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Vado e Torno 2022-11

Su questo numero di Vado e Torno: • STY. Le nomination per il 2023 • Bauma. Al kolossal delle costruzioni il camion si nasconde • Anteprime. Daf XD, Iveco eDaily, Volta Zero • Prove. Renault Trucks T480 TC • Truck racing. Chiude il campionato nel segno di Kiss e del suo Man • Governo. Luna di miele con la Meloni

Su questo numero di Vado e Torno:
• STY. Le nomination per il 2023
• Bauma. Al kolossal delle costruzioni il camion si nasconde
• Anteprime. Daf XD, Iveco eDaily, Volta Zero
• Prove. Renault Trucks T480 TC
• Truck racing. Chiude il campionato nel segno di Kiss e del suo Man
• Governo. Luna di miele con la Meloni

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SULLA STRADA<br />

REGOLE E SANZIONI<br />

Non toccate<br />

chi lavora<br />

Dilaga l’idea cara<br />

alla destra della<br />

impunità, favorita<br />

dalla burocrazia<br />

Non solo i distributori<br />

sono obbligati a comunicare<br />

i prezzi praticati<br />

all’Osservaprezzi carburanti<br />

del ministero dello<br />

Sviluppo economico, ma<br />

(obbligo assai discutibile),<br />

anche in assenza di variazioni,<br />

devono ricomunicarli<br />

entro e non oltre otto<br />

giorni dall’ultima volta.<br />

In pratica, il gestore deve<br />

collegarsi al sito del Ministero<br />

e inviare i prezzi<br />

ogni settimana. E sembra<br />

che, negli ultimi tempi, la<br />

Guardia di Finanza nelle<br />

verifiche sulla corrispondenza<br />

tra prezzi praticati,<br />

esposti e comunicati al<br />

ministero, non si limiti allo<br />

stato di fatto, ma procede<br />

a ritroso di uno o due<br />

mesi. E se si è ritardato<br />

anche di un solo giorno<br />

nella comunicazione dei<br />

prezzi c’è la sanzione di<br />

1.050 euro per ogni violazione<br />

accertata.<br />

«Sono ingiusti il balzello<br />

e l’accanimento su una<br />

categoria». «Se c’è da<br />

proteggere i i benzinai<br />

dai rapinatori lo Stato non<br />

c’è, ma se c’è da rapinare<br />

i benzinai ‘legalmente’ si<br />

è subito pronti». «Non è<br />

anticostituzionale? Perché<br />

devono farlo solo i<br />

benzinai?». «Da una parte<br />

i benzinai che si alzano<br />

quando è ancora buio e<br />

trascorrono la maggior<br />

parte della giornata, anche<br />

quando fa un freddo<br />

porco, all’aperto, a fare il<br />

pieno, a lavare i vetri o a<br />

rabboccare l’olio, a gonfiare<br />

le gomme. Dall’altra<br />

i parassiti seduti alla scrivania,<br />

intenti a complicare<br />

la vita di chi lavora o<br />

rapinare soldi alla gente<br />

inventandosi nuove multe<br />

e nuove tasse. Avete presente<br />

il gioco della torre:<br />

chi buttereste giù?».<br />

Oscar Sandri<br />

Franchini che del nuovo presidente<br />

del Consiglio (il maschile<br />

lo vuole la Meloni) ha<br />

parlato, appunto, a ruota libera.<br />

«Nell’incarico a Giorgia<br />

Meloni c’è una novità che<br />

dovrebbe essere applaudita da<br />

tutti coloro che hanno a cuore<br />

le battaglie per rendere l’Italia<br />

un Paese più giusto e più libero»,<br />

afferma Franchini.<br />

Basta ‘quote rosa’<br />

si premia il merito<br />

«Per la prima volta nella storia<br />

del nostro Paese una donna<br />

guiderà il Consiglio dei ministri<br />

nelle vesti di presidente.<br />

Senza favori o generose concessioni,<br />

ma scelta in modo<br />

chiaro dal voto degli italiani.<br />

La parabola di Giorgia Meloni<br />

spazza via l’ipocrisia delle<br />

‘quote rosa’ e del linguaggio<br />

di genere, rende obsoleto il dibattito<br />

politicamente corretto<br />

sulle discriminazioni e mostra<br />

in modo plastico come le donne<br />

non vadano ‘premiate’ ma<br />

semplicemente vada riconosciuto<br />

il loro merito».<br />

Si dirà, presa di posizione<br />

perché Meloni (fine del ‘la’<br />

prima del cognome) è la prima<br />

donna a Palazzo Chigi. Ma se<br />

ci fosse stato pregiudizio politico,<br />

le parole di Franchini<br />

sarebbero state diverse. «La<br />

strada è lunga,<br />

basti osservare<br />

la presenza<br />

femminile nei<br />

Cda aziendali<br />

o nelle nomine<br />

pubbliche»,<br />

Troppo spesso gli<br />

autotrasportatori<br />

sono dipinti come<br />

inquinatori e causa<br />

di incidenti stradali<br />

Paolo Uggè<br />

aggiunge la<br />

coordinatrice<br />

di Ruote libere.<br />

«Parallelamente, fa riflettere<br />

come chi sinora, a parole,<br />

abbia promosso la battaglia<br />

sui pari diritti tra i due sessi,<br />

critichi a priori la premier<br />

incaricata, avanzando polemiche<br />

ideologiche ancor prima<br />

dell’insediamento. Nel mondo<br />

della rappresentanza, sono stata<br />

la prima presidente donna<br />

di un’associazione nazionale<br />

dell’autotrasporto e so bene<br />

le difficoltà a cui una donna<br />

deve andare incontro. Anche<br />

per questo, a Giorgia Meloni<br />

va un sincero in bocca al lupo<br />

e un pieno sostegno<br />

umano.<br />

La speranza<br />

ora è che si<br />

unisca una discontinuità<br />

anche<br />

nell’azione<br />

di Governo».<br />

L’entusiasmo<br />

si smorza solo<br />

sul nome del ministro di competenza,<br />

ma resta comunque<br />

alto. «Ci confronteremo col<br />

Governo e col neo ministro<br />

Matteo Salvini come sempre<br />

in modo franco e leale, senza<br />

preconcetti, auspicando un<br />

ascolto vero e diverso rispetto<br />

al passato. Le premesse per<br />

tradurre le aspettative nella<br />

prima premier italiana in risultati<br />

reali ci sono», chiude<br />

Franchini.<br />

Il ministero deve<br />

chiamarsi dei Trasporti<br />

Continua intanto la battaglia<br />

del presidente di Conftrasporto,<br />

Paolo Uggè, per reintrodurre<br />

la parola ‘trasporti’<br />

nel nome del ministero ribattezzato<br />

da Enrico Giovannini.<br />

Battaglia rilanciata nella tavola<br />

rotonda con con cui si sono<br />

chiusi i lavori del settimo<br />

Forum internazionale dei trasporti,<br />

a Roma. All’incontro<br />

hanno partecipato il vicepresidente<br />

della Camera, Fabio<br />

Rampelli (Fratelli d’Italia),<br />

Raffaella Paita (Italia Viva),<br />

Paola De Micheli (Partito<br />

democratico), Luca Squeri<br />

(Forza Italia), e Alessandro<br />

Morelli (Lega).<br />

A quanto pare, tutti quanti,<br />

maggioranza e opposizioni<br />

più o meno tiepide, hanno<br />

appoggiato la proposta. «Non<br />

era né ovvio né scontato che<br />

tutti i rappresentanti dei partiti<br />

presenti al Forum esprimessero<br />

parere favorevole<br />

rispetto<br />

QUANDO L’ESTEROVESTIZIONE È REATO<br />

alla proposta<br />

che, da tempo,<br />

Conftrasporto<br />

avanza»,<br />

ha affermato<br />

un Uggé<br />

visibilmente<br />

soddisfatto, «I<br />

trasporti e la logistica sono<br />

elementi essenziali affinché<br />

il nostro apparato produttivo<br />

possa crescere e essere com-<br />

Sequestro<br />

preventivo<br />

di una villa<br />

con piscina,<br />

terreni, diversi<br />

conti correnti e<br />

veicoli.<br />

Il provvedimento,<br />

per un<br />

valore di oltre<br />

1,2 milioni di<br />

euro, è stato<br />

emesso dal<br />

Tribunale di<br />

Piacenza, e<br />

l’ha eseguito<br />

la Guardia di<br />

Finanza nelle<br />

scorse settimane,<br />

nei<br />

confronti di<br />

una società di<br />

La forbice col<br />

gasolio si allarga a<br />

favore della verde<br />

per motivi del tutto<br />

non chiariti<br />

Anna Vita Manigrasso<br />

autotrasporto,<br />

responsabile<br />

di una strutturata<br />

e importante<br />

evasione<br />

fiscale internazionale.<br />

A seguito degli<br />

approfondimenti<br />

investigativi,<br />

che si<br />

sono avvalsi<br />

di documentazione<br />

acquisita<br />

anche attraverso<br />

rogatorie<br />

internazionali,<br />

le Fiamme<br />

gialle hanno<br />

accertato che<br />

l’amministratore<br />

di fatto<br />

D’ACCORDO TUTTI<br />

SUI TRASPORTI<br />

Per il presidente<br />

di Conftrasporto,<br />

Paolo Uggè<br />

(foto), Governo<br />

e opposizioni<br />

sarebbero<br />

d’accordo per<br />

cambiare di nuovo<br />

nome al Ministero<br />

(foto grande,<br />

la sede a Villa<br />

Patrizi, Roma)<br />

reintroducendo la<br />

parola trasporti.<br />

della società<br />

aveva creato<br />

fittizi soggetti<br />

economici<br />

esteri, in un<br />

paese con fiscalità<br />

privilegiata,<br />

al fine di<br />

far assumere<br />

formalmente i<br />

lavoratori che<br />

invece venivano<br />

impiegati<br />

esclusivamente<br />

in Italia.<br />

Tale metodologia<br />

fraudolenta,<br />

riconducibile<br />

al fenomeno<br />

della ‘esterovestizione<br />

societaria’,<br />

ha consentito<br />

all’azienda<br />

di evitare<br />

i versamenti<br />

contributivi e<br />

il pagamento<br />

delle imposte<br />

in Italia.<br />

Valutati gli elementi<br />

acquisiti<br />

dai finanzieri<br />

piacentini,<br />

emersi nell’ambito<br />

delle indagini<br />

coordinate<br />

dalla locale<br />

Procura della<br />

Repubblica, il<br />

Tribunale di<br />

Piacenza ha<br />

quindi emesso<br />

il provvedimento.<br />

petitivo. Senza la logistica, le<br />

merci realizzate o trasformate<br />

dal nostro Paese restano sui<br />

piazzali e non arrivano a destino.<br />

Da qui la convinzione<br />

che, a partire dalla sua denominazione,<br />

il Ministero debba<br />

rispecchiare la consapevolezza<br />

dell’importanza che le attività<br />

di trasporto e logistica,<br />

sempre declinate nel pieno<br />

rispetto ambientale, rivestono<br />

per la competitività<br />

del sistema<br />

paese».<br />

Nella visione<br />

di Uggé,<br />

dietro la scomparsa<br />

del termine<br />

trasporti<br />

dal nome del<br />

ministero c’è<br />

una questione di sostanza, la<br />

considerazione negativa di<br />

un intero comparto. «Troppo<br />

spesso, forse per preciso interesse,<br />

gli autotrasportatori sono<br />

rappresentati come inquinatori<br />

e principali responsabili<br />

di incidenti stradali, in barba<br />

alla indispensabilità della loro<br />

funzione, emersa nella pandemia<br />

(tanto che il Presidente<br />

Mattarella li chiamò ‘eroi’)».<br />

Chi tace e chi chiede<br />

sostegni sul gasolio<br />

Mentre prosegue il silenzio di<br />

Confartigianato Trasporti, che<br />

pure esprime il presidente di<br />

Unatras, un’altra sigla, Assotir,<br />

si concentra sul prezzo del<br />

gasolio. «Il Governo dovrà intervenire<br />

immediatamente sul<br />

caro-gasolio, per scongiurare<br />

l’ennesimo, durissimo contraccolpo<br />

sui trasporti», dice<br />

Anna Vita Manigrasso, la presidente<br />

nazionale, «In cinque<br />

giorni, dal 7 al 12 ottobre, il<br />

prezzo del gasolio è aumentato<br />

di ben 20 centesimi al<br />

litro. È vero che l’Opec-più<br />

ha deciso di ridurre la produzione<br />

di due milioni di barili<br />

di greggio al giorno, ma il<br />

gasolio che si vende in questi<br />

giorni è stato acquistato diverse<br />

settimane fa, a prezzi più<br />

bassi. Il Governo deve anche<br />

indagare sul diverso andamento<br />

del prezzo benzina. La<br />

forbice col gasolio si allarga a<br />

favore della verde, per motivi<br />

che rimangono del tutto non<br />

chiariti».<br />

Riccardo Venturi<br />

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