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Portfolio 2

Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

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Rens Veltman gehört mit zu den vielseitigsten Künstlern Tirols. Er arbeitet schwerpunktmäßig

in den Bereichen Malerei, transmedialer Kunst und Robotik. Vor allem hinsichtlich der elektronischen

Kunst leistet er bereits seit den 1970er-Jahren Pionierarbeit. Wichtige Eckpfeiler

dabei sind das Hinterfragen gesellschaftlicher und kultureller Prozesse sowie das Beleuchten

der technischen Gesetzmäßigkeiten und Auswirkungen, die mit Maschinen wie dem Computer

verbunden sind. Seit 2015 hat er sich wiederum fast ausschließlich der Zeichnung und der

Malerei zugewandt.

Ähnlich wie in den elektronischen Arbeiten steht auch in der Malerei von Rens Veltman der

Umgang mit der Technik und deren Bedingungen und Eigenschaften im Vordergrund. Mittels

kleiner Spachtel oder Pinsel trägt der Künstler Ölfarbe ungemischt in mehreren Schichten auf

die Leinwand auf. Er schafft damit pastose Farblandschaften und Farbkörper, die auf den ersten

Anblick wie mit subjektiver und expressiver Geste entstanden wirken, sich bei näherer Betrachtung

jedoch als objektiver und kontrollierter malerischer Vorgang erweisen.

Veltmans Gemälde sind nicht dazu geschaffen, Geschichten zu erzählen oder Gefühle zu vermitteln;

vielmehr machen sie den Malprozess selbst ohne Wenn und Aber sichtbar. Dazu passt

auch, dass der Künstler die Farbe nicht mehr aus der Tube aufträgt, sondern dazu übergegangen

ist, diese mittels einer Maschine selbst zu erzeugen. Veltman kehrt damit gleichsam an die

Wurzeln der Malerei zurück und macht sichtbar, dass ein Bild, noch bevor es etwas darstellt,

„im Wesentlichen eine plane Fläche [ist], die in bestimmter Ordnung mit Farben bedeckt ist“

(Maurice Denis).

Die Bedeutung der Bilder von Rens Veltman, mit denen er sich in die Linie der aktuellen prozessualen

Malerei einreiht, liegt darin, dieses Zusammenspiel von Flächigkeit, Farbmaterial und

Anordnung sichtbar zu machen.

Rens Veltman è uno degli artisti tirolesi più eclettici. Opera principalmente negli ambiti della

pittura, dell’arte transmediale e della robotica. In particolare rispetto all’arte elettronica, l’artista

è stato un pioniere già dagli anni settanta. Importanti fondamenta del suo lavoro sono

la riflessione sui processi sociali e culturali e il dare rilievo alle leggi e alle ripercussioni della

tecnologia sia in rapporto alle macchine, sia ai computer. Dal 2015, tuttavia, Rens Veltman si

dedica quasi esclusivamente al disegno e alla pittura.

Similmente a quanto avviene nei suoi lavori elettronici, anche nei dipinti Rens Veltman pone in

primo piano l’approccio con la tecnologia, nonché le condizioni e le caratteristiche di quest’ultima.

Con l’aiuto di piccole spatole o pennelli, l’artista stende sulla tela i colori a olio non mescolati

e forma più strati. In questo modo egli crea paesaggi e corpi di colore dal carattere

pastoso che, a un primo sguardo, sembrano scaturiti da gesti soggettivi ed espressivi, mentre,

se osservati più da vicino, rivelano un processo pittorico oggettivo e controllato.

I dipinti di Veltman non sono creati per raccontare storie o trasmettere sentimenti, bensì piuttosto

per mettere in luce il vero e proprio processo di pittura, senza ma e senza se. Questa

concezione ben si sposa con il fatto che l’artista sia passato a produrre da sé i colori con una

macchina apposita, anziché fare ricorso ai tubetti di colore. Con ciò, Veltman ritorna altresì

alle radici della pittura ed evidenzia che un’immagine, ancor prima di rappresentare qualcosa,

è essenzialmente una “superficie piana ricoperta di colori assemblati in un certo ordine”,

(Maurice Denis). L’importanza dei dipinti di Rens Veltmann, con i quali egli si allinea alla pittura

processuale dei giorni nostri, è quella di mettere in mostra questa interazione tra superficie,

materiale utilizzato, il colore, e disposizione. Günther Dankl

Rens Veltman

Ohne Titel / senza titolo (2019)

Öl auf Leinwand / olio su tela

120 x 80 cm

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