10.10.2022 Views

Domm Erin - Fabbricante di lacrime

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

«L’hai detto anche tutte le altre volte, Nica», mi guardò negli occhi, come

piaceva a me. «Avrai delle preferenze!»

Sentii le guance pizzicarmi di imbarazzo.

La verità era che mi piaceva tutto. Per quanto sembrasse esagerato e

difficile da credere, era così.

Avrei voluto trovare le parole per spiegarlo anche a lei… per farle capire

che ogni sua proposta era per me oro e meraviglia.

Che il tempo era qualcosa che nessuno mi aveva mai concesso prima.

Che quando vivi solo di desideri e fantasie impari a gioire delle cose più

piccole: un quadrifoglio scoperto per caso, una goccia di marmellata trovata

sul tavolo, la potenza di uno sguardo ricambiato.

E le preferenze…

Le preferenze erano un privilegio che non mi ero mai potuta permettere.

«Mi piacciono i colori», mormorai con esitazione quasi infantile. «Le

cose variopinte…» Alzai un pigiama con sopra delle api felici. «Tipo

questo!»

«Credo… anzi, sono quasi certa che quello sia per bambini», obiettò

Anna sbattendo le palpebre.

Arrossii a bocca aperta controllando subito l’etichetta, e lei scoppiò a

ridere. Poi mi posò una mano sul braccio.

«Vieni: ho visto lo stesso motivo nel reparto delle calze.»

Un’ora dopo avevo un sacco di calzini nuovi.

Non avrei più sentito gli spifferi le notti d’inverno, né le schegge

incastrarsi nel tessuto liso sotto i piedi. Quando Anna uscì dal negozio le

andai dietro con tutte le mie bustine in uno stropiccio estatico.

«Oh, tesoro!» disse lei rispondendo al telefono. «Sì, noi siamo ancora

qui… Certo, tutto benissimo,» sorrise, prendendomi qualche busta. «Giusto

un paio di cosette… No… No, Carl mi dà una mano, ma lunedì mattina

devo aprire io. Tu dove sei?» Si illuminò, fermandosi. «Davvero? Vicino a

quale entrata? Non credevo che venissi proprio qui! E come mai non…

Cosa?»

La vidi ascoltare attentamente, sorpresa. Spalancò gli occhi e si portò una

mano alla bocca.

«Oh, Norman!» proruppe estasiata. «Non scherzi? Ma… Ma è stupendo!

Tesoro!» si sciolse in una risata. «Che bella notizia! Questo era l’anno

buono, che ti avevo detto? E sono sicura che sarà una bella pubblicità per la

ditta!»

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!