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Portfolio 2

Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

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Leonhard Angerers fotografisches Oeuvre ist eng mit seinem Leben verbunden. Durch seinen

beinahe täglichen routinierten Gang in die Berge ist er zu einem Langzeit Beobachter von

zyklischen künstlichen und natürlichen Veränderungen geworden. Die Kamera immer bei sich,

dokumentiert er Ausschnitte der Wirklichkeit, ohne zu inszenieren. Angerer ist kein klassischer

Landschaftsfotograf, der die Erhabenheit der alpinen Landschaft zum Ausdruck bringt, sondern

ihn interessiert die Veränderung durch den und mit dem Menschen in den Bergen. Das

sich stetig erweiternde Freizeitangebot, die Erschließung des hochalpinen Geländes und der

sichtbare klimatische Wandel sind Inhalte seiner Fotoarbeiten.

Während der Lockdownzeit ist eine reportageähnliche Serie entstanden, in der Angerer den

Einfluss des Menschen auf die Bergwelt in Bildern erzählt. Ohne dass ein Mensch auf seinen

Fotos zu sehen ist, sind die Spuren einer immer tiefer in die Natur eindringenden Gesellschaft

spürbar: Zusammengeklappte Sonnenschirme, aufgerollte Fangnetze, gehäufte Wegweiser,

verpackte Schneekanonen oder Rettungsringe an Wasserspeichern sind stille Zeugen des regen

Treibens vergangener Jahre. Unter dicken Schneeschichten eines niederschlagsreichen

Winters 2020/21 wird der Raubbau des Menschen wie in einer eingefrorenen Momentaufnahme,

unter einer schützenden weißen Ästhetik, verborgen. Während bei idealisierten Landschaftsaufnahmen

die Gebrauchsgegenstände des alpinen Massenbetriebes wegretuschiert

oder aus dem Bildausschnitt ausgegrenzt werden, setzt Angerer diese bewusst in Szene. Trotz

Fokussierung auf Schneeraupen und Abdeckplanen ist er nicht anklagend oder gar verurteilend.

Er macht sichtbar, indem er mit einer Ästhetik des Widersprüchlichen spielt: Die Kombination

aus sanftem Schnee und menschengemachten Gegenständen vermittelt eine distanzierte

schaurige Schönheit. Der präzise Bildausschnitt und die kontrastierende Belichtung sind

gekonnt eingesetzt, um die Betrachtenden sachte in dieser kühlen Ästhetik zu fesseln.

L’opera fotografica di Leonhard Angerer è strettamente legata alla sua vita. Le uscite in montagna

pressoché quotidiane lo hanno reso un osservatore di cambiamenti ciclici artificiali e

naturali. Con la macchina fotografica sempre con sé, egli documenta frammenti di realtà, senza

però inscenare alcunché. Leonhard Angerer non è il classico paesaggista che immortala la

maestosità del paesaggio alpino. Egli si interessa del cambiamento prodotto in montagna da

e con l’uomo.

Durante il lockdown, è nata una serie simile a un reportage, nella quale Leonhard Angerer

racconta per immagini l’influsso dell’uomo sulla realtà montana. Seppur nelle sue foto non si

vedano persone, le tracce di una società che si insinua sempre più nella natura sono percepibili:

ombrelloni chiusi, reti arrotolate, cartelli ammucchiati, cannoni da neve impacchettati

o salvagenti vicino ai serbatoi d’acqua rappresentano testimoni silenziosi della vivace attività

degli anni passati. Sotto spessi strati di neve dell’inverno 2020/2021 ricco di precipitazioni, lo

sfruttamento selvaggio dell’uomo, come in un’istantanea sospesa nel tempo, è nascosto sotto

un’estetica bianca e protettiva. Mentre nelle idealizzanti fotografie di paesaggi gli oggetti usati

per l’alpinismo di massa sono esclusi dall’inquadratura, Angerer li pone volutamente sulla

scena. Nonostante l’immagine sia focalizzata sui gatti delle nevi e i teloni di copertura, l’opera

non risulta né accusatoria né di condanna. Angerer rende visibile il messaggio puntando su

un’estetica del contraddittorio: la combinazione tra la neve soffice e gli oggetti dell’uomo suscita

una distante, spaventevole bellezza. La precisione dell’inquadratura e l’esposizione che

genera dei contrasti sono sapientemente adottate per imprigionare l’osservatore in questa

fresca estetica. Lisa Trockner

Leonhard Angerer

Rotwand (2021)

aus der Serie Südtiroler Skigebiete im Lockdown / dalla serie Südtiroler Skigebiete im Lockdown

Fine Art Print auf Hahnemühlepapier Baryta auf Aludibond kaschiert / stampa Fine Art su carta fotografica

Hahnemühle Baryta accoppiata ad alluminio Dibond

70 x 100 cm

Auflage / tiratura: 1/2

Corones (2021)

aus der Serie Südtiroler Skigebiete im Lockdown / dalla serie Südtiroler Skigebiete im Lockdown

Fine Art Print auf Hahnemühlepapier Baryta auf Aludibond kaschiert / stampa Fine Art su carta fotografica

Hahnemühle Baryta accoppiata ad alluminio Dibond

70 x 100 cm

Auflage / tiratura: 1/2

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