Il Codice della Verità Rivelazioni Finali
Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio.
Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio.
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Elohim è quindi grammaticalmente un plurale accrescitivo che, in
ebraico, indica la massima espressione di un concetto. Elohim
pertanto non indica una pluralità di dei ma il Dio per eccellenza.[45]
«Dio disse: facciamo l'uomo, con la nostra immagine, a nostra
somiglianza […] Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi»
(Genesi 1,26; 3,22)
"Elohim" con verbi al plurale Modifica
Il nome elohim è usato con un verbo plurale in 1 Samuele
28:13[47]. La Strega di Endor, negromante, evoca lo spirito di
Samuele e dice a Saul di aver visto "essere divino" (elohim) salire
(olim עֹלִ ים , verbo plurale) dalla terra.[Nota 8]
In Genesi 20:13[48] Abramo, davanti al re filisteo politeista
Abimelech, dice che "gli dèi (elohim) mi hanno fatto (verbo plurale)
errare lungi dalla casa di mio padre".
Nella Bibbia ebraica elohim, quando significa Dio d'Israele, è di
solito grammaticalmente al singolare. In Genesi 1:26[51] abbiamo
un connubio di entrambe le forme(singolare prima e plurale poi): "E
Dio disse: 'Facciamo (plurale) l'uomo a nostra immagine, a nostra
somiglianza'."
Gesenius commenta che Elohim singolare deve essere distinto da
elohim (dèi) al plurale e asserisce che:
«la supposizione che Elohim sia da considerarsi semplicemente un
residuo di precedenti vedute politeiste (cioè come originariamente
solo un plurale numerico) è perlomeno altamente improbabile e,
inoltre, non spiegherebbe i plurali analoghi (sotto). Alla stessa
classe (e probabilmente formata sull'analogia di elohim)
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