Costruzioni n.764 ottobre 2022

ostruzioni
Casa editrice la fiaccola srl Ottobre 2022
1952/2022 settant’anni
VTN EUROPE.
LA QUALITÀ
È NEL DNA
DA 50 ANNI
LA PRIMA HITACHI
ZW310-7 ITALIANA
La nuova pala gommata
è entrata a far parte della
flotta di Officina dell’Ambiente
per movimentare riciclato
TRIANGLE TYRE
PER BLOCK HANDLER
I TL535S + L5
in azione alla Sud Marmi,
nel comparto estrattivo
di Custonaci (TP)
WALKAROUND MINIESCAVATORE KUBOTA U27-4
9
ISSN 0010-9665
770010 966504
0 0 7 6 4 >

PIATTAFORMA MINISCISSOR
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• Leggera e compatta
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9
ISSN 0010-9665
770010 966504
0 0 7 6 4 >
ISSN: 0010 - 9665
costruzioni
rivistacostruzioni
COSTRUZIONI
COMPIE SETTANT’ANNI
Dal 1952 la nostra rivista non
si è mai arrestata nel diffondere
la cultura delle costruzioni, delle
macchine e attrezzature
da cantiere. Non siamo nati ieri...
ATTUALITÀ&PRODOTTI
8 Cover Story
La gamma di frantumatori girevoli
firmata VTN Europe
10 Leggera e utile
Cofra, DPI poco diffusi
11 Nuovo brand
Aria di innovazione per Italcementi
12 Tutto pronto
Pagliero, in grande al Bauma
13 Ciak si gira
Torna l’appuntamento con Ecomondo
14 Le prime nozze d’oro
Gis celebra i suoi 50 anni
15 Sos sicurezza
Mewa e la sicurezza in cantiere
16 Biturbo Brushless
Bosh, portfolio utensili ampliato
18 Aramid belted
Pneus di bkt cinturati
19 Meno emissioni
Motori Perkins per alternativi
20 Sguardo al futuro
Promove, nuove pinze selezionatrici
21 Strategia di rivoluzione
Investimenti per Jhon Deere
22 Record su record
Fresatrice top per Simex
23 Porta per l’est
Magni apre una nuova filiale
24 Un’unica filosofia
Skylotec promette e mantiene
26 Al passo coi tempi
Sovatec amplia la produzione dei vagli
52
IN COPERTINA
ostruzioni
Casa editrice la fiaccola srl Ottobre 2022
VTN EUROPE.
LA QUALITÀ
È NEL DNA
DA 50 ANNI
LA PRIMA HITACHI
ZW310-7 ITALIANA
La nuova pala gommata
è entrata a far parte della
flotta di Officina dell’Ambiente
per movimentare riciclato
1952/2022 settant’anni
WALKAROUND MINIESCAVATORE KUBOTA U27-4
TRIANGLE TYRE
PER BLOCK HANDLER
I TL535S + L5
in azione alla Sud Marmi,
nel comparto estrattivo
di Custonaci (TP)
n Da piccola realtà locale, in 50
anni VTN Europe è divenuta un’importante
azienda riconosciuta a livello
mondiale per la qualità delle
attrezzature idrauliche prodotte. A
pagina 6, presentiamo la serie FP
di frantumatori girevoli è adatta a
lavori di demolizione primaria e secondaria.
La gamma è composta da 10 modelli
studiati per lavorare su escavatori
con peso operativo che varia
dalle 5 fino alle 100 t.
VTN Europe S.p.A.
Via Dell'Artigianato, 41-43
36026 Cagnano di Poiana
Maggiore Vicenza - Italy
Tel +39 0444.864211
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MACCHINE&COMPONENTI
46 Senza Egr senza Dpf
Volvo Penta lancia il D16 Stage V
48 Una svolta epocale
Arrivano le elettriche di Liebherr.
Al Bauma sei nuove macchine
50 Supera se stessa
Nuovo top di gamma per Bobcat
52 L’alternativa al rigido
Doosan svela le anteprime mondiali
56 La tasmissione si elettrifica
ZF introduce eTRAC per sostenibilità
energetica
60 Così grande, così compatto
Debutta il nuovo escavatore Hidromek
62 Avanguardia siciliana
Connubio vincente tra Ecoin e Topcon
RICICLAGGIO&DEMOLIZIONE
66 Urban metal mining
Mostra fotografica capitolina
68
68 “Hand” of waste
Arriva matrix di Officina dell’Ambiente
74 Nuova corsa all’oro
Fonti potenziali per alcune materie
prime: e si parla di Urban Mining
78 Dedicati alla demolizione
Debutta l’EC 380E Straight Boom
di Volvo. Ma sta per arrivare anche....
CAVE&CALCESTRUZZO
82 Tre stelle a Custonaci
Sud Marmi sceglie gli pneumatici
cinesi Triangle. Per prestazione
e resistenza al top
90 Il calcestruzzo intelligente
Nasce il calcestruzzo di Italcementi
per lo stato di salute delle strutture
94 Un gigante da film
Nuova maxipala per Komatsu
96 Resta compatto ma da di più
Blend lancia il nuovo impianto
98 La summa di tutti i ponti
Peri vince la sfida testando i propri sistemi
SOLLEVAMENTO&NOLEGGIO
102 La prima nuova generazione
Prodotti e offerte di Tadano
104 Fronte del porto
Gru Manitowoc sul mare marsigliese
106 Guidare la digitalizzazione
Soluzioni connesse con Hiab
82
108 Potenza facile
Minigru di Jekko, moderna e funzionale
110 A portata di un click
L’azienda piemontese Massucco è
sempre più 4.0
114 Loxam, strutturarsi!
Puntare su servizi e prodotti
118 Determinazione cinese
Sinoboom protagonista al Bauma
TRUCK&ALLESTIMENTI
120 Olandesi da offroad
Per DAF, debutto per gli XDC e XFC
nella cantieristica. Le principali
caratteristiche tecniche
126 Bassotto multiruolo
Da Kassboher un ribassato per mezzi
movimento terra
WALKAROUND
28
Kubota U27-4 è uno
dei più venduti in
Europa. Grazie anche
al minigirosagoma
collaudato e
confortevole
[2] ottobre 2022 Costruzioni
ostruzioni
Fondato nel 1952
da Giuseppe Saronni
764 10 OTTOBRE 2022
DIRETTORE RESPONSABILE
Lucia Edvige Saronni
lsaronni@fiaccola.it
DIRETTORE EDITORIALE
Matthieu Colombo
mcolombo@fiaccola.it
COORDINAMENTO EDITORIALE
Federica Lugaresi
flugaresi@fiaccola.it
REDAZIONE
Mauro Armelloni, Edvige Fornara,
Emilia Longoni
costruzioni@fiaccola.it
COLLABORATORI
Paolo Cosseddu, Antonio Fargas,
Gianenrico Griffini (responsabile
sezione veicoli e allestimenti),
Fabrizio Parati, Eliana Puccio,
Isabella Visentin
SEGRETERIA
Jole Campolucci
jcampolucci@fiaccola.it
segreteria@fiaccola.it
IMPAGINAZIONE
Studio Grafico Page
AMMINISTRAZIONE
Francesca Lotti flotti@fiaccola.it
Margherita Russo
amministrazione@fiaccola.it
ABBONAMENTI
Mariana Serci
abbonamenti@fiaccola.it
TRAFFICO E PUBBLICITÀ
Giovanna Thorausch
gthorausch@fiaccola.it
AGENTI
Giorgio Casotto
T 0425 34045 - cell. 348 5121572 -
info@ottoadv.it
per Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto
Adige, Veneto, Emilia Romagna
(escluse Parma e Piacenza)
Mensile
LOMBARDIA/00516/02.2021CONV
Reg. Trib. Milano N. 2562 del
22/1/1952
STAMPA
Colorshade - via Colombo 7
Peschiera Borromeo (MI)
ISCRIZIONE AL REGISTRO NAZIONALE
STAMPA N.01740/Vol. 18/Foglio
313 21/11/1985 Roc 32150
PREZZI DI VENDITA
abb. annuo Italia Euro 90,00
abb. annuo Estero Euro 200,00
una copia Euro 8,00
una copia Estero Euro 16,00
È vietata e perseguibile per legge la riproduzione
totale o parziale di testi, articoli, pubblicità ed
immagini pubblicate su questa
rivista sia in forma scritta sia su supporti magnetici,
digitali, ecc.
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Il suo nominativo è inserito nella nostra mailing list
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in futuro altre informazioni, può far richiesta alla
Casa Editrice la fiaccola srl scrivendo a: info@fiaccola.it
Organo di informazione e documentazione
Unione Costruttori Italiani
di Macchine per Cantieri Edili,
Stradali, Minerari e Affini
Questo periodico è
associato all’Unione
Stampa Periodica Italiana:
numero di iscrizione 14440
Casa Editrice
la fiaccola srl
20123 Milano
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Tel. +39 02 89421350
Fax +39 02 89421484
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COSTRUZIONIWEB.COM
Sabrina Levada RESPONSABILE ESTERO
slevada@fiaccola.it
Cinzia Rosselli
crosselli@fiaccola.it

Partner
25 airservicesrl.it
27 iveco.com
5,6,7 takeuchi-italia.it
51 astra-trucks.com
19 jekko-cranes.com
97 trevibenne.it
16 bosch-professional.com/it
45 kohlerengines.com
89 triangletire.cn
12 brokk.com/it
128 conexpoconagg.com
17 kubota-eu.com
113 liebherr.com
III Cop vitalispa.it
125 volvoce.it
POTENTE
®
13 ctelift.com
105 locatellicrane.com/it/
47 volvopenta.com
COMPATTA
101 dieci.com
55 mecalac.com
I Cop
vtneurope.com
22 eu.doosanequipment.com/it
73 messersi.it
59 yanmar.com
CONFORTEVOLE
18 eberspaecher.it
21 olmark.com
11 yokohama-oht.com
119 faresin.com
107 fassi.com
23 overmat.it
65 boschrexroth.com
Aziende citate
A
Assorisorse . . . . . . 74
B
Bkt . . . . . . . . . . . . . 18
Blend . . . . . . . . . . . 96
Bobcat . . . . . . . . . . 50
Bosch . . . . . . . . . . . 16
C
Cofra . . . . . . . . . . . 10
L
Liebherr . . . . . . . . . 48
Loxam . . . . . . . . . 114
M
Magni . . . . . . . . . . . 23
Manitowoc . . . . . 104
Massucco . . . . . . 110
Mewa . . . . . . . . . . . 15
Multipagliero . . . . . 12
Multital Group . . . . 12
93 fsisrl.com
1 rht.it
D
DAF . . . . . . . . . . . 120
DOOSAN . . . . . . . . 52
O
Officine
dell’Ambiente . . . . 68
117 haulotte.it
67 ramtec.it
II Cop imergroup.com
81 indeco.it
95 scaispa.com
61 simex.it
IV Cop siplifleet.it
103 tadano.com
E
Ecoin . . . . . . . . . . . 62
Ecomondo . . . . . . . 13
G
Gis Group . . . . . . . . 14
H
Heidelberg
Materials . . . . . . . . 11
HIAB . . . . . . . . . . . 106
Hidromek . . . . . . . . 60
I
Italcementi . . . . 90,11
J
Jekko . . . . . . . . . . 108
Jhon Deere . . . . . . 21
K
Kassboher . . . . . . 126
Komatsu . . . . . . . . 94
Kreisel . . . . . . . . . . 21
Kubota . . . . . . . . . . 29
P
Peri . . . . . . . . . . . . . 98
Perkins . . . . . . . . . . 19
Promove . . . . . . . . 20
S
Scai . . . . . . . . . . . . 68
Simex . . . . . . . . . . . 22
Sinoboom . . . . . . 118
Skylotec . . . . . . . . . 24
Sovatec . . . . . . . . . 26
T
TADANO . . . . . . . 102
Topcon . . . . . . . . . . 62
Triangle . . . . . . . . . 82
V
Volvo . . . . . . . . . . . 78
Volvo Penta . . . . . . 46
VTN . . . . . . . . . . . . . . 8
Z
Zf . . . . . . . . . . . . . . 56
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Cover Story
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VTN FP18
Perfetto per
escavatori con
peso operativo
compreso tra
le 20 e le 26 t,
questo
frantumatore
girevole pesa
1.990 kg.
QUALITÀ
porta produttività
Da piccola realtà locale ed una produzione artigianale
VTN Europe è diventata un brand di fama mondiale
per le attrezzature idrauliche da demolizione e non solo
Testi a cura della Redazione
Sul mercato da quasi 50 anni, VTN
Europe è specializzata nella costruzione
di attrezzature idrauliche
per macchine movimento terra. L’obiettivo
del reparto di ricerca e sviluppo di Ca -
gnano (VI) e quello di progettare e costruire
attrezzature con caratteristiche di
resistenza e prestazioni superiori alla media.
In particolare, l’attenzione è massima
per trovare il bilanciamento tra potenza,
velocità e produttività a fronte di una reale
facilità di utilizzo.
La gamma, molto articolata per differenziare
la clientela e i settori d’applicazione,
conta molte tipologie di attrezzature tra cui:
pinze da demolizione, frantumatori fissi e girevoli, multiprocessori,
benne frantoi, benne vaglianti e selezionatrici,
cesoie, spacca binari, pinze selezionatrici, pinze per
massi, pinze taglia tronchi, pinze taglia tronchi ed estrattori
di ceppi.
La gamma di frantumatori girevoli FP
La serie FP è adatta a lavori di demolizione primaria e secondaria.
La gamma è composta da 10 modelli studiati
per lavorare su escavatori con peso operativo che varia
dalle 5 fino alle 100 t. Si parte con il modello FP05 che
pesa 440 kg, ha un’apertura massima di 460 mm e richiede
una pressione idraulica dell’escavatore di 280 bar,
per proseguire con i modelli FP07, il nuovo FP10, PF15,
FP18, FP24, FP30, FP40, FP55 e l’ammiraglia FP70 che
pesa 8.790 kg, ha un’apertura massima di 1.520 mm e
lavora su escavatori con pressione idraulica di almeno
350 bar. Tutti i modelli sono realizzati con lamiere in acciaio
altoresistenziale Hardox e Strenx, due importanti
brand del produttore di acciai svedese SSAB.
L’utilizzo di Hardox porta ad un miglioramento della vita
n. 764 | anno LXX
ER_764_mc Ok1.qxp_Cover_Aprile_07 10/10/22 14:07 Pagina 1
Costruzioni
ostruzioni
Casa editrice la fiaccola srl Ottobre 2022
VTN EUROPE.
LA QUALITÀ
È NEL DNA
DA 50 ANNI
LA PRIMA HITACHI
ZW310-7 ITALIANA
La nuova pala gommata
è entrata a far parte de la
flotta di Officina de l’Ambiente
per movimentare riciclato
1952/2022 settant’anni
WALKAROUND MINIESCAVATORE KUBOTA U27-4
TRIANGLE TYRE
PER BLOCK HANDLER
I TL535S + L5
in azione a la Sud Marmi,
nel comparto estrattivo
di Custonaci (TP)
utile rispetto all'acciaio dolce, mentre l’applicazione
di Strenx migliora la saldatura
e la lavorazione in generale e fornisce
anche una maggiore tenacità. Hardox e
Strenx sono riconosciuti come i migliori
acciai grazie alla loro elevata resistenza
all’abrasione e alle ottime caratteristiche
meccaniche. Offrono una
combinazione unica di durezza e tenacità.
Queste qualità danno vita a costruzioni
leggere, intelligenti, e con vita
operativa di lunga durata. Hardox può
essere piegato, modificato e saldato
senza perdere le sue proprietà.
Tornano alle caratteristiche della gamma
FP, va sottolineato come la ralla di ogni modello sia
sovradimensionata per assicurare una elevata coppia di
rotazione e permettere all’operatore di disimpegnarsi in
ogni condizione operativa.
Il cilindro d’azionamento del frantumatore, inoltre, è disposto
in posizione rovesciata in modo da essere integralmente
protetto durante la fase operativa. I taglienti
ondulati sono intercambiabili per estendere la vità dell’attrezzatura,
così come anche i puntali, ma partire dal
modello FP15. Sempre dal modello FP15 è poi parte dell’allestimento
di serie la Speed Valve che incrementa la
velocità di lavoro grazie a una valvole rigeneratrice.
In evoluzione, al fianco dei clienti
I prodotti VTN sono sempre “vivi’ per rispondere alla domanda
di mercato ed evolvere per rispondere alle mutevoli
esigenze dell’esigente clientela. Il costruttore è sempre
pronto a cogliere le indicazioni di chi utilizza le
attrezzature ogni giorno per sviluppare nuove idee e perfezionare
le proprie attrezzature, quindi il lavoro delle imprese
che scelgono VTN.
[8] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [9]

Attualità&Prodotti
DPI
Leggera e UTILE
COSTRUZIONI
ha intervistato
Cofra per parlare
di sicureza
in cantiere,
in particolare
sull’utilizzo ancora
troppo poco diffuso
dei DPI
Leader nel settore
delle calzature
antinfortunistiche,
brand riconosciuto in
tutta Europa e nel resto
del mondo, Cofra vanta,
fra i suoi punti di forza, la
più vasta gamma di
prodotti sul mercato e la
più ampia linea di
calzature per rischi
specifici disponibile in
pronta consegna. Cofra
amplia la sua offerta
includendo la collezione
abbigliamento, la
collezione di guanti da
lavoro, occhiali, respiratori
e dispositivi anticaduta.
L’azienda risponde alle
nostre domande su un
tema molto discusso: la
sicurezza in cantiere.
Quali sono le vostre
ultime novità di
prodotto?
Il modello Rushing S3
SRC fa parte della nuova
linea Propulsion di Cofra
che racchiude tutte le
comodità di una scarpa
da running. Una mescola
ultraleggera e un disegno
della suola, realizzata in
poliuretano/TPU,
dall’innovativa
conformazione della zona
posteriore, insieme a
tomaie dalle linee
volutamente essenziali
rendono queste calzature
sorprendentemente
leggere. Il disegno del
tacco, pronunciato
esternamente, consente
un appoggio stabile e
ammortizzato nella prima
fase della camminata.
La soletta è morbida e
confortevole. Grazie al
poliuretano a bassissima
densità, si automodella,
consentendo una corretta
distribuzione del peso
corporeo e conferendo
un’immediata sensazione
di comfort.
L’elevato assorbimento
dello shock d’impatto è
ottenuto con un materiale
altamente resiliente e una
perfetta bombatura al
centro del tacco. Per
incrementare il comfort è
stato inserito un morbido
cuscino in
corrispondenza dei
metatarsi. Il profilo
laterale avvolgente
supporta il piede anche
nei movimenti laterali
involontari. L’ampia zona
anteriore forata, abbinata
ad un tessuto di
rivestimento lavabile,
assicura massimo
drenaggio e igiene. Il
sottopiede
antiperforazione è in
poliestere HT, più
In foto, la novità della
collezione calzature:
il modello Rushing S3 SRC
fa parte della nuova linea
Propulsion di Cofra.
flessibile, più leggero,
utilizzato come
sottopiede, protegge il
100% della superficie del
piede. Il puntale è in
alluminio ed è
leggerissimo.
La tomaia è in Techshell,
tessuto innovativo,
resistente all’abrasione e
allo strappo, idrorepellente
e traspirante.
È importante fare
cultura della sicurezza
in cantiere?
È un elemento
strettamente connesso
all'attività lavorativa e
prerogativa irrinunciabile.
È necessario
sensibilizzare sia i datori
di lavoro e gli RSPP, sia i
lavoratori, a valutare tutti i
rischi e mettere in
condizione i lavoratori di
svolgere la propria
attività, riducendo al
minimo i rischi ad essa
relativi; da parte loro gli
utilizzatori dovranno
prestare la massima
attenzione alla propria
sicurezza e a quella dei
propri colleghi,
indossando
correttamente i dpi messi
a loro disposizione.
Come si possono
formare le nuove leve
all'utilizzo dei DPI?
La sensibilizzazione
all'utilizzo dei DPI passa da
una maggiore coscienza
dei propri diritti e del
valore della tutela dei
diritti dei lavoratori.
Bisognerebbe investire
direttamente sui cantieri
non solo con DPI di
maggiore qualità, ma nella
formazione tramite corsi
che nella pratica mostrino
l'uso e l'utilità dei dpi.
Secondo voi, perché nei
cantieri italiani
utilizziamo meni
DPI rispetto al resto
d’Europa?
La scarsa attenzione dei
DPI nei cantieri italiani è un
problema atavico. Le
cause sono
essenzialmente
considerare i DPI come un
costo e non come un
elemento fondamentale
per l'attività lavorativa e gli
scarsi controlli che
dovrebbero rappresentare
un concreto deterrente al
mancato utilizzo dei dpi.
www.cofra.it
Aria di innovazione
Nuovo brand
n HeidelbergCement diventa Heidelberg
Materials. La società modifica il suo brand
identity: “Heidelberg” rimane in quanto
sinonimo di continuità e leadership di mercato;
“materials” sostituisce “cement” e rappresenta
la gamma innovativa di materiali sostenibili e
intelligenti, ma anche delle nuove soluzioni
digitali per il settore delle costruzioni.
"Per sfruttare appieno i nostri punti di forza
come team globale, dobbiamo apparire e agire
uniti e parlare con una sola voce – Dominik von
Achten, Presidente del Consiglio di
Amministrazione -. Con il nostro nuovo marchio
globale Heidelberg Materials, diamo alla nostra
trasformazione un volto e un punto di
riferimento. Continuiamo a guidare il
cambiamento nel nostro settore verso la
sostenibilità e la digitalizzazione, a beneficio dei
nostri clienti, dei nostri dipendenti, dei nostri
azionisti e della società in cui viviamo".
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GAMMA PREMIUM DI PNEUMATICI RADIALI OTR
PROGETTATI PER DURARE A LUNGO
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HTSR 400
MGSR 200
[10] ottobre 2022 Costruzioni
We are present at
Padiglione 16
Stand B1

#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
®
Piattaforme autocarrate
Fiere
Ciak si gira!
IN OGNI
SOLUZIONE
SEMPLICE
C’È UNA
GRANDE
IDEA_
Bauma in grande
n Multitel Pagliero si prepara
in grande per il Bauma 2022.
Visitatori e ospiti saranno
accolti in uno stand più
grande e completamente
rinnovato nell’immagine. Il
pubblico avrà modo di
conoscere i cinque imodelli di
piattaforme autocarrate: le
telescopiche MTE 230
Hybrid, MTE 270 EX e MJE
250; le articolate MZ 250 e
MZ 350.
In particolare, l'attenzione si
pone sulla MTE 230 Hybrid,
novità del 2022. Allestita su
autocarro da 3.5 tonnellate,
con altezza massima di
lavoro di 23 metri è una delle
più alte ibride della categoria
disponibili sul mercato. Il
sistema elettrico è dotato di
batterie al litio da 48 V che
garantiscono 8 ore di lavoro
con il ciclo standard e di un
motore elettrico sincrono ad
alta efficienza. Sempre su
autocarro da 3.5 t sono le
telescopiche MTE 270 EX e
MJE 250 con 27 e 24,70
metri di altezza di lavoro.
Sbraccio, rotazione della
torretta e della cesta, il jib
articolato con apertura di
180° della MJE 250, ne fanno
macchine dall’elevata
precisione sull’area di lavoro.
A rappresentare le
piattaforme autocarrate
articolate Multitel Pagliero,
sono la popolarissima MZ
250 da 3.5 t e quella che può
essere considerata una sua
evoluzione: la MZ350 allestita
su autocarro da 12 t con
altezza di lavoro di 35,30 m.
Tutti i modelli presenti al
Bauma sono equipaggiati
con il sistema di telemetria,
che consente la
localizzazione GPS, la
visualizzazione dello stato
della macchina, la
parametrizzazione e la
diagnosi a distanza.
multitelgroup.com
n Torna l'appuntamento con
Ecomondo, ospitata dalla fiera di Rimini
dall’8 all’11 novembre prossimi. La fiera
più attesa dell'anno, per questa edizione
conterà su nuove filiere, spazi espositivi
e tematici. Arrivano in fiera i principali
costruttori di motrici stradali dedicate al
settore della raccolta e trasporto dei
rifiuti e dell’igiene ambientale: quale
sarà la transizione nel modo dei
trasporti del prossimo decennio? Lo
scopriremo con Iveco, Volvo, Renault,
Mercedes, Ford e altri che verranno a
Rimini a presentare le alternative
elettriche, ibride e a bio combustibili.
Altra area che ha debuttato nel 2021 è
quella del Villaggio della sanificazione,
che torna con tecnologie e prodotti
parte integrante degli standard di
prevenzione e di salubrità degli
ambienti e della qualità dell’aria indoor.
Tra le associazioni aderenti al progetto
AIISA, AIDPI, Scuola Nazionale Servizi.
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Attualità&Prodotti
Gis 2022
Le prime nozze d’oro
Per celebrare i suoi
primi 50 anni di storia
la Grassi Industrial
Services ha
organizzato una 24
ore di festa. L’azienda
di Fondi (LT) è oggi
sinonimo di grande
professionalità e del
marchio Komatsu
DPI
Sos sicurezza
Abbiamo intervistato
Mewa affrontando
il tema della sicurezza
in cantiere,
in particolare
sull'utilizzo a volte
ancora disatteso dei
dispositivi di
protezione
individuale
di protezione
individuale
Una storia speciale e
unica quella della
Gis, Grassi
Industrial Services.
Lo scorso 17 settembre
l’azienda ha organizzato
un evento speciale per
celebrare i suoi 50 anni.
In particolare, una grande
festa, estesa ad amici e
clienti, si è tenuta nella
stupenda cornice fra le
dune mediterranee del
lungomare di Fondi,
Bandiera Blu 2021, situata
tra Sperlonga e il Circeo,
di fronte alle isole Pontine.
Era il 1972 quando
Giovanni Grassi, allora un
giovane tecnico
appassionato di
meccanica ha fondato la
Grassi Giovanni a Fondi di
Latina. Mentre nei cinema
veniva trasmesso il
Padrino di Martin
Scorsese e in America
prendeva il via lo scandalo
Watergate, Grassi
riparava macchine e
attrezzature di ogni
genere e tipo in un
capannone di 400 metri
quadri, sopperendo alla
mancanza di esperienza
con la determinazione e la
passione per il lavoro.
Una passione che ha dato
presto i suoi frutti, dato
che l’officina Grassi ha
continuato a crescere
negli anni successivi, per
poi estendere la propria
attività anche alla vendita
delle macchine
movimento terra nuove,
diventando GIS.
Tappa importante nel suo
percorso è l’incontro con
Komatsu, un seme che
presto si è trasformato in
robusta pianta che da 30
anni non ha mai cessato,
anche nei periodi più
difficili, di crescere e dare i
suoi frutti.
Presto, accanto al
marchio Komatsu si sono
affiancati altri importanti
produttori che hanno dato
fiducia a GIS per lo stretto
rapporto con il territorio e
con i clienti: da Manitou a
Dynapac, da Hinowa a
Fiori, fino a Cummins,
Mustang e Garbin,
l’elenco è lungo e
continua a crescere.
Una crescita che, in tutti
questi 50 anni, ha
consentito all’impresa di
continuare a investire e di
strutturarsi sempre più:
oggi la sede di Fondi può
In alto,
Giovanni
Grassi
nell’officina
di Fondi.
A sinistra,
una foto
d’archivio
degli anni
Settanta
in cui
Giovanni
taglianda
un dozer.
contare su oltre 5.000
metri quadri coperti e
un’area complessiva di
40.000 metri quadri e ad
essa si è affiancata quella
di Anagni.
“Siamo molto orgogliosi
poi dei nostri collaboratori:
oltre 40 che
rappresentano la nostra
vera forza, una garanzia
per i nostri clienti che
possono sempre contare
su di noi, in ogni momento
e in ogni occasione”.
www.gisgroup.it
Mewa, pioniera del
Textilsharing,
noleggia
abbigliamento da lavoro e
protettivo e panni per la
pulizia dei macchinari.
A questo sistema di
servizi si aggiunge la
vendita di articoli per la
protezione sul lavoro a
catalogo, che sono
destinati alle aziende che
sono già clienti Mewa.
Motivo per cui abbiamo
scambiato due chiacchere
con l’ingegner Velko
Winters, general manager
di Mewa, per conoscere il
suo parere riguardo un
tema abbastanza caldo
per chi lavora nel settore:
quello della sicurezza in
cantiere. Un aspetto di
quel lavoro un po’
intricato.
Cosa comprende la
vostra offerta di
prodotto?
Un ampio assortimento di
articoli per la sicurezza sul
lavoro, studiati per i diversi
settori e i vari ambienti
lavorativi, suddivisi in
cinque sezioni: "scarpe di
sicurezza", "guanti da
lavoro", "abbigliamento",
"protezione e igiene della
pelle" e "protezione delle
vie respiratorie, degli
occhi, dell'udito e della
testa". Sono disponibili i
nuovi modelli delle attuali
collezioni Elten, Puma,
Toworkfor, Helly Hansen e
U-Power. Per quanto
riguarda i guanti da lavoro,
è stata ampliata l’offerta
Korsar Kori-Dex, mentre
per i guanti monouso si è
aggiunto il marchio
Grippaz.
Parliamo di sicurezza,
quanto è importante?
Innanzitutto è
importante la sicurezza
delle macchine, quindi
parlo dell’aspetto
meccanico dove si sono
visti dei grossi passi in
avanti. Quello che non è
sicuro è l’atteggiamento di
alcuni datori di lavoro e e
dei lavoratori stessi. I dpi
sono, per definizione,
l’ultima barriera di
salvezza, agiscono
quando non si hanno le
macchine giuste. Averli è
essenziale, ma in alcune
aziende viene vista come
un’imposizione.
Chi li deve fornire guarda al
risparmio, chi li deve
mettere guarda la
comodità. Servirebbe più
disponibilità
all'investimento da parte
del datore di lavoro e
maggior accettazione da
parte del dipendente. I
dispositivi poi devono
essere funzionali e
gradevoli. Se
l’abbigliamento è più
comodo sicuramente
viene accettato di più.
Nel resto d’Europa però
la situazione è un po’
diversa..
Il mondo edile italiano è
fatto
molto più che altrove di
appalti e subappalti fino
ad arrivare ad operai a
partita iva che ti fanno il
micro lavoro. Questo
porta a mancanza di
formazione e anche di
competenza. Lo si vede
anche da come si
costruisce. Il concetto di
isolamento degli edifici,
ad esempio, in Italia è
arrivato con decenni in
ritardo rispetto ad altre
parti. Si guarda al
risparmio e questo non
facilita la sicurezza.
Cosa fare in più?
Rendere la sicurezza più
partecipativa, applicarla
nelle scuole o in un
ambiente universitario,
così da sensibilizzare ad
esempio i giovani. La
cultura della sicurezza si
fa nel quotidiano.
www.mewa.it
[14] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [15]

Rete di concessionari
Utensili cordless
BITURBO Brushless
testali e ottienili gratis
n Lavorare con utensili a batteria comporta
indiscutibili vantaggi per i professionisti, motivo
per il quale Bosch Power Tools amplia
costantemente il proprio portfolio di utensili a
batteria. In particolare, gli utensili della serie
BITURBO sono progettati per affrontare i
materiali e i lavori più impegnativi. Con una sola
batteria ProCORE18V ad alte prestazioni, gli
utensili della gamma BITURBO sprigionano fino
a 2.000 W di potenza, equivalente a quella di un
utensile a filo. Ora, grazie all’iniziativa BITURBO
TEST lanciata da Bosch Power Tools, i
professionisti possono testare e ottenere
gratuitamente un utensile BITURBO
Brushless. Farlo è semplicissimo: basta
candidarsi tra il 15 settembre il 31 ottobre
compilando il form sul sito www.boschprofessional.com/it/it/biturbo-test/
Una volta registrato, l’utente può essere
selezionato per la prova di uno degli oltre 100
utensili BITURBO messi a disposizione.
In particolare, il professionista ha la possibilità
di scegliere tra 8 diversi utensili da provare:
-trapano-avvitatore (percuss.) GSB 18V-150 C
-martello SDS-Plus GBH 18V-34 CF
-martello SDS-max GBH 18V-45 C
-avvitatore a massa battente GDS 18V-1000 C
-smerigliatrice angolare X-LOCK GWS 18V-15SC
-sega circolare GKS 18V-68 GC
-sega a immersione GKT 18V-52 GC
-troncatrice GCM 18V-305 GDC.
Se selezionato, il professionista avrà quattro
settimane di tempo per provare il prodotto
e pubblicare una video recensione su Facebook,
Instagram o YouTube raccontando la propria
opinione professionale sull’utensile.
A questo punto, il professionista potrà tenere
gratuitamente l’utensile.
bosch-professional.it
MOTER
italiani KUBOTA
TECNOMAC
POSSETTI
PAKER
ORICOM
VICARIO
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GALLI
ARIOLI
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potrai tenere l’utensile.
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www.kubota-eu.com

#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Attualità&Prodotti
Pneumatici
Aramid
belted
n Gli pneumatici convenzionali
sono progettati per lavorare su
terreni sconnessi grazie alla
loro resistenza. Esistono però
nello specifico modelli che lo
sono ancora di più, soprattutto
più adatti per applicazioni più
impegnative: quelli con le
cinture in aramide.
Uno pneumatico
convenzionale può essere
cinturato in aramide (aramidbelted),
una soluzione
semplice, vantaggiosa e
particolarmente efficace che
garantisce una maggiore
resistenza alle perforazioni.
L’aramide è costituita da una
fibra ad alta densità, impiegata
per rinforzare strutture
meccaniche, in ambito
aeronautico ad esempio, o per
la realizzazione di indumenti
ignifughi. La cintura in aramide
combina l’elevata resistenza
alla trazione alla leggerezza. A
parità di peso, infatti, è cinque
volte più resistente dell’acciaio.
Bkt ha creato anche la
versione “HD” (Heavy-Duty),
che è dotata di una mescola
appositamente studiata per le
situazioni più sfidanti.
www.bkt-tires.com
Motori
Meno emissioni
n Un concorso che
sostiene tecnologie,
combustibili e sistemi a
basse emissioni di
carbonio per i settori
dell'edilizia e
dell'estrazione mineraria.
Tali progetti aiuteranno a
migliorare la capacità dei
motori Perkins di operare
con un'ampia gamma di tipi di carburante a
bassa intensità di carbonio oltre al 100% di
olio vegetale idrotrattato (HVO) secondo
EN15940 e biodiesel fino a B202.
I combustibili a bassa intensità di carbonio
possono essere un fattore chiave per
consentire ai clienti di raggiungere i loro
obiettivi ESG (ambientali, sociali e di
governance) a breve e lungo termine
attraverso la loro combinazione di capacità
di emissioni ultra basse per la qualità dell'aria
locale. In un primo progetto, Perkins è
l'organizzazione principale nello sviluppo di
un motore a combustione interna che
funziona con etere dimetilico rinnovabile
(rDME), lavorando a stretto contatto con la
Loughborough University e Flogas. Nell’altro
progetto MAHLE Powertrain, Perkins, Clean
Air Power e l'Università di Nottingham
dimostreranno una serie di soluzioni basate
sia sull'ammoniaca sia sull'idrogeno come
combustibili per la decarbonizzazione dei
motori pesanti.
www.perkins.com
A WORLD OF COMFORT
RISCALDATORI E SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO
DAL PROGETTO AL TEST:
IL VOSTRO CLIMA SU MISURA
Il gelo dell’Artico o il deserto infuocato: qualunque sia l‘ambiente nel quale operate,
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e i più avanzati strumenti di test sono a vostra disposizione per sviluppare soluzioni di
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il mondo, Eberspächer combina in modo unico la prossimità al Cliente in
fase di progettazione con un servizio di assistenza a livello globale.
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Attualità&Prodotti
Pinze selezionatrici
Uno sguardo al futuro
Promove presenta
una nuova linea
di pinze selezionatrici
per piccoli e grandi
lavori di demolizione
Lo sforzo progettuale
e manufatturiero
della Promove ha
prodotto una nuova linea
di pinze selezionatrici
serie SG, da installare su
escavatori di ogni peso
fino a 20 t. Otto
attrezzature: realizzate in
Hardox nelle loro parti
soggette ad usura sono in
grado di movimentare
materiale demolito o
detriti o per effettuare
piccoli e grandi lavori di
demolizione.
La progettazione si è
focalizzata su: valvola di
blocco sui cilindri per
impedire cadute di
materiale e per una
massima sicurezza del
lavoro; la più alta resa in
termini di efficienza,
grazie alle elevate
aperture e un minimo
ingombro; le lame
reversibili e intercambiabili
consentono una rapida
manutenzione da
realizzarsi direttamente in
cantiere, riducendo quindi
al minimo i tempi di
fermo; dal SG10.16 la
stabilità e gradualità della
rotazione a 360° continua
e l’efficienza sono
garantite da due motori e
accumulatori idraulici;
doppio cilindro a partire
dal SG16.20 per
combinare le due qualità
essenziali che deve avere
una pinza selezionatrice:
velocità e forza; sistema di
rotazione ralla-pignone;
rotazione chele su
boccole cementate; chele
in un unico pezzo di
lamiera in Hardox
opportunamente
perforato. Tutti i grab
Promove possono essere
accessoriati con denti,
sistemi di presa soft-grip e
per cordoli che li rendono
di flessibile utilizzo anche
Le lame reversibili
e intercambiabili
consentono la rapida
manutenzione
direttamente in cantiere,
riducendo quindi al minimo
i tempi di fermo.
in settori diversi dalla
demolizione come: cura
del verde e del paesaggio,
movimentazione pietre,
riciclaggio e selezione
materiali, logistica,
portuale, aree urbane.
Oltre trent’anni di
esperienza fanno della
Promove uno degli attori
presenti nel mercato da
più tempo, ma con uno
sguardo sempre rivolto al
futuro, allo sviluppo di
nuove idee, alla ricerca di
nuove opportunità di
miglioramento e sempre
molto attenti alle esigenze
dei clienti.
promovedemolition.com
natdesign.eu
n Deere & Company, nota anche come John
Deere, ha annunciato i suoi prossimi passi per
soddisfare la crescente domanda di batterie
come sistema di propulsione unico o ibrido.
Oltre allo stabilimento di produzione in Austria,
la compagnia sta effettuando un investimento
immediato in due sedi aggiuntive per
Batterie
Strategia
di rivoluzione
aumentare l'espansione della capacità
produttiva di Kreisel Electric ("Kreisel"), il
pioniere della tecnologia delle batterie di cui
John Deere ha recentemente acquisito la
maggioranza. L'importante impegno di capitale
porterà un aumento di oltre 2 GWh alla
capacità di produzione delle batterie Kreisel, a
cominciare dall'apertura di un nuovo
stabilimento presso la JohnDeere
Saranfactory. Parallelamente a questo
progetto, l’azienda investirà anche
nell'assemblaggio delle batterie negli Stati Uniti
per supportare la crescita dei suoi clienti e dei
prodotti John Deere. Impegnandosi a fornire ai
propri clienti soluzioni rivoluzionarie,
sbloccando un valore sostenibile. Investendo
nell'assemblaggio della batteria, John Deere
dimostra questo impegno.
www.kreiselelectric.com
VICTORY
is in
your
hands
Stiamo scrivendo in merito all'esclusivo packaging OLEOMARKET sviluppato al servizio
della più funzionale soluzione di gestione kit di tubazioni MARKHIP e raccorderia
OLMARK (a distinta base macchina o stazione di montaggio) idonea per alimentare
direttamente lo stock di produzione in conformità al progetto LEAN PRODUCTION.
OLEOMARKET (conosciuta sul mercato per i brand OLMARK e MARKHIP) è azienda
specializzata in connessioni ad alta pressione, caratteristica che alcuni ancora
assimilano semplicemente alla riduttiva definizione "tubi e raccordi".
OLMARK.COM
[20] ottobre 2022 Costruzioni

#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Attualità&Prodotti
Fresatrici
Record
su record
n Dopo l’introduzione sul mercato
della PL 1500, Simex ha realizzato
un nuovo modello che consente
di eseguire fresate extra large, la
PL 2000 (PL 80 per il mercato
americano). La neonata può essere
considerata la sorella maggiore
della gamma per frese da asfalto
composta dai modelli TL1000,
TL1200 e TL1500, studiate per la
scarificatura del manto stradale.
Grazie al costante ascolto delle reali
esigenze di un
mercato in
evoluzione, Simex ha
implementato la propria offerta di
accessori dedicati al ripristino del
manto stradale, dove è necessario
intervenire in maniera qualitativa
garantendo velocità di esecuzione e
una riduzione dei tempi di
realizzazione, a vantaggio degli
operatori e del traffico. Ciò ha
portato alla realizzazione di un
modello dotato di tamburo fresante
largo 2.000 mm, il più grande
disponibile sul mercato delle
piallatrici a freddo per pale
compatte. La qualità costruttiva del
tamburo fresante è
assicurata anche dal
processo produttivo
Simex, che dispone al suo interno di
un reparto di saldatura robotizzata
con stazioni a doppio braccio in
modo da realizzare un portadente
resistente con la massima
precisione, a tutto vantaggio della
longevità e delle prestazioni.
La PL 2000 sbarca sul mercato
spodestando la PL 1500 dal
primato di più grande fresatrice
stradale per pale compatte, grazie
alla sua larghezza di fresatura utile
di ben 2.000 mm.
www.simex.it
Sollevatori telescopici
Porta per l’Est
n Magni Eastern Europe è
una nuova filiale
commerciale del Gruppo
Magni TH, situata vicino a
Varsavia. La Polonia
rappresenta infatti una porta
d'ingresso cruciale verso
l'Europa dell'Est, un'area
geografica strategica per il
mercato dei sollevatori
telescopici. A gestire la
nuova filiale sono il CEO
Magni Eastern Europe
Gianluca Bonotto (in foto) e
Tomasz Król (Area Manager
Eastern Europe). “Sono
onorato di unirmi a Magni
come amministratore
delegato della filiale polacca.
Il successo di Magni è
sempre stato radicato
nell'alto livello qualitativo e
nell'attenzione alla
soddisfazione dei clienti.
Questo è esattamente ciò che
rende Magni speciale e ciò
che Magni Eastern Europe
vuole migliorare
ulteriormente per tutti i clienti
situati nell'Europa centroorientale.
Il nostro
entusiasmo e la nostra
professionalità saranno la
chiave del prossimo passo
avanti di Magni”, ha
affermato Gianluca Bonotto.
www.magnith.com
Comfort Doosan.
Avanti anni luce.
Visita Doosan allo
stand FM.711/11
Pale gommate DL-7:
abbiamo solo cambiato tutto
Smart Key Doosan con apertura della porta a distanza e avviamento del motore senza chiave,
joystick elettronico integrato e il mondo a portata di mano con lo Smart Touch Doosan: ecco giusto
alcuni dei modi in cui stiamo portando il comfort automobilistico sulle macchine pesanti.
Davvero tutto un altro mondo.
Per saperne di più: www.eu.doosanequipment.com
Impianti automatici per la miscelazione e il pompaggio
di massetti e sottofondi direttamente in cantiere
www.overmat-screed.com

DPI
Skylotec ha presentato in occasione
della fiera Safety Expo 2022, prodotti
che mantengono le promesse di sicurezza,
unendo funzionalità e semplicità
Un’unica
filosofia
Skylotec è l’azienda
tedesca di
riferimento nella
produzione di dispositivi
di protezione individuale e
anticaduta per il settore
work and safety.
Cresce insieme a
Climbing Technology e ne
condivide i valori basati
principalmente sulla
filosofia della qualità e
della sicurezza. Ed è
proprio grazie
all’acquisizione di CT che
il gruppo ha dato un
nuovo impulso per lo
sviluppo di prodotti
capaci di rispondere alle
richieste dei mercati
internazionali e delle
discipline verticali con
Barella Conrest, con
robusta e stabile slitta per
un sicuro spostamento
del paziente in presenza
di spigoli o di ostacoli.
risvolti positivi anche su
altri fronti, come il
maggior controllo della
supply chain.
I prodotti presentati in
occasione della fiera
Safety Expo 2022
mantengono le promesse
di sicurezza, funzionalità e
semplicità sottolineate
dall’azienda grazie alla
costante ricerca di
soluzioni innovative che
consentono di creare
dispositivi in grado di
rispondere alle più evolute
esigenze tecniche e
sportive. Uno dei prodotti
da attenzionare è la
barella Conrest, una
soluzione pensata per
effettuare salvataggi
rapidi in spazi ristretti o di
difficile accesso.
La struttura corta
consente di fissare la
testa, la colonna
vertebrale, il bacino e le
braccia del paziente
tramite una cinghia
particolarmente forte e
stabilizzante. Alle cinghie
è inoltre possibile fissare
speciali dispositivi di
sollevamento che, a loro
volta, possono essere
collegati ad un sistema di
ancoraggio mobile con il
quale salvare persone
ferite da cunicoli, tombini
o altri manufatti.
Un chiaro sistema a colori
assicura operazioni
rapide. Conrest è dotata
di una slitta robusta e
stabile per garantire un
sicuro spostamento del
paziente in presenza di
spigoli o di ostacoli.
Altra novità presentata a
Safety Expo 2022, è il
nuovo Vertical Rescue
Center Italy, un centro di
formazione dotato di una
struttura metallica indoor
alta dieci metri in grado di
riprodurre la maggior
parte delle situazioni
riscontrabili durante
l’attività lavorativa.
www.skylotec.com
[24] ottobre 2022 Costruzioni

Reti anti-intasanti
Dal suo stabilimento
di Stazzano esporta
la propria produzione
in 40 paesi diversi.
Sovatec ci presenta
le reti anti-intasanti
per una vagliatura
migliore
Sovatec Industriale
srl, Società per la
Vagliatura Tecnica,
produce reti e piani
vaglianti per la selezione
dei materiali nell’industria
estrattiva del riciclaggio
dei materiali .
L’azienda piemontese
offre una gamma di
prodotti completa che
include, oltre alle reti
tradizionali in filo di
acciaio ad alta resistenza
e inox, le reti anti-intasanti,
le reti in poliuretano ed in
gomma, le lamiere forate.
Dalla sua fondazione nel
1973 Sovatec ha
ampliato e modernizzato
la sua produzione in
funzione degli sviluppi
della tecnologia e delle
esigenze dei clienti,
collaborando con i più
importanti costruttori di
vagli ed impianti per
sviluppare le soluzioni più
efficaci per la vagliatura.
I macchinari presenti
nello stabilimento
Sovatec sono i più
moderni utilizzati nel
settore, frutto anche di
una progettazione
sviluppata internamente
alla società, nell’intento di
fornire prodotti di sempre
maggiore qualità nei
tempi più rapidi.
Dal suo stabilimento di
Stazzano, in provincia di
Alessandria, Sovatec
[26] ottobre 2022 Costruzioni
Al passo con i tempi
esporta oggi la propria
produzione in 40 paesi
diversi.
Le reti vengono fornite
già pronte per
l’installazione su
macchine di ogni marca,
tipo e dimensione,
oppure in rotoli e pannelli
per le successive
lavorazioni da parte del
cliente. Nel vasto
magazzino annesso allo
stabilimento sono
disponibili rotoli e
pannelli di ogni tipologia
di rete per le consegne
urgenti.
Punto di forza della
Sovatec è la produzione
di reti anti- intasanti.
Esse sono indicate per la
vagliatura di materiali
umidi o igroscopici e con
tendenza all’intasamento
ed all’impaccamento.
Sono costituite da fili che
possono vibrare in modo
indipendente gli uni dagli
altri, mantenuti alla
distanza adatta
mediante assiemature in
All’avvicinarsi dei 50
anni di storia l’azienda
ha cambiato logo.
filo o in poliuretano.
Le assiemature devono
assolutamente
coincidere con gli
appoggi del vaglio per
assicurare la miglior
durata della rete.
La conformazione di
queste reti garantisce
un’efficiente vagliatura
ed una miglior durata
rispetto alle maglie
quadre poiché
generando una
superficie piana l’attrito
del materiale con
i fili è minore.
La gamma di reti antiintasanti
offerta da
Sovatec è molto vasta,
con luci da 1,5 a 50 mm
e diametro filo da 1,25 a
8 mm.
La capacità produttiva è
tra le maggiori a livello
europeo, potendo
contare su personale di
grande esperienza e su 4
moderni e veloci telai in
grado di realizzare reti di
ogni dimensione,
complete di ganci di
tensionamento e pronte
per l'installazione.
Le Informazioni di
maggiore dettaglio sono
presenti sul sito.
www.sovatec.it
Trattalo male.
Sovraccaricalo. Può trasportare fino a 40 tonnellate come se niente fosse.
Maltrattalo. Così resistente che nessuna missione off-road è troppo dura.
Stressalo. Prestazioni e affidabilità al top sono la norma.
Niente può più fermarti adesso.
La gamma completa off-road è a tua disposizione.

ostruzioni
ostruzioni
Peso operativo (canopy) 2.665 (-100) kg
Potenza netta
15,6 kW
Forza di strappo
2.100 daN
WALKAROUND
Testi e foto di Matthieu Colombo
Costruzioni ottobre 2022 [29]

WALKAROUND di
ostruzioni
Kubota U27-4
1
L’U27-4 è il secondo Kubota più
venduto in Italia (primo è l’U17-3α)
ed il primo Kubota più venduto
in Francia. E la Casa ha quote
da leader assoluto di mercato
2
È un mini girosagoma, super
affidabile, di semplice
ed economica manutenzione,
confortevole e con un ottimo
valore di rivendita a medio termine
6
7
Vero mini girosagoma con
un avambraccio da 1.300 mm.
Prestazioni concrete ed equlibrare
senza bisogno di zavorre opzionali.
Esegue filomuro a destra e sinistra
Oltre alla versione tettuccio,
è disponibile con una cabina
dall’ottima abitabilità e visibilità.
L’accessibilità è ottima,
gli specchietti sono di serie
ostruzioni
3
4
Il circuito idraulico è tradizionale,
le componenti tutte di qualità
made in Japan. Non mancano
l’accumulatore di pressione
e il serbatoio metallici. Efficace
La versione Lusso dell’U27-4
ha due linee Aux proporzionali
con portata regolabile. Più una
terza linea. Il singolo/doppio
effetto si comanda dalla cabina
8
9
Il sottocarro si distingue da quelli
della concorrenza. Altezza
da terra, forza di trazione e cingoli
da 300 mm lo rendono
inarrestabile. Robusta la lama
I mini Kubota hanno di serie
l’esclusivo sistema antifurto Anti
Theft System, il migliore del
settore con chiavi ricodificabili
in modo semplice dal cliente
5
Il motore Kubota a gestione
meccanica evolve a Stage V
affinando la combustione
e reimmettendo i vapori oleosi
in aspirazione. Parco e affidabile
10
Per essere un girosagoma
ha una accessibilità meccanica
esemplare. La manutenzione
è semplice e gli intervalli allungati
a un minimo di 500 ore
È uno dei modelli Kubota più venduti in Europa.
Vero girosagoma, accoglie l’operatore
al meglio. Evolve a Stage V mantenendo
tutta l’affidabilità e riducendo
i costi totali di possesso
[30] ottobre 2022 Costruzioni

Kubota U27-4
2.430 mm
VISIBILITÀ NO PROBLEM
Per quanto sia un miniescavatore
compatto, l’U27-4 ha una cabina
spaziosa, dall’ampia superficie
vetrata che permette di vedere
al meglio il cantiere, anche a porta
chiusa. E non è cosa da tutti...
Inoltre, alla perfetta visibilità
contribuiscono le tubazioni
idrauliche passanti all’interno del
braccio e, ovviamente, gli
specchietti retrovisori di serie!
ostruzioni
Girosagoma sul serio
Nel segmento delle 2,5 t di peso Kubota è da sempre un riferimento.
L’U27-4 non smentisce le sue origini e si conferma un vero zero tail swing,
ma con una cabina al top per abitabilità e un braccio non troppo raccolto
CODA CORTA SENZA SACRIFICI Aprendo
il cofano motore stupisce lo spazio
a disposizione. Questo perché il motore
3 cilindri trasversale posteriore è stato
montato vicino a terra sia per abbassare
il baricentro e favorire la stabilità sia per
trasmettere meno calore in cabina. Per
conseguenza le pompe idrauliche sono
all’altezza della zavorra. Sotto allo spiovente
cofano destro trovano posto sia il serbatoio
metallico dell’olio idraulico, sia quello del
gasolio. Sotto ai piedi dell’operatore è a suo agio il distributore,
tanto che l’U27-4 è l’unico della famiglia ad avere un vano per la pompa
d’ingrassaggio sotto la soglia di accesso alla cabina, con sportello laterale.
FILOMURO SEMPRE FACILE E... IMPOSSIBILE GRATTARE La zavorra posteriore è disegnata per
abbassare al massimo il baricentro e mantenere più peso possibile al posteriore, senza penalizzare
l’accessibilità meccanica interna. Centimetro alla mano, c’è un punto in cui la sagoma posteriore
della torretta sbalza oltre il cingolo di soli 40 mm. Molto bene i filomuro sia a destra, sia a sinistra.
La zavorra posteriore è rifinita
con vernice opaca su superficie
zigrinata ed è disegnata per
difendere i cofani in metallo
da accidentali urti in rotazione.
Questa finitura eleva la qualità
percepita. I ganci per assicurare
la macchina durante il trasporto
sono in sagoma e parte integrante
dalla base torretta.
LARGO 1.500 MM In questa
affollata fascia di mercato
il peso operativo non
è tutto. Per identificare
i concorrenti si guarda alla
larghezza del carro.
L’U27-4, con 1.500 mm
di larghezza massima,
si distingue per i cingoli
da 300 mm e non da 250.
LE PRESTAZIONI DEL NUOVO KUBOTA U27-4
• FORZA DI STRAPPO 2.100 daN
• FORZA DI PENETRAZIONE +6% 1.230 daN
• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO LATERALE (90°)
A 2 M DA CENTRO RALLA ** 640 KG
• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO FRONTALE H1
AL MASSIMO SBRACCIO
420 KG
• CAPACITÀ SOLLEVAMENTO FRONTALE
A 2 M CON LAMA ABBASSATA
1.230 KG
[32] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [33]

WALKAROUND di
ostruzioni
Kubota U27-4
Elettrovalvola per scegliere il singolo/doppio effetto dalla cabina
Il distributore a centro aperto Kayaba è sotto cabina. Accessibilità molto buona
Tradizione raffinata
L’U27-4 punta su qualità, semplicità e affidabilità. Una doppia pompa a portata variabile
Nachi e due a ingranaggi alimentano il distributore a centro aperto. L’elettronica supporta
il passaggio singolo/doppio effetto e brandeggio/rotazione. Aux 1 e 2 proporzionali
P4
P3
P2
P1
MADE IN JAPAN Sull’U27-4 non si trova
un componente che non sia fabbricato
in Giappone (non solo di marchio giapponese).
Le pompe sono Nachi così come il motore
di rotazione, mentre il distributore Kayaba.
FINO A 76,8 LITRI/MIN DI PORTATA
P1
P2
P3
P4
TRASLAZIONE DX, BRACCIO E BENNA
TRASLAZIONE SX, PENETRATORE, AUX 1
ROTAZIONE, LAMA, BRANDEGGIO,
RINFORZO PORTATA AUX 1 E AUX 2
SERVOCOMANDI CON RITORNO FILTRATO
A sinistra,
l’elettrovalvola
per inviare il flusso
a lama o brandeggio
è della tedesca
Hydac. Da notare
tutte le tubazioni
idrauliche rivestite
di corrugato.
Chiusura a chiave
SERBATOIO
METALLICO
Una scelta
di qualità perchè
indeformabile.
Permette
di ottimizzare
le prestazioni
e integra
il tappo con
decompressore
integrato.
Dal vano attrezzi sottoporta si accede ai solenoidi dei proporzionali
LA QUALITÀ CHE PORTA AFFIDABILITÀ
L’impianto idraulico è realizzato a regola d’arte
e non ha nessun controllo elettronico
su pompe e distributore. Elettrovalvole
e solenoidi servono per gestire i proporzionali
di due delle tre linee Aux di serie
(U27-4 Lusso), lo switch Aux 2/brandeggio
e il passaggio da singolo a doppio effetto
azionabile con un pulsante stando seduti
in cabina. La portata di Aux 1 e Aux 2
è finemente regolabile dal cruscotto. L’U27-4
standard ha la linea Aux 1 di serie.
Accumulatore di pressione metallico
Livello olio visibile a cofano chiuso
ACCESSIBILITÀ OTTIMA
Il distributore è sotto
ai piedi dell’operatore,
ma ci si accede in tre
minuti cronometrati.
Al suo fianco
(nella foto a destra),
ci sono i solenoidi
dei proporzionali
di Aux 1 e Aux 2.
GRAN
MOTORE...
...di rotazione.
Il sistema
Shockless
parzializza
il flusso all’avvio
di rotazione
e all’arresto
per renderli più
progressivi
e aumentare
il comfort.
[34] ottobre 2022 Costruzioni

WALKAROUND di
ostruzioni
Kubota U27-4
VERSIONE E5-BH2
Il diffuso tre cilindri Kubota
diventa Stage V
reimmettendo i vapori
oleosi dalla testata
all’aspirazione. È un motore
quadro (alesaggio-corsa
78 x 78,4) con una curva
di coppia piatta (68,3 Nm)
e una velocità media del
pistone di soli 6,24 m/s.
Recupero vapori in aspirazione
Stage V recuperando
i vapori oleosi
1
2
ULTRA COLLAUDATO E PARCO
Con 1,123 litri di cilindrata,
il 3 cilindri tarato per erogare
15,6 kW netti a 2.400 giri/min,
valore inferiore. È un motore
senza gestione elettronica,
senza post trattamento dei gas.
CAMBIO OLIO A 500 ORE
Rispetto alla versione
precedente, l’intervallo di
sostituzione olio del D1105-E5-
BH2 raddoppia. Diminuiscono
l’impatto ambientale, i tagliandi
e i relativi fermo macchina.
INIEZIONE
DIRETTA “ECO”
La precamera
di combustione Three
Vortex Combustion
System (N-TVCS) evolve
e diventa E-TVCS.
La combustione per
iniezione diretta
è ulteriormente
ottimizzata senza
ricorrere al common rail.
Filtri gasolio con reinnesco
Vaso d’espansione refrigerante più alto della testata
Ventola aspirante
RUBINETTO SCARICO
REFRIGERANTE
La macchina è progettata
per semplificare ogni
intervento di manutenzione
ordinaria e straordinaria.
Alette radiatori ad S che trattengono meno impurità
VENTOLA ASPIRANTE, RADIATORI IN SERIE
Il gruppo di scambiatori dell’U27-4
è raffreddato da una ventola plastica aspirante.
I moduli sono tutti di qualità, montati in serie.
Il vano degli scambiatori è isolato dai comparti
attigui e l’aria in ingresso passa per una
microgriglia d’aspirazione. Anche l’aria diretta
all’alimentazione motore “pesca” da qui per
essere canalizzata al doppio filtro (silenziosità).
Serbatoio sotto chiave
3
ONE-SIDE MAINTENANCE
ACCESSIBILITÀ OTTIMA
Sotto al cofano motore
lo spazio non manca.
Questo 3 cilindri ha tutto sul
lato esterno del motore: due
filtri gasolio, il filtro
e il livello dell’olio, il motorino
avviamento, il supporto
alternatore con regolatore
di tensione della cinghia.
Non si deve smontare nulla.
Gi scambiatori hanno
il corpo in alluminio
e le estremità in materiale
composito per ottimizzare
spazi e accessibilità.
SERBATOIO GASOLIO PLASTICO ESTRAIBILE
33 LITRI E BARICENTRO BASSO Il serbatoio
del gasolio plastico (no corrosione)
è appoggiato sul telaio di base della torretta
per abbassare il più possibile il baricentro della
macchina. Rimuovendo la fiaccata destra
è possibile estrarre il serbatoio dalla macchina
per lavarlo internamente.
Maxi filtro impurità
Troppo pieno acustico
[36] ottobre 2022 Costruzioni

L’U27-4 Lusso è predisposto
con un vano radio DIN alle spalle
dell’operatore e due altoparlanti.
Kubota U27-4
3 faro di lavoro
2 specchi retrovisori
Cabina top o strong canopy?
Oltre che con la spaziosa
cabina Fritzmeier l’U27-4
è disponibile in versione
tettuccio secondo noi più
bella, ma meno funzionale
1 faro di lavoro
2 fari tettuccio disponibili
A VOI LA SCELTA! In termini di peso
operativo la versione con tettuccio pesa
100 kg meno di quella con cabina,
ma le prestazioni non cambiano perchè
la versione tettuccio ha per forza di cose
il baricentro un poco più basso.
La cabina ROPS/OPG Level 1 è realizzata
con lamierati stampati dalla tedesca
Fritzmeier. L’abitacolo è di gran qualità
e poggia su un guscio in materiale composito
che separa al meglio dal vano motore.
In entrambi i casi l’ergonomia è curata
e lo spazio per le gambe non manca.
Il monitor tradizionale piace ai noleggiatori,
soddisfa meno l’impresa di nuova generazione.
SPAZIO E VISIBILITÀ OTTIMA
Uno dei punti forti dell’U27-4
è l’abitabilità in cabina.
Lo spazio a bordo non manca,
si accede in modo sicuro,
senza contorsioni, la visibilità
è elevata a 360 gradi.
Apertura vetro frontale assisitita
ROPS, OPG LEVEL I La cabina
del Kubota U27-4 risponde alle
omologazioni ROPS (protezione
in caso di ribaltamento macchina),
OPG level 1 (protezione contro
la caduta di oggetti dall’alto).
Il telaio è predisposto
anche per il montaggio
di una griglia frontale
Kubota. Sulla parte
interna del vetro
superiore stratificato
c’è invece una griglia
di protezione in metallo.
SOSPENSIONE MECCANICA Sotto, l’ampia postazione dell’U27-4
tettuccio. Come per la versione cabina, il sedile ha una sospensione
meccanica regolabile e il brandeggio è a joystick.
I poggia braccia sono regolabili in altezza.
500 mm
NO CLIMA, SI RISCALDAMENTO L’U27-4 non prevede
la possibilità dell’aria condizionata per motivi di spazio,
ma ha un vero riscaldamento con 3 bocchette orientabili.
SPAZIO, NIENTE PEDALI La scelta di Kubota è il piano
cabina piatto, con tappeto facilmente amovibile per poterlo
pulire spesso, e traslazione con leve.
I finali del telaio sono riportati in punti nascosti
ANTIFURTO IMMOBILIZER Il sistema Anti Theft Kubota
è il miglior antifurto di serie del settore. Il principio è quello dell’immobilizer delle
auto ma, grazie alla chiave master rossa, l’utilizzatore può ricodificare le chiavi
quante volte vuole. Per assurdo si può fare a ogni chiusura di noleggio
o quando un dipendente lascia l’azienda. Se si tenta di avviare la macchina con
una chiave senza chip o con codice sbagliato, al quarto tentativo l’antifurto
suona. Inoltre, il numero di telaio è punzonato sulla fusione del telaio.
TUTTO COME SI DEVE
La batteria è sotto il cofano
destro, ben accessibile per
avviamenti d’emergenza, così
come lo stacca batterie (sotto
chiave). In cabina c’è il quadro
fusibili corredato da legenda
chiara con indicate
potenze fusibili
e funzioni.
[38] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni
novembre
2018 [39]

WALKAROUND di
ostruzioni
Kubota U27-4
Braccio unico, sempre ZTS
A differenza di altri costruttori che offrono avambracci corti
o lunghi ma con zavorra supplementare, Kubota punta
su un solo avambraccio medio-lungo da 1.300 mm
mantenendo la zavorra a sbalzo posteriore nullo. Perfetto
AUX 1 E AUX 2
PROPORZIONALI
La versione standard
ha una linea Aux
proporzionale. La più
diffusa Lusso ha due
linee proporzionali
con portata regolabile
(vedi comandi sotto)
più una terza linea Aux
per attacchi rapidi
o azionare la rotazione
di attrezzature.
DOPPIA LINEA AUSILIARIA PROPORZIONALE
I joystick sono i diffusi BoschRexroth con trimmer in testa
per gestire il comando delle linee proporzionali.
La versione Lusso ha un allestimento sopra la media.
Tubazione idrauliche protette Supporto linea Aux 2 (vers. Lusso) Ingrassatori protetti
EVOLUZIONE SERIE 4
Il braccio e l’avambraccio
dell’U27-4 hanno segnato una
svolta rispetto a quelli
dell’U25. Rifiniti sempre con
molteplici dettagli in fusione
e rinforzi i due elementi
offrono una rigidità torsionale
superiore al passato.
Nel complesso il braccio
è realizzato in modo
esemplare, senza tubazioni
esposte se non, solo lungo
l’avambraccio, quelle delle
linee ausiliarie. Gli elementi
hanno punti di ancoraggio
per le linee previsti
da stabilimento per
scongiurare il lavoro
di allestitori improvvisati.
NULLA È LASCIATO AL CASO
Il braccio dell’U27-4
integra il passaggio
di tutte le tubazioni idrauliche,
ha base e testa in fusione
e cilindro di sollevamento
ben protetta. L’avambraccio
ottenuto per piegatura per
diminuire le saldature
ed incrementare la rigidità
torsionale, ha grandi orecchie
di rinforzo in testa.
Teste dei cilindri saldate per frizione.
Allineamento perfetto per affidabilità nel tempo
AVAMBRACCIO DA 1.300 MM La scelta
di montare un braccio più lungo della media
di categoria, cercando il massimo delle
prestazioni mantenendo il formato
di macchina girosagoma è davvero
apprezzabile. Non è una macchina che
si vuole ultra compatta e che per montare
l’avambraccio lungo ha bisogno di più zavorra.
Per la clientela che vuole utilizzare attrezzature
pesanti come quelle tiltabili in voga nel Nord
Europa è invitato a scegliere i modelli KX.
Capacità di sollevamento
Posizione Frontale e lama Laterale
Raggio 2m, altezza 2 m 740 730
Raggio 2m, altezza 1,5 m 1.040 690
Raggio 2m, altezza 1 m 1.180 670
Raggio 2m, altezza 0 m 1.250 660
[40] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [41]

Kubota U27-4
WALKAROUND di
ROBUSTA LAMA
SCATOLATA
La lama
dell’U27-4 non
è un foglio di
lamiera ricurvo,
spinto da due
longheroni.
Il cilindro insiste
su una struttura
tubolare che
unisce
i longheroni ed è
solidale alla lama
e la spinta della
lama
è lateralmente
distribuita
da scatolati
triangolari.
ostruzioni
Ingrassaggio ralla remoto
FATTA PER DURARE Guardando la lama nel dettaglio,
si apprezzano i punti d’ingrassaggio protetti, le tubazioni
modulari, la protezione cilindro, gli anelli laterali predisposti
per il trasporto in sicurezza della macchina.
Forza inarrestabile
Il sottocarro e la lama dell’U27-4 meritano attenzione. Alla larghezza massima del carro
di 1.500 mm, Kubota associa cingoli da 300 mm e non da 250. La luce a terra è notevole
e la forza di trazione elevata. Lavora dove altri affondano e spinge bene la lama scatolata
L’ASSO NELLA MANICA Ad un occhio poco
attento il sottocarro dell’U27-4 Kubota sembra
allineato a quanto offerto dai concorrenti
ma, centimetro alla mano, la musica cambia.
Ancora di più se si osserva il Kubota lavorare
in parallelo ai diretti concorrenti: la struttura
a X del sottocarro è nettamente più alta
e robusta, la luce a terra è la migliore, i cingoli
sono i più larghi tra le macchine entro le 2,7 t
di peso operativo. Sommando queste
caratteristiche
si ha una pressione
a terra di soli
23,7 kgf/cm 2 , una
notevole coppia
trasmessa a terra,
e l’altezza da terra.
Difficile fare meglio.
ALTEZZA DA TERRA
E RULLI DOPPIA FLANGIA
Il sottocarro ha una struttura che
garantisce una luce a terra al top della
categoria. I rulli a doppia flangia
incrementano la stabilità laterale.
MOTORI KAYABA
I motori di traslazione
sono progettati per
trasmettere una coppia
di ben 2.160 Nm
e per macchine di classe
2,5/3 t di peso operativo.
[42] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [43]

KOHLERENGINES.COM
Kubota U27-4
Kubota U27-4 in numeri
Peso operativo * (tettuccio)
Potenza netta
Motore Kubota
Cilindrata
Cilindri
Alesaggio x corsa
Regime di taratura
Velocità del pistone
Valvole per cilindro
Distribuzione
Iniezione
Fasi d'iniezione
EGR
Trattamento gas di scarico
Alimentazione aria
Pompe
Portata massima
Regolazione pompa
Distributore a cassetti
Pressione massima
Profondità di scavo
Prof. plinto
Dist. scavo a terra
Altezza di carico
Forza strappo
Forza penetrazione
Velocità traslazione
Velocità rotazione torretta
Passo/lunghezza carro
Rulli d’appoggio
Larghezza sottocarro
Larghezza dei cingoli
Sbalzo posteriore (zav. opt)
Scavo disassato (sx-dx)
Lungh. trasporto (br. lungo)
Altezza trasporto
Lama (W-H)
Sollevamento-abb. lama
Sbalzo lama
Batteria
Alternatore
Serbatoio gasolio
Sistema/serbatoio idraulico
2.665 (2.565)
15,6
D1105-E4-BH-2
1,15
3
78 x 78,4
2.400
n.d.
2
conv.
diretta
1
no
silenziatore
aspirato
2 portata variabile, 1 fix
78
convenzionale
centro aperto.
22
2.820
2.580
4.630
3.100
1.230
1.710
2,5 - 4,5
9,8
1.665/1.990
3
1.500
300
790
75°-55°
4.190
2.430
1.500 - n.d.
320 - 350
1.280
n.d.
45
33
n.d./22
ton
kW
www.kubota-eu.com
l
mm
giri/min
m/s
l/min
MPa
mm
mm
mm
mm
daN
daN
km/h
giri/min
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
mm
Ah
A
l
l
Semplice Stage V
TCO BASSO Il Kubota U27-4 rispetta i limiti
Stage V con un motore a controllo
meccanico senza post trattamento allo
scarico e con un’idraulica tradizionale.
Il valore aggiunto, rispetto al modello
precedente, sono gli intervalli
di manutenzione più lunghi. Un esempio
su tutti, il cambio olio motore che passa
da un intervallo di 250 ora a 500 ore.
INTERVALLI DI MANUTENZIONE
• CAMBIO OLIO MOTORE E FILTRO 500 ORE
• CAMBIO FILTRO GASOLIO 500 ORE
• CAMBIO FILTRO E OLIO IDRAULICO 1.000 ORE
• CAMBIO FILTRO ARIA 1.000 ORE
• INGRASSAGGIO RUOTA FOLLE 2.000 ORE
• MANUTENZIONE DELLO SCARICO NESSUNA
Guarda il video ufficiale
del Kubota U27-4
THE POWER
TO BUILD
HERE.
We are not afraid of heights or confined spaces. We work on
the tallest buildings and in the deepest quarries. And we love it.
KOHLER® KDI engines were designed to guarantee safety and
durability. Our engines will not be retiring anytime soon.
The power to bring you here.

Motori
#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Senza Egr
senza Dpf
Il nuovo D16 Stage V
ottimizza l’efficienza
di combustione grazie
ad un post-trattamento
“light”. Anche grazie
al doppio turbo, i consumi
calano fino al 10%
New D8 for power generation
Reliable, Powerful, Compact.
Available for all power gen application.
Volvo Penta lancia
“il” motore per
applicazioni offroad
D16 Stage V. Progettato
per soddisfare le esigenze
dei clienti che lavorano in
applicazioni heavy duty,
come l’industria mineraria
e la filiera delle
costruzioni, il motore da
16 litri vanta un'efficienza
del carburante da leader
del settore. È il motore più
potente e versatile che la
Casa abbia mai prodotto
sino ad oggi per
applicazioni offroad.
Diamo i suoi numeri: il16
litri di Volvo eroga 585 kW
di potenza e 3.650 Nm di
coppia massima a 1.900
GAMMA OFFROAD
Volvo Penta persevera
nella ricerca e sviluppo
di soluzioni per
applicazioni construction.
giri/min. La coppia è
molto elevata sin dai
bassi regimi, grazie
ad una
sovralimentazione a
doppio stadio, che
assicura sempre
prestazioni di alto profilo.
Il D16 si basa su
tecnologie collaudate che
sono state sottoposte a
milioni di ore di test e
utilizzo nel mondo reale.
Le sue prestazioni
versatili, la risposta e la
combustione altamente
efficiente sono state
dimostrate in
applicazioni reali per
aiutare i clienti a ridurre il
consumo di carburante
fino al 10%, rispetto al
modello precedente. La
chiave di volta è il sistema
di post-trattamento
dei gas di scarico
SISTEMA EAST Oltre
a soddisfare le normative
Stage V, il nuovo motore
è conforme ai requisiti
MSHA, CANMET, Reg
120, Reg 96 e RoHS2.
EATS di ultima
generazione che permette
al D16 di utilizzare solo la
tecnologia di riduzione
catalitica selettiva,
eliminando sia il ricircolo
dei gas di scarico (EGR)
sia il filtro antiparticolato
diesel (DPF). La
tecnologia dual turbo e
l'efficiente sistema di
combustione aiutano
anche il motore a
raggiungere prestazioni
leader del settore ad alta
quota. Ad un'altitudine di
2.500 m, il D16 offre le
stesse prestazioni che
offre al livello del mare.
Questo pemette tra l’altro
di estendere l’intervallo di
manutenzione dell'olio da
500 a ben 1.000 ore
operative.
volvopenta.com
Industry-leading power density and a compact size
Volvo Penta’s D8 Stage II and IIIA/Tier 3 genset engine has been built with a high power-to-weight
ratio, giving it industry-leading power density and an extremely compact design for its power class.
It has been designed for quick, easy, and economical installation as well as ease of operation and
maintenance.
100% RELIABILITY
high tech solution make this compact smooth powerful engine for power generation. Hundreds of
thousands of testing hours to guarantee 100% reliability.
FUEL EFFICIENCY
The D8 features state-of-the-art, high-tech diesel fuel injection and charging systems with low internal
losses, contributing to excellent combustion, low fuel consumption, and an extremely attractive total
cost of ownership.
EASY SERVICE & MAINTENANCE
Easily accessible service and maintenance points contribute to the ease of service of the engine.
BASED ON PROVEN TECHNOLOGY
The new D8 industrial genset engine is based on mature technology concepts that have undergone
hundreds of thousands of testing hours and real-world use in a wide variety of applications across the
Volvo Group. Volvo Penta engineers have perfected the design and optimized the D8 for the power
generation segment, allowing customers to benefit from proven, reliable components.
LOW NOISE
This 8-liter power generation engine has been developed to produce smooth and vibration-free
operation with low noise levels. The lower noise emissions have been achieved by choosing more
sophisticated fuel injection technology and by adding a top-of-the-line Visco fan clutch. Noise
reductions of up to 2.5% – compared to previous products – have been measured.
TESTED TO THE MAXIMUM
To verify performance, reliability, and durability, the D8 was tested to the maximum – at temperatures
of -25ºC through to 60ºC of sweltering heat – in real-world field tests with customers. This extensive
testing ensures the engine functions with the required performance and reliability levels in all the
applications, climates, and environments Volvo Penta customers operate in.
For more information please visit: www.volvopenta.com
[46] ottobre 2022 Costruzioni

#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Macchine&Componenti
Elettriche
Una svolta
epocale
A Nenzing hanno trovato la ricetta giusta
per elettrificare e ora sformano modelli a gogò.
Al Bauma sei nuove macchine già acquistabili
Testi di Matthieu Colombo
Aottobre del 2019 abbiamo visto in azione nel piazzale
dello stabilimenti Liebherr di Nenzing, Austria, un
esemplare di preserie della perforatrice LB16 unplugged
100% elettrica. La macchina lavorava alla perfezione e
l’idea era di affidare diversi esemplari a noleggio ad una clientela
scelta per avere un riscontro sul campo. Sul numero di
novembre dedicammo la copertina alla prima Liebherr unplugged
ed un articolo intitolato “9 Tesla in cantiere”.
Da allora sono passati appena tre anni e il costruttore tedesco
presenta a Bauma ben 6 nuove macchine 100% elettriche
tra gru cingolate, palificatrici e perforatrici. Sono macchine
già in vendita: le palificatrici LRH 100.1 unplugged e
LRH 200 unplugged, le perforatrici LB 25 unplugged e LB 30
unplugged, quindi le gru cingolate LR 1130.1 unplugged e
LR 1160.1 unplugged. Segno che la LB 16 unplugged è piaciuta
molto in cantiere e che la formula zero emission sia
d’attualità per il Gruppo Liebherr. Apprezzate soprattutto in
contesti in cui la rumorisità può fare una grande differenza,
le Liebherr unplugged sono già oggi in azione in cantieri di
Londra, Parigi e Oslo.
Prestazioni identiche alle diesel
Le batterie vengono caricate utilizzando l'elettricità convenzionale
del cantiere. Durante il processo di ricarica, il funzionamento
può continuare come se nulla fosse. Per entrare in
modalità batteria, è sufficiente estrarre la spina, quindi rendere
la macchina: "unplugged". Che sia collegata o scollegata,
la potenza della macchina e la gamma di applicazioni
rimangono invariate.
Tutti e sei i nuovi modelli sono disponibili sia in versione diesel
che a batteria e presentano performance identiche.
La nuova LRH 200 unplugged
La LRH 200 è stata completamente rielaborata e colma il divario
tra le collaudate LRH 100 e LRH 600 nella serie delle palificatrici.
Il loro pacco batterie da 200 kWh assicura un’autonomia
di funzionamento di 4 o 5 ore in lavori di palificazione.
In opzione, la macchina può essere portata a 400 kWh per
100% ELETTRICHE
Le LR 1130.1
unplugged
e LR 1160.1
unplugged ampliano
la gamma di gru
cingolate
“compatte”
prodotte
a Nenzing.
8-10 ore di funzionamento. Oltre che per i lavori di palificazione,
l'attrezzatura può essere utilizzata per lavori di perforazione
con elica continua, attrezzatura a pieno spostamento
o martello a fondo foro, nonché per la miscelazione a umido.
Una coppia di 250 kNm fornisce la potenza necessaria.
Equipaggiata con il martello idraulico Liebherr H 6, la LRH
200 unplugged (o la versione diesel) può trivellare pali fino
a 24,5 metri di lunghezza e per 16 tonnellate di peso. Lo sbraccio
di 8,7 metri offre il vantaggio di non dover spostare continuamente
la macchina durante il lavoro.
Le perforatrici unplugged
I modelli da perforazione LB 25 e LB 30 sono ultra collaudati
in versione diesel. Le nuove versioni unplugged, alimentate
a batteria, sono identiche in termini di possibilità di applicazione,
peso o trasporto, ma hanno l'ulteriore vantaggio di
essere "a emissioni zero". Gli impianti di perforazione possono
essere utilizzati per tutte le applicazioni più comuni nel
campo dell'ingegneria civile speciale.
L’estensione opzionale dell’asse di perforazione consente
di utilizzare le macchine per diametri di foratura fino a 3,4 metri.
Oltre alla configurazione standard, entrambe le macchine
sono disponibili con un'altezza totale di 14,1 metri come
Low Head o di soli 7,7 metri come Ultra Low Head.
La nuove gru cingolate unplugged
Le nuove gru LR 1130.1 unplugged e LR 1160.1 unplugged
ampliano la gamma di gru cingolate “compatte” prodotte negli
stabilimenti Liebherr-Werk Nenzing.
L'azionamento elettroidraulico delle nuove gru garantisce in
cantiere le stesse prestazioni delle versioni diesel e in cabina
si ritrovano gli stessi comandi per consentire agli operatori
di passare da una versione all’altra come se nulla fosse.
Sul braccio principale può essere allestito un secondo traliccio
a volata variabile per incrementare sbraccio e versatilità.
La capacità della batteria è progettata per assicurare una autonomia
media in operazioni di sollevamento di 8 ore. La batteria
può essere ricaricata in sole 2,5-4,5 ore. Sono disponibili
a richiesta, delle batterie aggiuntive per aumentare
l’autonomia dal 20 al 60 %. Quando le macchine lavorano
in cantiere, il livello di pressione sonora di tre gru unplugged
al lavoro corrisponde a quello di una sola diesel equivalente.
QUELLA CHE
MANCAVA
La palificatrice
LRH 200 è stata
completamente
rielaborata
e colma
il divario tra
le collaudate
LRH 100
e LRH 600.
A sinistra,
la versione
100% elettrica.
[48] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [49]

Pale compatte
#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Supera se stessa
La Lince presenta il nuovo top di gamma
in versione gommata S86 e cinfolata T86.
Una potenza mai vista prima e, ciliegina
sulla torta, il Super Flow da 159 l/min
Tra le anteprime di
prodotto che
vedremo al Bauma
di Monaco di Baviera, ci
sono due nuove pale
gommate compatte
Bobcat. Al debutto i nuovi
modelli top di gamma
delle Serie R gommate e
cingolate, rispettivamente
S86 e T86 che vanno a
completare il
rinnovamento dell’offerta.
Con un motore più
potente, al pari
dell’idraulica, le Bobcat
S86 e T86 sono le pale
compatte più potenti mai
costruite dalla Lince.
Entrambe sono spinte dal
collaudato quattro cilindri
Bobcat turbo da 3,4 litri,
tarato a 78 kW erogati a
2.600 giri/min. Come per
tutte le pale della serie R,
il motore è montato in
linea e con trasmissione
diretta, per ottimizzare la
capacità di
raffreddamento dell’intera
driveline. Questa
caratteristica incrementa
l'affidabilità nelle
applicazioni ad alta
intensità quali l’utilizzo di
frese per asfalto e
applicazioni forestali.
La grande novità è
l’idraulica di nuova
generazione che
permette di scegliere tra
tre differenti portate. La
configurazione con
portata standard assicura
già 87 l/min per
applicazioni di carico e
trasporto, o per l'utilizzo
di accessori che
richiedono una portata
idraulica convenzionale.
È poi possibile scegliere
la classica opzione High
Flow, ma ora ottenuta
tramite la nuova pompa
EDC (Electronic
Displacement Control)
che eroga ben 138 l/min,
quindi l’esclusiva e
innovativa opzione Super
Flow che incrementa la
portata ausiliaria
massima fino a 159
l/min. Non servono altre
parole. In termini di
struttura i nuovi modelli
S86 e T86 inaugurano
una nuova cinematica
grazie a una nuova
geometria del gruppo di
lavoro migliora infatti la
capacità di sollevamento
su tutto l'arco d’azione del
braccio di sollevamento.
Grazie anche alle
prestazioni idrauliche
elevate e alle sezioni in
fusione dei bracci, le pale
offrono una capacità di
sollevamento più elevata
rispetto alle precedenti
top di gamma, anche alla
massima altezza del
perno benna.
bobcat.com
[50] ottobre 2022 Costruzioni

#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Macchine&Componenti
MMT
Doosan presenta al Bauma un ADT 4x4,
ispirato alla ricetta sudafricana. È molto più agile
di un rigido ed è produttivo anche quando piove
Testi di Matthieu Colombo
STESSO MUSO
Equipaggiato
con le stessa
trasmissione ZF
EP8-420 del
6x6, così come
dello stesso
Scania DC13
tarato a 380 kW,
il DA45-7 4x4
è un ADT a due
assali con ruote
posteriori
gemellate.
L’alternativa
al classico rigido
Bauma 2022 sarà l’occasione per Doosan di svelare diverse
anteprime mondiali. Tra le più interessanti ci sarà
senza dubbio un nuovo dumper articolato che completa
la gamma verso l’alto, offrendo un’alternativa all’omonima
versione 6X6 già in commercio. Trattore e cabina del
nuovo ADT 4x4 sono gli stessi del modello 6x6, ma al posteriore
è tutto nuovo.
Telaio posteriore, assale con ruote gemellate, cassone e cinematica
di ribaltamento sono di nuova progettazione.
Equipaggiato con le stessa trasmissione ZF EP8-420 del modello
6x6, così come con lo stesso motore Scania DC13 tarato
a 380 kW di potenza, il DA45-7 4x4 è un ADT a due assali
con ruote posteriori gemellate e sezione del cassone
simile a quella degli RDT classe 40 tonnellate.
Questa nuova versione nasce per competere direttamente
con i dumper a telaio rigido (RDT) di classe 40 tonnellate, andando
così a ottimizzare l’offerta Doosan per la movimentazione
e il trasporto di rocce e inerti fuori strada.
I rigidi nel mirino
Questa nuova versione nasce per competere direttamente
con i dumper a telaio rigido (RDT) di classe 40 tonnellate, andando
così a ottimizzare l’offerta Doosan per la movimentazione
e il trasporto di rocce e inerti fuori strada. Il DA45-7
4x4 è più stretto degli RDT concorrenti (largo meno di 4 m),
offre ovviamente un raggio di sterzata inferiore rispetto ai
rigidi della stessa categoria e affronta pendenze più ripide.
Il raggio di sterzata inferiore e la configurazione del cassone
ribaltabile, più adatto al trasporto di rocce piatte e pesanti,
sono un valore aggiunto nei cantieri infrastrutturali più complessi
e in quelle in ambito minerario. Questi sono mercati in
crescita per gli ADT e includono progetti minerari pionieristici
e a breve termine e operazioni di coltivazione cave o sfruttamento
miniere affidate a terzisti per contratto, come avviene
nell’Africa meridionale, Regno Unito e Australia.
Altri grandi utilizzatori degli ADT sono le imprese coinvolte in
lavori di costruzione e di sbancamento per strade, dighe, aeroporti,
discariche e progetti di valorizzazione immobiliare.
L'insieme di questi settori rende il mercato degli ADT ampio
e diversificato, garantendo un’ampia base di clienti. Il nuovo
ADT 4x4 DA45-7 è stato sviluppato nello stabilimento Doosan
ADT di Elnesvågen (ex Moxy), nei pressi di Molde, in Norvegia.
Anche durante la stagione delle pioggie
"A guidare lo sviluppo progettuale del DA45-7 4x4 – spiega il
product manager degli ADT Doosan, Beka Nemstsveridze -
sono state le esigenze dei clienti. Il nostro mezzo nasce per
soddisfare le richieste del mercato globale ed è forte di caratteristiche
uniche, quindi di e vantaggi concreti”.
“Per esempio, con una macchina come questa è possibile
prolungare il periodo di attività delle miniere che solitamente,
ad alcune latitudini, si fermano durante la stagione delle
piogge. Con prestazioni superiori sulle strade più dissestate,
sulle superfici più lisce e sui terreni più ripidi, il nuovo articolato
4x4 punta a sfidare gli RDT da 40 tonnellate presentandosi
come una macchina capace di offrire molto di più rispetto
ai dumper a telaio rigido tradizionali".
[52] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [53]

MMT
24 – 30 OTTOBRE 2022
MONACO, GERMANIA
AREA ESTERNA STAND
FM 714/1
AL BAUMA ANCHE IL DX225LC-7X
Rispetto al precedente modello DX225LC-5,
la nuova idraulica FEH offre un risparmio
di consumo di carburante che arriva all’8%,
a cui si somma il 7% di risparmio assicurato
dal sistema VBO D ECOPOWER.
Il primo escavatore "Smart" di Doosan
Sono queste le parole con cui la Casa coreana ha lanciato il
nuovo escavatore cingolato DX225LC-7X,una macchina progettata
per rendere ancora più efficiente e veloce il lavoro grazie
a una serie di innovazione integrate alla macchina in produzione.
Stiamo ovviamente parlando di sistemi di aiuto allo
scavo 2D e di controllo semi autonomo della macchina grazie
alla tecnologia laser. A questo si aggiunge una rivoluzione
come la nuova idraulica
FEH, Full Electric Hydraulic che
permette di gestire by wire ogni
spola del distribitore e ogni piatto
pompa. Parte dell’allestimento
di serie anche l’impostazione
muro virtuale E-Fence e il sistema
di pesatura integrato.
La rivoluzione FEH
La tecnologia FEH (Full Electric
Hydraulic) non è altro che un controllo
dei movimenti delle spole del
distributore tramite una linea elettrica
che funge da linea di pilotaggio
al posto dei classici servocomandi a
pressione idraulica. Nel sistema FEH,
i comandi vengono inviati al distributore
sotto forma di segnali elettrici e sono quindi
elaborati in modo più rapido e preciso eliminando le tubazioni
dei servocomandi tradizionali, con un risparmio di
[54] ottobre 2022 Costruzioni
carburante importante e soprattutto permettendo un’infinità
di funzioni automatiche di blocco/sicurezza e ausili allo
scavo impossibili con dei comandi tradizionali. A questo si
aggiunge la tecnologia Virtual Bleed Off (VBO), un sistema
brevettato che legge continuamente i carichi di pressione
che arrivano al distributore per ogni spola e dialoga elettronicamente
in tempo reale con le pompe per regolare la mandata
con la sola quantità di olio che serve. L’integrazione delle
tecnologie VBO e FEH porta ad un risparmio di
carburante notevole (15% circa) e permette
una controllabilità dei movimenti
simultanei eccellente.
MRC SERIE - Costruzioni-10/22 - Crediti foto: Mecalac - Sémaphore - Documento non vincolante
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#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Macchine&Componenti
Driveline
La trasmissione
si elettrifica
ZF lancia le nuove soluzioni eTRAC, con un occhio
alla questione energetica e alle nuove alimentazioni.
E presenta - con Liebherr - la TraXon
DynamicPerform, che unisce maggiore resistenza
all’usura e comfort nell’utilizzo su strada
Se il periodo appena trascorso è stato caratterizzato soprattutto
da una spinta verso l’innovazione digitale,
in particolare in Italia grazie gli incentivi di Industria 4.0,
la rivoluzione alle porte e verso cui ormai tutti guardano come
alla “next big thing” di ogni settore è quella della sostenibilità.
Ambientale, ma anche energetica, per motivi sia ideali che
decisamente prosaici. ZF sbarca al Bauma 2022 decidendo
di puntare forte sui propri sistemi di trasmissione “a prova di
futuro”, dove per “futuro” si intende domani, anzi oggi: soluzioni
nel campo dell’elettrificazione e dei carburanti alternativi,
sistemi di trasmissione più efficienti, minori emissioni,
maggiore produttività, più sicurezza nei cantieri.
Ampia gamma di applicazioni
Nel dettaglio, l’azionamento elettrico eTRAC compete alla
pari con le trasmissioni tradizionali, combinandole con i
vantaggi dell’elettrico. Si caratterizza per un design modulare
che consente l’applicazione a diverse applicazioni
del veicolo, in una nuova gamma di azionamenti
elettrici, ovviamente con tutti i vantaggi di
questo tipo di alimentazione: zero emissioni e
ZF introduce
eTRAC, prima
gamma - da 48,
96 e 650 V - per
l’applicazione
su macchine
movimento
terra e veicoli
compatti.
Testi di Paolo Cosseddu
bassa rumorosità, e uno spazio richiesto dall’installazione
particolarmente compatto.
Si tratta delle prime soluzioni per la mobilità elettrica a
entrare nel mercato delle macchine movimento terra, e in
veicoli compatti quali dumper da cantiere, caricatori e sollevatori
telescopici, impiegati in particolare nelle aree ur-
bane dove più stringenti sono le regole sulle emissioni, con
una gamma da 48, 96 e 650 volt.
ZF non solo fornisce la trazione elettrica, ma anche la combinazione
di assali frontale e posteriore, inverter ed Electric
Drive Control Unit (eDCU), capace di raggiungere uguali potenza
e prestazioni (trazione e velocità) delle trasmissioni
convenzionali.
Un esempio di applicazione? Sugli escavatori mobili, trasmissione
powershift a due velocità, motore elettrico e
inverter, scalabile fino a una potenza di 80 kW: tre classi
di potenza disponibili del sistema di azionamento
elettrico centralizzato eCD50,
eCD70 ed eCD90, che coprono dimensioni
e applicazioni diverse. Gli azionamenti
centralizzati sono adattabili ad
applicazioni specifiche, ad esempio
terre o forestali, e la ePTO per
l’azionamento dell’impianto idraulico
di lavoro. Se poi si sale di dimensione,
ecco la serie eTRAC
eCD110-210, composta da una trasmissione
powershift elettromeccanica
e un motore elettrico per la trazione,
pensata per le pale gommate di
medie dimensioni, il tutto completato dall’unità
di controllo dell’azionamento elettrico
per le prestazioni complessive del sistema
e la gestione della potenza. la tensione di esercizio è
di 650 V, con una scalabilità fino a 120 kW di potenza continua
(da 30 a 70 kW per l’ePTO).
Si tratta di soluzioni adottabili in diverse applicazioni dei veicoli,
azionabili indipendentemente dal suo tipo di alimentazione,
e sia sui mezzi a batteria che a quelli a celle di combustibile,
che rivestiranno un ruolo molto importante nel
futuro dei macchinari per l’edilizia: se la strada intrapresa è
quella della decarbonizzazione e del progressivo superamento
delle fonti fossili tradizionali, a seconda del tipo di lavoro
richiesto e delle dimensioni della macchina, possono
Trazione elettrica,
in combinazione
con gli assali
anteriore
e posteriore,
inverter
ed Electric Drive
Control Unit
(eDCU),
raggiungono
uguali potenza
e prestazioni
delle trasmissioni
convenzionali.
essere al momento più adatte le alimentazioni
a batteria, nel caso di veicoli piccoli e medi, o a
combustibile alternativo per quelli più grandi impegnati
in compiti più gravosi. In prospettiva, secondo la Casa,
“Nonostante tutte le diverse fonti di alimentazione introdotte
di recente sul mercato, che si tratti di idrogeno, eFuel o, ad
esempio, biodiesel, le trasmissioni convenzionali con powershift
e power split rimarranno la spina dorsale dell'architettura
del sistema del veicolo.
Indipendentemente dalla fonte di alimentazione, dal diesel
convenzionale, dai combustibili alternativi o dall'elettrificazione”.
“Considerando le richieste di sostenibilità, con la
tecnologia idrodinamica ZF Ergopower sono già possibili
risparmi di carburante fino al 15%. Per soddisfare le crescenti
richieste di riduzione del consumo di carburante e
maggiore produttività, ZF ha introdotto sul mercato la tec-
[56] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [57]

Driveline
MOTORE YANMAR?
ORA LA GARANZIA DURA 5 ANNI!
nologia CVT completamente ripartita di potenza cPOWER.
Ciò comporta un risparmio di carburante fino al 25% rispetto
agli azionamenti Ergopower standard. Se cPOWER
è abbinato al pacchetto ZF Efficiency, il risparmio di carburante
aumenta di un altro 5%”.
Nuova trasmissione al debutto
Le nuove soluzioni “elettrificate” non sono però l’unica sorpresa
che ZF porta al Bauma, avendo nel frattempo anche
avviato la produzione in serie delle nuove trasmissioni
TraXon DynamicPerform: il suo debutto su una macchina
operativa sarà proprio questo autunno, su una gru mobile
a cinque assi Liebherr LTM 1110-5.2. La linea è attiva sin
dallo scorso aprile, e il clou è rappresentato secondo il costruttore
da un nuovo elemento di lancio la cui frizione multidisco
è raffreddata da un circuito dell'olio, grazie al quale
gru mobili, veicoli speciali e applicazioni speciali fino a
3.000 Nm si avvieranno e manovreranno quasi senza usura
senza surriscaldarsi. Da allora, è seguita una fase di lunghi
e intensi test, che hanno soddisfatto Liebherr e stupito
per prestazioni e robustezza.
“Rispetto al prototipo - dichiara Ralf Boss, a capo della linea
di prodotti per i sistemi per veicoli speciali presso ZF
- la versione di produzione in serie TraXon DynamicPerform
ha fatto ancora una volta un salto di qualità in termini di
prestazioni e affidabilità. Inoltre, l'intero processo di sviluppo
è un'altra testimonianza della nostra perfetta collaborazione
con Liebherr. Con l'imminente domanda di produzione
in serie presso Liebherr, il nostro nuovo elemento
di lancio dimostrerà di funzionare in modo affidabile e superbo
anche nelle condizioni più difficili”.
[58] ottobre 2022 Costruzioni
Con TraXon DynamicPerform debutta
una frizione multidisco a bagno d’olio, meno soggetta
a usura anche in condizioni d’estremo attrito, ma molto più
agevole da usare per l’operatore.
La sfida, in fase di progettazione e realizzazione, è stata
quella di trovare l’equilibrio ottimale buone prestazioni, consumo
di carburante contenuto, peso e facilità d'uso. In certi
casi l’avviamento e le manovre possono rivelarsi particolarmente
impegnativi: l'aumento del carico di attrito può
usurare la guarnizione della frizione e surriscaldare la frizione,
cosa che comporta spiacevoli tempi di fermo macchina
e una conseguente levitazione dei costi di manutenzione.
Le solite soluzioni per veicoli pesanti con un peso
di 60 t o più, come i convertitori di coppia, sono troppo pesanti
per questi particolari casi d'uso, non sono convenienti
o occupano troppo spazio di installazione prezioso: la frizione
di avviamento a bagno d’olio DynamicPerform risolve
questo problema, poiché la potenza del motore viene
trasferita - su mezzi con un peso fino a 60 t, coppia di 3.000
Nm e cinque assi - attraverso i dischi integrati nel modulo
e raffreddati dall’olio.
Risultato, la frizione non tende a surriscaldarsi, le manovre
più impegnative non comportano più la possibilità di usure
anche se caratterizzate da altissimo attrito. Insomma,
la vita della trasmissione stessa ne risulta allungata, si evitano
dei potenziali fermo macchina e si minimizzano i costi
di manutenzione. Il che, in soldoni, si traduce in partenze
in salita più comode, più maneggevolezza, e nel
complesso un lavoro molto più facile per l’operatore, non
solo sulle gru mobili, ma anche su autocarri da cantiere o
con cassone ribaltabile e su altre applicazioni ancora.
Anche a freddo, letteralmente, visto che con il perfezionamento
del rilevamento di temperatura del disco si è potuto
verificare che DynamicPerform funziona bene anche
con climi molto rigidi.
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#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
BAUMA MONACO
OCT 24-30, 2022
HALL C5, STAND 325
MMT
Così grande,
così compatto
ECOMONDO
NOV 8-11, 2022
HALL A5-C5, STAND 020
Trasportabilissimo, il nuovo escavatore
Hidromek MK 520 LC HD debutta al Bauma,
insieme alle altre novità della Casa turca
Il principale stabilimento Hidromek, situato in Turchia;
in basso a destra, la più importante novità presentata dal
costruttore al Bauma, l’MK 520 LC HD, erede al confronto con
il fratello minore, l’escavatore modello MK500 (a sinistra).
Alessandro vide
“Equando
l'ampiezza dei
suoi domini pianse,
perché non c'erano più
mondi da conquistare”: la
citazione è da Trappola
di cristallo, che il perfido
Hans Gruber - Alan
Rickman attribuisce ad
Alessandro Magno ma
che potrebbe applicarsi
anche a Hidromek, il
costruttore turco che
sbarca al Bauma forte di
una presenza
internazionale diffusa in
tutta l’Asia, l’Europa,
l’Australia, e parte di
Africa, America Centrale
e Latina: 100 Paesi, sei
continenti, tre centrali
operative piazzate
strategicamente agli
angoli del globo e 250
punti dedicati a vendita e
post-vendita, in oltre 80
nazioni. E se non ci sono
“più mondi da
conquistare”, poco ci
manca.
Anche per questo
l’occasione
dell’appuntamento
fieristico internazionale è
propizio per presentare le
ultime novità in fatto di
gamma, e in particolare
l’MK 520 LC HD, erede
del 500, che al debutto è
già l’escavatore più
grande della Casa, con
un vantaggio di gran
pregio, la trasportabilità
anche su mezzi con uno
chassis ridotto:
l’ampiezza della
macchina può infatti
essere
sostanziosamente
ripiegata come un
Tesseract, in modo tale
da poter essere spedita
dove serve senza
bisogno di accedere a
speciali permessi su
strada, un bel vantaggio
sia in termini di tempo
che di costi.
Altra “bestiolina” - 7
tonnellate - l’HMK 70 W
amplia invece la gamma
di escavatori gommati,
pensato sia per le aree
urbane che per l’off-road,
mentre all’estremo
opposto della gamma
l’HMK 85 SR è il nuovo
escavatore cingolato a
corto raggio, utile dove lo
spazio di manovra è
molto ridotto, dotato di
tre diversi accessori,
“piccolo” ma potente
anche nel corto raggio.
hidromek.com.tr
[60] ottobre 2022 Costruzioni

Macchine&Componenti
Tecnologia 3D
Avanguardia
siciliana
L’azienda catanese Ecoin rinnova la fiducia
a Topcon e alle sue più recenti innovazioni
tecnologiche e installa un sistema 3D MC-Max
su un dozer di ultima generazione
Testi di Fabrizio Parati
Il sistema per dozer 3D-MC Max di Topcon permette
di integrarsi direttamente all’architettura CAT Next Gen,
fornendo l’operatore di tutti i vantaggi e i benefici
di un sistema 3D GNSS: velocità, maggiore precisione
e più elevata produzione. Nell’immagine sotto sono
evidenziate le componenti del sistema installato sul nuovo
D5 Next Gen di proprietà dell’azienda Ecoin di Catania.
Per trovare le coordinate culturali di un modo avanguardistico
di fare azienda bisogna risalire, nel caso
della Ecoin, di Catania, a ben oltre un decennio fa, cioè
a quando il titolare, il signor Gaetano Caruso, a partire dal
2008 ha iniziato a dotarsi di strumentazione topografica per
la gestione dei propri cantieri. La lungimiranza di Caruso si
è tradotta nell’investimento per l’acquisizione di sistemi 3D
machine control installati su due dozer. Successivamente,
ha sviluppato e migliorato la parte di topografia con nuove
soluzioni hardware e software. Questi sono stati i primi passi
di una storia che, con una progressione di tappe, ha condotto
la Ecoin a segnare primati italiani e europei. Nel 2020,
infatti, oltre ad avere automatizzato un’altra macchina
Caterpillar, ha fatto quello che pochi in Europa fanno: installare
un sistema automatico Millimeter GPS Topcon, con
guida e impostazione della quota automatiche, su una
Slipform Paver Wirtgen, una finitrice per calcestruzzo a casseforme
scorrevoli per la stesa, per l’appunto, del calcestruzzo
con uno spessore di 20, 30 o 40 centimetri
e con un banco da 11 metri.
Ha automatizzato sia l’automatismo
dell’altezza del banco sia la
guida della macchina. Siamo ad
oggi: l’attualità del processo di innovazione
di Ecoin parla ancora il
linguaggio di Topcon.
Nel parco mezzi dell’azienda siciliana
è approdato un nuovo dozer Cat
D5 Next Generation. Agile e rapido,
il Caterpillar D5, successore del rinomato
modello D6N, offre potenza
e precisione per le attività di spianatura
e livellamento; soprattutto, è
perfettamente compatibile con la
strumentazione Topcon.
L’installazione del machine control, in questo caso, è molto
semplice, perché il sistema Topcon può comunicare direttamente
con il protocollo di Caterpillar. Cosa che non accadeva
sulle macchine Caterpillar di qualche anno fa (su di esse
si doveva ricorrere all’installazione di una centralina aggiuntiva).
Sul dozer Cat D5 Next, invece, è sufficiente installare
un’antenna, il display e la centralina per comunicare direttamente
con il sistema Caterpillar. Topcon ha, pertanto, fornito
e installato il nuovo sistema di machine control per dozer
Topcon MC-Max sul nuovo dozer Caterpillar D5 Next Gen
di Ecoin.
Prima di analizzare i plurimi vantaggi offerti dal sistema
Topcon MC-Max, è bene ricorrere, per avere una precisa
chiave di lettura di un’esperienza di collaborazione di successo
tra Topocon ed Ecoin, alle precise considerazioni
dell’Ing. Cristiano Volz, Sales Manager Construction Topcon
Positioning Italy: «C’è una grande partnership con il signor
Caruso di Ecoin, per quanto riguarda l’automazione dei
[62] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [63]

Tecnologia 3D
La recente installazione del sistema 3D MC-Max sul
dozer CAT D5 Next Generation conferma la solida
partnership Ecoin-Topcon, già iniziata con l’automazione
del dozer modello D6N e proseguita con il collaudato
sistema Topcon Dual Millimeter GPS installato sulla
slipform Wirtgen.
mezzi sul movimento terra. Lui ha scelto di lavorare con
noi in maniera continuativa. Siamo arrivati anche a semplificare
la gestione di macchine e attività complesse. E
adesso ci ha dato ulteriore fiducia per quanto riguarda il
nuovo dozer Cat D5. Con Ecoin abbiamo un rapporto pluridecennale.
Il titolare ha sempre saputo contornarsi di persone
valide e di tecnici capaci. E i tecnici hanno sempre ricambiato
la fiducia data loro. In sostanza, il signor Caruso
ha l’innegabile capacità di vedere oltre gli schemi che caratterizzano
l’attività di molti imprenditori. E questo è un
beneficio sia per Topcon sia, ovviamente, per la stessa
Ecoin».
I vantaggi dell’MC-Max
A descriverceli è Mario Fucile, Area Manager Centro Sud
Italia, per Topcon Positioning Italy: «Il Sistema MC-Max accelera
di gran lunga la produzione dei sistemi di movimento
terra, infatti il sistema è dotato di tre sensori IMU TS-i4 che
installati, rispettivamente, nella lama, arcone e corpo macchina
mandano un messaggio istantaneo e corretto al controller
MC-X3, il quale gestisce, insieme alla piattaforma
CAT, le informazioni della posizione della macchina e del
progetto inserito all’interno del software 3D-MC installato
nel monitor GX-55 in cabina. L’operatore ha una visuale libera
da eventuali pali sulla lama e una risposta più veloce
della stessa.
Inoltre, con il nuovo sistema 3D-MC ha la possibilità di interfacciarsi
in tempo reale con il progetto e interagire in
maniera semplice ed intuitiva, ed ha anche la possibilità di
creare l’as-built della lavorazione e, in giornata, inviare i dati
tramite la piattaforma Sitelink 3D». Detto in altri termini: il
GAETANO CARUSO,
TITOLARE ECOIN
La nostra società è un’impresa
generale di costruzioni.
Nasce, nel 1995 a Catania, dall’iniziativa
mia e di mio fratello
Ema nuele. Non siamo figli d’arte.
Abbiamo iniziato facendo
lavori pubblici, mentre ora ci occupiamo
solo di edilizia privata.
Il cuore della nostra attività
sono le grandi opere, le
infrastrutture e la realizzazione
di magazzini, piazzali e parcheggi
di qualsiasi dimensione. Siamo impegnati
anche nella produzione e commercializzazione di
calcestruzzo preconfezionato: gestiamo due impianti
di produzione. Grazie ad un ampio e variegato
parco mezzi di proprietà siamo in grado di eseguire
ogni tipo di intervento: sbancamenti, bonifica
terreni, scavi a sezione, costituzione di rilevati.
L’azienda, che ha 250 dipendenti, tra le altre, si occupa
anche dell’attività mineraria. Gestiamo tre cave.
Una, di materiale vulcanico, che si trova a Belpasso
(CT). Una cava di sabbia e una di calcare.
Con Topcon abbiamo un rapporto da quasi quindici
anni. Oltre al dozer Caterpillar D5 abbiamo
equipaggiato con sistemi Topcon anche un nuovo
D5 NextGen, un D6, un D7 e anche due macchine
stradali della Wirtgen.
vantaggio offerto da questo sistema è quello di permettere
agli operatori di eseguire in automatico delle superfici
3D. L’operatore si ritrova con la soluzione on board e va
ad eseguire automaticamente il lavoro. Il tutto è visualizzabile
da remoto dai tecnici della Ecoin, perché – come abbiamo
detto sopra - Ecoin è dotata della piattaforma Sitelink
per la comunicazione bidirezionale. In tal modo, gli operatori,
sostanzialmente, diventano il braccio allungato del reparto
tecnico aziendale, che non ha bisogno di essere presente
in sito, ma può tranquillamente gestire il cantiere
anche da remoto.
[64] ottobre 2022 Costruzioni

Miniere urbane
Urban metal mining
Alla Sapienza di Roma è stata allestita
una mostra fotografica dedicata agli scarti
metallici per valorizzare l’attività di recupero
degli scarti dalle miniere urbane
Documentare la
trasformazione
degli scarti
metallici negli impianti
industriali del riciclo con
immagini e contributi
multimediali.
Questo, grazie alla
mostra “Urban metal
alternativa sostenibile
allo sfruttamento delle
materie prime estratte
dai giacimenti minerari.
“Le installazioni sono
dedicate alle diverse
categorie di rifiuti
prodotti nell’urban mining
– ha spiegato la prof.ssa
rifiuti urbani con le filiere
di raccolta differenziata.
Ci sono stati anche
allestimenti multimediali
e interattivi così che il
visitatore potesse sentirsi
direttamente coinvolto
con video e installazioni
virtuali.
La mostra è stata
organizzata dal Museo di
Arte e Giacimenti
minerari in
collaborazione con il
gruppo Fiori (primario
Giornata Nazionale delle
Miniere. Poi installata in
modo permanente
presso il nuovo Museo
dell’Urban Mining nella
sede universitaria di
Latina”. Il messaggio che
si vuole diffondere è
chiaro, ovvero far capire
che i rifiuti sono preziose
risorse da valorizzare,
come alternativa
In occasione della
XIV Giornata Nazionale delle
Miniere, si è tenuta la mostra
fotografica "URBAN METAL
MINING - Visioni industriali
dell'economia circolare".
AFIDABILITÀMADEINITALY
mining – visioni
industriali dell’economia
circolare” organizzata e
curata dall’Università La
Sapienza di Roma
attraverso una rassegna
fotografica. L’obiettivo è
divulgare la cultura del
riciclo dei rottami come
Serranti direttrice del
Museo di Arte e
Giacimenti Minerari– tra
cui gli scarti da
apparecchiature
elettriche ed elettroniche,
veicoli fuori uso, scarti da
costruzione e
demolizione, ma anche
operatore nel settore del
recupero di metalli),
patrocinata dalla RUS
Risorse e Rifiuti e
allestita all’interno del
Museo dell’Arte classica.
è stata inaugurata lo
scorso 28 maggio, in
occasione della XIV
sostenibile allo
sfruttamento delle
risorse naturali non
rinnovabili, sia sul piano
economico sia su quello
ambientale. Quale
ambiente migliore se non
l’università?
www.uniroma1.it
OTTOBRE24-30,2022,MONACO
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[66] ottobre 2022 Costruzioni
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Demolizione&Riciclaggio
Pale gommate
L’Officina dell’Ambiente suona le note dell’economia
circolare e della sostenibilità da oltre 20 anni,
producendo Matrix, un aggregato artificiale ottenuto
valorizzando le scorie da incenerimento rifiuti solidi
urbani. A dar manforte operativa, la prima pala
gommata Hitachi ZW310-7 Stage V italiana
“HAND”
of waste
Testi e foto di Matthieu Colombo
Facile parlare, oggi, di progetti sostenibili e di economia
circolare. Persino i mercati finanziari valutano
le realtà su cui investire anche in base al loro rating
ESG (Environmental Social Governance) che evidenzia
la capacità delle stesse di calibrare e gestire il proprio impatto
in termini ambientali, sociali e di governance.
Bene, Officina dell’Ambiente è nata nel 2001 con l’idea del
recupero totale e circolare delle ceneri pesanti e scorie
da termovalorizzatori di rifiuti solidi urbani (RSU).
Oggi l’azienda di Genova, con impianti di valorizzazione
autorizzati per trattare 250.000 t/anno di scorie sia a
Lomello (PV), sia a Conselice (RA) si trova ad anticipare
una richiesta di mercato e una normativa specifica in
diversi settori. Detto in altri termini, il potenziale produt-
tivo dell’Officina dell’Ambiente è quasi la metà del volume
di scorie di questo tipo prodotte in Italia in un anno
(da rapporto Ispra 1.200.000 t/anno).
End of waste e processo sostenibile
Il prodotto di punta ottenuto valorizzando le scorie da incenerimento
rifiuti solidi urbani da Officina dell’Ambiente,
è un inerte artificiale battezzato Matrix e disponibile in
differenti granulometrie per integrare i mix design per la
produzione, ad esempio, di calcestruzzi UNI EN 12620, conglomerati
bituminosi UNI EN 13043, misti cementati UNI
EN 13242 e malte UNI EN 13139.
In base alle esigenze della committente, l’Officina dell’Am -
biente suggerisce l’integrazione dei prodotti della famiglia
Matrix in percentuali che variano dal 10 fino al 25% del prodotto
finito. I prodotti Sand Matrix sono disponibili in granulometria
0-2 mm, 0-4 mm e 2-4 mm, l’AgMatrix in 2-10 mm,
mentre il Matrix in 4-12 mm.
Del materiale in ingresso il 100% viene recuperato: 85% è la
componente inerte ottenuta, lavorata e commercializzata,
[68] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [69]

Demolizione&Riciclaggio
Pale gommate
ATTENZIONE A 360°
Le macchine in azione
all’impianto di Lomello sono
equipaggiare di filtri
supplementari per tutelare
gli operatori da polveri sottili.
Officina del valore aggiunto
La qualità dei prodotti della gamma Matrix, la sostenibilità ambientale
del loro impiego e la completa tracciabilità della filiera
sono i fondamenti dell’attività di Officina dell’Ambiente. Dal 2001
l’azienda ha affinato tecnologie e processi che permettono di valorizzare
le scorie da incenerimento di rifiuti solidi urbani, recuperando
la totalità della componente mineralogia e metallica. I
prodotti Matrix sono conformi ai requisiti del Green Public
Procurement (GPP) e ai “Criteri Ambientali Minimi (CAM)”definiti
dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del
Mare, e sono stati i primi in Europa ad ottenere la prestigiosa qualifica
Environmental Product Declaration (EPD®), validata da
Bureau Veritas e riconosciuta da Environdec. Grazie alla valutazione
LCA, Officina dell’Ambiente mette nero su bianco la propria
footprint per consentire a imprese e produttori di materiali la validazione
ambientale delle loro attività perseguendo una strategia
evoluta di green positioning. Più informazioni su: matrixoda.it
MOLTO
SILENZIOSA
Lavorando
su piazzale,
la ZW310-7
stupisce per
silenziosità
e fluidità
operativa.
12% la parte di metalli ferrosi e non ferrosi acquistata da clienti
esteri e 3% inviati a recupero come rifiuto. I prodotti Matrix
sono sostenibili sia perché rispetto alle sabbie naturali la loro
produzione è molto più pulita e riduce drasticamente le emissioni
di CO 2 riconducibili al processo si lavorazione, sia perché
lo stesso processo di lavorazione è ideato in ottica circolare
grazie all’alimentazione ad energia elettrica in parte
ottenuta dai pannelli solari installati sopra la copertura dell’impianto
e alle acque di processo che vengono recuperate
e riutilizzate.
Scelta affidabile ad emissioni contenute
Costruzioni ha incontrato la squadra operativa dell’Officina
dell’Ambiente a Lomello, dove è stato appena rivampato
l’impianto di trattamento e selezione delle scorie da valorizzare
ed è stata introdotta nel sistema produttivo integrato
una nuova pala gommata Hitachi ZW310-7 motorizzata
Stage V e fornita dalla Filiale Scai di Milano con
un pacchetto di manutenzione programmata da 5 anni o
10.000 ore.
Le scorie in ingresso e di conseguenza il materiale prodotto
dall’impianto hanno una marcata componente silicea
che lo rende particolarmente abrasivo ed usurante.
La ZW310-7 in azione a Lomello non farà quindi un
classico lavoro da piazzale ma dovrà dare prova di tenacia
e delle sue qualità costruttive. Al riguardo l’Officina
dell’Ambiente ha già sperimentato il binomio Scai-Hitachi
con una ZW310-6, prima noleggiata e poi entrata in ser-
Sopra, da sinistra l’ing Giuseppe Strada direttore generale dell’Officina
dell’Ambiente, Moreno Martelli plant manager dell’impanto di Lomello (PV)
e Ricardo Petri, product manager di Officina dell’Ambiente.
A destra, Paolo Miracca area manager della Filiale Scai di Assago (MI).
[70] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [71]

Pale gommate
CONFORTEVOLE L’operatore Gianluca degli Stefani,
apprezza molto lo sterzo joystick della ZW310-7 che ne
eleva di molto il comfort. A fine giornata è più riposato.
vizio a tempo pieno nell’impianto di Conselice (RA). A
convincere l’azienda sono state diverse variabili tra cui il
rapporto tra qualità e prezzo della pala gommata, le prestazioni
sul campo già collaudate a Conselice con la Serie
6, ma a fronte di consumi inferiori e l’assistenza tempestiva
assicurata da Scai.
Allunga il passo e che coppia!
La nuova Hitachi ZW310-7 non è una Serie 6 evoluta a
Stage V con una nuova livrea, ma molto di più. Il costruttore
giapponese ha rivisto integralmente la macchina per
incrementare stabilità, cinematica e prestazioni, elevare il
comfort e la sicurezza dell’operatore, quindi garantire emissioni
inferiori a pari produttività. Il passo della macchina
è stato allungato di 900 mm avvicinandosi a macchine con
una maggiore cubatura della benna standard (4,5 o 5 m 3 ).
Il motore L9 è di nuova generazione e se introduce, in
aggiunta all’Scr, un filtro Dpf allo scarico è anche vero che
elimina il ricircolo dei gas di scarico incrementando l’efficienza
e riducendo i consumi di carburante. In termini di
potenza del 6 cilindri da 8,9 litri, la taratura è simile a quella
della serie 6 e si attesta a circa 226 kW a 1.700 giri/min.
A far la differenza è però la coppia massima cresciuta del
13% (ben 1.636 Nm) e raggiunta a un regime di soli 1.100
giri/min rispetto ai precedenti 1.400 giri/min. Confermate
ovviamente la trasmissione powershift con lock-up di serie
e la forza di trazione superiore del 35% rispetto alla
Serie 5.
Infine c’è la cabina aggiornata con una intuitiva pulsantiera
posizionata sul montante destro come la concorrenza
e, sopra di lei, un bel monitor lcd a colori controllabile
tramite un nuovo selettore rotativo sulla consolle
destra, azionabile tenendo la schiena dritta, appoggiata
allo schienale del sedile pneumatico Grammer. Lo stesso
discorso vale per lo sterzo joystick che riduce l’affaticamento
dell’operatore. Confermata la silenziosità interna
con una pressione acustica di soli 69 dB(A), così come
quella esterna che ci ha sorpreso in positivo per l’equilibrio
delle frequenze acustiche e la costanza del regime
motore.
AGILE
EFFICIENTE
INARRESTABILE
NUOVO TRASPORTATORE CINGOLATO
Motore Turbo Diesel Common Rail da 86 kW - Carico utile 5000 kg - Cabina chiusa con A/C
TC550d
[72] ottobre 2022 Costruzioni
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Demolizione&Riciclaggio
Miniere urbane
ACCIAIO GREEN
Forgia di acciaio
verde: il forno
è stato alimentato
con una miscela
ad idrogeno e gas
naturale.
(Copyright RINA)
NUOVA CORSA
ALL’ORO
Materie prime i cui giacimenti non sono infiniti,
mentre cresce la richiesta per realizzare nuovi
prodotti. Esiste però una fonte potenziale a cui
attingere per queste risorse: sono gli oggetti
che li contengono e che hanno terminato il loro ciclo
di utilizzo. E si parla di urban mining… di Federica Lugaresi
Recuperare materiali direttamente dai prodotti di
scarto, allunga la vita (anche) delle risorse minerarie
riducendone l’estrazione. Le pratiche non sono
proprio ad impatto zero, ma il recupero dei materiali sembra
risultare più sostenibile dell’estrazione mineraria. Va
da sé che ogni paese che consuma ha, teoricamente, accesso
a questa riserva. Ce ne spiega i principali aspetti
Leonardo Brunori, Vice Presidente Settore Beni e Servizi
di Assorisorse.
Ing. Brunori quali sono le necessità dell’Urban
Mining?
Partiamo dal presupposto che non possiamo più pensare
di vivere in un mondo in cui le fonti siano infinite. I mi-
nerali sono una ricchezza del sottosuolo e della Terra e non
possono andare sprecati. Oggi si parla di economie verdi,
di transazione energetica ma anche di prodotti verdi (come
l’acciaio). Non solo carta e plastica riciclata. Ma senza il riciclo,
l’economia green non può partire. Attivare un’U.M.
consapevole in cui il minerale, qualunque esso sia, venga
reinserito nella filiera produttiva per incentivare la produzione
e rendere la nostra economia sostenibile, ne identifica
una necessità e non solo un vantaggio.
POLVERE
DI VETRO
Glassy sand
in pezzatura
fine.
Fonte: Sasil –
Gruppo Minerali
Industriali
TAVOLA DELLE
ABBONDANZE
I 90 elementi
chimici e loro
disponibilità
relativa sulla
Terra.
Ci basteranno?
Esistono limiti tecnologici/energetici ed economici/di
mercato al recupero di alcuni elementi?
La questione non è semplice. Oggi gran parte del riciclo
si concentra su vetro, ferro, alluminio e carta in quanto
materiali facilmente identificabili e distinguibili. Ma nel
caso dell’U.M. si deve considerare anche il momento di
trasformazione che stiamo attraversando. Ci troviamo
di fronte a transizione energetica, fonti rinnovabili, mobilità
elettrica e fonti sostenibili. Queste nuove tecnologie
implicano un cambio totale di ciò che è il fabbisogno
di materie prime. Tra queste ce ne sono alcune che si stima
avranno bisogno di crescere (come produzione e
come consumo) anche di 40-50 volte nel giro di 15 anni.
È chiaro quindi che se da un lato il riciclo non rappresenta
“la” soluzione (in virtù delle stime ciò che riciclo oggi non
sarà sufficiente); dall’altro, i rifiuti e i bisogni di materia
prima aumenteranno di 40 volte. Se dunque nella com-
[74] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [75]

Demolizione&Riciclaggio
Miniere urbane
IN MINIERA
Le terre rare
si possono
recuperare
negli
smartphone.
Ing. Leonardo
Brunori.
L’uomo della transizione
Leonardo Brunori è Executive Vice President Energy &
Mobility di RINA e Vicepresidente del settore Beni e Servizi
di Assorisorse. Ingegnere meccanico, è da 30 anni nel gruppo
RINA dove ha ricoperto diverse posizioni in Italia e all'estero
nel settore energetico con un occhio particolare a
tutti i temi legati alla decarbonizzazione e alla sostenibilità
(dal GNL, alle rinnovabili, dalla CCUS alle fonti a impatto ridotto
e alla green economy) in tutto il mondo.
È membro della Commissione per gli idrocarburi e le risorse
minerarie (CIRM).
plessità di quel riciclo non si partirà a svilupparne una filiera
e sensibilità, ad innovare e creare la tecnologia per
riciclarlo, ci troveremo con il rifiuto ma senza una tecnologia
pronta. I due aspetti insomma devono partire in
simbiosi. I bisogni sono spalmati un po’ su tutti i materiali
e non solo sulle terre rare. Ferro, alluminio, cobalto,
litio, silicio e argento, registreranno tutti un aumento in
termini di richiesta. La capacità quindi di andare a recuperare
quei materiali all’interno dei prodotti che li contengono,
sarà una chiave importante per la sostenibilità
delle filiere produttive e di produzione dei macchinari.
Diversamente sarà difficoltoso recuperare i materiali che
ci occorreranno.
battuti, in una logica di sviluppo e ripensamento dell’intera
filiera. In linea con un sistema sinergico tra chi emette
le normative, chi si occupa di recuperare il rifiuto, di
estrarre il materiale e chi oggi produce i prodotti (che un
domani sarà lo stesso che acquisterà la materia prima).
Purtroppo attualmente risulta difficile fare una proget-
tazione economica sul domani con consumi 40 volte superiori.
Pensare all’economicità ragionando sul presente,
non è sufficiente. È necessario immaginare come in
futuro l’intera filiera avrà bisogno di questo riciclo: sviluppando
le tecnologie, le capacità, la sensibilità e la normativa
che occorrono per abilitarla.
A che punto siamo con lo sviluppo di queste tecnologie?
Ci troviamo agli albori. La sensibilità al riciclo esiste, anche
a livello pubblico, ma è molto concentrata sui prodotti che
si riciclano in questo momento. Occorre fare informazione,
rendere evidente che cosa sia contenuto negli oggetti
ed agevolare la raccolta di questi materiali evitando che si
creino flussi paralleli ed escano schemi diversi della gestione
del rifiuto.
E ovviamente puntare sullo sviluppo tecnologico che richiederà
della ricerca. Si tratta di una necessità a livello
mondiale, che identifica un valore ed un’opportunità per
l’Italia in grado di posizionarsi come riferimento per questi
temi sia in Europa che nel mondo. Attualmente il nostro
Paese (in termini di riciclo) è più avanti rispetto ad altri stati
relativamente a metodiche e risultati. Quindi dovremmo
continuare a cavalcare l’onda…
Le miniere dismesse hanno un potenziale?
Possono cioè trasformarsi in U.M.?
È possibile. Ma non scontato. Ci possono essere altri
temi in parallelo. Per esempio, minerali associati che sono
stati scartati a livello minerario perché diversi dal principale
che poteva essere estratto in determinate miniere.
In quelle non più operative (che sono tantissime) è
possibile recuperare ulteriori materie prime, ma è necessario
ricreare una filiera e un’industria che oggi si è
un po’persa per via della riduzione di volumi e capacità.
Il tema è poi strettamente legato allo sfruttamento del
nostro patrimonio geologico, che non deve prescindere
dai parametri ambientali: anche in questo caso il tema
dell’innovazione identifica la condizione sine qua non per
poter produrre in maniera sostenibile per il territorio e
la popolazione.
Cosa si può fare in tal senso?
Come detto prima, certe fonti si recuperano oggi in quanto
facilmente identificabili. Il riciclo parte da chi dispone
del rifiuto che deve poter capire di cosa stia disponendo
e, all’interno dei componenti, quali materiali ci
siano e dove siano. Oggi non è così scontato e facile
smontare un’apparecchiatura e identificare le parti che
li contengono. Ne segue che anche a livello di progettazione
dovrà esserci un’evoluzione - magari spinta dal fronte
normativo - affinchè questa filiera risulti funzionale ed
economica.
Gli attuali limiti tecnologici ed economici, sicuramente
possono essere in larga misura risolti o comunque ab-
RIPULIRE Plastica, carta e sughero scartate
dal processo di Meiglass (per minimizzare
l’impatto ambientale nel riciclo totale del vetro
e nella produzione di vetro cavo).
Con che modalità si può applicare in Italia?
Siamo agli inizi ed abbiamo a disposizione un grande
margine di miglioramento. Dei materiali di cui sopra, recuperiamo
solo percentuali minime (1-3%). Bisogna creare
una sensibilità e un processo, portare avanti uno sviluppo
normativo che fornisca un adeguamento su quelle
che sono per esempio, le discipline di raccolta. Nel concreto
si deve pensare in ottica europea (che ha lanciato
un progetto sulla sensibilizzazione sui minerali critici e
che passerà anche per l’urban mining). Dovremo trovare
il modo di identificare correttamente i prodotti, di incentivarne
e facilitarne la raccolta e dotarci della capacità
impiantistica soprattutto a livello locale. In 10 anni
dobbiamo riuscire a realizzare tutto ciò: sembra un lasso
di tempo lungo, ma in realtà non lo è. Anzi siamo già
in ritardo e questa transizione ci costringe ad accelerare.
È arrivato il momento di iniziare a capire che è necessario
partire anche su questa tematica.
[76] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [77]

Demolizione&Riciclaggio
Demolition
DEDICATI
alla demolizione
SBRACCIO E ALTEZZA SIMILI I due nuovi
Volvo sbracciano oltre 10 m al perno
benna e offrono un’altezza allo
snodo di 11,5 m.
Testi di Matthieu Colombo
Al debutto l’EC380E Straight Boom con monoblocco
lungo 7 m e un allestimento al top per demolire a media
altezza. In Arrivo anche l’EC300E Heavy Duty
PORTATA FRONTALE L’EC380E Straight Boom solleva
frontalmente 15.940 kg, mentre L’EC300E Heavy Duty
solleva 11.460 kg.
Quanto sia stata lungimirante Volvo
nel proporre una gamma di escavatori
demolition prodotta in serie lo
abbiamo già sottolineato più volte. A testimoniarlo
è stato anche il mercato visto
che diversi altri costruttori si sono poi
messi all’inseguimento. Una volta presentata
l’ammiraglia EC750E HR, da noi
vista in anteprima mondiale in Olanda e
poi in Italia, a Lodi, personalizzata
Prandelli Demolizioni, ci siamo detti: ora
manca una macchina compatta ed una
compattissima. Ebbene, les jeux sont fait! Non sappiamo
se mai arriverà un EC220E Demolition con carro
da 2,5 m allargabile, ma siamo certi che oggi è
possibile ordinare due nuovi modelli studiati appositamente
per i cantieri da demolizione. Stiamo parlando del
nuovo EC380E Straight Boom che Volvo ha presentato
recentemente e dell’EC300E Heavy Duty che arriverà a
seguire in cantiere, ma di cui si conoscono le specifiche
tecniche. Di fatto, sono due modelli caratterizzati dal monobraccio
dritto e da tutte le accortezze per vincere sul
fronte delle demolizioni che non richiedono grandi altezze:
protezioni dei cilindri di sollevamento, cilindro attrezzatura
carenato, al vaporizzatore di acqua in testa all’avambraccio,
lancia ad alta pressione, griglia frontale
della cabina apribile, slider laterali per la torretta,
gradino supplementare d’accesso
alla cabina
ripiegabile. I due nuovi modelli puntano a conquistare
una nutrita clientela in Europa, fermo restando che non
hanno la versatilità di escavatori tradizionali o con braccio
posizionatore spesso utilizzati con attrezzature da demolizione
importanti.
Fari (a led) puntati sull’EC380E Demolition
Aspettando il nuovo EC300E Heavy Duty, il nuovo EC380E
Straight Boom si presenta con monobraccio dritto da 7 m
di lunghezza ed è progettato per lavorare da protagonista
in piccoli e medi cantieri di demolizione o come macchina
d’appoggio in grandi cantieri, in progetti di decommissioning.
Il nuovo svedese EC380E Straight Boom non
è un semplice escavatore con un braccio più lungo. È molto
di più. È un insieme di caratteristiche e opzioni che fa
di questa macchina un poderoso strumento da demoli-
REMOVIBILE A RICHIESTA Il peso operativo
dell’EC380E Straight Boom varia da 37,8 a 43 t
in base all’allestimento. È disponibile una
zavorra heavy calabile a terra
idraulicamente per il trasporto.
[78] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [79]

Demolition
ABBATTIMENTO POLVERI In testa
al braccio arrivano due diffusori d’acqua
che l’operatore aziona dalla cabina.
ALTA PRESSIONE Per pulire la macchina al
meglio un compressore e una lancia ad alta
pressione sono l’ideale. Volvo ci ha pensato.
ACQUA A MONITOR Prima
di rimanere a secco la macchina
avvisa l’operatore
ACCESSO RIPIEGABILE
Un nuovo e pratico gradino
d’accesso a “scomparsa”.
PERFETTA La griglia di protezione frontale
è indispensabile e generalmente diventa
un incubo pulire i vetri. Non per il Volvo...
PROTEZIONE INTEGRALE Non
sono protette solo le valvole di
sicurezza, ma anche i cilindri stessi.
SBALZO STANDARD
Lo sbalzo torretta è lo stesso
dei modelli da scavo.
INVERSIONE DELLA VENTOLA Parte
dell’allestimento di serie, la ventola idrostatica che
inverte la rotazione per pulire gli scambiatori.
PROTEZIONI SIPS Con le
protezioni il 300 è largo 3.190 mm,
mentre il 380 misura 3.540 mm.
zione. Come anticipato, il modello non rimarrà solo a lungo
visto che presto Volvo CE gli affiancherà l'EC300E con
braccio dritto che speriamo conquisti una nuova clientela.
Robusto e massicciamente rinforzato per fornire una buona
risposta al lavoro con materiali molto resistenti e terreni
impegnativi, l’EC380E Straight Boom è caratterizzato
da una solida base torretta per impieghi pesanti e protezioni
delle teste dei bulloni.
Sono poi disponibili protezioni per il sottocarro heavy duty
o eXtreme Duty, una protezione inferiore al sottocatto heavy
duty e delle protezioni integrali del cingolo. Il coperchio
sull'anello di rotazione e le porte laterali per impieghi gravosi,
con ripari e protezioni, offrono una protezione aggiuntiva.
Un ulteriore riparo dai danni da detriti è offerto da
una protezione supplementare sui cilindri di braccio e benna.
Tra gli allestimenti di serie segnaliamo l'inversione del
senso di rotazione della ventola di raffreddamento per espellere
le polveri che tendono a colmare i radiatori.
In questo modo gli scambiatori di calore sono sempre
efficienti nel raffreddare olio idraulico, refrigerante motore,
intercooler, gasolio e consendatore del climatizzatore della
cabina pressurizzata.
[80] ottobre 2022 Costruzioni

Cave&Calcestruzzo
Pneumatici
TRE STELLE
a Custonaci
Nel comparto estrattivo di Perlato, opera
da oltre 40 anni la Sud Marmi. Nella cava principale
“Bellanova”, ha scelto pneumatici della Triangle Tyre
per le prestazioni e la resistenza, che hanno fatto eco
nel distretto. Ecco a voi i TL535S + L5 in azione
35/65R33
L5
La Volvo L350F
della Sud
Marmi monta
gli OTR Triangle
TL535S + nella
nuovissima
versione
3 stelle.
Testi e foto di Matthieu Colombo
[82] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [83]

Cave&Calcestruzzo
Pneumatici
L’ESPERIENZA
FIRMATA GILO
Nel bacino
estrattivo
di Custonaci
il montaggio
pneumatici
è firmato
Giuseppe
Lombardo,
ovvero GI-LO.
BELLANOVA
ACQUISITA NEL 2018
Il fronte cava,
qui a destra, è gestito
da Sud Marmi
da pochi anni.
Il Perlato estratto
è di alta qualità.
estrattiva in Sicilia e in particolare in provincia di
Trapani ha origini molto antiche. Una delle prime testimonianze
sono i resti della città greca Selinunte, oggi
L’attività
in provincia di Trapani, che dà il nome a quello che è stimato
essere il parco archeologico più esteso d’Europa. Da allora il
mestiere si è radicato in questa terra portando fortuna alterna.
Con la conquista normanna dell’isola, un secolo dopo la
nascita di Cristo, i siciliani hanno conosciuto la tecnica dell’intarsio
e del basso rilievo. Molti anni dopo le pietre estratte
in Sicilia hanno iniziato a diffondersi in tutta Italia.
Il Diaspro di Sicilia ad esempio, detto anche Libeccio antico,
diventa nel XVII secolo la pietra tipica del barocco siciliano,
uno stile ricco, ridondante e colorato che si diffonde lungo
tutta la Penisola. Siamo nel 1752 quando viene posata la prima
pietra per la costruzione della Reggia di Caserta, dove
l’imponente doppia scalinata simmetrica è composta da “100
GRANDE NOVITÀ
La versione della 35/65R33
è una spina nel fianco per la concorrenza.
gradoni” monoblocco posati in opera da artigiani trapanesi
specializzati e realizzati in pietra Misca estratta in provincia
di Trapani. Lo stesso vale per le balaustre della scalinata, realizzate
però in Libeccio antico.
Una lunghissima tradizione
Come avrete capito i trapanesi hanno l’estrazione e la lavorazione
della pietra nel sangue. Il Libeccio antico fu estratto
fino alla fine dell’Ottocento, la pietra Misca fino agli anni
Vito Pellegrini
amminstratore
Sud Marmi
Sud Marmi è nata per intuizione di mio padre Mario.
Vivevamo a Palermo dove papà insegnava matematica,
ma le origini erano di Custonaci. Ogni abitante
di Custonaci ha la pietra nel sangue e mio padre
nel 1980 vide un’opportunità concreta nell’avviare un’azienda di
estrazione e poi di lavorazione. L’apice in termini di impiego e vendite
del comparto Custonaci è stato circa nel 2013, quando i lavoratori coinvolti
erano circa 3.000. Come Sud Marmi la crescita è continuata fino
al 2017 grazie ai mercati esteri. Oggi in tutto il comparto saremo circa
mille persone, 52 sono nostri dipendenti. Puntiamo a promuovere
la qualità del Perlato nel mondo, ma la verità è che si fatica anche a trovare
manodopera giovane. Negli ultimi anni abbiamo estratto tra i 25
e i 30 mila metri cubi di marmo. Nel 2021, tra Perlato, Perlatino, Cremino
e Cremino nuvolato abbiamo fatturato circa 7 milioni di euro.
[84] ottobre 2022 Costruzioni

Cave&Calcestruzzo
Pneumatici
Paolo
Castiglione
operatore
Sud Marmi
Mario
Comandatore
area manager
Pneus Industriale
Giuseppe
Barraco
capo cava
Sud Marmi
Lavoro da molti anni nelle cave di
Custonaci e dal 2018 per Sud Marmi.
Da allora curo la coltivazione del bacino
estrattivo Bellanova e ho la fortuna
di lavorare con una bella squadra di professionisti.
Riguardo alle Triangle per
ora la nostra esperienza è molto buona,
anche grazie ai consigli tecnici che
GiLo ha saputo darci.
Arcangelo
Comandatore
commerciale
Pneus Industriale
Giuseppe
Lombardo
titolare
GILO
Ho aperto GiLo Componenti Meccanici
nel 1986 e abbiamo iniziato a specializzarci
in pneumatici da camion progressivamente.
Questo ci ha permesso
di conoscere Triangle. Dal 2000
montiamo anche OTR e la qualità del
prodotto è elevata; chi ricostruisce pneumatici
cerca le carcasse Triangle come
fossero quelle dei marchi premium.
Sessanta, mentre l’estrazione del marmo di Custonaci (denominato
tale anche se non è una pietra metamorfica) ha
origine per necessità, dopo che Trapani è stata pesantemente
bombardata dagli Alleati durante la Seconda Guerra
e i trapanesi sfollati cercano risorse essenziali per vivere.
Da allora ha origine il distretto estrattivo di Custonaci da
cui si estrae Perlato di Sicilia, una pietra molto silicea, matura,
dai toni dorati e uniformi con una fine trama di fossili
di mare (si riconoscono anche conchiglie), che si distingue
per essere molto dura e resistente all’usura.
Federico Conosco il prodotto
Boggio Sella Triangle da vent’anni,
quando ho inizia-
amministratore
Sunebo
to a importare pneumatici
a Torino, con la società Sunebo.
Negli anni abbiamo fatto conoscere il
marchio soprattutto nel settore dei truck,
poi anche nel mondo del movimento
terra. Quando cinque anni fa ha aperto
a Milano la Triangle Tyre Europe, il nostro
impegno è stato riconosciuto e siamo
diventati distributori esclusivi per
l’Italia dei pneumatici Triangle per autocarro
e movimento terra.
La meccanizzazione a Custonaci
All’estrazione primitiva sono seguite
quattro principali fasi evolutive, in chiave
meccanizzazione, che hanno rivoluzionato
a più ondate la tecnica estrattiva
dando nuova vita a giacimenti dal
buon potenziale ma abbandonati perché
non era disponibile la giusta tecnologia
per cavare. Dall’estrazione per scavo
del secondo dopoguerra, si è prima
passati all’utilizzo di argani che hanno
permesso di movimentare più facilmente e con maggiore
sicurezza il materiale estratto con strumenti meccanici
come punte d’acciaio e cunei di legno. Segue l’arrivo di
motocompressori che consentono di perforare il materiale
in modo da sgaggiare blocchi più velocemente. La
terza fase storica è l’arrivo del filo elicoidale che permette
di ridurre di molto gli sfridi, gli scarti e di valorizzare al
meglio il materiale estratto. La quarta rivoluzione è l’arrivo
delle pale gommate (quindi degli escavatori) alla fine
degli anni Ottanta.
CHE TRAZIONE! Tra le qualità
delle Triangle TL535S+
apprezzate a Custonaci
c’è l’aderenza e la trasmissione
della potenza a terra.
Quest’ultima evoluzione, arrivata
in forte ritardo rispetto al bacino
di Carrara, ha cambiato il
modo di lavorare e riportato alla
luce cave inespresse.
Nasce a Sud Marmi
Appena prima dell’arrivo della
pala gommata, il professore di
aritmetica a Palermo, Mario
Pellegrino, originario di Cu sto -
naci, apre la Sud Marmi che si
afferma rapidamente sul mercato
nazionale ed internazionale.
Uno dei primi clienti non italiani, acquista dai Pellegrino,
in fiera a Verona, due container di Perlato con destinazione
Kuwait.
È la fine del 1990, inizio 1991. Complice la Guerra del Golfo
i container della Sud Marmi sono recapitati in Medio Oriente
ma non sdoganati. Il materiale già spedito e dato per perso
sarà poi venduto a un imprenditore di Abu Dhabi che viste
la qualità del materiale è rimasto cliente della Sud Marmi
per oltre un decennio. Il Professore trovò così il volano
necessario per fare crescere la sua attività estrattiva e dare
spazio ai figli Vito Pellegrino, che ci ha accolti in cava, e
Francesco Pellegrino. Il picco della produzione assoluto
registrato dal comparto di Custonaci è stato toccato verso
il 2013, ma da allora la domanda si è stabilizzata a livelli
inferiori, anche a causa della globalizzazione e del commercio
internazionale di marmi e pietre.
Sul fronte cava Bellanova
Costruzioni ha visitato per la prima volta negli ultimi 20 anni
il bacino di Custonaci (al riguardo facciamo un corale mea
culpa di redazione nei confronti dei lettori, ndr) per vedere
dal vivo una delle ultime novità della gamma OTR presentate
da Triangle Tyre. Stiamo parlando del modello TL535S
+ con profilo L5 che è ora disponibile nella versione
caratterizzata da una carcassa e da fianchi più resistenti.
Si tratta di una versione 35/65R33, specifica per pale gommate
al lavoro in applicazioni estreme come quella block
handler.
Abbiamo visto in azione il nuovo pneumatico 35/65R33
proprio sul fronte cava Bellanova di Sud Marmi, in allestimento
integrale su una pala gommata Volvo 350F utilizzata
per spingere i blocchi sgaggiati da 70/80 t di peso fino
alla posizione di taglio, quindi movimentare con le forche
[86] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [87]

Pneumatici
Pneumatici Movimento Terra
La storia di un’eccellenza
le porzioni da 20/25 t, fino al piazzale di carico. Se si tiene
conto che il piano d’estrazione è attualmente inferiore di
35 metri rispetto al pizzale di posa su camion dei blocchi,
si può immaginare il lavoro a cui sono chiamate le Triangle
scelte dalla Sud Marmi.
La testimonianza da noi raccolta è quella di un pneumatico
dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, caratterizzato da
una mescola che assicura un’aderenza elevata in ogni condizione
e da una struttura robusta, con fianchi che non
“spanciano”, ma nemmeno troppo rigidi per non stressare
la meccanica della pala e l’operatore stesso.
Una bella scoperta
A introdurre i Triangle nel bacino di Custonaci sono stati
Mario Comandatore e Arcangelo Comandatore, padre e
figlio, area manager della Pneus Industriale.
Data la grande esperienza maturata da Mario nel soddisfare
i clienti più esigenti della filiera estrattiva, la Sud
Marmi gli ha dato fiducia scegliendo i nuovi Triangle
TL535S+ L5 nella misura 35/65R33. Nel complesso
la soddisfazione degli operatori sul fronte cava è
più che positiva, anche grazie alla prossimità del loro montatore
di fiducia della GiLo Componenti Meccanici di
Buseto Palizzolo (TP) e del suo titolare Giuseppe
Lombardo che dalla porta dell’officina vede i bacini estrattivi
a perdita d’occhio. Al servizio di Custonaci e dei suoi
Fondata nel 1976 e quotata alla Borsa di Shanghai
nel settembre 2016, Triangle Tyre con oltre 6.000
dipendenti, 4 stabilimenti produttivi e 2 centri di ricerca
e sviluppo è presente in più di 180 paesi. Nel
2017 è stata istituita la filiale Triangle Tyre Europe
con sede a Milano.
Oggi Triangle Tyre è tra i maggiori produttori di pneumatici
al mondo ed è il 4 ° più grande per la produzione
di pneumatici Movimento Terra. Triangle fornisce
pneumatici e servizi per molti dei migliori
costruttori di macchine movimento terra al mondo
e, grazie alla sua vasta gamma, i suoi prodotti possono
essere utilizzati per molteplici applicazioni
come quelle minerarie, estrattive, edilizie, portuali e
industriali. Tra i costruttori che hanno scelto i pneumatici
Triangle come loro primo equipaggiamento
citiamo Komatsu, Liebherr, CNH, Sany, Hyunday,
Zoomlion, Terex, Hitachi, Doosan e Caterpillar.
Quest’ultimo, ha premiato Triangle come "Fornitore
di qualità eccellente" consecutivamente dal 2017
al 2021. Più informazioni su: triangletyre.it
bacini estrattivi abbiamo trovato una formazione vincente,
per un pneumatico vincente.
Studiati nel dettaglio
Il nuovo Triangle TL535S+ L-5 T1 3 stelle 35/65R33, montato
su pale gommate block handler come le CAT 988 e le
Volvo 350 come quella di Sud Marmi, è in grado di soddisfare
tutti i requisiti necessari per garantire la produttività
e l’affidabilità nel tempo.
Il design della carcassa è stato sviluppato per impieghi gravosi
e l'innovativo disegno del battistrada contribuisce a limitare
al minimo i danni accidentali, mentre il disegno longitudinale
e chiuso della spalla è stato concepito per offrire
un'usura uniforme del battistrada e garantire le prestazioni
nel tempo. La spalla robusta e il fianco rinforzato
offrono una grande resistenza ai danni su fondi duri e rocciosi,
una capacità di carico elevata, una trazione eccellente
e favoriscono la dispersione di calore per allungare
la vita del pneumatico.
SIAMO PRESENTI A
24-30 OTTOBRE 2022
PADIGLIONE A6 - STAND 309
Distributore per l’italia
www.triangletyre.it
[88] ottobre 2022 Costruzioni

Cave&Calcestruzzo
Monitoraggio strutturale
Il calcestruzzo
INTELLIGENTE
Testi di Fabrizio Parati
Da Italcementi nasce il Self Sensing Concrete,
il calcestruzzo che, grazie al grafene, permette
di monitorare lo stato di salute delle strutture
Gli impieghi pratici: uso del calcestruzzo
per il riscaldamento a pavimento
e murale degli edifici/abitazioni,
soluzioni per il deicing di superfici
esposte al gelo e innevamento e, soprattutto,
esso potrà essere utilizzato
come Self Sensing Concrete, cioè potrà
monitorare da solo le deformazioni
e fessurazioni generatesi sulle strutture
a seguito di sollecitazioni esterne,
migliorarne la loro efficienza e sostenibilità
nel tempo. Il monitoraggio delle
strutture potrà essere effettuato in
continuo e a distanza, grazie alla connessione
del Self Sensing Concrete al
data-logger e con delle apposite App.
Grafene, il materiale delle meraviglie scoperto nel 2004
e da allora oggetto di studi per sfruttarne le qualità di
conduttore e resistenza. Oggi il grafene è capace di
far diventare il calcestruzzo un conduttore di corrente elettrica
grazie alle ultime ricerche Italcementi.
La materia grigia del calcestruzzo, grazie al grafene, diventa
Self Sensing Concrete, ovvero “intelligente” perchè in grado
di dare informazioni sul suo stato deformativo e fessurativo
per dar luogo a nuove e importanti opportunità nell’ambito
del monitoraggio dell’integrità strutturale».
Le ricerche condotte sull’utilizzo del nano-materiale “grafene”,
da tempo noto sia per le sue straordinarie proprietà meccaniche
di resistenza e flessibilità che per l’eccellente conduzione
elettrica e termica, hanno oggi permesso di
trasmettere parte delle sue eccellenti proprietà a un “megamateriale”
come il calcestruzzo, materiale largamente utiliz-
zato nell’edilizia strutturale e infrastrutturale, facendolo diventare
high tech.
Di cosa si tratta
Il calcestruzzo autosensibile “Self Sensing Concrete” fa tuttoda
sé. È in grado di monitorare il proprio stato di salute senza
dover ricorrere a sensori incorporati o remoti. Tutto ciò è
possibile grazie al Grafene Related Material che modifica la
sua resistenza elettrica ed è in grado di fornire delle variazioni
di resistenza elettrica in base allo sforzo-deformazione. Il materiale
brevettato di Italcementi si rivela anche più raffinato
nel rilevare deformazioni strutturali molto piccole, rispetto a
quanto si può ottenere con la sensoristica esterna. Immediato
il vantaggio: riduzione significativa dell’onere dell’ispezione e
della manutenzione delle infrastrutture interrate, con coseguente,
netta crescita della sicurezza della struttura.
Monitoraggio continuo
Un argomento centrale, pur con contenuti talvolta incerti e
problematici, è oggi quello dello stato di degrado e sicurezza
delle abitazioni e delle infrastrutture. Si parla molto di renderle
efficienti, sostenibili e soprattutto sicure. Ebbene,
dalle parole ai fatti: il Self Sensing Concrete di Italcementi
potrebbe facilitare un monitoraggio h24 della struttura, per
comprendere il suo stato di salute e, se fosse il caso, ricorrere
alle cure necessarie.
La ricerca Italcementi
Nel 2014, Italcementi ha avviato una collaborazione con una
delle più importanti iniziative di ricerca promosse dall’Unione
Europea, Consorzio Graphene Flagship. Otto anni di studi sui
possibili impieghi del grafene nel mondo delle costruzioni e
del calcestruzzo hanno di fat to trasformato il materiale cementizio
tipicamente isolante in uno conduttivo tale da permettere
il passaggio della corrente elettrica anche a basso
voltaggio. Lo straordinario risultato, frutto di elaborati studi
(la cui sintesi potete profittevolemnte leggere sul blog di
Italcementi), ha portato, per l’appunto, al calcestruzzo elettricamente
conduttivo sviluppato e brevettato da Italcementi.
Alle proprietà base del calcestruzzo (plasmabilità e resistenza
meccanica), si sono così associate rivoluzionarie proprietà
high tech. Il calcestruzzo al grafene sensibile alle deformazioni,
Self Sensing Concrete, potrà far parte presto delle nuove
ed esistenti strutture oltreché di quelle “rigenerate” sia
come sensore integrato che come sensore applicato sulla
superficie dell’elemento/ concio in calcestruzzo.
La parola all’esperto
La nostra ruvista cugina “leStrade”, per andare alla fonte da
cui è germinato il brevetto Italcementi per il calcestruzzo autosensibile,
ha sentito la voce di Marcello Molfetta, Ricercatore,
Supporto tecnico specialistico calcestruzzo, Direzione
Tecnologie e Qualità, Italcementi. Ingegnere civile, Molfetta
lavora, dal 1997, in Italcementi, dove si è occupato di ricerca
e sviluppo di materiali cementizi, depositando diversi brevetti.
In particolare, si è concentrato sulle ricerche sui materiali
di riciclo nel calcestruzzo, in un’ottica di economia circolare,
sulle nuove potenzialità del grafene, anche a livello internazionale,
e sui micro-calcestruzzi fibrorinforzati.
A queste attività di ricerca, Molfetta affianca anche il ruolo di
supporto tecnologico alla filiera del calcestruzzo con attenzione
ai materiali sostenibili.
Quando calcestruzzo al grafene potrà fare parte delle nuove
strutture e sarà applicabile anche a quelle rigenerate?
Le tempistiche sono legate ai tempi necessari allo scale up
industriale. Lo step successivo a quello sviluppato nei laboratori
italcementi è, infatti, il passaggio su scala industriale.
In questo modo saranno dipanate tutte problematiche legate
alle dimensioni e complessità strutturali e solo al termine di
queste “validazioni/caratterizzazioni” potremmo sapere con
certezza quando potrà entrare sul mercato ed essere applicato
alle strutture nuove ed esistenti.
Il prodotto è stato studiato nei laboratori Italcementi per
costituire delle fasce “sensibili” sull’estradosso delle zone
maggiormente sollecitate dei conci/travi/pilastri/solette
del- le strutture nuove, esistenti e rigenerate.
[90] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [91]

Monitoraggio strutturale
MARCELLO MOLFETTA, Ricercatore, Supporto tecnico
specialistico calcestruzzo, Direzione Tecnologie
e Qualità, Italcementi.
Per le strutture nuove e rigenerate è sufficiente prevedere
in fase di getto un incavo con una profondità massima di
due centimetri, larghezza compresa tra i 5 e i 20 centimetri
e lunghezza in funzione della dimensione della struttura.
Per le strutture esistenti, ove non si ha possibilità dell’incavo,
occorre ap- plicare/stendere uno strato di prodotto
delle dimensioni ri- portate sopra sulla superficie dei conci/travi/pilastri/solette.
Il calcestruzzo sensibile ha una consistenza
tixotropica per cui consente di essere steso manualmente
o pompato all’interno di cavità.
In che modo il Self Sensing Concrete potrà allungare la sostenibilità
di una struttura in calcestruzzo?
Il Self Sensing Concrete aiuterà a monitorare costantemente
lo stato di “salute” della struttura e, in base ai livelli di deformazione/fessurazione
raggiunti, questo invierà degli alert
che consentiranno di effettuare dei mirati e tempesti- vi interventi,
per ripristinare la durabilità e la vita di esercizio della
struttura, senza i quali si va incontro a opere che richiederanno
la demolizione parziale o totale della struttura e alla
necessità di sopportare costi più onerosi dovuti allo smaltimento,
fermo/deviazione traffico e ricostruzione.
Il monitoraggio delle strutture potrà essere effettuato a distanza?
Ci spiega quali anomalie rileva l’SSC?
Certo, il Self Sensing Concrete si comporta come una resistenza
sensibile alle deformazioni assiali e trasversali. Una
volta che è applicato sull’estradosso della struttura in calcestruzzo
e collegata ad un datalogger, quest’ultimo collegato
alla rete permette di inviare i dati ad una centrale fissa di acquisizione
ed elaborazione dati. Tale applicazione, con opportuni
software, potrà consentire di avere il monitoraggio in
continuo e a portata di mano/ smartphone.
I test effettuati presso i laboratori di Italcementi condotti su
supporti cilindrici e prismatici hanno evidenziato che il Self
Sensing Concrete è in grado di rilevare le deformazioni indotte
sia per carichi applicati in continuo che ciclici. In particolare,
lo strato di Self Sensing Concrete “ha tracciato” perfettamente
le deformazioni e fessurazioni subite dai provini
con diverse resistenze meccaniche su quali sono state impartite
sollecitazioni e sforzi di compressione e trazione.
Quali sono le macro tipologie di supporto in calcestruzzo
su cui è stato testato il calcestruzzo al grafene?
Il Self Sensing Concrete è stato testato su due tipologie di
calcestruzzo, uno è un calcestruzzo fibrorinforzato con Rck
50, mentre l’altra tipologia è costituita da supporti realizzati
con un prodotto speciale per retrofitting delle infrastrutture,
i.power Rigenera di Calcestruzzi. Entrambe le tipologie sono
fibrorinforzati per meglio simulare la dutti- lità delle strutture
in calcestruzzo armato.
Con questa soluzione che permette il suo monitoraggio nel
tempo, il calcestruzzo trova nuovi campi di applicazione.
Quali sono i costi rispetto ad un calcestruzzo ordinario?
Il Self Sensing Concrete oltre ad offrire la possibilità di monitoraggio
delle strutture ha anche altre applicazioni high tech.
Ad esempio, avendo la matrice simile al calcestruzzo elettricamente
conduttivo (brevetto Italcementi) esso potrà essere
utilizzato per il riscaldamento a pavimento e murale degli
edifici/abitazioni con una sostanziale riduzione degli ingombri
(visto che al massimo occorre un centimetro di spessore),
oltre che essere green, in quanto il suo funzionamento è affine
all’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili come i
pannelli fotovoltaici. Oltre al riscaldamento indoor potrà essere
applicato outdoor per applicazioni tipo deicing di superfici
esposte al gelo e innevamento senza limiti di forma,
in quanto plasmabile e adattabile a tutte le superfici (rampe
dei garage, tetti, percorsi pedonali comunali, di emergenza,
aeroportuali, piste ciclabili, ecc.).
Per quanto riguarda i costi del Self Sensing Concrete, i materiali
base, graphene realted materials, questi hanno ormai
attraversato le fasi chiavi di un ciclo di vita per cui trovandosi
ora ad un plateau di produttività si può assumere che i costi
del calcestruzzo autosensibile con diverse applicazioni
high tech potranno essere un po’ superiori al comune calcestruzzo,
ma ben ripagati dall’efficienza e sostenibilità fornita
alle strutture su cui è applicato.
Nel prossimo futuro avremo sempre più infrastrutture da
monitoraree manutenere: che ruolo può esercitare il calcestruzzo
autosensibile?
Il Self Sensing Concrete potrà avere un ruolo di coprotagonista
sia per le strutture esistenti che per quelle nuove, in- fatti
esso sarà parte integrante dei calcestruzzi che saranno impiegati
per il ripristino delle strutture esistenti che dei calcestruzzi
impiegati per le nuove strutture.
La nostra gamma è composta da macchine affidabili, durature
nel tempo e con bassi costi di gestione, con ampia possibilità
di scelta tra nastri di stoccaggio, alimentazione, frantoi
e vagli mobili. Completa l’offerta un vasto panorama di vagli
rotanti Trommel, vagli FreeFlow, trituratori ad albero lento, stazioni
di cernita manuale, classificatori e alimentatori.
[92] ottobre 2022 Costruzioni
393 8411449 info@fsisrl.com fsisrl.com

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ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Pale gommate
La nuova
WA800-8
di Komatsu,
al lavoro sul
fronte cava.
La benna
standard misura
da 11,5 m 3 .
Un gigante da film
115 t di peso operativo, 20.700 kg
di carico nominale e un sistema
di monitoraggio live costante
per la nuova maxi pala gommata
WA800-8 sviluppata da Komatsu
Se per caso i
produttori del
prossimo capitolo di
Fast & Furious stessero
leggendo queste righe,
forse sono ancora in
tempo per aggiungere il
nuovo mastodonte
Komatsu al prossimo
capitolo della saga
cinematografica. E questo
sì, che sarebbe uno
spettacolo: la pala
gommata WA800-8
debutta al Bauma 2022
con tutta la sua
impressionante fisicità.
Una macchina per pochi,
per pochissimi - in Italia di
simili se ne vendono un
paio all’anno,
più o meno -
capace di giocare a dadi
non col destino, ma con
blocchi di pregiato marmo
italiano grandi come case:
e di vincere, pure.
Tra le caratteristiche
decantate dal costruttore,
il comfort operativo, la
frizione modulabile, il
sistema di controllo della
trazione variabile, la
funzione Kick Down
automatica e quella di
impostazione dei giri del
motore, il tutto accoppiato
alla benna extra large da
11,5 m 3 di nuova
progettazione, che si
distingue per il fattore di
riempimento massimo
ottimizzato. E con
“massimo” si intende dire
che la suddetta pala
arriva a una capacità di
carico nominale di
20.700 kg, con la
configurazione con
braccio standard.
Un numero che dice
molto è quello del peso
operativo, pari a 115
tonnellate. Sulla sommità
è piazzata una cabina
completamente
riprogettata,
sovradimensionata,
spaziosa, caratterizzata
da una visibilità senza
ostacoli. Come sulle
migliori e più aggiornate
vetture, il sistema
KomVision di cinque
telecamere tra loro
collegate ed “elaborate” in
tempo reale forniscono
sul monitor dell’operatore
una visuale “a volo
d’uccello”, che consente
di vedere con chiarezza
anche i punti ciechi ed
evitare gli urti.
Praticamente, è già un
film.
komatsu.eu
[94] ottobre 2022 Costruzioni

DESCO
Impainti mobili
Seventy.2: nuova
proposta di Blend
per la produzione
di calcestruzzo,
asfalto a freddo
e misti cementati
A
WWW.TREVIBENNE.IT
STORY
Resta compatto,
ma dà di più
Blend presenta un
nuovo impianto, il
Seventy.2, che fa
parte della gamma Blend
E-series, con mescolatore
a doppio albero
controrotante in continuo:
pensato per la produzione
di calcestruzzo, asfalto a
freddo e misti cementati,
con esso si beneficia di
maggiori produzioni, ma
senza rinunciare alla
compattezza di Seventy.
Oltre al mescolatore, che è
tipico dell'impianto A240,
cioè il più grosso proposto
da Blend, il Seventy.2
dispone sia di un motore
potenziato sia di un nastro
di scarico molto più
ampio per scaricare
maggiore quantità di
materiale e, quindi,
supportare una
produzione più sostenuta.
L’uso di un nastrino
telescopico consente una
distanza di scarico di 4,5
metri. La produzione
oraria del Seventy.2 di
Blend raggiunge fino a 70
m 3 /h, in rapporto al tipo di
materiale utilizzato.
Gli impianti mobili E-
Series proposti da Blend,
per terra stabilizzata, misti
cementati, calcestruzzo,
asfalto a freddo, sono
capaci di raggiungere
anche i cantieri più
remoti. Sono, altresì,
compatti, e quindi
semplici da sollevare e
caricare, mobili, per
l'appunto (entrano
perfettamente in un
container), adattabili,
perché possono essere
montati su camion, su
treni di betonaggio o
essere stazionari. Gli
impianti Blend sono
gestibili da un unico
operatore, il quale può
occuparsi del dosaggio
dei componenti in
continuo secondo la
ricetta e la velocità di
produzione. La
produzione è
automatizzata per mezzo
del computer di bordo. Si
può disporre dello storico
delle produzioni, per la
tracciabilità delle stesse e
per esercitare il controllo
qualità. Gli impianti
dispongono di una
stampante integrata per il
resoconto, sia cartaceo
sia digitale, delle diverse
produzioni. Il sistema di
monitoraggio consente di
PANNELLO E MESCOLATORE
Nell’immagine in alto, pannello di controllo
del Seventy.2. Qui sopra, mescolatore
a doppio albero controrotante in continuo.
gestire la macchina a
distanza su diversi
dispositivi e, sempre da
remoto, è possibile
avvalersi del servizio di
assistenza da parte di un
tecnico Blend.
blendplants.com
THAT
Demolishing is our job. Hard, challenging, dirty…
but it’s also bloody funny.
Trevi Benne: devastating, for 30 years.
TQF
CAMPIONE
DELLA CRESCITA
2022
[96] ottobre 2022 Costruzioni
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Cave&Calcestruzzo
Casseforme
Immagini dal ponte Filstal
durante la sua costruzione:
le piattaforme di lavoro sono
state mantenute lungo
la sua intera lunghezza,
consentendo di realizzare
il parapetto in sezioni.
Testi di Paolo Cosseddu
La summa
DI TUTTI I PONTI
La costruzione del viadotto Filstal in Germania
ha rappresentato per Peri una sfida, e l’occasione
per mettere di nuovo alla prova i suoi sistemi
In attesa di sapere se in Germania continuerà ad arrivare
il gas - e non solo in Germania - perlomeno i tedeschi possono
star tranquilli sul fronte ferroviario, in particolare gli
utenti della linea ad alta velocità Wendlingen-Ulm, il cui tratto
passa per il nuovo ponte Filstal.
Lungo 485 metri, è uno dei più alti del Paese, con i suoi 85
metri, e collega il tunnel Boßler a nord con il tunnel Steinbühl
a sud. I suoi binari scorrono su due differenti sezioni separate,
cosa che rende la struttura particolarmente impegnativa
dal lato architettonico e ingegneristico. Ma non impossibile,
o almeno non per Peri che ne ha seguito la realizzazione.
Il Filstal rappresentava una summa di tutte le sfide legate
alla costruzione di un ponte: pilastri molto alti, che verso la
sommità si allargano a “Y”, un ridotto tempo per completare
l’opera, la necessità di adottare metodi sofisticati e di
realizzare sovrastrutture snelle, ed elevati requisiti per il calcestruzzo
impiegato. L’azienda tedesca ha lavorato in simbiosi
con i partner del consorzio di costruzione, Max Bögl
e PORR, come reso necessario da una finestra temporale
ristretta per rispettare il termine di completamento, e per
via degli adeguamenti provvisori al modello strutturale della
struttura del ponte: “quando i requisiti cambiavano durante
il processo di costruzione - spiegano - gli specialisti
delle infrastrutture hanno sempre trovato una soluzione
per rispettare i termini di completamento e allo stesso tempo
ottenere un'elevata qualità di esecuzione”.
Il ruolo della progettazione 3D
Come già in costruzioni precedenti seguite da Peri, raccontate
anche su queste pagine, un ruolo determinante è
stato giocato dalla progettazione 3D, che ha permesso di
fornire ai vari decisori coinvolti una visualizzazione sem-
[98] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [99]

Casseforme
A destra, il carrello
di finitura su rotaia per il lavoro
sui pilatri inclinati.
Sotto, i parapetti a sbalzo sul
ponte ovest, realizzati in sezioni
di 24 m.
Rotate your world!
NUOVA GAMMA TELESCOPICI ROTATIVI PEGASUS: 3 LINEE, 9 MODELLI
+PRESTAZIONI +PRODUTTIVITÀ +SICUREZZA +COMFORT +VERSATILITÀ
pre precisa dell’utilizzo di casseforme e ponteggi. Tre i sistemi
modulari della casa utilizzati come base per realizzarli:
la cassaforma rampante RCS su rotaia per i pozzi in
cemento armato, di nuovo i sistemi RCS, con gli SCS, per
le piattaforme di lavoro destinate al trasferimento sicuro
dei carichi, e infine i ponteggi di rinforzo UP montati lungo
il perimetro, a garantire la sicurezza delle operazioni.
Per la lavorazione dei pilastri inclinati tra la testata del
molo a Y e la sovrastruttura, gli ingegneri Peri hanno appositamente
progettato un carrello di finitura su rotaia,
combinando di nuovo il sistema UP con la tecnologia di
salita Variokit e Rcs, soluzione che ha consentito di spostare
idraulicamente l’intera unità di ponteggio con incrementi
di 50 cm per volta.
Utilizzando un carro cassaforma, e procedendo prima
con la parte di ponte ovest e poi con quella est, le due sovrastrutture
a binario unico che corrono parallele l'una all'altra
sono state costruite come travi in cemento armato
precompresso. I parapetti a sbalzo sul ponte ovest
sono stati costruiti in sezioni di 24 m, utilizzando un totale
di quattro carrelli per parapetti a sbalzo Variokit.
La soluzione approntata da Peri potrebbe essere inoltre
utilizzata come ponteggio di montaggio per la parete frangivento,
aggiungendo un ponteggio aggiuntivo e chiudendolo
secondo necessità, come protezione dal vento
e dagli agenti atmosferici. Le piattaforme di lavoro sulla
sovrastruttura orientale sono state mantenute disponibili
per l'intera lunghezza del ponte, in modo da poter realizzare
il parapetto in sezioni e di velocizzare il processo
di costruzione come richiesto dai tempi di consegna ristretti.
La versatilità dell’UP Scaffolding Kit ha permesso
che i ponteggi sospesi potessero essere adattati alla
geometria del ponte, e in generale i componenti UP hanno
portato vantaggi in termini di peso, con relativo aumento
della capacità di carico.
Servizio chiavi in mano
Come riporta l’azienda, il pacchetto di servizi fornito da
Peri “comprendente servizi di ingegneria, supporto al cantiere,
capo erettori e premontaggio in fabbrica, includeva
anche la costruzione finale dei portali del tunnel come
transizione tra il ponte e il tunnel. Poiché anche il carrello
della cassaforma per tunnel era basato sul kit di costruzione
di ingegneria Variokit con componenti di sistema
noleggiabili, è stato possibile sviluppare una soluzione
progettuale personalizzata, consegnarla al cantiere e montarla
in loco in un batter d'occhio”.
“Sono stati presi in considerazione sia gli incavi di grande
formato per la propagazione del suono, sia le sezioni
che dovevano essere formate e cementate su un lato”.
Insieme a Peri, i partner del consorzio Max Bögl e PORR
hanno avuto al loro fianco un subappaltatore competente
a Schäfer Gerüstbau, che aveva già avuto esperienze
positive con entrambi i sistemi provvisionali della Casa
tedesca durante i lavori di montaggio in molti cantieri gestiti
in precedenza. Squadra che vince...
24-30 OTTOBRE 2022
MONACO, GERMANIA
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[100] ottobre 2022 Costruzioni

#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Autogru
La prima di nuova generazione
multistrada
L’autogru
Tadano AC 2.040-1
appena lanciata è una
pietra miliare, sia perché
si tratta del primo modello
sviluppato
congiuntamente dalle
sedi tedesche di Tadano a
Lauf e Zweibrücken, sia
perché è il primo modello
della futura famiglia
Tadano. “La nuova AC
2.040-1 è la prima
[102] ottobre 2022 Costruzioni
autogru a unire il meglio
dei nostri due mondi
grazie al know-how di
Zweibrücken e Lauf",
sottolinea con orgoglio
Frank Schröder,
vicepresidente della linea
autogru multistrada. Tutti
i modelli futuri
condivideranno lo stesso
DNA che uniforma il
sistema di controllo, la
cabina, la diagnostica di
bordo, la telematica e
A Bauma 2022 Tadano andrà in onda con
lo stand più grande di sempre, nuovi prodotti
e offerte all'avanguardia. Sotto i riflettori
la AC 2.040-1 sviluppata al 100% in Germania
molte altre tecnologie. Da
Bauma 2019, Tadano ha
dato una spinta
innovativa, senza
precedenti, e ha lanciato
sul mercato dodici nuove
autogru. L'elenco
comprende i modelli AC
2.040-1, AC 4.070L-1, AC
4.080-1, AC 5.120 1, AC
7.450-1, HK 4.050-1 e HK
4.070-1, nonché una gru
cingolata con braccio
telescopico prodotta a
Zweibrücken, la GTC-
2000. Inoltre, dall’aprile
2021 sono disponibili per
la vendita e l'utilizzo sul
mercato europeo tre
modelli fuoristrada della
serie GR. Il costruttore ha
inoltre razionalizzato
l’offerta puntando su una
coraggiosa strategia
OneBrand e una
conseguente
standardizzazione dei
nomi dei prodotti per tutte
le sue gru multistrada e
cingolate con braccio a
traliccio. Vediamo come
con alcuni esempi. Il
cambiamento è stato
applicato alle gru
cingolate di Tadano
(Faun), ATF e Demag AC,
nonché alle gru cingolate
a braccio a traliccio
Demag CC: Ad esempio:
la gru AC 450-7 è
diventata AC 7.450-1.
Come ulteriore passo, i
nomi dei prodotti delle gru
cingolate a braccio
telescopico GTC saranno
standardizzati e
modificati con i nomi
utilizzati nel mercato
americano: la prima sarà
la GTC 1800EX che sarà
venduta in tutto il mondo,
a partire da adesso, con il
nome GTC 2000.
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#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Gru a torre
VISIT US
Stand Fs.1101/9
Fronte
del porto
L’impresa Léon Gosse ha scelto due gru
a volata variabile Potain MR 295
per la costruzione della nuova torre
Mirabeau sul lungomare di Marsiglia
Lo skyline di
Marsiglia cambierà
con la costruzione
della Tour Mirabeau, un
progetto studiato per
dare la svolta necessaria
a rigenerare l’area del
lungomare. Con 21 piani
e 85 m d’altezza, la nuova
costruzione è stata
iniziata nel luglio 2020
dall’impresa francese
Léon Gosse, oggi uno dei
principali attori del
settore edile francese
con 2.000 persone
assunte e un fatturato
2021 che ha raggiunto i
650 milioni di euro.
Una prima gru Potain MR
295 a volata variabile è
stata montata su un
telaio Y800 ad un’altezza
sottogancio di 55,8 m
che seguirà il crecere
della torre fino a
raggiungere la sua
altezza di lavoro finale di
85,8 m, con tre punti di
ancoraggio che la fissano
all'edificio. La seconda
MR 295 è stata montata
su un telaio ZY854, che
ha base su un portale in
calcestruzzo alto 15 m
per fornire un’altezza
iniziale indipendente di
31,12 m. Anche la torre di
questa gru sarà elevata
con il progredire dei lavori
per raggiungere
un’altezza finale di ben
79,45 m. A questo punto i
punti d’ ancoraggio per
fissarla all’edificio in
costruzione saranno
quattro (foto a destra).
La configurazione delle
gru include telai di
ancoraggio AK801,
utilizzati per la prima
volta in Francia in questo
progetto.
manitowoc.com
[104] ottobre 2022 Costruzioni
Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale
17

Gru idrauliche
Guidare la digitalizzazione
Hiab HiPerform è il portafoglio digitale
che raggruppa le soluzioni HiConnect,
Hiab ProCare, Hiab Uptime e Hiab Simulator.
Al via il Remote Monitoring Center per
la diagnostica e il monitoraggio da remoto
Hiab il pacchetto di
soluzioni intelligenti
e connesse
HiPerform per ottimizzare
le prestazioni delle proprie
gru idrauliche, ridurre i
tempi di inattività e
garantirne sempre il
funzionamento sicuro. Il
numero di gru Hiab già
connesse ha aiutato
l'azienda a sviluppare le
nuove soluzioni
HiConnect, Uptime e
ProCare per garantire una
connettività di ultima
generazione che permette
un monitoraggio in tempo
reale e una diagnostica
avanzata. Questo ha
permesso al costruttore di
sviluppare contratti di
manutenzione ed
estensioni di garanzia su
misura di mercati e grandi
clienti. Hiab HiConnect
(Insights o Premium) è
permette di monitorare lo
stato delle gru, pianificarne
la manutenzione e
migliorare la gestione di
intere flotte, come di
singole unità. Le gru con
Hiab Uptime sono
collegate al Remote
Monitoring Center di Hiab
in grado di rilevare i
segnali d’errore e
intervenire da remoto.
Hiab ProCare è un
contratto d’assistenza
flessibile, proattivo e
multilivello. Il Centro di
monitoraggio da remoto
Hiab è sempre pronto a
intervenire ed invia un
rapporto mensile basato
sulle prestazioni e sulla
sicurezza di ogni singola
gru equipaggiata. Entro il
2022, Hiab lancerà Hiab
Simulator per supportare i
clienti con una soluzione
formativa veloce, efficace
ed accessibile.
hiab.com
[106] ottobre 2022 Costruzioni

#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
Sollevamento&Noleggio
Minigru
Larga solo 790 mm, la nuova
SPX328 porta il gancio fino
a 12,8 m d’altezza grazie
al primo jib elettrico al mondo.
La portata massima è di 2,8 t.
Jekko lancia una nuova
minigru ultracompatta
da 2,8 t di portata.
Si chiama SPX328
e rende facili e sicuri
anche i lavori più difficili
grazie alla nuova
interfaccia touchscreen
A livello estetico SPX328 sfoggia un design inedito dalle
linee morbide e arrotondate, mantenendo il rigore delle
linee che caratterizzano i modelli della gamma Jekko.
Testi di Matthieu Colombo
Potenza
Moderno, innovativo e funzionale, il nuovo modello
che Jekko presenta al Bauma rivoluziona il mercato
offendo un prodotto premium che soddisfa
gli esperti, ma che al contempo apre le porte a operatori
“entry level” garantendo la massima sicurezza operativa.
Nata dopo anni di analisi di mercato, studio e progettazione,
la minigru Jekko SPX328 si pone all’avanguardia sia in
termini di prestazioni, sia per quanto riguarda la nuova interfaccia
operatore che rende di facile utilizzo l’elettronica
di bordo. L’utilizzo della SPX328 necessita infatti di una
formazione minima perché la nuova interfaccia accompagna
l’operatore in tutte le fasi di lavoro, semplificandone
i processi e rendendo facile anche il lavoro più difficile. Dalla
stabilizzazione alla manovra, il gruista viene guidato in
modo chiaro ed esplicativo per tutta la durata del lavoro. Il
concetto “User-Friendly” di questo modello è racchiuso nello
schermo touch che permette di impostare il lavoro secondo
una procedura guidata step by step.
Prestazioni “elettrizzanti”
La SPX328 è una minigru cingolata da porta singola, ovvero
con larghezza da chiusa inferiore agli 80 cm. Pesa circa
2.300 kg ed ha portata massima di 2.800 kg, altezza
massima di lavoro con braccio principale di 10,5 m, sbrac-
FACILE
cio orizzontale di 8 m, altezza massima con jib di 12,8 m,
dimensioni di 2,95 m di lunghezza, 1,61 m di altezza e 73
cm di larghezza da chiusa.
È alimentata con batterie agli ioni di litio LiFe-PO4 da 210
Ah e consente di lavorare fino a 8 ore con una carica: la
macchina gestisce e ottimizza i consumi in maniera autonoma.
Inoltre è possibile lavorare anche sotto carica
grazie al caricabatterie standard da 220 V (110 V per gli
USA) situato a bordo macchina. Il tempo totale per la ricarica
rapida è di 4 ore e mezza. Questo modello è dotato
di un impianto oleodinamico evoluto per raggiungere
il massimo delle prestazioni pur mantenendo al
minimo il consumo elettrico.
L’era del Touch Experience
L’interazione uomo-macchina avviene, oltre che con il radiocomando,
con il nuovo resistente schermo touch interattivo
da 10’’ a bordo macchina (IP67) utilizzabile anche
indossando i guanti da lavoro.
Battezzato Jekko Touch Experience, il nuovo software di
interazione con la gru permette di impostare la configurazione
di lavoro guidando passo dopo passo l’operatore.
Per i meno esperti sono anche presenti dei video tutorial
visibili a monitor. Il pannello di controllo touchscreen
Ponte di comando
Il radiocomando di serie è concettualmente suddiviso
in tre sezioni ben definite ed accoppiate
in base alla funzione: 2 leve per i cingoli, 2 leve per
verricello e sfilo, funzioni che spesso lavorano assieme,
1 joystick per la rotazione destra/sinistra
e per il sollevamento/discesa, 1 interruttore di stabilità
automatica, 1 tasto di conferma/abilitazione
e 1 selettore per l’Hook Recovery.
non consente soltanto di impostare il lavoro, ma permette
anche all’operatore di avere feedback dalla gru, di gestire
emergenze, errori e allarmi.
Un pieno di teconologia
La nuova SPX328 possiede un sistema avanzato di autolivellamento
da radiocomando che consente alla gru di stabilizzarsi
in modo autonomo con gli stabilizzatori in qualsiasi
posizione e anche in presenza di grosse irregolarità
del terreno. Tra le caratteristiche della SPX328 anche il sistema
antistrappo che evita lo spiacevole scatto di velocità
durante il sollevamento del carico da terra. Durante
la fase di sollevamento, prima del tensionamento di catene
o fasce, l’operatore può manovrare la macchina alla velocità
massima, ma non appena la gru rileverà il carico,
questa rallenterà evitando strappi dannosi alla struttura e
al carico, per poi tornare alla velocità massima di manovra
senza alcun problema.
La nuova Jekko dispone inoltre del sistema Kick Down che
rileva la manovra di traslazione in base a come vengono
mosse le leve e consente di traslare la macchina ad una
velocità maggiore andando oltre la velocità massima standard
della gru. Parte dell’allestimento di serie anche l’ Hook
Recovery, un sistema automatico per la messa a riposo
del bozzello per il tiro multiplo: il bozzello aderisce alla testa
della gru evitando dondolii e non necessita di scomode
fasce/catene per bloccarlo.
La prima con jib elettrico
La SPX328 è la prima minigru al mondo a disporre di jib
elettrico, capace di una portata massima di ben 500 kg. I
classici cilindri idraulici d’azionamento sono qui sostituiti
da attuatori elettrici alimentati da una batteria al litio posta
sul braccio principale.
Questa soluzione permette di sfruttare la potenza e la fluidità
di un jib idraulico tradizionale, ma controllato da radiocomando
indipendente e con il vantaggio di un peso
minore, evitando ulteriori attivazioni idrauliche e connessioni
elettriche.
Una gamma di accessori
Per questa minigru sono disponibili: calzatoie, gancio singolo,
blocco gancio singolo e blocco bozzello per tiro in 4°,
runner jib e jib telescopico meccanico. L’operatore è autonomo
per allestirli sulla gru e nel riporli a fine lavoro, nel rispetto
dei pesi massimi movimentabili.
[108] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [109]

Sollevamento&Noleggio
Interviste
A PORTATA
DI UN CLICK
IN PRIMO PIANO A CUNEO La sede principale
dell’azienda ha una visibilità eccellente ed è anche
attraversata dalla linea ferroviaria. Sul piazzale una
selezione di modelli scelte dalle gamme di costruttori
leader di mercato nel loro segmento.
Testi di Paolo Cosseddu
Fare cose che solo fino a pochi anni fa erano inimmaginabili,
grazie a una costante tensione verso l’innovazione
tecnologica e la capacità di comprendere
e cogliere appieno le possibilità fornite dalla rivoluzione
digitale. Una filosofia quasi futuristica, in cui nelle parole
del suo Ceo Paolo Massucco, stare al passo con i tempi
significa quasi anticipare le esigenze del cliente finale.
“Anytime, anywhere, anything”, questo il motto
dell’azienda guidata da Paolo Massucco, che
nel tempo si è data un’identità sempre più digitale
Scheda
Anno di fondazione: 1961
Numero sedi/dipendenti: 9 sedi, 120 dipendenti
Merceologie principali: macchine movimento terra,
ambientali, trasporto, sollevamento, sgombero
neve
Clienti: 65% settore infrastrutture e movimenti terra,
10% florovivaisti, 10% artigiani, 15% industrie
Unità macchine operatrici in flotta: 2500 circa
Sito web: massuccot.com
Il settore del noleggio di macchine e attrezzature
da cantiere in Italia è formato da aziende
sempre più preparate e professionali, inseguendo
mercati ultra maturi come Inghilterra e
Francia. Quali sono i grandi cambiamenti avvenuti
nella vostra azienda dal 2019 ad oggi?
«Sicuramente la riorganizzazione aziendale con l’introduzione
di procedure chiare e coordinate ed uno sviluppo improntato
sulla digitalizzazione aziendale hanno permesso
di fare molti passi avanti nell’evoluzione del nostro settore.
È importante stare al passo con i tempi e con la tecnologia
e avere gli strumenti adatti ci permette di fare e di
monitorare cose che fino a qualche anno fa sembravano
totalmente futuristiche, mentre oggi sono la nostra quoti-
[110] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [111]

On your site
Interviste
ANCHE CONCESSIONARIO La Massucco T. è Importatore della
gamma Hitachi HCME per Piemonte, Liguria, Sardegna e Valle d’Aosta.
È anche importatore dei marchi McCloskey, Everdigm e Daedong.
È un piacere ritornare alla più grande fiera
per macchine da costruzione al mondo. Oltre
ad alcune anteprime mondiali, presenteremo,
come da tradizione Bauma, il futuro.
www.liebherr-bauma.com
dianità. Poi sicuramente una propensione verso la
capillarità di presidio delle nostre filiali per esplorare
e presidiare meglio il territorio e nuovi mercati ci
permette di guardare ogni luogo con gli occhi di chi
lo vive cogliendo e carpendo e esigenze e cercando
sempre di soddisfarle. Da qui l’implementazione
di nuove macchine e l’ampliamento di vedute
continuo».
Quali sono i pro e i contro degli incentivi
Industria 4.0? Gli incentivi sono stati di aiuto
per il settore del noleggio a freddo di
macchine operatrici?
«L’industria 4.0 non è solo un importante beneficio fiscale,
ma è soprattutto la possibilità di avanzare con la tecnologia
avendo un controllo maggiore e importante sulle macchine
della nostra flotta, permettendoci di migliorare il controllo
delle procedure offrendo maggiore sicurezza e
produttività ai nostri clienti con un maggiore rispetto ambientale
ed un notevole calo dei consumi».
[112] ottobre 2022 Costruzioni
Il mercato 2021, quello attuale e quello 2023.
Dove stiamo andando? Come cambia la domanda
dei clienti? Che importanza ha la digitalizzazione
nella vostra azienda?
«Andiamo sempre di più verso il mondo digitale e dobbiamo
spingere i nostri clienti sempre di più verso lo stesso,
in quanto la digitalizzazione ci permette di offrire un servizio
sempre efficace e snello. Il nostro motto è da sempre
anytime, anywhere, anything, e oggi questo può essere ancora
più palpabile, a portata di click».
Per conquistare clienti, a pari prezzo è più importante
noleggiare marchi premium o garantire
un servizio di alto livello che include l’assistenza
tecnica tempestiva?
«Sono due componenti vincenti ed imprescindibili, ma se
devo dare un punto percentuale in più è sicuramente il servizio
rapido ed efficace, parchi macchine ampi perché ad
ogni problema bisogna trovare una soluzione. Il noleggio
è un servizio che va offerto nell’immediato, la prontezza di
risposta e di consegna sono i nostri tratti vincenti. Potrei
quasi dire che mentre un cliente pensa alla macchina da
noleggiare noi gliela stiamo già consegnando».
24 – 30 ottobre 2022, Messe München
Stand fieristico all’aperto: stand 809–810 e 812–813
Componenti: padiglione A4, stand 326 • Tecnologie del calcestruzzo: padiglione C1, stand 425
Attrezzature: padiglione B5, stand 439
THINK BIG! La formazione in Liebherr: foyer ICM, padiglione B0, stand 105

Sollevamento&Noleggio
Interviste
Loxam, parola d’ordine
STRUTTURARSI
Puntare sul servizio, oltre che su prodotti riconosciuti
premium dal mercato. Dare attenzione alla qualità
dell’esperienza di noleggio piuttosto che al prezzo.
Parla il direttore operativo Maurizio Bonaldi
Testi di Paolo Cosseddu
Ormai da qualche tempo, il settore attraversa
una fase positiva e potrebbe
non essere solo una fase, almeno
per le aziende che hanno scelto di
strutturarsi e di puntare su un costante miglioramento
della qualità: questo è esattamente
il credo, in Loxam, come spiega
Maurizio Bonaldi che dell’azienda è il direttore
operativo.
MAURIZIO BONALDI
Abbiamo intervistato il direttore
operativo di Loxam Access Italia con
sede principale a Montichiari (BS).
Il settore del noleggio di macchine
e attrezzature da cantiere in Italia
è formato da aziende sempre più
preparate e professionali, inseguendo
mercati ultra maturi come
Inghilterra e Francia. Quali sono i
grandi cambiamenti avvenuti nella vostra azienda
dal 2019 ad oggi?
«Il mercato del noleggio in Italia già prima del 2019 aveva
vissuto fasi di maturazione, di strutturazione. L’avvento dei
grossi player europei ha sicuramente fatto da acceleratore
in questo processo, aumentando la presenza, il numero
di macchine, quello delle sedi e anche quello della loro
funzionalità. Lo stesso c’è stata una crescita importante
in termini di organizzazione, processi, procedure, introduzione
e soprattutto strutturazione di un Crm, uno strumento
che noi come molti altri avevamo da tempo, ma è il tipo
di utilizzo che fa la differenza.
Questi attori sono anche arrivati nel momento giusto, quando
il mercato aveva già raggiunto una certa maturazione,
tale da richiedere un salto di qualità, un’accelerazione in termini
di rilevanza davvero decisa, oggi ci sentiamo indubbiamente
più forti. Per esempio, sul fronte del monitoraggio
dei mezzi, nel giro di poco tempo siamo giunti a dotare
più di metà del parco di queste funzionalità, dal gps alla
diagnostica. Siamo in una fase in cui la prevedibilità è di
brevissimo termine, basti pensare alle cose che sono successe
nel mondo negli ultimi anni, ma il nostro settore certamente
sta godendo di un particolare stato di salute, in
parte strutturale. Speriamo che duri il più possibile.
Quali sono i pro e i contro degli incentivi Industria
4.0? Gli incentivi sono stati di aiuto per il settore
del noleggio a freddo?
«I pro hanno sicuramente a che fare con la possibilità di
aver accesso in modo più comodo al ringiovanimento del
parco macchine, di certo una boccata di ossigeno per le finanze
aziendali. Questo però innesca alcune dinamiche
[114] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [115]

Interviste
che, se non gestite correttamente, rischiano di essere controproducenti
nel medio termine: le aziende che non hanno
una percezione del mercato particolarmente articolata,
mi riferisco a quelle meno strutturate, possono essere portate
a fare un ragionamento molto semplice riassumibile
in “acquisto facile, vendo facile”. La conseguenza più banale
e meno intelligente è quella di abbassare di conseguenza
i prezzi, in una fase caratterizzata da un’inflazione
che non si vedeva da tempo, dall’aumento di costi, materie
prime ed energia: l’anno prossimo gli incentivi di industria
4.0 caleranno e molto probabilmente in seguito cesseranno
del tutto, e il problema che si portano dietro è quello di
far vivere il settore di ondate senza dare una regolarità al
nostro mercato. In altri casi, per quanto non così diffusi,
sono i clienti che si fanno ingolosire e si spingono ad acquistare
direttamente le macchine, senza capire che gestire
un parco per quanto piccolo è proprio un altro lavoro».
Il mercato 2021, quello attuale e quello 2023.
Dove stiamo andando? Come cambia la domanda
dei clienti? Che importanza ha la digitalizzazione
nella vostra azienda?
«La grande cantieristica sta vivendo certamente una grande
esplosione, insieme ad altri settori, in termini che io non avevo
mai visto. Ma, a parte questo, come dicevo si fa fatica a
fare previsioni anche solo a breve periodo, basti pensare a
cosa è successo negli ultimi anni, tra pandemia, guerra, crisi
energetica, e ora anche le elezioni anticipate. Tutto ciò premesso,
però, credo ci siano abbastanza elementi da consentire
un pizzico di ottimismo e permetterci di pensare che
il momento positivo di questo settore durerà ancora. Questo
per via delle cose che dicevo poco fa: anche prima della crescita
di questi ultimi anni, il noleggio era già cresciuto in precedenza,
soprattutto nella percezione, in modo secondo me
strutturato e non per via di qualche momentanea ondata».
Scheda
Anno di fondazione: 2000 (come Nacanco)
Numero sedi/dipendenti: 180
Mezzi in flotta: 3000
Merceologie principali: sollevamento aereo
Clienti: 60-70% costruzioni, 30% altri settori
Sito web: loxam.it
Per conquistare clienti, a pari prezzo è più importante
noleggiare marchi premium o garantire
un servizio di alto livello che include l’assistenza
tecnica tempestiva?
«Noi ci affidiamo da sempre a marchi premium, ma se
devo essere sincero, da soli non servono a niente: noi
non vendiamo un prodotto, vendiamo un servizio. I pilastri
portanti della nostra proposta sono la disponibilità,
l’affidabilità delle macchine che dipende dalla loro preparazione
che deve essere eseguita secondo crismi
studiati e rodati, una supply chain molto preparata, impostata
ed efficiente, e infine la tempestività d’intervento.
Al cliente puoi portare la macchina più bella del mondo,
una Ferrari in cantiere, ma anche quella si può
rompere, e c’è bisogno di intervenire in tempi ridottissimi.
Servono tecnici preparati, aggiornati, in grado di andare
sul posto e risolvere il problema in fretta, i nostri
tempi di intervento sono bassissimi. Il prodotto da solo
insomma fa ben poco, perché è lo stesso che hanno tutti
gli altri, e se non si differenzia da quel fattore si scade
poi nella mera lotta sul prezzo, che è sempre perdente e
dalla quale noi vogliamo assolutamente rimanere fuori.
La maturazione del nostro settore si percepisce anche
dal fatto che il prezzo è certamente un argomento
che si presenta all’inizio, ma non è più quello sulla base
del quale si decide».
[116] ottobre 2022 Costruzioni

Piattaforme aeree
#
ANTEPRIMA SELEZIONATA
2022
Simbolo della
determinazione
cinese
- SAVE THE DATE -
BAUMA MONACO 24 OTTOBRE - 9:00AM
F U L L E L E C T R I C R A N G E
Bauma 2022 sarà
per Sinoboom una vera
e propria dimostrazione
di forza. Oltre che mettere
in mostra le qualità
costruttive delle sue
piattaforme, la Casa
presenterà nuovi modelli
100% elettrici prodotti,
anche, nel nuovo
stabilimento
in Polonia
Dal 2019 ad oggi
Sinoboom ha aperto
filiali in Europa, Nord
America e Australia,
come parte di una
strategia globale
di vendita
e supporto
per i clienti
di tutto
il mondo.
THE BIG ONE
IS COMING
Anche Sinoboom
sarà protagonista
del Bauma 2022
con lo stand più grande
di sempre. D’altronde
negli oltre tre anni
trascorsi da Bauma 2019,
Sinoboom ha stabilito
filiali in Europa, Nord
America e Australia,
come parte di un piano
strategico globale per
fornire servizi localizzati
e reattivi a clienti in tutto
il mondo. Quest’edizione
sarà all’insegna
dell’elettrificazione.
Il costruttore cinese
presenterà infatti
un’ampia gamma di PLE
a propulsione elettrica.
Saranno in prima linea
piattaforme a pantografo
RT nuove e aggiornate,
piattaforme aeree
semoventi articolate e
telescopiche, quindi
piattaforme elevatrici
verticali.
Per dare mostrare alla
clientela quanto sia
ampia l’offerta oggi
disponibile Sinoboom ha
scelto di esporre i nuovi
pantografi da 8 a 13 m di
altezza della piattaforma,
compresi i modelli con
batterie al litio e
alimentazione CA, e i
nuovi modelli prodotti in
Polonia negli stabilimenti
di Sinoboom.
A rappresentare la
gamma di nuove
piattaforme a braccio
articolato sarà
soprattutto un nuovo
modello della serie Plus
con capacità di
sollevamento di 450 kg.
Una nuova semovente
telescopica elettrica della
serie Plus avrà un
sistema di oscillazione
attiva, mentre una nuova
piattaforma verticale a
colonna si distinguerà
per un'ottima facilità
d’uso e manovrabilità in
spazi ristretti. La fiera
tedesca sarà l’occasione
per fare toccare con
mano l’alta qualità dei
prodotti Sinoboom,
caratterizzati da robuste
parti strutturali,
componenti di
prim'ordine, un
trattamento con primer
elettroforetico resistente
alla corrosione e monitor
lcd da 7 pollici dedicati ai
sollevatori a braccio per
una facile gestione delle
informazioni sullo stato
della macchina e della
manutenzione. Tra le
novità di dettaglio, le
innovative guide del
paraurti studiate per le
piattaforme a pantografo
in modo da proteggere le
decalcomanie e i
lamierati di carrozzeria
dai graffi durante l'uso e il
trasporto.
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[118] ottobre 2022 Costruzioni
Monaco, Germania 24 - 30 | 10 | 2022
stand FS 1107/9

DAF da cantiere
A fianco,
un XDC in
configurazione
8x4 allestito con
betoniera.
A destra, un XFC
6x4, dotato di
cassone
ribaltabile.
di Gianenrico Griffini
Accanto ai camion della
serie XD da distribuzione
debuttano gli XDC
e gli XFC per gli impieghi
cantieristici e gli utilizzi
fuoristrada. Le principali
caratteristiche tecniche
Grandi novità di prodotto per DAF sia nel comparto dei
mezzi da distribuzione, sia nel settore dei camion per
gli impieghi cantieristici. All’ultima edizione del Salone
del veicolo industriale di Hannover - IAA Transportation - la
Casa olandese ha, infatti, presentato l’inedita gamma XD,
che sostituisce i precedenti CF, e le serie XDC e XFC (dove la
C della sigla sta per Construction), pensate per i compiti di
appoggio al cantiere e per le missioni offroad.
Con lo stesso DNA dei pesanti stradali
Entrambe le gamme C sono caratterizzate dallo stesso DNA
degli XF, XG e XG+ per i trasporti a lungo raggio, introdotti sul
mercato lo scorso anno. Le cabine, in particolare, sono state
progettate in base alle nuove normative in tema di pesi e
dimensioni dei veicoli e delle loro combinazioni approvate
dall’Unione Europea. L’allungamento degli abitacoli rispetto
alle realizzazioni precedenti consente, da un lato, di miglio-
Olandesi
DA OFFROAD
[120] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [121]

Truck&Allestimenti
DAF da cantiere
Modello e-Motor Potenza Coppia Numero Capacità pacchi
di moduli batterie
170 kW (230 Cv) 1.200 Nm Da 2 a 5 Da 210 kWh a 525 kWh
XD Electric Paccar EX-D1 220 kW (300 Cv) 1.200 Nm Da 3 a 5 Da 315 kWh a 525 kWh
270 kW (370 Cv) 1.200 Nm Da 3 a 5 Da 315 kWh a 525 kWh
270 kW (370 Cv) 1.975 Nm Da 3 a 5 Da 315 kWh a 525 kWh
XD Electric
Paccar EX-D2 310 kW (420 Cv) 1.975 Nm 4 o 5 420 kWh o 525 kWh
XF Electric
350 kW (480 Cv) 1.975 Nm 4 o 5 420 kWh o 525 kWh
Gli elettrici a batterie
All’ultima edizione dell’IAA Transportation di
Hannover DAF ha lanciato, oltre ai modelli con propulsori
diesel, i nuovi elettrici a batterie (BEV) delle
gamme XD Electric e XF Electric. Sono equipaggiati
con i motori Paccar EX-D1 o EX-D2, con
potenze comprese fra 170 e 350 chilowatt, cui corrispondono
coppie oscillanti fra 1.200 e 1.975
Newtonmetro. I moduli batteria - ne sono previsti
da 2 a 5, secondo le esigenze operative - garantiscono
un’autonomia fino a
500 chilometri. Due le modalità
di ricarica: rapida a corrente
continua o più lenta a
corrente alternata da 22 chilowatt
di potenza.
MX-11 ed MX-13
I propulsori a sei cilindri
in linea MX-11 di 10,8
litri ed MX-13 di 12,9 litri sono
le due motorizzazioni proposte
sui nuovi XDC ed XFC per
il settore delle costruzioni (oltre che
sugli XF, XG e XG+). Per gli XDC, in
particolare, è previsto solo l’MX-11,
mentre sugli XFC sono disponibili
entrambe le unità. I due motori
adottano un ampio ventaglio di
nuovi componenti, che comprende
il monoblocco, la testata, gli
iniettori, i pistoni, il turbocompressore,
la pompa dell’olio e l’alternatore.
Per la riduzione degli ossidi di
azoto (NOx) è disponibile un dosatore
di urea più efficiente e prestazionale
rispetto al modello precedente.
Tutte queste soluzioni sono
state introdotte a fronte di una riduzione
di peso di circa 12 chilogrammi
sia per l’MX-11, sia per il
top di gamma MX-13. L’unità da
10,8 litri è caratterizzata da tarature
di 299 Cv, 341 Cv, 367 Cv, 408
Cv e 449 Cv. L’MX-13 è, invece, offerto
con valori di potenza di 428
Cv, 483 Cv e 530 Cv.
rare la volumetria disponibile e, dall’altro, di abbattere la resistenza
aerodinamica all’avanzamento, con positivi effetti
sui consumi di carburante e sul contenimento delle emissioni
di anidride carbonica. Fatto, questo, di cruciale importanza,
per centrare gli obiettivi di de-carbonizzazione del trasporto
fissati dalla Ue con il Regolamento 2019/1242. Che
impone una diminuzione del 15 per cento delle emissioni di
CO2 allo scarico entro il 2025 (salvo revisione ancora più restrittiva
entro la fine di quest’anno) e un meno 30 per cento
entro il 2030, rispetto alle quantità del 2019 preso come anno
di riferimento. Le cabine dei nuovi XDC e XFC, che presentano
un ampio parabrezza, finestrini laterali di generose dimensioni
e una finestratura aggiuntiva (optional) lato passeggero,
consentono una migliore visibilità diretta della realtà
attorno al camion. Il che incrementa la sicurezza dei degli
utenti vulnerabili della strada (pedoni e ciclisti) e permette,
[122] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [123]

DAF da cantiere
L’OFFERTA DI CABINE E MOTORIZZAZIONI PER IL CONSTRUCTION
nel caso specifico dei mezzi da cantiere, un controllo puntuale
delle condizioni del terreno (e l’individuazione di eventuali
ostacoli) sul quale si muove il veicolo. Per migliorare
la visuale indiretta, DAF offre come optional il sistema Digital
vision system, che prevede telecamere esterne al posto dei
tradizionali specchi retrovisori (principale e grandangolare)
e due schermi interni a colori fissati ai montanti anteriori della
cabina. A ciò si aggiunge il dispositivo Corner view, che
consente una visibilità a 285 gradi dell’area antistante il montante
anteriore destro dell’abitacolo.
Tre tipologie di cabine
L’offerta di cabine per il settore construction comprende tre modelli:
Day (con altezza interna di 1.300 millimetri), Sleeper (anch’essa
da 1.300 millimetri) e Sleeper High da 1.750 millimetri
di altezza utile in corrispondenza del tunnel motore. Tutti i mezzi
da cantiere sono caratterizzati da una maggiore altezza minima
da terra (oscilla fra 330 e 390 millimetri) rispetto ai modelli
stradali, dalla presenza di un paraurti in acciaio suddiviso
in tre sezioni, di una piastra di protezione del radiatore (anch’essa
in acciaio) e da un angolo d’attacco di 25 gradi. Fra
gli optional figura il primo gradino oscillante per evitare danneggiamenti
sui fondi particolarmente accidentati. La tabella
sopra riporta l’offerta di modelli , cabine e motorizzazioni a livello
europeo. Il portafoglio prodotto può, però, variare da
nazione a nazione secondo le specifiche esigenze degli operatori
locali. In ogni caso, sono previsti trattori in configurazione
4x2 e 6x4 e autotelai cabinati a due, tre e quattro assi a singola
e doppia trazione (4x2, 6x4 e 8x4). La motorizzazione degli
XDC è basata sul sei cilindri in linea MX-11 con tarature di potenza
comprese fra 299 Cv e 449 Cv, mentre gli XFC possono
essere equipaggiati, oltre che con l’MX-11, con il top di gamma
MX-13 di 12,9 litri di cilindrata. Quest’ultimo propulsore è
offerto con potenze oscillanti fra 428 Cv e 530 Cv. Il cambio è
l’automatizzato ZF TraXon, disponibile anche con software
specifico per le missioni offroad.
[124] ottobre 2022 Costruzioni

Truck&Allestimenti
Carrelloni
Bassotto
multiruolo
di Gianenrico Griffini
Dalla Kässbohrer, Casa con una delle più ampie offerte
di prodotto nel comparto dei rimorchiati, un ribassato
a quattro assi per il trasporto di mezzi movimento terra
Serve per i trasporto di macchine movimento terra
e, in genere, di attrezzature ingombranti (ma anche,
con l’aggiunta di twist lock opzionali, di un container
da 20 piedi) il semirimorchio a pianale ribassato K.SLS
4/2N - 18/40, realizzato da Kässbohrer. Si tratta di un mezzo
trainato a collo d’oca a quattro assi (con gommatura in
gemellato), dei quali due autosterzanti (quelli posteriori)
ed uno sollevabile. Il veicolo, di lunghezza fissa, presenta
un telaio particolare, che si differenza dallo schema tradizionale
a longheroni e traverse.
Struttura a trave centrale scatolata
La struttura è, infatti, costituita da una trave centrale scatolata
dalla quale si dipartono gli elementi di supporto laterali
per il piano di carico. Che ha una lunghezza utile di
9.240 millimetri e un’altezza dalla superficie stradale di 890
millimetri, grazie alle sospensioni pneumatiche sui quattro
assi e alle coperture in gemellato 245/70 calettate su
cerchi da 17 pollici. Il piano di carico, dotato di inserti in legno
duro antiusura di 45 millimetri di spessore ottenuto
da alberi latifoglie, prevede dieci coppie di allargatori per
accogliere macchinari o attrezzature di larghezza superiore
a 2.550 millimetri.
Estensioni laterali regolabili
Le estensioni laterali, regolabili a intervalli di 100 millimetri
fino a un massimo 300 millimetri per lato, servono
per sorreggere le superfici d’appoggio supplementari per
le attrezzature fuori sagoma. Nella sezione posteriore
del semirimorchio sono previste due rampe ad azionamento
idraulico per il carico e lo scarico delle macchine
movimento terra. La centralina per il posizionamen-
Nella pagina a fianco, un tre quarti
anteriore del veicoli. Sopra,
la sezione posteriore con le rampe
d’accesso ripiegate e la protezione
laterale per i ciclisti. In alto a destra,
gli allargatori laterali e i comandi
per il posizionamento delle rampe
di carico e scarico.
SCHEDA TECNICA
Marca
Kässbohrer
Modello K.SLS 4/2N - 18/40
Larghezza totale 13.190 mm
Larghezza totale 2.550 + 600 mm
Lunghezza piano di carico 9.240 mm
Altezza piano di carico 890 mm
Lunghezza del collo 3.950 mm
Altezza d’agganciameno 1.300 mm
Interassi
1.310 mm
Peso totale a terra 63.800 kg*
Freni
a tamburo
Gommatura 245/70 R 17.5
* a 60 km/h
to, il ripiegamento e l’allargamento dell’interasse delle
rampe si trova nella sezione posteriore del veicolo, sotto
il pianale di carico.
In alto, il telaio a sezione scatolata e uno degli stabilizzatori posteriori
del semirimorchio. Sopra, le connessioni pneumatiche ed elettriche, i serbatoi
dell’aria, il dispositivo delle sospensioni e gli inserti in legno sul pianale.
Tante tipologie di rampe d’accesso
Gli scivoli di accesso che hanno, nel caso del veicolo fotografato
in queste pagine, una lunghezza di 4.200 millimetri,
una larghezza di 850 millimetri e un’inclinazione
di 10 gradi, possono sopportate carichi fino a 40 tonnellate.
Altri dispositivi di salita, di differenti lunghezze
e con diversa pendenza rispetto all’orizzontale, sono disponibili
a richiesta. Il K.SLS 4/2N - 18/40, che ha una
tara di 11.621 chili, è caratterizzato da un peso totale a
terra di 63.800 chili alla velocità massima di 60 km/h. Del
semirimorchio esistono numerose varianti e versioni.
Spaziano dai veicoli con telaio centrale allungabile (mediante
trave telescopica), fino ai modelli con sistema di
sterzatura idraulica.
[126] ottobre 2022 Costruzioni
Costruzioni ottobre 2022 [127]

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