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Jolly Roger Magazine Anno V Numero 1 - gennaio 2023 Mensile gratuito di informazione libraria e letteraria
Jolly Roger Magazine
Anno V
Numero 1 - gennaio 2023
Mensile gratuito di informazione libraria e letteraria
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ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong><br />
... e la vita continua<br />
Jolly Roger Magazine<br />
riprende le pubblicazioni<br />
dopo due anni di silenzio<br />
MORE WEIRD TALES<br />
Strane storie cercano strani autori.<br />
La nuova antologia bimestrale<br />
in omaggio al Pulp anni Venti.<br />
pag. 6<br />
TI RICORDI CAROSELLO?<br />
Il nuovo prodotto di comunicazione<br />
per le aziende che vogliono<br />
andare oltre al solito “spot”.<br />
pag. 14<br />
AUTORI JOLLY ROGER<br />
Le interviste alle nuove firme.<br />
Ragionieri, Scalabrino e Maselli.<br />
Facciamo la loro conoscenza.<br />
pagg. 10-18-22<br />
www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it
INDICE<br />
Editoriale pag. 5<br />
MENSILE LETTERARIO ONLINE<br />
Anno V · Numero I · Gennaio 2022<br />
info@edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it.it<br />
Plancia di comando pag. 6<br />
Autori Jolly Roger Mario Ragionieri pag. 10<br />
Al di là del libro il tuo Carosello pag. 14<br />
Autori Jolly Roger Massimo Scalabrino pag. 18<br />
Autori Jolly Roger Domenico Maselli pag. 22<br />
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LE NOVITÀ IN LIBRERIA. IN QUESTO NUMERO PARLIAMO DI:<br />
www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
3
EDITORIALE<br />
la neve e la corolla<br />
Il risveglio. La sua magia. La sua ineluttabilità<br />
di Fabio Gimignani<br />
Non so quanti di voi abbiano<br />
avuto la fortuna di osservare le<br />
campanule dei Bucaneve occhiaggiare<br />
dal manto ghiacciato<br />
per poi svettare verso il cielo.<br />
Così delicate all’apparenza,<br />
eppure capaci di farsi strada<br />
attraverso i cristalli gelati fino<br />
a creare un varco che gli consenta<br />
di abbeverarsi della luce<br />
di cui hanno bisogno.<br />
Ecco, dopo tutto questo gran<br />
parlare di resilienza, penso che<br />
il Bucaneve sia l’esempio più<br />
calzante per definire quello che<br />
ci è accaduto da oltre due anni<br />
a questa parte.<br />
Non ho intenzione di dilungarmi<br />
sull’argomento pandemia:<br />
gia in troppi lo hanno fatto, e<br />
sovente in modo del tutto inappropriato,<br />
quindi mi limiterò a<br />
constatare come Edizioni Jolly<br />
Roger sia sopravvissuta al flagello<br />
e adesso possa timidamente<br />
riaffacciarsi sul panorama<br />
editoriale italiano con molti<br />
lividi in più, ma certa che ognuno<br />
di essi possa rappresentare<br />
una fonte di esperienza, e per<br />
quanto si dice comunemente,<br />
anche un potenziale di saggezza<br />
accumulata.<br />
Una quiescenza durata circa<br />
due anni, nel corso della quale<br />
c’è stato il tempo per riflettere,<br />
per sognare, per morire e per rinascere,<br />
in quel ciclo senza fine<br />
che qualcuno chiama riduttivamente<br />
“Vita”.<br />
Ma se oggi sono ancora qui,<br />
accarezzando i tasti del computer<br />
nella speranza di produrre<br />
qualcosa che vada al di là di<br />
una stomachevole giaculatoria,<br />
significa che un nuovo ciclo è<br />
pronto a partire, e non importa<br />
quanta fatica, quanto dolore e<br />
quante ferite abbia lasciato dietro<br />
di sé un passato che passato<br />
non sarà mai: la vita continua.<br />
A prescindere.<br />
E proprio per questo motivo<br />
anche Jolly Roger Magazine<br />
riprende il suo percorso lungo<br />
rotte che continueranno a solcare<br />
i mari delle Belle Lettere con<br />
la prua caparbiamente orientata<br />
verso il sole, con un equipaggio<br />
nel quale i volti nuovi si<br />
sostituiscono ai vecchi, e con<br />
altre conoscenze che, una volta<br />
cessata la fase acuta del dolore<br />
(sì, perché ogni insegnamento<br />
porta con sé un’immancabile<br />
dose di sofferenza), andranno<br />
a gonfiare le vele di quel nuovo<br />
vento di cui tanto si sente la<br />
mancanza.<br />
L’attività editoriale sta riprendendo<br />
vigore e nuove collane si<br />
vanno man mano aggiungendo<br />
alle iniziali.<br />
Abbiamo alle spalle un concorso<br />
letterario con il quale siamo<br />
riusciti a coronare un sogno che<br />
credevamo irrimediabilmente<br />
perduto; abbiamo pubblicato<br />
i primi due volumi di “Medicina<br />
Sì”, in collaborazione<br />
con Coroca Group, e altri due<br />
sono in fase di realizzazione; i<br />
rapporti con LibroCo Italia si<br />
sono quantomai rinsaldati fino<br />
a generare una Rete d’impresa<br />
dalle potenzialità praticamente<br />
sconfinate; l’accordo con Lisa<br />
Di Giovanni e il suo eccellente<br />
ufficio stampa ci ha portato<br />
parecchi gradini al di sopra del<br />
panorama editoriale standard,<br />
permettendoci di offrire a tutti<br />
gli Autori un supporto di comunicazione<br />
e diffusione fino<br />
a poco tempo fa impensabile;<br />
i contatti con intraprendenti<br />
Agenzie letterarie ci hanno portato<br />
a siglare accordi con nuovi<br />
Autori che andranno a donare<br />
notorietà e prestigio a tutta la<br />
Casa Editrice; una divisione<br />
dedicata alla comunicazione<br />
promozionale tramite l’impiego<br />
della narrativa ha preso il<br />
largo e sta veleggiano con sempre<br />
maggiore sicurezza.<br />
È un nuovo ciclo.<br />
È la vita che, comunque, prosegue<br />
nel suo cammino.<br />
È una timida corolla che sbuca<br />
dal manto ghiacciato e vive!<br />
www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
5
PLANCIA DI COMANDO<br />
PLANCIA DI COMANDO<br />
dopo un secolo<br />
torna il grande pulp americano<br />
Marzo 1923 - marzo <strong>2023</strong><br />
L’omaggio di Jolly Roger alla rivista “Weird Tales”<br />
Tre copertine della rivista “Weird Tales”: il primo numero, uscito nel marzo 1923, una delle prime<br />
apparizioni di Conan e l’ultimo numero, pubblicato nel settembre 1954<br />
di Fabio Gimignani<br />
“O voi, ch’avete gl’intelletti<br />
sani...” scriveva Dante un bel<br />
po’ di tempo fa.<br />
Sicuramente non si rivolgeva<br />
agli scrittori che, cosa significhi<br />
disporre di un intelletto sano,<br />
non l’hanno mai saputo.<br />
E tantomeno si sarebbe rivolto<br />
agli scrittori che intendono cimentarsi<br />
con una nuova antologia<br />
nata per ricalcare le orme<br />
di quella che possiamo definire<br />
senza tema di smentita la più<br />
famosa rivista Pulp mai data<br />
alle stampe.<br />
Sto parlando di “Weird Tales”:<br />
il pulp magazine ideato da Jacob<br />
Clark Henneberger che dal<br />
1923 fino al 1954 fece sognare<br />
milioni di americani grazie ai<br />
racconti scritti da penne eccellenti<br />
tra le quali possiamo ricordare<br />
Lovecraft, Ashton Smith e<br />
Quinn, senza tralasciare altri<br />
nomi di rilievo come Bloch e lo<br />
stesso Tennessee Williams.<br />
Era un bimestrale destinato al<br />
popolo; quel popolo che sentiva<br />
il bisogno di immergersi<br />
nella fantasia di racconti fuori<br />
dagli schemi mentre si recava<br />
al lavoro sui mezzi pubblici o<br />
durante la pausa pranzo. Quel<br />
Chicago 1923.<br />
J.C.Henneberger<br />
crea un sogno<br />
per tutti i lettori<br />
appassionati di<br />
horror, fantascienza,<br />
western, noir e ogni<br />
genere snobbato<br />
dalle pubblicazioni<br />
“comme il faut”.<br />
Oggi facciamo<br />
rivivere i suoi tipi<br />
con una collana<br />
di antologie<br />
aperta alle penne<br />
senza redini.<br />
popolo che di lì a poco avrebbe<br />
incontrato la grande depressione<br />
del 1929 durante la quale<br />
il bisogno di evasione avrebbe<br />
raggiunto vette elevatissime.<br />
Ed ecco che sulle pagine di<br />
quella rivista stravagante,<br />
stampata sulla carta più economica<br />
che si potesse reperire sul<br />
mercato per mantenere basso il<br />
prezzo di copertina (nota di colore:<br />
era la carta ottenuta dalla<br />
polpa di legno, brutta, ruvida<br />
e giallognola, ma dal costo incredibilmente<br />
basso. Il termine<br />
“pulp”, infatti, deriva porprio<br />
da “polpa”, intesa come materia<br />
prima per la cartaccia da<br />
pochi centesimi), ma gratificata<br />
da copertine colorate e ammiccanti,<br />
sempre secondo il concetto<br />
di pudore in voga ai tempi<br />
prima del Charleston e poi del<br />
proibizionismo, comparvero<br />
le prime avventure di Conan il<br />
Barbaro e Solomon Kane, subito<br />
affiancati dai personaggi<br />
creati dalla fantasia di un Lovecraft<br />
poco più che trentenne<br />
e dai primi embrioni dei futuri<br />
Phantom, Marlowe e Zorro.<br />
Orde di alieni crudeli giungevano<br />
da altri pianeti per invadere<br />
e colonizzare la Terra,<br />
mentre potenti maghi lottavano<br />
contro le Forze oscure (il Dottor<br />
Strange del compianto Stan<br />
Lee vi dice niente?) a colpi di<br />
incantesimi.<br />
Sì: c’era bisogno di sognare, e<br />
di farlo con un volumetto dal<br />
costo di venticinque centesimi<br />
pieno zeppo di fantasia, dalla<br />
più romantica alla più sanguinosa<br />
e perversa.<br />
Ma ogni bel sogno si dissolve<br />
all’alba, e nel caso della rivista<br />
di Henneberger l’alba coincise<br />
con l’anno 1954, quando per<br />
mancanza di fondi la testata dovette<br />
chiudere i battenti.<br />
Da allora ci sono stati molti<br />
tentativi di farla rivivere, ma<br />
rianimare un corpo dal quale<br />
la vita è fuggita non è mai una<br />
buona idea, e quelli tra voi che<br />
hanno letto “Pet sematary” di<br />
Stephen King sanno di cosa<br />
parlo.<br />
Lungi da me l’idea di voler riportare<br />
in vita una creatura che<br />
gode il meritato riposo, dunque,<br />
però ho immaginato un tributo<br />
alla sua memoria e a quella di<br />
un giornalista visionario che<br />
esattamente cento anni fa decise<br />
di varare un progetto editoriale<br />
capace, a sua insaputa,<br />
di generare un filone narrativo<br />
praticamente inesauribile e in<br />
grado di contagiare l’estro allucinato<br />
di scrittori, disegnatori e<br />
registi fino ai giorni nostri.<br />
“More Weird Tales” sarà dunque<br />
il titolo della collana, inserita<br />
a sua volta nella collana<br />
“Pulp’n’Roll”, che ospiterà<br />
racconti provenienti dalle menti<br />
geniali di tutti quegli Autori<br />
con la voglia di scrivere al di<br />
là degli schemi e il desiderio di<br />
diffondere il proprio estro.<br />
Ogni edizione beneficerà della<br />
copertina realizzata da un designer<br />
di rango, e per il primo numero<br />
è già pronta quella creata<br />
da Gianni Giudici, cartoonist<br />
e graphic designer di indubbio<br />
talento, i cui lavori hanno scavalcato<br />
i confini nazionali affermandosi<br />
anche in molti paesi<br />
europei.<br />
Sul sito della Casa Editrice<br />
(www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it) è<br />
già disponibile il modulo per<br />
accompagnare i racconti inviati<br />
e tutte le istruzioni necessarie.<br />
Chiarezza fin dal primo momento:<br />
la collana nasce per una<br />
passione personale e come sostegno<br />
reciproco tra Autori.<br />
Lo scopo, infatti, è quello di<br />
creare un bimestrale che ospiti<br />
dai cinque ai sette racconti<br />
(per un massimo di trentamila<br />
battute ciascuno) e di curarne<br />
pubblicazione e distribuzione<br />
in modo da diffondere quanto<br />
più possibile sia la collana che i<br />
nomi dei singoli partecipanti, i<br />
quali provvederanno a loro volta<br />
a far girare al meglio i vari<br />
volumi sui canali personali (social,<br />
siti internet, presentazioni,<br />
etc.).<br />
È un sistema studiato appositamente<br />
per far sì che ognuno<br />
promuova i compagni di avventura,<br />
venendone promosso<br />
a sua volta in quello che possiamo<br />
definire un circolo virtuoso<br />
dove ciascun partecipan-<br />
6 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong> www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
7
te spalleggia ed è spalleggiato.<br />
Un po’ come gli spartani delle<br />
Termopili!<br />
Jolly Roger si occuperà della<br />
pubblicazione e distribuzione,<br />
mettendo in campo le risorse<br />
del proprio Ufficio stampa per<br />
dare la massima risonanza a<br />
ogni numero, oltre a curare la<br />
distribuzione nazionale al fine<br />
di rendere l’antologia reperibile<br />
in qualsiasi libreria su territorio<br />
nazionale e presente in tutti gli<br />
shop online come Amazon, Feltrinelli,<br />
Mondadori, IBS, e gli<br />
altri, senza peraltro tralasciare<br />
l’importantissimo contributo<br />
delle presentazioni sul territorio,<br />
per le quali affiancherà gli<br />
Autori al meglio della proprie<br />
possibilità.<br />
Gli Autori, dal canto loro, potranno<br />
contribuire alla promozione<br />
delle antologie tramite i<br />
canali social personali e organizzando<br />
presentazioni (singole<br />
o di gruppo, insieme agli<br />
altri partecipanti all’antologia)<br />
per le quali potranno anche<br />
acquistare dalla Casa Editrice<br />
il numero desiderato di copie<br />
con un forte sconto sul prezzo<br />
di copertina, così da poter realizzare<br />
un guadagno tanto più<br />
cospicuo quanto maggiore sarà<br />
l’impegno profuso.<br />
A fronte di questo e della completa<br />
gratuità dell’operazione<br />
(gli Autori non dovranno tirare<br />
fuori nemmeno il proverbiale<br />
centesimo), non saranno previste<br />
royalties sui volumi venduti<br />
direttamente dalla Casa Editrice<br />
tramite la propria distribuzione<br />
o durante le presentazioni, laddove<br />
non siano presenti copie<br />
acquistate dagli Autori.<br />
Ogni volume dell’antologia<br />
PLANCIA DI COMANDO<br />
avrà un prezzo di dieci euro,<br />
così da rientrare nei libri acquistabili<br />
d’impulso, senza pensarci<br />
troppo su e senza problemi di<br />
resto.<br />
E adesso la parte meno piacevole,<br />
ma sulla quale non intendo<br />
glissare al fine di mantenere<br />
sempre la massima chiarezza e<br />
in nome del rispetto che notro<br />
nei confronti degli Autori.<br />
Per entrare a far parte di ogni<br />
numero dell’antologia bimestrale<br />
è necessario superare una<br />
selezione.<br />
Sul sito della Casa Editrice, infatti,<br />
è specificato come l’invio<br />
del proprio manoscritto non<br />
costituisca di per sé garanzia di<br />
pubblicazione, ma verrà sottoposto<br />
a una valutazione per la<br />
quale il giudizio unico, insindacabile<br />
e inappellabile è quello<br />
dell’Editore, ovvero di chi sta<br />
scrivendo queste righe.<br />
Ma se vi prude la penna e pensate<br />
di avere qualcosa di strano<br />
da raccontare, allora non perdete<br />
altro tempo e scrivete; trentamila<br />
battute, se l’idea è quella<br />
buona, si buttano giù in un pomeriggio,<br />
quindi niente scuse.<br />
Strane storie cercano strani Autori...<br />
e se uno di loro fossi proprio<br />
tu?<br />
Per informazioni:<br />
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SIETE PRONTI<br />
PER ORVILLE LANDERS?<br />
il romanzo pulp-demenziale che tutto il mondo stava aspettando<br />
In tutte le librerie, e sui principali shop online<br />
8 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong>
AUTORI JOLLY ROGER<br />
AUTORI JOLLY ROGER<br />
L’impero del sol levante,<br />
la marina e la grande guerra<br />
Nippon Kaigun. Storia della Marina imperiale giapponese.<br />
Il saggio di Mario Ragionieri che colma un vuoto annoso<br />
La guerra navale nel Pacifico,<br />
se la leghiamo a sviluppi penetrati<br />
a fondo nell’immaginario<br />
collettivo anche attraverso la<br />
cinematografia e la letteratura,<br />
trova i suoi simboli nelle portaerei<br />
dell’ammiraglio Yamamoto<br />
e nelle flotte anfibie dei<br />
Marines americani.<br />
Essa ha rappresentato un capitolo<br />
cruciale nel secondo conflitto<br />
mondiale, oscurato dalla<br />
necessità impellente di annientare<br />
la minaccia tedesca in Europa.<br />
“Germany first” fu l’imperativo<br />
che indusse le potenze alleate<br />
a concentrarsi sul fronte<br />
occidentale a discapito di uno<br />
scacchiere che rischiava di divenire<br />
ingestibile a causa della<br />
rapida ascesa imperiale, in termini<br />
di mezzi e di preparazione<br />
bellica.<br />
Con l’attacco di Pearl Harbor<br />
i Giapponesi vibrarono quello<br />
che rischiò di essere un colpo<br />
mortale al cuore della Marina<br />
statunitense, innescando però<br />
una reazione che portò all’epilogo<br />
che tutti ben conosciamo.<br />
Ma come si giunse a ciò?<br />
Quali furono gli scenari sui<br />
quali questa guerra lontana, ma<br />
non per questo meno determinante,<br />
fu combattuta?<br />
Una bibliografia<br />
di tutto rispetto,<br />
raccolta ai quattro<br />
angoli del mondo,<br />
fa da struttura<br />
portante<br />
per l’unico saggio<br />
sulla Marina<br />
giapponese<br />
in lingua italiana.<br />
Oltre mezzo secolo<br />
di pianificazione,<br />
leggende, glorie<br />
ed errori nel libro di<br />
un grande storico.<br />
Mario Ragionieri, storico militare<br />
di provata esperienza, analizza<br />
con lucidità la Guerra del<br />
Pacifico raccontando crescita,<br />
splendore e declinio della Nippon<br />
Kaigun: la Marina imperiale<br />
giapponese.<br />
Mario Ragionieri. Storico dalla<br />
penna veloce e prolifica. A<br />
tutt’oggi quanti saggi storici<br />
hai scritto?<br />
Ne ho scritti circa trenta di vario<br />
argomento, dalla Rivoluzione<br />
francese al Vietnam.<br />
Perché hai deciso di scrivere<br />
un saggio proprio sulla Marina<br />
imperiale giapponese?<br />
Ho scritto un saggio sulla Marina<br />
imperiale giapponese perché<br />
ho trovato che l’argomento era<br />
carente nella grande quantità di<br />
libri pubblicati in Italia, e poi<br />
perché l’argomento mi incuriosiva<br />
molto.<br />
Quali sono i periodi e i personaggi<br />
che più ti affascinano, e<br />
perché?<br />
I periodi che prediligo sono la<br />
Rivoluzione francese e Napoleone,<br />
e poi dal 1914 al 1960. I<br />
personaggi? Napoleone, Mussolini,<br />
Hitler, Stalin ecc.<br />
Qual è, secondo te, il compito<br />
di uno storico?<br />
Il compito di uno storico è quello<br />
di raccontare i fatti tratti da<br />
documenti e poi applicare una<br />
buona dose di intuizione, altrimenti<br />
certi fatti non si spiegheranno<br />
mai.<br />
Compito dello storico è non<br />
mescolare mai la storia alla<br />
politica, non proporre la storia<br />
attraverso un punto di vista politico,<br />
ma essere, nello scrivere,<br />
estraneo ad ogni ideologia.<br />
Solo così si è liberi di scrivere<br />
la storia.<br />
Si dice che la storia la scrive<br />
chi vince. È vero?<br />
La storia una volta si diceva<br />
che la scriveva chi vinceva, ma<br />
non è così.<br />
Fin dalla fine della seconda<br />
guerra mondiale abbiamo avuto<br />
una fioritura di testi provenienti<br />
da ogni parte in causa. Anche<br />
se devo dire che la storia scritta<br />
dall’Unione Sovietica pecca<br />
molto in fatto di veridicità.<br />
Quali sono stati gli avvenimenti<br />
che secondo te, nell’ultimo<br />
millennio, hanno veramente<br />
cambiato il mondo?<br />
Nell’ultimo millennio ci sono<br />
stati una serie di fatti che hanno<br />
cambiato il volto del mondo e<br />
della storia. Dalla controriforma<br />
luterana alla rivoluzione industriale,<br />
all’illuminismo, alla<br />
Rivoluzione Francese, all’epopea<br />
napoleonica, alla prima e<br />
alla seconda guerra mondiale,<br />
alla nascita e poi caduta dei fascismi.<br />
Si fa spesso una distinzione tra<br />
storia e storiografia, ma quanto<br />
le due cose sono complementari?<br />
Storia e storiografia sono parti<br />
di uno stesso calderone e pertanto<br />
complementari far loro,<br />
se scritte con obiettività.<br />
Solitamente la Storia è una materia<br />
indigesta, soprattutto sui<br />
banchi di scuola. Secondo te a<br />
cosa è dovuta la mancanza di<br />
passione per questa materia?<br />
È indigesta perché chi la insegna<br />
la rende indigesta e non<br />
fa appassionare i ragazzi. Io<br />
ho sempre cercato di spiegare<br />
i fatti e di far partecipare alle<br />
lezioni i ragazzi con domande<br />
e risposte, ottenendo ottimi risultati.<br />
Cosa pensa lo storico Mario<br />
Ragionieri dell’attuale situazione<br />
geopolitica? possiamo<br />
stare tranquilli o siamo seduti<br />
su una polveriera?<br />
Attualmente ci sono molte<br />
guerre in atto e in divenire. Mi<br />
preoccupa non tanto il conflitto<br />
con l’Ucraina, ma quello che<br />
potrebbe scoppiare con la Cina<br />
per Taiwan (ex Formosa): lì veramente<br />
ci possono essere sgradevoli<br />
sorprese. Non possiamo<br />
stare tranquilli, no, ma dimenticate<br />
l’uso dell’atomica che non<br />
conviene a nessuno.<br />
Tu non hai scritto solo saggi<br />
storici. Quali altri generi mettono<br />
in moto la tua fantasia?<br />
Non ho scritto solo saggi storici,<br />
ma molti libri gialli che utilizzo<br />
come intermezzo tra un saggio<br />
10 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong> www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
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storico e un altro. Mi piace la<br />
mia fantasia quando inventa<br />
situazioni molto intricate. Del<br />
resto la storia stessa è un giallo<br />
da dipanare.<br />
Cosa dobbiamo aspettarci dalla<br />
tua penna inquieta, per i mesi a<br />
venire?<br />
Ci dobbiamo aspettare sempre<br />
storia; storia e qualche giallo,<br />
ma se devo scegliere fra<br />
un giallo e un libro di storia<br />
scelgo sempre il primo, dato<br />
che perscriverne uno apprezzabile<br />
ci vogliono circa due<br />
mesi, mentre un libro di storia<br />
richiede perlomeno un anno.<br />
Però in questo momento sono<br />
impegnato con la stesura di un<br />
nuovo saggio storico che svelerò<br />
più avanti.<br />
AUTORI JOLLY ROGER<br />
Mario Ragionieri.<br />
Classe 1953, Autore prolifico, esperto<br />
conoscitore della storia dell’italia, pre<br />
e post fascista, analista attento di strategie<br />
socio-politiche e belliche afferenti<br />
all’ultimo e penultimo conflitto.<br />
Ha pubblicato studi approfonditi sulle<br />
reali dinamiche relative agli intrighi<br />
di potere, i retroscena, le dietrologie<br />
dalle quali sarebbero scaturiti guerre,<br />
ribaltamenti di potere e deviazioni<br />
storiche in grado di determinare per<br />
l’italia i destini che tutti conosciamo.<br />
Autore comunque poliedrico, ha pubblicato<br />
numerosi romanzi gialli e una<br />
raccolta in versi. Con “Nippon Kaigun”<br />
si propone di colmare un’annosa<br />
lacuna nella saggistica italiana.<br />
NASCITA E DECLINIO<br />
DELLA POTENZA NAVALE<br />
DEL SOL LEVANTE<br />
NIPPON KAIGUN<br />
Storia della Marina Imperiale giapponese<br />
di MARIO RAGIONIERI<br />
Firenze, Marzo 2022<br />
Edizioni Jolly Roger<br />
Collana SAGGISTICA<br />
ISBN 9788831938655<br />
cm 14x21, copertina flessibile<br />
776 pagine<br />
Prezzo di copertina € 20 ,00<br />
Distribuito da LibroCo Italia Srl<br />
In tutte le librerie, e sui principali shop online<br />
12 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong>
AL DI LÀ DEL LIBRO<br />
AL DI LÀ DEL LIBRO<br />
NASCE “IL TUO CAROSELLO”<br />
e la comunicazione vola alta<br />
Narrativa e illustrazioni come strumento pubblicitario<br />
Un nuovo efficientissimo modo per comunicare valore<br />
“La comunicazione richiede<br />
creatività.<br />
E questo è un dato di fatto.<br />
Se fino a poco tempo fa potevamo<br />
accontentarci di sfruttare i<br />
canali convenzionali per comunicare<br />
i valori aziendali al pubblico,<br />
oggi il volume di fuoco<br />
al quale siamo quotidianamente<br />
sottoposti dai nuovi media<br />
ci impone di inventare metodi<br />
sempre diversi per catturare<br />
l’attenzione in modo elegante.<br />
È proprio in quest’ottica che<br />
prende vita la sinergia tra Gianni<br />
Giudici e Fabio Gimignani,<br />
grafico e disegnatore il primo,<br />
scrittore ed editore il secondo,<br />
con un progetto di comunicazione<br />
innovativa dedicata alle<br />
aziende che desiderino staccarsi<br />
dagli standard. Aziende che<br />
non vogliono limitarsi a comunicare<br />
con la propria clientela,<br />
ma la vogliono affascinare.<br />
Il connubio tra la matita di<br />
Gianni e la penna di Fabio dà<br />
vita a una linea narrativa, valorizzata<br />
e sottolineata da illustrazioni<br />
create appositamente,<br />
che trae origine e fascino dalle<br />
informazioni fornite di volta in<br />
volta direttamente delle aziende.<br />
Narrativa pura con cadenza<br />
periodica, quindi, non le classiche<br />
monografie aziendali:<br />
Quando Topogigio<br />
diceva una cosa<br />
era quella.<br />
Poche storie!<br />
Oggi il gusto dolce<br />
di Carosello<br />
rivive grazie alla<br />
narrativa eclettica<br />
di Fabio Gimignani<br />
e alle illustrazioni<br />
camaleontiche<br />
di Gianni Giudici.<br />
È pubblicità?<br />
Certo che sì,<br />
ma di un’eleganza<br />
mai vista prima!<br />
racconti di generi ogni volta<br />
diversi, thriller, fantasy, noir,<br />
romance, hard boiled, pulp,<br />
science fiction, storico... l’intero<br />
ventaglio che il panorama<br />
letterario mette a disposizione,<br />
cesellato su misura per l’azienda<br />
e impreziosito dalle immagini<br />
di un grande cartoonist.<br />
Il tutto rigorosamente inedito<br />
e pubblicato in formato cartaceo<br />
a uso e consumo del committente,<br />
così da consentirgli di<br />
diffondere la propria storia e<br />
il proprio catalogo in un modo<br />
che va decisamente oltre ogni<br />
schema.<br />
Ma non finisce qui: le opere di<br />
volta in volta create su indicazioni<br />
dell’azienda, saranno<br />
pubblicate dalla Casa Editrice<br />
e inserite nel database internazionale<br />
dei libri in commercio<br />
(ISBN), generando un ulteriore<br />
ritorno di immagine, fino a<br />
oggi precluso alla comunicazione<br />
istituzionale.<br />
Inoltre il sito internet raccoglierà<br />
tutte le opere e le renderà fruibili<br />
al pubblico della Rete tramite<br />
una minuziosa e costante<br />
opera di indicizzazione. E per<br />
concludere in bellezza, quello<br />
che si potrebbe immaginare<br />
come un investimento proibitivo,<br />
si rivelerà una piacevolissima<br />
sorpresa anche in termini<br />
di costi, oltretutto interamente<br />
detraibile dalle Imposte.<br />
Non ci credete?<br />
Metteteci alla prova!”<br />
Ecco.<br />
Questa è la descrizione che trovate<br />
sul sito internet “iltuocarosello.com”,<br />
insieme ad altre<br />
informazioni del tutto superflue<br />
come, ad esempio, le biografie<br />
degli Autori.<br />
Quello di cui invece vorrei<br />
parlare è il motivo che ha portato<br />
alla creazione di questo<br />
desueto, ma chirurgico, nuovo<br />
strumento di marketing che abbiamo<br />
deciso di mettere a disposizione<br />
delle aziende.<br />
Di quali aziende, potrà chiedere<br />
qualcuno?<br />
Di tutte!<br />
Sì, perché non esiste nessuna<br />
struttura megalitica, grande,<br />
media, piccola, microscopica<br />
o unipersonale che non possa<br />
usufruire del servizio reso da<br />
“il tuo Carosello”.<br />
È come se la scarpetta di cristallo<br />
improvvisamente calzasse<br />
bene ai piedi di tutte le fanciulle<br />
del regno.<br />
Lo so: in quel caso il Principe,<br />
in debito di testosterone, dovrebbe<br />
fuggire nel folto di una<br />
foresta e nutrirsi di bacche per<br />
il resto dei suoi giorni, ma noi<br />
siamo pronti per qualsiasi sfida<br />
e non temiamo nemmeno le<br />
orde di committenti assetati di<br />
comunicazione.<br />
E veniamo al sodo.<br />
Il motivo, la scintilla iniziale,<br />
dicevamo. La little spark che<br />
ha innescato il big bang, per<br />
uscire dalle solite descrizioni e<br />
tirarsela un po’.<br />
Tutto ebbe inizio con la rivoluzione<br />
che trasformò la Persia<br />
nell’attuale Iran, e se pensate<br />
che la stia prendendo troppo<br />
alla larga, avete ragione. Ci torneremo<br />
sopra più tardi, quando<br />
tutto questo avrà un senso,<br />
come direbbe Snoopy davanti<br />
alla sua macchina da scrivere.<br />
Quindi se tralasciamo momentaneamente<br />
la rivoluzione del<br />
1978 (tranquillizzatevi: sono<br />
andato su Google... non è che<br />
queste cose me le ricordi a memoria)<br />
possiamo dire che tutto<br />
L’evocativo marchio della Collana, disegnato da Gianni Giudici<br />
ebbe inizio nel 2021 quando,<br />
per una nota società di cosmesi<br />
milanese, decisi di realizzare<br />
un’antologia composta da racconti<br />
di generi differenti che<br />
trattassero dei prodotti e delle<br />
persone che componevano<br />
l’azienda.<br />
Ma decisi di farlo senza usare<br />
quello che gli esperti di marketing<br />
chiamano Product Placement<br />
e che per i non addetti ai<br />
lavori va comunemente sotto il<br />
nome di Marchetta; no!<br />
Il concetto doveva essere quello<br />
della perla e dell’ostrica; del<br />
granello di sabbia che entra in<br />
mezzo alle valve del mollusco<br />
il quale, con pazienza, crea intorno<br />
ad esso una meravigliosa<br />
e preziosissima perla.<br />
Il prodotto doveva essere il<br />
protagonista, perchè solo così<br />
la storia sarebbe stata al tempo<br />
stesso avvincente e densa di informazioni<br />
tecniche e commerciali.<br />
Uno spot pubblicitario<br />
che l’utente sarebbe stato felice<br />
di assorbire in quanto pieno di<br />
avventura, sentimento, imprevedibilità.<br />
La perla, insomma.<br />
Con la complicità di altri cinque<br />
Autori realizzai a tempo di<br />
record il volume che venne distribuito<br />
ai giornalisti nel corso<br />
di una presentazione organizzata<br />
per la Milano-da-bere in pieno<br />
lockdown.<br />
Nonostante il periodo, la pubblicazione<br />
riscosse un notevole<br />
successo, finendo addirittura su<br />
un trafiletto del prestigioso Sole<br />
24 Ore, oltre che in quasi tutti i<br />
blog dedicati al settore Beauty<br />
sul territorio nazionale.<br />
L’idea aveva fatto breccia e anche<br />
il mondo della cosmesi, per<br />
definizione e per convenzione<br />
restio a qualsiasi contaminazione<br />
letteraria, aveva sorriso con<br />
interesse a quella forma desueta<br />
di pubblicità che ricordava<br />
tanto le avventure mirabolanti<br />
dei personaggi che affollavano<br />
il vecchio “Carosello”; quello<br />
dopo il quale, per un preciso<br />
ordine di Topogigio, si andava<br />
14 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong> www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
15
AL DI LÀ DEL LIBRO<br />
AL DI LÀ DEL LIBRO<br />
“tutti a nanna”.<br />
Da lì l’idea di rendere<br />
fruibile su scala nazionale<br />
il servizio a qualsiasi<br />
azienda.<br />
Un pacchetto formato da<br />
un miniromanzo inedito<br />
che annoveri tra i protagonisti<br />
i personaggi<br />
principali dell’impresa e<br />
i prodotti che si desidera<br />
promuovere, scritto in<br />
chiave thriller, romance,<br />
horror, western, fantasy<br />
o quello che meglio si<br />
adatta al settore merceologico<br />
o alle necessità del<br />
committente; cinque illustrazioni<br />
originali, una<br />
delle quali da utilizzare<br />
come copertina, stampate<br />
oltretutto in grande<br />
formato su carta preziosa<br />
da impiegare come veri<br />
e propri quadri realizzati<br />
in esclusiva; duecento copie<br />
di un libro stampato, e anche<br />
distribuito a livello nazionale<br />
da LibroCo Italia, con tanto di<br />
codice ISBN che lo annovera<br />
nel database europeo dei libri<br />
in commercio, e la presenza su<br />
tutti gli shop online esistenti, da<br />
Amazon a Mondadori, passando<br />
per Feltrinelli, IBS, Ubik,<br />
Hoepli e chi più ne ha più ne<br />
metta.<br />
Questo, in sostanza, il succo<br />
dell’operazione “il tuo Carosello”,<br />
per la quale quotidianamente<br />
cerco di dare il meglio di<br />
me insieme a Gianni Giudici,<br />
che fa altrettanto.<br />
Il costo di tutto questo bendidìo?<br />
Parliamone davanti a un<br />
caffè quando avrete un attimo<br />
di tempo e sono sicuro che rimarrete<br />
più che piacevolmente<br />
La copertina di “The Wonder Company”,<br />
l’antologia ispiratrice de “il tuo Carosello”<br />
sorpresi. I recapiti sono tutti sul<br />
sito, oppure mettetevi in contatto<br />
con Edizioni Jolly Roger<br />
e non potrete sbagliare.<br />
E adesso veniamo alla rivoluzione<br />
iraniana... pensavate che<br />
me ne fossi scordato, dite la verità!<br />
Però vi prometto che sarà divertente,<br />
quindi concedetemi<br />
altri tre minuti e leggete fino in<br />
fondo.<br />
Nel 1978, dicevo, quando i sostenitori<br />
di Khomeini si appropriarono<br />
della Persia cacciando<br />
lo Scià, si preoccuparono anche<br />
di mettere le mani sugli insediamenti<br />
produttivi gestiti da<br />
compagnie straniere, soprattutto<br />
americane.<br />
Fu così che gli impianti estrattivi<br />
di proprietà di un certo Ross<br />
Perot (miliardario texano particolarmente<br />
portato per il<br />
settore petrolifero) vennero<br />
confiscati, includendo<br />
con ciò anche un certo<br />
numero di tecnici alle<br />
dipendenze del magnate<br />
statunitense.<br />
Perot, da buon texano con<br />
la foto di John Wayne incorniciata<br />
sopra al caminetto,<br />
non si perse d’animo:<br />
ingaggiò una squadra<br />
di mercenari e, armato<br />
fino ai denti, andò con<br />
loro in Iran per riprendersi<br />
i suoi uomini.<br />
E ci riuscì.<br />
Riportò a casa tutti i tecnici<br />
sequestrati dai khomeinisti<br />
alla faccia di quelle<br />
relazioni diplomatiche<br />
che oramai facevano acqua<br />
da tutte le parti.<br />
Tornato in Texas si sedette<br />
in poltrona, sfogliò il<br />
diario sul quale aveva annotato<br />
tutto quello che era accaduto<br />
durante la missione di recupero<br />
e pensò che c’era materiale per<br />
un bel libro.<br />
Fu così che alzò il telefono e<br />
(molto probabilmente con il libretto<br />
degli assegni lì accanto)<br />
chiamò un signore di nome Ken<br />
Follett proponendogli di mettere<br />
su carta tutto l’accaduto.<br />
Il buon Follett accettò con entusiasmo<br />
(difficilmente quando<br />
un miliardario texano ti chiede<br />
qualcosa per sé, poi rimani<br />
scontento della trattativa) e<br />
dopo qualche tempo (nel 1983,<br />
per essere precisi) dette alle<br />
stampe “Sulle ali delle aquile”,<br />
dove nerra della rocambolesca<br />
missione di Perot e dei suoi<br />
mercenari, per filo e per segno.<br />
E se non ci credete leggetevi il<br />
I primi due libri della Collana, realizzati per un’Emittente radiofonica<br />
privata e per un professionista della Chirurgia plastica<br />
libro, che oltretutto è anche un<br />
bellissimo Action.<br />
Ma tutto questo a che scopo?<br />
Semplice: Perot era un repubblicano<br />
di ferro (roba che, in<br />
confronto, Trump sembra il<br />
nonno di Heidi) e per corroborare<br />
il suo desiderio di raggiungere<br />
la presidenza degli Stati<br />
Uniti aveva bisogno anche del<br />
consenso popolare.<br />
Nel 1992, infatti, si candidò alla<br />
Casa Bianca, per poi ritirarsi in<br />
corsa e lasciare campo libero<br />
a Clinton e Bush junior, ma la<br />
gente lo ricorda ancora come<br />
l’uomo che rischiò in prima<br />
persona per salvare la sua gente...<br />
e in America queste cose<br />
hanno il loro peso.<br />
Quindi ecco svelato l’unico<br />
precedente noto relativo a “il<br />
tuo Carosello”; tutto il resto è<br />
meravigliosa farina dei nostri<br />
inesauribili sacchi.<br />
E adesso, se volete davvero comunicare<br />
i vostri valori aziendali<br />
e ciò che siete in modo non<br />
banale, avvincente e, soprattutto,<br />
in grado di arrivare dove la<br />
normale comunicazione non<br />
arriverà mai (gli scaffali di una<br />
libreria e il comodino del potenziale<br />
cliente), contattateci<br />
e accendete la macchina per il<br />
caffè.<br />
I pasticcini li portiamo noi!<br />
16 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong> www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
17
AUTORI JOLLY ROGER<br />
AUTORI JOLLY ROGER<br />
L’amore in una storia<br />
fuori dal tempo<br />
Massimo Scalabrino ritorna con “Antico è il presente”<br />
Un romanzo dolce e delicato, ma profondo e intenso<br />
“Ve l’ho detto e ve lo ripeto!<br />
Sto benissimo! Poi non capisco<br />
tutta questa preoccupazione,<br />
non sarà certo la prima volta<br />
che me ne vado in vacanza al<br />
mare, e non è neppure la prima<br />
volta che ci vado da solo!”<br />
Una vacanza solitaria.<br />
Un incontro fortuito.<br />
Una ragazza che sembra emergere<br />
dal grigiore come una novella<br />
Venere del Botticelli.<br />
Il mare di Lipari.<br />
Questi gli ingradienti di una<br />
storia tanto surreale da essere<br />
degna della più concreta realtà,<br />
raccontata con delicatezza<br />
e ironia da un Autore capace di<br />
affrontare temi potenzialmente<br />
intimi con il candore dei buoni<br />
sentimenti.<br />
Antico è il presente è una storia<br />
d’amore di quelle che si leggono<br />
tutte d’un fiato, per poi rimanere<br />
sospesi in quel limbo fatto<br />
della stessa materia dei sogni, a<br />
cavallo tra realtà e fantasia.<br />
E in quel limbo Andrea e Cettina<br />
sono i protagonisti di un sogno<br />
dolce e pulito che ci riporta<br />
alla mente le fiabe, quelle belle;<br />
quelle dove l’amore è così potente<br />
da travalicare concetti terreni<br />
come spazio e tempo.<br />
Massimo Scalabrino, enfant<br />
Pagine solo<br />
apparentemente<br />
leggere per un<br />
romanzo che parla<br />
direttamente<br />
al cuore dei lettori.<br />
Una prosa brillante<br />
fa da contrappunto<br />
a personaggi che<br />
sarebbe troppo facile<br />
etichettare secondo i<br />
luoghi comuni di un<br />
finto perbenismo.<br />
Insomma, un libro<br />
bellissimo.<br />
terrible della letteratura e profondo<br />
cultore dei libri, raccontaci<br />
il tuo percorso di avvicinamento<br />
alla scrittura.<br />
Per essere un enfant... proprio<br />
oggi - 18 <strong>gennaio</strong> - ho celebrato<br />
il mio 5° compimese! Cioè sono<br />
arrivato al quinto mese dei miei<br />
primi ottantanove anni! Il merito<br />
va ad un mio professore di liceo<br />
al Michelangelo a Firenze.<br />
Renato Coen. Insegnava storia<br />
e filosofia. Mi ha insegnato ad<br />
aver passione per la lettura. Il<br />
mio primo libro ‘serio’ è stato<br />
“La vita è sogno” di Calderon<br />
de la Barca, nel 1952. Non avevo<br />
ancora 18 anni che ero già<br />
transitato attraverso i russi, con<br />
preferenza a Gogol, e poi gli<br />
americani soprattutto con Faulkner...<br />
fino ad approdare per<br />
lungo tempo a Kafka. Se vuoi<br />
continuo, ma ne avresti per decine<br />
e decine di anni e qualche<br />
migliaio di libri. Ti cito solo, di<br />
quei tempi, Edgar Lee Masters<br />
con “Spoon River”!<br />
Hai spaziato tra molti generi<br />
letterari, ma quali sono i tuoi<br />
preferiti e perché?<br />
Ad oggi sono interessato a letture<br />
scientifiche. Ci sono, tipo<br />
il Rovelli, narratori di scienza<br />
eccezionali. Altri italiani come<br />
Bellone e poi i molti ‘esteri’!<br />
Leggo ogni mese la rivista Le<br />
Scienze... non sempre totalmente<br />
comprensibile, per me.<br />
Mi interessa la geopolitica ed<br />
in questo il mensile Limes mi<br />
aiuta a capire qualcosa di quello<br />
che sta succedendo e del perché<br />
succede<br />
Leggere e scrivere. Quanto è<br />
importante una cosa in funzione<br />
dell’altra?<br />
Leggere è alla base dello scrivere.<br />
Per me è essenziale la lettura:<br />
“una finestrata di sole”<br />
direbbe Corrado Govoni, una<br />
illuminazione continua che ti<br />
solleva dal buio dell’ignoranza,<br />
del non sapere. Scrivere è uno<br />
sfogo al desiderio di raccontare<br />
ma, in primis, di raccontarsi.<br />
Sia che uno trovi un mago che<br />
ti pubblichi, sia che il tutto ti resti<br />
nel cassetto.<br />
Tra i libri che hai scritto quale<br />
occupa un posto speciale nel<br />
tuo cuore e perché?<br />
“Leggero, per troppa profondità”...<br />
forse! Ispirato da un pensiero<br />
di Montaigne. Ma poi tutti<br />
gli altri e tra questi “Il profumo<br />
dei libri” nel quale ho riversato<br />
tutta la mia passione per il libro<br />
antico<br />
E adesso, finalmente, ci vuoi<br />
parlare del tuo ultimo romanzo<br />
“Antico è il presente”?<br />
Sono convinto che se andassi a<br />
chiedere in giro alla gente cosa<br />
sia Amare, Amore, Innamorarsi,<br />
otterrei solo risposte tra il<br />
poetico e il romantico, spesso<br />
degne del peggiore “Grand<br />
Hotel”. Non ho solo voluto narrare<br />
di un ‘sogno di piena estate’:<br />
ho cercato di raccontarmi il<br />
come può e il perché una donna<br />
giovane non solo si innamori<br />
di un uomo che ad esser buoni<br />
si può definire anziano, ma<br />
il perché voglia, desideri addirittura,<br />
essere amata da lui! Ci<br />
sono riuscito? Di certo il mio<br />
amico Calderon de la Braca mi<br />
ha dato una mano!<br />
Quanto Massimo Scalabrino c’è<br />
nel protagonista del tuo libro?<br />
Ti confesserò un segreto. Tutto,<br />
scarpe comprese! Sono convinto<br />
che chiunque scriva e di qualsiasi<br />
cosa scriva, scienza inclusa,<br />
non faccia altro che mettere<br />
a nudo un pezzo tra i più intimi<br />
del suo guardaroba. Sostengo<br />
che la Monaca di Monza, in realtà<br />
fosse il Manzoni stesso!<br />
Le donne si innamorano ancora<br />
della cultura?<br />
Penso proprio di sì. Il che, ovviamente,<br />
dipende dal tipo di<br />
donna. Innamorarsi della cultura,<br />
avere curiosità del conoscere,<br />
distingue e attira. Se poi c’è<br />
anche tutto il resto, letto compreso,<br />
si può dire che ha fatto<br />
tombola!<br />
C’è qualcosa che avresti sempre<br />
voluto scrivere, ma per<br />
qualche motivo non l’hai mai<br />
fatto?<br />
Direi di no. Quello che ho scritto<br />
è stato quello che in quel momento<br />
volevo scrivere. Uscendo<br />
dai confini della domanda,<br />
mi piacerebbe che chi esercita<br />
la professione della critica let-<br />
18 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong> www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
19
teraria, fosse persona curiosa<br />
e andasse ad indagare su cosa<br />
pubblicano editori, cosiddetti,<br />
minori. Anche per offrire una<br />
quadro più reale della tanta<br />
produzione letteraria. Invece...<br />
Cosa consiglieresti a chi pensa<br />
di iniziare una carriera come<br />
scrittore?<br />
Di leggere più che può. E soprattutto<br />
di leggere ciò che scrive,<br />
in modo da capire quanto di<br />
ciò che ha scritto sia farina del<br />
suo sacco. Cosa che leggendo<br />
certi ‘famosi’ moderni mi pare<br />
che a loro non sia neppure venuto<br />
in mente!<br />
Cultura e panorama editoriale.<br />
Cosa vedi all’orizzonte?<br />
Vedo molta incertezza, più che<br />
altro verso la carta stampata. I<br />
nuovi sistemi di stampa e di<br />
lettura, l’elettronica, minano il<br />
libro cartaceo. Può darsi che ne<br />
risulti migliorata la comprensione,<br />
ma non credo. Non può<br />
non venire in mente George<br />
Orwell, con quei disperati che<br />
vagando nella foresta recitano a<br />
memoria testi che diversamente<br />
andrebbero perduti.<br />
Tuttavia spero che ciò avvenga<br />
quando noi non ci saremo più!<br />
AUTORI JOLLY ROGER<br />
Massimo Scalabrino<br />
è uno scrittore toscano che ha iniziato<br />
a pubblicare i suoi scritti una volta<br />
raggiunta la maggiore età, ovvero oltre<br />
i 75 anni.<br />
Preferisce esprimersi in brevi racconti<br />
e in interviste con personaggi immaginari.<br />
Ha pubblicato fino a oggi: Un barbouilleur<br />
de papier, Feminae, vocativo<br />
plurale, Per dare un senso, Il porto<br />
di Liverpool, Contrappunto per un futuro<br />
remoto, Lettera di uno spermatozoo<br />
al suo babbo, Leggero per troppa<br />
profondità, Non si muore mai, Il profumo<br />
dei libri e La strabiliante storia<br />
di un Ventaglio.<br />
ANTICO È IL PRESENTE<br />
L’amore in una storia<br />
di MASSIMO SCALABRINO<br />
Firenze, Novembre 2022<br />
Edizioni Jolly Roger<br />
Collana NARRATIVA<br />
ISBN 9788831938549<br />
cm 14x21, copertina flessibile<br />
176 pagine<br />
Prezzo di copertina € 15 ,00<br />
Distribuito da LibroCo Italia Srl<br />
Esprimi un desiderio.<br />
Fatta da te a me, questa domanda...<br />
mi spinge ad una sola<br />
risposta! Che il mio editore preferito<br />
pubblichi il mio ultimo romanzo,<br />
di cui suggerisco il titolo<br />
“Il tempo dentro di noi” Questa<br />
caro Fabio, te la sei voluta!<br />
IL TEMPO ESISTE<br />
SOLO PER CHI NON VIVE<br />
Un’isola nell’arcipelago del Cuore<br />
In tutte le librerie, e sui principali shop online<br />
20 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong>
AUTORI JOLLY ROGER<br />
AUTORI JOLLY ROGER<br />
PISA, OMICIDI E VITA VISSUTA<br />
PER L’ISPETTORE CARLI<br />
Il romanzo d’esordio di Domenico Maselli<br />
sta scalando rapidamente le classifiche di vendita<br />
Pisa, vigilia di Natale.<br />
Un cadavere viene scoperto ai<br />
piedi della Torre, in Piazza dei<br />
Miracoli.<br />
Si tratta del professor Michele<br />
Baroni, docente alla Facoltà<br />
di Scienze Politiche dell’Università<br />
di Pisa, assassinato la<br />
notte precedente.<br />
L’indagine viene affidata<br />
all’ispettore Andrea Carli:<br />
un uomo come tanti altri che,<br />
nell’Amministrazione in cui<br />
presta servizio è un numero,<br />
come la maggior parte degli<br />
operatori di polizia.<br />
Carli non gode di molta considerazione<br />
e stima nell’ambito<br />
della Procura pisana per vecchie<br />
ruggini investigative, ma<br />
dalla sua parte ha una profonda<br />
umanità che lo porta a vivere<br />
tra la gente sentendosi elemento<br />
basilare di una società<br />
ancora sana.<br />
Un’indagine difficile che stenta<br />
a decollare, ma Carli saprà<br />
districarsi con determinazione<br />
fino al sorprendente epilogo.<br />
Chi è Domenico Maselli?<br />
Una persona come tante altre.<br />
Nulla di eccezionale. Una persona<br />
che ha dedicato molto al<br />
lavoro che ha amato, dedicando<br />
meno alla famiglia. Errori che si<br />
Un vero poliziesco,<br />
di quelli che<br />
pongono il lettore<br />
dietro agli occhi<br />
del protegonista<br />
facendogli vivere<br />
ogni pagina<br />
con un realismo<br />
fuori dall’ordinario.<br />
Domenico Maselli<br />
riesce a coinvolgere<br />
con la sua prosa<br />
asciutta, chiara<br />
e realistica.<br />
Da non perdere.<br />
riscontrano al termine dell’attività<br />
lavorativa quando poi è con<br />
la famiglia che ti devi confrontare.<br />
Qualche incomprensione<br />
che, con il buon senso reciproco<br />
con moglie e figli, si riesce<br />
a superare. Entrato nel Corpo<br />
delle Guardie di Pubblica Sicurezza<br />
nel 1979, a seguito della<br />
riforma avvenuta nel 1981, da<br />
corpo militare diveniva civile,<br />
ma militarmente organizzato<br />
assumendo la denominazione<br />
di Polizia di Stato. Concorso<br />
dopo concorso, da agente a sovrintendente,<br />
da sovrintendete<br />
a Ispettore, da Ispettore a Sostituto<br />
Commissario Coordinatore,<br />
per finire a Commissario del<br />
ruolo speciale. Oltre al lavoro<br />
ho cercato di portare a termine<br />
alcune mie aspirazioni, come<br />
conseguire una laurea, per conoscenza<br />
personale e per arricchire<br />
il mio bagaglio culturale.<br />
Ci sono riuscito, conseguendo<br />
la Laurea Magistrale in Scienze<br />
Politiche Internazionali e delle<br />
Amministrazioni, una Laurea in<br />
Giurisprudenza, e conseguendo<br />
altresì un Master in “Security<br />
ed Intelligence. Analisi e Gestione”,<br />
competenze che hanno<br />
senza ombra di dubbio arricchito<br />
la mia professionalità.<br />
Il tuo libro “Il mistero della torre”<br />
nasce durante il lockdown.<br />
Ci racconti come è andata?<br />
Nasce alla fine del 2020, durante<br />
la seconda ondata del<br />
Covid-19 che ci relegò in casa<br />
privandoci della socialità a cui<br />
eravamo abituati sino a pochi<br />
mesi prima. In quei periodi di<br />
lockdown, spesso mi trovavo<br />
solo con me stesso e la mia<br />
mente vagava nei ricordi dei<br />
tempi passati. Sentivo il bisogno<br />
che quei ricordi rimanessero<br />
vivi nel tempo. I mass media<br />
e i social ormai ci condizionano<br />
in tutto, motivo questo che mi<br />
ha portato a riflettere e pensare<br />
che solo quel che si scrive<br />
non viene cancellato, appartiene<br />
solo a te, nessuno lo può<br />
modificare. Sei tu che lo metti<br />
a disposizione del lettore che,<br />
con la propria fantasia, lo fa<br />
suo. Non è un file, un CD, una<br />
chiavetta USB che forse si può<br />
smagnetizzare: tutto è riportato<br />
su alcune pagine di un libro che<br />
rimarrà nel tempo per testimoniare<br />
tempi passati.<br />
Il motivo di fondo che mi ha<br />
spinto a cimentarmi per la prima<br />
volta con la scrittura, dunque,<br />
è stato quello di lasciare<br />
una testimonianza personale.<br />
Precisamente, quella relativa al<br />
mio lavoro quarantennale come<br />
operatore di polizia. Per farlo<br />
ho scelto il genere del romanzo<br />
poliziesco, che meglio si presta<br />
a coniugare finzione narrativa e<br />
realtà autobiografica.<br />
A ben guardare, però, dietro la<br />
scelta di scrivere si cela anche<br />
un’altra ragione più immediata,<br />
contingente: “La scrittura mi<br />
ha spronato alla rinascita, mi ha<br />
aiutato a superare quel periodo<br />
incerto e buio, dandomi la speranza<br />
di una ripresa sotto tutti<br />
i punti di vista, primo fra tutti<br />
quello che ognuno possa ritrovare<br />
sé stesso”.<br />
Perché lo hai voluto ambientare<br />
proprio a Pisa?<br />
Pisa è la città in cui ho prestato<br />
servizio i miei primi anni.<br />
Dopo brevi periodi in cui ho lavorato<br />
ad Alessandria, Milano,<br />
Romae Torino, in occasione del<br />
processo alle B.R. che in quegli<br />
anni era in atto, nel <strong>gennaio</strong><br />
del 1980 venni trasferito alla<br />
Questura di Pisa. Agli inizi del<br />
1983, venivo assegnato alla<br />
Questura di Pistoia e successivamente<br />
al Commissariato di<br />
Pubblica Sicurezza di Pescia<br />
(PT), ove a dicembre del 2017<br />
per raggiunti limiti di età sono<br />
andato in quiescenza. Pisa, pur<br />
se vi ho lavorato solo tre anni,<br />
mi è rimasta nel cuore. La sua<br />
bellezza mi ha sempre affascinato;<br />
una città che ancora oggi<br />
è viva in me, ricordo luoghi e<br />
fatti accaduti quegli anni come<br />
attuali. All’epoca non esisteva<br />
il navigatore per orientarsi nel<br />
traffico cittadino e quindi in<br />
poco tempo riuscii a conoscere<br />
la città, lo stradario era impresso<br />
nella mia mente. Motivo<br />
questo che nello scrivere il romanzo<br />
non ho avuta alcuna difficoltà<br />
a rievocare luoghi, vie e<br />
piazze.<br />
Per ultimo ma non meno importante,<br />
il voler ringraziare<br />
una città che mi ha ben accolto<br />
e che mi ha fatto sentire come<br />
se stessi a casa mia, giovane ra-<br />
22 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong> www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
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AUTORI JOLLY ROGER<br />
AUTORI JOLLY ROGER<br />
gazzo che veniva catapultato in<br />
una nuova realtà.<br />
Chi ti conosce dice che Andrea<br />
Carli, l’Ispettore protagonista<br />
del romanzo, ti assomigli fin<br />
troppo. Cosa c’è di vero?<br />
Diciamo che forse è vero. Carli<br />
rispecchia la mia persona, il<br />
mio modo di comportarmi, di<br />
approccio con i miei colleghi e<br />
con i cittadini. In servizio condividevo<br />
e ascoltavo le opinioni<br />
altrui, ma alla fine cercavo<br />
di fare sempre di testa mia, fidandomi<br />
della mia conoscenza<br />
e professionalità acquisita nel<br />
corso della mia attività e lavorando<br />
al caso che andavo ad<br />
analizzare giorno e notte, senza<br />
tregua, sino alla risoluzione. Il<br />
mio motto era: “Fai oggi quel<br />
che potresti fare domani”.<br />
Sono una persona dalla profonda<br />
umanità, che mi porta a<br />
vivere tra la gente sentendomi<br />
elemento basilare di una società<br />
ancora sana e parte integrante<br />
della comunità in cui ho svolto<br />
il mio lavoro.<br />
Nel libro ci sono molti personaggi<br />
perfettamente riconoscibili<br />
e altri ancora citati con<br />
nome e cognome. Come mai la<br />
scelta di inserire persone reali<br />
nella tua trama?<br />
Sì, è stato il mio modo di ringraziare<br />
persone che nella mia<br />
quarantennale attività svolta<br />
nella Polizia di Stato, mi hanno<br />
aiutato, a loro insaputa, a risolvere<br />
qualche caso giudiziario.<br />
Tra di noi vi era un’amicizia e<br />
reciproco rispetto e spesso nascevano<br />
con gli stessi confronti<br />
che, senza ombra di dubbio, mi<br />
facevano ampliare le mie conoscenze<br />
in campi che non erano<br />
di mia pertinenza. Il giornalista,<br />
l’edicolante, il fotografo,<br />
il medico legale, il direttore di<br />
banca… personaggi che a loro<br />
insaputa mi hanno aiutato, senza<br />
mai oltrepassare quella linea<br />
di riservatezza che ognuno ha<br />
nel proprio lavoro. Qualcuno<br />
non è più tra noi e con questo<br />
libro li ho voluti ricordare e ringraziare,<br />
con l’autorizzazione<br />
dei loro congiunti che mi hanno<br />
permesso di citarli in forma<br />
reale con nome e cognome.<br />
In quello che hai scritto si percepisce<br />
anche un fondo di amarezza<br />
per le Istituzioni che non<br />
sempre sono vicine come dovrebbero<br />
ai Servitori dello Stato.<br />
È vero?<br />
Diciamo di sì. Probabili disfunzioni<br />
e problemi che andrebbero<br />
affrontati e risolti per avere<br />
poliziotti, carabinieri, finanzieri<br />
e appartenenti alle FF.OO. più<br />
efficienti e più vicini ai cittadini.<br />
Nella mia lunga carriera lavorativa<br />
ho constatato diverse<br />
problematiche:<br />
- Disagio psicologico/psichico<br />
degli operatori di polizia,<br />
che non dispongono, come del<br />
resto qualsiasi altra forza militare,<br />
di un supporto interno.<br />
“I suicidi tra gli appartenenti<br />
alle forze dell’ordine sono numerosi<br />
ogni anno, ma nessuno<br />
si impegna a trovare una soluzione”,<br />
tranne un comitato<br />
istituito recentemente presso il<br />
Ministero dell’Interno composto<br />
da funzionari appartenenti<br />
alle varie FF.OO. e FF. AA. Al<br />
momento, personalmente non<br />
ho riscontrato grandi risultati.<br />
Anzi, i suicidi vengo tutti catalogati<br />
come “situazione verificatosi<br />
a seguito problematiche<br />
dovute a depressione”, senza<br />
mai andare a fondo da dove sia<br />
scaturita questa depressione. Il<br />
più delle volte si cita la famiglia<br />
come fonte di depressione,<br />
escludendo l’attività lavorativa,<br />
come se il lavoro non portasse a<br />
stress e depressione.<br />
- Protagonismo, carrierismo,<br />
favoritismi, come penso in tutti<br />
i luoghi di lavoro e per finire<br />
i sindacati di categoria: ormai<br />
sono troppo politicizzati,<br />
e quasi ogni sindacalista dopo<br />
qualche anno tenta la scalata al<br />
Consiglio Regionale o a Montecitorio.<br />
Per finire, interpretazioni<br />
diverse della norma che<br />
ogni Procura e Pubblico Ministero,<br />
ma anche il Dirigente di<br />
polizia, dà su uno stesso reato<br />
o situazione che si prospetti, facendo<br />
percepire “come a volte<br />
sia il caso o la fortuna a determinare<br />
il destino di ognuno di<br />
noi”.<br />
Enrico Parrini, autore dell’illustrazione<br />
di copertina, che<br />
ha lavorato insieme a te, parla<br />
del “Metodo Maselli”. Di cosa<br />
si tratta?<br />
Enrico Parrini, Vice Questore<br />
della Polizia di Stato, l’ho conosciuto<br />
nel 1989, quando da Milano<br />
venne trasferito a dirigere<br />
il Commissariato di Pubblica<br />
Sicurezza di Pescia. Un funzionario<br />
preparato e umano, simile<br />
al mio carattere. Abbiamo lavorato<br />
insieme sino al 2001 quando<br />
venne trasferito al Commissariato<br />
di P.S. di Forte dei<br />
Marmi a dirigere quell’Ufficio<br />
di Polizia. Lo definisce il “me-<br />
todo Maselli” per il mio modo<br />
di approccio con il cittadino e<br />
con le istituzioni. Sempre sullo<br />
stesso piano, mai sentirsi su un<br />
piano superiore. Mai arroganza,<br />
un comportamento sempre<br />
educato e rispettoso verso tutti<br />
anche nei confronti del delinquente<br />
più incallito. Esigenza<br />
di rigore investigativo, non<br />
scherzando con la libertà altrui.<br />
Avere attenzione e premura per<br />
i propri uomini. Sentirsi cittadino<br />
tra i cittadini, ispirare loro<br />
fiducia, massima disponibilità<br />
con tutti e sempre. Massima riservatezza<br />
nel proprio lavoro e<br />
quando si raggiungevano risultati<br />
positivi, assenza di trionfalismo.<br />
Rimanere se stessi, una<br />
persona normale, semplice.<br />
Quali sono le caratteristiche<br />
dell’Ispettore Carli che oggi un<br />
funzionario di Polizia dovrebbe<br />
Domenico Maselli<br />
nato a Roma nel 1957 da genitori pugliesi, si trasferisce a Bari all’età di<br />
sette anni dove rimane sino alla maggiore età.<br />
Nel 1977 entra nell’Esercito come Ufficiale di complemento e nel 1979<br />
accede all’allora Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, ora Polizia<br />
di Stato. È un periodo buio per la democrazia, a seguito delle molteplici<br />
azioni terroristiche messe in atto da esponenti di estrema destra e<br />
sinistra che in quegli anni insanguinano l’Italia.<br />
Ha frequentato diversi corsi di formazione e di specializzazione nelle<br />
Scuole di Istruzione della Polizia di Stato, che gli hanno consentito di<br />
acquisire una competenza ampia e completa in materia di Pubblica Sicurezza.<br />
In possesso della Laurea in Giurisprudenza e di quella in Scienze Politiche<br />
Internazionali e delle Amministrazioni, ha conseguito anche un<br />
Master in Security ed Intelligence. Analisi e Gestione.<br />
Ha amato sempre il contatto diretto con le persone, motivo per il quale<br />
ha scelto di prestare servizio inizialmente in alcune città e successivamente<br />
in un piccolo Commissariato della Toscana, al fine di avere una<br />
vicinanza stretta, diretta e continua con la comunità.<br />
Dal dicembre 2017, per raggiunti limiti di età, si trova in quiescenza.<br />
possedere?<br />
In primis attenzione e premura<br />
per i propri uomini, onestà e consapevolezza<br />
dei confini professionali,<br />
sentirsi cittadino tra cittadini,<br />
sensibilità umana, assenza<br />
di trionfalismo, esigenza di rigore<br />
investigativo e, per concludere,<br />
assenza di arroganza.<br />
Polizia e Carabinieri. Nel libro<br />
e nella vita, amici o rivali?<br />
Senza ombra di dubbio amici.<br />
Purtroppo a mio parere vi è difficoltà<br />
nella piena applicazione<br />
della Legge 121/81 sulla riforma<br />
della Polizia di Stato, che<br />
imponeva un coordinamento<br />
tra le forze di polizia e che a distanza<br />
di parecchi anni dalla sua<br />
approvazione, non dà i risultati<br />
sperati in quanto manca il coordinamento<br />
tanto auspicato.<br />
Ognuno lavora per conto proprio.<br />
Nessuno vuole sottostare o<br />
confrontarsi con un’altra forza<br />
di polizia. Morale della favola:<br />
si procede autonomamente, pur<br />
se i vertici all’esterno e all’opinione<br />
pubblica riferiscono il<br />
contrario e nelle varie interviste<br />
puntualizzano che, grazie<br />
a quella legge, il tutto si è rafforzato,<br />
vi è coordinamento e<br />
collaborazione. Personalmente<br />
quel coordinamento ho iniziato<br />
a vederlo solo dopo trent’anni<br />
dalla sua approvazione e solo<br />
nelle indagini che vengono coordinate<br />
dalla D.I.A. (Direzione<br />
Investigativa Antimafia) per<br />
indagini di criminalità organizzata.<br />
A volte i Pubblici Ministeri<br />
coinvolgono le varie forze di<br />
polizia nelle attività d’indagine,<br />
ma con scarsi risultati, purtroppo<br />
la molteplicità delle forze di<br />
polizia porta a ognuno di loro<br />
a voler emergere sulle altre.<br />
Sulla strada, tra gli uomini e le<br />
24 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong> www.edizioni<strong>jollyroger</strong>.it<br />
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donne delle varie forze di polizia<br />
che, gomito a gomito, si<br />
trovano ogni giorno sulla strada<br />
a dover intervenire a seguito<br />
della commissione di un reato,<br />
non vi è distinzione di colore<br />
di “giubba”, la base, o in modo<br />
dispregiativo la manovalanza,<br />
è compatta. Ai vertici andrebbe<br />
rivista!<br />
Il tuo libro sta incontrando un<br />
notevole successo. Te lo aspettavi?<br />
Assolutamente no. Non parlerei<br />
ancora di successo. Probabilmente<br />
è curiosità per chi mi<br />
conosce o ha avuto modo di conoscermi<br />
nella mia lunga carriera<br />
lavorativa, per constatare<br />
se fossi stato in grado anche di<br />
scrivere quattro righe!<br />
La tua famiglia e i tuoi amici<br />
AUTORI JOLLY ROGER<br />
come stanno vivendo questa tua<br />
trasformazione in Scrittore?<br />
Non mi definisco scrittore. Forse<br />
oserei dire principiante scrittore.<br />
Scrittori sono altri, io sono<br />
distante anni luce da uno scrittore.<br />
Ho solo riportato in un libro<br />
parte della mia esperienza<br />
acquisita nella Polizia di Stato,<br />
mettendola a disposizione del<br />
lettore. Per quanto riguarda<br />
la mia famiglia credo che stia<br />
vivendo questo periodo come<br />
un periodo magico. Moglie e<br />
figlie mi seguono nei vari Comuni<br />
ed Enti che mi ospitano<br />
per la presentazione del libro,<br />
mi sostengono, come del resto<br />
mi hanno sostenuto e capito in<br />
tutti gli anni di servizio. Anche<br />
in loro noto un pizzico di soddisfazione<br />
nel vedermi entusiasta<br />
di questa mia nuova esperienza,<br />
esperienza che indirettamente<br />
le coinvolge. Gli amici<br />
che hanno letto il romanzo mi<br />
hanno contattato, sono rimasti<br />
soddisfatti, si sono complimentati<br />
e questo per me è stato un<br />
bel regalo.<br />
L’Ispettore Andrea Carli tornerà<br />
a far parlare di sé?<br />
Io spero di si. L’Ispettore Carli<br />
è un uomo e quindi penso che<br />
voglia trasmettere al lettore altre<br />
emozioni, altre verità sconosciute<br />
per la costruzione di<br />
una società migliore sotto tutti<br />
i punti di vista.<br />
Se potessi esprimere un desiderio<br />
cosa chiederesti?<br />
Che il lettore rimanga soddisfatto<br />
dalla lettura del mio romanzo,<br />
che lo stesso piaccia e<br />
che riesca a trarre quello che ho<br />
cercato di trasmettere.<br />
IL POLIZIESCO.<br />
QUELLO VERO.<br />
La prima indagine dell’Ispettore Andrea Carli<br />
IL MISTERO DELLA TORRE<br />
Omicidio nella notte per l’Ispettore Carli<br />
di DOMENICO MASELLI<br />
Copertina: ENRICO PARRINI<br />
Firenze, Novembre 2022<br />
Edizioni Jolly Roger<br />
Collana THRILLER<br />
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222 pagine<br />
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26 ANNO V • NUMERO 1 • GENNAIO <strong>2023</strong>
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