07.02.2023 Views

Il Codice della Verità Rivelazioni Finali

Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio.

Sicilia, Palermo, il giovane cristiano Cardullo, in una corsa contro il tempo, cerca in tutti i modi di testimoniare al mondo con un ultimo gesto disperato, come un ultima chiamata a credere in Dio. Un ultimo gesto per far nascere la fede anche ai più scettici, attraverso una raccolta di ricerche archeologiche, scientifiche e dimostrazione pratiche della verità con appunti, testi e manoscritti per togliere agli increduli l'incredulità e agli scettici lo scettiscismo e far scattare un allarme dentro di sè così da aprire il cuore ed accettare di amare la verità per essere salvati. L'autore, perseverante, ha ottenuto quello che voleva, dimostrare che Dio esiste ed ha un nome, annunciarlo al mondo intero. Al mondo resta poco tempo di vita, sarà mutato, togliendo il male e divenendo nuovo e buono, come un vecchio vestito che passa per indossarne uno nuovo. Una luce in una grotta come copertina. La scena che si presenta agli occhi è togliere il buio con la luce. Così sia per il lettore del Codice della Verità. Francesco Cardullo è riuscito nella sua missione prima di morire, racchiudere delle realtà con un testo che portano soltanto un nome: il Figlio.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

carbonio 14, risalirebbero a circa 4800 anni fa, l’epoca in cui si

suole collocare il diluvio universale. I resti quindi sarebbero

appartenuti niente meno che all’Arca di Noè. A conferma di questa

incredibile ipotesi, ci sarebbe il fatto che la struttura è suddivisa in

vari compartimenti, che potrebbero essere stati destinati al

trasporto di animali.

“Non possiamo dire al cento per cento che si tratti dell’Arca di Noè -

avrebbe dichiarato un documentarista del team, Yang Ving Cing,

all’agenzia turca Anadolu -, ma pensiamo di poterlo affermare al

99,9 per cento”. ANKARA, Turchia, di Valentina d’Angella

I resti di legno dell’arca di Noè;

La cima del monte Ararat alta 5.137 metri, su cui la storia biblica

vuole si sia fermata l’Arca di Noè dopo il diluvio, è stata riaperta

all’alpinismo dalle autorità turche. La vetta più alta della Turchia,

con la sorella del “piccolo Ararat”, alto 3.925 metri, e’ situata

nell’estremo est della Turchia, ai confini di Iran e Armenia.

Considerata sacra dagli armeni, finì sotto controllo di Ankara nel

1921 in seguito al trattato di Kars. Una concessione di Stalin alla

nuova Turchia di Mustafa Kemal Ataturk, con il leader sovietico

interessato più al controllo di Georgia, Armenia e Azerbaigian. Da

allora una ferita aperta per gli armeni, ma anche una zona in

passato non facile da controllare per Ankara.

L’ascensione è stata vietata a partire dal 1984 a causa del conflitto

tra la Turchia e la guerriglia separatista curda del Pkk. Tra il 2004 e

il 2015 vi si poteva salire solo con un permesso militare,

accompagnati da guide della federazione turca. Poi un divieto totale

che ha iniziato ad avere delle eccezioni nell’ultimo anno, fino alla

riapertura di questi giorni. Una buona notizia per gli alpinisti di tutto

il mondo, ma soprattutto per la popolazione locale, di etnia curda,

che potrà contare su una importante risorsa per il turismo,

nell’organizzazione di una escursione non difficile tecnicamente ,

ma che per scarsità" di acqua e rarefazione dell’ossigeno richiede

almeno 4 giorni e l’allestimento di 2 campi.

139

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!