jollyroger_gennaio_2023

AUTORI JOLLY ROGER
AUTORI JOLLY ROGER
L’impero del sol levante,
la marina e la grande guerra
Nippon Kaigun. Storia della Marina imperiale giapponese.
Il saggio di Mario Ragionieri che colma un vuoto annoso
La guerra navale nel Pacifico,
se la leghiamo a sviluppi penetrati
a fondo nell’immaginario
collettivo anche attraverso la
cinematografia e la letteratura,
trova i suoi simboli nelle portaerei
dell’ammiraglio Yamamoto
e nelle flotte anfibie dei
Marines americani.
Essa ha rappresentato un capitolo
cruciale nel secondo conflitto
mondiale, oscurato dalla
necessità impellente di annientare
la minaccia tedesca in Europa.
“Germany first” fu l’imperativo
che indusse le potenze alleate
a concentrarsi sul fronte
occidentale a discapito di uno
scacchiere che rischiava di divenire
ingestibile a causa della
rapida ascesa imperiale, in termini
di mezzi e di preparazione
bellica.
Con l’attacco di Pearl Harbor
i Giapponesi vibrarono quello
che rischiò di essere un colpo
mortale al cuore della Marina
statunitense, innescando però
una reazione che portò all’epilogo
che tutti ben conosciamo.
Ma come si giunse a ciò?
Quali furono gli scenari sui
quali questa guerra lontana, ma
non per questo meno determinante,
fu combattuta?
Una bibliografia
di tutto rispetto,
raccolta ai quattro
angoli del mondo,
fa da struttura
portante
per l’unico saggio
sulla Marina
giapponese
in lingua italiana.
Oltre mezzo secolo
di pianificazione,
leggende, glorie
ed errori nel libro di
un grande storico.
Mario Ragionieri, storico militare
di provata esperienza, analizza
con lucidità la Guerra del
Pacifico raccontando crescita,
splendore e declinio della Nippon
Kaigun: la Marina imperiale
giapponese.
Mario Ragionieri. Storico dalla
penna veloce e prolifica. A
tutt’oggi quanti saggi storici
hai scritto?
Ne ho scritti circa trenta di vario
argomento, dalla Rivoluzione
francese al Vietnam.
Perché hai deciso di scrivere
un saggio proprio sulla Marina
imperiale giapponese?
Ho scritto un saggio sulla Marina
imperiale giapponese perché
ho trovato che l’argomento era
carente nella grande quantità di
libri pubblicati in Italia, e poi
perché l’argomento mi incuriosiva
molto.
Quali sono i periodi e i personaggi
che più ti affascinano, e
perché?
I periodi che prediligo sono la
Rivoluzione francese e Napoleone,
e poi dal 1914 al 1960. I
personaggi? Napoleone, Mussolini,
Hitler, Stalin ecc.
Qual è, secondo te, il compito
di uno storico?
Il compito di uno storico è quello
di raccontare i fatti tratti da
documenti e poi applicare una
buona dose di intuizione, altrimenti
certi fatti non si spiegheranno
mai.
Compito dello storico è non
mescolare mai la storia alla
politica, non proporre la storia
attraverso un punto di vista politico,
ma essere, nello scrivere,
estraneo ad ogni ideologia.
Solo così si è liberi di scrivere
la storia.
Si dice che la storia la scrive
chi vince. È vero?
La storia una volta si diceva
che la scriveva chi vinceva, ma
non è così.
Fin dalla fine della seconda
guerra mondiale abbiamo avuto
una fioritura di testi provenienti
da ogni parte in causa. Anche
se devo dire che la storia scritta
dall’Unione Sovietica pecca
molto in fatto di veridicità.
Quali sono stati gli avvenimenti
che secondo te, nell’ultimo
millennio, hanno veramente
cambiato il mondo?
Nell’ultimo millennio ci sono
stati una serie di fatti che hanno
cambiato il volto del mondo e
della storia. Dalla controriforma
luterana alla rivoluzione industriale,
all’illuminismo, alla
Rivoluzione Francese, all’epopea
napoleonica, alla prima e
alla seconda guerra mondiale,
alla nascita e poi caduta dei fascismi.
Si fa spesso una distinzione tra
storia e storiografia, ma quanto
le due cose sono complementari?
Storia e storiografia sono parti
di uno stesso calderone e pertanto
complementari far loro,
se scritte con obiettività.
Solitamente la Storia è una materia
indigesta, soprattutto sui
banchi di scuola. Secondo te a
cosa è dovuta la mancanza di
passione per questa materia?
È indigesta perché chi la insegna
la rende indigesta e non
fa appassionare i ragazzi. Io
ho sempre cercato di spiegare
i fatti e di far partecipare alle
lezioni i ragazzi con domande
e risposte, ottenendo ottimi risultati.
Cosa pensa lo storico Mario
Ragionieri dell’attuale situazione
geopolitica? possiamo
stare tranquilli o siamo seduti
su una polveriera?
Attualmente ci sono molte
guerre in atto e in divenire. Mi
preoccupa non tanto il conflitto
con l’Ucraina, ma quello che
potrebbe scoppiare con la Cina
per Taiwan (ex Formosa): lì veramente
ci possono essere sgradevoli
sorprese. Non possiamo
stare tranquilli, no, ma dimenticate
l’uso dell’atomica che non
conviene a nessuno.
Tu non hai scritto solo saggi
storici. Quali altri generi mettono
in moto la tua fantasia?
Non ho scritto solo saggi storici,
ma molti libri gialli che utilizzo
come intermezzo tra un saggio
10 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO 2023 www.edizionijollyroger.it
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