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Portfolio 2

Portfolio 2, il catalogo Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

Portfolio 2, il catalogo
Nel 2022, in occasione del 50° anniversario della Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige e dopo dodici anni di attività collezionistica di opere d'arte locale contemporanea, era giunto il tempo di stilare un secondo bilancio del lavoro svolto attraverso il catalogo PORTFOLIO 2, permettendo a tutti di dare uno sguardo alle acquisizioni dal 2016 al 2022.

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Die 70 Zentimeter hohe Holzskulptur, ursprünglich angefertigt für den einheimischen Grödner

Souvenirmarkt, wurde von Hubert Kostner in einem ersten Schritt mit grasgrüner Spraydosenfarbe

monochrom eingefärbt und dann mit einer Unzahl von Metallstäben, wie sie zur Taubenabwehr

genutzt werden, versehen. Dem an einem Weinfass lehnenden Tiroler wird dann noch

ein mumifizierter Frosch unter den Fuß gelegt – er kann nicht anders, als das märchenbehaftete

Tier zu zertreten. Assoziiert man nun noch den Bierkrug in der Hand des Hutträgers hinzu, ist

man schnell bei Martin Kippenberger und seiner Arbeit Zuerst die Füße, die 2009 anlässlich der

Eröffnung des Museion in Bozen für einen handfesten Skandal sorgte.

I killed him ist aber nicht nur schelmischer Kommentar, sondern auch der Versuch, hinter ein

idealisiertes Weltbild zu blicken, ursprüngliche Bedeutungen und tatsächliche Wirklichkeit zu

entlarven und Beobachtetes mit Witz zu hinterfragen. So verschmelzen in der alpinen Skulptur

verschiedenste Aspekte und nachgesagte Charaktereigenschaften des Tirolers zu einem Prototyp,

der beschlossen hat, seine Heimat touristisch zu vermarkten. Gastfreundschaft, Aggression,

Alkoholkonsum, Einsamkeit, Abschottung und Sehnsucht nach Schutz und Geborgenheit

kennzeichnen diese Assemblage. Diese Figur des Tirolers schützt sich gerne gegen Einflüsse

von außen, hat Angst, dass das ‚Tirolertum‘ und dessen Werte angegriffen werden könnten;

zugleich zeigt er sich aber auch als gastfreundlich, lustig und fröhlich, eben mit dem Glasl in

der Hand. Im Spannungsfeld dieser beiden konträren Verhaltensmuster kann der Frosch nicht

anders, als unter die Räder zu kommen.

Mit seiner scharfsinnigen Sichtweise transportiert Hubert Kostner ein nahezu wertloses Fundstück

aus der lokalen Massenproduktion mittels eines Verfremdungseffektes in ein Kunstobjekt,

das sich durch einen hohen Wiedererkennungsfaktor auszeichnet.

La statua in legno, alta 70 centimetri, originariamente prodotta per il mercatino gardenese dei

souvenir, è stata dapprima colorata da Hubert Kostner con una tinta verde prato monocromatica,

stesa tramite bomboletta spray. In un secondo momento la statua è stata disseminata

di piccoli spuntoni metallici, del tipo utilizzato per non far posare i piccioni sui davanzali e sui

cornicioni degli edifici. Sotto al piede del tirolese, appoggiato a una botte di vino, è stata poi

collocata una rana mummificata, che il malcapitato non può evitare di calpestare. Se poi il nostro

sguardo attento si sofferma sul boccale di birra impugnato dal personaggio col cappello,

è quasi automatico andare con la mente a Martin Kippenberger e alla sua opera Prima i piedi,

che nel 2009, in occasione dell’inaugurazione del Museion di Bolzano, destò grande scalpore.

I killed him non è tuttavia una mera citazione maliziosa, quanto piuttosto il tentativo di gettare

lo sguardo oltre un’immagine idealizzata del mondo, portandone alla luce i significati originari

e la vera realtà e mettendo in discussione con spirito e arguzia ciò che quotidianamente ci

accade di osservare. Ecco allora che, nella scultura alpina, gli aspetti più diversi e le caratteristiche

universalmente riconosciute del tirolese tipico si fondono, dando vita a un prototipo

che ha quale obiettivo la commercializzazione turistica della propria terra. Ospitalità, aggressività,

consumo di alcolici, solitudine, isolamento e nostalgia per un piccolo universo protetto

e sicuro sono i tratti caratterizzanti di questo assemblage. Il tirolese tipico ama difendersi dagli

influssi esterni, teme che la “tirolesità” e i suoi valori possano essere attaccati. Nel contempo,

però, si mostra ospitale, vivace e allegro, spesso con il bicchiere in mano. Nella dicotomia tra

questi modelli di comportamento diametralmente opposti, la rana non può che soccombere.

Lo sguardo acuto e sagace di Hubert Kostner riesce nell’intento di trasformare, grazie a un forte

effetto di straniamento, un oggetto prodotto in serie, dal valore quasi nullo, in un autentico

oggetto d’arte, contraddistinto da un elevato fattore di riconoscibilità. Brigitte Matthias

Hubert Kostner

I killed him (2014)

Holz, Metall, Sprayfarbe, mumifizierter Frosch / legno, metallo, vernice spray, rana mummificata

70 x 50 x 40 cm

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