Il Codice della Verità Rivelazioni Finali
Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio.
Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio.
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di Samuele e dei Salmi in cui elohim viene generalmente tradotto
con Dio nonostante sia seguito da un verbo coniugato al
plurale[35][36][37][38]. I nomi correlati elohah (in ebraico: אלוה ) e el
(in ebraico: אֵ ל ) sono usati sia come nomi propri che come generici,
nel qual caso sono intercambiabili con elohim. In altri passi elohim
viene tradizionalmente tradotto con angeli (Salmi 8:6; 97:7;
138:1[39] e, con riferimento allo spettro di Samuele, in Samuele
28:13[40]), nonostante tale significato non sia filologicamente
fondato[41]. In Esodo elohim viene anche attribuito come titolo
vicariale a Mosè (4:16; 7:1)[41]
come titolo proprio della divinità suprema, non è generalmente
considerato sinonimo del termine elohim, "dèi" (plurale, sostantivo
semplice). La grammatica ebraica consente questa forma
nominalmente plurale a significare "Egli è la potenza (singolare)
sopra le potenze (plurale)", o grossomodo "Dio degli dèi". Il
rinomato studioso rabbinico Maimonide scrisse che i vari altri usi
sono comunemente intesi come omonimi.[27] La forma plurale
terminante in -im può essere intesa anche come astrazione, vedi la
parola ebraica chayyim ("vita") o betulim ("verginità"). Se inteso in
questo modo, elohim significa "divinità" o "deità".[Nota 5]
Elohim, uno dei nomi di Dio, è considerato uno di questi casi.
Infatti, quando la parola si riferisce al Dio d'Israele, è il più delle
volte concordata con aggettivi al singolare (es.: Elohim tzaddiq, il
Dio giusto, Salmo 7:10); non mancano le eccezioni, che il Gesenius
ritiene comunque spiegabili. Elohim quindi non significherebbe
dunque semplicemente "Dio" o "Dei", ma "Divinita'
Olamim (Eternità) è per il Gesenius un plurale di durata.
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