ultime-lettere-di-jacopo-ortis
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
lOMoARcPSD|10559928
Ultime Lettere DI Jacopo Ortis
Letteratura italiana (Università degli Studi di Napoli Federico II)
StuDocu is not sponsored or endorsed by any college or university
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
DATE DA RICORDARE:
1797: TRATTATO DI PACE CON L’AUSTRIA; FOSCOLO SI SENTE TRADITO E
IDENTIFICA NAPOLEONE COME IL NEMICO.
1804: NAPOLEONE SCENDE DI NUOVO IN ITALIA E FOSCOLO SI IMPEGNA DI
NUOVO NELL’ESERCITO.
Il romanzo si ispira alla doppia delusione avuta da Foscolo nell’amore per Isabella Roncioni e per
la patria.
Nella forma e nei contenuti ricorda molto I dolori del giovane Werther di Goethe e La nuova
Eloisa di Rousseau.
Inoltre, si avverte la presenza dell’ispirazione eroica di Vittorio Alfieri e l’impegno civile e
politico del poeta in quegli anni.
Vi è una differenza tra la scelta di Ortis e di Foscolo
REALIZZA CHE NON C’E’
ALCUNA POSSIBILITA’ DI
CAMBIARE LA STORIA, QUINDI
NON VEDE ALTRA VIA DI
USCITA SE NON IL SUICIDIO.
NON SI SUICIDA PERCHE’
VEDE NEI FRANCESI UNA
SPERANZA.
Altro grande protagonista di questo periodo è MANZONI, ma mentre Foscolo partecipa e scende
in campo, Manzoni lo farà attraverso la sua opera, i PROMESSI SPOSI, perché rappresenta IL
ROMANZO STORICO CHE RIESCE A MUOVERE LE COSCIENZE ESORTANDO GLI ITALIANI A
RIBELLARSI ALLA DOMINAZIONE STRANIERA.
FOSCOLO SCEGLIE IL ROMANZO
EPISTOLARE, SCEGLIE DI AMBIENTARE
L’ORTIS NEL SUO TEMPO,
ALL’INGRESSO DEI FRANCESI E AL
CONSEGUENTE TRATTATO DI
CAMPOFORMIO.
MANZONI SCEGLIE IL ROMANZO
STORICO, SCELTA IMPEGNATIVA,
PERCHE’ CHI LO SCEGLIE DEVE ESSERE
BEN INFORMATO SUL PERIODO DI CUI
VA TRATTANDO; INFATTI L’OPERA SI
APRE PROPRIO CON L’INDICAZIONE DEL
GIORNO PRECISO IN CUI DON
ABBONDIO INCONTRA I BRAVI. L’OPERA
E’ AMBIENTATA NEL 600INVASIONE
SPAGNOLA.
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
Nell’Ortis vi è una RAPPRESENTAZIONE TRIANGOLARE, sia della VICENDA PRIVATA, SIA
PUBBLICA.
ORTIS
ORTIS
TERESA
ODOARDO
PATRIA
NAPOLEONE
GIA’ PRESENTE NEL WERTHER DI
DESTINATARIO ED EDITORE DELLE
Queste due esperienze coincidono GOETHE perché le sue sofferenze e le sue LETTERE; mancanze HA RICEVUTO di tipo QUESTE
amoroso sono dovute a cause di tipo politico.
LETTERE E LE HA PUBBLICATEFA
CAPIRE QUANTO LUI SIA
EMOTIVAMENTE COINVOLTO NELLE
VICENDE.
Lui non è malvisto dal padre di Teresa in quanto persona, ma pensa che per la sua condizione di
esule non può essere adatto a prendere in sposa Teresa.
Quando Teresa va in sposa ad Odoardo, la delusione amorosa si unisce a quella politica, allora il
protagonista non sa far altro se non uccidersi.
RINUNCIA AL MANDATO DI TESTIMONIANZA: ATTRAVERSO LA SCRITTURA, RIESCE A
LASCIARE AI POSTERI QUALCOSA CHE POTREBBE SERVIRE DA ESEMPIO.
Foscolo resta in vita perché CREDE FERMAMENTE NELLE ILLUSIONIFORZA ATTIVA CHE
SPINGONO L’UOMO A RIMANERE IN VITA.
DIFFERENZA CON ALFIERI: Egli è sostenitore del TITANISMO ALFIERANO, l’affermazione
dell’Io contro il pensiero pubblico, le idee del tempo.
Se il titano non trova corrispondenza nel tempo in cui vive, non ha altra soluzione se non il
SUICIDIO.
Ortis è un personaggio vicino ai personaggi di Alfieri perché è un PERSONAGGIO CHE AFFERMA
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
FORTEMENTE IL SUO TITANISMO O QUELLO CHE IO PENSO O NON C’E’ ALTRA SOLUZIONE.
Foscolo invece ha un’idea diversa, si impegna per cercare di modificare il presente e se non ci
riesce, lui immagina che ci possa essere un domani in cui leggendo le sue opere, si può tentare di
migliorare il tempo in cui si vive.
Ecco perché da importanza al SEPOLCROCORRISPONDENZA TRA CHI VIVE E CHI MUORE;
LUOGO FISICO DA TUTELARE.
Jacopo è esule sui COLLI EUGANEI (PADOVA); vicino c’è la città di ARQUA’, dove vi sono i LUOGHI
DEL PETRARCA.
L’opera si apre con una piccola avvertenza al lettore con la firma di LORENZO ALDERANI
Questo espediente di Lorenzo Alderani è già presente nel Werther di Goethe, dove il ruolo
dell’editore diventa INTERPRETE E OPERATORE ONNISCIENTE DELLA VICENDA.
Anche nell’Ortis, Lorenzo è il SEGRETARIO DELL’ANIMA DEL SUICIDA, E DEPOSITARIO DEI SUOI
SCRITTI.
La forma del romanzo epistolare permette di METTERE IN PRIMO PIANO LE VICENDE DELL’IO,
perfetto per avere un UNICO PROTAGONISTA.
DIVERSO DAL MONOLOGO
INTERIORE (SVEVO)
L’opera si apre con UN’EPIGRAFE TRATTA DAL PURGATORIO (CANTO I VERSO 71-72); si capisce
già la tematica dell’opera e la sua conclusione: LA SCELTA DELLA LIBERTA’ E’ UNA SCELTA
DELLA QUALE NON SI PUO’ FARE A MENO E SE VIENE MENO, L’UOMO E’ CAPACE ANCHE
DI PRENDERE ESTREME DECISIONI.
”IL SACRIFICIO DELLA PATRIA”
PATRIA IDEALE CHE SI VA
COSTRUENDO SOTTO LA SPINTA
DELL’ESERCITO FRANCESE CHE E’
ARRIVATO IN ITALIA.
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
”NOSTRA”= SPOSTAMENTO DELLA FOCALIZZAZIONE DA UN SINGOLO AD UNA VICENDA
COLLETTIVA.
”INFAMIA”= E’ vero che Napoleone ha tradito coloro che credevano in lui, ma è anche vero
che la situazione in cui l’Italia si trova è una situazione dovuta anche al fatto che ci siano gli
italiani che preferiscono tacere piuttosto che ribellarsi.
QUESTA PRIMA LETTERA HA:
- SINTASSI SPEZZATA E INQUIETA
- FRASI CONCISE
- STRUTTURA PARATATTICA PRESENZA DI COORDINATE.
- TONI SOBRI E SOLENNI
- LINGUAGGIO TRAGICO E DEFINITIVO
- PENNELLATE VELOCI SULLA SITUAZIONE
“IL SACRIFICIO DELLA PATRIA” RIPRENDE L’ESPRESSIONE DEL VANGELO DI GIOVANNI: TUTTO
E’ COMPIUTO, PAROLE DI GESU’ SULLA CROCE.
LETTERA 26 OTTOBRE 1797
L’incontro con Teresa, la donna di cui Jacopo si innamora profondamente.
PRESENTATA COME “DIVINA FANCIULLA” che richiama le figure di Laura e Beatrice
Richiama il tipo di aggettivazione che Dante e Petrarca utilizzavano per parlare
donne di cui erano innamorati.
delle
A differenza di Laura e Beatrice, Teresa è una donna REALE E CONCRETA.
Teresa è una ragazza di buona famiglia, inserita a pieno nel contesto della società borghese di
quel tempo.
”MINIANDO”= Da “miniare”: RIPRODUCENDO IL PRORPIO RITRATTO.
TERMINE UTILIZZATO PER INDICARE UN PROCESSO DI DIVINIZZAZIONE DELLA DONNA.
”TE NE RINGRAZIO”= Grazie a Lorenzo Alderani ha conosciuto Teresa.
Questa lettera è importante perché SEGNA L’APERTURA DELLA DIMENSIONE
PRIVATA(AMOROSA); APRE IL SECONDO POLO NARRATIVO, OCCUPATO DALLA TEMATICA
AMOROSA.
[MINIARE E DIVINA SONO CARATTERISTICI DI UN LINGUAGGIO TIPICO DELLA POESIA
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
PROVENZALE E CORTESE].
Il Signor T non viene nominato perché durante il corso della narrazione non avrà un ruolo
positivo, e il fatto che lui preferisca che sua figlia vada in sposa ad Odoardo, che non ha problemi
politici, fa sì che si preferisca non citarne nome e cognome, perché avrebbe potuto toccare la
sensibilità di uomini viventi in quel momento.
“FAMIGLIARMENTE”= Questo avverbio suggella il primo incontro che Jacopo ha con
Teresa, come se ci fosse già stata una conoscenza tra i due che risale a tempo addietro, quando
invece si tratta di un primo incontro.
“PROFERI’…..” = Si allude a cose che ci saranno dette nel corso dell’opera; la moglie del
Signor T si è allontanata perché contraria al matrimonio.
”NON LA NOMINO”= Forse per nostalgia o per una critica nei confronti di una donna che
nell’800 si permetteva di non essere d’accordo col marito.
”COL CUORE IN FESTA”= Produce una reazione simile a quelle di Dante e Petrarca,
quando ricevevano un segnale dalla donna amata; ha prodotto un moto nell’anima di Jacopo.
NELLE ULTIME RIGHE PREVALE TUTTA LA DIMENSIONE PRIVATA, LO STATO D’ANIMO
PRODOTTO DAL SENTIMENTO AMOROSO NEI CONFRONTI DI TERESA.
”CHE?” “TUTT’UNO?”= INTERROGATIVE RETORICHE che introducono il protagonista a
focalizzare l’attenzione sul travaglio interiore dovuto alla dimensione pubblica che il
protagonista si trova a vivere.
C’è stata una piccola possibilità per il protagonista di scindere le sue vicende private e pubbliche.
PUNTI SALIENTI DELLA LETTERA:
- INTRODUZIONE DELLA TEMATICA AMOROSA E DELLA DIMENSIONE PRIVATA.
- IMMAGINE DELLA DONNA CHE CI RICORDA LE DONNE DELLA LIRICA PROVENZALE E
CORTESE.
- USO DI INTERROGATIVE RETORICHE NEGATIVE, PERCHE’ LUI SA GIA’ LE RISPOSTE, CHE
SONO RIVOLTE A SE STESSO.
LETTERA 28 OTTOBRE
Subito si incontra L’ASPETTO TITANICO DELL’OPERA, ovvero PORRE AL CENTRO DI TUTTA
L’ESPERIENZA LA PROPRIA PERSONA; lo vediamo attraverso l’iterazione, la ripetizione del
PRONOME MI.
”MI ARDE,MI AGITA, MI DIVORA”= CLIMAX ASCENDENTE.
RITORNO ALLA DIMENSIONE PUBBLICA “CHE VUOI TU?” DIALOGO
CONTINUO CON SE STESSO: Cosa vuoi che io faccia trovandomi in questa situazione nella
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
quale 2 nazioni che si sono sempre scontrate, si accordano con l’unico scopo di fare noi
schiavi?.
”NULLA,NULLA”= RIPETIZIONE
PRESENZA DI PAROLE CHE RIMANDANO AL CAMPO SEMANTICO DELLA
SCHIAVITU’, CONTRAPPOSTO ALL’IDEA DI POTENZA DELLE NAZIONI CHE
TENGONO IN SCACCO LA PENISOLA.
RICORSO ALL’ESEMPIO DELLE POPOLAZIONI ANTICHE, E A QUEI POPOLI CHE
PUR DI NON CADERE NELLE MANI DEI ROMANI, BRUCIARONO E UCCISERO LE
LORO FAMIGLIE.
ACCENNO ALL’INCAPACITA’ DELLE PERSONE DEL SUO TEMPO DI RIBELLARSI A
QUESTA CONDIZIONE TERRIBILE.
LETTERA 20 NOVEMBRE
VISITA AI LUOGHI DEL PETRARCA
DOPO L’UNITA’ D’ITALIA NEL 1866, ARQUA’ FU CHIAMATA ARQUA’ PETRARCA, PER RICORDARE
IL FATTO CHE PETRARCA VI TRASCORSE UNA PARTE IMPORTANTE DELLA SUA VITA.
Nelle prime frasi si vede un continuo bisogno di chiamare in causa l’interlocutore (Fittizio), per
dare maggiore veridicità alla materia.
”RIDI? DI COSA?”= Ride del fatto che lui è esule, quindi senza nulla da fare, e non ha
trovato il tempo di scrivere questa lettera.
PIOVE, GRANDINA, FULMINA= CLIMAX; Indicano la condizione di tormento che l’animo
di Jacopo vive.
LA CONDIZIONE ATMOSFERICA SI PIEGA BENE ALLO STATO D’ANIMO DEL
PROTAGONISTA.
”E L’UNIVERSO SORRIDEA”= Tutto sorrideva perché l’animo del protagonista era
sollevato dal fatto che tutti insieme andassero a fare questa passeggiata.
In questo posto dove tutto è magnifico, la Natura è ridente, nel pieno della sua vita, emerge la
bellezza di TERESA.
”ALLORA HO VEDUTO TERESA”= Si eleva la figura di Teresa con la sua corporeità
DONNA TERRENA.
DOLCE MALINCONIA= VOCE OSSIMORICA.
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
CONDIZIONE DI INFELICITA’CHE VIVE TERESA “NON SONO FELICE” Teresa deve piegarsi
alle regole di Stato Critica di Foscolo rispetto alle convenzioni della società borghese.
Petrarca viene presentato come: QUEL GRANDE GRAZIE AL QUALE LAURA EBBE IN TERRA
ONORI CHE INVECE SONO TIPICI DI UNA PERSONA MORTA.
GRAZIE ALLA SUA VOCE HA RESO LAURA QUASI ULTRATERRENA
L’IMPORTANZA DEGLI ESEMPI DEL PASSATO PER MUOVERE A COMPORTARSI IN
MODO MIGLIORE.
CONTRAPPOSIZIONE TRA LA SACRALITA’ DEL SOMMO POETA E DEI SUOI LUOGHI,
CONTRAPPOSTO ALL’IRRELIGIOSITA’ DEI SUOI CONTEMPORANEI HANNO NEI
CONFRONTI DEL PETRARCA.
“SOVRUMANI”= Sottolinea la condizione di bassezza degli uomini di oggi, contrapposta
all’ampiosità della vita del tempo dei grandi esempi.
“SEPOLCRI” E TU, FIRENZE….
LETTERA 25 SETTEMBRE
Accenno a Firenze e alla Toscana
LEGATA ALLA LETTERA DEL 20 NOVEMBRE
Firenze, dove sono nati i grandi esempi; si mette in evidenza in contrasto tra due patrie: la
Toscana idealizzata di Dante e Petrarca e la patria dei suoi giorni , del tempo in cui vive.
Tutti questi sprazzi di serenità che gli sovvengono, per i posti che vede e per gli incontri che fa,
per Teresa, vengono spezzati dal ricordo della situazione da esule che lui vive.
In questo romanzo convivono più livelli di lettura:
Ad una prima lettura, emerge il fatto che si tratti di un ROMANZO VERITA’STORIA DI UN
SUICIDIO di un personaggio perfettamente inquadrato nel contesto storico in cui il romanzo è
ambientato.
Se si fa un tipo di lettura diverso, si vede immediatamente che sotto il romanzo verità, si annida
un altro di romanzo, quello EPISTOLARE, che è un romanzo che ha una sua fisionomia, che anche
rispetto ai modelli precedenti ( Nuovelle Eloise, Werther ) è innovativo.
L’Ortis si avvicina al Werther per due motivi:
1) Scelta di un solo personaggio e metterlo al centro della scena.
2) L’idea del suicidio centrale nell’opera.
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
E’ innovativo per la scelta di porre un destinatario nell’opera, che è allo stesso tempo sia editore
che destinatario.
Sotto questi due livelli, c’è il ROMANZO-SAGGIO (saggio significa scrivere in modo da dare a chi
legge particolari riferimenti su quel tempo); si tratta di una trattazione delle vicende
strettamente collegate al tempo storico del Foscolo; c’è quindi anche un tratto di saggistica.
Poi c’è il ROMANZO DEGLI AFFETTI, che non è un aspetto di poco conto, perché centrale nella
vicenda oltre alla vicenda politica, la presenza degli affetti: la passione per la patria, la passione
amorosa.
Infine, il ROMANZO DEL SUICIDIO, perché la scena viene a terminare con la morte di Ortis.
TEMI CHIAVE DELL’OPERA:
1) SUICIDIO EROICO: Centrale il suicidio come scelta di affermazione dell’Io; tema che riprende
da alcuni personaggi di Alfieri.
2) DELUSIONE AMOROSA E POLITICA: Dimensione privata e pubblica si combinano insieme e
si condizionano.
3) AMICIZIA E LEGAMI AFFETTIVI: Già inizialmente conosciamo l’interlocutore e depositario
dei sentimenti dell’Ortis, sin dall’inizio Avvertenza al lettore VIRTU’ SCONOSCIUTA: Si
riferisce alla virtù del protagonista; e questa virtù sconosciuta richiama il motivo del suicidio
eroico come ATTO ESTREMO DI LIBERTA’.
All’inizio è enunciato il tema dell’amicizia tra Lorenzo e Jacopo: stesso rapporto tra il
protagonista e la famiglia di Teresa.
4) LEGAME AFFETTIVO NEI CONFRONTI DELLA MADRE: Il romanzo si apre con la preghiera
di essere vicino alla madre, e si chiude nello stesso modo, chiedendo che gli sia data pietà e
vicinanza per sua madre che rimane sola.
Questo rapporto ritorna molto anche in “Morte del fratello Giovanni”, dove c’è il tema della
speranza e il dolore del fatto che lui è lontano dalla madre; lo ritroviamo anche nei Sepolcri.
5) RAPPORTO CON LA PATRIA
6) TEMA DEL SEPOLCRO: come luogo caro dove le persone care vanno a piangere il defunto, e
creano con loro un sentimento forte tra chi è rimasto e chi è andato via.
Rapporto di Foscolo con l’Illuminismo e con l’idea che si va sviluppando di una possibilità che la
vita, la storia dell’uomo sia segnata da un progresso: nonostante Foscolo abbia avvertito il senso
di importanza dell’Illuminismo, della rivoluzione che l’Illuminismo porta, egli non sarà mai
convinto del fatto che c’è una condizione che l’uomo può vivere di progresso, e il suo
atteggiamento neo confronti della natura è critico.
LETTERA 19/20 FEBBRAIO
Questa lettera è importante perché in essa è come se vi fosse la spiegazione filosofica a
giustificare la scelta che fa l’Ortis di mettere fine alla sua vita.
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
- “O Natura…”: Si rivolge alla natura, quindi abbiamo la personificazione della natura, alla
quale lui dice che l’uomo deve avere una serie di sciagure dalle quali è difficile che lui riesca ad
uscire.
A differenza di quanto avviene nel pensiero settecentesco classico (l’uomo può progredire),
l’impostazione meccanicistica fondata sull’idea che se l’uomo usa la ragione può migliorare la
sua condizione, non porta Foscolo ad esaltare la ragione come strumento assoluto di conoscenza,
né autorizza l’uomo ad attribuirsi un posto privilegiato nel sistema naturale; l’uomo fa parte del
processo naturale delle cose.
Quindi, l’immagine della natura perde qualsiasi tratto idillico e consolatorio, ma rivela il suo
volto ostile LEOPARDI
salvo poi a volte venire rappresentata come lo specchio dell’animo umano.
LETTERA 4 DICEMBRE
Incontro con Parini
Parini nasce nel 1729 a Milano e muore nel 1799; frequenta gli ambienti dell’Illuminismo
milanese, quelli di Beccaria e dei fratelli Berri.
Parini era stato pedagogo di Imbonati, il compagno della mamma di Manzoni.
Manzoni, dopo aver studiato dai padri Somaschi e Barnabiti, rifugge la religione, diventa ateo e
non vede l’ora di uscire dall’ambiente chiuso in cui è cresciuto e fugge a Parigi dove la madre ha
raggiunto Carlo Imbonati, il grande pensatore illuminista; quando morirà, Manzoni gli
dedicherà “In morte di Carlo Imbonati”, dove lui gli riconoscerà quasi il fatto di essere stato un
padre spirituale.
Rispetto agli Illuministi, Parini è una figura che ha in comune con l’Illuminismo alcune pratiche,
come il discorso della ragione, il fatto di mettere la ragione come strumento di progresso, però
lui è molto critico contro l’ateismo di alcuni illuministi.
Tra le opere di Parini, c’è il GIORNO, questo poema diviso in 4 parti: mattino, meriggio, vespro,
notte; in quest’opera esamina la figura di un giovane aristocratico all’interno di un giorno, che
non faceva altro che trascorrere il suo tempo nell’ozio, andando a feste e dormendo.
Parini quindi fa una critica durissima nei confronti del giovane e colpisce l’aristocrazia milanese
parassitaria e improduttiva.
Foscolo crea una figura del Parini idealizzandola, connotandola con cose che non esistono,
perché Parini non aveva questo spirito patriottico, questo acceso sentimento anti-austriaco; il
personaggio che Foscolo crea è un Parini diverso, e si dice che la figura del Parini nell’Ortis è
come se fosse Ortis da vecchio; da qui la rappresentazione del VECCHIO VENERANDO.
La lettera comincia con una dura critica nei confronti di un certo tipo di letterati, ed è come se
volesse nettamente distanziarsi dicendo di essere un intellettuale diverso.
“Siati…. consigli”= Qui si sta rivolgendo al suo amico Lorenzo, il quale gli ha chiesto per il
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
bene che gli vuole, di trovare qualche rifugio presso dei potenti che possano dargli assistenza
era ancora diffusa la figura dell’intellettuale cortigiano.
”In tutti i paesi……”= Perché lui ha pellegrinato molto, ha girato molte città, Colli
Euganei, Firenze, Liguria.
“Ho veduto…”= Ho conosciuto gli uomini di tre tipi: pochi che comandano e che non
hanno bisogno di niente; la maggior parte che ubbidisce;
“I molti che brigano”= cercano di ottenere qualcosa con mezzi discutibili.
“Noi non possiam comandare..”= Noi non siamo così svegli da poter comandare, noi
non siamo ciechi da non vedere quello che c’è e ubbidire.
Noi disdegniamo di attuare questo tentativo di ottenere qualcosa con mezzi discutibili.
“E il meglio è….. percosse”= La condizione migliore è quella di quegli uomini che
vivono come i cani che non hanno da mangiare dagli uomini, ma non sono neanche costretti ad
essere in una condizione di sudditanza rispetto ai padroni = SIMILITUDINE.
“Che vuoi tu….”= (DOMANDA RETORICA) Che io procacci protezioni in uno Stato dove io
sono reputato straniero.
VENEZIA
“E dove il capriccio …. sfrattare”= Si riferisce al problema che lui non essendo ben
visto dagli austriaci, se restasse a Venezia rischierebbe sempre di cadere nelle mani austriache a
causa dei delatori= quelli che ti accusano e fanno sì che la polizia possa arrestarti.
“Tu …. Letterati!”= (FINISCE CON IL PUNTO ESCLAMATIVO, PROPRIO PER DIRE “CHE
LETTERATI SONO QUESTI” FERMA AVVERSIONE PER LA MEDIOCRITA’ E I COMPROMESSI)
Tu conosci il mio ingegno, tu conosci come io mi sono sempre comportato, questa tua stima non
sarebbe giustificata se io facessi il letterato di corte, che invece di criticare il potente che lo
difende, non fa altro che dirgli che ha fatto bene.
VECCHIO VENERANDO= ALLITTERAZIONE
DEGNO DI VENERAZIONE
“Egli si sosteneva..”= Un’immagine che dichiara DECADENZA= da una parte come per il
Petrarca, la grandezza di quello che fu, in opposizione alla decadenza presente.
Il dramma del Parini di Foscolo è nel fatto che gli altri non hanno di lui la stessa cura che ha
Ortis, gli altri se ne fregano.
“S’assise, ed io con lui”= atteggiamento di massimo ossequio nei confronti del Parini
PERSONAGGIO CARICATO E DOTATO DI QUELL’EGOCENTRISMO TIPICO DEI PERSONAGGI DI
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
ALFIERI.
“D’altronde … eloquenza?”= Il dolore di vedere la condizione del tempo, questo
presente così duro, così brutto, lo può cogliere soltanto una persona dotata di grande eloquenza.
PASSAGGIO TRA IMPERFETTO E PASSATO REMOTO PER RENDERE BENE UN TEMPO CHE NON
ESISTE PIU’.
“Sua patria”= Lui si riconosce in quella patria ideale, nella grandezza degli antichi.
“Fremeva”= ANTITESI
Non si dava pace per le tirannidi e per la nuova licenza
I vecchi tiranni sono GLI
AUSTRIACI
Nuova forza che si va facendo avanti:
L’ESERCITO FRANCESE.
Per Jacopo, dopo il trattato di Campoformio, nessuna delle due è meritevole di essere sostenuta.
“Lettere prostituite”= (come le prostitute, che vanno da chi paga, i letterati fanno la stessa
cosa, hanno perso la libertà di esprimersi, che è la cosa più importante per uno scrittore.)
Di nuovo l’attacco a quei letterati che invece di criticare il potere, sono consenzienti.
CONTRAPPOSIZIONE TRA LA VIRTU’, LA PASSIONE, LA CAPACITA’ DI PRENDERE POSIZIONE, E
LA CORRUZIONE, L’INDOLENZA, IL FATTO DI AVERE “PASSIONI LANGUENTI”
ADDORMENTATE
”In una indolente vilissima corruzione”= In questo Parini è piaciuto a Foscolo, perché
lui attaccava questa corruzione dell’aristocrazia.
In questo brano, Parini fa l’analisi lucida e razionale del tempo in cui Jacopo vive, e questa analisi
non lascia alcuna possibilità di cambiamento.
Egli smonta il concetto di purezza dell’eroe. Jacopo si mostra ancora nell’idea di essere l’eroe che
combatte le ingiustizie, nella convinzione di poterle trasformare.
Parini, che rappresenta lui vecchio, gli dice che sta sbagliando.
L’eroe, agendo in un contesto degradato come quello di Jacopo, è destinato a fallire, non vi è
speranza per il tempo corrotto.
CONFRONTO TRA CHI HA ANCORA VELLEITA’ DI CAMBIAMENTO E CHI E’ DIVENTATO ANZIANO
E GUARDA LE COSE CON DISTACCO.
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)
lOMoARcPSD|10559928
“Che non si tenta? Morremo?”= Due interrogative retoriche perché entrambe hanno già la
risposta
NON SI TENTA= SE LO FACCIAMO MORIAMO, SE NON LO FACCIAMO E’ LA STESSA COSA.
TITANISMO= SE NON RIESCO A REALIZZARE QUELLO CHE VOGLIO, NON C’E’ STRADA.
DISCORSO DEL SUICIDIO COME ATTO EROICO
“MA FRUTTERA’ DAL NOSTRO SANGUE” Dal nostro sacrificio uscirà
qualcuno che grazie al nostro esempio farà qualcosa di grande.
Downloaded by Nicola della Gatta (nijialix01@gmail.com)