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Jolly Roger Magazine Anno V Numero 1 - gennaio 2023 Mensile gratuito di informazione libraria e letteraria
Jolly Roger Magazine
Anno V
Numero 1 - gennaio 2023
Mensile gratuito di informazione libraria e letteraria
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AUTORI JOLLY ROGER<br />
AUTORI JOLLY ROGER<br />
L’amore in una storia<br />
fuori dal tempo<br />
Massimo Scalabrino ritorna con “Antico è il presente”<br />
Un romanzo dolce e delicato, ma profondo e intenso<br />
“Ve l’ho detto e ve lo ripeto!<br />
Sto benissimo! Poi non capisco<br />
tutta questa preoccupazione,<br />
non sarà certo la prima volta<br />
che me ne vado in vacanza al<br />
mare, e non è neppure la prima<br />
volta che ci vado da solo!”<br />
Una vacanza solitaria.<br />
Un incontro fortuito.<br />
Una ragazza che sembra emergere<br />
dal grigiore come una novella<br />
Venere del Botticelli.<br />
Il mare di Lipari.<br />
Questi gli ingradienti di una<br />
storia tanto surreale da essere<br />
degna della più concreta realtà,<br />
raccontata con delicatezza<br />
e ironia da un Autore capace di<br />
affrontare temi potenzialmente<br />
intimi con il candore dei buoni<br />
sentimenti.<br />
Antico è il presente è una storia<br />
d’amore di quelle che si leggono<br />
tutte d’un fiato, per poi rimanere<br />
sospesi in quel limbo fatto<br />
della stessa materia dei sogni, a<br />
cavallo tra realtà e fantasia.<br />
E in quel limbo Andrea e Cettina<br />
sono i protagonisti di un sogno<br />
dolce e pulito che ci riporta<br />
alla mente le fiabe, quelle belle;<br />
quelle dove l’amore è così potente<br />
da travalicare concetti terreni<br />
come spazio e tempo.<br />
Massimo Scalabrino, enfant<br />
Pagine solo<br />
apparentemente<br />
leggere per un<br />
romanzo che parla<br />
direttamente<br />
al cuore dei lettori.<br />
Una prosa brillante<br />
fa da contrappunto<br />
a personaggi che<br />
sarebbe troppo facile<br />
etichettare secondo i<br />
luoghi comuni di un<br />
finto perbenismo.<br />
Insomma, un libro<br />
bellissimo.<br />
terrible della letteratura e profondo<br />
cultore dei libri, raccontaci<br />
il tuo percorso di avvicinamento<br />
alla scrittura.<br />
Per essere un enfant... proprio<br />
oggi - 18 <strong>gennaio</strong> - ho celebrato<br />
il mio 5° compimese! Cioè sono<br />
arrivato al quinto mese dei miei<br />
primi ottantanove anni! Il merito<br />
va ad un mio professore di liceo<br />
al Michelangelo a Firenze.<br />
Renato Coen. Insegnava storia<br />
e filosofia. Mi ha insegnato ad<br />
aver passione per la lettura. Il<br />
mio primo libro ‘serio’ è stato<br />
“La vita è sogno” di Calderon<br />
de la Barca, nel 1952. Non avevo<br />
ancora 18 anni che ero già<br />
transitato attraverso i russi, con<br />
preferenza a Gogol, e poi gli<br />
americani soprattutto con Faulkner...<br />
fino ad approdare per<br />
lungo tempo a Kafka. Se vuoi<br />
continuo, ma ne avresti per decine<br />
e decine di anni e qualche<br />
migliaio di libri. Ti cito solo, di<br />
quei tempi, Edgar Lee Masters<br />
con “Spoon River”!<br />
Hai spaziato tra molti generi<br />
letterari, ma quali sono i tuoi<br />
preferiti e perché?<br />
Ad oggi sono interessato a letture<br />
scientifiche. Ci sono, tipo<br />
il Rovelli, narratori di scienza<br />
eccezionali. Altri italiani come<br />
Bellone e poi i molti ‘esteri’!<br />
Leggo ogni mese la rivista Le<br />
Scienze... non sempre totalmente<br />
comprensibile, per me.<br />
Mi interessa la geopolitica ed<br />
in questo il mensile Limes mi<br />
aiuta a capire qualcosa di quello<br />
che sta succedendo e del perché<br />
succede<br />
Leggere e scrivere. Quanto è<br />
importante una cosa in funzione<br />
dell’altra?<br />
Leggere è alla base dello scrivere.<br />
Per me è essenziale la lettura:<br />
“una finestrata di sole”<br />
direbbe Corrado Govoni, una<br />
illuminazione continua che ti<br />
solleva dal buio dell’ignoranza,<br />
del non sapere. Scrivere è uno<br />
sfogo al desiderio di raccontare<br />
ma, in primis, di raccontarsi.<br />
Sia che uno trovi un mago che<br />
ti pubblichi, sia che il tutto ti resti<br />
nel cassetto.<br />
Tra i libri che hai scritto quale<br />
occupa un posto speciale nel<br />
tuo cuore e perché?<br />
“Leggero, per troppa profondità”...<br />
forse! Ispirato da un pensiero<br />
di Montaigne. Ma poi tutti<br />
gli altri e tra questi “Il profumo<br />
dei libri” nel quale ho riversato<br />
tutta la mia passione per il libro<br />
antico<br />
E adesso, finalmente, ci vuoi<br />
parlare del tuo ultimo romanzo<br />
“Antico è il presente”?<br />
Sono convinto che se andassi a<br />
chiedere in giro alla gente cosa<br />
sia Amare, Amore, Innamorarsi,<br />
otterrei solo risposte tra il<br />
poetico e il romantico, spesso<br />
degne del peggiore “Grand<br />
Hotel”. Non ho solo voluto narrare<br />
di un ‘sogno di piena estate’:<br />
ho cercato di raccontarmi il<br />
come può e il perché una donna<br />
giovane non solo si innamori<br />
di un uomo che ad esser buoni<br />
si può definire anziano, ma<br />
il perché voglia, desideri addirittura,<br />
essere amata da lui! Ci<br />
sono riuscito? Di certo il mio<br />
amico Calderon de la Braca mi<br />
ha dato una mano!<br />
Quanto Massimo Scalabrino c’è<br />
nel protagonista del tuo libro?<br />
Ti confesserò un segreto. Tutto,<br />
scarpe comprese! Sono convinto<br />
che chiunque scriva e di qualsiasi<br />
cosa scriva, scienza inclusa,<br />
non faccia altro che mettere<br />
a nudo un pezzo tra i più intimi<br />
del suo guardaroba. Sostengo<br />
che la Monaca di Monza, in realtà<br />
fosse il Manzoni stesso!<br />
Le donne si innamorano ancora<br />
della cultura?<br />
Penso proprio di sì. Il che, ovviamente,<br />
dipende dal tipo di<br />
donna. Innamorarsi della cultura,<br />
avere curiosità del conoscere,<br />
distingue e attira. Se poi c’è<br />
anche tutto il resto, letto compreso,<br />
si può dire che ha fatto<br />
tombola!<br />
C’è qualcosa che avresti sempre<br />
voluto scrivere, ma per<br />
qualche motivo non l’hai mai<br />
fatto?<br />
Direi di no. Quello che ho scritto<br />
è stato quello che in quel momento<br />
volevo scrivere. Uscendo<br />
dai confini della domanda,<br />
mi piacerebbe che chi esercita<br />
la professione della critica let-<br />
18 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong> www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
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