Portfolio 2
Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.
Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.
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Manfred Eccli, Teil des internationalen Künstlerkollektives Moradavaga (portugiesisch für „vage
Adresse“), schafft ein Objekt, das sich den natürlichen Lichtverhältnissen unterwirft und je nach
Tageszeit und Witterung variiert. Bei schönem Wetter strahlen die glatten Acrylglasoberflächen,
die schuppenartig in Trichterform an Seilen befestigt sind, golden leuchtend mit der
Sonne um die Wette. Bei flachem Licht werden die 240 rechteckigen Scheiben von der Umgebung
absorbiert und die sonst so präsente Form passt sich chamäleonartig ihrem räumlichen
Kontext an. Das Innenleben der auf den Kopf gestellten Pyramide scheint den Vorbeigehenden
verborgen. Erst durch die Reaktion der singulären Konstruktionsteile auf Wind erkennen achtsame
Betrachtende, dass die einzelnen Elemente beweglich sind und das Werk zur Interaktion
einlädt. Beim Blick in das Innere wird der frei darüber liegende Himmel auf silbernen Oberflächen
gespiegelt, sodass der Eindruck eines dreidimensionalen Firmaments mit verzerrtem
Selfiecharakter entsteht.
Der melancholische Titel der permanenten Installation Blue Sky wirft die Frage auf: Was betrachten
wir als wertvoll? Auf vielschichtige Weise werden damit Wertvorstellungen hinterleuchtet:
Die Facettierung der gleichförmigen Felder lässt keinen klaren Blick zu, das Wechselspiel von
Präsenz und Absenz erinnert an die Vergänglichkeit des Daseins, und nicht zuletzt wird angedeutet,
dass nicht alles Gold ist, was glänzt.
Mit der Reaktivierung des öffentlichen urbanen Raums und der Beteiligung der Bevölkerung
durch die Erarbeitung von performativen Objekten und partizipativen Interventionen hat das
Künstlerkollektiv Erfahrung. Seit 2006 beschäftigen sich Manfred Eccli und Cavaco Leitão mit
Architektur, Kunst und Design. Ihre Arbeiten für den öffentlichen Raum fungieren als „ruhende
Werkzeuge“ in einem Wartezustand, sie brauchen die BenutzerInnen, um aktiviert, um lebendig
zu werden. So entstehen beispielsweise Sprachrohre aus Kabelrohren, die wie rote Tentakel
den urbanen Raum einnehmen und Kommunikation von einem Ende der Stadt zum anderen
möglich machen, oder Holzkonstruktionen, die durch kollektives Radeln Energie erzeugen.
Manfred Eccli, membro del collettivo artistico internazionale Moradavaga (“indirizzo vago” in
lingua portoghese) ha dato vita a un oggetto direttamente assoggettato alle condizioni naturali
della luce e alle condizioni atmosferiche nelle varie ore del giorno. Se il tempo è bello, le
lisce e specchiate superfici acriliche, collocate a guisa di scaglie formando un imbuto e fissate
a delle corde, fanno a gara con il sole irradiando lo spazio di bagliori dorati. In caso di luce
neutra i 240 vetri rettangolari sono letteralmente assorbiti dall’ambiente circostante e la loro
forma, solitamente così presente e visibile, si adatta camaleonticamente al contesto spaziale.
La vita interna della piramide capovolta è totalmente celata ai passanti. Solamente attraverso
la reazione dei singoli componenti all’azione del vento l’osservatore attento potrà notare
come i singoli elementi siano in realtà mobili e l’opera inviti, pertanto, a interagire con essa.
Guardando al suo interno si nota come lo spazio aperto del cielo soprastante si specchi sulle
superfici argentee, dando vita all’impressione di un firmamento tridimensionale, con l’effetto
di selfie distorto.
Il malinconico titolo dell’installazione permanente Blue Sky fa sorgere spontanea la domanda:
cosa consideriamo realmente di valore? Ipotesi e rappresentazioni legate al concetto di valore
prendono corpo in modo complesso e stratificato. La sfaccettatura delle forme regolari non
permette di gettare uno sguardo limpido e chiaro allo stesso osservatore e all’ambiente circostante.
Il gioco di alternanze tra presenza e assenza ricorda la fugacità dell’esistenza e, non da
ultimo, rimanda al fatto che non tutto ciò che luccica va considerato oro.
Il collettivo artistico ha alle spalle una lunga esperienza di riattivazione dello spazio pubblico
urbano e di coinvolgimento della popolazione attraverso la rielaborazione di oggetti performativi
e interventi partecipativi. Dal 2006 Manfred Eccli e Cavaco Leitão si occupano di architettura,
arte e design. Le loro opere, ideate per gli spazi pubblici, fungono da “strumenti
inattivi”, oggetti in stato di attesa che necessitano degli osservatori per essere attivati e tornare
così ad animarsi. Lisa Trockner
Förderpreis 2017 / opera commissionata 2017
Manfred Eccli
Blue Sky (2018)
Stahl, Acrylglas-Spiegel / acciaio, specchi in vetro acrilico
545 x 545 x 386 cm