Vie&Trasporti n. 867 marzo 2023

Editoriale
…sette sorelle, che poi sono diventate otto. Invecchiando, e forse
frequentandosi troppo, finirono con l’assomigliarsi tanto da non essere
più riconoscibili l’una dall’altra. E alla fine, loro stesse non sapevano
più chi fossero, e si trasformarono d’incanto nei sette nani.
E Biancaneve aveva un bel vestito rosso, rosso, e veniva da est
Sembra ieri quando i brand di veicoli industriali apparivano
come monoliti, stelle nel firmamento di una delle più alte
espressioni della meccanica applicata, avanguardia di dispositivi
di sicurezza per il trasporto, esempio di funzionalità
e redditività. Industrie perfette.
Questi sette giganti, in ordine alfabetico Daf, Iveco, Man,
Mercedes, Renault Trucks, Scania e Volvo avevano una fortissima
distinguibilità l’uno dall’altro, ciascun marchio poteva
vantare almeno una specificità, una eccellenza.
In tempi recenti si è aggiunto a questi un altro brand, dal
nome importante (visto che il buon Henry I fu tra i primissimi
costruttori di veicoli adibiti al trasporto), Ford Trucks. Questo,
ancora con volumi modesti e gamma ristretta, si è aggiunto
ai sette big con il giusto piglio, una pazienza olimpica e la
consapevolezza dell’importanza della gradualità. Lo annoveriamo
tra i grandi del trasporto pesante senza dubbi.
Ma adesso…
Fusioni, collaborazioni incrociate, ricerca condivisa, hanno
fatto sì che i destini di questi marchi si incrociassero, in una
nuova danza nella quale non è più ben chiaro chi fa cosa.
Giusto, legittimo condividere ricerca e ammortizzare i costi,
per carità. Ma perché questo deve essere fatto con un contestuale
annichilimento dei valori e della personalità?
La risposta è tra le righe dell’uso che stanno facendo del
nuovo strumento di comunicazione, i social, convinti che
mezzo milione di visualizzazioni su Tik Tok servano a qualcosa.
L’uso banalizzato di queste app, peraltro quasi tutte
abbastanza cretine, prive di una strategia di comunicazione,
sta comportando il radicale abbandono della comunicazione
di valore, quella che guarda al sodo, ai contenuti. Ha fatto
sì che questi nostri amati bestioni si somigliassero tutti: tutti
con gli stessi messaggi, tutte scimmiette ammaestrate.
Perché? Perché è così.
Ormai tutti questi brand, chi più chi meno, lottano per 10k
like, pensando che il responsabile acquisti di una flotta sia
lì a scegliere il veicolo contando le condivisioni e le visualizzazioni.
WOW.
Ma chi fornirà a chi i camion li compra le giuste informazioni
tecniche, i dati veri sul consumo, le caratteristiche spiegando
le dotazioni? Le sempre peggiori schede tecniche no di certo,
come anche siti corporate, avvizziti e poveri.
Una volta distrutta la ‘carta’, la rivista da sfogliare, quella
bella che fa la differenza, non rimarranno che otto nanetti
gemelli, presto divorati da una concorrenza, quella cinese,
che non va tanto per il sottile.
Da gigante a nanetto il passo è più breve di quello che sembra.
E Biancaneve ha gli occhi a mandorla.
03 2023 - 1