Portfolio 2
Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.
Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.
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Der ungeschönte Blick auf karge dunkle Felshänge, wo in der Erinnerung ganzjährig bauschige
weiße Schneefelder liegen, erzwingt selbst bei den letzten Optimistinnen eine Schärfung
der Wahrnehmung und den Abschied von der Wunschvorstellung, der Klimawandel sei ein
Ammenmärchen. Schmelzende Gletscher, ansteigende Meere, saure Gewässer und extreme
Temperaturen sowie Unwetterereignisse sind unausweichliche Realität.
Der in den Dolomiten aufgewachsene Künstler Philipp Messner kennt die unlösbare Gleichung
von schneearmen Wintern in Kombination mit ausgebuchten Hotelbetten. Durch seinen distanzierten
Blick auf die Auswirkungen des wachsenden Tourismus im Alpenraum und seine
verinnerlichte Nähe zur Natur entwickelt der Wahlmünchner ein seismisches Gespür für Gleichund
Ungleichgewicht. In einer Reihe von Werken erforscht er diese schleichenden Phänomene
mit der Konzentration auf Schnee und im Besonderen auf dessen Ersatz aus der Maschine, den
Kunstschnee.
Die Arbeit render 04 ist das Ergebnis einer langen Recherche und die konzeptuell weitergedachte
Reaktion einer gemeinsam mit dem Fotografen Walter Niedermayr realisierten performativen
Intervention. 2014 füllt Messner am Karerpass drei Schneekanonen mit Lebensmittelfarben
und färbt damit, wie ein Maler die Leinwand, die weiße Winterlandschaft ein. Durch das
Betreten bricht die bunte angefrorene Oberfläche auf. Diese Verletzungen der Oberflächen
legen den darunterliegenden Naturschnee frei und erinnern an die Fragilität künstlich geschaffener
Systeme. Walter Niedermayr hält diesen temporären Eingriff in die Landschaft mit der
Kamera fest.
In der Werkgruppe render wird das Konzept der tangentialen Beeinflussung und von kalkulierter
Zufälligkeit durch Philipp Messner noch weiter abstrahiert, indem er das Motiv in andere
Materialien übersetzt. Auf Bruchstücken von weißem Marmor werden dosierte Rationen von
Pigment geträufelt, die sich in einem verselbstständigenden Prozess auf der porösen Oberfläche
ausbreiten und schließlich tief in den Stein eindringen.
Reaktionen im Übergreifen von Künstlichem auf Natürliches, provozierte Veränderungsprozesse
und die Wahrnehmung von räumlicher Tiefe und flacher Oberflächlichkeit
Lo sguardo privo di indulgenza su nude e scure pareti rocciose, punteggiate un tempo per tutto
l’anno da bianchi rigonfiamenti nevosi, fa prendere coscienza anche al più inguaribile degli
ottimisti della gravità degli effetti del cambiamento climatico. Ghiacciai che si sciolgono, mari
che si innalzano, piogge acide e temperature estreme non sono frottole, ma l’inevitabile realtà.
Philipp Messner, artista cresciuto nelle Dolomiti, conosce l’irrisolvibile equazione data da inverni
senza neve e posti letto esauriti. Grazie a uno sguardo distaccato sugli effetti della rampante
industria del turismo nell’area alpina e l’intima vicinanza alla natura, Messner, che vive a
Monaco per scelta, ha sviluppato un fiuto quasi sismico per equilibri e squilibri. Con una serie
di opere, l’artista esplora tali fenomeni lenti e striscianti concentrandosi sulla neve e sul surrogato
prodotto dalle macchine, la neve artificiale.
L’opera render 04 è il risultato di una lunga ricerca e la reazione, concettualmente progettata,
a una performance ideata assieme al fotografo Walter Niedermayr. Nel 2014, nei pressi di
passo Carezza, Messner ha riempito tre cannoni per l’innevamento artificiale con colorante
alimentare, spruzzandolo poi sul bianco paesaggio invernale come un pittore dipinge la sua
tela. Camminandoci sopra, la colorata superficie innevata si crepa. Queste ferite sulla crosta
ghiacciata liberano la neve sottostante, ricordandoci la fragilità connaturata nei sistemi creati
artificialmente. Gli scatti di Niedermayr hanno immortalato questa incursione temporanea nel
paesaggio.
Nella serie render Philipp Messner amplifica ulteriormente l’astrazione del concetto di influsso
tangenziale e di calcolata casualità, trasferendo la tematica su altri materiali. Dosate quantità di
pigmento sono versate a gocce su frammenti di marmo bianco. Tramite un processo autonomo
il colore si propaga sulla superficie porosa, penetrando a fondo nella pietra.
Reazioni alla contaminazione del naturale con l’artificiale, processi di modificazione indotti e
la percezione della profondità spaziale e della piatta superficialità sono riflessioni nelle teorie
visualmente performative di Philipp Messner. Lisa Trockner
Philipp Messner
render 04 (2016)
Pigmenttinte auf Marmor / pigmento su marmo
84 x 120 cm