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Portfolio 2

Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

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Unser aller Leben ist ohne das Internet kaum denkbar, unser Dasein hat sich um eine Dimension

erweitert, die stetig ausgedehnt wird und immer mehr in den Alltag vordringt. WissenschaftlerInnen

diskutieren längst die Auswirkungen des virtuellen Lebensraumes auf unser Verhalten,

Denken und Handeln.

Das Besondere in der Jetztzeit ist, dass die gesamte Bevölkerung sich an einem Scheidepunkt

befindet und in zwei Lager aufgeteilt ist: in Digital Natives und Digital Immigrants. Begriffe,

die der amerikanische Autor und E-Learning-Experte Marc Prensky 2001 geprägt hat. Als Digital

Natives bezeichnet Prensky die Menschen, die mit Computern, Internet, Videospielen,

Smartphones, Tablets und Social Media aufgewachsen sind, also in die digitale Welt hineingeboren

wurden und den Umgang mit ihr wie selbstverständlich beherrschen. Diesen digitalen

Eingeborenen stehen die digitalen Einwanderer, die Digital Immigrants, gegenüber. So nennt

Prensky die Menschen, die erst im Erwachsenenalter mit digitalen Technologien in Berührung

gekommen sind.

Marlies Baumgartner ist eine Digital Native. Sie beschäftigt sich in ihren Leinwandarbeiten mit

den Auswirkungen und Dynamiken von neuen Technologien. Bildschirme sind demnach die

zentralen Sujets in ihren Werken. Das Diptychon for a while we only saw us on the screen zeigt

ein mit dem Pinsel aufgetragenes Rastermotiv aus Acryl auf Glas, das die Leinwandporträts

zweier realistisch gemalter junger Menschen überzieht. Bei den Porträtierten handelt es sich

um die Künstlerin und ihren Lebensgefährten. Das Glas als Malmedium gibt Baumgartner neue

Möglichkeiten, ihre Werke zu konzipieren. Durch die blau-grün-rote Rasterung auf Glas, die an

digitale Pixel erinnert, wird Distanz erzeugt.

Die Künstlerin untersucht mit ihren Arbeiten die Berührungen und Schnittmengen zwischen

realem und digitalem Raum. Sie veranschaulicht den Zeitenwandel des gesellschaftlichen Miteinanders

– und damit auch das soziale Verhalten, das sich durch Social Media und jene Datenträger,

die uns das Tor zur digitalen Welt öffnen, fundamental verändert.

Le nostre vite ormai sono difficilmente concepibili senza internet, la nostra esistenza è stata

ampliata da una dimensione che si espande costantemente e penetra sempre più nella vita

quotidiana. Gli scienziati discutono da tempo degli effetti di questo nuovo spazio di vita virtuale

sul nostro comportamento, sui nostri pensieri e sulle nostre azioni.

La particolarità del momento attuale è che l’intera popolazione si trova a un bivio ed è divisa in

due: i nativi digitali e gli immigrati digitali. Termini coniati dall’autore americano ed esperto di

e-learning Marc Prensky nel 2001. Prensky descrive i nativi digitali come persone che sono cresciute

con computer, internet, videogiochi, smartphone, tablet e social media, cioè che sono

nate nel mondo digitale e ne hanno imparato l’uso come un fatto ovvio. A questi nativi digitali

si contrappongono gli immigrati digitali. Prensky chiama così le persone che sono entrate in

contatto con le tecnologie digitali solo in età adulta.

Marlies Baumgartner è una nativa digitale. Nelle sue opere su tela si occupa degli effetti e delle

dinamiche delle nuove tecnologie. Gli schermi sono quindi i soggetti centrali delle sue opere.

Il dittico for a while we only saw us on the screen mostra un motivo a griglia acrilico applicato

con un pennello su vetro, che ricopre i ritratti su tela di due giovani realisticamente dipinti. I

protagonisti sono l’artista e il suo compagno. Il vetro come mezzo pittorico offre alla Baumgartner

nuove possibilità di concepire le sue opere. La griglia blu-verde-rossa sul vetro, che

ricorda i pixel digitali, crea la distanza. Con le sue opere, l’artista esplora il contatto e l’intersezione

tra spazio reale e digitale. Vengono illustrati i tempi mutevoli dell’interazione sociale e

del comportamento sociale, modificati fondamentalmente dai social media e da quei supporti

di dati che ci aprono le porte del mondo digitale. Lisa Trockner

Marlies Baumgartner

for a while we only saw us on the screen (2021)

Diptychon, Öl auf Leinwand, Acryl auf Glas / olio su tela, acrilico su vetro dittico

Je / ciascuno 126 x 77 x 8 cm

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