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Portfolio 2

Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

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„Um den Menschen zu einem neuen Sehen zu erziehen, muss man alltägliche, ihm wohlbekannte

Objekte von völlig unerwarteten Blickwinkeln aus und in ungewöhnlichen Situationen zeigen.“

So formulierte der russische Avantgardekünstler Alexander Rodtschenko 1928 in Wege

der zeitgenössischen Fotografie sein Credo.

Und genau nach diesem Motto agiert auch Ulrich Egger bei seinem eigens für die Raiffeisen

Landesbank angefertigten Diptychon. Links Foto, rechts Materialbild, durchdringen sich die

beiden Hälften und greifen ineinander mittels Bossenwerk, einer antiken Mauerwerktechnik.

Das Architekturfoto, aufgenommen in einem Nebengebäude der Bank, erschließt sich erst bei

genauerer Betrachtung als Treppenhaus, wobei der Fotograf den Kamerablick in die Tiefe gleiten

lässt und so eine ungeheure Sogwirkung erzielt. Der ungewöhnliche Ausschnitt erinnert im

ersten Moment eher an eine minimalistische Skulptur aus Fertigbauteilen als an ein Stiegenhaus.

Entdeckt man aber die gefliesten Stufen, beginnt eine Assoziationskette im Kopf abzulaufen:

das tägliche Treppensteigen als ein Akt des Übergangs, als Erreichen eines Ziels, mal

erwartungsvoll, mal mühevoll oder einfach nur alltäglich. Stiegen dienen ja auch als Repräsentationskulisse

für Herabschreitende oder als beliebte Requisite für Schnappschüsse aus dem

Urlaub. Oder die Treppe als Ort für eine ungewöhnliche Begegnung, wie der Titel suggeriert.

Der real existierende Raum des Stiegenaufgangs wird durch die rechts aufgeklebten Plexiglasfliesen,

die das Bodenmuster weiterführen, zum Kunstraum, das Transparente und das Fehlen

von Farbe, sprich das Schwarz-Weiß-Foto, erzeugen einen Eindruck von Anonymität und Kälte.

Typisch für Ulrich Egger ist das Erschaffen neuer Realitäten mittels Collagen aus Fotografie und

Abbruchmaterial, wobei er sich verschiedenster materialbezogener Handlungen bedient: Er

schweißt, klebt, biegt, lötet, sägt, verdrahtet, schleift, lackiert, reißt und hobelt, bis das Endergebnis

seinen Vorstellungen von der Verdichtung eines Ortes entspricht und so eine neue und

starke Botschaft vermittelt.

“Per educare l’uomo a una nuova visione, bisogna mostrare oggetti di uso quotidiano e familiari

da angolazioni del tutto inaspettate e in situazioni insolite.” Così, nel 1928, l’artista russo

d’avanguardia Alexander Rodtschenko ha formulato il suo credo in Le vie della fotografia contemporanea.

Ispirandosi a questo motto, Ulrich Egger agisce con il suo dittico creato per la Cassa Centrale

Raiffeisen. A sinistra una foto, a destra un’immagine materiale: due metà che si intersecano

grazie al bugnato, antica tecnica muraria. La foto architettonica, scattata in un edificio secondario

della banca, dopo un’osservazione attenta si rivela una tromba delle scale. Il fotografo,

puntando l’obiettivo della macchina fotografica in profondità, ottiene uno spaventoso effetto

di risucchio. Più che una tromba delle scale, l’insolita inquadratura ricorda, a un primo sguardo,

una scultura minimalista composta da elementi prefabbricati. Non appena si scorgono i

gradini piastrellati, inizia a formarsi una catena di associazioni: il quotidiano sali e scendi dalle

scale diviene un atto di transizione, il raggiungimento di un obiettivo, carico di speranze, di

stanchezza o semplicemente un atto quotidiano. Le scale si adattano bene anche come scenario

per rappresentare persone che scendono o sono un apprezzato accessorio di scena per

foto scattate in vacanza. La scala, come suggerisce il titolo, può rappresentare altresì un luogo

di incontri insoliti.

Lo spazio reale, ossia la scala d’accesso, diventa spazio artistico grazie alle piastrelle di plexiglas

incollate a destra che richiamano il motivo del pavimento; l’aspetto trasparente e l’assenza

di colore, vale il dire il bianco e nero, generano l’anonimia e freddezza suscitate dall’opera.

Elemento tipico delle opere di Ulrich Egger è la creazione di nuove realtà tramite collage di

fotografie e materiali provenienti da demolizioni. L’artista si serve poi di svariate procedure

connesse a tali materiali: saldare, incollare, piegare, brasare, segare, cablare, levigare, verniciare,

strappare e piallare, fino a quando il prodotto finale corrisponde alla sua idea di condensazione

di un luogo, trasmettendo così un messaggio nuovo e carico di forza. Brigitte Matthias

Ulrich Egger

Eine ungewöhnliche Begegnung / un incontro insolito (2021)

Fotodruck auf Canvas, Eisenrahmen und Plexiglas bemalt / stampa fotografica su tela, telaio in ferro e plexiglass dipinto

ca. 130 x 150 x 20 cm

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