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Portfolio 2

Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

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Karin Schmuck bedient sich unterschiedlicher Medien, um prozesshafte Veränderungen auszuloten.

Dabei kann pflanzliches Wachstum ebenso eine Rolle spielen wie menschliche Kraftverhältnisse.

Ebenso ist das Experimentieren und Verschieben von Materialität ein Merkmal

ihres Schaffens. Gips, Metall und Glas sind in der Objektarbeit ihre bevorzugten Werkstoffe. Ihr

primäres und beliebtestes Medium jedoch ist die Fotografie.

Auf spannende und experimentelle Art lotet Karin Schmuck Themen und Bereiche des täglichen

Lebens aus, um diese in ein anderes Licht zu setzen. Die vorwiegend in Serien angelegten

Arbeiten haben einen erzählenden und zugleich dokumentierenden Charakter. Die von der

Fotografin perfekt inszenierten, für den Betrachtenden jedoch zufällig wirkenden Aufnahmen

zeichnen sich durch leichte Korrekturen und kleine Verschiebungen aus, die nicht immer auf

den ersten Blick erkennbar sind. Dadurch ergibt sich nicht nur ein hoher ästhetischer Wert, der

Künstlerin gelingt es damit auch, den Reiz des nicht Offensichtlichen und das Spiel zwischen

Gleich und Ungleich herauszufordern. Diese sensiblen Eingriffe verstärken sich dadurch, dass

der Hintergrund und so auch der Bildausschnitt konstant bleiben und nur die Akteure oder die

Posen wechseln.

Die Serie sisypha zeigt Doppelbilder, in denen jeweils das Interieur, wie ein Schrank oder ein

Bücherregal, konstant bleibt. Im Bildvordergrund ist der Körper einer Frau zu erkennen, die

durch Klettern und Besteigen den statischen Objekten eine neue Nutzbarkeit zuschreibt. Die

Absurdität dieser Handlungen wird gesteigert, indem jeweils im zweiten Bild der Serie ein Weiterkommen,

das Erreichen eines Ziels zu erkennen ist – und dadurch dem Unnützen etwas Spielerisch-Heiteres

zugesprochen wird.

Karin Schmuck si serve dei mezzi espressivi più svariati per scandagliare in profondità i processi

che innescano il cambiamento: può trattarsi della crescita vegetale come anche dei rapporti

di forza tra le persone. La sperimentazione, così come la ricollocazione della materialità, sono

caratteristiche tipiche del suo agire creativo. Gesso, metallo e vetro sono i materiali prediletti

da Schmuck per quanto riguarda le opere oggettuali, tuttavia è la fotografia il medium principale

e più amato. Attraverso un emozionante processo di sperimentazione, l’artista scandaglia

temi e ambiti della vita quotidiana, collocandoli sotto una luce diversa.

Le sue opere, prevalentemente realizzate in serie, hanno un carattere narrativo e documentaristico

allo stesso tempo. Gli scatti della fotografa, perfettamente inscenati, ma a un primo

sguardo apparentemente casuali, si contraddistinguono per leggere correzioni e lievissimi

spostamenti, non sempre immediatamente riconoscibili. L’artista riesce, in sequenze caratterizzate

da un’elevatissima qualità estetica, a sfidare il fascino del non riconoscibile e il sottile

gioco tra uguale e diverso. Le sue intrusioni acquistano ancora maggiore forza dal fatto che

lo sfondo delle immagini, e con esso l’inquadratura, rimangono costanti: sono solamente gli

attori e le pose a cambiare.

La serie sisypha mostra immagini doppie in cui l’interno, un armadio o una libreria, rimane

costante. In primo piano è riconoscibile il corpo di una donna che, arrampicandosi, attribuisce

nuove funzioni agli oggetti statici. L’assurdità delle azioni e del contesto è ulteriormente

accentuata dal fatto che, nella seconda immagine della serie, è chiaramente riconoscibile un

progresso e il raggiungimento di un traguardo. L’esito surreale conferisce all’inutilità del gesto

un’aura di giocosa serenità. Lisa Trockner

Karin Schmuck

sisypha (2015)

Inkjet auf Hahnemühlepapier auf Dibond / inkjet su Hahnemühle su Dibond

Auflage / tiratura: 5 + 1 AP

Diptychon, bestehend aus zwei Teilen zu je 75 x 50 cm (insgesamt 75 x 105 cm) / dittico

composto da due parti di 75 x 50 cm ciascuna (75 x 105 cm in totale)

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