Il Codice della Verità Rivelazioni Finali
Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio.
Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio.
La narrazione biblica del profeta Balaam è confermata dalleiscrizioni su 119 frammenti rinvenuti a Deir 'Alla.Nel 1868 fu rinvenuta una tavoletta Moabita. Clermont-Ganneau neprese l'impronta prima che gli arabi la rompessero in più parti pervenderla. L'iscrizione convalida il contenuto del capitolo 16 delprimo libro dei Re e del capitolo 3 del secondo libro dei Re. Essacita anche il nome (Yahweh) con cui Dio si fece conoscere a Israelein Esodo.La liberazione degli schiavi in Babilonia per mano di Ciro il Grande(Esra 1:1-4; 6:3-4) è riportata sul cilindro di Ciro.L'obbligo di lasciare Roma per tutti i Giudei durante il regno diClaudio (41-54 d.C.) è riportato da Svetonio.La scoperta di un grosso altare di pietra fornito di corna, negli scavidi Beer-Seba nel 1973 fece luce su due versetti del libro del profetaAmos (5:5 e 8:14) che sembravano suggerire che in quella cittàesistesse un santuario.La distruzione di Tiro, famoso porto fenicio dell'antichità noto per ilculto orgiastico e crudele di Baal, fu profetizzata nei minimi dettagli(Ezechiele 26:3-14) dal profeta Ezechiele nel 586 a.C., l'anno cheprecedette la sua caduta.Arca di Noè è stata trovata... Il governo turco ha condotto unaricerca con archeologi nel sito di Arca di Noè nelle montagne diArarat. le strutture erano state scoperte nel 2007 e nel 2008 . Sonoritornati nel sito nell’ottobre del 2009 per filmarlo...161
(L’archeologo Mike Pitt fa però notare come manchino ancora delleprove inoppugnabili: “Se c’è stato un diluvio capace di sollevare unagrande nave a 4 km di altezza sul lato di una montagna 4800 annifa, penso che ci sarebbero delle notevoli prove geologiche perquesta inondazione del mondo. E non ce ne sono”.)L'esistenza di Gesù Cristo è riportata anche dal Talmud Babilonesee da diversi autori non cristiani, tra cui Giuseppe Flavio, Svetonio,Plinio il Giovane, Luciano, e altri, che confermano anche eventicome quello della crocifissione e la vita dei primi cristiani.SE L'ARCA DELL'ALLEANZA FOSSE IL GRAAL. LA STORIA DIRON WYATTdi Enrica PerucchiettiLa “chiamata”Poche persone hanno suscitato reazioni così controverse nelmondo accademico e nell’opinione pubblica come Ron Wyatt.Archeologo dilettante e autodidatta, Wyatt ha dedicato la sua vitaalla ricerca delle massime reliquie del mondo ebraico. Gli scavi chelo hanno reso famoso sono stati quelli sul Monte Ararat doveavrebbe rinvenuto i reperti dell’Arca di Noè.Sostenuto da una fede incrollabile in Dio ha indirizzato le suericerche nella direzione che “segnali” da lui ritenuti soprannaturaligli hanno indicato. Non si è fermato di fronte a nulla, neppuredavanti alle avversità o al biasimo dei colleghi accademici. L’unicacosa che l’ha fermato è stata la malattia.Morto di cancro alle ossa nel 2000, fu davvero un personaggiosingolare. Infermiere anestesista di Nashville, a un certo punto dellasua vita dichiarò di essere stato “chiamato” da un’entità angelica ascoprire alcuni dei misteri dell’Antico Testamento. Sarebbe stata laprima di diverse “visioni” o miracoli che avrebbero costellato la sua162
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(L’archeologo Mike Pitt fa però notare come manchino ancora delle
prove inoppugnabili: “Se c’è stato un diluvio capace di sollevare una
grande nave a 4 km di altezza sul lato di una montagna 4800 anni
fa, penso che ci sarebbero delle notevoli prove geologiche per
questa inondazione del mondo. E non ce ne sono”.)
L'esistenza di Gesù Cristo è riportata anche dal Talmud Babilonese
e da diversi autori non cristiani, tra cui Giuseppe Flavio, Svetonio,
Plinio il Giovane, Luciano, e altri, che confermano anche eventi
come quello della crocifissione e la vita dei primi cristiani.
SE L'ARCA DELL'ALLEANZA FOSSE IL GRAAL. LA STORIA DI
RON WYATT
di Enrica Perucchietti
La “chiamata”
Poche persone hanno suscitato reazioni così controverse nel
mondo accademico e nell’opinione pubblica come Ron Wyatt.
Archeologo dilettante e autodidatta, Wyatt ha dedicato la sua vita
alla ricerca delle massime reliquie del mondo ebraico. Gli scavi che
lo hanno reso famoso sono stati quelli sul Monte Ararat dove
avrebbe rinvenuto i reperti dell’Arca di Noè.
Sostenuto da una fede incrollabile in Dio ha indirizzato le sue
ricerche nella direzione che “segnali” da lui ritenuti soprannaturali
gli hanno indicato. Non si è fermato di fronte a nulla, neppure
davanti alle avversità o al biasimo dei colleghi accademici. L’unica
cosa che l’ha fermato è stata la malattia.
Morto di cancro alle ossa nel 2000, fu davvero un personaggio
singolare. Infermiere anestesista di Nashville, a un certo punto della
sua vita dichiarò di essere stato “chiamato” da un’entità angelica a
scoprire alcuni dei misteri dell’Antico Testamento. Sarebbe stata la
prima di diverse “visioni” o miracoli che avrebbero costellato la sua
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