poco tempo<br />

fa messo in campo: nel mondo<br />

di oggi, gli UAV (Unmanned<br />

Aerial Vehicle) e i cani robotici<br />

si muovono liberamente e viaggiano<br />

senza limiti, scansionando<br />

ed elaborando i dati per creare<br />

risultati di alta qualità, approfondimenti<br />

precisi ed esperienze<br />

coinvolgenti. Comunque si scelga<br />

di costruire la propria realtà<br />

digitale, ci vuole molto di più di<br />

un semplice scanner laser 3D per<br />

realizzarla.<br />

La tecnologia di acquisizione<br />

della realtà è ingombrante e<br />

poco maneggevole: non permette<br />

di accedere ad aree difficili<br />

da raggiungere (FALSO)<br />

Prendiamo ad esempio il Leica<br />

Pegasus Backpack Wearable<br />

Mobile <strong>Mapping</strong> Solution: è<br />

una pluripremiata piattaforma di<br />

acquisizione facilmente indossabile<br />

che raccoglie dati sia di interni<br />

che di esterni nonché delle<br />

profondità sottosuolo. Per utilizzarlo,<br />

è sufficiente indossarlo<br />

sulla schiena proprio come uno<br />

zaino e iniziare a camminare. Ne<br />

consegue una ampia versatilità<br />

in ogni tipo di contesto: il compagno<br />

perfetto per missioni di<br />

acquisizione dati rapide e regolari,<br />

anche in aree remote e difficili<br />

da raggiungere.<br />

Leica Geosystems fornisce anche<br />

ricavitori GNSS intelligenti,<br />

compatte e leggere per un posizionamento<br />

di precisione accurato<br />

e affidabile. Ad esmpio, Il<br />

rover GNSS RTK Leica GS18I<br />

con posizionamento visivo, è un<br />

rover RTK GNSS versatile e di<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 17


REPORT<br />

livello topografico progettato<br />

con al centro i professionisti<br />

del rilevamento. La soluzione<br />

consente le correzioni delle informazioni<br />

satellitari disturbate<br />

dall’atmosfera e permette agli<br />

utenti di misurare punti che in<br />

precedenza erano troppo difficili<br />

da raggiungere, senza l'onboarding<br />

di apparecchiature ingombranti<br />

e dispendiose in termini<br />

di tempo. La "I" nel GS18 I sta<br />

per imaging, perché è un dispositivo<br />

così potente che consente<br />

agli utenti di misurare esattamente<br />

ciò che vedono, proprio<br />

come nella vita reale.<br />

I dispositivi di cattura della<br />

realtà si sono evoluti fino a diventare<br />

così portatili che alcuni<br />

possono persino essere tenuti<br />

in una mano. Lo scanner laser<br />

per l’imaging portatile Leica<br />

BLK2GO, ad esempio, consente<br />

agli utenti di rilevare il mondo<br />

circostante, generando un modello<br />

digitale 3D mentre camminano<br />

tenendo il dispositivo in<br />

mano come una torcia. Grazie<br />

alla sua compattezza, leggerezza<br />

e facilità d’uso è particolarmente<br />

impiegato dai professionisti di<br />

settore in ambienti chiusi.<br />

Il Leica BLK2FLY (Autonomous<br />

Flying Laser Scanner) invece è<br />

il primo drone al mondo autonomo<br />

con LiDAR integrato che<br />

raggiunge dall’alto aree che prima<br />

erano impossibili da catturare.<br />

Una tecnologia di questo tipo<br />

sta diventando di dimensioni<br />

sempre più ridotte e più trasportabile;<br />

e consente all’utilizzatore<br />

di espandere sempre di più il<br />

proprio campo di azione aprendo<br />

al professionista un numero<br />

superiore di porte e possibilità<br />

professionali.<br />

È necessaria una licenza e<br />

una formazione specialistica<br />

per utilizzare il Reality Capture<br />

(FALSO)<br />

Le nuove tecnologie di Reality<br />

Capture ad oggi disponibili sul<br />

18 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong><br />

mercato semplificano nettamente<br />

il processo di raccolta,<br />

gestione, classificazione, elaborazione<br />

e processamento dei<br />

dati. BLK2GO è così facile da<br />

usare che non richiede un operatore<br />

addestrato per gestirlo.<br />

L'utente preme un pulsante per<br />

accenderlo, percorre il percorso<br />

desiderato e acquisisce milioni<br />

di misurazioni accurate dello<br />

spazio intorno a sé in 3D: non<br />

ha nemmeno bisogno di un<br />

treppiede. Ciò significa che quasi<br />

chiunque può usarlo, rendendolo<br />

l'attrezzatura perfetta per gli<br />

utenti senza licenza o formazione<br />

specialistica. Un altro esempio<br />

è il Leica BLK360 Imaging<br />

Laser Scanner che può essere<br />

azionato autonomamente da<br />

remoto e premendo un pulsante.<br />

Collegato all'app per dispositivi<br />

mobili Leica Cyclone FIELD<br />

360, l'acquisizione dei dati con<br />

BLK360 Imaging Laser Scanner<br />

può essere visualizzata sul campo<br />

e pre-registrata automaticamente<br />

per accelerare i tempi di elaborazione<br />

e processamento dei dati<br />

in ufficio.<br />

La cattura della realtà è utilizzata<br />

solo nel settore delle<br />

costruzioni (FALSO)<br />

I nuovi utenti e i meno esperti<br />

stanno comprendendo i punti di<br />

forza e molteplicità d’uso della<br />

tecnologia di Reality Capture e<br />

stanno adottando queste nuove<br />

soluzioni per l'acquisizione della<br />

realtà in moltri altri settori,<br />

oltre a quello delle costruzioni.<br />

Forze di polizia, architetti, agenti<br />

immobiliari, cineasti, enti<br />

governativi, gestori di miniere,<br />

progettisti e operatori di impianti<br />

e molti altri stanno sfruttando<br />

i vantaggi del Reality Capture,<br />

diffondendo queste soluzioni<br />

sempre in ambiti di lavoro. Gli<br />

ambiti di applicazione del Reality<br />

Capture al fine di realizzare<br />

una Smart Digital Reality sono<br />

virtualmente infinite: queste<br />

nuove tecnologie associate ai<br />

sistemi informatici tipo intelligenze<br />

artificiali sono alla base dei<br />

sistemi autonomi nella logistica,<br />

nella produzione alimentare, nei<br />

viaggi e persino nella vendita al<br />

dettaglio. Non passerà molto<br />

tempo prima di vedere una trasformazione<br />

nel modo in cui i<br />

gemelli digitali saranno integrati<br />

nella nostra vita quotidiana. La<br />

verità è che tutti i settori richiedono<br />

gemelli digitali funzionanti<br />

e aggiornati per far progredire<br />

ciò che è stato fatto prima. Sebbene<br />

le capacità della tecnologia<br />

di acquisizione della realtà possano<br />

sembrare inverosimili, hanno<br />

creato una nuova verità che il<br />

mondo potrà esplorare in un futuro<br />

molto prossimo.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Reality capture; scansione laser; Digital<br />

Twin; Smart digital reality; mobile mapping;<br />

BLK<br />

ABSTRACT<br />

Teorema Milano, BLK Leica Premium Partner, is a<br />

company specialized in the distribution of tools for<br />

three-dimensional surveying. The use of the digital<br />

representation of 3D models is gaining more and<br />

more importance in documenting building construction<br />

processes, but also in many other areas. However,<br />

as popularity increases, false ideas can also arise.<br />

All over the world, reality capture technology developed<br />

by Leica Geosystems has given many projects<br />

a glimpse into the future. Long gone are the days of<br />

recording construction site conditions with a tape<br />

measure, spending hours crunching numbers and collecting<br />

data by hand, point by point. Reality capture<br />

was born out of existing and new innovative technologies<br />

fused together to capture digital datasets. This<br />

technology has allowed users to implement millions<br />

of pieces of information directly into the digitization<br />

process in order to create complete 3D models.<br />

Reality Capture has turned into a tool for capturing<br />

the surrounding world by transforming it into digitally<br />

manageable information (data, point clouds) as<br />

well as flat and two-dimensional static snapshots. We<br />

are now able to capture 3D digital twins, also known<br />

as digital realities: replicas of objects, people or places<br />

in the physical world created in digital form.<br />

Since the creation of the Digital Twins we have<br />

evolved towards a Smart Digital Reality that brings<br />

autonomy to the digital twin to transform its function<br />

and utility. Using technologies such as machine<br />

learning and artificial intelligence (AI), we can create<br />

systems to reduce, or even eliminate, human intervention<br />

and develop dynamic workflows that integrate<br />

the right data, in the right place and at the right time.<br />

Users can leverage data to empower their applications<br />

to self-resolve problems, increasing efficiency, productivity,<br />

quality and safety across industries. However, as<br />

reality capture technology evolves and becomes more<br />

widespread, some false myths have been created that<br />

we will see in this article.<br />

AUTORE<br />

A cura di Teorema<br />

Milano<br />

info@geomatica.it<br />

https://www.geomatica.it/


AMPERE<br />

a a GNSS-based integrated platform<br />

for for energy decision makers<br />

AMPERE Working Group in Santo Domingo<br />

AMPERE PARTNERS<br />

Barrio Los Tres Brazos<br />

Santo Domingo Este<br />

Asset <strong>Mapping</strong> Platform Platform for<br />

Emerging CountRies Electrification<br />

Emerging CountRies Electrification<br />

Despite global electrification rates are significantly progressing, the<br />

Despite access global to electricity electrification in emerging rates countries are significantly is still far from progressing, being achieved. the access<br />

Indeed, the challenge facing such communities goes beyond the lack of<br />

to electricity infrastructure emerging assets; what countries is needed is is still a holistic far from assessment being achieved. of the<br />

energy demand and its expected growth over time, based on an accurate<br />

Indeed, assessment the challenge of deployed facing resources such communities and their maintenance goes beyond status. the lack of<br />

infrastructure assets; what is needed is a holistic assessment of the energy<br />

demand and its expected growth over time, based on an accurate<br />

assessment of deployed resources and their maintenance status.<br />

AMPERE Consortium<br />

www.h2020-ampere.eu<br />

AMPERE project has received funding from the European GNSS Agency (grant<br />

agreement No 870227) under the European Union’s Horizon 2020 research and<br />

innovation programme.


GEOMATICA E ROBOTICA<br />

SLAM, INTELLIGENZA ARTIFICIALE<br />

E ROBOTICA PER LA MAPPATURA<br />

DI AMBIENTI AFFOLLATI<br />

di Eleonora Maset<br />

e Lorenzo Scalera<br />

La contaminazione tra<br />

fotogrammetria e computer<br />

vision è un processo<br />

che ha avuto inizio almeno<br />

un decennio fa e si<br />

trova ora in una fase matura,<br />

sebbene non <strong>ancora</strong><br />

completa. Inoltre, stiamo<br />

attualmente assistendo<br />

all'ingresso di tecnologie<br />

derivanti dalla robotica<br />

nel campo della topografia,<br />

come ad esempio i<br />

sistemi portatili di mappatura<br />

mobile (MMS – Mobile<br />

<strong>Mapping</strong> Systems).<br />

Infatti, il caso di un operatore<br />

umano equipaggiato con<br />

sensori laser o telecamere<br />

che si muove nell’ambiente allo<br />

scopo di effettuare un rilievo è<br />

del tutto analogo a quello di un<br />

robot che si muove in un ambiente<br />

sconosciuto per ottenerne<br />

una rappresentazione spaziale<br />

(mappatura). Una differenza è<br />

che il robot, per potersi muovere,<br />

deve contemporaneamente risolvere<br />

il problema di localizzazione<br />

all’interno di quell’ambiente<br />

sconosciuto, ovvero il problema<br />

noto come SLAM (Simultaneous<br />

Localization And <strong>Mapping</strong>).<br />

Fig. 1 - Robot mobile utilizzato all'Università degli Studi di Udine per il rilievo autonomo.<br />

I sistemi di mappatura portatili,<br />

abbinati alla tecnologia SLAM,<br />

hanno recentemente rivoluzionato<br />

il rilievo in ambienti privi<br />

di segnale satellitare GNSS,<br />

spinti dalla crescente richiesta di<br />

modelli 3D aggiornati e ad alta<br />

risoluzione di edifici e infrastrutture<br />

(Maset et al., <strong>2022</strong>). Oggi,<br />

un operatore può semplicemente<br />

portare o “indossare” lo strumento<br />

di rilievo mentre cammina<br />

attraverso la zona di interesse<br />

per ottenere una nuvola di punti<br />

dell’ambiente circostante, punto<br />

di partenza fondamentale per la<br />

creazione di gemelli digitali (digital<br />

twins) e la ricostruzione del<br />

modello BIM degli edifici. Un ulteriore<br />

passo verso l’automazione<br />

delle operazioni di rilevamento<br />

può essere fatto grazie alla robotica<br />

e all’intelligenza artificiale.<br />

I robot mobili, o droni terrestri,<br />

dotati di strumenti per il rilievo,<br />

sono infatti sempre più utilizzati<br />

per la digitalizzazione degli edifici<br />

(Adán et al., 2019, Maset et<br />

al., <strong>2022</strong>). Guidati da remoto<br />

o autonomi nella navigazione,<br />

queste soluzioni rappresenteran-<br />

no nel prossimo futuro un aiuto<br />

fondamentale per un rilevamento<br />

più efficiente, veloce e preciso.<br />

Nonostante i grandi passi<br />

compiuti dalla geomatica e dalla<br />

robotica in questo settore negli<br />

ultimi anni, sono <strong>ancora</strong> molti<br />

i problemi che devono essere affrontati<br />

e che richiedono miglioramenti<br />

significativi della tecnologia<br />

e degli algoritmi, per poter<br />

garantire una diffusione capillare<br />

dei sistemi di scansione autonomi.<br />

Come suggerito da Adán et<br />

al. (2019), gli sforzi dovrebbero<br />

concentrarsi sull’analisi quantitativa<br />

della precisione dei modelli<br />

3D ottenibili con tali sistemi<br />

(punto cruciale per un loro impiego<br />

per finalità topografiche),<br />

sull’implementazione di algoritmi<br />

di pianificazione del percorso<br />

più efficienti dal punto di vista<br />

computazionale, e sull’aumento<br />

del grado di autonomia delle<br />

piattaforme robotiche mobili<br />

in scenari complessi e dinamici.<br />

Infatti, i sistemi di mappatura<br />

robotici vengono principalmente<br />

testati in ambienti interni spesso<br />

vuoti, statici e senza la presenza di<br />

20 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


GEOMATICA E ROBOTICA<br />

persone. Durante la scansione<br />

di un edificio o di un ambiente<br />

indoor, una delle principali<br />

fonti di incertezza e di lacune<br />

nei dati è legata alle occlusioni,<br />

che si generano ad esempio per<br />

la presenza di arredamento e oggetti<br />

in generale. Per limitare tali<br />

problematiche, è ovviamente<br />

necessario effettuare molte scansioni<br />

da punti di vista differenti.<br />

Il problema diventa ancor più<br />

complesso quando sono presenti<br />

delle persone, potenzialmente<br />

in movimento. Per questo motivo,<br />

nell’ambito dei sistemi di<br />

mappatura autonomi basati su<br />

robot mobili, è fondamentale<br />

sviluppare tecniche di acquisizione<br />

che consentano di evitare<br />

ostruzioni e, al tempo stesso,<br />

di rimuovere automaticamente<br />

oggetti indesiderati dalla mappa<br />

finale.<br />

A tal fine, all’Università degli<br />

Studi di Udine è stato recentemente<br />

proposto un sistema di<br />

rilievo basato su un robot mobile<br />

autonomo equipaggiato<br />

con un sensore LiDAR e una<br />

fotocamera RGB, in grado di<br />

gestire la presenza delle persone<br />

(Figura 1). Grazie ad un approccio<br />

basato sull’intelligenza artificiale<br />

e, più nello specifico, su<br />

tecniche di deep learning, viene<br />

identificata automaticamente la<br />

posizione delle persone nell’ambiente<br />

rilevato, e pianificato un<br />

nuovo percorso che porta il robot<br />

a scansionare le zone occluse,<br />

al fine di ottenere una nuvola<br />

di punti completa dell’area di<br />

interesse (Tiozzo Fasiolo et al.,<br />

<strong>2022</strong>).<br />

Più nel dettaglio, il processo si<br />

articola nei tre passaggi principali<br />

seguenti (e può essere ripetuto<br />

fino a quando non si ottiene<br />

una nuvola di punti completa<br />

e priva di persone):<br />

1. Rilievo iniziale dell’area. Un<br />

primo modello basato sui<br />

dati del sensore LiDAR viene<br />

acquisito grazie al robot<br />

Fig. 2 - Esempio di riconoscimento di persone su un’immagine tramite rete neurale CNN.<br />

mobile che esplora autonomamente<br />

l’ambiente, muovendosi<br />

verso zone non <strong>ancora</strong> mappate<br />

utilizzando un algoritmo<br />

di ricerca della frontiera.<br />

Simultaneamente, la fotocamera<br />

acquisisce le immagini<br />

dell’ambiente, potenzialmente<br />

affollato.<br />

2. Individuazione delle persone.<br />

Contestualmente all’esplorazione,<br />

l’identificazione delle<br />

persone viene effettuata sulle<br />

immagini RGB sfruttando una<br />

Rete Neurale Convoluzionale<br />

(CNN) sviluppata per la rilevazione<br />

degli oggetti (Figura<br />

2). Integrando quindi opportunamente<br />

le informazioni<br />

sulla posizione delle persone<br />

nelle immagini, i relativi valori<br />

di distanza misurati dal<br />

sensore LiDAR, la posa del<br />

robot mobile ottenuta tramite<br />

Fig. 3 - Esempio di ambiente mappato autonomamente dal sistema robotico mobile.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 21


GEOMATICA E ROBOTICA<br />

Fig. 4 - Nuvola di punti dell’ambiente rilevato ottenuta in presenza di persone.<br />

Fig. 5 - Nuvola di punti finale dopo la rimozione automatica dei punti corrispondenti<br />

alle persone e la successiva rimappatura delle aree precedentemente occluse.<br />

un algoritmo SLAM e le trasformazioni<br />

relative note tra i<br />

sistemi di riferimento del sensore<br />

LiDAR, della fotocamera<br />

e del robot stesso, è possibile<br />

stimare la posizione 3D delle<br />

persone nell’ambiente. Il volume<br />

occupato dalla persona<br />

viene semplificato come un parallelepipedo<br />

di dimensioni fissate,<br />

e tutti i punti misurati dal<br />

sensore LiDAR che ricadono al<br />

suo interno vengono automaticamente<br />

eliminati dalla mappa<br />

globale. Inoltre, la posizione<br />

della persona nell’ambiente<br />

diventa un punto che il robot<br />

dovrà rivisitare in seguito.<br />

3. Rimappatura delle superfici occluse.<br />

In una sessione di rilievo<br />

successiva, il robot mobile naviga<br />

autonomamente nelle posizioni<br />

da cui precedentemente<br />

sono state viste le persone, al<br />

fine di mappare nuovamente<br />

le regioni dell’ambiente precedentemente<br />

occluse. Il modello<br />

finale viene quindi ottenuto<br />

unendo le nuvole di punti acquisite<br />

in momenti diversi.<br />

I test sperimentali condotti in diversi<br />

contesti affollati dimostrano<br />

l’applicabilità dell’approccio e la<br />

fattibilità dell’implementazione.<br />

Le Figure 3, 4 e 5 illustrano un<br />

esempio di rilievo 3D di un ambiente<br />

interno in presenza di persone.<br />

Il primo modello ottenuto,<br />

rappresentato in Figura 4, è caratterizzato<br />

da punti indesiderati,<br />

dovuti alla presenza delle persone.<br />

Questo è stato poi aggiornato<br />

automaticamente dal sistema di<br />

mappatura robotico, rimuovendo<br />

i punti e rimappando l’area<br />

interessata dalla presenza delle<br />

persone. Come si può notare in<br />

Figura 5, il risultato è una nuvola<br />

completa e priva di punti spuri.<br />

L’approccio e i risultati ottenuti<br />

sono riassunti nel video al link<br />

https://youtu.be/nslraeiyeUM.<br />

Le potenzialità del metodo sono<br />

già evidenti, ma sono in fase di<br />

studio ulteriori possibili sviluppi,<br />

che auspicabilmente porteranno<br />

a gestire il rilievo automatizzato<br />

in situazioni ancor più complesse<br />

dei casi studio fino ad ora analizzati.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

Adán, A., Quintana, B., Prieto, S. A.,<br />

2019. Autonomous mobile scanning systems<br />

for the digitization of buildings: A<br />

review. Remote Sensing, 11(3), 306.<br />

Tiozzo Fasiolo, D., Maset, E., Scalera, L.,<br />

Macaulay, S. O., Gasparetto, A., Fusiello,<br />

A. (<strong>2022</strong>). Combining LiDAR SLAM<br />

and deep learning-based people detection<br />

for autonomous indoor mapping in a<br />

crowded environment. The International<br />

Archives of Photogrammetry, Remote<br />

Sensing and Spatial Information Sciences,<br />

43, 447-452.<br />

Maset, E., Scalera, L., Beinat, A., Visintini,<br />

D., Gasparetto, A. (<strong>2022</strong>). Performance<br />

investigation and repeatability assessment<br />

of a mobile robotic system for 3D mapping.<br />

Robotics, 11(3), 54.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

SLAM; robotica; LiDAR; rete neurali;<br />

intelligenza artificiale<br />

AUTORE<br />

Eleonora Maset<br />

eleonora.maset@uniud.it<br />

Lorenzo Scalera<br />

lorenzo.scalera@uniud.it<br />

DPIA – Dipartimento Politecnico di<br />

Ingegneria e Architettura – Università<br />

degli Studi di Udine<br />

Via delle Scienze 206, 33100 Udine<br />

22 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


GISTAM<br />

2023<br />

9 th International Conference on Geographical Information Systems Theory,<br />

Applications and Management<br />

Prague, Czech Republic<br />

25-27 April, 2023<br />

The International Conference on Geographical Information Systems Theory, Applications and Management aims at creating a meeting<br />

point of researchers and practitioners that address new challenges in geo-spatial data sensing, observation, representation, processing,<br />

visualization, sharing and managing, in all aspects concerning both information communication and technologies (ICT) as well as<br />

management information systems and knowledge-based systems. The conference welcomes original papers of either practical or<br />

theoretical nature, presenting research or applications, of specialized or interdisciplinary nature, addressing any aspect of geographic<br />

information systems and technologies.<br />

CONFERENCE AREAS<br />

Data Acquisition and Processing<br />

Remote Sensing<br />

Modeling, Representation and Visualization<br />

Knowledge Extraction and Management<br />

Domain Applications<br />

MORE INFORMATION AT: HTTPS://GISTAM.SCITEVENTS.ORG/<br />

UPCOMING SUBMISSION DEADLINES<br />

REGULAR PAPER SUBMISSION: NOVEMBER 18, <strong>2022</strong><br />

POSITION PAPER SUBMISSION: JANUARY 19, 2023<br />

SPONSORED BY:<br />

INSTICC IS MEMBER OF:<br />

LOGISTICS:<br />

PAPERS WILL BE AVAILABLE AT:<br />

POST PUBLICATIONS:<br />

IN COOPERATION WITH:<br />

PROCEEDINGS WILL BE SUBMITTED FOR INDEXATION BY:<br />

Scan and connect to:<br />

gistam.scitevents.org


Il Lago Poyang in Cina<br />

Questa immagine Copernicus Sentinel-2<br />

mostra il lago Poyang nella provincia Jiangxi in Cina ed<br />

è stata acquisita durante la stagione invernale.<br />

In estate il lago Poyang in Cina è il più grande bacino di acqua potabile,<br />

ma nella stagione secca si riduce a meno di un terzo delle dimensioni massime.<br />

Come appare chiaramente nell'immagine - catturata il 31 gennaio 2023 - il ritiro<br />

delle acque si lascia alle spalle un sistema di zone umide e distese fangose, che costituiscono<br />

un importante habitat per uccelli acquatici migratori.<br />

Quella del Poyang è una delle più importanti aree della Cina adibite alla produzione del<br />

riso, sebbene gli abitanti locali debbano far fronte a notevoli cambiamenti stagionali del livello<br />

dell'acqua, innalzato da regolari e gravi inondazioni.<br />

I satelliti sono stati utilizzati per monitorare l’evoluzione del lago, giacchè l’aumento di conoscenze<br />

delle dinamiche annuali del Poyang può essere di grande aiuto nella mitigazione delle inondazioni.<br />

In questa immagine in falsi-colori sono state combinate radiazione visibile e infrarossa. Questa<br />

combinazione permette una facile identificazione dei bacini idrici, la distinzione dei vari tipi di coltivazioni<br />

e consente inoltre di differenziare lo stato delle vegetazioni. Siccome i bacini idrici assorbono<br />

l’infrarosso, acque poco profonde con una elevata concentrazione di sedimento appaiono in varie<br />

tonalità di blu, mentre i fiumi appaiono in nero.<br />

Il fiume Gan, visibile nell’angolo in basso a sinistra, si riversa verso nord dentro il lago Poyang,<br />

attraversando la città di Nanchang, capitale della provincia dello Jiangxi.<br />

Il terreno secco esposto nel bacino del lago appare in marrone chiaro. In contrasto, le<br />

zone agricole e le foreste emergono con vibranti tonalità di verde. Nella parte più bassa<br />

dell’immagine si può osservare un denso sistema di canalizzazione che alimenta i<br />

campi coltivati, che si possono riconoscere come forme rettangolari incastonate<br />

all’interno dei canali. Alcuni campi appaiono con una sfumatura blu, fatto<br />

che indica che sono impregnati d’acqua.<br />

Traduzione a cura di Gianluca Pitittto<br />

Crediti immagine: ESA.


GUEST<br />

Discovering an Impact<br />

Crater after a Seismic Event<br />

by F. Bernardini, FBIS<br />

Looking for meteor impacts on<br />

Mars surface has been for years<br />

a major research activity performed<br />

by the Context Camera,<br />

CTX, instrument on-board Mars<br />

Reconnaissance Orbiter, MRO.<br />

Their detections provide important<br />

information on sub-surface<br />

structures, in cooperation also<br />

with other instruments.<br />

The detection of these impacts<br />

led recently also to a new important<br />

discovery, a real first in the<br />

field of planetary sciences. We<br />

interviewed dr. Liliya Posiolova<br />

(Sr. Staff Scientist at Malin Space<br />

Science Systems, Inc.) about this<br />

achievement that involved Mars<br />

Reconnaissance Orbiter, its lower<br />

resolution cameras (CTX and<br />

MARCI), and the InSight lander<br />

with its seismometer.<br />

Liliya Posiolova, a senior scientist at Malin Space<br />

Science Systems, looks at photos of a huge crater<br />

that a meteoroid created on Mars last December.<br />

Credits: Adriana Heldiz / The San Diego<br />

Union-Tribune<br />

Q. How did you discovered the<br />

crater and then associated it to<br />

the seismic event recorded by<br />

InSight?<br />

A. The Amazonis Planitia<br />

impact was discovered by our<br />

MRO-CTX/MARCI science<br />

group on February 14, <strong>2022</strong> in<br />

a CTX image taken on February<br />

11, <strong>2022</strong>. The new crater and<br />

surrounding blast zone were a<br />

complete surprise to us because<br />

we had never come across a fresh<br />

crater or blast zone that big. We<br />

knew the impact had occurred<br />

sometime between June 2019<br />

and February <strong>2022</strong>.<br />

The dust disturbance area was so<br />

large that we thought it might<br />

be visible in our lower resolution<br />

camera. We then started<br />

combing through MARCI data<br />

(our weather camera) to see if<br />

we could further constrain the<br />

timing. At first we constrained it<br />

to about 5 days in late December,<br />

but with further processing<br />

we managed to constrain it to<br />

a 25 hour time period centred<br />

roughly on December 24, 2021.<br />

It was that date which triggered<br />

my memory about a large<br />

marsquake reported by InSight’s<br />

MQS (Mars Quake Service) on<br />

Christmas Eve of last year. We<br />

quickly looked up the epicentre<br />

location estimate in the marsquake<br />

catalog and realized that<br />

our crater-to-lander distance<br />

matched almost perfectly the<br />

MQS event-to-lander distance.<br />

So, we had a match - that large<br />

seismic event was caused by this<br />

large crater! The largest crater<br />

we have found in 16 years of<br />

MRO mission! I was thrilled by<br />

this discovery when I realized<br />

that I was, in fact, looking at the<br />

source of a global seismic event.<br />

26 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


GUEST<br />

Q. What additional science<br />

information the discovery<br />

provided?<br />

Several features stand out in the<br />

surface dust disturbances. In<br />

particular there were some bright<br />

patches surrounding the crater.<br />

We were pretty sure there were<br />

large amounts of ice (which was<br />

later confirmed by the HiRISE<br />

team, which acquired higher<br />

resolution images).<br />

Q. How big you think this<br />

event was?<br />

We can piece together a lot<br />

of what happened during this<br />

event. If there had been observers<br />

at Amazonis Planitia, they<br />

would have seen, just after sunset,<br />

a fireball screaming through<br />

the sky from the southwest-tonortheast<br />

and then an explosion,<br />

followed by lots of debris (with<br />

ice) raining down up to 37km<br />

away from the impact site. They<br />

would have felt the ground<br />

shake and two shockwaves (from<br />

the “mach-cone” and the impact<br />

blast).<br />

These impacts are not only the<br />

largest detected on Mars by<br />

MRO, but are also the largest<br />

impacts detected by seismometers.<br />

On Earth, seismometers<br />

have detected atmospheric explosions<br />

associated with impacts,<br />

such as Tungunska in 1908 or<br />

Tcheliabinsk in 2013. But they<br />

exploded at a height of about<br />

20-30 km and left no crater.<br />

Since the advent of seismometers,<br />

both on Earth and Mars,<br />

these Mars craters are record<br />

events: the largest ever detected<br />

jointly by a seismometer and<br />

documented by cameras across<br />

all of the terrestrial planets.<br />

Q. What is the outcome of<br />

the discovery?<br />

When we shared our findings<br />

with the rest of the InSight<br />

team, there was much excitement,<br />

and it led people to<br />

re-examine other seismic events.<br />

In particular, there was an event<br />

from September of 2021 that<br />

had some similarities to the<br />

Amazonis event. This led us to<br />

examine MARCI data in the vicinity<br />

of the estimated epicentre,<br />

and we found a possible candidate<br />

event. We followed this up<br />

with a CTX image and that is<br />

how we discovered the Tempe<br />

Terra crater.<br />

In my view, these craters provide<br />

a simple, straightforward<br />

test of the seismic models that<br />

the InSight team has developed<br />

over the years. On Earth we<br />

use networks of seismic stations<br />

along with known sources to<br />

verify and refine our models. But<br />

on Mars we only have InSight.<br />

These impacts are the first direct<br />

tests of Martian mantle velocity<br />

models. In the upper-mantle,<br />

the models did remarkably well.<br />

For the Tempe Terra impact,<br />

a seismic wave that travelled<br />

The impact crater imaged by HiRISE, the white traces is ice<br />

ejected from the subsurface layers.<br />

deep into the mantle (called<br />

P-diffracted) was observed. With<br />

this wave, the observation didn’t<br />

match as well to our best guess<br />

for the model of the lower mantle,<br />

but that only shows that we<br />

still have some interesting things<br />

to figure out about Mars.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Mars; lower resolution cameras;<br />

CTX; MARCI InSight lander;<br />

marsquake; seismic event;<br />

ABSTRACT<br />

The detection of a seismic event after a meteoric<br />

event happened on Mars. It is the first time in<br />

human history that such an event is recorded.<br />

AUTORE<br />

Fabrizio Bernardini, FBIS<br />

fb@aec2000.eu<br />

Both impact<br />

sites<br />

and InSight<br />

lander<br />

position as<br />

imaged by<br />

MARCI.<br />

The impact crater that produced the first “marsquake” detected by Insight,<br />

as imaged by CTX: it is evident the extent of the ejecta field.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 27


AUGMENTED REALITY<br />

VR _VIRTUAL REALITY<br />

TECHNOLOGY: IL SUO<br />

ATTUALE PARADOSSO<br />

I contesti di sviluppo economico nel settore VR, si sono rivelati<br />

inaspettatamente più lenti di quanto le analisi lasciavano<br />

XR 2020:<br />

News & Events<br />

a cura di<br />

Tiziana Primavera<br />

Innovative Tech<br />

Evangelist - AR/VR<br />

senior expert<br />

intuire. Non c’è stato un arresto chiaramente, ma il ritmo di<br />

crescita procede piuttosto lentamente, malgrado le previsioni<br />

entusiastiche connesse al Metaverso, che la contempla.<br />

Essa sta in realtà procedendo attraverso step ravvicinati.<br />

Lecito interrogarsi pertanto se il sentiment dei consumatori è<br />

effettivamente propenso all’adozione della VR nella daily life e se<br />

il mercato è in coerenza con questi dati.<br />

La realtà virtuale non<br />

costituisce una forza<br />

tecnologica dirompente<br />

così come è stata propagandata,<br />

ma tantomeno può essere<br />

considerata alienante e in reale<br />

regresso come tanti analisti<br />

affermano.<br />

Malgrado ciò e malgrado le<br />

previsioni entusiastiche o quelle<br />

pessimistiche, effettivamente<br />

le sfide sono molteplici e non<br />

banali.<br />

Uno dei grandi temi del settore<br />

è lo “stack”, il divario dei<br />

sentimenti percettivi fra coloro<br />

che hanno adottato la VR nella<br />

loro quotidianità e fra coloro<br />

che sono assolutamente ostili,<br />

psicologicamente renitenti ad<br />

essa.<br />

In relazione agli esiti effettuati<br />

nei più recenti sondaggi, si<br />

riporta il seguente scenario:<br />

sembra ad oggi che il 23% delle<br />

famiglie possieda un dispositivo<br />

VR e che malgrado il trend di<br />

crescita sia sostanzialmente<br />

stabilizzato in un “plateau”,<br />

l’impiego di questa tecnologia<br />

continua a riscuotere consistenti<br />

livelli di gradimento e frequenza<br />

di impiego.<br />

In termini di sensibilità al<br />

prezzo, la domanda flette<br />

negativamente quando i prezzi<br />

scendono al di sotto della fascia<br />

che si attesta intorno ai $200.<br />

Soglia rapportabile al prezzo<br />

degli attuali device Meta Quest.<br />

Indubbiamente questo dato<br />

sembra rafforzare un altro<br />

indicatore afferente alla crescita<br />

di tali dispositivi, che ad oggi<br />

sembrano effettivamente<br />

detenere un vantaggio<br />

qualitativo ed un buon rapporto<br />

qualità prezzo.<br />

E proprio le suddette<br />

caratteristiche li rendono<br />

strategicamente competitivi sul<br />

mercato.<br />

28 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


AUGMENTED REALITY<br />

Contestualmente le persone<br />

non <strong>ancora</strong> utenti VR delineano<br />

un interesse nei confronti della<br />

realtà virtuale relativamente<br />

basso: 18%.<br />

Ancora peggiore è l’ambivalenza<br />

delle sensazioni nei confronti<br />

della stessa tecnologia<br />

(“le persone si definiscono<br />

semplicisticamente non<br />

interessate”).<br />

Questa percezione non è<br />

rassicurante, di fatto l’attrazione<br />

generale per la realtà virtuale<br />

è caratterizzata da un trend<br />

decrescente successivo al suo<br />

picco di interesse durante<br />

il ciclo di hype del settore<br />

verificatosi intorno al 2017 ed<br />

al suo “plateau di produttività”,<br />

stabilizzatosi negli anni<br />

successivi.<br />

Inoltre, lo stridente divario tra<br />

la soddisfazione ed appagamento<br />

degli utenti attuali e quella dei<br />

non utenti evidenzia il dilemma<br />

centrale dell’”uovo e della<br />

gallina” caratteristico della realtà<br />

virtuale.<br />

Per ottenere un’elevata<br />

soddisfazione, è assolutamente<br />

necessario testare, vivere, fruire<br />

un’esperienza di realtà virtuale.<br />

La componente emozionale<br />

della sua interfaccia definisce<br />

alti livelli empatici nei fruitori e<br />

ineluttabilmente nei più, risulta<br />

essere di grande fascino, ma<br />

sono proprio tali caratteristiche<br />

a costituirne il tallone d’Achille,<br />

perché la stessa penetri<br />

massivamente il sociale.<br />

Ciò, in quanto il marketing<br />

tradizionale risulta essere<br />

poco congruo ad esprimerne<br />

le ingenti potenzialità, di<br />

fatto siamo in un paradosso<br />

comunicativo, sarebbe come<br />

“vendere televisori alla radio”.<br />

Pertanto, facile intuire come<br />

soltanto l’esperienza diretta<br />

possa effettivamente convincere<br />

i più scettici.<br />

Chiaramente, pertanto in<br />

uno scenario così costituito,<br />

si intravedono sfide logistiche<br />

e sofisticate di marketing in<br />

grado di risolvere il paradosso<br />

legato alla fruizione diretta<br />

per spingere l’adozione della<br />

tecnologia su larga scala.<br />

Il problema risiede nella<br />

constatazione che i non<br />

utenti non sono motivati a<br />

sperimentarla per propria<br />

iniziativa… e pertanto<br />

indugiano in un territorio<br />

ambivalente di relativa curiosità,<br />

se non, in numerosi casi, di<br />

repulsione psicologica al suo<br />

approccio.<br />

Nel caso specifico della<br />

tecnologia affine, l’AR mobile,<br />

si sono riscontrati risultati<br />

analoghi ma le barriere da<br />

superare sono assolutamente<br />

inferiori per via del cosiddetto<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 29


AUGMENTED REALITY<br />

“hardware a costo zero”. Si<br />

tratta infatti di una Tecnologia<br />

BYOD, “bring your device”,<br />

che agevola considerevolmente<br />

la fase di testing emozionale<br />

dei fruitori, potendo gli stessi<br />

de facto sperimentare l’AR,<br />

agevolmente sul proprio<br />

smartphone.<br />

I requisiti hardware necessari<br />

per la realtà virtuale definiscono<br />

invece una “vetta molto più<br />

ripida da scalare”.<br />

Poiché sono proprio i<br />

non utenti a non volerla<br />

sperimentare, si delinea una<br />

grande sfida di marketing<br />

da generare per i fornitori<br />

di realtà virtuale. Non è un<br />

caso l’oggettivo fallimento<br />

di piattaforme social business<br />

oriented o di intrattenimento<br />

VR.<br />

Tuttavia, l’interesse mainstream<br />

risiede ed è trainante negli<br />

ecosistemi dei gameplayer.<br />

Sono questi i fattori, oltre alle<br />

strategie di dispositivi dai prezzi<br />

contenuti, che indiscutibilmente<br />

attraggono nuovi potenziali<br />

utenti e conseguentemente<br />

sviluppatori. Con il crescere<br />

graduale delle librerie di giochi<br />

ed applicazioni, il mercato<br />

VR sarà nelle condizioni di<br />

accelerare con un effetto volano<br />

consistente.<br />

Relativamente alle politiche<br />

di prezzo, va osservato che<br />

i principali fornitori sono<br />

ben consapevoli che il<br />

prezzo contenuto costituisce<br />

una strategia ottimale, per<br />

determinare il “network<br />

d’adozione” ed ottenere una<br />

prima quota consistente<br />

del mercato, stimolandone<br />

l’utilizzo.<br />

Perché solo il grande network<br />

di fidelizzazione al brand può<br />

realisticamente incentivare<br />

gli sviluppatori ad investire<br />

il loro tempo nel definire<br />

nuove librerie ed amplificarne<br />

l’ecosistema proprietario,<br />

attraendo conseguentemente<br />

nuovi utenti.<br />

Un circolo virtuoso definito<br />

grazie ad un hardware<br />

convincente a prezzi contenuti,<br />

ed i dati del sondaggio<br />

qualificano queste riflessioni<br />

considerando che l’82%<br />

degli attuali utenti VR<br />

sarebbe disposto a pagare<br />

proprio il costo più o meno<br />

corrispondente ai prodotti<br />

Quest.<br />

Non può essere trascurata<br />

in questa analisi l’irrazionale<br />

fascinazione ed ascesa del<br />

“Metaverso”, caratterizzato da<br />

un ingente rumor mediatico, ma<br />

<strong>ancora</strong> poca sostanza.<br />

Tuttavia, un dato rilevante e<br />

determinante da considerare<br />

è l’incremento considerevole<br />

dei content creators, che si sono<br />

cimentati in queste direzioni<br />

applicative in particolar modo<br />

durante le limitazioni di<br />

spostamento imposte dal Covid.<br />

D’altro canto, seppur<br />

timidamente, è piacevole<br />

constatare che stiamo anche<br />

assistendo a una crescita<br />

del consumo di tecnologia<br />

immersiva in nuovi ambiti.<br />

Soprattutto nei settori della<br />

valorizzazione del Cultural<br />

Heritage, nei contesti di<br />

architettura e nei settori<br />

Enterprise.<br />

Per quanto potrebbe essere<br />

superficiale un approccio che<br />

ignori le difficoltà descritte,<br />

allo stato dell’Arte, in relazione<br />

alla form factor dei device<br />

attualmente disponibili nel<br />

mercato, mi sento comunque<br />

di affermare che un percorso<br />

di carriera in tali ambiti si<br />

può comunque definire molto<br />

interessante e che prenderà<br />

probabilmente il sopravvento<br />

nei prossimi anni, con le prime<br />

riprese già nel 2023.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

VR; virtual reality; tecnologia;<br />

metaverso; AR<br />

AUTORE<br />

Tiziana Primavera, Tiziana.primavera@unier.it<br />

30 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


Tecnologie per il Territorio, il Patrimonio Culturale e le Smart City<br />

www.technologyforall.it<br />

Science & Technology Communication<br />

#TECHFORALL<br />

Science & Technology Communication


NON TROPPO GEORIFERITO<br />

PIATTAFORME<br />

GEOGRAFICHE GENERALISTE<br />

OVERTURE MAPS E... TESLA,<br />

LE SORPRESE 2023-2024?<br />

Piena operatività delivery<br />

in Cina, esperimenti in USA<br />

e a Milano. Il fondamento<br />

dell'impianto cartografico<br />

3D si fa stringente, necessario<br />

e improrogabile<br />

a cura di<br />

Valerio Zunino<br />

Come oramai molti di voi<br />

sapranno, nel novembre<br />

scorso la Linux Foundation<br />

(alzi la mano chi ne conosceva<br />

l'esistenza fino a<br />

quella data) ha annunciato<br />

un accordo piuttosto sorprendente,<br />

in particolar<br />

modo per gli addetti ai<br />

lavori, con il quale inizialmente<br />

AWS (Amazon Web<br />

Services), Meta, Microsoft<br />

e Tomtom daranno vita a<br />

quello che sul sito della<br />

stessa fondazione viene<br />

definito come il nuovo<br />

imponente “Open Map<br />

Data Project” al quale è<br />

stato dato il nome Overture<br />

Maps.<br />

Più o meno nello stesso<br />

periodo, crescente come<br />

è tipico di un'onda formatasi<br />

al largo, fa abbastanza<br />

impercettibilmente capolino<br />

Tesla, proprio tra i più importanti<br />

soggetti owner di banche<br />

dati geografiche; quello, in<br />

particolare, che sta realizzando<br />

la crescita più rapida negli ultimi<br />

anni almeno in termini di<br />

coverage. E che lo sta facendo<br />

a fari spenti, in un assordante<br />

silenzio da parte dei cosiddetti<br />

osservatori, utilizzando dati<br />

LIDAR di ultima generazione<br />

del valore di produzione di circa<br />

10.000 Euro cadauno, installati<br />

invariabilmente su tutti<br />

i veicoli prodotti dal colosso<br />

creato da Elon Musk, i cui fari<br />

sono invece ben accesi (e naturalmente<br />

la nota tecnologia<br />

laser funziona alla perfezione<br />

anche al buio).<br />

E' bene quindi innanzitutto<br />

chiedersi se alcuni tra i brand<br />

di riferimento della Geografia<br />

Globale hanno pensato anche<br />

a Tesla quando si sono uniti<br />

nel progetto Overture. E' bene<br />

chiedersi a che punto sia Tesla<br />

quanto a copertura territoriale<br />

generale, rilevata grazie agli<br />

ignari automobilisti che guidano<br />

ogni giorno le sue vetture,<br />

recentemente diminuite di<br />

prezzo forse anche per questo<br />

genere di ragioni, probabilmente<br />

ritenute infondate per<br />

chi non fa il nostro mestiere e<br />

non conosce il nostro mercato.<br />

E' bene (infine?) chiedersi se<br />

è fondato il dubbio, ovvero se<br />

è fondata l'ipotesi per cui un<br />

giorno Tesla possa più o meno<br />

agevolmente uscire con un proprio<br />

portale geografico generalista,<br />

una propria piattaforma<br />

di sviluppo o di sola stanzialità<br />

(meno probabile) in favore degli<br />

avventori dei boulevard cartografici<br />

che vi appenderanno<br />

le loro piccole o grandi pubblicità<br />

geolocalizzate; un business,<br />

quest'ultimo, sul quale<br />

32 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


NON TROPPO GEORIFERITO<br />

come noto Google ha messo le<br />

radici da decenni, realizzando<br />

un vantaggio competitivo talmente<br />

ampio che quasi non si<br />

comprende come uno dei due<br />

soli altri soggetti al mondo che<br />

effettivamente potrebbe creare<br />

competizione in quel campo da<br />

gioco, Apple, abbia di recente<br />

deciso di investirvi nonostante<br />

tutto, attivando il nuovo<br />

Business Connect riservato alle<br />

attività commerciali.<br />

Il segmento che Google Maps<br />

ha ideato e realizzato fa gola<br />

a molte Big-Tech, anche per<br />

il semplice fatto che permette<br />

loro di eseguire uno dei mestieri<br />

più ambiti, una della<br />

pratiche più piacevoli: quella<br />

del controllo. Ma, per l'appunto,<br />

ad oggi è divenuto molto<br />

difficile entrare in misura<br />

significativa nell'advertising<br />

georiferito, a meno di non<br />

disporre di un appeal consumer<br />

veramente potente (forse<br />

non basta nemmeno questo).<br />

Quindi, per quanto il possibile<br />

ingresso di Tesla nel mondo<br />

della pubblicazione geospatial<br />

potrebbe rappresentare uno degli<br />

elementi più seri che hanno<br />

indotto Amazon, Facebook<br />

(Meta), Microsoft e Tomtom a<br />

unire le forze, è comunque vero<br />

che per il brand che ha recentemente<br />

trasferito ad Austin il<br />

suo quartier generale, si tratterebbe<br />

di un percorso in salita,<br />

a meno di non puntare invece<br />

l'attenzione su di un elemento<br />

di cui nessuno dei player planetari<br />

può fregiarsi al momento,<br />

vale a dire l'alta qualità dei<br />

dati. E non stiamo parlando<br />

soltanto di accuracy geometrica<br />

o di completezza geografica,<br />

ma di un progressivo abbandono<br />

di quel bidimensionale<br />

che mai si dica che abbia fatto<br />

il suo tempo, ma che inevitabilmente<br />

verrà sostituito un<br />

po' alla volta da un qualcosa<br />

che un tempo veniva chiamata<br />

rappresentazione tridimensionale,<br />

poi modellazione 3D,<br />

dopodichè all'improvviso è diventato<br />

un Digital Twin e poco<br />

dopo si è adattato alla variante<br />

Metaverso. Siamo cresciuti in<br />

un mondo cartografico fatto di<br />

linee, punti e poligoni chiusi,<br />

e poi <strong>ancora</strong> di punti, poligoni<br />

e linee... e nel giro di pochi<br />

mesi potremmo ritrovarci ciascuno<br />

davanti al proprio PC,<br />

ma in realtà (?!) sorprendendo<br />

“noi stessi a camminare” con<br />

il nostro Avatar in Via Monte<br />

Napoleone a fare acquisti nel<br />

negozio Hermès (vi garantisco<br />

fin d'ora che questi saranno reali<br />

nel senso vero e proprio del<br />

termine).<br />

A tratti si potrà probabilmente<br />

ripetere l'operazione anche<br />

seduti sulla propria vettura a<br />

completa propulsione elettrica,<br />

nel frattempo diventata una<br />

specie di razzo digitale, un telefono<br />

a forma di automobile<br />

del peso talvolta di quasi una<br />

tonnellata.<br />

Per cui, a questo punto e in<br />

questo momento storico, potremmo<br />

ipotizzare che non<br />

serva più entrare sul mercato<br />

con il bidimensionale<br />

(Personalmente sono tuttavia<br />

portato a scommettere che la<br />

cartografia 2D giocherà <strong>ancora</strong><br />

e forse anche qui, a sorpresa, un<br />

ruolo importante, e non solo a<br />

livello istituzionale), quando si<br />

dispone già di un 3D collaudato<br />

e puntiforme (già, <strong>ancora</strong><br />

punti); serve piuttosto disporre<br />

dei developer giusti nello spazio<br />

geografico giusto, magari<br />

già nativi 3D oriented oppure<br />

stimolati a rivedere le proprie<br />

tecnologie di pubblicazione dei<br />

dati.<br />

Torniamo a Overture Maps. Si<br />

è parlato di una volontà ispirata<br />

da una necessità evidente,<br />

quella di provare a togliere<br />

punti a Open Street Map, o<br />

quantomeno e dapprima quella<br />

di ridurre l'entità degli investimenti<br />

che ciascuno dei grandi<br />

nomi coinvolti nel progetto<br />

esegue da anni nella piattaforma<br />

geografica libera.<br />

E si parla anche di tagliare i<br />

costi che derivano da un approvvigionamento<br />

dei dati geografici<br />

presso terze parti che<br />

sembra non poter finire mai e<br />

che probabilmente alla fine ha<br />

convinto per lo meno alcuni<br />

dei quattro soggetti che hanno<br />

sancito l'alleanza che ha colto<br />

tutti di sorpresa.<br />

In linea generale, oltretutto,<br />

stiamo parlando di quattro<br />

brand che a ben guardare non<br />

stanno attraversando il periodo<br />

più florido della propria<br />

esistenza. Abbiamo letto dei<br />

licenziamenti che tutto sommato<br />

sono in corso più o meno<br />

presso tutti i Tech Giants in<br />

questo periodo. Ma l'entità<br />

della sorpresa che questo accordo<br />

sta generando presso gli addetti<br />

ai lavori e gli osservatori<br />

del mondo geospatial è tanta,<br />

e questo di solito è direttamente<br />

proporzionale al numero di<br />

motivazioni che portano ad<br />

una scelta.<br />

Sebbene quindi non vi sia dubbio<br />

che per i grandi player non<br />

sarebbe stata sostenibile a lungo<br />

la deriva investitoria maturata<br />

a beneficio di OSM e dei<br />

provider di dati internazionali<br />

e locali, occorre cercare <strong>ancora</strong><br />

tra le motivazioni. Overture<br />

Maps sarà basato su OSM,<br />

di conseguenza permetterà ai<br />

propri utilizzatori di lavorare<br />

su quest'ultima, riteniamo sapientemente<br />

integrata da livelli<br />

informativi proprietari, i quali<br />

verranno messi a disposizione<br />

da ciascuno dei soci fondatori<br />

al fine di realizzare un progetto<br />

diverso, ambizioso, e vedremo<br />

(più avanti nei semestri) in<br />

quanta parte libero o a pagamento.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 33


NON TROPPO GEORIFERITO<br />

Nei comunicati stampa di presentazione<br />

di Overture è riportata<br />

una timeline fatta di<br />

milestone comprensibilmente<br />

<strong>ancora</strong> dichiarate senza dovizia<br />

di particolari. Si darà inizio alle<br />

danze entro il primo semestre<br />

di quest'anno con l'emersione<br />

dei dati geografici stradali, che<br />

non si fa fatica a dedurre saranno<br />

quelli di Tomtom, per poi<br />

proseguire con l'edificato dapprima<br />

in due dimensioni, in un<br />

mondo geografico che sta puntando<br />

tutto sulla duplicazione<br />

fedele della realtà tridimensionale<br />

che sperimentiamo ogni<br />

giorno. E quindi, inizialmente,<br />

provando ad andare un attimo<br />

oltre ai messaggi e all'effetto<br />

sorpresa, stiamo parlando di<br />

un prodotto <strong>ancora</strong> tutto da<br />

scoprire, ma sicuramente costituito<br />

da un percorso ricco di<br />

passaggi e di qualche fisiologica<br />

fermata.<br />

Gli accordi con OSM per la<br />

condivisione della piattaforma<br />

non li conosciamo, ma verosimilmente<br />

saranno stati stabiliti<br />

sulla falsariga di quelli dettati<br />

dalla piattaforma stessa, che<br />

promuove il suo utilizzo libero<br />

anche in concomitanza con<br />

i livelli informativi proprietari<br />

delle grandi case, le quali si<br />

premureranno a promuovere<br />

Overture, a loro volta anch'esse<br />

con l'espediente della gratuità.<br />

In merito alle modalità attraverso<br />

le quali AWS e Tomtom<br />

dapprima, e poi magari anche<br />

gli altri partners renderanno<br />

disponibili livelli informativi<br />

a pagamento per gli utilizzatori<br />

di Overture, possiamo solo<br />

immaginare un'architettura<br />

un po' più complessa di OSM<br />

anche in relazione a questo:<br />

un'interfaccia utente che sia in<br />

grado di orientare le PMI o gli<br />

studi professionali senza ridurne<br />

l'entusiasmo, la curiosità o<br />

mortificarne gli obiettivi: in<br />

fondo, se l'offerta di spazi di<br />

consultazione e trattamento<br />

dei dati geografici si arricchisce<br />

ogni anno, è anche grazie<br />

ad un'accresciuta consapevolezza<br />

dei fruitori, riconoscenti<br />

in qualche modo della messa a<br />

disposizione di feature classes<br />

sempre più complete e numerose.<br />

La stessa Tomtom aveva<br />

poche settimane prima annunciato<br />

a sua volta la propria nuova<br />

piattaforma di riferimento,<br />

basata su novità non tanto e<br />

solo di contenuto, quanto in<br />

relazione alle modalità di aggiornamento<br />

condiviso dei dati<br />

fondativi.<br />

C'è poi da capire che cosa faranno<br />

gli altri brand di riferimento<br />

della global GI; dopo<br />

l'entrata non troppo a sorpresa<br />

di ESRI, avvenuta pochi giorni<br />

fa, qualcuno si abbandona a<br />

supposizioni secondo le quali<br />

anche Here Technologies potrebbe<br />

prima o dopo seguire<br />

il treno del membri fondatori<br />

e aggregarsi alla comitiva, ma<br />

probabilmente non lo farà, non<br />

a breve termine. Senz'altro non<br />

lo farà Google, forte di una posizione<br />

di mercato invidiabile<br />

maturata ancor prima dei tempi<br />

di Earth.<br />

Un partner aggiuntivo di prestigio<br />

sul quale personalmente<br />

scommetterei è invece Uber,<br />

che da qualche anno sta lavorando<br />

sottotraccia a sua volta;<br />

probabilmente sull'argomento<br />

non ha obiettivi, visioni, focus<br />

o possibilità pari agli altri soggetti<br />

in gioco, ma sicuramente,<br />

e il recente accordo sottoscritto<br />

con Nuro ne è una delle prove<br />

maggiormente significative, è<br />

interessata ad integrare il proprio<br />

patrimonio informativo<br />

oggettivabile sul territorio.<br />

Riteniamo sarà un biennio<br />

molto importante.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Informazione geografica; Open Map;<br />

OSM; Overture Maps; Mappe; LiDAR<br />

AUTORE<br />

Valerio Zunino<br />

Vicepresidente Associazione AMFM<br />

GIS Italia<br />

34 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong><br />

34 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


Incorporating:<br />

ExCeL LONDON • UK<br />

24 – 25 SEPTEMBER<br />

17 – 18 MAY 2023<br />

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TELERILEVAMENTO<br />

MERCATO<br />

PROGETTO PEDROS: IMPLEMENTAZIONE<br />

DI UN ALGORITMO PER ANALIZZARE IM-<br />

MAGINI DA DRONE IN TEMPO REALE<br />

Il progetto PEDROS (Sistema di Perimetrazione automatica<br />

di incendi con drone equipaggiato con sensore specifico)<br />

prevede la realizzazione di un sistema di supporto<br />

alle attività operative di perimetrazione dettagliata di<br />

aree boschive aggredite da insetti/patogeni e/o da incendi<br />

boschivi. Con riferimento al<br />

problema della perimetrazione<br />

delle aree percorse dal fuoco<br />

l’algoritmo sviluppato nell’ambito<br />

del progetto si basa su un<br />

approccio già largamente applicato<br />

nell’ambito del telerilevamento<br />

satellitare.<br />

La sua applicazione nel caso<br />

specifico dell’osservazione da<br />

drone richiede alcune modifiche,<br />

in particolare legate<br />

all’impossibilità di applicare<br />

tecniche di change detection e<br />

alla necessità di realizzare l’elaborazione<br />

delle immagini<br />

in real time a bordo del drone.<br />

Nel corso del tempo sono stati sviluppati una serie<br />

di indici specializzati per la mappatura delle aree affette<br />

da incendio da dati telerilevati, tra questi: il Normalized<br />

Burn Ratio (NBR), il Burned Area Index (BAI), il Mid<br />

Infrared Burn Index (MIRBI). L’implementazione di un<br />

algoritmo automatizzato in grado di analizzare (on board)<br />

le immagini acquisite da un drone in tempo reale e fornire<br />

<strong>mappe</strong> delle aree percorse dal fuoco risulta fondamentale<br />

per supportare il servizio fornito dal progetto PEDROS.<br />

L’algoritmo deve garantire la interoperabilità dei dati,<br />

deve essere capace di gestire un significativo flusso di<br />

dati ma soprattutto costituire una significativa evoluzione<br />

rispetto allo stato dell’arte nel processo di rilevamento<br />

remoto dei cambiamenti, permettendo la identificazione<br />

da immagini acquisite in tempo reale dei cambiamenti<br />

nella vegetazione. Prevedendo che la elaborazione delle<br />

immagini acquisite dal drone sia operata a bordo dello<br />

stesso, l’algoritmo di individuazione<br />

delle aree bruciate<br />

è stato implementato<br />

su un computer adatto ad<br />

essere installato a bordo di<br />

un drone. Le immagini acquisite<br />

dal drone sono elaborate<br />

su un Raspberry Pi-<br />

400 con uno script scritto<br />

in Python. Un’analisi preliminare<br />

è stata condotta<br />

utilizzando le immagini<br />

multispettrali ottenute da<br />

drone equipaggiato con<br />

una fotocamera MicaSense<br />

RedEdge-MX. Questo<br />

strumento ad alte prestazioni cattura sia le bande spettrali<br />

necessarie per generare indici dello stato di salute delle<br />

piante (verde, rosso, bordo rosso e vicino infrarosso), sia<br />

una banda blu, utile per altre applicazioni, nonché per la<br />

costruzione di immagini RGB composite.<br />

Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal programma<br />

di ricerca ASI N. 2021-10-E.0<br />

MONITORAGGIO 3D<br />

GIS E WEBGIS<br />

www.gter.it info@gter.it<br />

36 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong><br />

GNSS<br />

FORMAZIONE<br />

RICERCA E INNOVAZIONE


MERCATO<br />

IMPARARE A CREARE PROCEDU-<br />

RE AUTOMATICHE NEI GIS: ULTIMA<br />

CHIAMATA PER IL CORSO ONLINE<br />

"PROGRAMMARE I GIS CON PYTHON"<br />

Ultima chiamata per il corso online, live streaming,<br />

"Programmare i GIS con Python", l'appuntamento<br />

che la Formazione TerreLogiche ha pensato per<br />

tutti coloro che vogliono imparare a creare procedure<br />

automatiche nei GIS utilizzando il linguaggio<br />

Python. Il modulo didattico si terrà il prossimo 21,<br />

22 e 23 marzo ed è <strong>ancora</strong> possibile riservare uno<br />

degli ultimi posti disponibili.<br />

Python è un linguaggio di programmazione molto<br />

intuitivo e versatile, caratteristiche che facilitano il<br />

suo utilizzo anche da parte di utenti non programmatori.<br />

Ampiamente diffuso in organizzazioni<br />

come Google, IBM e Nasa, rappresenta il più usato<br />

linguaggio di personalizzazione in ambienti GIS,<br />

come QGIS ed ESRI ArcGis, anche grazie alla presenza<br />

di librerie per framework GIS come OGR/<br />

GDAL e per interfacce grafiche come Qt.<br />

Dopo una breve introduzione teorica, si parlerà di<br />

come utilizzare Python nella gestione automatizzata<br />

delle basi dati vettoriali e raster, la connessione a<br />

geodatabase, e la realizzazione di script di Processing<br />

con interfacce personalizzate. Verranno poi descritti<br />

i moduli di Python in QGIS (libreria standard,<br />

moduli scientifici e di analisi spaziale) e operazioni<br />

più avanzate, come la gestione degli stili dei layer<br />

e dei Sistemi di Riferimento, le funzioni di input/<br />

output, ecc., ma anche le procedure di generazione<br />

di plugin per QGIS e l’uso di QtDesigner per disegnare<br />

interfacce grafiche personalizzate.<br />

Al termine delle tre giornate i partecipanti potranno<br />

svolgere un test di valutazione con domande a<br />

risposta multipla, che verrà considerato superato<br />

con almeno l'80% delle risposte corrette. Il superamento<br />

del test sarà certificato sull'attestato di partecipazione<br />

e profitto, che diventerà il documento<br />

ideale per arricchire il proprio curriculum e certificare<br />

le competenze e le conoscenze acquisite.<br />

Per informazioni su programma completo del corso,<br />

prezzo e agevolazioni visitare il sito TerreLogiche.<br />

C’è vita nel nostro mondo.<br />

Trasformazione e pubblicazione di dati<br />

territoriali in conformità a INSPIRE<br />

Assistenza su Hight Value Datasets,<br />

APIs, Location Intelligence, Data Spaces<br />

INSPIRE Helpdesk<br />

We support all INSPIRE implementers<br />

Epsilon Italia S.r.l.<br />

Viale della Concordia, 79<br />

87040 Mendicino (CS)<br />

Tel. e Fax (+39) 0984 631949<br />

info@epsilon-italia.it<br />

www.epsilon-italia.it<br />

www.inspire-helpdesk.eu<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong> 37


MERCATO<br />

nonché per mappare e visualizzare l’anteprima SLAM.<br />

Il software GOpost esegue la post-elaborazione dei dati<br />

raccolti, genera nuvole di punti a colori ad alta precisione<br />

e definizione, produce immagini panoramiche ed esegue<br />

elaborazioni di ottimizzazione. X120GO ha una struttura<br />

integrata con un sistema di controllo e archiviazione ed è<br />

dotato di batterie al litio incorporate e sostituibili. Una<br />

volta premuto il pulsante di avvio, X120GO può iniziare<br />

immediatamente le operazioni, rendendo l’acquisizione<br />

dei dati efficiente e veloce.<br />

Grazie alla collaborazione tra Stonex e PointCab, puoi<br />

elaborare i dati di X120GO con questo versatile software.<br />

SOLUZIONI 3D DI STONEX –<br />

SCANNER 3D PRECISI, FACILI E VERSATILI<br />

Stonex propone diversi modelli di Scanner 3D, adatti ad<br />

ogni esigenza. Ciascun modello è pensato per facilitare le<br />

operazioni di raccolta dati in campo e si adatta a diversi<br />

campi di utilizzo.<br />

Laser Scanner X100<br />

X100 è un laser scanner terrestre piccolo e compatto, facile<br />

da usare e veloce. La tecnologia lidar multilinea e la<br />

capacità di ottenere una copertura completa dell’area circostante<br />

consentono di calcolare modelli 3D per un’ampia<br />

gamma di applicazioni e scenari, sia in esterno che in<br />

interno.<br />

Lo scanner viene fornito con la propria applicazione da<br />

campo, X100app, con la quale è possibile controllare il<br />

dispositivo facilmente. Grazie al convertitore di scansione,<br />

i dati sono compatibili con Cube-3d e Stonex<br />

Reconstructor, nonché software di terze parti.<br />

X100 è lo strumento perfetto per veloci rilievi topografici,<br />

scansioni di facciate di edifici e raccolta di dati per<br />

planimetrie; una scansione rapida di 360° richiede appena<br />

45 secondi. La camera panoramica integrata permette di<br />

aggiungere colore alle tue scansioni.<br />

X120GO SLAM Laser Scanner<br />

X120GO è uno scanner portatile preciso e versatile. È<br />

un’ottimo strumento che chi necessita di realizzare planimetrie<br />

di precisione in breve tempo. Il sistema è dotato<br />

di una testa rotante in grado di generare una copertura<br />

360°x270° della nuvola di punti. In combinazione con<br />

l’algoritmo SLAM, può ottenere dati ad alta precisione<br />

dell’ambiente circostante in nuvole di punti tridimensionali,<br />

anche senza luce e GPS.<br />

Tre camere da 5MP ciascuna coprono un campo visivo<br />

di 200° orizzontale e 100° verticale, ottenendo in modo<br />

sincrono informazioni sulla texture e producendo nuvole<br />

di punti a colori e immagini panoramiche.<br />

X120GO utilizza GOapp per controllare e gestire i progetti<br />

che saranno aggiornati e visualizzati in tempo reale,<br />

XVS vSLAM Scanner<br />

XVS è uno scanner unico nel suo genere. Piccolo e compatto,<br />

utilizza una tecnologia basata sull’integrazione di<br />

immagini ad alta risoluzione, un sistema inerziale e un<br />

algoritmo complesso: acquisendo uno scenario con XVS,<br />

è possibile generare un modello 3D attraverso tecniche<br />

fotogrammetriche.<br />

Camminando e riprendendo la scena in movimento,<br />

un’interfaccia che si aggiorna in tempo reale guiderà nella<br />

raccolta dei dati, suggerendo la velocità del movimento e,<br />

se necessario, invitando a tornare su un’area per avere una<br />

sufficiente sovrapposizione di immagini. Grazie al sistema<br />

Visual SLAM (localizzazione e mappatura visiva simultanea),<br />

la traiettoria è mostrata sul tablet.<br />

L’unità di misura inerziale (IMU) permette all’algoritmo<br />

di generare un blocco continuo di immagini. In ufficio,<br />

la procedura per generare il modello 3D è completamente<br />

automatica, con generazione del miglior risultato.<br />

I dati provenienti da XVS possono essere integrati con il<br />

video di un drone o di qualsiasi telecamera per una ricostruzione<br />

completa dell’area.<br />

Cube-3d<br />

Cube-3d è un software per la gestione di dati 3D, composto<br />

da due moduli: uno di fotogrammetria e uno per dati<br />

ottenuti da scanner. Il primo modulo permette di processare<br />

immagini (o video) per generare accurate <strong>mappe</strong><br />

digitali e modelli 3D con ottime precisioni; il secondo<br />

fornisce gli strumenti per allineare nuvole di punti.<br />

È possibile disegnare su nuvole di punti o mesh e unire i<br />

dati importati da strumenti di rilievo tradizionali, il tutto<br />

in un unico software. I dati possono poi essere elaborati e<br />

migliorati grazie ai vari strumenti CAD. Tra le molte funzioni<br />

disponibili, le più apprezzate sono la classificazione<br />

automatica, l’ortofoto, le sezioni trasversali e le linee di<br />

profilo, il calcolo del volume, e altro <strong>ancora</strong>.<br />

Per provare le soluzioni Stonex è possibile iscriversi ad una<br />

delle tappe del tour “Scansioni in Viaggio” e scoprire tutte<br />

le potenzialità della scansione 3D.<br />

Per scoprire i prodotti, le soluzioni e il tour visita le pagine<br />

web di Stonex.<br />

38 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


MERCATO<br />

TORNA L'APPUNTAMENTO CON<br />

LA CONFERENZA ESRI ITALIA 2023<br />

Il 10 e 11 maggio 2023, a Roma, torna l’appuntamento<br />

con la Conferenza Esri Italia, l’evento più importante per<br />

imprese, pubbliche amministrazioni, ricercatori, professionisti<br />

e appassionati delle tecnologie GIS, che raccoglie<br />

da oltre 20 anni l’interesse di migliaia di persone.<br />

Focus della Conferenza Esri Italia 2023 saranno i temi<br />

della transizione energetica e del PNRR, la valorizzazione<br />

del patrimonio ambientale e culturale, il Digital Twin delle<br />

infrastrutture e della città.<br />

È un evento da non perdere per condividere le vostre best<br />

practice, scoprire le nuove soluzioni geospaziali e le case<br />

history di Esri Italia.<br />

Offriremo tanti momenti interessanti e occasioni di crescita<br />

professionale, secondo la migliore tradizione di Esri<br />

Italia. Non mancheranno eventi condivisi con format innovativi e key note speech di livello internazionale, tante Esri<br />

Story e, naturalmente, tante novità tecnologiche.<br />

Continua a seguirci sui nostri canali, nei prossimi giorni pubblicheremo maggiori dettagli sul questo evento.<br />

Per Maggiori informazioni visita il sito della Conferenza Esri Italia 2023.<br />

Works when you do<br />

X-PAD Ultimate<br />

Tutto in un unico software<br />

X-PAD Ultimate è un software modulare, facile da usare per lavori<br />

topografici e del cantiere, come rilievi, tracciamenti, catasto,<br />

controlli BIM, strade, <strong>mappe</strong>, batimetria e GIS.<br />

Il software è disponibile sulla piattaforma Android e porta le<br />

migliori tecnologie direttamente in campo nella tua mano: una<br />

completa visualizzazione 3D ed un sistema CAD per visualizzare e<br />

modificare i disegni, integrazione dei tuoi dati con tutte le tipologie<br />

di <strong>mappe</strong>, supporti per la realtà aumentata e molto altro.<br />

XPad Ultimate ti assicura la produttività e ti permette di avere una<br />

perfetta integrazione con tutti gli strumenti.<br />

Disponibile in due versioni, una dedicata a chi lavora nel campo<br />

della topografia ed una dedicata alle imprese di costruzioni,<br />

offrendo ad entrambi delle caratteristiche dedicate.<br />

geomax-positioning.it<br />

©2020 <strong>GEOmedia</strong> Hexagon AB n°6-<strong>2022</strong> and/or its subsidiaries 39<br />

and affiliates. All rights reserved.


MERCATO<br />

ACCESSO PIÙ FACILE AI<br />

DATI SENTINEL GRAZIE<br />

AL NUOVO ECOSISTEMA<br />

SPAZIALE DEI DATI DI<br />

COPERNICUS<br />

Copernicus è il più grande fornitore<br />

al mondo di dati di osservazione della<br />

Terra e il suo lancio ha segnato un<br />

momento significativo, non solo per<br />

la comunità del telerilevamento, ma<br />

per tutti gli scienziati, imprenditori e<br />

cittadini dell'UE e oltre.<br />

La sua politica in materia di dati<br />

aperti, completi e gratuiti, insieme<br />

alle caratteristiche di alta qualità e frequente<br />

aggiornamento, ha portato al<br />

suo uso diffuso da parte delle autorità<br />

pubbliche, delle aziende, comprese le<br />

piccole e medie imprese, e persino dei<br />

singoli cittadini.<br />

Le grandi quantità di dati generati<br />

dai satelliti Sentinel di Copernicus,<br />

combinate con le informazioni accessibili<br />

tramite la componente in situ di<br />

Copernicus, forniscono informazioni<br />

aggiornate sullo stato della Terra e<br />

sono utilizzate in molti campi come<br />

la scienza, l'industria e la politica<br />

-fabbricazione.<br />

Ad esempio, il radar di Sentinel-1 è<br />

in grado di mappare le inondazioni,<br />

monitorare terra e mare e rilevare<br />

fuoriuscite di petrolio, mentre con<br />

Sentinel-2 è possibile osservare i cambiamenti<br />

nella vegetazione e nella copertura<br />

del suolo. Inoltre, gli aerosol<br />

degli incendi boschivi e le temperature<br />

della superficie terrestre possono<br />

essere valutati con Sentinel-3, mentre<br />

Sentinel-5 monitora la composizione<br />

dell'atmosfera e tiene traccia degli inquinanti.<br />

Questa enorme quantità di<br />

dati ha dato origine ad un'ampia gamma<br />

di applicazioni, come il monitoraggio<br />

di condizioni meteorologiche<br />

estreme o la valutazione dell'impatto<br />

dei cambiamenti climatici e dei disastri<br />

naturali. Pertanto, Copernicus<br />

ha acquisito una posizione centrale a<br />

sostegno di un processo decisionale<br />

consapevole e sostenibile.<br />

È quindi ovvio che un facile accesso<br />

ai dati e alle informazioni di<br />

Copernicus è una priorità per la<br />

Commissione europea, alla luce dei<br />

numerosi vantaggi che offre ai cittadini<br />

globali.<br />

In tale contesto, il commissario per il<br />

Mercato interno, Thierry Breton, ha<br />

affermato che "Copernicus deve puntare<br />

all'eccellenza digitale. Vogliamo<br />

che i dati di Copernicus siano facilmente<br />

accessibili e utilizzabili, affidandoci<br />

allo stesso tempo a un potente<br />

ambiente di analisi dei dati per<br />

attrarre nuovi utenti, in particolare<br />

dai settori non spaziali." Queste parole<br />

hanno fatto da sfondo all'annuncio,<br />

lo scorso dicembre, di una nuova<br />

piattaforma per accedere e sfruttare i<br />

dati satellitari di Copernicus. Ha preso<br />

vita il 24 gennaio 2023 con il lancio<br />

ufficiale del portale Copernicus<br />

Data Space Ecosystem e dei servizi<br />

iniziali; ulteriori servizi verranno<br />

continuamente aggiunti nei prossimi<br />

mesi. Questo è l'inizio di un nuovo<br />

viaggio nell'esplorazione del nostro<br />

superbo pianeta.<br />

Che cos'è il nuovo ecosistema spaziale<br />

dei dati di Copernicus<br />

Il Copernicus Data Space Ecosystem<br />

è una nuova infrastruttura basata<br />

su cloud per accedere ai dati di<br />

Copernicus, fungendo da gateway<br />

per Sentinel, per le missioni di contributo<br />

di Copernicus e per i dati di<br />

terze parti. Ospitando già 34 petabyte<br />

di dati di osservazione della Terra,<br />

il Copernicus Data Space Ecosystem<br />

mira ad andare oltre il successo del<br />

Copernicus Open Access Hub e dei<br />

DIAS, che hanno servito una comunità<br />

che ora conta più di 600.000<br />

utenti registrati. Tuttavia, non si<br />

tratta di un semplice restyling o di<br />

un semplice cambio di nome di un<br />

servizio esistente.<br />

Oltre a garantire la continuità dell'accesso<br />

aperto e gratuito ai dati di<br />

Copernicus Sentinel, il Copernicus<br />

Data Space Ecosystem rappresenta<br />

un vero passo avanti, contribuendo<br />

all'evoluzione e alla modernizzazione<br />

della componente di osservazione<br />

della Terra del programma spaziale<br />

dell'UE. L'accesso ai dati è reso più<br />

semplice che mai rendendo immediatamente<br />

disponibili gli archivi di<br />

dati completi e aggiornati. Un'unica<br />

piattaforma dedicata consente ora<br />

di cercare tutti i dati disponibili per<br />

un'area geografica di interesse da un<br />

giorno specifico o entro un periodo<br />

di tempo specificato. I dati possono<br />

essere visualizzati tramite un'applicazione<br />

sul Web basata sull'eredità<br />

dello standard de facto EO Browser,<br />

scaricati direttamente o accessibili nel<br />

cloud tramite API standard. Questo<br />

nuovo servizio consente anche la creazione<br />

di video time-lapse per una<br />

visualizzazione semplificata dei dati<br />

delle serie temporali.<br />

Il Copernicus Data Space Ecosystem<br />

non si ferma qui, tuttavia, e offre<br />

<strong>ancora</strong> più funzionalità. Una forte<br />

attenzione è posta sulla tracciabilità<br />

dei dati, consentendo di verificare<br />

l'origine dei dati e quali operazioni<br />

di elaborazione o calibrazione sono<br />

state eseguite su di essi. Inoltre, man<br />

mano che gli archivi di dati crescono,<br />

diventa sempre più conveniente elaborare<br />

le informazioni dove sono originariamente<br />

memorizzate. Pertanto,<br />

per gli utenti interessati all'elaborazione<br />

dei dati, Copernicus Data<br />

Space Ecosystem include strumenti<br />

integrati dedicati. I processori cloud<br />

su richiesta ottimizzati per le applicazioni<br />

di osservazione della Terra semplificheranno<br />

l'estrazione e l'analisi<br />

dei dati su larga scala e consentiranno<br />

nuove e ambiziose applicazioni per<br />

attività pubbliche, private o commerciali.<br />

Tutte queste caratteristiche<br />

andranno a vantaggio degli utenti<br />

istituzionali, della comunità di ricerca,<br />

del settore commerciale e di ogni<br />

cittadino del pianeta. E sono disponibili<br />

gratuitamente (anche se verranno<br />

applicate delle quote, mentre lo scaleup<br />

sarà offerto a pagamento), grazie<br />

ai finanziamenti forniti dall'Unione<br />

Europea.<br />

https://dataspace.copernicus.eu/<br />

40 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2022</strong>


2-5 May 2023 • Rotterdam, The Netherlands<br />

Witness the ever-growing dimensions of geospatial industry that’s driving the digital age, and how<br />

geospatial knowledge and services are getting integrated in workflows and business processes of<br />

almost every important industry, supporting sustainability of everything.<br />

Thought-provoking, Industry-advancing Topics<br />

Geospatial<br />

Infrastructure<br />

and Digital<br />

Twins: Powering<br />

Sustainability of<br />

Everything<br />

Space Economy<br />

& Public Policy:<br />

Supporting<br />

Space Economic<br />

Growth<br />

Resilient PNT<br />

Empowering World<br />

Economy and<br />

Society<br />

GEOBIM –<br />

Advancing<br />

Infrastructure<br />

Resilience<br />

Location<br />

Intelligence in BFSI<br />

and Retail Process<br />

Optimization<br />

… and many others<br />

Join The Conversation<br />

Strategic Sponsors<br />

Co-Sponsors<br />

Institutional Partners<br />

Media Partners<br />

Produced By<br />

www.geospatialworldforum.org


AGENDA<br />

13 – 15 FEBBRAIO 2023<br />

Geoweek 2023<br />

Denver (USA)<br />

https://www.geo-week.<br />

com/<br />

21 – 23 MARZO 2023<br />

Amsterdam Drone Week<br />

Amsterdam (Olanda)<br />

https://www.<br />

amsterdamdroneweek.<br />

com/<br />

25 – 27 APRILE 2023<br />

GISTAM 2023<br />

Praga (Repubblica Ceca)<br />

https://<br />

gistam.scitevents.org/<br />

2-5 MAGGIO 2023<br />

Geospatial World Forum<br />

Rotterdam (The<br />

Netherlands)<br />

https://<br />

geospatialworldforum.org<br />

13 – 15 GIUGNO 2023<br />

Autonomous Vehicle<br />

Technology Expo 2023<br />

Stuttgart (Germania)<br />

https://www.<br />

comautonomousvehicletechnologyexpo.<br />

com/<br />

25 – 30 GIUGNO 2023<br />

CIPA 2023 Symposium<br />

Firenze (Italia)<br />

https://www.<br />

cipa2023florence.org<br />

2 – 7 SETTEMBRE<br />

2023<br />

ISPRS Geospatial Week<br />

2023<br />

Cairo (Egitto)<br />

https://www.isprs.org/<br />

5 – 7 SETTEMBRE<br />

2023<br />

Commercial UAV Expo<br />

Las Vegas (USA)<br />

https://www.expouav.com/<br />

2-5 May 2023 • Rotterdam, The Netherlands<br />

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