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Portfolio 2

Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

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Die Arbeit von Arnold Mario Dall’O zeigt einen Kronleuchter, wie wir ihn aus barocken Prunksälen

kennen, wobei es sich hier um den ersten Kristallleuchter handelt, der mit elektrischen

Glühbirnen versehen wurde. Er steht – oder vielmehr hängt – also an einer Zeitenwende, die

Form ist antiquiert, spricht die Sprache einer vergangenen und untergegangenen Epoche, die

Glühbirnen zeugen aber vom Aufbruch in das neue elektrische Zeitalter. Der Luster noch als

Metapher für üppige Lebensfreude und Sinnlichkeit, die Glühbirne für einen tiefgreifenden

technischen Wandel. Und so ist auf diesem Bild nichts so, wie es zunächst scheint. Das Bild als

Memento mori: In dem Augenblick, in dem wir es sehen, ist es schon Vergangenheit.

Arnold Mario Dall’O holt sich die Vorlagen für seine künstlerischen Arbeiten aus dem Netz, wo

wir jedes Foto in Pixel und Rasterpunkte zerlegt auffinden und es dann zum Beispiel im Offset-Druckverfahren

in unendlich großer Auflage reproduzieren können. Der Künstler arbeitet

jedoch an der Umkehrung dieses Ablaufs: Mehr als die Perfektion interessieren ihn die Fehler

des Menschen. Seine Malerhand zeichnet Punkt für Punkt das Bild ab, Fehler und Unsauberkeiten

schleichen sich ein.

Eine wichtige Komponente im Oeuvre Arnold Mario Dall’Os ist auch der Faktor Zeit: Im Widerspruch

zur Schnelllebigkeit des Alltags erfordert diese vom Künstler gewählte Form der

Malerei ungemein viel Zeit, ist eine Form der Meditation, die sich mit Bildern des Alltäglichen

auseinandersetzt.

So wie im 17. und 18. Jahrhundert die Stillleben mit üppigem Zuckerwerk, mit sündhaft teuren

Tulpenblüten oder mit exotischen Früchten Platzhalter für etwas waren, das nicht erschwinglich

war, kann der Kristallleuchter von Arnold Mario Dall’O heute als Sinnbild einer nicht mehr zeitgemäßen

Pracht an einer Wand hängen, als Reminiszenz an eine verflossene Zeit, und diese

ersetzen.

L’opera di Arnold Mario Dall’O raffigura un lampadario nel tipico stile delle sfarzose sale barocche.

Ma, in questo caso, c’è una differenza sostanziale: si tratta del primo lampadario dotato

di lampadine elettriche. Un oggetto simbolo di una svolta epocale: le sue forme sono

antiche e parlano la lingua di un’epoca ormai tramontata, ma le lampadine ci raccontano di

progresso e di inizio della nuova era dell’elettricità. Il lampadario come metafora di prorompente

sensualità e gioia di vivere, la lampadina come simbolo di profondo mutamento tecnologico.

Nulla tuttavia, in questa immagine, è come sembra. Il quadro come “memento mori”,

nell’attimo in cui lo vediamo, è già passato.

Arnold Mario Dall’O trova i modelli per le sue opere artistiche in rete, dove ogni fotografia è

scomposta in pixel e punti raster, che possiamo successivamente riprodurre a tiratura infinita

grazie al procedimento della stampa offset.

L’artista lavora tuttavia sul ribaltamento di questo processo. Egli non è interessato tanto alla

perfezione, quanto piuttosto alla persona quale fonte di errori. La sua mano ricopia l’immagine

punto per punto, mentre errori e imperfezioni si insinuano sulla superficie cartacea,

depositandosi. Un ruolo fondamentale nell’opera artistica di Arnold Mario Dall’O lo gioca

anche il fattore tempo: in aperto contrasto con la frenesia della quotidianità contemporanea,

la tecnica riproduttiva scelta dall’artista richiede tempi lunghissimi, quasi fosse una forma di

meditazione, tesa a confrontarsi con le immagini del quotidiano.

Nel diciassettesimo e diciottesimo secolo le nature morte riproducevano opulenti dolciumi,

costosissimi fiori di tulipano e frutti esotici: i quadri erano i sostituti posticci di oggetti finanziariamente

inaccessibili. Allo stesso modo il lampadario in cristallo di Arnold Mario Dall’O rappresenta,

appeso al soffitto, il simbolo di uno sfarzo non più conforme ai tempi, reminiscenza

di un tempo ormai passato e destinato a essere irrimediabilmente sostituito. Brigitte Matthias

Arnold Mario Dall’O

Untitled (luster red) (2017)

Ölmalerei auf Offsetplatten / pittura ad olio su lastre offset

161 x 132 cm

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