Il Codice della Verità Rivelazioni Finali

Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio. Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio.

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07.02.2023 Views

ricercatori che disponevano di altri apparecchi molto sofisticati perla ricerca sottomarina.Una delle ruote ritrovate sul lato saudita del fondo (fotografia diVioka Fonten)Con la loro imbarcazione, navigarono in direzionedell’Arabia Saudita (l’altra sponda del Mare dei Giunchi) eriuscirono a superare il segnale di “metà strada” (tra Nuweiba el’Arabia Saudita); si immersero con l’Excalibur 1000, unapparecchio che consente di rilevare metalli che giacciono anche agrandissime profondità. Durante un’immersione a ventotto metri diprofondità scoprirono dei reperti a forma circolare ricoperti di coralli,della stessa misura delle ruote di un carro. Il perno e i sei raggidella ruota erano chiaramente visibili. Con l’ausilio del rilevatore,185

furono ritrovati, inoltre, numerosi oggetti di metallo, anch’essiricoperti dai coralli.Anche sulla sponda saudita, infine, trovarono dei resti di carri, fattoche confermò l’ipotesi secondo cui l’itinerario dell’attraversamentodel mare partisse da Nuweiba e raggiungesse l’Arabia Saudita.Fonte: Khumash: Esodo – Shemòt, edizione gennaio 2010,Mamash (da pag. 819 a pag. 826).Data di pubblicazione: 10/06/2010 12:50:00 AMPinterestParole chiave: Approfondimento, StoriaSi invita ad ascoltare e guardare l’intervista a Ron Wyatt nel canaleYouTube Carlo Fanni 2.186

ricercatori che disponevano di altri apparecchi molto sofisticati per

la ricerca sottomarina.

Una delle ruote ritrovate sul lato saudita del fondo (fotografia di

Vioka Fonten)Con la loro imbarcazione, navigarono in direzione

dell’Arabia Saudita (l’altra sponda del Mare dei Giunchi) e

riuscirono a superare il segnale di “metà strada” (tra Nuweiba e

l’Arabia Saudita); si immersero con l’Excalibur 1000, un

apparecchio che consente di rilevare metalli che giacciono anche a

grandissime profondità. Durante un’immersione a ventotto metri di

profondità scoprirono dei reperti a forma circolare ricoperti di coralli,

della stessa misura delle ruote di un carro. Il perno e i sei raggi

della ruota erano chiaramente visibili. Con l’ausilio del rilevatore,

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