Francesco Luisi, Lunario privato. Capricorno. Degli amori, dei lamenti, delle pene, Locarno, il Verziere, 2021

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PIETRA ROSAScorro tra le dita come grani d’un rosariole gemme profane della collanatuo manufatto,solingo dono per sbaglio.Bruttissima.Ma è il correlativo di te.Bellissima.16

ECTOPLASMASotto banco nella cassa toracicaun lento rantolio marino.Presunti armistizi s’intreccianodopo i perduti giorni smarriti.Voci lontane, assenti, erotiche,attrezzano di sonagli il campo base.Il calore di una stufa elettrica,il freddo che l’abbaino tramortiscela solitudine non sbroglia, non divaga.Di tuo, oltre al salino dell’arido suolo,gelido figlio d’un settembre malnato,c’è solo il saluto del vento.17

ECTOPLASMA

Sotto banco nella cassa toracica

un lento rantolio marino.

Presunti armistizi s’intrecciano

dopo i perduti giorni smarriti.

Voci lontane, assenti, erotiche,

attrezzano di sonagli il campo base.

Il calore di una stufa elettrica,

il freddo che l’abbaino tramortisce

la solitudine non sbroglia, non divaga.

Di tuo, oltre al salino dell’arido suolo,

gelido figlio d’un settembre malnato,

c’è solo il saluto del vento.

17

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