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1<br />
L’<strong>Accademia</strong><br />
tre/quattro<br />
2<strong>02</strong>2<br />
<strong>Olimpica</strong><br />
Quella gaia gioventù artistica<br />
meritava davvero una mostra<br />
Rimarrà aperta fino al 25<br />
aprile prossimo, con ingresso<br />
libero, la mostra Gli amici<br />
della “gaia gioventù”. Arte e<br />
poesia a Vicenza tra il 1930<br />
e il 1950, inaugurata il 25<br />
novembre scorso nelle sale<br />
ipogee del Museo civico<br />
di Palazzo Chiericati, sede<br />
della Pinacoteca di Vicenza.<br />
L’esposizione è ideata e promossa<br />
dall’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
in collaborazione con<br />
la Direzione dei Musei civici<br />
e con l’Assessorato alla Cul-<br />
Anno XXIV - n. 3/4 - Dicembre 2<strong>02</strong>2 L’ <strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong> - Periodico<br />
Largo Goethe 3 - 36100 Vicenza - tel. 0444 324376 - Alessandra Agosti, Direttore Responsabile<br />
Autorizzazione Tribunale di Vicenza n. 1268 del 16/04/2012 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione<br />
in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27.<strong>02</strong>.04 n. 46) art 1, comma 2, DCB Vicenza<br />
Stampa Cooperativa Tipografica degli Operai Soc. Coop. - Via G. Corbetta 9 - Vicenza<br />
tura del Comune di Vicenza,<br />
con il contributo della Fondazione<br />
Roi e della Regione<br />
del Veneto e il sostegno di<br />
Fondazione Adone e Rina<br />
Maltauro, AGSM-AIM e Banca<br />
del Veneto Centrale.<br />
Curata dagli accademici<br />
Maria Elisa Avagnina, Angelo<br />
Colla, Stefania Portinari<br />
e Mauro Zocchetta, con la<br />
collaborazione di Marianna<br />
Rossi e Giuliano Menato,<br />
l’esposizione raccoglie<br />
un centinaio di opere, fra<br />
dipinti, sculture, disegni,<br />
incisioni, manoscritti, libri<br />
e fotografie. Si tratta di una<br />
testimonianza composita<br />
che permette di raccontare<br />
uno spaccato di vita cittadina<br />
incarnato nell’attività<br />
della gaia gioventù, un gruppo<br />
di amici all’epoca poco<br />
più che ventenni, come Neri<br />
Pozza, Italo Valenti, Antonio<br />
Barolini, Maurizio Girotto,<br />
Bruno Canfori, Dino Lanaro,<br />
Gastone Panciera e, occasionalmente,<br />
Otello De Maria<br />
e Nerina Noro: personaggi<br />
destinati in alcuni casi a divenire<br />
celebri, ma qui colti<br />
nei loro primi passi nell’arte,<br />
compagni alla Scuola<br />
d’Arte e Mestieri, sempre<br />
pronti allo scherzo, pieni di<br />
passione creativa e attenti<br />
osservatori delle correnti artistiche<br />
italiane ed europee<br />
di quegli anni.<br />
(continua a pag. 2)
2 L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
Nella pagina precedente, Matrimonio in piazza dei Signori di Italo Valenti,<br />
1938, e un dettaglio della scultura Pierina di Neri Pozza, 1935.<br />
Qui a sinistra, Il cantiere di Maurizio Girotto, 1934, e, in alto,<br />
il bronzo Donna accasciata sul cavallo di Gastone Panciera, 1941.<br />
L’iniziativa è stata presentata<br />
a palazzo Chiericati<br />
dall’assessore alla Cultura<br />
Simona Siotto, dal presidente<br />
dell’<strong>Accademia</strong>, Gaetano<br />
Thiene, dalla presidente<br />
della Fondazione Roi, Paola<br />
Marini, dal direttore dei<br />
Musei civici di Vicenza Mauro<br />
Passarin e da Maria Elisa<br />
Avagnina, segretario dell’<strong>Accademia</strong><br />
<strong>Olimpica</strong> e una dei<br />
curatori dell’esposizione.<br />
«Abbiamo fortemente voluto<br />
questa mostra – ha<br />
dichiarato il presidente<br />
dell’<strong>Accademia</strong>, Gaetano<br />
Thiene – trovando subito<br />
piena condivisione da parte<br />
dei Musei civici di Vicenza e<br />
della Fondazione Roi, nonché<br />
viva attenzione in altri<br />
partner sensibili al progetto.<br />
Ci ha conquistato la vitalità<br />
di questi giovani di allora,<br />
così talentuosi e pieni di spirito<br />
d’iniziativa. Proprio per<br />
questo, come <strong>Accademia</strong>,<br />
vogliamo dedicare la mostra<br />
ai giovani di oggi: un invito<br />
a continuare ad avere sogni<br />
e coraggio, passione e idee,<br />
ai quali sta a noi, mondo della<br />
cultura e delle istituzioni,<br />
fare il possibile per dare fiducia<br />
e occasioni».<br />
«Con questa esposizione<br />
– ha commentato Simona<br />
Siotto, assessore alla Cultura<br />
del Comune di Vicenza<br />
- si getta una luce nuova e<br />
inconsueta su un gruppo di<br />
artisti che tanto hanno dato<br />
alla nostra città. Nomi conosciuti,<br />
ma che qui incontriamo<br />
ancora ragazzi, in una<br />
dimensione curiosa, persino<br />
sorprendente, che coinvolge<br />
anche una Vicenza diversa<br />
da quella in bianco e nero<br />
che immaginiamo attraverso<br />
le immagini dell’epoca,<br />
trasformata in scenario vivo<br />
e vibrante delle loro prime<br />
esperienze».<br />
«La mostra dedicata alla<br />
‘gaia gioventù’ di questi<br />
La raccolta di liriche il cui titolo<br />
richiama il nome del sodalizio.<br />
A sinistra due momenti<br />
dell’inaugurazione della mostra.<br />
In alto il pubblico presente nel<br />
salone d’onore di palazzo Chiericati<br />
e, in basso, il momento del taglio del<br />
nastro con, da sinistra, l’accademico<br />
Mauro Passarin, direttore dei Musei<br />
civici, il segretario Maria Elisa<br />
Avagnina, tra i curatori<br />
dell’esposizione, l’assessore alla<br />
Cultura Simona Siotto e il presidente<br />
dell’<strong>Accademia</strong>, Gaetano Thiene.<br />
protagonisti della cultura<br />
vicentina - ha sottolineato la<br />
presidente della Fondazione<br />
Roi, Paola Marini – risponde<br />
pienamente allo spirito della<br />
nostra Istituzione. Quella<br />
che si offrirà nelle sale ipogee<br />
di palazzo Chiericati<br />
sarà infatti un’esposizione<br />
profondamente legata alla<br />
città e alla sua storia artistica<br />
e culturale, che consentirà di<br />
vedere raccolte nel museo<br />
vicentino tante e variegate<br />
testimonianze di alcuni suoi<br />
rappresentanti: opere in<br />
molti casi inedite, in altri ancora<br />
poco conosciute e approfondite.<br />
Si tratterà quindi<br />
di una preziosa occasione di<br />
scoperta, sia per il pubblico<br />
che per gli studiosi».<br />
Il catalogo-repertorio, edito<br />
dall’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong>, è<br />
curato per l’impostazione<br />
grafica da Giovanni Turria ed<br />
è in vendita nel bookshop<br />
del Teatro Olimpico.<br />
A partire da gennaio, la mostra<br />
sarà affiancata da alcuni<br />
eventi collaterali, a cura<br />
dell’<strong>Accademia</strong> e dedicati<br />
ad aspetti storici, letterari e<br />
artistici collegati ai temi e ai<br />
protagonisti dell’esposizione.<br />
Gli amici della gaia gioventù.<br />
Arte e poesia a Vicenza tra il<br />
1930 e il 1950 è aperta con<br />
ingresso gratuito dal martedì<br />
alla domenica, dalle 9<br />
alle 17 (ultima entrata alle<br />
16.30). Chiuso il lunedì.<br />
Per informazioni<br />
www.accademiaolimpica.it<br />
www.museicivicivicenza.it
L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
3<br />
La cerimonia all’Olimpico ha visto la partecipazione della rettrice, Daniela Mapelli, per gli 800 anni dell’Ateneo<br />
L’<strong>Accademia</strong> ha aperto il suo anno<br />
celebrando l’Università di Padova<br />
Il presidente Gaetano Thiene e la rettrice Daniela Mapelli.<br />
«Patavina libertas» al centro<br />
anche di un incontro in Odeo<br />
Apertura dell’anno di attività<br />
dell’<strong>Accademia</strong> sabato 29 ottobre<br />
al Teatro Olimpico.<br />
La cerimonia ha avuto come<br />
ospite Daniela Mapelli, rettrice<br />
dell’Università di Padova,<br />
che ha tenuto una relazione<br />
dedicata agli ottocento anni<br />
dell’Ateneo. Attraverso il suo<br />
racconto, sono affiorati personaggi<br />
ed eventi che hanno<br />
reso questa Università una<br />
delle eccellenze mondiali<br />
nell’alta formazione, come<br />
ribadito anche dal presidente<br />
dell’<strong>Accademia</strong>, Gaetano<br />
Thiene, che ha voluto concludere<br />
la manifestazione<br />
con un omaggio all’Ateneo:<br />
la proiezione del filmato dedicato<br />
al primo trapianto di<br />
cuore in Italia, eseguito il 14<br />
novembre 1985 proprio da<br />
una équipe dell’Università di<br />
Padova, guidata da Vincenzo<br />
Gallucci e di cui lo stesso<br />
Thiene faceva parte.<br />
In occasione della cerimonia<br />
è stata inoltre annunciata<br />
l’uscita del volume, edito<br />
dall’<strong>Accademia</strong>, La peste Covid-19:<br />
non solo un problema<br />
scientifico e sanitario, nella<br />
cui stesura sono stati coinvolti<br />
oltre cinquanta autori.<br />
Alla presentazione del volume<br />
sarà dedicato un incontro<br />
pubblico.<br />
Storie europee di «Patavina libertas» è il titolo dell’incontro<br />
che la Classe di Lettere e arti ha dedicato, il 10 novembre<br />
scorso, all’Università di Padova, che quest’anno celebra il<br />
suo ottavo centenario.<br />
Al centro della prima parte dell’incontro è stata l’opera in<br />
nove volumi edita per l’occasione da Donzelli e Padova<br />
University Press, presentata dall’accademica e prorettrice<br />
Annalisa Oboe. Alla sua relazione hanno fatto seguito<br />
quelle degli studiosi Andrea Caracausi, sul concetto di libertas<br />
tra religione, politica e saperi, di Maria Cristina La<br />
Rocca, che ha illustrato un’indagine innovativa sugli studenti<br />
stranieri presenti a Padova fra il XIII e il XVIII secolo,<br />
e di Andrea Martini, che si è soffermato sulla presenza<br />
femminile nell’Università, dal Seicento a oggi.<br />
A seguire, tavola rotonda su Libertà e pari opportunità nelle<br />
Istituzioni e in <strong>Accademia</strong>, con Adriana Chemello, Paolo<br />
Vidali, Chiara Volpato, Marcello Ghilardi e Annalisa Oboe,<br />
anche moderatrice. Il pomeriggio è stato aperto da un saluto<br />
del segretario dell’<strong>Accademia</strong>, Maria Elisa Avagnina.<br />
I nuovi accademici al Teatro Olimpico<br />
Il 25 giugno scorso l’Olimpico ha ospitato la cerimonia di<br />
chiusura dell’anno di attività 2<strong>02</strong>1/2<strong>02</strong>2. Alla prolusione<br />
dell’accademico onorario Giuseppe Zaccaria ha fatto seguito<br />
la presentazione dei nuovi accademici, entrati nel sodalizio<br />
culturare alla fine del 2<strong>02</strong>1. Premiati anche i vincitori<br />
del 16° concorso «Hoc opus» per tesi di laurea magistrale.<br />
La convenzione Comune - <strong>Accademia</strong><br />
<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong> e Comune di Vicenza hanno siglato il 18<br />
luglio scorso una convenzione che garantisce all’Istituzione<br />
l’uso degli attuali spazi operativi e di incontro, in cui poter<br />
svolgere la propria attività sempre più intensa, e ne aggiunge<br />
di ulteriori come desposito per la biblioteca e l’archivio, oltre<br />
a rinsaldare una collaborazione che ha l’obiettivo di realizzare<br />
iniziative culturali a beneficio della cittadinanza.<br />
«Questa convenzione – ha commentato il presidente, Gaetano<br />
Thiene - è il frutto di un lavoro approfondito e condiviso,<br />
che ha visto all’opera con grande impegno e competenza una<br />
commissione paritetica. Grazie a questo strumento – ha concluso<br />
Thiene – lavoreremo insieme ancora di più e meglio».<br />
«La convenzione che abbiamo redatto - ha aggiunto il sindaco,<br />
Francesco Rucco - sancisce e rafforza il legame tra Comune<br />
e <strong>Accademia</strong> per favorire la crescita culturale della città attraverso<br />
azioni concrete. Con la convenzione riusciamo a dare<br />
una prima risposta alle necessità evidenziate dall’<strong>Accademia</strong>,<br />
mantenendo il dialogo aperto attraverso il tavolo di consultazione<br />
istituito per la prima volta».
4 L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
Calendario ricco e pubblico partecipe alla diciassettesima edizione del progetto, diretto da Roberto Cuppone<br />
Laboratorio Olimpico tra Molière,<br />
Carlo Manfio e... buffoni all’inferno<br />
Un’edizione particolarmente<br />
articolata la XVII di Laboratorio<br />
Olimpico, che il 28 e il 30<br />
ottobre, fra Odeo e Teatro, ha<br />
reso omaggio a Molière, nel<br />
quarto centenario della nascita,<br />
e a Carlo Manfio, protagonista<br />
del teatro veneto,<br />
per poi lanciarsi nel mondo<br />
della Commedia dell’Arte e<br />
chiudere tra gli applausi decretati<br />
alla prima nazionale<br />
del nuovo spettacolo della<br />
compagnia Stivalaccio, Buffoni<br />
all’inferno.<br />
Diretto da Roberto Cuppone,<br />
nato da un’idea di Cesare<br />
Galla, entrambi accademici,<br />
e realizzato con la collaborazione<br />
del Comune di Vicenza<br />
e il sostegno di Service Med,<br />
il Laboratorio ha avuto come<br />
titolo Dal ‘Malato immaginario’<br />
all’immaginario del malato,<br />
a sottolineare i collegamenti<br />
fra Teatro e Medicina,<br />
evidenziabili sia sotto l’aspetto<br />
della struttura formale<br />
(si pensi ai celebri “teatri<br />
anatomici”), sia sotto quello<br />
più nascosto della cura della<br />
mente e del corpo, con interessanti<br />
testimonianze dei<br />
benefici prodotti dall’espressione<br />
artistica.<br />
La copertina del volume di Manfio.<br />
Un momento della manifestazione, che ha richiamato molto pubblico.<br />
Venerdì 28 ottobre, nell’Odeo,<br />
il primo appuntamento<br />
è stato con la presentazione<br />
del volume Il Teatro Veneto<br />
1970-2000, opera di Carlo<br />
Manfio curata dallo stesso<br />
Cuppone, con un profilo biografico<br />
di Elena Zilotti (presente<br />
in videocollegamento)<br />
e con la collaborazione di<br />
Anna Bogo, per la consulenza<br />
archivistica, e di Daniela<br />
Tovo per l’indice dei nomi. La<br />
presentazione della poderosa<br />
opera (720 pagine), edita<br />
dall’<strong>Accademia</strong> come quarto<br />
volume della sua collana Laboratorio<br />
Olimpico / Atti, ha<br />
visto la partecipazione tra gli<br />
altri del segretario Maria Elisa<br />
Avagnina, di Pierluca Donin<br />
di Arteven, di Maria Ida<br />
Biggi della Fondazione Cini<br />
e di Anna Olivier del Comune<br />
di Longarone, con Cuppone<br />
a coordinare gli interventi.<br />
A concludere l’incontro,<br />
molto partecipato, è stato il<br />
reading In ricordo di Carlo di<br />
Gianni Marchiorello, a cura di<br />
Monica Zuccon e Salvatore<br />
Esposito di Cafè Sconcerto.<br />
Medicina e Teatro di scena<br />
nel pomeriggio, in collaborazione<br />
con l’Associazione Culturale<br />
Ateatro ETS (progetto<br />
“Medicina e teatro - A che<br />
serve il teatro?”). Il giornalista<br />
Oliviero Ponte di Pino (ateatro.it,<br />
<strong>Accademia</strong> di Brera) ha<br />
intervistato Antonio Guerci,<br />
antropologo e conservatore<br />
del Museo di Etnomedicina<br />
«Antonio Scarpa» di Genova,<br />
e Carlo Presotto, regista della<br />
compagnia La Piccionaia<br />
di Vicenza. Hanno arricchito<br />
l’incontro i contributi del<br />
Una scena dello spettacolo Buffoni all’inferno di Stivalaccio Teatro.<br />
presidente Gaetano Thiene,<br />
nella sua veste di professore<br />
emerito di Patologia cardiovascolare<br />
dell’Università di<br />
Padova, che ha parlato del<br />
Teatro Anatomico patavino,<br />
di Fabrizio Acquapendente,<br />
e del microcosmo del corpo<br />
umano; dell’accademico e<br />
storico del teatro Paolo Puppa,<br />
che si è soffermato su La<br />
cura e la paura, anche con<br />
estratti da testi drammaturgici;<br />
e di Simone Dragone de<br />
il Falcone - Teatro Universitario<br />
di Genova, intorno alle<br />
“maschere del dolore”. Dopo<br />
la proiezione di un video<br />
dedicato al Museo «Antonio<br />
Scarpa», applaudito reading<br />
dal titolo Argante aveva ragione…<br />
a cura di Angela<br />
Zinno, de il Falcone - Teatro<br />
Universitario di Genova, affiancata<br />
nella performance<br />
da Carlo Presotto.<br />
Roberto Cuppone.<br />
Chiusura di Laboratorio domenica<br />
30 ottobre. Nel tardo<br />
pomeriggio, nell’Odeo,<br />
interessante conversazione<br />
sul tema Il descensus ad infera<br />
all’origine della Commedia<br />
dell’Arte, coordinata da Antonio<br />
Audino (RAI e Università<br />
di Roma 3), con l’intervento<br />
di Piermario Vescovo,<br />
dell’Università Ca’ Foscari di<br />
Venezia (Il vespro delle voci),<br />
di Marco Zoppello, regista e<br />
attore di Stivalaccio Teatro,<br />
che ha illustrato i riferimenti<br />
teatrali e storici dello spettacolo<br />
atteso quella stessa sera<br />
all’Olimpico, e del mascheraro<br />
Stefano Perocco di Meduna,<br />
che ha spiegato l’arte di<br />
“inventare” una maschera.<br />
Applausi scroscianti, risate<br />
ed emozioni, infine, per la<br />
prima nazionale di Buffoni<br />
all’inferno, soggetto originale<br />
e regia di Marco Zoppello,<br />
con Matteo Cremon, Michele<br />
Mori e Stefano Rota.
L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
5<br />
L’analisi scientifica e la valutazione sociale ed economica sono strumenti basilari per affrontare il problema<br />
Ambiente: l’<strong>Accademia</strong> propone<br />
i suoi “Percorsi di sostenibilità”<br />
Il progetto Percorsi di sostenibilità<br />
sta coinvolgendo da<br />
alcuni mesi un gruppo di accademici,<br />
coordinati da Paolo<br />
Vidali.<br />
Dalla loro collaborazione è<br />
nato un calendario di proposte<br />
che, tra il 2<strong>02</strong>2 e il 2<strong>02</strong>4,<br />
fornirà una serie di incontri a<br />
tema e di attività per sensibilizzare<br />
in materia di emergenza<br />
ambientale, pensata<br />
dall’<strong>Accademia</strong> con l’utilizzo<br />
degli strumenti che le sono<br />
propri: l’analisi scientifica,<br />
la valutazione economica e<br />
sociale degli scenari futuri,<br />
la riflessione culturale sui<br />
comportamenti individuali e<br />
collettivi.<br />
«Con questo progetto - spiega<br />
Vidali a nome del gruppo<br />
di lavoro - ci poniamo molteplici<br />
obiettivi. Intendiamo<br />
favorire il collegamento tra<br />
il piano locale vicentino e il<br />
livello globale, oltre a contribuire<br />
a rendere consapevole<br />
l’impronta ecologica sia<br />
del nostro territorio che del<br />
nostro modello di sviluppo.<br />
Nel contempo, vogliamo far<br />
conoscere le “buone pratiche”<br />
già in atto, ma anche<br />
insistere nel far sentire come<br />
necessaria, a tutti i livelli,<br />
una svolta nel rapporto con<br />
l’emergenza ambientale,<br />
anche contrastando un atteggiamento<br />
anti-scientifico<br />
che, in realtà, appare spesso<br />
diffuso. Infine, cercheremo<br />
di facilitare il passaggio dalla<br />
conoscenza dei dati, che<br />
sono già ampiamente disponibili,<br />
a un concreto cambiamento<br />
nei comportamenti a<br />
livello locale e globale».<br />
In questi Percorsi, l’<strong>Accademia</strong><br />
avrà al suo fianco alcuni<br />
compagni di viaggio, come<br />
la Casa di Cultura popolare di<br />
Vicenza e il Liceo «G. B. Quadri»,<br />
insieme ai quali, con il<br />
contributo di Fondazione<br />
Monte di Pietà di Vicenza,<br />
proporrà un ciclo di proiezioni<br />
e incontri in materia am-<br />
bientale al Cinema Odeon di<br />
Vicenza tra gennaio e marzo,<br />
programmati il lunedì sera,<br />
con inizio alle 20. La partecipazione<br />
al ciclo sarà valida<br />
anche come corso di formazione<br />
per docenti, gestito dal<br />
«Quadri».<br />
Sempre nel 2<strong>02</strong>3 si svolgeranno<br />
una tavola rotonda<br />
sull’acqua come bene comune<br />
(in marzo) e un ciclo di incontri<br />
sulla biodiversità (tra<br />
aprile e giugno).<br />
Tra Oriente e Occidente: quale concetto di natura?<br />
Una tavola rotonda, tenutasi<br />
il 7 dicembre scorso<br />
nell’Odeo dell’Olimpico, ha<br />
avuto per tema Tra Oriente<br />
e Occidente: le idee di natura<br />
e il loro impatto sulle politiche<br />
ambientali. L’iniziativa si<br />
è svolta nell’ambito del ciclo<br />
di appuntamenti Percorsi<br />
di sostenibilità 2<strong>02</strong>2/2<strong>02</strong>3<br />
oltre che come proposta de<br />
«L’<strong>Accademia</strong> per la scuola»,<br />
ed è stata animata dagli<br />
studiosi Paolo Vidali, Marcello<br />
Ghilardi, anche accademici,<br />
e Sara Francescato.<br />
Prendendo spunto dal<br />
volume L’idea di natura in<br />
Oriente e Occidente. Per<br />
un’etica ambientale interculturale,<br />
ispirato da un’iniziativa<br />
della stessa <strong>Accademia</strong>,<br />
la conversazione ha indagato<br />
le differenze e le affinità<br />
emergenti tra i due orizzonti<br />
culturali, riflettendo su<br />
quali influenze questi specifici<br />
imprinting abbiano<br />
sulla società attuale, sulla<br />
politica e sull’economia.<br />
Sempre vivace l’attività de «L’<strong>Accademia</strong> per la scuola»<br />
Un gruppo di studenti del Liceo classico «G. Zanella»<br />
di Schio in visita alla biblioteca dell’<strong>Accademia</strong>.<br />
Al centro del progetto è lo sviluppo di una nuova coscienza ambientale.<br />
Prosegue l’attività de «L’<strong>Accademia</strong> per la<br />
scuola», gruppo di lavoro composto da accademici<br />
e da docenti di scuola superiore<br />
che dal 2018 si occupa di predisporre attività<br />
culturali proposte gratuitamente alle scuole<br />
superiori di Vicenza, che possono partecipare<br />
scrivendo a scuola@accademiaolimpica.it. Il<br />
gruppo, coordinato dal vicepresidente Mariano<br />
Nardello, in stretta collaborazione con<br />
l’accademico Paolo Vidali, comunica le proprie<br />
iniziative anche attraverso uno spazio<br />
dedicato nel sito www.accademiaolimpica.it,<br />
dove è possibile recuperare tutte le informazioni<br />
utili per partecipare alle attività.
6 L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
Omaggio all’artista amico di Pozza e Rigoni Stern<br />
Con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza<br />
Murer a Vicenza<br />
È stato un omaggio e un’occasione<br />
di approfondimento<br />
sul celebre scultore e incisore<br />
trentino l’incontro che<br />
l’<strong>Accademia</strong> ha dedicato il 17<br />
novembre, nell’Odeo dell’Olimpico,<br />
ad Augusto Murer,<br />
nel centenario della nascita.<br />
Si è parlato, in particolare,<br />
delle sue trasferte vicentine,<br />
proseguite per una quindicina<br />
d’anni e dettate dall’amicizia<br />
e dalla collaborazione<br />
soprattutto con Neri Pozza,<br />
Mario Rigoni Stern e la storica<br />
Stamperia Busato (che gli<br />
ha dedicato un’esposizione,<br />
con il patrocinio del Comune<br />
di Vicenza).<br />
Dopo un saluto di Gaetano<br />
Thiene, presidente dell’<strong>Accademia</strong>,<br />
l’incontro è stato<br />
aperto da Bruno Murer,<br />
che ha tracciato un profilo<br />
dell’attività di suo padre “tra<br />
etica civile e arte”. La parola è<br />
poi passata a Giuseppe Mendicino,<br />
scrittore e biografo di<br />
Mario Rigoni Stern, che ha<br />
ricordato l’amicizia tra i due<br />
grandi “uomini di montagna”:<br />
un’affinità, la loro, affiorata<br />
fin dalle incisioni di Murer<br />
dedicate a Il sergente nella<br />
neve e rinsaldata nel tempo,<br />
esprimendosi in significative<br />
opere condivise. A Chiara<br />
Visentin, infine, architetto e<br />
presidente della Biblioteca<br />
civica Bertoliana, è spettato<br />
il compito di illustrare il rapporto<br />
tra lo scultore e l’editore<br />
e incisore vicentino Neri<br />
Pozza, il loro essere testimoni<br />
di quella “arte del saper<br />
fare” che ha donato alla città,<br />
anche grazie a loro, una delle<br />
sue stagioni più luminose,<br />
frutto di ispirazioni artistiche<br />
concretizzate da artigiani di<br />
Da sinistra, Augusto Murer<br />
e lo stampatore Giuliano Busato.<br />
grande talento, come quelli<br />
con i quali Murer ha lavorato<br />
per lunghi anni a Vicenza, tra<br />
stamperia e fonderia.<br />
Si è svolta il 9 ottobre a Bolzano Vicentino<br />
l’annuale tornata esterna dell’<strong>Accademia</strong>. Al<br />
centro della visita, i dipinti di Ubaldo Oppi<br />
presenti nella parrocchiale, illustrati da Giovanni<br />
Brutto, e i disegni preparatori esposti<br />
nella sala consiliare, descritti dall’accademico<br />
Mauro Zocchetta e dalla studiosa Daniela<br />
Fracca Sartori.<br />
L’oratorio di Villa Valmarana di Lisiera ha poi<br />
ospitato una conferenza introdotta dal presidente<br />
Gaetano Thiene e affidata allo stesso<br />
Brutto, che ha delineato caratteristiche e<br />
vicissitudini della dimora, e all’accademico<br />
Luca Trevisan, che si è soffermato su Andrea<br />
Palladio e Vincenzo Scamozzi. La manifestazione<br />
si è svolta con la collaborazione e l’ospitalità<br />
del Comune di Bolzano Vicentino e dei<br />
proprietari della villa.<br />
San Tomaso, viaggio affascinante<br />
nella sua storia plurisecolare<br />
Ha rappresentato un’occasione<br />
per addentrarsi negli ottocento<br />
anni di storia dell’ex<br />
monastero di San Tomaso in<br />
Berga a Vicenza l’incontro<br />
organizzato il 13 settembre<br />
dall’<strong>Accademia</strong> e dal Comando<br />
Provinciale di Vicenza<br />
della Guardia di Finanza, che<br />
qui ha la propria sede dal<br />
1995 e che ne sta curando<br />
il recupero. Nella sala conferenze<br />
del complesso, dopo<br />
un saluto del comandante<br />
Cosmo Virgilio e del presidente<br />
dell’<strong>Accademia</strong> Gaetano<br />
Thiene, sono intervenuti il<br />
prefetto Pietro Signoriello, il<br />
sindaco Francesco Rucco e il<br />
soprintendente archeologia,<br />
belle arti e paesaggio per le<br />
province di Verona, Rovigo<br />
Un momento della conferenza.<br />
e Vicenza, Vincenzo Tinè. La<br />
storia e l’architettura di san<br />
Tomaso sono state illustrate<br />
dall’accademica Gianna<br />
Gaudini, dall’archivista Antonio<br />
Ranzolin e da Felice Romano<br />
della Soprintendenza.<br />
A Bolzano Vicentino tra Oppi, Palladio e Scamozzi
L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
7<br />
Alcuni accademici coinvolti nell’appuntamento proposto dalla Classe di Lettere e arti<br />
Ricordando Meneghello:<br />
quel nostro primo incontro<br />
Marcia su Roma<br />
100 anni dopo:<br />
il caso Faccio<br />
Per iniziativa della sua Classe<br />
di Lettere e arti, l’<strong>Accademia</strong><br />
ha dedicato il 24 novembre<br />
scorso un approfondimento<br />
a Luigi Meneghello, nell’ambito<br />
delle celebrazioni per il<br />
centenario della nascita. Originale<br />
lo sguardo proposto<br />
dall’incontro, che ha visto alcuni<br />
accademici condividere<br />
il ricordo di ciò che provarono<br />
in occasione del loro primo<br />
approccio alla lettura di<br />
una sua opera.<br />
Dopo il saluto del presidente<br />
dell’<strong>Accademia</strong>, Gaetano<br />
Thiene, e con il coordinamento<br />
di Emilio Franzina,<br />
presidente della Classe, Il nostro<br />
Meneghello: quel primo<br />
incontro ha visto gli interventi<br />
degli accademici Adriana<br />
Chemello, Gianni A. Cisotto,<br />
Paolo Puppa, Lorenzo Renzi,<br />
Nico Stringa (con una memoria<br />
scritta) e Bepi De Marzi,<br />
che ha proposto al pianoforte,<br />
commentandoli, i canti<br />
della devozione ricordati in<br />
Libera nos a malo.<br />
A corredo dell’incontro è<br />
stata esposta una selezione<br />
della mostra fotografica Persone<br />
e luoghi nei libri di Luigi<br />
Meneghello, sostenuta dal<br />
Comune di Malo e curata e<br />
realizzata da Paola Dalla Riva<br />
e Adriano Marchesini.<br />
A cento anni dalla “marcia<br />
su Roma”, che portò al potere<br />
Benito Mussolini, l’<strong>Accademia</strong><br />
ha proposto il 14<br />
ottobre, nella Nuova Sala<br />
Lampertico del Cinema<br />
Odeon, un incontro dedicato<br />
alla deposizione della<br />
Giunta socialista di Vicenza<br />
guidata da Luigi Faccio, avvenuta<br />
pochi giorni prima<br />
di quell’evento del 1922.<br />
Introdotta dal presidente<br />
della Classe di Lettere e arti,<br />
Emilio Franzina, la conferenza<br />
ha avuto come relatori<br />
Federico Melotto e Paolo<br />
Tagini, entrambi dell’Università<br />
di Verona.<br />
Si è svolta il 7 settembre la<br />
giornata di studi che l’<strong>Accademia</strong>,<br />
con il patrocinio del<br />
Comitato nazionale intitolato<br />
ad Antonio Pigafetta,<br />
ha dedicato all’esploratore<br />
e cronista vicentino, nel<br />
quinto centenario del primo<br />
viaggio intorno al mondo<br />
che egli compì al fianco di<br />
Ferdinando Magellano.<br />
Nella Nuova Sala Lampertico<br />
dell’Odeon, il programma<br />
prevedeva l’intervento di<br />
studiosi italiani, portoghesi,<br />
spagnoli, argentini e cileni.<br />
Dopo un saluto di Gaetano<br />
Thiene, presidente dell’<strong>Accademia</strong><br />
e vicepresidente del<br />
Comitato Pigafetta, di Marcello<br />
Verga, presidente del<br />
Comitato, e della presidente<br />
dell’<strong>Accademia</strong> portoghese<br />
di Storia, Manuela Mendonça,<br />
si sono succeduti gli<br />
interventi dell’accademica<br />
Adriana Chemello, del docente<br />
dell’Università di Cassino<br />
e del Lazio meridionale<br />
Nicola Bottiglieri, del cartografo<br />
Massimo Rossi, della<br />
Fondazione Benetton Studi<br />
e Ricerche, e del naturalista<br />
Nella giornata per Pigafetta<br />
un convegno e un reading<br />
Francesco Mezzalira. A offrire<br />
uno sguardo internazionale<br />
sulle celebrazioni, le attività<br />
e gli studi dedicati allo storico<br />
viaggio sono stati invitati<br />
lo spagnolo Carlos Martinez-<br />
Shaw dell’Universidad de<br />
Sevilla, Miguel Correa Monteiro<br />
dell’Universidade de<br />
Lisboa, Pablo Walker dell’Universidad<br />
de San Julian in<br />
Argentina e Sérgio Lausic<br />
Il pubblico della giornata dedicata ad Antonio Pigafetta.<br />
dell’Universidad Magallanes<br />
di Punta Arenas (Cile).<br />
Il convegno è terminato con<br />
la proiezione dello storico<br />
documentario Terre magellaniche<br />
– Artistico film dal vero<br />
di Alberto De Agostini, la cui<br />
visione è stata anticipata da<br />
un’introduzione affidata a<br />
Daniela Berta, direttrice del<br />
Museo della Montagna di<br />
Torino, Istituzione che ne ha<br />
Maximilian Nisi.<br />
curato il delicato restauro.<br />
In serata, a chiusura della manifestazione,<br />
Maximilian Nisi<br />
ha proposto il reading teatrale<br />
Antonio Pigafetta, il diario<br />
privato, libero adattamento<br />
da Una specie di paradiso di<br />
Franco Giliberto e Giuliano<br />
Piovan (Marsilio), curato dal<br />
noto attore e da Emanuela<br />
Bragolusi, con musiche originali<br />
di Stefano De Meo.
8 L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
Un interessante appuntamento che ha portato il pubblico a confrontarsi con un tema di stringente attualità<br />
Realtà aumentata e metaversi<br />
Sarà questo il nostro futuro?<br />
Una finestra aperta su un<br />
futuro che, per molti aspetti<br />
e soprattutto in certi ambiti,<br />
è già presente e che, come<br />
tutte le innovazioni tecnologiche,<br />
porta con sé entusiasmo<br />
e preoccupazioni, interesse<br />
e necessaria riflessione.<br />
In questa veste si è proposto<br />
l’incontro che giovedì 1 dicembre<br />
scorso, nell’Odeo<br />
dell’Olimpico, la Classe di Diritto<br />
economia e amministrazione<br />
ha dedicato ai metaversi<br />
e alla realtà aumentata,<br />
affidandone l’esplorazione<br />
all’accademico Matteo Salin,<br />
docente e imprenditore informatico.<br />
Come ricordato dal relatore,<br />
il servizio Internet noto come<br />
web - “inventato” da Tim Berners-Lee<br />
il 12 marzo 1989 - si<br />
è evoluto sensibilmente, fino<br />
a poter essere considerato<br />
“semantico” a pieno titolo,<br />
dopo lo sviluppo degli ipertesti<br />
e la nascita dei social<br />
network: un ambiente, cioè,<br />
in cui le informazioni comunicano<br />
tra loro, creando e<br />
trasmettendo significati. Con<br />
l’approdo nel metaverso ci<br />
Parte del pubblico che ha assistito alla conferenza nell’Odeo dell’Olimpico.<br />
si sta ora avviando verso un<br />
cambiamento ulteriore, che<br />
dalla bidimensionalità ci sta<br />
portando a una tridimensionalità<br />
“agita” in una realtà virtuale<br />
popolata di persone e<br />
oggetti, nella quale vivremo,<br />
lavoreremo e ci relazioneremo<br />
attraverso i nostri avatar.<br />
Affascinante il panorama<br />
tecnologico che si apre davanti<br />
a noi, dagli sviluppi<br />
dell’intelligenza artificiale<br />
(ma Salin preferisce parlare<br />
di “machine learning”) ai<br />
computer quantici e oltre,<br />
approdando tra l’altro al<br />
collegamento diretto tra il<br />
nostro pensiero e la macchina<br />
attraverso le sinapsi: uno<br />
scenario che oggi ci appare<br />
sempre meno fantascientifico,<br />
ma che certamente affianca<br />
a straordinarie potenzialità<br />
positive - pensiamo<br />
alla Medicina, all’aiuto nelle<br />
disabilità o simili - anche notevoli<br />
preoccupazioni per ciò<br />
che può innescare, agendo<br />
soprattutto come strumento<br />
di manipolazione sociale.<br />
Ecco allora - ha sottolineato<br />
il relatore - l’assoluta necessità<br />
di agire sul versante dell’etica<br />
e delle regole, punti di<br />
partenza indispensabili anche<br />
in questo mondo ad alta<br />
tecnologia.<br />
L’incontro, seguito da un<br />
pubblico numeroso e coinvolto,<br />
è stato aperto da un<br />
saluto del presidente dell’<strong>Accademia</strong>,<br />
Gaetano Thiene, e<br />
del presidente della Classe di<br />
Diritto economia e amministrazione,<br />
Giacomo Cavalieri.<br />
La registrazione è disponibile<br />
nel canale youtube<br />
dell’<strong>Accademia</strong> e nella sezione<br />
I nostri video del sito<br />
www.accademiaolimpica.it.<br />
Welfare d’impresa: l’Alto Vicentino ha fatto scuola<br />
Da sinistra, Luciano Giacomelli, Sergio Serraino e Alberto Rizzo.<br />
La lunga tradizione nel welfare<br />
d’impresa dell’industria<br />
vicentina è stata al centro<br />
di un incontro organizzato<br />
dall’<strong>Accademia</strong> il 13 settembre<br />
scorso nell’Odeo del Teatro<br />
Olimpico.<br />
Coordinato dal presidente<br />
della Classe di Diritto economia<br />
e amministrazione,<br />
Giacomo Cavalieri, l’appuntamento<br />
ha preso spunto<br />
dal programma di promozione<br />
del benessere psicofisico<br />
denominato In salute<br />
in azienda, attivato nel 2018<br />
alla Siderforgerossi, storica<br />
impresa metalmeccanica di<br />
Arsiero.<br />
A ricordare l’iniziativa, che<br />
sollevò vivo interesse a livello<br />
nazionale, sono stati Luciano<br />
Giacomelli, accademico e<br />
all’epoca presidente dell’azienda<br />
di Arsiero, e Sergio<br />
Serraino, medico del lavoro<br />
che fu coordinatore del programma.<br />
Un excursus storico sul<br />
welfare aziendale nell’Alto<br />
Vicentino è stato invece<br />
proposto da Giovanni Luigi<br />
Fontana, vicepresidente vicario<br />
dell’<strong>Accademia</strong>, mentre<br />
Alberto Rizzo, presidente<br />
del Tribunale di Vicenza, ha<br />
illustrato un’esperienza in<br />
materia in atto in quella Istituzione.<br />
AD MEMORIAM<br />
Stefano Mazzoni<br />
Il 17 giugno scorso ci ha lasciato<br />
Stefano Mazzoni. Nato<br />
a Firenze nel 1955, accademico<br />
dal 2018, professore<br />
ordinario di Storia del teatro<br />
all’Università di Firenze, è<br />
stato uno dei massimi esperti<br />
della storia dello spettacolo<br />
del Rinascimento. Studioso<br />
rigoroso, acuto e brillante,<br />
è stato autore di mirabili saggi,<br />
testi che spiccano come<br />
punto di riferimento per la<br />
comunità scientifica italiana<br />
e internazionale. Tra questi,<br />
L’Olimpico di Vicenza. Un teatro<br />
e la sua ‘Perpetua memoria’<br />
(Le Lettere, 1998).
L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
9<br />
Accademici in libreria rubrica di informazione editoriale a cura di marinard<br />
È felicemente singolare che<br />
le prestigiose Edizioni di<br />
Storia e Letteratura abbiano<br />
pubblicato, a pochi mesi<br />
di distanza l’uno dall’altro,<br />
due volumi che, in qualche<br />
modo, hanno pertinenza anche<br />
con la nostra <strong>Accademia</strong>.<br />
Maestri e discepoli, fra letteratura e storia<br />
Due gesti d’amore verso l’insegnamento<br />
Il primo (Ragionando dilettevoli<br />
cose. Studi di filologia<br />
e letteratura per Ginetta<br />
Auzzas, a cura di Davide<br />
Carpi-Rino Modonutti-EmilioTorchio,<br />
Roma, 2<strong>02</strong>2, pp.<br />
XVIII-266) è un atto di omaggio,<br />
più che doveroso, a una<br />
docente che, essendosi sempre<br />
proposta «come limpido<br />
e rigoroso esempio di fedeltà<br />
a un metodo e a uno stile di<br />
ricerca», ha impresso di sé<br />
una stagione di studi e di<br />
magistero. È tradizione che<br />
ai veri maestri i discepoli e i<br />
colleghi dedichino una silloge<br />
di scritti che vogliono,<br />
da un lato, esprimere stima<br />
e gratitudine, e, dall’altro,<br />
proporre approfondimenti e<br />
nuove aperture sugli argomenti<br />
che il maestro stesso<br />
ha affrontato ed esplorato,<br />
così da mostrare che la via<br />
da lui intrapresa continua a<br />
essere battuta e a svolgersi<br />
in avanti. Su Ginetta Auzzas,<br />
che, accademica olimpica<br />
dal 1988, è stata anche presidente<br />
della Classe di Lettere<br />
e arti, si sarebbe dovuta<br />
tenere , nel giugno del 2<strong>02</strong>0,<br />
una giornata di studi dedicata<br />
dall’Università di Padova a<br />
temi a lei cari. Quel malandrino<br />
del Covid ne ha impedito<br />
la realizzazione; ma non ha<br />
impedito che quegli studi<br />
abbiano visto la luce, raccolti<br />
in un volume che spazia dalla<br />
«Letteratura medievale»<br />
all’«Umanesimo ed età moderna»,<br />
passando attraverso<br />
«Giovanni Boccaccio», e che<br />
annovera le firme di studiosi<br />
autorevoli (i colleghi) e promettenti<br />
(i discepoli). L’opera,<br />
editorialmente perfetta, si<br />
arricchisce della bibliografia<br />
degli scritti scientifici della<br />
professoressa. Cosicché l’omaggio<br />
si è tradotto in produzione<br />
feconda e in inarrestabile<br />
continuità.<br />
Il secondo volume (Antonio<br />
Rigon, La vita che si fa storia.<br />
Studiosi e letture di storia<br />
medievale, Roma, 2<strong>02</strong>2, pp.<br />
XII-249) non riecheggia tipologie<br />
consuete: è la raccolta<br />
di una serie di profili, vergati<br />
sui versanti del riconoscimento<br />
professionale e delle<br />
caratteristiche umane personali,<br />
di studiosi, prevalentemente<br />
di storia medievale,<br />
con cui l’autore, accademico<br />
olimpico dal 2009, è entrato<br />
in rapporto diretto, talora di<br />
discepolato, talaltra di colleganza<br />
e di collaborazione,<br />
sempre di stima e simpatia.<br />
La galleria dei ritratti di tali<br />
studiosi (fra cui gli accademici<br />
olimpici Paolo Sambin e<br />
Giovanni Mantese) si snoda<br />
attraverso le anse delle correnti<br />
e scuole storiografiche<br />
che sono state da loro fondate,<br />
assecondate, indirizzate<br />
con nuovi itinerari verso<br />
nuove mete. Ne deriva un<br />
panorama pressoché completo<br />
della recente storiografia<br />
italiana, con escursioni<br />
sull’orizzonte europeo. La<br />
seconda parte del volume<br />
(pp. 137-240) consiste in una<br />
lunga intervista all’autore<br />
curata da Marco Bolzonella,<br />
Silvia Carraro e Maria Teresa<br />
Dolso. Con semplicità e confidenzialità,<br />
Antonio Rigon<br />
racconta di sé, un “di sé” che<br />
si incrocia con eventi, personaggi,<br />
esperienze collettive,<br />
iniziative condivise, progetti<br />
realizzati o solo vagheggiati.<br />
Il tutto sfocia in una affermazione<br />
che esprime e suggella<br />
la massima delle soddisfazioni:<br />
fare ricerca, studiare e insegnare<br />
storia è «un mestiere<br />
bellissimo».<br />
Stefano Debei<br />
Lorenza Carlassare<br />
Martin Kubelik<br />
Il 7 agosto scorso, a soli 57<br />
anni, si è spento Stefano<br />
Debei, professore ordinario<br />
di Misure meccaniche e termiche<br />
all’Università di Padova,<br />
accademico olimpico<br />
dal 2019. Ingegnere aerospaziale,<br />
è stato tra l’altro<br />
direttore del Centro interdipartimentale<br />
per le attività<br />
spaziali dell’Ateneo patavino<br />
e ha partecipato a numerose<br />
missioni, come Rosetta, Exo-<br />
Mars e BepiColombo. Numerosi<br />
gli importanti incarichi<br />
istituzionali da lui ricoperti<br />
come consulente tecnicoscientifico.<br />
Si è spenta il 21 agosto scorso<br />
Lorenza Carlassare, accademica<br />
dal 1989. «Perdiamo<br />
una donna di grande intelligenza,<br />
forza e coerenza - ha<br />
dichiarato il presidente, Gaetano<br />
Thiene, all’annuncio<br />
della scomparsa -. Una donna<br />
libera e coraggiosa, il cui<br />
nome era stato fatto come<br />
possibile Presidente della<br />
Repubblica. Una costituzionalista<br />
di straordinario spessore,<br />
tra i fondatori dell’associazione<br />
Libertà e Giustizia,<br />
profonda conoscitrice dei<br />
valori fondamentali della<br />
Carta costituzionale, che<br />
ha contribuito a difendere<br />
attraverso i cambiamenti<br />
richiesti da un Paese in evoluzione<br />
come il nostro, ma<br />
tutelandone i principi e la<br />
solidità. Allieva e successore<br />
di Livio Paladin, è stata la prima<br />
donna in Italia a ottenere<br />
una cattedra di Diritto costituzionale,<br />
trasmettendo la<br />
passione e il rigore per questa<br />
materia a generazioni<br />
di studenti a Padova (di cui<br />
era professore emerito), oltre<br />
che a Verona e a Ferrara.<br />
Molto attiva per l’<strong>Accademia</strong>,<br />
è stata apprezzata relatrice a<br />
convegni e incontri».<br />
È venuto a mancare il 22<br />
novembre scorso Martin<br />
Kubelik, accademico corrispondente<br />
dal 2018. Nato<br />
a Praga nel 1946, figlio del<br />
compositore e direttore d’orchestra<br />
Rafael, ha tra l’altro<br />
insegnato Tecniche storiche<br />
dell’Architettura all’Università<br />
tecnica della sua città.<br />
Legato all’Italia fin dagli anni<br />
della formazione, si è occupato<br />
in particolare dell’evoluzione<br />
storica della villa<br />
veneta e di archeometria,<br />
soprattutto nei versanti della<br />
dendrocronologia e della<br />
termoluminescenza.
10 L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
«Odeo olimpico»: digitalizzati i numeri<br />
fino al XXVIII (e già al lavoro sugli «Atti»)<br />
Sono disponibili online in<br />
versione digitalizzata le pubblicazioni<br />
dell’Odeo olimpico<br />
dal volume I, edito nel 1941,<br />
al volume XXVIII, relativo al<br />
biennio 2011-2012.<br />
Per accedere ai contenuti,<br />
in formato pdf scaricabile e<br />
stampabile, è sufficiente collegarsi<br />
al sito www.accademiaolimpica.it,<br />
entrare nella<br />
sezione Libri e studi e da lì<br />
nella sottosezione Le nostre<br />
pubblicazioni, selezionando<br />
la voce Odeo olimpico. L’indice<br />
dei volumi raccoglie le<br />
pubblicazioni in ordine cronologico<br />
e cliccando sulla<br />
singola voce si apre il dettaglio<br />
dei contenuti con nome<br />
degli autori, titoli e numeri<br />
di pagina. Per accedere al<br />
relativo pdf basta cliccare sul<br />
simbolo visibile a fianco di<br />
ogni titolo.<br />
La schermata di una voce della sezione che ospita gli Odeo digitalizzati.<br />
Nella stessa pagina sono presenti<br />
tutti i numeri successivi<br />
dell’Odeo olimpico, quindi<br />
fino al XXXII, edito nel 2<strong>02</strong>1<br />
e relativo al 2019-2<strong>02</strong>0. Di<br />
ciascuna uscita è disponibile<br />
l’indice, sempre con autori,<br />
titoli e numeri di pagina.<br />
Attualmente si sta procedendo<br />
anche alla digitalizzazione<br />
degli Atti dell’<strong>Accademia</strong><br />
<strong>Olimpica</strong> dal 1875 al 1923.<br />
La Biblioteca dell’<strong>Accademia</strong> in un volume degli Agiati<br />
Antonio Rigon<br />
insignito del Sigillo<br />
della Città di Padova<br />
per meriti culturali<br />
L’accademico Antonio Rigon<br />
è tra i benemeriti che<br />
il 5 dicembre scorso sono<br />
stati insigniti del Sigillo<br />
della Città di Padova per<br />
il loro apporto alla cultura.<br />
Già professore di Storia<br />
medievale nell’Ateneo<br />
patavino, ha dedicato<br />
una rilevante parte dei<br />
suoi studi alla storia religiosa.<br />
È accademico olimpico<br />
dal 2009.<br />
Notte della Ricerca<br />
Con l’<strong>Accademia</strong><br />
macro e microcosmo<br />
e la rotta di Pigafetta<br />
La Biblioteca dell’<strong>Accademia</strong><br />
<strong>Olimpica</strong>, con la sua storia<br />
plurisecolare, è la protagonista<br />
di due saggi contenuti<br />
nella recente pubblicazione<br />
dell’<strong>Accademia</strong> Roveretana<br />
degli Agiati di Scienza, Lettere<br />
ed Arti dal titolo Beni<br />
privati e interessi pubblici.<br />
Storia e attualità delle biblioteche<br />
accademiche italiane,<br />
curata da Alessandro Andreolli<br />
e inserita nella collana<br />
Memorie. Duplice la prospettiva<br />
dalla quale la Biblioteca<br />
olimpica è illustrata ai lettori:<br />
storica e volta a sottolinearne<br />
la continuità quella<br />
che caratterizza il saggio di<br />
Mariano Nardello, vicepresidente<br />
dell’<strong>Accademia</strong> e accademico<br />
bibliotecario; riferita<br />
all’attualità e alle possibili<br />
evoluzioni future quella proposta<br />
nell’approfondimento<br />
di Cinzia Battistello, collaboratrice<br />
della Biblioteca.<br />
Il volume è nato dal convegno<br />
organizzato dagli Agiati<br />
il 4 ottobre 2019 a Rovereto,<br />
al quale Nardello e Battistello<br />
parteciparono come<br />
relatori, accanto a rappresentanti<br />
di altre Istituzioni<br />
culturali attive in Trentino,<br />
Lombardia e Veneto.<br />
Il logo della manifestazione.<br />
È stato il viaggio il tema della<br />
quarta edizione della Notte<br />
della ricerca a Vicenza, svoltasi<br />
nella Basilica Palladiana<br />
il 30 settembre. L’<strong>Accademia</strong><br />
vi ha preso parte parlando<br />
di macrocosmo (con l’accademica<br />
Giulia Rodighiero),<br />
di microcosmo (con Martina<br />
Perazzolo Marra, professore<br />
associato di Cardiologia<br />
all’Università di Padova, e<br />
con la genetista Giorgia Beffagna)<br />
e con un omaggio ad<br />
Antonio Pigafetta, nel quinto<br />
centenario della sua impresa<br />
intorno al mondo, a cura del<br />
presidente dell’<strong>Accademia</strong>,<br />
Gaetano Thiene.<br />
BIBLIOTECA<br />
In dono dalla Regione del<br />
Veneto:<br />
A proposito di Sarpi:<br />
l’Inquisizione, il Concilio di<br />
Trento, cur. A. Barzazi, C.<br />
Pin, Venezia 2<strong>02</strong>1. - Aldo<br />
Moro: per ricordare, Bari<br />
2019. - Associazione Amici<br />
del museo di Bassano del<br />
Grappa, Notiziario dell’Associazione.<br />
Numero speciale<br />
maggio 2014, Bassano del<br />
Grappa 2014. - E. Bacchetti,<br />
Belluno: dal dominio visconteo<br />
alla prima dedizione<br />
a Venezia (1404), Venezia<br />
2<strong>02</strong>1. - Cesare Lazzarini:<br />
dalla parte dei vinti, cur. I.<br />
Lazzarini, Mantova 2<strong>02</strong>0.<br />
- Dante a Verona: 1321-<br />
2<strong>02</strong>1. Il mito della città<br />
tra presenza dantesca e<br />
tradizione shakespeariana,<br />
cur. F. Rossi, T. Franco, F.<br />
Piccoli, Cinisello Balsamo<br />
(MI) 2<strong>02</strong>1. - False verità<br />
della medicina: un viaggio<br />
museale, cur. M. Valsecchi,<br />
Verona 2<strong>02</strong>0. – G. Grassi,<br />
Aldo Moro: la verità negata,<br />
Bari 2<strong>02</strong>1. - Marghera: città<br />
giardino, cur. D. Calabi, M.<br />
Massaro, Venezia 2<strong>02</strong>1. -<br />
M.A. Maso Borso, Còntame,<br />
nona, Castelfranco Veneto<br />
(TV) 2019. - G. Mollisi, Il<br />
santuario mariano di Nostra<br />
Signora della Caravina: tempio<br />
di fede e di arte, Valsolda<br />
(CO) 2012. - Moro vive, cur.<br />
G. Grassi, Bari 2<strong>02</strong>0. - G. Panizzoni,<br />
Il respiro del covolo.<br />
Il covolo basso: una risorsa<br />
umana, Costozza (VI) 2<strong>02</strong>1.<br />
- Pensare gli italiani. 1: 1849-<br />
1859. Atti del Convegno,<br />
Rovereto, 27-28-29 novembre<br />
2019, cur. M. Allegri,<br />
Trento 2<strong>02</strong>1. - La personalità<br />
umano-cristiana e l’opera<br />
di Giovanni Corti vescovo di<br />
Mantova (1847-1868). Atti<br />
del Convegno storico per<br />
il 150° anniversario della<br />
morte: Mantova, 12 dicembre<br />
2018, cur. R. Navarrini,<br />
Mantova 2<strong>02</strong>0. - M. Petrizzelli,<br />
Viaggiatori vicentini a<br />
Costantinopoli tra XV e XVI<br />
secolo: i cambiamenti nella<br />
città attraverso i racconti di<br />
Giovanni Maria Angiolello<br />
e Marcantonio Pigafetta,<br />
Vicenza 2<strong>02</strong>1. - La Reale<br />
accademia di Mantova
L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
11<br />
Pubblicazioni pervenute nel secondo semestre del 2<strong>02</strong>1<br />
nell’Europa del Settecento<br />
(1768-2018). La Reale<br />
accademia di Scienze e belle<br />
lettere, 250° anniversario<br />
della fondazione: atti del<br />
Convegno internazionale di<br />
studi, Mantova, 2-3 marzo<br />
2018, cur. R. Navarrini,<br />
Mantova 2<strong>02</strong>0. - A. Selva,<br />
BIM: 60 anni per il territorio.<br />
Acqua, fonte di vita, civiltà<br />
e sviluppo. 1957-2017 Consorzio<br />
del Bacino imbrifero<br />
montano del Ticino in provincia<br />
di Como, [s.l.] 2017.<br />
- G. Simone, A. Mansi, Alla<br />
prova della contemporaneità:<br />
intellettuali e politica<br />
dall’Ottocento a oggi, cur.<br />
C. Fumian, Padova-Roma<br />
2<strong>02</strong>1. - Storia delle Venezie.<br />
Popolazioni e società delle<br />
Venezie, cur. I. Barbiera, G.<br />
Dalla Zuanna, A. Zannini,<br />
Roma 2<strong>02</strong>1. - I trionfi di<br />
Volpato: il centrotavola<br />
del Museo di Bassano del<br />
Grappa e il biscuit neoclassico,<br />
cur. H. Honour, Cinisello<br />
Balsamo (MI) 2003;<br />
Dehon: un sacerdone dal<br />
cuore aperto e solidale,<br />
Mussolente (VI) 2005. -<br />
Brevi cenni sulla vita della<br />
Schola cantorum S. Cecilia<br />
di Caldogno, Vicenza 1961.<br />
- Caldogno: settant’anni di<br />
storia in bianco e nero, cur.<br />
A. Munaretto, Caldogno<br />
(VI) 2018. - M.C. Castegnaro,<br />
Giuseppe Marchi architetto<br />
e pubblico perito della<br />
magnifica città di Vicenza,<br />
postfaz. L. Trevisan, Vicenza<br />
2<strong>02</strong>1 – Celebrazioni dantesche<br />
del 1921, riediz. cur.<br />
E. Ghiotto, Schio (VI) 2<strong>02</strong>1.<br />
- Centenario della Schola<br />
cantorum Santa Cecilia:<br />
pontificale del vescovo<br />
mons. Pietro Nonis, inaugurazione<br />
centro comunitario,<br />
gemellaggio con la corale G.<br />
Verdi di Samarate, Cresole<br />
domenica 13 giugno 1999,<br />
cur. A. Palentini, Caldogno<br />
(VI) 1999. - D. Fracca<br />
Sartori, L’Adriatico di Ubaldo<br />
Oppi, Vicenza 2<strong>02</strong>1. - M.<br />
Galzignato, L’Evangelo negli<br />
scritti giovanili di M. Lutero<br />
(1509-1516), Montella (AV)<br />
1998. - Id., La genesi storicoteologica<br />
dell’Evangelo di<br />
Martin Lutero, Padova 2017.<br />
- G. Grendene, Il territorio di<br />
Schio: note di storia cronaca<br />
toponomastica, cur. E.<br />
Ghiotto, Schio (VI) 2<strong>02</strong>1.<br />
- L. Maistrello, Osiamo<br />
dire. Preghiere per l’anno<br />
liturgico: anno B, Padova<br />
2005. - Oltre l’alluvione, cur.<br />
G. Bortoli... et al., [s.l.] 2011.<br />
- A. Palentini, Il principio di<br />
sussidiarietà orizzontale con<br />
particolare riferimento alla<br />
realtà dei comitati di quartiere,<br />
Benevento 2018. - La<br />
parrocchia di San Giovanni<br />
Battista in Caldogno: nel<br />
25.mo di sacerdozio dell’arciprete<br />
don Bonifacio Dalla<br />
Paola, 29 giugno 1947-25<br />
giugno 1972, Vicenza 1972.<br />
- Quarantesimo della messa<br />
in cimbro: Mezzaselva di<br />
Roana, Ostarmentak, cur. G.<br />
Tamiozzo, Roana (VI) 2019.<br />
- Rosario pradosiano, Vicenza<br />
2013. - G. Tamiozzo, A<br />
ricordo di Serafina Martello<br />
ostetrica a Caldogno e in<br />
Bertilla Antoniazzi: una vita<br />
offerta, Roma 2019. - Id., Il<br />
De sacerdotio di mamma<br />
Serafina, Costabissara (VI)<br />
2019. - Id., Il De senectute di<br />
Serafina, Costabissara (VI)<br />
2018. - Id., Fioretti di amici<br />
indifesi: ricordi di un’esperienza<br />
pastorale (1989-<br />
1991), Quinto Vicentino<br />
(VI) 2017. - Id., Le immagini<br />
sacre nella parrocchiale di<br />
Caldogno: arte e catechesi,<br />
Quinto Vicentino (VI)<br />
2016. - Id., Pratiche spirituali<br />
cattoliche: in contesto<br />
di dialogo ecumenico e<br />
interreligioso, Vicenza 2018.<br />
- Id., Pregare con la Sindone:<br />
omaggio alla Passione di<br />
Cristo. Liturgia eucaristica,<br />
liturgia delle ore, Lectio biblico-eucaristica,<br />
Via Crucis<br />
e rosario sindonico, Quinto<br />
Vicentino (VI) 2<strong>02</strong>0. - Id.,<br />
Saggezza di nonna Serafina,<br />
Costabissara (VI) 2018. - Id.,<br />
Il Vangelo della Sindone:<br />
l’amore più grande. Sindone,<br />
redenzione, amicizia, [s.l.]<br />
2015. - Id., Una vita a servizio<br />
della vita: Serafina Martello,<br />
ostetrica (Mezzaselva<br />
1914 - Caldogno 2012), [s.l.]<br />
2012. - Il tesoro sindonico,<br />
cur. L. Baldazzi, G. Fanti, G.<br />
Tamiozzo, Quinto Vicentino<br />
(VI) 2018. - Ubaldo Oppi e<br />
l’arte sacra: integrazione<br />
all’acquisizione dei disegni.<br />
Analisi & significato, cur.<br />
D. Fracca Sartori, Bolzano<br />
Vicentino (VI) 2<strong>02</strong>1. - Venga<br />
tu reino: ordenacion y toma<br />
de posesion del p. Marcelo<br />
Palentini, obispo de Jujuy, 7<br />
de octubre de 1995 [rassegna<br />
stampa], [s.l.] 1999;<br />
suolo italiano nei testi<br />
riproposti nel centenario<br />
della battaglia di Varsavia<br />
(1920) e nel 25° anniversario<br />
della morte di padre Józef<br />
Maria (Innocenzo)<br />
Bocheński OP, cur. M.<br />
Lenart, Opole (Polonia)<br />
2<strong>02</strong>0; Statuta Universitatis<br />
scholarium iuristarum studii<br />
generalis Paduani ab anno<br />
1331 ad annum 1404: codex<br />
Bibliothecae Cathedralis<br />
Gnesnensis 180, curat. K.<br />
Stopka, Opole (Polonia)<br />
2<strong>02</strong>0. - M. BERTOLOTTI<br />
(aut:): Carnevale di massa<br />
1950, Torino 1991; Le<br />
complicazioni della vita:<br />
storie del Risorgimento,<br />
Milano 1998; Roverbella<br />
1848. La rivoluzione in un<br />
paese di campagna: con<br />
appendice di documenti,<br />
Roverbella (MN) 1999. - M.<br />
BREGANZE (aut.): PTRC<br />
Veneto 2<strong>02</strong>0 e valorizzazione<br />
del patrimonio culturale<br />
negli strumenti urbanistici<br />
degli enti locali (estr. da:<br />
Rivista giuridica di urbanistica,<br />
1/2<strong>02</strong>1). - R. CALZA<br />
(aut.): L’angelo e il conte:<br />
Léon Delafosse e Robert de<br />
Montesquiou, Lucca 2015;<br />
Dentro la forma chiusa:<br />
forme di sonata e azione<br />
drammatica nelle nozze di<br />
Figaro, Padova 1990; I<br />
prestigi della notte: Gaspard<br />
de la Nuit tra Aloysius<br />
Bertrand e Maurice Ravel,<br />
Treviso 1994; Toute la fete<br />
d’eau, de cristal et de joie.<br />
Jeux d’eau di M. Ravel (1901)<br />
(estr. da: Diastema, n.<br />
1/1999). - ID. (collab.):<br />
Antonio Salieri: la carriera di<br />
un musicista fra storia e<br />
leggenda, cur. F. Passadore,<br />
Lucca 2017; Musica,<br />
cronaca e storia a Vicenza<br />
nell’eta della dedizione alla<br />
Serenissima, cur. P. Troncon,<br />
Vicenza 2003. - A. CHEMEL-<br />
LO (collab.): Governanti e<br />
istitutrici tra Ottocento e<br />
Novecento: ruolo sociale e<br />
immagini letterarie. Atti del<br />
Convegno, Perugia, 24-25<br />
maggio 2019, cur. I. Nardi,<br />
A. Valoroso, Bologna 2<strong>02</strong>0.<br />
- G. FAGGIN (curat.): J.<br />
da privati:<br />
Archeologia, storia e<br />
idraulica: l’area del bacino<br />
di laminazione a Caldogno,<br />
cur. M. Gaino, C. Rossignoli,<br />
S. Tuzzato, Quingentole<br />
(MN) 2016. - Avrò cura di te:<br />
servizi e formazione. Una<br />
politica socio-assistenziale<br />
a Caldogno negli anni ‘90:<br />
formazione all’assistenza<br />
di ammalati ed anziani per<br />
il 2000, cur. A. Palentini,<br />
E. Bianchi, Caldogno (VI)<br />
2017. - E. Beggiato, La Lega<br />
di Cambrai e la Serenissima,<br />
prefaz. L. Del Boca, Vicenza<br />
2<strong>02</strong>0. - La Bibbia dei poveri:<br />
nella chiesa di San Giovanni<br />
di Dio, Centro Servizi U.L.S.S.<br />
n. 4 Alto Vicentino Via<br />
Europa Unita, Montecchio<br />
Precalcino, Vicenza, commento<br />
agli affreschi di don<br />
G. Tamiozzo, Fara Vicentino<br />
(VI) 2006. - N. Bertoncello,<br />
Nel respiro dei colori: poesie<br />
per due stagioni, Romano<br />
d’Ezzelino (VI) 2<strong>02</strong>1. - Id.,<br />
Per le strade di casa, Nove<br />
(VI) 2<strong>02</strong>0. - G.L. Bortoli,<br />
Come un velo: il profumo<br />
di Pasqua, [s.l.] 2010. - M.<br />
Bragagnolo, Padre Leone<br />
omaggio alle mamme di<br />
Caldogno, [s.l.] 2018. - Id.,<br />
da Accademici:<br />
F. AGOSTINI (aut.): La<br />
Democrazia cristiana nel<br />
Veneto: uomini e organizzazione,<br />
1945-1948, Milano<br />
2<strong>02</strong>0. - ID. (curat.): Angelo<br />
Tomelleri: primo Presidente<br />
della Regione del Veneto<br />
(1970-1980), collab. M.<br />
Serafin, Milano 2<strong>02</strong>0; G.<br />
Zaccaria, Lasciare un’impronta:<br />
sei anni di rettorato<br />
(2009-2015), Venezia 2<strong>02</strong>0.<br />
– ID. (donat.): Alla guardia<br />
dello spirito e della fede: il<br />
patriottismo polacco sul<br />
Verdaguer.. et al., Lirici cata-<br />
continua a pagina 12
12 L’<strong>Accademia</strong> <strong>Olimpica</strong><br />
Para una teoria integradora<br />
del federalismo y la plutinacion<br />
(estr. da: Federalismi.it:<br />
rivista di diritto pubblico<br />
italiano, comparato,<br />
europeo, 19/2016); Las<br />
raices de las Constituciones<br />
con constitucionalismo: la<br />
resistencia al nazi-fascismo<br />
y la construccion de las<br />
Constituciones europeas<br />
(estr. da: Scritti in onore di<br />
Franco Pizzetti, Torino-<br />
Napoli 2<strong>02</strong>0); Seguridad: un<br />
pseudo-valor frente a los<br />
valores del estado democratico<br />
de derecho (estr. da:<br />
Democracia y seguridad:<br />
respuestas para avanzar en<br />
el sistema publico, Valencia<br />
2<strong>02</strong>0); La utilizacion del<br />
derecho comparado por<br />
parte de la Cortes Constitucionales:<br />
un analisis comparado<br />
(estr. da: Soberania y<br />
derecho convencional,<br />
entre poder de reforma y<br />
jueces. Estudios de derecho<br />
constitucionale,<br />
Madrid 2017). - ID. (coaut.):<br />
A. Rinella, Sistemi costituzionali,<br />
Torino 2<strong>02</strong>0. - ID.<br />
(collab.): Relazioni del<br />
convegno: La costituzione<br />
italiana in lingua araba<br />
nell’ambito del dialogo<br />
interculturale e delle<br />
relazioni tra ordinamenti<br />
giuridici. Venezia, 25<br />
settembre 2009, Aula<br />
Magna Ca’ Dolfin, Università<br />
Ca’ Foscari, cur. G. Zilio<br />
Grandi, [s.l.] 2010. - ID.<br />
(donat.): E. Andreoli, Il<br />
sindacato di costituzionalità<br />
negli Stati Uniti d’America:<br />
l’accentramento del controllo<br />
tra frame of government e<br />
procedural remedies,<br />
Bologna 2<strong>02</strong>1; P. Viola,<br />
Costituzionalismo autoctocontinua<br />
da pagina 11<br />
lani, Novi Ligure (AL) 2<strong>02</strong>1.<br />
- P. LANARO (aut.): Magazzino:<br />
ricordi, note, frammenti,<br />
cianfrusaglie, prefaz. G.<br />
Fofi, Sommacampagna<br />
(VR) 2<strong>02</strong>1. - A. MINELLI<br />
(aut.): From Hans Driesch’s<br />
neovitalism to Hans Spemann’s:<br />
organicism and<br />
beyond (estr. da: Scienza &<br />
Filosofia, 25/2<strong>02</strong>1); Living<br />
forms in becoming between<br />
old constraints and unexpected<br />
opportunities of<br />
change (estr. da: Thaumazein:<br />
rivista di filosofia,<br />
8/2<strong>02</strong>0); On the nature of<br />
organs and organ systems: a<br />
chapter in the history and<br />
philosophy of biology (estr.<br />
da: Frontiers in ecology<br />
and evolution, 9/2<strong>02</strong>1);<br />
Visualizing ontogenitic and<br />
phylogenetic transitions<br />
among closely related<br />
morphotypes as a tool to<br />
investigate evolvability (estr.<br />
da: Bilddenken und<br />
morphologie: interdisziplinare<br />
studien uber form<br />
und bilder im philosophischen<br />
und wissenschaftlichen<br />
denken, Berlino<br />
2<strong>02</strong>1); What is a cell type?<br />
(estr. da: Origin and<br />
evolution of metazoan cell<br />
type Boca Raton 2<strong>02</strong>1). - ID.<br />
(coaut.): F. Pagan, G.<br />
Muscio, Un tè per due:<br />
Linneo e Buffon: 300 anni<br />
dopo nemici come prima<br />
(pièce naturalistica in cinque<br />
parti) (estr. da: De rerum<br />
natura. Quaderni del<br />
Museo di storia naturale e<br />
archeologia, 5/2008). - M.<br />
NARDELLO (donat.): Ateneo<br />
Veneto, 1812-2012: un’istituzione<br />
per la città, cur. M.<br />
Gottardi, M. Niero, C.<br />
Tonini, Venezia 2012; P.<br />
Zampetti, Guida alle opere<br />
d’arte della Scuola di San<br />
Fantin, Ateneo Veneto, cur. I.<br />
Chiappini di Sorio, Venezia<br />
2003. - I. PACCAGNELLA<br />
(aut.): Specchio, memoria,<br />
maestro e scuola, Padova<br />
2<strong>02</strong>1. - L. PEGORARO (aut.):<br />
America Latina como<br />
categoria y objeto de<br />
comparacion (coordenadas<br />
metodologicas para el<br />
estudio comparado de los<br />
sistemas juridicos latinoamericanos)<br />
(estr. da:<br />
Pensamiento constitucio-<br />
nal, 22/2017); Approccio<br />
classificatorio “fuzzy” ed<br />
elementi determinanti nel<br />
diritto costituzionale<br />
comparato (estr. da:<br />
L’eredità di Uberto Scarpelli,<br />
Torino 20141); Blows<br />
against the empire: contro<br />
la iper-costituzione coloniale<br />
dei diritti fondamentali,<br />
per la ricerca di un nucleo<br />
interculturale condiviso<br />
(estr. da: Annuario di diritto<br />
comparato e di studi<br />
legislativi, 11/2<strong>02</strong>0);<br />
Concentrado/difuso: una<br />
dicotomia agotada (estr. da:<br />
Scritti in onore di Gaetano<br />
Silvestri, Torino 2016);<br />
Constitucionalizacion del<br />
derecho y cultura constitucional<br />
(estr. da: Revista de<br />
derecho politico,<br />
104/2019); Constituciones<br />
(y reformas constitucionales)<br />
impuestas o condicionadas:<br />
para una reclasificacion<br />
interdisciplinaria de la<br />
categoria (estr. da: Pensamiento<br />
constitucional,<br />
18/2013); Contra la hiperconstitucion<br />
colonial de los<br />
derechos fundamentales, en<br />
busqueda de un nucleo<br />
intercultural compartido<br />
(estr. da: Teoria y realidad<br />
constitucional, 47/2<strong>02</strong>1); Il<br />
diritto pubblico comparato<br />
in cerca di una identità (estr.<br />
da: DPCE online, 1/2<strong>02</strong>0);<br />
Diritto pubblico e sistemi<br />
costituzionali comparati:<br />
itinerari di apprendimento e<br />
di verifica, Torino 2018;<br />
Entre sociedad y estado: los<br />
partidos politicos. Un<br />
acercamiento desde la<br />
perspectiva del derecho<br />
constitucional comparado<br />
(estr. da: Revista general de<br />
derecho publico comparado,<br />
23/2018); L’identità della<br />
Costituzione brasiliana del<br />
1988 alla prova dell’analisi<br />
comparata (e della verifica<br />
empirica) (estr. da: Poliarchie/Polyarchies,<br />
2/2019);<br />
Imposicion cultural, la<br />
busqueda de denominadores<br />
comunes y la mision<br />
comparatista de las Revists<br />
de derecho constitucional<br />
(estr. da: Revista de la<br />
Academia colombiana de<br />
jurisprudencia, 371/2<strong>02</strong>0);<br />
Integrazione, globalizzazione<br />
e sfide traduttive nel<br />
diritto pubblico comparato<br />
(estr. da: L’italiano giuridico<br />
che cambia, Firenze 2012);<br />
Orario della<br />
biblioteca:<br />
martedì<br />
e mercoledì<br />
dalle 8.30<br />
alle 13.00<br />
e dalle 14.00<br />
alle 17.30.<br />
no: pluralismo culturale e<br />
trapianti giuridici nel<br />
subcontinente indiano,<br />
Bologna 2<strong>02</strong>0. - M. PERESA-<br />
NI (coaut.): Late neanderthal<br />
subsistence at San<br />
Bernardino cave (Berici hills,<br />
northeastern Italy) inferred<br />
from zooarchaeological<br />
data (estr. da: Alpine and<br />
mediterranean quaternary,<br />
34/2<strong>02</strong>1). - S. PEROSA<br />
(aut.): Tintoretto Shakespeare<br />
Henry James: una<br />
triangolazione (estr. da:<br />
Tintoretto 2019, cur. G.<br />
Gullino, I. Favaretto,<br />
Venezia 2<strong>02</strong>1). - G. PUPILLO<br />
(aut.): Gli anni vicentini di<br />
Ettore Gallo: vita pubblica e<br />
vita privata, Dueville (VI)<br />
2<strong>02</strong>1. - G. SEGATO (aut.):<br />
L’avventura di Alighiero<br />
Durante detto Dante: more<br />
geometrico demonstrata,<br />
[s.n.t]; Geppe scultore:<br />
1980-2<strong>02</strong>0, [s.l.] 2<strong>02</strong>0. - F.<br />
VALENTE (curat.): A.<br />
Pomodoro, B. Pepper,<br />
Walking in art, Todi (PG)-<br />
Milano 2<strong>02</strong>1. - M. VELADIA-<br />
NO (aut.): Oggi c’è scuola:<br />
un pensiero per tornare,<br />
ricostruire, cambiare,<br />
Milano 2<strong>02</strong>1; La parola che<br />
incontra il mondo, Bergamo<br />
2<strong>02</strong>0; Il posto di Dio,<br />
Venezia 2<strong>02</strong>1. - ID. (prefaz.):<br />
F. O’Connor, Diario di<br />
preghiera, Milano 2016. - L.<br />
ZAMPESE (aut.): S’incomincia<br />
con un temporale: guida<br />
a “Libera nos a malo” di<br />
Luigi Meneghello, Roma<br />
2<strong>02</strong>1. - R. ZUCCO (aut.):<br />
Libro di incontri e di letture,<br />
Sant’Elpidio a mare (FM)<br />
2<strong>02</strong>1.<br />
Catalogo disponibile nel sito:<br />
www.accademiaolimpica. it.