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Portfolio 2

Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

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„Wie Wachs in jemandes Händen“, ein Ausspruch, der auf Flexibilität, Nachgiebigkeit und

Formbarkeit schließen lässt. Hubert Kostner ist ein Künstler, der seinem Oeuvre mit vielfältigen

Materialien Form verleiht und somit Toleranzen für eine neue Ästhetik und ungewohntes Sehen

schafft. Einer der Werkstoffe, mit denen er sich beschäftigt, ist Wachs.

Bienenwachs ist ein rein natürliches Produkt, das bereits von frühen Hochkulturen durch die

Technik der Enkaustik zum Einfärben von Mumien verwendet wurde. Die Substanz eignet sich

als Konservierungsmittel, zur Versiegelung von Dokumenten, als Zusatzmittel in der Pharmaund

Kosmetikindustrie – und bei Wintersportgeräten entscheidet der richtige Wachsbelag über

Erfolg oder Misserfolg.

Die Auseinander- und Neuzusammensetzung mit den Auswirkungen des Alpintourismus sind

zentrales Thema in der künstlerischen Arbeit von Hubert Kostner. So birgt diese Bildobjektserie

Anspielungen auf die Aktion und Reaktion von Menschen und Natur. Hinter der Ästhetik der

transluzenten opaken Bildplastik steckt eine Untersuchung zur Wechselwirkung von natürlichen

und künstlichen Materialien aus dem, was die Natur bereitstellt, und dem, was der Mensch

entwickelt. Konkret werden aus gebrauchtem Skibelag, der zur Optimierung der Skiführung

von künstlichen Paraffinen überzogen ist, in Kombination mit natürlich erzeugtem Bienenwachs

Bildplastiken geformt. Der Skibelag wird in einen Bildrahmen eingelegt und mit erwärmtem

Bienenwachs übergossen.

Wachs ist aus bildhauerischer Sicht in seiner Beschaffenheit von flüssig, geschmeidig, viskos

bis fest ein leicht formbares Material, gleichzeitig im Schaffensprozess mutativ und somit nicht

detailliert steuerbar. Seine Konsistenz ist vergleichbar mit Schnee, einer der unabdingbaren

Voraussetzungen für den Wintersport. Beide sind von äußeren Einflüssen bestimmt, fragile Systeme,

die der Mensch nur bis zu einem gewissen Grad lenken kann. Das Verschmelzen von

Natürlichem und Künstlichem in den „Wachsbildern“ ist ein künstlerischer Versuch, der bei den

kleinsten Abweichungen Veränderungen aufweist. Der Künstler gibt einen Rahmen vor, die

Formbarkeit durch das flexible Material Wachs folgt dessen eigenen Dynamiken und Gesetzen.

“Come cera nelle mani di qualcuno”, un comune detto che suggerisce flessibilità, duttilità e

malleabilità. Hubert Kostner è un’artista che usa svariati materiali per dare forma alla sua opera

e quindi crea tolleranze per una nuova e insolita estetica. Uno dei materiali più recenti con

cui sta lavorando è la cera. La cera d’api è un prodotto naturale che veniva già utilizzato dalle

prime civiltà avanzate per colorare le mummie attraverso la tecnica dell’encausto. Allora come

oggi, la sostanza è adatta come conservante, per sigillare documenti, come additivo nell’industria

farmaceutica e cosmetica, per lucidare mobili e, non da ultimo, il giusto rivestimento in

cera è fondamentale per il successo o il fallimento in molti sport invernali.

La disintegrazione e la ricomposizione con gli effetti del turismo alpino sono tematiche centrali

nel lavoro artistico di Hubert Kostner. Così questa serie di oggetti-immagine contiene anche

allusioni all’azione e alla reazione delle persone e della natura, che non sono visibili a prima

vista. Dietro l’estetica della struttura traslucida dell’immagine opaca si nasconde un’indagine

sull’interazione tra materiali naturali e artificiali a partire da ciò che la natura fornisce e ciò che

l’uomo sviluppa. In particolare, le immagini plastiche sono formate da solette degli sci usate

rivestite di paraffina artificiale per ottimizzare il controllo degli sci, in combinazione con la cera

d’api prodotta naturalmente. La soletta degli sci viene inserita in una cornice e ricoperta con

cera d’api riscaldata. La cera da un punto di vista scultoreo è un materiale facilmente malleabile,

ma allo stesso tempo mutevole nel processo creativo e quindi non controllabile al cento

per cento. La sua consistenza, da dura a morbida a liquida, è paragonabile alla neve, uno dei

requisiti indispensabili per gli sport invernali. Entrambi sono determinati da influenze esterne,

sistemi fragili che gli esseri umani possono controllare solo fino a un certo punto. Così la fusione

del naturale e dell’artificiale nelle “sculture di cera” è un esperimento rivelatore che mostra

i cambiamenti al minimo scarto. L’artista fornisce una struttura, ma la malleabilità attraverso la

cera materiale flessibile segue le proprie dinamiche e leggi. Lisa Trockner

Hubert Kostner

Wachsbild Nr. 7 / immagine di cera n. 7 (2019–2020)

Bienenwachs, Skiwachs, Skibelag, Holzrahmen / cera d’api, sciolina, soletta dello sci, telaio in legno

77 x 72 x 5 cm

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